Accademia Seto Akame

Accademia Seto Akame



narrato - parlato - pensato - parlato altrui



Le prime e deboli luci del mattino si facevano spazio tra la fitta tenebra notturna, attraverso la finestra della stanza del giovane Seto.
L'umidità e la nebbia attanagliavano il villaggio, dando vita ad una nuova e tipica giornata Kiriana.
Il piccolo studente del Clan Akame si era svegliato all'alba come d'abitudine ed aveva subito rivolto i suoi primi pensieri all'accademia.
Infatti quello non era un giorno come gli altri, si sarebbe svolto l'esame di selezione per i nuovi Genin.

Ho studiato molto per arrivare a questo giorno ed oggi dovrò impegnarmi, ancor più di ieri, per ottenere il massimo da me stesso..Kiri sta affrontando un momento particolare e noi giovani shinobi siamo la sua risorsa più cara!

Una volta sceso in cucina, Seto trovò la tavola imbandita e la colazione appena preparata su di essa.

Grazie, mamma. Oggi è un giorno molto importante per me! Ho portato con me i miei appunti accademici, gradirei consultarli in silenzio.

La premurosa shinobi kiriana lo guardò con il suo solito sguardo amorevole e annuì, come segno di consenso alle parole del ragazzo.

Negli svariati anni di accademia che il giovane studente aveva frequentato, la scrupolosità e la costanza erano sempre stati elementi cardine nello studio delle varie discipline.
Seto non si limitava solo a studiare il proprio materiale accademico, ma una volta a casa, era solito consultare (anche più volte) i manuali storici e tecnici che la sua famiglia custodiva sui ripiani della grande libreria domestica.


Una volta consumato il suo primo pasto, il ragazzo ripose i suoi appunti nello zaino, lo mise sulle spalle e congedandosi guadagnò l'uscita per dirigersi all'accademia.

La temperatura sembra in linea con quella delle scorse giornate ed anche il livello di umidità è nella norma; la visibilità è limitata dalla nebbia, ma nulla che possa impensierire uno shinobi di Kiri.
Direi che per eventuali attività all'aperto non troverò grossi impedimenti..
Arriverò in aula con largo anticipo, così potrò riservarmi uno dei posti migliori per poter osservare meglio il selezionatore.

[...]

Una volta arrivato in accademia, Seto si posizionò nella seconda fila di un aula molto ampia ma ancora decisamente poco affollata.
Ne approfittò ancora una volta per consultare i suoi appunti.

In breve tempo l'aula iniziò a gremirsi e il frastuono si fece tale da costringere il giovane kiriano a riporre i propri appunti.
Non appena la zip del proprio zaino finì la propria corsa, Seto indirizzò lo sguardo verso la porta, attirato dal rumore del pomello che urtò con forza la parete adiacente.
Dall'uscio avanzava un uomo attempato il cui sguardo penetrante si faceva spazio tra i banchi, accompagnato da un silenzio surreale.
Mentre l'esaminatore prendeva il suo posto dinanzi alla cattedra lentamente, Seto lo analizzava con attenzione.

Così hanno scelto uno shinobi di una certa età; indubbiamente con un bagaglio di esperienze importante alle spalle. Non sarà una selezione semplice, ma è quello che mi aspettavo dall'accademia di Kiri in un momento storico come questo..

[...]

Oggi per alcuni di voi sarà un giorno felice... Per altri un po' meno... Non tutti potranno superare questo esame, i tempi sono duri e non possiamo permetterci leggerezze... Solo i migliori di voi andranno avanti!

Le tensione in aula era palpabile ed il sig. Mizu proseguì, rivolgendosi proprio al giovane Akame.

Non perdiamo altro tempo... Vi verrà richiesta la spiegazione e dimostrazione di una delle tecniche accademiche... Dopodiché mi seguirete di là per una seconda prova a porte chiuse... Iniziamo subito... Akame Seto... Sarai il primo, vieni qui...

Molto bene, sarò il primo!

Seto si alzò dal suo banco e con passo regolare si avvicinò al suo esaminatore, il quale lo scrutava con meticolosità.
Il silenzio che aleggiava contribuiva a tranquillizzarlo, infatti le situazioni di quiete assoluta erano per lui le più congeniali.

Una volta al suo cospetto il sig. Mizu si rivolse direttamente allo studente.

Parlami della tecnica della Sostituzione... Infine mostramela!

La richiesta era diretta e precisa.
Si era fatto il momento, per Seto, di passare dalla teoria tanto studiata alla pratica.

Con serietà e determinazione il ragazzo di Kiri si apprestò a soddisfare la richiesta del maestro.

La tecnica della Sostituzione, il Kawarimi no Jutsu, è un Ninjutsu con il quale un ninja, attraverso l'utilizzo di sottili fili di Chakra, scambia la propria posizione con quella di un oggetto vicino a cui questi fili vengono legati, ricorrendo ad un'illusione magica.

Una volta enunciata la definizione del Jutsu elementare richiesto, si apprestò alla dimostrazione richiesta.

Utilizzerò la cattedra per la sostituzione. Procediamo alla composizione dei sigilli e se rimango concentrato sul mio obiettivo, dovrei riuscire ad eseguire la tecnica.

Pecora, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente! ..Kawarimi no Jutsu!

Con determinazione e fermezza, Seto compose i sigilli richiesti dalla tecnica e si apprestava a svolgerla dinanzi al suo esaminatore.

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Qualcosa era andato storto.

Dopo aver eseguito i sigilli ed essersi concentrato sull'oggetto della sostituzione, la tecnica non era andata a buon fine.

Il silenzio che aveva accompagnato, fino a quel momento, l'aula accademica furono presto interrotti dal mormorio degli studenti ed il severo Shigheru Mizu si rivolse al giovane Seto.


Ragazzo... Penso tu abbia dimenticato qualcosa di fondamentale... Non basta scegliere un oggetto e guardarlo muovendo le mani a caso... Il chakra è la risorsa fondamentale di ogni shinobi... Parlami del sistema circolatorio del chakra per rinfrescarti la memoria e ritenta... Ma attento... non avrai altre occasioni! Voglio sperare che si tratti solo di un pò di emozione!


Proprio quelle dure parole, fecero riflettere lo shinobi del Clan Akame; se da una parte potevano rappresentare un'ammonizione, dall'altra vi era un'implicito spunto per poter concludere la tecnica richiesta.


É inutile focalizzarsi sull'errore..posso solo farne tesoro per l'avvenire.
Non posso dare per scontato che il mio flusso di chakra agisca senza il mio controllo.


Seto chiuse gli occhi per qualche istante per ristabilire la propria concentrazione sull'obbiettivo e una volta riaperti, si apprestò a rispondere alla nuova richiesta dell'attempato signore.


Mi perdoni sensei. Il sistema circolatorio del Chakra è l'insieme dei punti all'interno del corpo che canalizzano il Chakra; allo stesso modo dei vasi sanguigni interagiscono con ogni cellula all'interno del corpo di uno shinobi.
Lo stesso chakra segue un percorso attraverso alcuni nodi, che ne controllano il flusso come interruttori automatici.


Nel fornire la risposta, il giovane kiriano aveva completato il suo puzzle.
Disponeva ora, infatti, di tutti gli elementi necessari per una perfetta esecuzione del Jutsu richiesto poco prima dall'esaminatore.
L'ammonizione del sig. Mizu però era chiara: non avrebbe avuto altre occasioni.


Devo alzare il livello della mia concentrazione al mio massimo, il mondo là fuori non ammette errori; potrebbero costare cari non solo a me, anche ai miei compagni.


Seto alzò lo sguardo, guardando fisso negli occhi il suo interlocutore e iniziò a smuovere il suo chakra in modo da sentirne il flusso.
Poteva sentire la sua energia canalizzarsi alla sua volontà e nel momento in cui si sentì nel pieno controllo, con determinazione tornò ad eseguire i sigilli richiesti.


Pecora, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente! Kawarimi no Jutsu!


L'oggetto della sua sostituzione era sempre lo stesso e questa volta, accompagnato dalla sua vista, indirizzò i suoi fili di chakra verso di esso.


[..]


L'esame per il giovane Akame era entrato nel vivo e la sua applicazione era ai massimi livelli.

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Nell'istante immediatamente successivo alla composizione dei vari sigilli, il giovane Akame era riuscito nell'esecuzione della tecnica della sostituzione.
Si ritrovò quindi alle spalle del suo esaminatore.


Ottimo! non ho sprecato la mia seconda opportunità.
Adesso devo mantenere alta la concentrazione..siamo solo agli inizi.


La riuscita del jutsu non aveva smosso particolarmente l'animo del ragazzo, che sapeva di non essere nella condizione di poter contemplare i suoi piccoli e primi successi.
Da quella prima esperienza sotto esame, aveva capito che determinazione e preparazione non sarebbero bastati.
L'attenzione e la focalizzazione del flusso del chakra erano, infatti, elementi altrettanto importanti.


Il sig.Mizu, privo di qualsivoglia espressività, si rivolse nuovamente allo studente:


Molto bene... Sembra che sia stata davvero un po' d'ansia da prestazione a frenarti prima... Da questa parte!


Aprì dunque una porta alle sue spalle ed invitò il ragazzo a precederlo nella stanza, attigua all'aula nella quale si trovavano in quel momento.

Seto, dopo aver ascoltato le fredde parole del suo esaminatore, si incamminò verso la porta che l'avrebbe portato di fronte alla sua nuova sfida.


Si passa al livello successivo..meglio procedere con cautela.


Una volta varcata la soglia, guardandosi intorno, il giovane kiriano notò subito un ampio tatami, esattamente al centro della stanza.
Non vi erano altri elementi presenti all'interno della stessa.
L'allestimento era inequivocabile.


Dalla teoria alla pratica..direi che in questa stanza non c'è volutamente spazio per i libri.


Un misto di adrenalina ed ansia fecero breccia nel cauto animo del giovane Seto.
Sentiva che la sua prossima prova sarebbe stata ben diversa dalla prima, nonché più complicata.


Sarebbe meglio tenere alta la guardia.
Il fatto che io non conosca personalmente il mio esaminatore è una vera seccatura.
Una cosa è certa, non posso fidarmi di lui per il momento.


Il maestro Mizu seguì il suo esaminando e chiudendo la porta alle proprie spalle, lo incalzò:


Ora dimmi... Perché vuoi diventare un ninja?


E nel formulare quella secca domanda si esibì in una tipica posizione di guardia.
Immediatamente, con un leggero e chiaro gesto della mano, invitò il giovane Akame a fare la sua prima possa.

Seto indugiò ed emulando il suo maestro, assunse una posizione di guardia speculare.


..Devo attaccarlo?! Se ci vado piano non avrò chance contro uno shinobi di questa portata.
Voglio superare questo esame; l'unico modo per ritagliarmi qualche possibilità è combattere come se dovessi eliminarlo.
Inizierò a studiarlo con qualche attacco leggero, nella speranza di riuscire ad elaborare una strategia.


Per evitare di spazientire il sig. Mizu, il ragazzo con voce ferma e seriosa lo guardo dritto negli occhi, proferendo la sua risposta.
Nel frattempo, inziò a concentrare il suo chakra per prepararsi allo scontro.


Io vorrei diventare un Ninja perchè il nostro villaggio ha bisogno di protezione e forza per poter guardare al futuro.
Voglio studiare ed allenarmi per poter contribuire in prima linea alla formazione di una solida e raggiante Kiri.
I miei concittadini non dovranno mai più temere di soffrire e potranno contare su di me!


Una volta concluso il suo breve discorso, non perse tempo, divaricò le gambe e liberò la propria mente, individuando con decisione il suo bersaglio.
Poteva sentire il flusso del suo chakra circolare all'interno del suo corpo.


Bene, sono pronto!


Indietreggiò di un paio di metri con un balzo e una volta presa posizione, iniziò velocemente a comporre alcuni sigilli.


Pecora, Serpente, Tigre..


Bunshin no Jutsu!


Aveva infatti scelto la tecnica della moltiplicazione del corpo.
Si sarebbe servito di 5 cloni per poter attaccare il suo maestro.
Il suo piano era quello di valutare l'agilità del sensei, vista l'età avanzata, con un tentativo di aggirare la sua guardia.
Una volta riuscita la tecnica, avrebbe tentato una scivolata insieme alle sue copie per far si che il suo avversario saltasse nel tentativo di schivare l'attacco; successivamente, una volta trovatosi alle sue spalle, facendo leva sulle gambe, si sarebbe scagliato con tutta la sua forza contro il sig.Mizu il quale, qualora fosse stato in volo, si sarebbe trovato nella situazione di dover riconoscere la copia originale e allo stesso tempo di evitare di essere colpito.


Non mi fermerò facilmente sensei!!


Finalmente era arrivato il momento dell'azione.
Seto aspettava da tempo l'occasione per poter migliorare nelle proprie tecniche di combattimento.
Vi era una sottile linea tra la determinazione e la presunzione ed il giovane Akame non voleva in alcun modo oltrepassarla.
Conosceva bene i rischi che correva ma prendersene qualcuno era l'unica opzione per migliorarsi.

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Dopo aver eseguito i sigilli ed utilizzato la corretta quantità di chakra, 5 cloni dell'Akame si materializzarono.
Con tempestività fece partire la sua offensiva.

Il suo tentativo di prendere alle spalle il suo avversario però fallì.
Di certo, l'inesperto studente, non si aspettava di cogliere alla sprovvista uno shinobi consumato del calibro di Shigheru Mizu.

Infatti, con un balzo felino, l'esaminatore evitò la scivolata e mentre levitava gridò spazientito:


Con queste premesse tu non passerai questo esame! Abbiamo bisogno di uomini che sacrifichino tutto per la gloria di Kiri... Non di ragazzini che pensano di diventare qualcuno con un pò di studio e di allenamento!


Roteando in aria, come una piuma smossa dal vento, sferrò un potente calcio che travolse in un sol colpo le copie ed il loro utilizzatore.
Seto venne bruscamente atterrato e risentendo del colpo subito, non riuscì ad alzarsi immediatamente ma si appoggiò al suo ginocchio destro.


Merda, mi aspettavo una contro-offensiva da parte del vecchio ma non così potente..
Nonostante la sua età avanzata è ancora in grado di scattare in quella maniera.
In una stanza come questa non ho molte possibilità contro di lui.


Avanzando verso il suo esaminando, il sig.Mizu proseguì:


Io, come ogni altro grande Ninja, sono arrivato dove sono ora forgiandomi sul campo di battaglia, ho lasciato dietro di me sudore e sangue, ho fatto sacrifici che un ragazzino non può nemmeno ancora immaginare. SE... e ripeto... SE uscirai qui con un coprifronte, vorrà dire che la tua strada è appena cominciata! Queste tecniche che hai imparato così diligentemente, quelle che potrai imparare in futuro, sono tutte bazzeccole... Ciò che fa di un uomo un ninja è qualcosa di ben diverso! Qualcosa che nonostante tutto ti fa andare avanti verso ciò che è il tuo obbiettivo! Qualcosa che ti fa vivere per qualcosa che è più grande di noi stessi!


E si fermò ad un paio di metri dal ragazzo.

Quelle dure parole echeggiarono bruscamente nella stanza e non lasciarno indifferente il giovane Akame che,ancora chinato, aveva ricevuto la sua ennesima lezione dal vecchio Mizu.

Seto alzò lo sguardo verso il suo esaminatore e mise da parte la sua proverbiale pacatezza.


Lei non mi piace per niente Mizu Sensei!!
É vero sono solo un ingenuo studente che passa i suoi pomeriggi sui libri e affrontando ceppi di legno.
Lei ha visto con i suoi occhi cosa c'è fuori al di fuori di queste mura e non mi aspetto di comprenderlo..*coff, coff*


Il ragazzo tossì al termine della sua frase e nel farlo si accucciò su se stesso.
Nascondendo così le proprie mani dalla vista del suo interlocutore, compose alcuni sigilli e proseguì nel suo discorso.
L'impeto delle sue parole enfatizzarono la sua determinazione, focalizzando al massimo la sua attenzione sul chakra che stava impiegando per la sua prossima mossa.


Adesso però è arrivata, per lei e per tanti altri, l'ora di puntare sulle nuove leve..da cui vi assicuro, avreste qualcosa da imparare anche voi.
Io non sono qui per insegnarle niente e pur rispettando il suo essere shinobi, adesso mi prenderò quello che mi spetta!!!!


Le urla di Seto non furono meno rumorose di quelle del suo maestro.

Un sentimento di rabbia misto a voglia di affermarsi avevano caricato lo studente, al punto tale da farlo scattare immediatamente e con foga verso quello che ormai considerava un ostacolo, per il raggiungimento del tanto desiderato grado di Genin.
Il tentativo infatti era quello di colpire con un forte gancio al volto.


Prenda questo Senseeei!!


I sigilli che aveva precedentemente composto, in probabile segretezza, erano quelli della Pecora, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente; voleva utilizzare la Tecnica della sostituzione, affinata poco prima, tenendo a mente l'utilizzo del flusso di chakra da impiegarsi.
L'obbiettivo della sostituzione era una tavola di legno appoggiata sul muro alle spalle del sig. Mizu.
Indirizzò quindi il proprio chakra, canalizzandolo attraverso dei sottili filamenti, verso il suo obbiettivo.
Una volta sosituito, infatti, il piccolo Akame avrebbe tentato di immobilizzare il proprio esaminatore, con una presa alle spalle.


Non dovrebbe essersi accorto dei sigilli e se cercherà di colpirmi, non potrà evitare il mio attacco.


L'atmosfera all'interno di quella piccola stanza accademica si era fatta rovente.
Entrambi gli shinobi avevano fatto sentire con fermezza le proprie convinzioni e non vi era situazione migliore, per un inconsapevole e giovane ninja come Seto, per apprendere nuove prospettive.

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Lo sforzo di Seto nell'elaborare e nell'eseguire quel piano d'attacco, che a lui sembrava poter essere quello vincente, venne prontamente vanificato da un'abilissima azione difensiva del sig.Mizu, che terminò con uno sgambetto.
Il giovane Akame rotolò goffamente a terra, accompagnato da una risata di scherno da parte del suo esaminatore, il quale si avvicinò al ragazzo per aiutarlo a rialzarsi.

- ..come immaginavo..non ho chanche contro uno shinobi di questo livello.
Non sono riuscito neanche a colpirlo; ha una prontezza di riflessi e una condizione atletica incredibile per la sua età.
Per non parlare delle motivazioni che ancora porta avanti con tale determinazione.-

L'inesperienza dello studente kiriano si era appena scontrata contro la raffinata maestria del sig.Mizu.

[...]


Molto bene ragazzo! Hai carattere... Ed è proprio quello che volevo vedere... Ascolta bene...Sono stato un pò duro poco fa, ma dovevo metterti alla prova... Questo però non vuol dire che tutto ciò che ho detto sia falso... Sei un ragazzo interessante ed hai potenzialità, puoi considerare il tuo esame concluso con successo.


Enunciò l'esaminatore.

Seto allungò il proprio braccio per afferrare la mano, tesagli in segno di aiuto e con una spinta si rimise in piedi.
Il suo esame si era concluso; era stato promosso!

Nel sentire quelle parole però, il piccolo Akame, ebbe un flashback di alcuni dei suoi momenti passati tra i banchi dell'accademia.


Dopo anni di studio e di applicazione, sono arrivato qui..il sig.Mizu ha riconosciuto le mie capacità e pensa che io abbia carattere..forse questo è il risultato che conta di più in questa prova.


In quei giorni che precedettero l'esame, infatti, il ragazzo si era sempre concentrato nell'apprendimento meticoloso delle tecniche e delle situazioni descritte dai suoi appunti, presi con ordine ed attenzione nelle svariate ore di insegnamento in accademia.
Si accorse di non essersi, invece, mai soffermato a pieno sulle proprie motivazioni.

Lo scontro dialettico, ancor più di quello fisico, appena intercorso con il proprio maestro, portò Seto ad immaginare la sua carriera da shinobi sotto una nuova prospettiva.
Se fino ad allora pensava che l'unica strada per diventare un grande ninja, sarebbe stata l'istruzione e la determinazione nell'allenamento, in quel momento capì che non poteva bastare.


Sui libri ho imparato molto ed allenandomi sono riuscito ad affinare le mie prime tecniche.
Da questo incontro però, ho imparato molto di più.
Ho finalmente capito che è il nostro credo il vero motore delle nostre azioni; il fondamento sul quale costruire il nostro futuro.


L'esperienza e la mentalità dell'attempato esaminatore, scaturite in quella stanza, avevano infatti messo a disposizione del ragazzo nuovi spunti di riflessione.


Poter interagire con shinobi di questo calibro è stata un'opportunità incredibile..


Seto, elettrizzato dalla vicenda appena vissuta, prese parola:


Mizu sensei..posso solo ringraziarla per i suoi insegnamenti di quest'oggi.
Questo esame mi ha fatto capire su cosa dovrò concentrarmi nei prossimi anni.
Lascerò questa stanza con una nuova consapevolezza e farò si che questa promozione sia un punto di inizio.


Nel frattempo il suo interlocutore, indicando l'uscita, fornì un ultimo consiglio al suo studente.


Ricorda sempre la determinazione e la forza con cui hai fatto valere i tuoi pensieri!


Seto sorrise gentilmente e con un cenno della mano si avviò al passaggio indicatogli, congedandosi.

Anche se in un primo momento aveva considerato il suo esaminatore come un vecchio bacchettone dalla mentalità chiusa, capì che si era profondamente sbagliato.
Ora lo guardava con occhi diversi, quasi con ammirazione.

Così si concludeva un breve ma intenso capitolo della sua vita.
L'Akame sapeva di doversi migliorare per poter affrontare le sue prossime sfide e non vedeva l'ora di tornare ad allenarsi, tenendo a mente i suoi nuovi presupposti.

[...]


Una volta uscito dall'accademia guardò il cielo.
La nebbia, che aveva accompagnato il suo ingresso in aula quella mattina, si era leggermente diradata, facendo penetrare qualche raggio di sole.


Penso proprio che mi godrò qualche attimo di relax all'aperto, prima di tornare a casa..


Si sedette su una panchina che si trovava lì vicino e prendendo il coprifonte con il simbolo di Kiri intagliato, se lo posizionò sul capo e lo annodò dietro la nuca.
Sospirò sollevato e mentre accavallava le gambe per godersi un attimo di riposo sentì bruscamente brontolare il suo stomaco e immediatamente si piegò su se stesso, colpito da una fitta lancinante.


Aahhh..non mangio da questa mattina!! Devo correre a prendere una doppia porzione di Ramen!!!!


E mantenendosi al busto, prese a correre goffamente verso il ristorante più vicino.