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CITAZIONE Jiren
Sensei Yoshida Shoyo
Kotaro Katsura
Shinsuke Takasugi
Bene ragazzi, oggi ci aspetta una lezione importante
Il maestro Yoshida ha portato i suoi tre genin al campo d’allenamento n°5 del villaggio. Si sono ritrovati li di buon’ora, tanto che la città è ancora dormiente. I primi raggi di luce, che filtrano tra le fronde arboree che li circondano, iniziano a riscaldare l’ambiente, ma l’aria è ancora fresca e frizzante, in questa tipica mattinata primaverile. Jiren, Kotaro e Shinsuke, ascoltano la spiegazione del maestro, ancora un po’ assonnati e più vogliosi di muoversi che di stare a sentire. Con una giornata così bella poi!
Oh, a parte Kotaro, lui è sempre assetato di conoscenza, ed ascolta rapito il maestro.
Il sensei Yoshida Shoyo, con quell’aria sempre ingenua e sorridente, si accinge a spiegare ai tre un argomento veramente importante, ed anche affascinante, per un ninja.
E’ oramai circa un mese che siete sotto la mia custodia, fra poco dovrete anche uscire per qualche missione, ma dovrete essere pronti.
Fa una pausa, per qualche istante, il suo sorriso svanisce, prende il suo posto uno sguardo basso, che fissa nel vuoto.
Dura solo qualche istante, dopodichè, si riprende, con la solita espressione gioiosa.
La vita fuori dalle mura cittadine è veramente spietata. Come ben saprete, i ninja più abili sono quelli che conoscono e padroneggiano più tecniche. Ma cosa c’è a base delle tecniche?
Il Chakra
Ma ci sono Ninja che fanno ricorso solo al combattimento corpo a corpo, niente arti magiche.
Vero, come è vero che la massima espressione dello stile Taijutsu, senza entrare troppo nei dettagli, si basa sullo sprigionamento e lo scorrimento di tutto il Chakra nel corpo, ma questo è un altro discorso.
. . . Il Chakra, può essere modellato in svariati modi, ma c’è una modulazione naturale intrinseca in ognuno di noi, una variazione primaria che influisce in maniera determinante sullo sviluppo di uno Shinobi: l’Elemento!
E, similmente ad un mago che tira fuori un coniglio da un cappello, il maestro Shoyo tira fuori dal suo kimono tre foglietti di carta, e li mette in mostra come se fossero i tesori di qualche antico re scomparsi da millenni, e ritrovati da lui.
I tre, effettivamente, rimangono incuriositi dall’argomento, ed anche dai fogliettini di carta, strano ma vero.
Il sorriso beffardo del maestro, si fa carico di emozioni di orgoglio e vanità nello scoprire che effettivamente ha fatto colpo sui suoi allievi. Si appresta perciò a dare una teatrale spiegazione
Questi fogli, sono speciali, altamente sensibili e reattivi al chakra, se opportunamente stimolati, sono in grado di dirci la vostra affinita elementale primaria.
Prego, uno a testa, teneteli bene di fronte a voi, irrorate in essi il vostro chakra ed osserviamo la reazione.
Comincia tu Kotaro
Katsura fa qualche passo avanti, prende il foglietto dalle mani del maestro, e si posiziona in modo da farsi vedere da tutti.
Tiene il foglietto bene in alto, si concentra e dopo qualche secondo, ecco che il foglio di carta si inzuppa ed inizia a sgocciolare.
Acqua, molto bene. Shinsuke, vieni tu, coraggio
Il secondo ripete la stessa operazione. Tiene il foglietto un po’ meno in vista e, appena lo tocca, viene tagliato a metà.
Vento . . . Jiren, manchi solo tu.
Il Genin ha quasi paura a prendere in mano il suo foglietto. Pensa a cosa succederebbe se non dovesse accadere nulla. Quale sarebbe la spiegazione del maestro in quel caso, che non ha affinità elementali?
Mentre la sua testa viene tormentata da mille dubbi, Jiren si fa avanti e prende con molta calma il foglio di carta dal sensei.
Lo fissa, titubante, poi raccoglie coraggio, la sua faccia muta da dubbiosa a truce, ed irrora quanto più chakra possibile nel foglietto, che prende immediatamente fuoco, rilasciando fra le sue mani un’intensa ed alta fiammata scoppiettante.
Fuoco, il simbolo del nostro paese. Perfetto, ora andremo a fare alcuni esercizi che vi aiuteranno ad accedere con naturalezza, a questo vostro nuovo potere nascosto, che tenete chiuso dentro di voi.
Su, cominciamo. Tecnica del richiamo!
*PUFF*
Una nube invade il campo d’addestramento, man mano che si dirada lascia intravedere quelli che sembrano essere letteralmente una montagna di fogli di carta, più grandi dei precedenti, delle dimensioni di un A4, impilati in tre giganteschi mucchi.
Ai tre neo-ninja cadono le mascelle dallo stupore, ancora non sanno cosa dovranno farci, ma data la quantità enorme, non sarà nulla di semplice.
Hahahahaha, penso che abbiate già capito,ma devo avvertirvi, anche questi sono fogli speciali, ma a differenza dei precedenti, sensibili al chakra, questi ne sono resistenti, quindi sarà un po’ più impegnativo, se non vi concentrate abbastanza da utilizzare solamente il Chakra della vostra variazione elementale, non riuscirete a produrre alcun effetto.
Forza, cominciate!
Dopo il primo demoralizzante approccio, cambiano subito atteggiamento e si dirigono ognuno alla pila che si trova di fronte, con rinnovata determinazione.
Jiren salta in alto per prendere una manciata di fogli in cima alla pila.
Li posa poi a terra vicino a se tutti, tranne uno che tiene saldamente con entrambe le mani.
Si concentra sul foglio, sulla sensazione del caldo, e prova a trasmettergliela, col chakra, ma niente da fare.
Tira un profondo respiro, e ricomincia. Foglio stretto saldamente fra le mani, chiude gli occhi ed inizia a concentrarsi sul proprio Chakra. Lo sente scorrere nel suo corpo, dandogli vigore ed energia superiori ad un uomo comune.
Sente come quel vigore gli da una sensazione inebriante. Si concentra ancora di più sullo scorrere, e rimane in ascolto. Ed ecco che finalmente inizia a percepirlo, il vero ardore del suo chakra.
Come se si ritrovasse a volteggiare nel vuoto, e d’improvviso si ritrovasse davanti ad un fascio di energia accecante, che si innalza a perdita d’occhio. Il vero potere del Chakra del Fuoco!
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Jiren vi si tuffa dentro, e ne viene subito investito dal calore. Si lascia pervadere da quelle fiamme così intense, che lo avvolgono in un turbinio selvaggio. Un urlo sgorga dal petto del Genin, ma non di dolore, no, ma di liberazione. Come quando si porta un peso per un lungo tragitto, e fai l’ultimo sforzo per finire, e ti lasci andare, in quell’urlo di liberazione.
Con questa immagine e questa sensazione, palpabile che gli scorre dentro, Jiren rilascia una copiosa quantità di Chakra nel foglietto, che prende fuoco, ma dopo qualche istante si spegne lasciando solo qualche buco bruciacchiato sulla superficie.
Ma Jiren non demorde. Con ritrovata fiducia, va a prendere di nuovo il foglio, ma stavolta lo tiene chiuso fra i palmi delle mani, poggiate una contro l’altra.
In questo modo, pensa, sarà più facile sia far scorrere il chakra, sia calibrarne il flusso, sia ricoprire più superficie di carta possibile, rispetto a prima dove lo teneva con solo le dita e da un lato.
Ripete l’operazione di prima, si immerge nel suo subconscio, trova la fonte del Fuoco ed attinge a quel potere, che subito lo circonda come un turbine fiammeggiante.
Riapre gli occhi e, con uno scoppiettio, il foglio prende completamente fuoco, trasformandosi in cenere al vento, in un paio di secondi.
EVVAIIIIII sono un grande . . . peccato ne restino un’infinità
E così, Jiren ed i suoi amici, passano questo i prossimi tre giorni immersi in uno dei più grandi complotti anti-ecologici di sempre, la distruzione insensata ed incessante di migliaia di fogli di carta. Attività speculativa per la finanza Ninja da anni ed alla quale non vogliono rinunciare. Dite no alla barbarie dello scoprire l’elemento distruggendo la carta, e dite sì al riciclaggio, siate ecologici!
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