Il primo combattimento

per Xion

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    Quella mattina mi destai da un sonno particolarmente agitato. La conoscenza del mio "protettore" nonché Sensei personale Mido Nagata mi mise in allarme.

    Mio padre pensa che stia perdendo tempo ad allenarmi come shinobi?

    Mi domandavo, aggirandomi corrucciato per casa da circa due giorni. Avevo anche smesso di allenarmi giornalmente, cioè non ero uscito a provare qualche tecnica, ma ero rimasto in casa a studiare. Provavo un interessante e viscerale piacere per lo studio teorico. Non amavo gli scontri fini a loro stessi, non ero un uomo d'azione, ma non ero neanche un pigro. Mi piaceva occupare il tempo a modo mio. Leggere, informarmi, scoprire nuove cose. Erano tutti passatempi che ben più gradivo rispetto all'allenarmi, rispetto al combattere. Riuscii, però, a trovare un nuovo passatempo da ninja che ben si adattava alle mi attitudini: imparare nuove tecniche.
    Giorni prima presi in prestito un rotolo dalla biblioteca: "Soshujin No Jutsu". Una tecnica elementare, che però permette ad un ninja dotato di buone capacità intellettive di sfruttarla in strategie più complesse. La sera precedente a quel giorno, nella mia stanza, ero riuscito a direzionare una penna contro il muro con la velocità di un proiettile, o quasi.
    Al mattino, come se Nagata non avesse fatto altro che spiarmi fino a quel momento, con un tempismo certosino arrivò una missiva:

    CITAZIONE
    Shinji Fudo, sei convocato nello stesso luogo in cui mi hai incontrato per la prima volta due giorni fa.
    Presentati con una tenuta da battaglia, poiché ti ho trovato un avversario. Vieni a mezzogiorno, quando è più caldo.

    P.s. temo che non basterà far levitare qualche penna, quindi massima concentrazione ragazzo!

    Rimasi di sasso.

    C-come fa a sapere che tecnica sto studiando?

    Riflettei per qualche secondo, per poi trovar da solo la risposta. Doveva avermi visto entrare in biblioteca e doveva aver chiesto di me al responsabile, non c'era altra spiegazione. Comunque mi concentrai sul problema principale, quello che mi aveva messo in allarme: uno sfidante? Non che non volessi misurare le mie capacità, ma due giorni fa Nagata mi impedì di battermi con quel giovane! Ed ora me ne trova un altro, se non lo stesso, con cui combattere?
    Non persi tempo e mi vestii di tutto punto. Tuta leggera alle gambe, maglietta di cotone a maniche lunghe, uno zainetto con una borraccia piena d'acqua, un recipiente contenente filo spinato ed un kunai. Non possedevo chissà che tecniche o armi, ma mi sentivo fiducioso delle mie capacità. La mia personalità, poi, prese il sopravvento. Nonostante temevo una brutta sorpresa (tipo venir asfaltato da un avversario), ero sinceramente incuriosito dallo sfidare qualcuno. Mi sentivo carico dell'energia repressa, e non sfogata, della scorsa volta.
    Appena giunsi sul campo di battaglia vidi Nagata, ma del mio avversario neanche l'ombra.

    Shinji Fudo

    Xion mi sono preso la libertà di ruolare che il sensei personale del mio pg mi ha trovato un avversario... Ovvero il tuo pg. Magari ruola che lo incontri, o non so, vedi tu :asd:
     
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    Premessa: speravo di postare prima la mia PQ, ma sto finendo la prima parte e probabilmente la metterò oggi pomeriggio. Farò riferimenti a quest'ultima in quanto l'allenamento si svolgerà temporalmente a cavallo tra la prima e la seconda parte :si2:


    Shin
    Aki
    Ren
    Shinji


    Le primi luci dell'alba fecero capolino nella mia stanza quando ero ormai sveglio da qualche minuto, già pronto per iniziare ad allenarmi. Quella notte non avevo dormito molto bene, nonostante sapevo che Aki avrebbe mantenuto la sua promessa e mi avrebbe rivelato tutto ciò che volevo sapere sui miei genitori, io non avevo rinunciato a rimuginarci sopra. Era più forte di me, per troppi anni mi erano state nascoste informazioni, ed ora che stavo iniziando a collegare i pezzi non potevo semplicemente aspettare che qualcuno mi rivelasse tutto.

    Dai muoviti che finalmente cominciamo a fare sul serio

    Mia sorella Ren era molto motivata quella mattina, parlare del nostro futuro la sera prima non lo aveva fatto solamente sembrare più reale, ma ci aveva anche messo in condizione di dover dimostrare qualcosa a tutti gli altri, oltre che a noi stessi ovviamente. Ora c'erano delle aspettative importanti che era imperativo rispettare.
    La strada che collegava casa nostra a quella di Yumi e dei suoi genitori era molto corta, ma nonostante questo trovammo suo padre che ci venne incontro.


    Molto bene siete puntuali, scusatemi ma ho voluto velocizzare i tempo a causa di una variazione del programma...Tu Shin oggi non ti allenerai con noi. Ho parlato con un mio collega e abbiamo organizzato un allenamento con il suo allievo. Tu Ren raggiungi pure Misaki che ti sta aspettando...

    Attese che mi sorella fu abbastanza lontana per continuare

    ...è chiaro che questo è solo un allenamento, ti servirà per capire quali sono i tuoi limiti e lavorarci sopra. Spero tu possa vincere, ma se non dovesse succedere non preoccuparti, hai appena iniziato il tuo percorso e tempo per lavorare ne hai in abbondanza. Il ragazzo contro la quale ti batterai è più meno al tuo livello, quindi giocatela al meglio delle tue possibilità. Io ho deciso che verrò con te oggi...

    Non avevo ancora avuto modo di affinare delle nuove tecniche che mi dovevo già confrontare con qualcuno. Non era ciò che speravo per quella mattinata, ma ero d'accordo con Aki sul fatto che il modo migliore di scoprire le proprie lacune era confrontarsi apertamente con qualcun'altro.

    Va bene, farò del mio meglio. Fammi strada...

    Seguì Aki lungo le vie di Kiri fino a quello che sembrava un campo allestito per degli allenamenti. Balzò subito all'occhio la presenza di due persone, un adulto e un ragazzo della mia età, che a rigor logica sarebbe dovuto essere il mio avversario. Mi avvicinai continuando a guardarlo dall'alto in basso, cercavo di studiarlo ma con scarso successo. Era un ragazzo normale, con un fisico più minuto del mio che non mi fece abbassare la guardia. Avevo imparato a non fidarmi delle apparenze, sapevo benissimo di affrontare un genin del mio livello e forse anche più preparato.

    Piacere, mi chiamo Shin Netsu...possiamo cominciare quando vuoi

    Non amavo dilungarmi in chiacchiere inutili e lui non sarebbe dovuto diventare il mio migliore amico, per quanto mi riguardava era solo uno dei tanti che avrei affrontato per migliorarmi.
    Ero preoccupato ovviamente per l'esito dello scontro, c'era Aki ad assistere, e nonostante mi avesse tranquillizzato io sapevo che era importante portarsi a casa una vittoria quella mattina. Sapevo anche che per uno shinobi come me, che prediligeva le arti magiche, non avere a disposizione un repertorio offensivo vero e proprio poteva essere un problema.


     
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    Arbitro io, per l'attacco scegliete voi chi comincia.
     
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    Alzai lo sguardo, percependo un cambiamento nello spazio circostante. Qualcosa mi indusse a pensare che non fossimo solamente io Nagata su quella parte di costa. Ed infatti, mi voltai in fretta, notando l'avvicinarsi di due figure. Come me e Nagata, anche il duo in avvicinamento era composto da una figura più bassa e minuta ed un'altra più alta ed adulta. Il più basso doveva essere il mio avversario, supposi.

    E così è lui il mio avversario...?

    Mormorai, osservandolo meglio quando fu abbastanza vicino.
    Era più alto di me, ma non per questo doveva essere tanto più grande anagraficamente. Mi sembrava giovane proprio un mio coetaneo in tutto per tutto. Dal fisico magro, asciutto, al viso sottile e privo di cicatrici. Eravamo due giovani di, si sperava, buone speranze, ancora da svezzare ed a cui la vita non aveva affatto mostrato i suoi lati più duri. Fortunatamente, aggiungerei, ma comunque che fossimo due shinobi inesperti era piuttosto palese. Io in particolare, col mio visetto da fanciullo, sembravo tutto tranne che un ninja.

    Piacere, mi chiamo Shin Netsu...possiamo cominciare quando vuoi.

    Concluse il giovane, presentandosi senza fin troppi preamboli.

    Sta concedendo a me la prima mossa? Benissimo...

    Mi dissi, tra me e me, ricordandomi forse un po' troppo tardi di rispondere a mia volta. Non ero un mago della dialettica ed ero fin troppo celebrale nei modi.

    Io sono Shinji Fudo, buona fortuna e che vinca il migliore, no?

    Domandai ironicamente, mentre entrambi i sensei cominciarono a farsi da parte. Anche il mio avversario era giunto accompagnato da un sensei, segno che doveva essere uno shinobi piuttosto ambizioso.
    I perdigiorno, di solito, non erano accompagnati da un maestro a seguito. Non c'erano abbastanza maestri per riuscire a seguire tutte le reclute allo stesso modo, perciò solamente ai più promettenti erano affidati dei sensei. Io, provenendo da Oto, non ero sicuramente visto come una priorità da Kiri, ed infatti mio padre non attese oltre. Reclutò un ex shinobi per seguirmi e scortarmi durante i miei spostamenti e, perché no, insegnarmi i suoi segreti.

    Non sono molto esperto, questo è il mio primo duello da Genin, ma sappi che darò fondo a tutte le mie capacità.

    Esordii, iniziando ad infondere il chakra nelle mani, mentre con la mano sinistra cominciai a tirare fuori dal borsello l'unico kunai che possedevo. Avrei iniziato con la tecnica che avevo imparato recentemente. Ovviamente non avrei sfruttato il kunai per infliggere dolore vero al mio avversario. Mi sarei limitato a testarne i riflessi puntando al fianco sinistro del giovane, solamente per infliggergli un leggero graffio e colpirlo di striscio. Per farlo avrei utilizzato la tecnica della Manipolazione delle Lame. Tramite il chakra avrei generato degli invisibili filamenti che, grazie alle capacità nelle arti magiche, sarei riuscito a guidare dalla distanza. Quel kunai era la mia unica arma d'attacco, quindi l'avrei sfruttato nel migliore dei modi. D'altronde, per un allenamento del genere, un coltello era più che sufficiente.


    Shinji Fudo
    Resistenza: 200
    Stamina: 200-5 = 195
    Azioni:
    -Manipolazione delle Lame (1 Kunai) verso il fianco sinistro di Shin
     
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    Io sono Shinji Fudo, buona fortuna e che vinca il migliore, no?

    Mai sentito nominare fino a quel momento, ma la cosa non mi sorprese particolarmente. In accademia eravamo in tanti e il mio interesse nel fare conoscenza con altri rasentava lo zero. Tuttavia una conoscenza più approfondita del mio avversario mi avrebbe potuto fornire un vantaggio notevole in quello scontro, era una cosa che mi sarei dovuto appuntare per il futuro. Conoscere tutte le persone con la quale si viene in contatto, mantenendo comunque una certa distanza.

    Non sono molto esperto, questo è il mio primo duello da Genin, ma sappi che darò fondo a tutte le mie capacità.

    Non risposi, non ero lì per fare conversazione ma quelle sue parole potevano tranquillamente rispecchiare ciò che pensavo io. Era la prima volta che mi scontravo con un qualcuno che non fosse Yumi o Ren, e di certo non avrei reso quell'allenamento facile al mio avversario, avrei fatto di tutto per vincerlo. Ma quanto realmente era importante vincerlo per me? Ero sempre stato un ragazzo competitivo e la neo-promozione mi aveva fatto capire che non era più tempo di giocare a fare i ninja, lo ero diventato a tutti gli effetti ed ero impreparato, secondo la mia opinione, ad affrontare qualsivoglia tipo di minaccia al villaggio. Necessitavo di migliorare e di farlo molto in fretta se avessi voluto raggiungere il mio scopo un giorno. Non potevo solo essere uno dei tanti, dovevo essere quell'uno che si differenziava dagli altri.
    Per il buon esito di uno scontro era fondamentale conoscere l'ambiente in cui questo si sarebbe svolto, nel nostro caso ci trovavamo tra gli alberi. Un ambiente umido con un terreno fangoso, poco distante tra noi scorreva un fiumiciattolo, non era ben visibile ma lo si poteva udire con chiarezza. Trovarsi in quei luoghi era comune nei pressi di Kiri, il clima umido difficilmente permetteva di trovare posti dove non vi erano fonti di acqua, o ancora più semplicemente zone totalmente prive di nebbia.
    Shinji decise finalmente di muoversi, lasciai di proposito la prima mossa a lui, era un stratagemma che usavo spesso per studiare le abilità e le capacità di chi avevo di fronte, così da poterlo contrastare in maniera più efficacie in un secondo momento.
    Vidi la mano del mio avversario scivolare sul fianco per estrarre un kunai dal borsello, sul momento pensai ad uno shinobi specializzato nelle arti marziali ma dovetti ricredermi immediatamente. L'arma da lancio iniziò a fluttuare e a muoversi rapidamente verso sinistra, le intenzioni erano diventate chiare. Non persi tempo e attuai una strategia sulla base delle mie attuali conoscenze, così da tentare di nullificare la sua offensiva e al contempo di buttare le basi per quella che sarebbe stata la mia mossa successiva. Composi tre sigilli in rapida successione e rimescolando il chakra tentai di creare otto cloni identici a me. Avrei approfittato della confusione generata dalla creazione delle copie per comporre altri cinque sigilli e sostituirmi lontano dalla traiettoria del kunai, fuori dalla visione del mio avversario. L'obbiettivo era sostituirmi con un ramo di medie dimensioni in cima ad un albero, staccato dal resto del complesso ma trattenuto dal cadere a terra dal resto dei rami, alle sue ore dieci. Se la mia azione difensiva fosse andata a buon fine mi sarei trovato in cima all'albero, con il mio avversario a terra ignaro della mia reale posizione.
    Nella più rosea delle ipotesi mi sarei trovato in alto, in una posizione di vantaggio strategico e pronto a colpire con la mia prossima offensiva.


    Resistenza: 200
    Stamina: 200 - 5 - 5 = 190
    Azioni: Moltiplicazione x8, sostituzione
    Note: Shane mi sono permesso di specificare che siamo nelle foreste limitrofe, e di far comparire alberi :asd: non avendo specificato tu una zona esatta e dovendo io ruolare qualcosa di più specifico. Se non va bene avvertimi che tento di modificare.
     
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    Responso nr. #1


    Attacco -:Shinji Fudo
    Tecnica della Manipolazione delle lame: 40+30+6+20=96Riesce per superiorità combattiva

    Difesa -:Shin Netsu
    Tecnica della Moltiplicazione del Corpo: 50+30+2+4=86 Fallisce per inferiorità combattiva
    Tecnica della Sostituzione:50+30+2+19=101 Fallisce per decisione arbitrale

    Danni:
    Shinji Fudo://
    Shin Netsu:10+10+19=39


    Narrazione Turno:
    Dopo l'incontro organizzato dal sensei di Shinji Fudo e dopo lo scambio di convenevoli, i due Genin decidono di dare il via alle danze ed è proprio l'Akame a partire per primo l'attacco: lanciando un kunai magico verso il suo avversario infatti, il giovane sorprendere l'altro contendente che prima di potersi moltiplicare viene graffiato sul fianco sinistro, fortunatamente per lui non un taglio grave. Come risponderà Shin?


    Situazione Finale:
    Shinji e Shin a 5 metri di distanza, attacco a quest'ultimo.


    Commenti Arbitro:
    Xion ti ho fatto fallire la Sostituzione perché:
    a) Non hai una riuscita tale da poter fare entrambe le tecniche prima che lui riesca a fare la sua
    b) Non puoi difenderti con due tecniche da un attacco solo, a me che non si tratti di tecniche di supporto particolari
    Ricordati inoltre di mettere in spoiler la tua scheda, così da rendere più facile il mio lavoro.
    PS.Non ho applicato il danno della ferita profonda per via dell'intento del pg di Shaneh di voler solo fare un graffio al suo avversario.
     
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    La mia mente viaggiò più veloce delle conseguenti risposte motorie, mentre finivo di elaborare il piano per sventare l’offensiva del mio avversario il kunai mi aveva già raggiunto il fianco sinistro, graffiandomi ma non gravemente. Portai istintivamente la mano destra a copertura della ferita, avvertendo un fitta di dolore non indifferente.

    Mmh, bel gioco di prestigio

    La mia scarsa attitudine nel comunicare con gli altri non si era dissipata senza una valida ragione, cercavo di incrociare lo sguardo di Shinji per applicare l’ultima tecnica che avevo appreso. Tentando di immobilizzare il mio avversario avrei avuto un percentuale di successo superiore nell’offensiva che stava per seguire.
    Allontanai la mano dalla ferita guardando il sangue colare lungo le dita ed infrangersi sul terreno, mescolandosi al fango ai miei piedi. Feci un respiro profondo, ignorai il pulsare della ferita sul mio fianco sinistro.


    ...Il vincente trova sempre una strada, il perdente trova sempre una scusa...



    Ogniqualvolta ero propenso a incolpare qualcosa o qualcuno di un avvenimento spiacevole, io mi ripetevo questa frase nella testa, l’unico lascito di mia madre probabilmente. Ero tentato di incolpare la mia mancata conoscenza delle tecniche per quel fallimento, se così vogliamo chiamarlo. La verità è che ero stato troppo sicuro di me, credendo di poter sovrastare la velocità della tecnica avversaria con la mia. Ma sarebbe stata la prima e ultima volta. Avevo già elaborato una strategia di attacco, ma non avendo a disposizione ninjutsu prettamente offensivi ,bensì solo di supporto, dovevo affidarmi unicamente ad attacchi fisici per uscire trionfante dallo scontro.
    La distanza che mi separava da Shinji era di cinque metri circa, se la mia tecnica avesse avuto esito positivo io sarei stato libero di colpirlo a mio piacimento, senza nessuna reazione da parte sua, e forse questo mi avrebbe permesso di portarmi in una situazione di parità. Partì quindi alla carica intenzionato ad eseguire una combo corpo a corpo. Una volta raggiunta una distanza minima, che mi permettesse di colpirlo con gli arti superiori, avrei iniziato sferrando un pugno al volto con la mano sinistra. Sfruttando la rotazione del tronco verso destra, dettata dall’azione precedente, avrei sferrato un secondo pugno con la mano destra diretto all’addome. Per concludere, se il secondo pugno fosse andato a segno, avrei sferrato una ginocchiata in pieno viso a Shinji, contrastando il piegamento involontario in avanti a seguito del colpo ricevuto all’addome.
    Il fine ultimo di quell’allenamento era migliorarmi, e colmare le lacune ormai già evidenti nel mio modo di combattere. Non volevo fare male a nessuno nel tentativo di farlo, ma era anche vero che se non mi fossi impegnato al massimo non avrei ottenuto nulla.
    Shinji sembrava un bravo ragazzo, non sapevo se la sua offensiva era stata volontariamente meno efficacie di quanto avrebbe dovuto essere. Un attacco del genere mi avrebbe dovuto provocare un taglio molto più profondo, ma alla fine me l’ero cavata con danni minori. Ero certo che se io fossi stato al posto suo probabilmente non mi sarei risparmiato, ma non perché traessi piacere dal fare del male al prossimo, semplicemente perché sarei stato sicuro di portare dalla mia parte un vantaggio tale che mi avrebbe messo in una situazione di superiorità nello scontro.


    Shin Netsu
    Resistenza: 200 - 39 - 1 - 1 - 1 = 158
    Stamina: 190 - 5 = 185
    Azioni: Tecnica della paralisi; attacco fisico x3
    Note: Pensavo che la moltiplicazione contasse come tecnica di supporto in effetti, per quello ho fatto anche la sostituzione. Buono a sapersi per il futuro.
    La scheda è nel primo post, ma se serve la linko in tutti.
     
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    Riuscii a ferire leggermente il mio avversario, come del resto mi ero prefissato.

    Mmh, bel gioco di prestigio

    Mormorò il giovane, che mi sembrò infastidito.

    Non volevo di certo infliggerti danni seri. Ma questa tecnica è molto utile...

    Mormorai, preparandomi ad una sua probabile controffensiva.
    Il giovane con cui mi stavo battendo, osservandolo, mi sembrava molto pensieroso. Non era, almeno all'apparenza, un ragazzo spensierato o sereno. Anche il suo essere così taciturno non mi trasmise nient'altro che inquietudine. Non sapevo motivarla granché, ma la sua poca eloquenza mi fece presupporre ciò. Lo osservai interessato, mentre sembrava riflettere sul da farsi. Stava lì, un po' corrucciato per non essere riuscito a schivare il colpo, a pensare ad una degna risposta.

    Chissà, forse ha delle aspettative da soddisfare...

    Riflettei tra me e me, cominciando a pensare alla mia prossima mossa. Non mi sarei perso in chiacchiere, quindi prima ancora di fare qualsiasi cosa riflettei sul come fronteggiare un qualsiasi tipo d'offensiva dell'avversario. Non avrei rischiato di certo di farmi mettere al tappeto con facilità, quindi riflettei che per riuscire a fronteggiare un avversario con poteri a me sconosciuti non avrei dovuto far altro che mischiare le carte in tavola. D'altronde non conoscevo né i suoi poteri, poiché quell'attacco sferrato col kunai non poteva dirmi con esattezza quali fossero le capacità dell'avversario (poteva non averlo schivato solamente poiché emozionato dall'inizio dello scontro), né ero a conoscenza della sua resistenza. Magari aveva una soglia del dolore piuttosto alta e semplici tagli provocati da un kunai non bastavano a scalfirne la scorza dura e temprata. Non che all'apparenza sembrasse un marzialista duro e resistente come la roccia, ma la mia poca esperienza mi portava comunque a dire di non sottovalutare mai un avversario dalle apparenze.
    Notai, poi, improvvisamente, come l'atteggiamento dell'avversario fosse cambiato. Se in precedenza era sembrato molto schivo, quasi chiuso mentalmente, anche per via delle risposte che dava, improvvisamente sembrò molto più agguerrito. E notai anche un qualcosa di particolare. Cercava il contatto visivo. Ciò mi mise in allarme e l'osservai con interesse, ma al tempo stesso iniziai a radunare il chakra in entrambe le mani. Poi, improvvisamente, lo vidi avvicinare la mano ad uno degli occhi. Doveva essere una tecnica di qualche tipo, poiché giudicai piuttosto innaturale avvicinare la mano in quel modo mentre manteneva il contatto visivo. Non esitai, quindi, ad eseguire immediatamente la tecnica che mi avrebbe evitato parecchie grane: la Moltiplicazione del Corpo. Mi sarei moltiplicato in ben otto copie, mischiandomi tra di esse sfruttando la nuvola di fumo prodotta. Il mio avversario avrebbe fatto quindi fatica ad individuarmi, rendendosi un bersaglio facile alla mia prossima offensiva.


    Resistenza: 200
    Stamina: 195 - 5- 50 (Sforzo Extra +20) = 140
    Azioni:
    -Tecnica della Moltiplicazione del Corpo (8 copie) + sforzo extra Max

    p.s. il mio pg ha le conoscenze tecniche e del chakra. Quindi dovrebbe essere in grado, essendo anche un tipo molto studioso ed attento, come il proprio avversario cerchi insistentemente il contatto visivo. La tecnica della Paralisi o uno la conosce od è difficile difendersi narrativamente parlando da essa perché all'apparenza l'avversario potrebbe sembrare che si stia stropicciando gli occhi e basta :lol:

    p.p.s. utilizzo lo sforzo extra poiché il mio pg tenta di utilizzare la tecnica nel momento in cui si accorge che Shin porta la mano verso l'occhio per eseguire la tecnica. Mi sembrava l'unico momento, sempre in termini narrativi, in cui collocare la mia difesa.
     
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    Responso nr. #2


    Attacco -:Shin Netsu
    Tecnica della Paralisi: 50+30+4+14=98 Fallisce per inferiorità combattiva
    Pugno: Riesce perché incontrastato (4 sul d9, mancato)
    Pugno: Riesce perché incontrastato (1 sul d9, mancato)
    Ginocchiata: Riesce perché incontrastato (8 sul d9, mancato)

    Difesa -:Shinji Fudo
    Tecnica della Moltiplicazione del Corpo: 40+30+2+20+14=106 Riesce per superiorità combattiva(8 copie, originale 3 sul d9)


    Danni:
    Shinji Fudo://
    Shin Netsu://


    Narrazione Turno:
    L'attacco stavolta passa a Shin Netsu, il giovane cerca inizialmente il contatto visivo per cercare di paralizzare il suo avversario, ma questi, resosi conto del suo intento, si moltiplica rendendo impossibile il completamento della tecnica. Senza perdere la speranza, il ragazzo dai lisci capelli color acciaio si lancia contro i nove Shinji con una combo offensiva che però non trova l'originale, facendo sparire solo con tre nuvole di fumo altrettanti cloni. Cosa succederà adesso?


    Situazione Finale:
    Shin a 3 metri di distanza dai 6 Shinji, la posizione dell'originale è ancora ignota, attacco a quest'ultimo.


    Commenti Arbitro:
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    Incredibilmente riuscii a difendermi dall'attacco del mio avversario, sfruttando la moltiplicazione. Riuscii infatti a moltiplicarmi in ben nove copie, disperdendo quelle che erano le mie tracce. Il rivale attaccò le copie, ignorando la posizione dell'originale. Dopo tre colpi si arrestò, rendendosi forse conto di essere ormai caduto in trappola. Da lì in poi, mi dissi, la strada poteva essere solamente in discesa!
    Riflettei subito sulla prossima mossa da attuare per mantenere il vantaggio che mi ero creato, esaminando quelle che erano le mie possibilità in quel momento.

    Shin non conosce la mia posizione e non sarò tanto stupido da rivelargliela. Non posso di certo ignorare quello che, a contatti fatti, non è un dettaglio e potrebbe decidere le sorti dell'incontro. Dispongo di: un filo spinato, un kunai che si trova a terra ma ancora ben legato al mio dito destro tramite il chakra e dell'Utsusemi no Jutsu.

    Quel jutsu in particolare, convenni, poteva essere per me veramente fondamentale. Mi avrebbe permesso, sfruttando la presenza di altre sei copie in campo, di confondere ulteriormente il nemico e di infliggergli un danno abbastanza consistente da vincere l'incontro. Per riuscire però nella strategia avrei dovuto iniziare un discorso col mio avversario, per poi eseguire il sigillo necessario per eseguire la tecnica.
    Iniziai quindi a radunare e lavorare il chakra presente il mio corpo, facendo si che si concentrasse in due zone: la gola e le mani. Le mani poiché dovevo eseguire l'imposizione di un sigillo e gola poiché il suono sarebbe fuoriuscito grazie alle corde vocali. Infine, con maestria, avrei dovuto passare un po' di chakra anche alla bocca, che si sarebbe occupata di modellare il suono fuoriuscente dalle corde vocali in parole. Parole che però sarebbero state amplificate dal jutsu stesso, confondendo pesantemente il povero Shin.
    Sia io che le copie, ad un certo punto, avremmo dovuto eseguire il sigillo Pecora. Per poi eseguire il jutsu:

    Sai non pensavo che sarei riuscito a moltiplicarmi in tempo. Che tecnica era quella? Ti ho visto sai? Hai avvicinato improvvisamente la mano all'occhio e secondo me quello era un jutsu. Non avevi mica un po' di polvere e basta?

    Avrei domandato, in quell'insolita veste di loquace chiacchierone, piuttosto ingenuo a dire il vero. Ma ciò mi avrebbe permesso si tastare anche i primi risultati del mio jutsu. Dopodiché, con tutta la calma del caso, avrei cominciato ad armeggiare, imitato dalle mie copie, con il filo spinato, slegandone 10 metri. Con 10 metri avrei tranquillamente avvolto il busto del giovane, impedendogli di schivare il mio prossimo attacco e graffiarlo grazie alle spine del filo.

    Prima ti ho solamente inflitto un leggero graffio. Questa volta però ti mostrerò qualcosa di più concreto!

    Avrei annunciato, per poi iniziare ad eseguire la tecnica della stretta d'acciaio. Componendo i rispettivi sigilli, da posizione ignota al mio avversario, sarebbe partito un filo spinato che in men che non si dica lo avrebbe avvolto intorno al costato. Dopodiché, una volta tenuto ben stretto con una mano, con l'altra mano libera avrei utilizzato di nuovo la tecnica della Manipolazione delle Lame sul kunai rimasto tra la sabbia, per colpire alle spalle il giovane sulla mano destra. Avrei sfruttato il fatto che, impegnato com'era a provare a liberarsi da filo, non sarebbe stato in grado di accorgersi che un kunai di lì a poco lo avrebbe ferito ad una mano, magari impedendogli di utilizzare sigilli di qualsiasi tipologia.


    Shinji Fudo

    Stamina: 140-5-5-5= 125
    Resistenza: 200
    Azioni:
    -Tecnica dello Scudo dell'Eco
    -Tecnica della Stretta d'Acciaio
    -Tecnica della Manipolazione delle Lame (1 Kunai)
     
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    Ancora un’offensiva andata a vuoto. Questa volta sembrava che il mio avversario avesse intuito le mie intenzioni, il che era abbastanza significativa come cosa. Mi lasciava presupporre che lui stesso conoscesse la tecnica della paralisi, che non richiedeva sigilli ma semplicemente un contatto visivo. Aveva iniziato a moltiplicarsi quando si era accorto che il mio sguardo cercava il suo, non poteva essere una coincidenza. Successivamente i miei attacchi fisici erano andati a segno, ma contro le sue copie illusorie, lasciando sul campo l’originale e altre cinque copie. Dovevo assolutamente identificare l’originale e sfuggire alla sua offensiva successiva, magari prendendo tempo e settando una situazione favorevole per me. Di certo quel combattimento si stava rivelando più difficile di quanto avevo preventivato, il che andava bene per me visto che stavo per l’appunto cercando di migliorarmi, e quale migliore modo di farlo se non spingersi oltre i propri limiti.
    Stavo iniziando a capire il mio avversario e come ragionava, si limitava a pochi attacchi precisi ma efficaci, il prossimo sarebbe stato più difficile da schivare vista la situazione. Mi aveva dimostrato di essere più veloce di me all’inizio, impedendomi di compiere i sigilli per la fuga. Dovevo sforzarmi di più se volevo sperare di ribaltare le sorti di quello scontro, e portare il vantaggio dalla mia parte.
    Se avessi commesso nuovamente gli errori che mi avevano portato a quel punto sarei risultato un folle, avrei dovuto agire prima che lui pensasse alla mossa successiva, dovevo anticiparlo se non era già tardi per farlo. Ma cosa sapevo del mio avversario? Per ora lo avevo visto usare un kunai, manipolandolo a suo piacimento. Non doveva essere molto esperto, come me, se il mio sensei me lo aveva fatto affrontare. Quante tecniche a me sconosciute poteva conoscere? Se fossi stato in lui avrei tentato nuovamente un’offensiva già dimostratasi efficace.
    Composi i sigilli senza aspettare la mossa di Shinji, non potevo rischiare nuovamente di farmi colpire, avevo bisogno di un diversivo che avrebbe ristabilito una situazione di parità tattica sul campo. Mescolai il chakra e provai a generare 8 cloni. Mi concentrai molto nell’atto, non potevo assolutamente rischiare di sbagliare un sigillo o di usare poco chakra.


    Sai non pensavo che sarei riuscito a moltiplicarmi in tempo. Che tecnica era quella? Ti ho visto sai? Hai avvicinato improvvisamente la mano all'occhio e secondo me quello era un jutsu. Non avevi mica un po' di polvere e basta?

    La sua voce rimbombò tutto intorno a me, chiaramente stava usando la tecnica dello scudo dell’eco, che anche io conoscevo molto bene. Come immaginavo il repertorio di tecniche che avevamo in comune era alto, ma quel trucchetto non mi avrebbe di certo confuso. Non sapevo neanche prima dove fosse, sicuramente dopo quella tecnica sarebbe stato ancora più difficile scoprirlo ma non mi importava.
    Sapevo che non poteva essere finita lì, e quando lo vidi armeggiare con qualcosa decisi di limitare la mia difesa ai cloni che avevo tentato di generare, sostituirmi con qualcosa avrebbe rivelato la mia posizione e non volevo che ciò accadesse in previsione di quello che sarebbe accaduto dopo.


    Prima ti ho solamente inflitto un leggero graffio. Questa volta però ti mostrerò qualcosa di più concreto!

    Logorroico il ragazzo eh?
    Non era da me affidarmi alla fortuna in quella maniera, ma limitarsi a schivare tutto con un grande dispendio di chakra non mi avrebbe permesso di vincere l’incontro, dovevo rischiare per avere più possibilità in un’offensiva a venire e di conseguenza qualche chance di uscirne vittorioso.


    Resistenza: 158
    Stamina: 185 - 5 - 50(sforzo extra) = 130
    Azioni: Moltiplicazione x8
    Note: E' possibile sapere dove cade il kunai e se rimane attaccato ai fili invisibili? essendo una tecnica che non richiede mantenimento immagino che i fili vadano riattaccati ogni volta. Mi servirebbe saperlo per un eventuale prossimo turno.
    Non credo di dover motivare lo sforzo extra a fini del metagame. Il mio pg sta perdendo e non avendo messo a segno un colpo è convinto di avere un avversario più forte di lui contro, anche se da scheda ha più riuscita. Di conseguenza è perfettamente normale che cerchi di tirare fuori il tutto da ogni tecnica.
     
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    Colui che è e si spera sarà

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    Responso nr. #3


    Attacco -:Shinji Fudo
    -Tecnica dello Scudo dell'Eco: Riesce perché incontrastata
    -Tecnica della Stretta d'Acciaio: 40+30+3+5+5+8=88 Riesce perché incontrastata ma colpisce un clone (1 sul d9)
    -Tecnica della Manipolazione delle Lame (1 Kunai): 40+30+6+7=83 Riesce perché incontrastata ma colpisce un clone (3 sul d8)

    Difesa -:Shin Netsu
    -Tecnica della Moltiplicazione del corpo: 50+30+2+20+14=116 Riesce per superiorità combattiva (originale 5 sul d9/d8)


    Danni:
    Shinji Fudo://
    Shin Netsu://


    Narrazione Turno:
    Il combattimento tra i due giovani continua senza esclusione di colpi. Dopo aver evitato abilmente gli attacchi del suo avversario tramite l'ausilio dei suoi cloni, Shiniji decide di sfruttare la sua parlantina e la sua abilità con i ninjutsu per confondere ulteriormente l'avversario, prima di tentare di intrappolarlo con il suo filo spinato d'acciaio. Shin, dopo aver passato diversi minuti cercando di colpire il suo avversario, decide di mettere tutto se stesso nella sua difesa e sorprendendo l'avversario si moltiplica vanificando entrambe le offensive e riuscendo a mettersi in un posizione di vantaggio per sua prossima mossa.


    Situazione Finale:
    Shinji(i suoi cloni sono ormai inutili) a 2 metri di distanza dai 7 Shin che lo circondano, la posizione dell'originale è ancora ignota, attacco a quest'ultimo.


    Commenti Arbitro:
    No, i fili non rimangono attaccati. Per sapere dove finisce il kunai mi devi narrare che lo segui con lo sguardo quando viene lanciato o che lo cerchi a terra prima di fare la tua prossima mossa. Non serve che mi motivate il perché usate lo sforzo extra, tranquilli che se lo usate in modo improprio me ne rendo conto io :)
     
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    La fortuna aveva finalmente girato dalla mia parte, la mia strategia difensiva era andata a buon fine e le condizioni per impostare il mio attacco erano ottimali, dovevo giocarmela bene. Era tutto nelle mie mani, ogni singolo movimento del mio corpo doveva essere finalizzato al raggiungimento della vittoria.
    La mia moltiplicazione era riuscita alla perfezione e le mie copie erano state utili diversivi, tanto che mi avevano addirittura permesso di identificare quale fosse l’originale tra i vari Shinji che avevo davanti.
    La situazione era simile a quella di poco prima ma a parti invertite, in quel momento ero io ad essere nascosto tra le mie copie senza che il mio nemico potesse identificarmi con certezza.
    Mi guardai intorno in cerca del kunai che il mio avversario adorava far svolazzare in giro, e lo trovai a terra a qualche passo da me. Forse quella era la mia occasione per ripagarlo con la sua stessa moneta, dovevo coordinare le mie prossime mosse con intelligenza per mantenermi celato il più possibile.
    Per prima cosa avrei utilizzato la tecnica dello scudo dell’eco per confondere ulteriormente Shinji, magari provocandolo con qualche parola come aveva fatto anche lui in precedenza, così da rendere effettiva la tecnica. La mia voce sarebbe risultata impossibile da tracciare con precisione, settando una situazione favorevole per quella che sarebbe stata la tecnica successiva. Avevo intenzione di utilizzare nuovamente la tecnica della paralisi prima di fare qualsiasi altra cosa, sperando di non fallire ancora. Sapevo che Shinji si sarebbe potuto aspettare quella mossa, d'altronde come avevo ragionato io sul fatto delle tecniche limitate per un neo-genin, lo stesso poteva fare anche lui. Dal canto mio non vedevo alternative, l’unica cosa che potevo fare in più era tentare il tutto e per tutto per far sì che la tecnica andasse a segno.


    Combattere con te si sta rivelando divertente alla fine, mi stai facendo riscoprire in un certo senso

    Parole vuote allo scopo di far risuonare la mia voce in tutto il campo di battaglia attraverso la tecnica dello scudo dell’eco. Intanto avevo già iniziato a concentrarmi come non avevo mai fatto, canalizzando il chakra nelle dita e sperando che questa volta il piano andasse a buon fine. Potevo iniziare a sentire che non mi rimaneva più molto chakra, avrei dovuto tentare di concludere l’incontro lì.
    Se la tecnica della paralisi fosse riuscita non avrei avuto più bisogno di celarmi tra i miei cloni, e le azioni che stavano per seguire avrebbero senza dubbio rivelato chi era l’originale. Guardai il kunai a terra e corsi a raccoglierlo per poi dirigermi a gran velocità verso Shinji. Le mie copie mi avrebbero imitato, ma solo uno dei 7 Shin avrebbe di fatto raccolto l’oggetto, rivelandomi.
    Osservai Shinji dalla testa ai piedi, soppesando l’arma da lancio nella mia mano sinistra e ragionando su come potevo fare per colpire senza ferirlo gravemente e al contempo porre fine all’incontro. Erano ovviamente esclusi i punti vitali, ma avendo basato tutto il suo stile di combattimento sulle arti magiche potevo ferirlo alle braccia o alle mani, così da impedirgli di comporre ancora dei sigilli. Avevo notato che la tecnica con cui manipolava il kunai non richiedeva sigilli, ma comunque l’utilizzo delle mani per permettere all’arma di deviare traiettoria. Decisi dunque di colpire entrambe le mani e non le braccia, diminuendo il rischio di provocare ferite più gravi. La mia offensiva si sarebbe sviluppata quindi con due fendenti rapidi rispettivamente su entrambe le mani del mio avversario, per concludere con un calcio diritto al petto per allontanarlo da me.


    Resistenza: 158 - 1 - 1 - 1 = 155
    Stamina: 130 - 5 - 5 - 50 = 70
    Azioni: Tecnica dello scudo dell'eco, Tecnica della paralisi(+sforzo extra), fendente con kunai x2, calcio.
    Note: //
     
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    Il piano che avevo elaborato fu prontamente contrastato dal giovane con cui mi stavo battendo. Shin riuscì a moltiplicarsi in numerose copie di sé stesso, confondendo le mie carte e non permettendomi di portarmi definitivamente in vantaggio come speravo. Dovevo pensare alla prossima mossa, in quella che dava l'idea d'essere un'attenta e calibrata partita a scacchi. Il ragazzo che stavo affrontando non era di certo uno shinobi esperto. Era probabilmente un giovane alle prime armi, un po' come il sottoscritto, ma notai come non fosse affatto uno sprovveduto. Si era moltiplicato con notevole rapidità, forse più di quanto ne possedessi io stesso. Perciò, convenni, che avrei dovuto ripagarlo con la stessa moneta con cui mi aveva confuso le idee. Mi sarei quindi mischiato tra le copie che avevo ancora in campo, al fine di depistare le mie tracce e sperare in un po' di fortuna.
    Scambiai uno sguardo con il sensei, mentre il mio rivale sembrava un po' più fiducioso delle proprie capacità. Sorrisi, rendendomi conto di come mi stessi comunque divertendo durante quello scontro. Il mio avversario aveva dimostrato sicuramente nervi saldi e cura nel difendersi dai miei attacchi. Ciò mi mise quindi in allarme. Avevo dei piani, dei desideri ben definiti nella mia mente e delle aspettative da soddisfare. Come avrei potuto soddisfarle se non ero in grado di prevalere totalmente su un coetaneo, per di più inesperto quanto il sottoscritto? Mio padre aveva addirittura assunto un insegnante privato, per puntare al massimo sulle mie capacità. Ma se la carriera scelta non fosse quella corretta? Se fossi un normale studentello neanche troppo dotato? Tutti i soldi, le fatiche ed il sudore spesi da parte della famiglia e da parte mia... Se fossero tutti una perdita di tempo? In quell'istante, tutte le ansie che mi portavo dietro cominciarono a fuoriuscire. Mi morsi quindi nervosamente il labbro, cominciando ad avvertire su di me il peso delle aspettative.

    Shinji! Che stai facendo? Non puoi tirarti indietro proprio ora! Reagisci!

    Mi ripetei tra me e me, rendendomi conto di come dovessi il più presto possibile progettare una strategia. Il kunai era piuttosto distante e non conoscevo la posizione del mio avversario. Ma ciò non poteva mandarmi in crisi, né mettermi così alle strette, convenni.

    Dimostriamogli quanto può essere spessa la scorza di uno shinobi nato ad Oto...

    La mia azione si sarebbe limitata ad eseguire un'altra moltiplicazione per aggiungere tre copie alle cinque già presenti. Approfittando del fatto che si sarebbe generata per qualche istante una nuvola di fumo, mi sarei mischiato tra i miei cloni. Se mi fossi accorto di un tentativo d'attacco nei miei confronti, poi, avrei sfoderato la Tecnica della Stretta d'Acciaio che prima avevo fallito. Il filo spinato si sarebbe attorcigliato intorno alla vittima, mettendola in una posizione critica.
    Avrei sfruttato il fatto di avere ben cinque copie già intorno a me, sperando di riuscire a confondere i sette Shin che mi circondavano. Ovviamente ero a conoscenza di non essere abbastanza veloce ed avrei dovuto essere tempestivo e dinamico nell'azione. Non potevo e non dovevo assolutamente fallire.

    Stamina: 125-5-50-5=65
    Resistenza: 200
    Azioni:
    -Tecnica della Moltiplicazione (3 copie) + sforzo Extra max
    -Tecnica della Stretta d'acciaio se provando a colpirmi con un attacco fisico dovesse per puro caso individuarmi.

    Purtroppo abbiamo entrambi poche tecniche ed alcune anche simili, ciò non ci permette di fare attacchi molto variegati!

     
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    Responso nr. #4


    Attacco -:Shin Netsu
    -Tecnica dello Scudo dell'Eco: Riesce perché incontrastata
    -Tecnica della paralisi:50+30+5+6+20+20=131 Riesce per superiorità combattiva
    -Fendente con kunai: Riesce perchè incontrastata
    -Calcio: Riesce perchè incontrastata

    Difesa -:Shinji Fudo
    -Tecnica della Moltiplicazione del corpo: 40+30+2+20+2=104 Fallisce per inferiorità combattiva
    -Stretta d'acciaio: Fallisce perché paralizzato


    Danni:
    Shinji Fudo:(10+5+5+15)+(5+5)=45(5 danni a turno per la Ferita Profonda)(-10 sull'esecuzione di tecniche che richiedono sigilli a causa delle ferite ricevute)
    Shin Netsu://


    Narrazione Turno:
    Quello che sembrava uno scontro a senso unico prende all'improvviso una piega inaspettata: Shin Netsu, sfruttando il nascondiglio fornitogli dai cloni, prima confonde il suo avversario con trucco sonoro, poi dopo averlo paralizzato lo colpisce con il suo stesso kunai ferendogli le mani e lo porta a terra con un deciso calcio al petto. Che sia arrivata la fine di questo entusiasmante combattimento?


    Situazione Finale:
    Shinji a terra a 3 metri da Shin(i suoi cloni sono ormai inutili), attacco al primo.


    Commenti Arbitro:
    Xion ricordati del limite delle quattro azioni, ti ho contato un solo fendente perché altrimenti saresti andato fuori.
     
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19 replies since 16/3/2020, 09:53   480 views
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