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.accademia izanamivillaggio del suono - accademiaSorgeva un nuovo sole sul Villaggio del Suono, con la luce che illuminava gli infiniti campi di riso che caratterizzavano il villaggio, rendendo brillanti e quasi suggestivi gli specchi d'acqua che si allargavano per tutta l'area. La città brulicava di attività, ancora di più della solita routine, considerato che era da poco uscita da una crisi che aveva colpito tutti gli abitanti per più di un anno. Il giogo dei pirati era finito ed il popolo del mare era stato scacciato restituendo così ai ninja, ma soprattutto ai civili, le loro case ed il loro lavoro. Era difficile sapere con certezza se si sarebbero mai ripresi da una tale rovina che inizialmente sembrava senza fine. Erano stati ninja di altri villaggi a restituire loro la libertà ed era impossibile sapere quanto avrebbero preteso per quell'intervento militare. Si sa però che in tempi di crisi le civiltà se non periscono tendono a rifiorire con il doppio del loro stesso potenziale, trasformando le guerre e le conquiste in eventi necessari per poter cambiare e tornare ad affacciarsi sul mondo politico comandato dai ninja. Erano stati tutti stupiti e spaventati dalle recenti dimostrazioni di forza presentate da vari guerrieri che avevano provato a distruggere tutto ciò che quei popoli conoscevano. La minaccia di Qayin sembrava quasi un lontano ricordo sull'orizzonte, perlomeno per chi era riuscito a saperne qualcosa. Il Villaggio del Suono doveva quindi rimettere in sesto la propria forza militare per così tanto tempo trascurata ed anzi osteggiata dagli invasori, che non volevano futuri guerrieri che potessero intralciarli. Erano ricominciati gli esami e la guerra aveva portato a molte promozioni al di fuori dei normali esami, dando vita ad una nuova schiera di Chunin e Jonin. Le lezioni in accademia però dovevano riprendere ed anche velocemente: nonostante fosse difficile che ci fosse una penuria di studenti, era pur vero che l'ultimo periodo aveva segnato innumerevoli persone (soprattutto tra i più giovani) che non ne volevano sapere più nulla della guerra.
C'era però chi aveva deciso di mettersi in gioco proprio per evitare nuovamente che succedesse una cosa del genere, che voleva vedere il sole splendere sulle casi e sui campi liberi di Oto per sempre. Come già detto erano ricominciati gli esami ed in base al numero di studenti ed al periodo, si trattava di esami privati o pubblici. La città si era appena ripresa da quel disastro che aveva impoverito e svuotato le casse della popolazione e del governo, rendendo necessario lo schieramento di nuovi Genin per poter accumulare ricchezze anche con richieste da altri villaggi. A dover svolgere un esame privato quella mattina c'era una ragazza in particolare, che apparteneva ad un antico clan di guerrieri senza saperlo. Izanami Nidoki, figlia di due civili, era stata convocata all'Accademia Ninja del Villaggio del Suono quella mattina alle sette, con l'invito di presentarsi in orario e con abiti comodi. Le era stato già comunicato tramite quella pergamena che avrebbe svolto l'esame pratico da sola, in presenza di un Chunin da poco tornato al villaggio, senza però conoscerne l'identità precisa, non segnata sul foglio. La giornata si preannunciava quindi serena, anche se il cielo era ancora coperto da un leggero strato di nuvole. Il cielo azzurro chiarissimo faceva ogni tanto capolino, segno che dopo probabilmente si sarebbe rischiarito assieme alla presenza di un freddo vento. La temperatura era effettivamente rigida per essere già da un mese nella stagione primaverile, ma il tempo al Villaggio del Suono era sempre stato poco incline ad essere piacevole. Abitando in una zona paludosa e circondata dalle risaie, la ragazza poteva facilmente intuire che dopo il gelo invernale e quella breve pausa di frescura primaverile il caldo torrido estivo avrebbe conquistato il villaggio. Attraversando le strade di Oto, Izanami avrebbe potuto notare numerosissimi uomini al lavoro per ricostruire tutto ciò che era stato distrutto o rovinato dagli invasori, utilizzando i propri strumenti per rimettere in ordine strade, case e negozi. Avrebbe dovuto camminare in mezzo a quel labirinto di lavori in corso per arrivare alla piazza principale del villaggio, che ospitava l'accademia ninja. Era un enorme edificio che mostrava già i segni della rovina e della incuria, ma che come i tutti gli edifici numerose impalcature erano piene di uomini come tante scimmie appese ad un albero per rimetterla a nuovo. L'ingresso, un grande arco di legno che dava direttamente sull'interno, era comunque aperto ed entrando Izanami avrebbe forse riconosciuto il familiare corridoio che ospitava numerose aule più piccole. Quelle più estese erano infatti al piano superiore, ora però chiuso al pubblico ed accessibile solo grazie agli insegnanti. Il pavimento in legno era coperto di polvere caduta dalle pareti, mentre ad abitare quell'ingresso era un ninja in tenuta da Chunin che agiva momentaneamente da segretario. Chiedendo a lui, la ragazza avrebbe saputo che si doveva dirigere ai campi d'addestramento che erano sul retro, passando per la seconda porta a sinistra. Il suo esaminatore la aspettava nel primo appena usciti da lì. Erano più che altro grandi cortili in terra battuta che servivano ad allenare i più piccoli nel lanciare gli shuriken o nelle arti marziali base. Attraversando quindi il corridoio dell'accademia la bionda sarebbe arrivata nuovamente fuori, potendo vedere numerosi campi recintati per ora vuoti, considerato l'orario mattiniero. Dalle reti era possibile vedere numerosi ceppi di legno tempestati da armi da lancio vecchie e rovinate o da cicatrici di guerra fatte dai bambini dell'accademia.
Izanami avrebbe notato subito che in quello che le era stato assegnato (uno dei più grandi), c'erano due elementi particolari. Il primo era una specie di piccolo esercito di alti manichini di legno che portavano sulle braccia quelli che sembravano essere dei bersagli. Ad un'occhiata più attenta era abbastanza facile capire che si potevano girare e che erano semplicemente una decina di manichini usati dagli esperti marziali per allenarsi, con qualche modifica che avrebbe probabilmente presto scoperto. L'altro elemento inusuale era una ragazza decisamente più alta di lei, quasi una ventina di centimetri. I capelli bianchi come la neve e l'aria seria, che sembrava scrutare un taccuino con il fondo in legno, probabilmente aggiungeva anni nella mente della bionda quando le due avevano forse appena un anno di differenza. Era vestita con la divisa ufficiale da Chunin del Villaggio del Suono, il tipico giubbotto color verde e con decorazioni violacee che risaltavano sul resto del vestiario che era più che altro utilitaristico. I suoi capelli erano molto corti, tagliati quasi come quelli di un uomo, ma un ciuffo bianco scendeva fino al mento e copriva quasi l'occhio destro di colore azzurro chiaro come quello della studentessa. Un coprifronte del Suono abbastanza usurato era legato al suo collo e sembrava aspettarla con impazienza. Si sarebbe anzi avvicinata lei, vedendola arrivare.
« Salve. Sei Izanami Nidoki, giusto? » - Avrebbe cominciato con voce decisamente bassa all'inizio, ma riprendendo subito a parlare con un tono decente. Sembrava anche lei piuttosto in tensione, ma cercava di non darlo a vedere. « Sarò la tua esaminatrice per l'esame da Genin. In realtà sei la mia prima allieva. Prima di cominciare, hai qualche dubbio per quanto riguarda le tecniche base o altre lezioni d'accademia? Ci sono passata pure io, quindi non ti vergognare... » - La ragazza avrebbe cominciato così quella specie di conversazione che era forse la routine per tutti i sensei di accademia. Avrebbe ascoltato pazientemente qualsiasi domanda posta dalla ragazza, cercando di trattenere l'emozione a stento. Un sorrisetto che stava cercando di nascondere accompagnava le sue parole, mentre rigirava tra le mani pallide una penna.
codice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET ITSPOILER (clicca per visualizzare)Benvenuto ƒoreigner alla tua accademia. Come hai richiesto l'esame lo farà il mio PG Chunin, Dadi Junsui.
Descrivi come preferisci i giorni precedenti all'accademia e la mattina stessa, scrivendo sia dello stato psicologico ma anche ciò che vede il tuo personaggio. Puoi fermarti tranquillamente a quando incontri Dadi e puoi rispondere alla sua domanda come più ti aggrada. Per dubbi tecnici ti invito a consultarti con lo staff, ma per domande riguardo la role puoi chiedere pure a me!
Buona scrittura ^^. -
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Izanami Nidoki ♪ 150 HP - 150 CHKR
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.accademia izanamivillaggio del suono - accademiaQuella mattina la Chunin dall'aspetto cadaverico che ora si trovava di fronte ad Izanami si era svegliata nervosa forse tanto quanto la ragazza che doveva essere esaminata. Come aveva preannunciato alla sua studentessa, lei era la prima che doveva giudicare nonostante la promozione avvenuta da così poco. Di quei tempi pieni di incertezze era stata fatta capitano e doveva guidare gli altri, nonostante fosse la prima ad aver avuto dubbi sul suo ritorno. Era degna di una tale promozione? Oppure era stata promossa solo per essere tenuta d'occhio dopo tutti gli avvenimenti con quel Mukenin che aveva quasi spazzato via l'intero mondo ninja? Non poteva saperlo, anche perché lei non era di certo quella che doveva decidere le sorti del villaggio, anche se le sarebbe piaciuto. In modalità simili a quelle della studentessa, pure lei si era alzata molto presto, quando ancora il giorno aveva ancora diverse ore di riposo prima di sostituire la notte sopra le loro teste. Appena aveva saputo che prima o poi sarebbe stata chiamata per dover gestire un esame, aveva cominciato silenziosamente a seguire tutti gli altri per capire come fare. Le sembrava di essere tornata ai tempi quando fu mandata sul fronte a svolgere il proprio esame, mettendole una paura incredibile. Le avevano dato delle linee guida generali e sapeva pure lei che la prova doveva vertere sulle tre tecniche base dell'accademia e sulla loro applicazione. I vari sensei di accademia usavano il metodo che preferivano per valutare che gli studenti sapessero applicare quelle tecniche per non farsi ammazzare appena messo piede fuori dal villaggio. C'era chi chiedeva un semplice test pratico dei sigilli, chi voleva fare uno scontro tra studenti o contro il maestro stesso. Dadi aveva pensato a lungo se seguire queste regole o se andare per la propria strada. Aveva osservato così tanti allenamenti che si chiedeva se fosse necessario fare quell'esame. Con esseri umani come Qayin in grado di distruggere un intero villaggio senza problemi e troppa fatica, come poteva un ragazzino appena uscito dall'accademia poter fare qualcosa? Aveva imparato molto da ciò che aveva fatto in quell'anno di assenza, aveva osservato sia i ninja più forti che quelli appena in grado di reggersi in piedi sul campo di battaglia. Tutti quei ragazzini le ricordavano un certo bambino dai capelli rossi a cui era saltata in aria la gamba e che era riuscito a malapena a sopravvivere.
Le era arrivato una settimana prima il fascicolo di una delle studentesse dell'accademia del villaggio. Izanami Nidoki, di un clan famoso per la propria forza all'interno del villaggio. Aveva svolto l'intero corso accademico in tempo veramente limitato, cosa che poteva suggerire un estremo talento oppure un semplice piano per reintegrare più forza bellica possibile. Era più piccola di lei di un solo anno e non aveva mai fatto la ninja prima. Che cosa curiosa. Spesso ci si iscriveva da bambini piccoli per seguire un lungo percorso che portava al diploma sicuro, per impartire nella propria mente già da giovani il pensiero dei ninja. Vivere nell'ombra ed essere pedine sacrificabili in caso di bisogno. Doveva trovare qualcosa di adatto a lei e non poteva di certo ingannare quella che era già una donna con giochetti per i ragazzini. Per una volta però l'albina non fu scoraggiata nel trovare una soluzione. Aveva passato la maggior parte della settimana a girare tra l'accademia ed il cantiere, chiedendo una mano per costruire una prova di sua ideazione. Si vergognava un po' a chiedere favori ai vari carpentieri che dovevano lavorare per il villaggio, ma tra loro e l'aiuto di qualche ninja esperto in quei marchingegni era riuscita ad organizzare tutto. Per lei, la capacità più importante in uno shinobi stava nella precisione e nel limitare i danni. Era vero, spesso erano solo tanti soldatini che potevano sparare shuriken o fuoco in base all'occasione. Però sapeva che la vita da Genin era spesso costellata di dubbi e scelte da fare sul momento, scelte che dovevano essere forzatamente separate dalla propria morale. Era impossibile uscire dalla guerra o da una missione violenta senza ferite dolorose che trafiggevano la mente e gli occhi ogni volta che si chiudevano, perché anche lei vedeva spesso il corpo trafitto del pirata od il viso sanguinolento del Mukenin kamizake. Forse la prova che aveva pensato era qualcosa di non necessario, se la sarebbe potuta cavare con un semplice esame pratico delle decine di sigilli vari. Ma per sfortuna di Izanami, la Chunin Dadi Junsui non voleva tralasciare nulla.
« Perfetto. Ti spiegherò subito la prova, allora. Seguimi un attimo. » - La ragazza albina avrebbe sorriso, prima di fare qualche passo alla sua destra, avvicinandosi alla foresta di manichini per poi guardare la propria studentessa. « Questo gruppo di manichini è stato riprogettato per l'esame. Se ti avvicini un po', vedrai una serie di oggetti e corde tra di essi. » - Avrebbe indicato con la penna la prima fila di manichini, che copriva quasi tutto il campo di addestramento. Guardando meglio si potevano notare infatti numerose lenze di colore nero molto sottili, oltre che numerose scatole di legno che arrivavano al ginocchio della bionda. Sembravano abbastanza voluminose da essere perfette per un'eventuale Sostituzione. Quelle pessime imitazioni di esseri umani sembravano formare un percorso centrale abbastanza ampio da poter passare senza problemi, come se fossero gli spettatori degli esami. Izanami avrebbe notato subito che uno di essi aveva un bersaglio sul suo viso, più precisamente uno a due metri sulla sua sinistra, mentre l'altro era visto di profilo, sporgente sulla destra di quella via chiusa lunga una ventina di metri.
« L'obiettivo della prova è colpire in pieno almeno 3 bersagli tra i tanti che sono disseminati lì in mezzo, arrivando in fondo senza farsi colpire. Tirando i fili i manichini si gireranno rivelando il bersaglio, ma allo stesso tempo attiveranno una trappola che ti lancerà addosso un innocuo kunai di gomma. » - Avrebbe spiegato la ragazza, indicando occasionalmente le parti che componevano la prova, cercando di non parlare troppo velocemente per far capire tutto alla ragazza. Avrebbe poi consegnato ad Izanami 6 lucenti shuriken veri, che probabilmente aveva già usato in accademia. « I kunai non ti faranno male, ma possono rompere una Trasformazione. Appena ti senti pronta, trasformati in chi preferisci e cerca di arrivare in fondo. Verranno valutati il tempo, la precisione del lancio e come userai i vari elementi per evitare i dardi. » - Dadi si trovava a suo agio a spiegare le cose e sperava veramente che Izanami apprezzasse il suo impegno per ideare tutto ciò. Se avesse avuto successo chissà, forse avrebbero adottato il suo metodo in futuro e l'avrebbero riempita di gloria.
codice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET ITSPOILER (clicca per visualizzare)Eccoci qua! Parto dicendo che mi è piaciuto molto il tuo post, spero che la mia esposizione politica ti sia servita come ispirazione ✨.
Spero che sia tutto chiaro per quanto riguarda la prova, ma puoi chiedere tranquillamente a Dadi qualche informazione in più. L'importante è eseguire una trasformazione (in ipotetico, ti darò l'esito al prossimo turno ma sarà molto probabilmente positivo) e poi provare a muovere i primi passi verso il fondo, naturalmente descrivendo l'approccio che il tuo personaggio compie.
Per qualsiasi domanda mandami un MP!. -
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Izanami Nidoki ♪ 148 HP - 145 CHKR
CITAZIONETecnica della Trasformazione del Corpo (Henge no Jutsu)
Utilizzo tecnica: -5 CHKR
Shuriken: Posseduti 4 / Lanciati 2
Costo: -2 HP. -
.accademia izanamivillaggio del suono - accademia
La spiegazione di quella prova, che pareva decisamente più complicata di quanto la bionda aveva immaginato prima di entrare nel campo d'addestramento, fu fortunatamente recepita dalla studentessa. L'albina non lo fece vedere, ma tirò un sospiro di sollievo quando lei rispose che aveva compreso e che poteva iniziare. Uno dei suoi più grandi dubbi era stato che lo studente capisse con precisione cosa fare, visto che era un test del tutto nuovo. Forse era un po' esagerata nel pensare che anche i Genin sarebbero serviti anche per le missioni più pericolose, ma dopotutto era stata quella la sua esperienza come kunoichi. Dadi era abbastanza ignara del fatto che Iza fosse così nervosa e che sperasse in un test del tutto diverso, forse interpretando quel sospiro con la normale tensione prima dell'esame. Era anche lei a conoscenza che probabilmente si trattava di qualcosa di nuovo e che poteva spaventare, ma sentendo che quella ragazza aveva finito l'accademia in così poco tempo le sue aspettative si erano alzate di molto. Pure lei aveva iniziato un po' più tardi il percorso scolastico da ninja, più che altro perché i suoi genitori non avevano la minima intenzione di esporla a tale pericolo, fino alla rivelazione che aveva forse qualcosa di speciale. Leggendo il cognome della ragazza poi, al contrario di Izanami stessa l'albina aveva già immaginato che possedesse un minimo di talento, nonostante non avesse mai incontrato persone con la capacità di far uscire un gemello dal proprio corpo. Molto probabilmente era di un ramo che non era specializzato nello sfornare ninja, era una cosa che poteva capitare tranquillamente. Lei non aveva idea di cosa si provasse nello stare in una "famiglia" del genere e forse glie lo avrebbe chiesto poco dopo l'esame, se non fosse stata bocciata miseramente.
Fu quindi il momento della verità per quanto riguardasse la parte del chakra. Anche in quel caso Dadi aveva alzato abbastanza l'asticella per Izanami, visto che la Trasformazione era la tecnica base più complicata delle tre. Era vero, per la Sostituzione ci voleva una certa rapidità di mano per usarla in modo utile, ma era una tecnica semplicissima al dire il vero. La Moltiplicazione era una delle prime che insegnavano e quasi tutti gli studenti erano in grado di evocare più di una copia, visto che emettere il chakra all'esterno era anch'esso uno dei concetti più semplici per un ninja. La Trasformazione non richiedeva particolari riflessi o quantità di chakra, ma era un lavoro concettuale molto complicato per il cervello umano. Quando un pittore ritrae una persona infatti, ha bisogno che quella stia lì davanti a lui immobile per ore pur di catturare la sua essenza e renderla uguale sulla tela. Anche facendo così era estremamente difficile riprodurre una persona a mano alla perfezione, senza che la mano o la visione dell'artista cambiasse qualcosa. Per quello era necessaria una macchina fotografica, ma non si potevano ancora usare delle macchine per una tecnica. Bisognava quindi avere bene a mente il soggetto da copiare, i colori e le forme da utilizzare. Inoltre bisognava essere bravi ad impastare il chakra per applicare ciò che si aveva in mente, senza utilizzarne troppo o troppo poco. Nel primo caso la copia era malfatta e l'utilizzatore sarebbe presto crollato a terra privo di energie, nel secondo sarebbero mancati abbastanza dettagli da renderla ridicola e facilmente riconoscibile. Fortunatamente, non fu quello il caso di Iza.
« Benissimo, ottima Trasformazione. Puoi partire quando vuoi. » - Avrebbe semplicemente commentato Dadi con un sorriso stampato sul volto. Izanami si sarebbe ritrovata in un'altra pelle nonostante il colore simile, creando una versione quasi in miniatura di Dadi. Effettivamente l'esaminatrice fu abbastanza stupita dal livello di dettaglio che la giovane creò, riuscendo a scorgere qualche imperfezione che però era notabile perché semplicemente era lei. Non era sorpresa dalla scelta di copiare chi aveva davanti, visto che anni prima aveva fatto la stessa identica cosa, ma non sarebbe valsa meno punti per quello. A cercare di inventare una persona spesso si finiva per dimenticarsi qualcosa come una pettinatura convincente od un viso umano, oltre che essere la maggior parte delle volte inutile sul campo. Poter copiare i propri compagni o magari oggetti ed animali era molto più utile che cercare di infiltrarsi da qualche parte con un volto che non esisteva su quella terra. Annotò un paio di caratteri sul taccuino che aveva tra le mani, ricordandosi di fare attenzione in quel momento, perché il test sarebbe comunque durato molto poco. Osservò la ragazza distribuire gli shuriken tra le mani, tifando silenziosamente per lei. Le sarebbe piaciuto vedere la ragazza promossa e con il coprifronte alla fine della mattinata, ma dipendeva tutto da lei.
Il test cominciò con il lancio degli shuriken verso il primo bersaglio, cosa abbastanza ovvia visto che era il più facile e fatto per dare un certo orientamento e sicurezza a chi era lo sfortunato partecipe. Izanami nelle spoglie della Chunin tentò di colpire il centro del bersaglio con la propria mano destra, riuscendoci con un po' di fortuna ed abilità. Era quello più vicino a lei e quindi avrebbe semplicemente il rumore secco del metallo che si conficcava nel legno, forse fornendole un po' di fiducia in sé stessa per la prova. Toccava però a lei fare qualche passo, letteralmente, per proseguire nella prova. Avrebbe sentito vagamente la corda sullo stinco destro, prima di sentire il rumore di meccanismi che si muovevano sfregando l'uno con l'altro. Si trattava di un rudimentale sistemale di ingranaggi che probabilmente avrebbe fatto ridere un qualsiasi carpentiere, ma che servivano ad allenare l'orecchio ai rumori che circondavano la ninja. Il primo kunai era stato progettato come prova ed infatti l'intuizione della bionda fu quella di abbassarsi per evitare un colpo di cui sapeva già la provenienza. Avrebbe sentito l'arma volarle sopra la testa, partendo da molto vicino rispetto alla propria posizione, permettendole di tirare lo shuriken e colpire un'area molto vicina al centro. Il rumore di ingranaggi però non si era fermato, facendo intravedere poco lontano da lei che qualcosa in quella foresta di manichini si stava ancora muovendo. Dopo un paio di secondi dal lancio infatti Izanami avrebbe visto una coppia di kunai innocui cercare di colpirla dritto per dritto proveniente da unmarchingegno di legno posto sul fondo, abbastanza in basso da costringerla ad un'acrobazia o alla tecnica della Sostituzione. Avrebbe avuto abbastanza tempo da prepararsi vista la sua posizione, ma doveva sbrigarsi in fretta a scegliere un bersaglio. Aveva una scatola a circa cinque metri da sé alla propria sinistra, circondata da almeno 3 fili che sembravano quasi formare un intricato disegno geometrico. Il terreno che aveva vicino era comunque abbastanza libero da poter provare una qualsiasi altra schivata, sempre che facesse abbastanza attenzione da evitare i fili che aveva vicino per non venire colta impreparata.
codice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET ITSPOILER (clicca per visualizzare)Come detto prima, buon post!
Hai eseguito un "attacco" diciamo ed ora dovrai eseguire quella che è una difesa. I combattimenti sono solitamente divisi in attacco e difesa, utilizzando alcune statistiche come scritto nel regolamento. In questo caso per la tua schivata fisica ho usato le statistiche di Agilità+Taijutsu. I manichini non hanno una vera e propria riuscita d'attacco, ma se fosse stata superiore ti avrebbero colpito, ma terremo conto più che altro della parte narrativa nella role.
Ora puoi provare a schivare i due shuriken che vedi arrivarti da lontano nel modo che preferisci: continuare con semplici schivate od usare la tecnica della sostituzione. Se vuoi qualche dettaglio in più non esitare a contattarmi!. -
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Izanami Nidoki ♪ 147 HP - 145 CHKR
CITAZIONESchivata in Salto: -1 HP
Shuriken: Posseduti 4 / Lanciati 2. -
.accademia izanamivillaggio del suono - accademia
Nella mente della Chunin che aveva ideato la prova, tutto stava procedendo secondo i piani. La ragazza aveva evitato con facilità i primi ostacoli e si approcciava ad attivarne altri, oltre che a proseguire lungo il percorso. Era decisamente contenta che tutto stesse filando liscio e quasi si immaginava nella sua mente quali sarebbero state le sue prossime mosse, come se stesse osservando per l'ennesima volta se stessa o gli studenti dell'accademia che facevano gli esami pubblici. Se non ricordava male quella stessa mattina ci sarebbero stati altri esami che però riguardavano gli studenti che avevano avuto un percorso scolastico normale, cosa per cui lei non era ancora pronta. Forse diventando Jonin avrebbe preso anche lei parte di quegli impegni, ma si immaginava di diventarlo quando avrebbe avuto molte più rughe sul viso. Non poteva credere nemmeno lei di essere diventata Chunin a nemmeno diciotto anni, superando e raggiungendo moltissime persone che avevano anche il doppio dei suoi anni. Che fosse una ninja decente poteva essere rappresentato dal suo grado, ma la capacità di essere un buon insegnante non dipendeva solamente dalla propria forza. Era un ruolo difficile e particolare, che richiedeva tatto ed attenzione. Forse quella che le era mancata quando vide la ragazzina bionda muoversi con il proprio corpo invece che usare i sigilli come nella sua previsione mentale.
Dadi non possedeva di certo una qualche abilità innata che le permettesse di prevedere le mosse degli altri, ma aveva appunto visto molti studenti approcciarsi ad un percorso ad ostacoli ed ognuno sembrava adottare un metodo diverso. Dal loro fisico, dal loro carattere e da come si posizionavano si poteva già intuire come avrebbero affrontato certe situazioni, o perlomeno si poteva fare una stima di tutto ciò. In quel caso, l'albina si chiese come mai non volesse utilizzare dei sigilli considerato quanto bene le era uscita la Trasformazione, stupendo pure lei. Voleva mostrare di essere capace in tutte le discipline, oppure era solo un errore di calcolo? La scatola che permetteva di sostituirsi era chiaramente ad una distanza giusta, lo aveva già intravisto nella sua mente...fino a quando si ricordò che non si potevano utilizzare delle tecniche con le mani così occupate, soprattutto con oggetti così affilate. Non poteva di certo mettersi ad incrociare dita e palmi senza aprirsi in tanti pezzettini le mani e morendo dissanguata poco dopo. Era stato un errore da principiante quello dell'albina, pensando più che altro alla prova nella sua struttura che come effettivamente svolgerla. Non aveva pensato che effettivamente in missione, la situazione che lei tanto voleva ricreare, probabilmente le armi sarebbero state al sicuro in uno scompartimento apposito. Mentre la ragazza iniziava il suo movimento, Dadi impresse la punta della penna sul foglio di carta giallino, un tuffo al cuore che sperava ciecamente che Izanami potesse superare lo stesso l'ostacolo da lei posto, con quell'handicap che poteva minare il successo dell'esperimento. Trattenne il respiro, mentre la ragazza tentava di schivare quegli ultimi ostacoli.
La studentessa non si fece prendere dal panico, nonostante le sue riflessioni ben poco carine verso l'insegnante. Erano due colpi frontali che erano stati progettati per far agire lo studente d'impulso, come per guidarlo verso una determinata azione. Schiva con le tue stesse gambe o con una tecnica, preferibilmente la seconda. Non era un'opzione disponibile in quel caso, quindi si sarebbe dovuta affidare semplicemente alle proprie gambe. Strisciando gli arti inferiori sul terreno per portarli in una posizione ottimale per il salto, era quindi scattata come una molla in avanti, con i due oggetti di gomma che volavano bassi verso di lei. Izanami avrebbe sentito forse un impercettibile spostamento d'aria accanto alle proprie caviglie, mentre le due armi da lancio si conficcavano nel terreno poco sotto di lei, avendo accumulato abbastanza velocità. L'aspirante Genin sarebbe atterrata qualche metro in avanti, cercando di evitare il più possibile i fili che erano posizionati lungo il percorso. Ne calpestò quasi uno atterrando, evitando per un soffio di attivare altre trappole. Dadi riprese a respirare appena vide che era arrivata in quella zona rimanendo una copia della sua persona. Sperava che non ereditasse anche la sua stessa disattenzione, anche se non sembrava il caso. Era riuscita quindi a superare quella difficoltà imprevista, stupendo la Chunin dagli occhi di ghiaccio. Le mancava un solo bersaglio ed avrebbe finito quella prova in neanche troppo tempo, probabilmente diventando uno degli esempi su cui basarsi per quelle successive. Le sarebbe piaciuto farle il tifo, ma di sicuro era la
cosa peggiore da fare in quel momento di tensione. Arrivata dunque più vicina alla fine di quel particolare percorso ad ostacoli, in mezzo a quello che sembrava un piccolo pentagono formato dall'incrocio dei vari fili, avrebbe visto l'ultimo bersaglio in piedi tra i due manichini che avevano appena lanciato i kunai. Era abbastanza lontano ed era posizionato più in alto rispetto agli altri, venendo più difficile da colpire. Da quella posizione però Izanami avrebbe potuto finalmente usare la sua mano dominante, forse riuscendo ancora meglio a mirare. Le bastava colpire quel bersaglio e correre verso la fine per terminare il test. Avrebbe dimostrato altrettanto sangue freddo nel colpire l'ultimo ostacolo?
codice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT. -
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Izanami Nidoki ♪ 145 HP - 145 CHKR
CITAZIONESalto: -1 HP
Lancio Shuriken: -1 HP
Shuriken: Posseduti 3 / Lanciati 3. -
.accademia izanamivillaggio del suono - accademia
Era arrivato il momento per la Nidoki di dare un ultimo sfoggio delle sue abilità. Non era stato per niente facile dover eseguire quel test a cui non era stata preparata per niente, ma aveva dimostrato che era in grado di adattarsi a ciò che le era stato proposto. Schivando l'ultimo attacco portato dai manichini, era atterrata poco in avanti cercando di essere il più aggraziata possibile. Dadi sorrise quando la vide superare quella parte dell'esame da sola, ma non mancò di porsi un severissimo giudizio sulle proprie capacità strategiche. Aveva compiuto l'errore di farle tenere tutte quelle armi in mano, cosa che limitava enormemente i suoi movimenti e le sue capacità in azione. Era pur vero che i ninja erano talvolta costretti ad affidarsi solo ad alcune loro capacità, soprattutto in situazioni di svantaggio numerico e geografico. Però non era quello lo scopo della prova, dare la possibilità ai giovani studenti di usare le tecniche che avrebbero conosciuto per la loro intera vita in una simulazione di un campo di battaglia? Aveva solo anche senso farle continuare la prova se non poteva nemmeno compiere un sigillo? Strinse la mano attorno alla penna fino a farsi male le falangi in concomitanza con il suo atterraggio, restando però col fiato sospeso nonostante andasse tutto bene. La studentessa aveva la possibilità di finire con bravura quel test senza mai farsi colpire, cosa che le avrebbe fatto guadagnare un'enorme quantità di punti agli occhi di qualunque Chunin o Jonin dell'accademia del villaggio. L'albina osservò stupita come avesse azionato tutti i fili assieme, prima di partire verso l'alto come una cavalletta. Non sapeva se quella fosse l'idea migliore del mondo, anche se poteva capire in un certo senso le sue idee. Poter far partire tutti gli attacchi assieme poteva aiutare in uno scontro in cui si era sicuri delle proprie capacità di bloccare gli attacchi e sbaragliare i nemici, potendo così uscirne vincente. Quel salto però era stato molto più azzardato delle sue mosse precedenti e, in una situazione di pericolo come quella, sarebbe equivalso al suicidio. Cercava di mostrare qualcosa, di finire in fretta il test? I muscoli della Chunin si irrigidirono ma lei rimase ferma sul posto. Voleva intervenire e provare ad evitare che la ragazza subisse alcun danno ma...aveva senso intervenire in un momento del genere? Avrebbe potuto spazzare via quei proiettili con un po' di vento od intercettarli con un proprio kunai ma...forse Izanami si sarebbe fatta un po' male, ma dalla sua esperienza personale era molto meglio ferirsi prima con poco che avere paura della propria ombra appena usciti dall'accademia.
La ragazza saltò verso l'alto mentre la coetanea di grado maggiore ragionava dietro di lei, non prima di aver fatto azionare tutti quei fili trappola. La biondina avrebbe potuto sentire il chiaro rumore di ingranaggi che si muovevano tutti attorno a lei, simili a quelli ascoltati in precedenza. Aveva un tempo misero prima che almeno cinque kunai partissero in quella direzione. La sua mano scattò, un movimento elastico che fece volare via lo shuriken verso la direzione indicata da Izanami. L'arma da lancio volò in quella direzione dritta e precisa, finendo per colpire il bersaglio poco vicino al centro. Un rumore secco di legno che veniva colpito, prima di avvertire tutt'altra sensazione. La ragazza avrebbe sentito il sibilare dei kunai attorno a lei, cinque armi da lancio che provavano a colpirla. Tre erano in una direzione sbagliata, oppure erano troppo bassi. Avrebbe però avvertito una breve scossa di dolore all'avambraccio sinistro, poco vicino al polso. Due shuriken avevano colpito quell'arto e fu così che un istante dopo la sua visuale sarebbe stata brevemente coperta da del fumo biancastro, simbolo che la Trasformazione era stata interrotta. Atterrò in avanti con le mani più libere, riuscendo forse a capire come cadere anche questa volta. Era arrivata in fondo ed aveva colpito i tre bersagli, anche se alla fine la sua tecnica era stata interrotta. Guardandosi il polso sinistro, la ragazza avrebbe notato due piccoli lividi nerastri, proprio come aveva immaginato. Il sangue aveva cominciato ad accumularsi lì ed i due colpi sembravano quasi il morso di un serpente, l'animale più furbo e fugace di quelle terre. Le avrebbe fatto un po' di male, ma nulla di cui preoccuparsi.
« Eccoti qui, Nidoki-kun. Sei stata molto brava, anche se un po' azzardata verso la fine. Hai comunque colpito il bersaglio prima di farti prendere dal kunai, quindi la prova è comunque valida. » - Dadi era poco alla fine del percorso di manichini, ad aspettare la giovane ragazza che avrebbe dovuto fare solo qualche passo per raggiungerla. L'albina sembrava piuttosto rigida in quel momento, come se stesse cercando di seguire un protocollo. Erano effettivamente parole senza una particolare emozione dietro, anche se aveva voglia di dirle altro. Alla fine era passata ed era sicura che non ci fosse nessun Anbu assassino pronto a mozzargli la testa se fosse stata un po' meno seria. « Anche se...uhm, mi dispiace per la questione dei sigilli. La prova è stata progettata da poco, sono desolata per questa mia mancanza. Non posso biasimare la tua ultima azione. » - Era visibilmente dispiaciuta, anche se alla fine se le era cavata ugualmente. Sarebbero passati una decina di secondi di silenzio se Izanami non avesse voluto aggiungere altro, giusto il tempo per Dadi di raccogliere il coraggio di chiederle una cosa che le stava a cuore.
« So che...spesso è una domanda quasi obbligatoria fatta dagli altri sensei, ma la mia è più una curiosità personale. Ho visto che il tuo percorso accademico è stato molto breve e che prima non avevi dimostrato predisposizione per un'eventuale iscrizione in accademia. E' stata l'invasione di Oto a convincerti ad iscriverti? Vuoi combattere per il villaggio per questo? » - Avrebbe chiesto, guardandola negli occhi inevitabilmente dall'alto verso il basso. Era strano trovare qualcuno con un colore raro quanto il suo, cosa che rendeva la conversazione ancora più strana. Sperava che il suo tono non sembrasse accusatorio, ma genuinamente curioso e forse un po' preoccupato. « Non sei obbligata a rispondere, non influirà sulla prova. Ah e...il mio nome è Dadi Junsui, piacere. » - Avrebbe fatto un piccolo inchino, quasi di cortesia, mentre aspettava un'eventuale risposta da parte di Izanami. Non era sicura che tutto ciò fosse così tanto importante, ma ci teneva a capire cosa l'avesse spinta a diventare una ninja. Per lei, quell'esperienza era stata totalmente negativa. Solo la forza che aveva acquisito la spingeva a continuare quella carriera, come se fosse obbligata a farlo. Il pensiero che non fosse cambiata per niente affiorò nella sua mente, mentre quella breve pausa di conversazione fermava Izanami dall'avere il suo coprifronte.
codice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET ITSPOILER (clicca per visualizzare)Benissimo, abbiamo quasi finito! Rispondi alle domande di Dadi come preferisci (spero ti piaccia come spunto narrativo) e al prossimo turno avrai ufficialmente concluso l'accademia ^^. -
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Izanami Nidoki ♪ 145 HP - 145 CHKR
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.accademia izanamivillaggio del suono - accademia
Dadi notò le ferite al polso solo quando vide Izanami massaggiarselo con cura, quando la mano pallida della ragazza rivelò qualcosa tra le fessure delle dita. Non era niente di grave, ovviamente, non avrebbe di certo oggetti fin troppo pericolosi in una prova del genere. Ma tutto ciò le faceva venire in mente che era meglio scusarsi per tutto, che non voleva farle assolutamente del male e che era stata tutta colpa sua. Ma che figura ci avrebbe fatto? Era una Chunin e già stava fallendo nel suo compito di proteggere ed insegnare alle nuove reclute cosa fare. Forse era meglio stare in silenzio a volte, quindi ignorò quei suoi pensieri e decise di continuare la conversazione. La ragazza non sembrava tanto arrabbiata od infastidita quanto aveva pensato l'albina, cosa che un po' la sollevò. Anzi, il fatto che fosse quasi d'accordo con lei la stupì un po', ma non era una sorpresa poco piacevole. Era vero, non tutti erano bravi quanto lei od altri ragazzi d'accademia ad usare le tecniche. Forse usare il proprio corpo era la cosa migliore per qualunque ninja. Il corpo umano poteva tirare fuori momenti straordinari dal nulla grazie al potere dei muscoli o dell'adrenalina. Chissà se le arti magiche ricevevano un simile potenziamento in punto di morte o in situazioni di estremo pericolo. La Chunin annuì alle sue parole, facendo muovere leggermente i capelli argentati. Probabilmente le opinioni che la giovane studentessa aveva nei suoi confronti erano del tutto corrette: lei non era poi così pronta ad essere promossa a quel grado, visto che probabilmente pure lei avrebbe avuto difficoltà a completare quel percorso. Un profondo senso di angoscia si propagava nel suo petto ma non sul suo viso, nonostante i suoi muscoli volessero chiedere pietà al cervello e mostrare almeno un po' di sconforto. Chissà se quel "può capitare" fosse in realtà una specie di presa in giro, ma non poteva di certo aprirle la mente per leggerla. Dopo quell'inchino, Izanami decise di rispondere alla sua sensei rendendola più contenta di prima. Si immaginava però i più disparati motivi, come quello della vendetta o della voglia di riconquistare una ricchezza perduta. C'era chi lo faceva per mettersi alla prova, per far soffrire un nemico o per fare del semplice male agli altri.
Però...Dadi non aveva mai sentito una motivazione del genere, tanto da farle alzare leggermente le sottili sopracciglia per la sorpresa. Curare un villaggio? Era possibile una cosa del genere? Era possibile risanare le ferite di tutti, di poter rendere una vita normale di nuovo? Dadi si era convinta prima di tornare a casa che fosse possibile. Non aveva visto la paura e la nausea degli abitanti ad abitare sotto un regime del genere, nonostante la maggior parte dei ninja tornati da Oto sembrasse voler dimenticare tutto ciò. Izanami e la sua famiglia erano rimasti lì a vivere tutte le angherie e le violenze dei pirati, mentre lei era fuggita con il primo carro che aveva trovato. Quasi si pentiva in quel momento di aver accettato di fare l'insegnante quella mattina. Non voleva affrontare un altro tipo di drammi e traumi, nonostante non potesse che ammirare il coraggio di voler diventare una ninja per un motivo del genere dopo una tale esperienza. La ragazza rispose al suo sorriso con un altro, prima di mettere mano ad uno dei rotoli che aveva sul giubbotto da Chunin, sfilandolo con cura con la mano sinistra.
« Non credo di aver mai sentito nessuno dire una cosa del genere...nel senso positivo, eh. E' qualcosa di lodevole e spero che tu riesca nel tuo obiettivo. Direi che posso tranquillamente darti questo. » - Con la mano libera, la donna avrebbe lanciato il rotolo poco sopra la sua testa, immettendo velocemente una serie di sigilli mentre questo si apriva. Quando l'oggetto stava finendo la sua traiettoria verso l'alto, il rotolo si sarebbe macchiato per un istante di un simbolo ed una piccola nuvoletta di fumo lo avrebbe avvolto poco dopo, simile a quello generato dalla trasformazione di prima. Mentre l'oggetto ormai vuoto cadeva per terra con un lieve suono, nella mano dell'albina sarebbe apparso un nuovo oggetto, tenuto tramite il tessuto. Un nuovo e scintillante coprifronte si trovava tra le sue dita, la nota musicale che era incisa simbolicamente sul metallo. Chissà che suono faceva quella nota. Uno di libertà o uno di sottomissione? Avrebbe consegnato nella mano della ragazza l'oggetto, lasciandole il tempo di indossarlo prima di parlare.
« Sei ufficialmente una Genin da questo momento in poi. Puoi chiedere in accademia il resto dell'equipaggiamento che diamo a tutti. Ah, non ti scordare di chiedere il permesso per la biblioteca del villaggio. » - Avrebbe spiegato, puntando gli occhi per un secondo verso l'alto come se stesse ragionando se avesse qualcos'altro da dire. « Ti consiglio di passare per l'ospedale ora che sei Genin, se vuoi imparare qualcosa della loro arte. Ogni Ninja Medico è veramente bravo in quello che fa, una volta mi hanno rimesso in ordine una decina di ossa rotte! » - Era una bugia, visto che era stato il sigillo maledetto a curarla, ma voleva dare la speranza ad Izanami che sarebbe diventata utile un giorno. Era stata la sua prima studentessa, anche se probabilmente anche l'ultima. Sperava che avesse una brillante carriera di fronte a sé, meno violenta e sanguinaria della sua.
« Ti auguro buona fortuna. Spero di vederti in giro o in qualche missione. Arrivederci e di nuovo congratulazioni! » - Dadi avrebbe fatto un ulteriore inchino, aspettando che la ragazza se ne andasse se non aveva da aggiungere altro. Che giornata faticosa, doveva rifare tutti i calcoli per quei manichini. Si segnò di dare a tutti gli studenti un borsello porta armi, prima di vedere la bionda allontanarsi da lì. Guardò il cielo sospirando. Aveva fatto un buon lavoro?
codice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET ITSPOILER (clicca per visualizzare)Abbiamo finito! Fai un ultimo post dove ricevi il coprifronte e descrivi la reazione del tuo personaggio. Quando avrai postato segnalerò uno staffer di assegnarti tutte le ricompense elencate in regolamento e che ti assegnerà l'exp. Mi è piaciuta molto come ruolata, spero sia stato lo stesso per te!. -
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Izanami Nidoki ♪ 145 HP - 145 CHKR
SPOILER (clicca per visualizzare)Chiedo scusa per il ritardo ma sto avendo dei problemi in questi giorni, spero vada bene. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)30 exp per il nostro genin più tutto ciò che deriva dalla promozione
Per delin il Max del suo grado ed archive inerente. Bravi entrambi.