Accademia Esa Namazu

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    2,466

    Status
    Offline

    I


    Le cospicue piogge primaverili avevano colmato gli argini dei canali di Ame fino all'orlo. Il costante cielo grigio, le pioggi incessanti, l'aria umida non facevano di certo pensare che la primavera era ormai finita, pronta a lasciar spazio all'estate. Così era Ame. Esa Namazu lo sapeva e, forse, quel clima malinconico si sposava alla sua esistenza segnata da lutti e da perdite.

    Iscritto in accademia due anni prima, ora aveva sedici anni e stava per diplomarsi. Apparentemente in ritardo, rappresentava comunque un valido studente. Ame non era mai stato un villaggio semplice nel quale vivere, a causa della sua particolare storia sempre segnata da organizzazioni criminose che avevano visto nel manto di pioggia avvolto intorno al villaggio, un velo eccezionale per coprire i propri loschi affari. Da poco, molto poco, la Neo-Akatsuki era stata debellata, in un vortice di fortuiti eventi non tutti chiari e conosciuti da tutti. Innegabile era che Kiri e i suoi letali spadaccini della Nebbia, tra i quali, in particolare, Shinichi Yuki, si erano infiltrati nel villaggio eliminando l'organizzazione criminale.

    Com'era ovvio, il villaggio era rimasto senza una guida. Poteva anche trattarsi di un'organizzazione criminale, ma contribuiva a mantenere l'ordine e, l'inevitabile vuoto gerarchico originato dalla sua scomparsa, aveva lasciato il villaggio nell'incertezza. Ed era con quel clima di ansie e timori, che si sarebbe svolto l'esame di Esa Namazu. L'appuntamento era alle ore 08:00 in una delle aule del Villaggio, fatto di un'accozzaglia alti grattacieli grigi, separati da numerosi canali dove l'acqua scorreva grigia e tumultuosa.

    Ad attendere gli allievi in aula ci sarebbe il sensei Reitatsu Yoi . Un ometto umile che nella dura vita di Ame non aveva trovato spazio se non in accademia, dove stava lentamente invecchiando tra un esame e l'altro. Trattava i suoi allievi con indulgenza e non si arrabbiava, finendo spesso per non essere rispettato da quei ragazzi cresciuti in difficili contesti tra povertà e mancanze.
    AristocratBean ci siamo! Ci scusiamo per il ritardo. Questa è la tua accademia. Iniziamo con un post narrativo dove mi fai conoscere il tuo pg. Egli è alla fine di un percorso di due anni in accademia e dovrà sostenere l'esame per guadagnare il coprifronte. Buona fortuna!
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Bean

    Group
    Member
    Posts
    7
    Location
    Mondo

    Status
    Offline
    Non fosse per quello che mi aspettava in poche ore, quella che stava per iniziare si sarebbe potuta considerare una mia giornata tipica degli ultimi due anni.

    "Son già passati due anni?"

    Fino a quella mattina non mi ero mai reso conto di quanto tempo fosse passato da quando decisi di intraprendere questo percorso.
    Forse era meglio cosi, un pensiero in meno a distrarmi dalle lezioni, dagli allenamenti e dalle mie responsabilità alla bottega.
    Erano da poco passate le cinque del mattina quando il suono della pioggia che si abbatteva sulle strade, suono che faceva parte integrante della vita di tutti gli abitanti di Ame, mi strappò via dal mondo dei sogni dandomi il tempo di prepararmi agli avvenimenti della giornata.Rimasi seduto a letto per qualche minuto ancora, cercando di fare una lista mentale di cose da fare.
    Se fosse andato tutto bene, alcune di queste le avrei fatte per l'ultima volta oggi.


    "Colazione. Colazione per il nonno che si sveglierà come sempre in ritardo. Rivedere i manuali che ho preso in prestito qual'ora ci sia un quiz a sorpresa.

    Una piccola smorfia mi apparve sul volto.
    "Ugh..devo anche spostare la merce che è arrivata ieri..
    La smorfia si trasformò in un sorrisetto
    ..Beh,almeno posso usarlo come riscaldamento al posto dei soliti esercizi."

    Scesi dal letto facendo attenzione a non svegliare il nonno e cominciai a preparare le colazioni, i libri di testo come unici compagni nel silenzio dell'alba.
    Una volta finito di mangiare mi alzai e come da routine feci un piccolo inchino verso la foto della mamma.


    Se tutto va come deve, stasera userò i miei risparmi per portare il nonno a mangiare qualcosa di buono... Secondo te ne sarà felice? Non voglio che pensi che lo sto abbandonando.

    Rimasi fermo a fissare la foto per qualche altro secondo, sperando in una risposta. L'unica risposta fu il suono della pioggia che batteva sulla finestra.
    Sorrisi e cominciai ad a prepararmi per il resto della giornata.
    Vivevamo in una piccola casetta a due piani, la struttura più piccola in tutto il vicinato, composto da alti palazzi grigi, il piano terra era adibito a bottega con annesso in piccolo magazzino. Cominciai a spostare la merce dal magazzino al locale, cercando, come sempre, di dare al tutto un aspetto accoglievole.
    Una volta ottenuto il risultato sperato, tornai in camera mia a prendere le ultime cose, assicurandomi questa volta di fare un pò di rumore, nella speranza che almeno oggi il nonno si svegliasse in tempo per fare colazione come si deve, prima di aprire il negozio.
    Con mia enorme sorpresa, quando tornai in casa, lui era già li ad aspettarmi.

    -Vedo che ti sei svegliato presto.

    -Non prima del solito.. ti ho per caso svegliato?


    Non mi rispose, si limitò a guardare la foto della mamma.

    -Per essere svegliato avrei dovuto dormire, non credi?

    Mi resi conto che il nonno era, per quanto possibile, altrettanto in ansia per il mio esame dell'accademia.
    Mi avvicinai, poggiandogli una mano sulla spalla.

    -Mi spiace, ti prometto che mi farò perdonare una volta rientrato a casa. Anzi ti dirò di più! Appena ritorno cominceremo a cercare qualcuno che ti possa aiutare in bottega.
    Scoppiò a ridere
    -Basta che sia una bella ragazza, il resto poco importa!

    Mi misi a ridere anche io, apprezzando sempre più quell'uomo che aveva perso cosi tanto e non si era mai fatto buttare giù.
    Una volta finito di prepararmi, cominciai ad incamminarmi verso l'accademia. Ero nervoso, euforico e a dirla tutta anche fiero di me stesso. Ero sul punto di cominciare a scrivere la mia storia o, per meglio dire, una storia tutta mia, come avevo promesso alla mamma.
    Se fosse stata una storia che le potesse piacere o bella come quella che mi raccontava ancora non potevo saperlo ma avrei cercato di fare del mio meglio per renderla fiera.
    Arrivai in accademia con qualche minuto di anticipo dirigendomi verso l'aula dove Yoi-sensei ci aspettava. Feci un profondo respiro ed entrai.

    -Buongiorno Sensei, scusi se l'ho fatta attendere.

    Scusa l'attesa e se son stato prolisso Tisy.
    Spero vada bene come post iniziale; so che ho messo il trattino sul parlato e l'ho fatto per un motivo. Sto ancora cercando di capire se voglio usare un colore nel parlato di Esa.
    Comunque spero vada bene come post e grazie mille, ancora una volta per avermi aperto l'accademia.
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    2,466

    Status
    Offline

    II


    < Sta tranquillo Esa, non abbiamo ancora cominciato. Va' pure a sederti al tuo posto. >
    Reitatsu attese pacatamente che tutti i suoi cari allievi si fossero sistemati. C'erano alcuni che parlottavano fra loro, originando un fastidioso brusio nell'aula d'esame. Il sensei congiunse i palmi della mani e sfregandosele fra loro, con le spalle incassate in avanti prese parola.

    < Ora che siamo tutti presenti. Possiamo iniziare. > Il filo di voce con il quale si pronunciò non fu sufficiente a sovrastare il predetto brusio. Gli occhi del sensei balzavano da un parte all'altra dell'aula, preoccupato per la situazione. < Per favore, silenzio. Altrimenti non possiamo iniziare. > Il flebile tentativo di ottenere il silenzio ebbe successo non tanto per merito del docente, quanto perchè quei ragazzi sembravano aver finito gli argomenti di cui parlare.

    < Va bene, ora possiamo procedere. Prima di somministravi il test preliminare, vorrei farvi una domanda a cui tengo particolarmente. > Lo sguardo di Reitatsu vagò per l'aula. < Esa Namazu, giusto? Perchè non cominci tu spiegandoci perchè vuoi diventare uno shinobi? >

    Ascoltata la risposta del ragazza, il sensei avrebbe proseguito ponendo la stessa domanda agli altri aspiranti genin.
    Una volta terminato, avrebbe provveduto a consegnare copia di un quiz a domande aperta ad ognuno. Erano dieci domande sul funzionamento delle tecniche o su problemi ispirati a eventuali episodi riscontrabili nella vita di uno shinobi ai quali si doveva fornire una soluzione.

    < Avete un'ora di tempo. Iniziate! >

    Va bene come primo post. Ruola pure il prosieguo come da post. Hai carta bianca sullo svoglimento del test. Puoi anche far sbagliare le risposte al tuo pg, se in linea con il suo carattetere/preparazione.
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    2,466

    Status
    Offline
    Accademia fallita. Chiudo
     
    .
3 replies since 10/6/2020, 08:22   103 views
  Share  
.