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I
Narrato, Pensato, Parlato, Parlato
altrui,
Il piccolo dojo ligneo aveva un aspetto severo e sacrale, come se ci si trovasse difronte ad un tempio o un luogo di preghiera. Il tetto spiovente era poco più basso di quello della grande ed elegante casa a cui si accostava, entrambe racchiuse da un giardino curato e basse mura. Sulle pareti lisce dell'interno, disegni di vecchie battaglie e ritratti della mitologia si alternavano con maestria, fra una rastrelliera per armi ed un paio di manichini in legno.
Era la prima volta che Kotetsu veniva invitato alla casa di Tamirava nel quartiere dove i Senju della Foglia erano tornati a vivere. Un incrocio di strade ed angoli al centro del Villaggio, con edifici tradizionali, ordinati e puliti che tradivano il benessere del clan fondatore.
Il loro sensei era stato categorico su come i due neo Genin dovessero addestrarsi insieme, per spronarsi a vicenda per migliorare le proprie abilità, e non a torto. Per tutti gli anni dell'accademia si erano parlati poco, ma la loro rivalità era sempre stata marcata e poteva alimentare il loro desiderio di rivalsa l'uno sull'altro.
Era stato accolto da una giovane donna di bell'aspetto e gentile nei modi, Midori, la madre di Tamirama, che lo aveva accompagnato per la dimora, complimentandosi con lui per l'esame appena sostenuto, per poi lasciarlo difronte alla palestra privata.
Le grandi porte scorrevoli erano aperte sul giardino da cui era arrivato Kotetsu e lui poteva vedere il suo rivale, seduto sui propri talloni mentre si esercitava, con gesti eleganti e precisi, a scrivere su un largo rotolo bianco. Lo Shodo è un arte antica, bisogna avere cura dei dettagli, mano ferma ed attenzione alla forma. Se ad uno occhio inesperto può sembrare che si tratti solamente di scrivere con un bella calligrafia, un uomo saggio saprà che ci vuole grande dedizione e una mentalità disciplinata per riuscire. Le stesse qualitá che servono ad uno shinobi.
Tamirava era vestito con una tuta da allenamento grigia che aveva il simbolo del clan ricamato in piccolo sul petto. Calzari, coprifronte e porta kunai a completare l'abbigliamento. I grandi oschi scuri non si erano ancora staccati dal foglio, mentre la mano scorreva completando l'ideogramma. Il volto inizialmente serio e coronato dai lunghi capelli neri si sarebbe rivolto al compagno da lì a qualche minuto, esibendo un sorriso di circostanza.
<< Benvenuto, hai avuto difficoltà a trovare la casa? >>
Il Senju si alzò lentamente riponendo il materiale da scrittura in una cassettiera ad un lato della stanza, per poi raggiungere il compagno all'aperto.
<< Sei pronto ad iniziare?>>.
RivalitàAllenamento per Tamirama Senju & Kotetsu Kirigaia |
