Accademia Shin Netsu

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    Hey, Axel. You haven't forgotten? You made us a promise. That you'd always be there... to bring us back.

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    [5 Mezuki, 20 d.Z.]



    La bruma che gelò il villaggio quella mattina era più densa del solito, come se la stessa città stesse piangendo. Il vento pungente sbatteva sulle finestre dell'aula, rendendo il tutto più tetro che mai. E l'umore di Ayumu sicuramente non rese il tutto più semplice. Così giovane e così sfruttato, a 23 anni si ritrovò da Chuunin a dover fare da balia a dei ragazzini. Non riusciva a trovare il senso nel lasciare questa mansione ad uno pronto a spaccare il mondo in battaglia ed effettivamente anche il suo modus operandi non fu dei migliori. Un tuono squarciò il chiacchierio della classe, che s'ammutolì di colpo lasciando spazio all'inizio dell'esame.

    Non è giornata. Vediamo di finire al più presto, mi manca una classe ed ho finito di insegnare, voi siete gli ultimi e non ho intenzione di dover fare un altro anno.

    Si alzò, sbattendo le mani con violenza sul tavolo, guardando uno per uno i suoi studenti cercando il contatto con gli occhi. In alcuni riuscì a cogliere un minimo di paura, le pupille tremavano al contatto con lo sguardo del sensei, in pochissimi casi notò una totale indifferenza: gli piacque quella tenacia.

    Spero che siate pronti. Ora, Yumi e Shin, voi due verrete con me fuori, poi vi spiegherò cosa dovrete fare. Voi altri rimanete qua a guardare dalla finestra, così saprete cosa vi aspetta. disse il sensei, mentre si incamminò verso la porta dell'aula, diretto verso il temporale appena iniziato, sancito dal rombo di quel tuono. Arrivato alla porta d'ingresso all'accademia, accompagnò i due ragazzi al di fuori, sotto la pioggia che prese a bagnare tutti e tre nel giro di pochi secondi. Il fragore delle gocce e il vento quasi coprirono la spiegazione di Ayumu.

    Bene, li vedete questi campanellini? Se riuscite anche solo a farli suonare verrete promossi: sono legati alla mia cintura, quindi dovrete, come prima cosa, riuscire a prendermi. Buona fortuna.

    Detto ciò, si mise a tre metri di fronte ai due, affondando gli stivali nella fanghiglia appena creatasi. Li guardava dall'alto al basso, cercando di sfidarli. Avrebbe voluto tirar fuori il massimo da quei due promettenti ninja.


    Bene, penso sia chiaro :asd: Ruolerai sia il tuo pg che le azioni della sua amica, fai lo specchietto solo per il tuo pg :sisi: Se fai una bella tattica e mi sorprendi andrà tutto bene :rosa:
     
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    Yumi
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    All’interno dell’accademia regnava già un clima di frenesia e paura, il tempo atmosferico ostile di certo non aiutava all’umore. Il vento impetuoso e i forti temporali erano udibili tranquillamente anche al chiuso in mezzo al chiacchiericcio generale. Non era proprio il clima che mi aspettavo per quel giorno, ma poco importava.

    Dovrebbe essere nell’aula in fondo al corridoio…andiamo e leviamoci questo pensiero che in futuro dovremmo affrontare prove molto più ardue di questa



    Le parole di Yumi erano corrette anche se non mi era mai capitato di pensarci prima, e se messa su quel piano quell’esame non sembrava poi così terribile. Mia sorella Ren sembrava molto tranquilla come suo solito e anche io tutto sommato ero sereno, confidavo nelle mie capacità e non vedevo l’ora di dimostrare chi ero a tutti quanti.
    Percorremmo tutto il corridoio fino a giungere in prossimità dell’aula. Qualcuno era già seduto e il sensei era presente anche se non sembrava molto felice di essere lì. Prendemmo tutti posto in attesa degli ultimi ritardatari. Nel breve lasso di tempo trascorso in attesa che il sensei parlasse non aprì bocca, non incrociai lo sguardo ne con mia sorella ne con Yumi, ero già rivolto all’eventuale test da sostenere.


    Non è giornata. Vediamo di finire al più presto, mi manca una classe ed ho finito di insegnare, voi siete gli ultimi e non ho intenzione di dover fare un altro anno.



    Disse alzandosi e sbattendo le mani sul tavolo. Passò in rassegna tutti con lo sguardo, e quando incrociò il mio non seppi cosa vide anche se sapevo benissimo cosa provavo, ed era indifferenza. Non sapevo cosa lo spingesse ad essere di cattivo umore e di certo non mi riguardava, l’unica cosa che potevo controllare in quel momento erano le mia azioni e così feci. Anche se era curioso vedere un ragazzo così giovane già stanco di assolvere i compiti che io invece, al suo posto, avrei fatto più che volentieri. Questione di priorità evidentemente.

    Spero che siate pronti. Ora, Yumi e Shin, voi due verrete con me fuori, poi vi spiegherò cosa dovrete fare. Voi altri rimanete qua a guardare dalla finestra, così saprete cosa vi aspetta.



    In quel momento iniziò a diluviare violentemente, giusto per condire l’atmosfera creatosi all’interno dell’aula. Ero stupito e al contempo felice di essere stato chiamato subito, per di più insieme alla mia migliore amica. Era abbastanza chiaro che il test sarebbe stato di natura fisica, basato sulle nostre abilità, di conseguenza non potevo chiedere compagna migliore di qualcuno con la quale mi allenavo periodicamente.
    Seguimmo il sensei fuori dall’accademia, sotto la pioggia che in pochi attimi ci bagnò totalmente. Il terreno iniziava a diventare scivoloso e fangoso, non l’ideale per prove di natura fisica ma sicuramente era qualcosa di cui dover tenere conto.
    Il rumore della pioggia e dei tuoni coprì in gran parte la frase successiva del sensei, ma le poche parole che capì furono sufficienti


    ...Se riuscite anche solo a farli suonare verrete promossi...



    Indicò dei campanellini attaccati alla sua cintura e poi ci guardò.
    Mi presi del tempo per ragionare, di certo non potevo gettarmi a testa bassa contro uno shinobi più preparato di me e con più anni di esperienza, avrei dovuto agire con intelligenza e soprattutto in squadra con Yumi. Cercai il suo sguardo e lo trovai subito, ero quasi sicuro che anche lei stesse pensando la stessa cosa.
    C’erano diverse cose da valutare: Il mio scopo era fare suonare i campanelli, concentrarmi sul cercare di prenderli sarebbe stato uno spreco di tempo nonché praticamente impossibile visto il divario tra di noi; il terreno sulla quale ci stavamo affrontando non era dei migliori ma sicuramente dava diversi spunti sulla quale lavorare; per capirmi al volo con Yumi avrei potuto proporle un qualche schema utilizzato in allenamento e adattarlo alla situazione attuale.
    Il rumore tutto attorno era forte, quindi mi limitai a indicare il numero due con le dite, che stava a significare uno schema provato e riprovato. La complessità nell’esecuzione era media ma contava molto sull’effetto sorpresa che sicuramente in quell’occasione avrebbe potuto permetterci di raggiungere il nostro obbiettivo.
    Iniziammo a comporre i sigilli insieme, con attenzione non dimenticando di concentrare il chakra nelle giuste quantità altrimenti sarebbe andato tutto in fumo. Io avrei tentato di creare 5 cloni mentre Yumi ne avrebbe creati 3. Durante la creazione dei cloni si sarebbe generato del fumo, quel tanto che bastava per darmi il tempo di comporre altri sigilli e tentare la trasformazione in Yumi senza essere visto. A quel punto, se tutto fosse andato come previsto sul campo sarebbero stati ben visibili 5 Yumi e 5 copie di me. La mossa successiva era quella di attaccare tutti insieme e frontalmente. Il sensei probabilmente si sarebbe aspettato che in una delle mie 5 copie ci fossi stato io, mentre ero invece mischiato a quelle di Yumi insieme a lei. Al momento della carica Yumi era incaricata di colpire il clone più avanzato, la nuvola di fumo generata dalla scomparsa del clone ci avrebbe dato il tempo di passare alla mossa successiva. Yumi avrebbe dovuto uscire dal fumo a gran velocità in direzione del sensei, cercando di afferrare le campanelle. A quel punto dal fumo sarei uscito io, ancora trasformato da Yumi, lanciato verso le campanelle attaccate alla cintura del sensei, sperando che quest’ultimo intento a schivare la prima offensiva avrebbe fatto difficoltà ad evitare la seconda, visto che avrebbe anche potuto pensare che io fossi una delle copie. In tutto quel caos la speranza era almeno di riuscire a toccare le campanelle per farle suonare, così da superare la prova.
    Ero sicuramente fiducioso nel buon esito della prova, ma contro avevamo uno shinobi che doveva essere almeno un chunin, quindi non sapevo se tutta quella strategia sarebbe bastata a trionfare.


    Resistenza: 100 - 1 = 99(ho contato il tentativo di presa come attacco fisico)
    Stamina: 100 - 5 - 5 = 90

    Azioni Shin: Moltiplicazione x5, Trasformazione in Yumi, Tentativo di toccare le campanelle
    Azioni Yumi: Moltiplicazione x3, pugno alla sua copia, Tentativo di toccare le campanelle
    Note: Mi sarò sicuramente dimenticato qualcosa :asd:
     
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    Ayumu aveva accompagnato i due apprendisti ninja sorridendo sotto i baffi, si era stancato dopo ore di esami di riproporre sempre le stesse domande e così aveva deciso di variare un minimo il tema, proponendo agli esaminandi qualcosa di nuovo e più divertente, almeno per lui. Esposte le regole si aspettò domande, perplessità, magari qualche lamentela, invece il due non sembrò farsi impensierire dalla bizzarra situazione ed anzi si scambiò diversi cenni di intesa apparentemente pronto a mettere in pratica un piano interessante, ci sarebbe stato senz'altro da divertirsi. Dopo essersi fatti un cenno, Shin e Yumi eseguirono nello stesso momento la tecnica della moltiplicazione, riuscendo senza alcuna difficoltà a creare diversi cloni intorno a loro:

    " Come inizio non è per niente male..."

    Non appena il fumo si diradò il sensei si ritrovò davanti quattro copie identiche di entrambi i ragazzi che non persero un secondo buttandosi a testa bassa contro di lui:

    "Peccato, eravate partiti così bene!"

    Il ragazzo cominciò a fare con calma dei passi all'indietro, seguendo con gli occhi la carica degli otto studenti ma soprattutto delle ragazze, le quali arrivate a pochi metri dall'obiettivo colpirono una di loro per creare del fumo e sfruttare il diversivo per saltarvi all'interno e cercare di anche solo sfiorare i due campanellini.
    Ayumu sorrise, poi si spostò leggermente di lato ruotando il busto ed evitando senza difficoltà il tentativo della giovane:

    "Cinque punti per l'entusiasmo, ma te ne devo levare dieci per lo stile, pensavo fosse ovvio che non doveste..."

    Non potè finire la frase però, visto che inaspettatamente comparve dal fumo un'altra Yumi con bellicose intenzioni:

    "Ah capisco, un diversivo nel diversivo, forse il vostro piano non era così lineare come pensassi..."

    Il Chunin in ogni caso non si scompose più di tanto, facendo perno sull'altro piede ruotò delicatamente all'indietro evitando anche la seconda offensiva, mostrando però un volto tipico di chi si stesse veramente divertendo, non più quei sorrisi forzati che aveva fatto all'inizio dell'esame:

    "Fin qui state andando bene, ottimo uso di due delle tre tecniche accademiche, forse la terza non vi viene tanto bene? Andiamo, venite avanti! Fatemi vedere cosa altro potete tirare fuori dal cilindro!"

    Il maestro allungò la mano aperta verso di loro per poi fargli cenno di venirgli contro ancora una volta, cosa avrebbe fatto questa volta il giovane duo?

    Ottimo inizio, scrivi bene, hai fatto uno schemino perfetto, ricordati però di mettere sotto spoiler il link della tua scheda, in modo da facilitare il lavoro allo staffer di turno. Altro giro di giostra, altro regalo, fammi un buon post e ci abbracciamo :rosa:
     
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    Mi ritrovai sdraiato supino in mezzo al fango. Sì, l’offensiva messa in atto da me e Yumi non era andata come avevo previsto, ai campanelli non ci eravamo nemmeno avvicinati. Nella foga di quella carica, dopo che il sensei aveva schivato entrambi gli attacchi ero anche scivolato sul terreno, ormai modificato dalla pioggia incessante. Yumi dal canto suo era riuscita a non perdere l’equilibrio e stava guardando il chunin con quel suo solito sguardo, di quando cerca di studiare l’avversario per capire dove e quando attaccare. La prima offensiva l’avevo dettata io, e visto che con il suo ragionamento sembrava essere già abbastanza avanti lasciai decidere a lei la seconda.
    Il sensei dal canto suo sembrava si stesse divertendo, e devo dire che anche io avevo iniziato a trovare la cosa molto interessante, sarebbe stato abbastanza noioso concludere la prova con una sola mossa e sicuramente poco stimolante.


    Fin qui state andando bene, ottimo uso di due delle tre tecniche accademiche, forse la terza non vi viene tanto bene? Andiamo, venite avanti! Fatemi vedere cosa altro potete tirare fuori dal cilindro!

    Qualche goccia di fango mista a pioggia mi colò lungo la tempia mentre osservavo il processo di elaborazione ben visibile di Yumi, potevo quasi sentirla parlare in mezzo alla confusione generata dal temporale, mentre mi faceva dei gesti ben riconoscibili con le mani. Un altro attacco a sorpresa, questa volta lievemente diverso e modificato da come eravamo abituati ad eseguirlo normalmente, ma dando un’occhiata allo spazio intorno al sensei capì quasi subito dove la mia compagna voleva arrivare. Non sapevo se avrebbe funzionato, sicuramente avendo fallito la strategia di prima sapevo che non sarebbe stato semplice far andare a buon fine quella nuova.
    Passai una mano sul viso per pulire le tracce di fango e per la prima volta da quando eravamo usciti gettai un’occhiata alla finestra dell’aula, dove tutti i nostri compagni ci stavano osservando. Le espressioni rilevabili erano diverse, c’era chi era chiaramente spaventato da dover affrontare una simile prova, chi invece sembrava divertito dal piccolo spettacolo che stavamo mettendo in atto. In me crebbe la voglia di volermi distinguere ancora di più, di emergere dalla massa e di essere ricordato come uno degli studenti più promettenti del corso. Volevo lasciare un’impronta indelebile anche in quell’esame.
    Nuovamente composi gli stessi sigilli di qualche attimo prima, tentando di creare 5 miei cloni, questa volta rendemmo palese il fatto che entrambi eravamo all’interno dello schieramento di cloni. Difatti Yumi si limitò solo a trasformarsi in me nella confusione della mia moltiplicazione. Se tutto fosse andato come previsto ci sarebbero stati sul campo di battaglia sei copie uguali a me, di cui una era la mia compagna.
    L’ambiente tutto intorno a noi era abbastanza spoglio, ma dietro il sensei vi era un albero e alle sue pendici un ramo di medie dimensioni spezzato dal forte vento. Poco distante un piccolo tronco tagliato sulla quale alcuni erano soliti sedersi durante le belle giornate.
    Colpì quattro cloni facendoli esplodere e mandando, dalla nube di fumo generata, l’ultimo rimasto. Intanto io e Yumi componemmo i sigilli necessari per la tecnica della sostituzione. Solitamente quella tattica prevedeva di sostituirsi con l’oggetto più vicino, per evitare che entrambi gli esecutori tentassero una sostituzione con lo stesso oggetto, di conseguenza io mi concentrai sul ramo spezzato e Yumi sul tronco tagliato. Questa volta avremmo attaccato in contemporanea con il clone compreso, che ovviamente serviva solo da distrazione, per tentare di negare una schivata troppo semplice al sensei e così da raggiungere il nostro obbiettivo, le campanelle attaccate alla sua cintura.
    Non sapevo come sarebbe andata ma in qualsiasi caso sapevo di aver dato il meglio di me, e farlo mi era piaciuto molto. In accademia non capitava spesso di potersi confrontare con uno shinobi tanto superiore in quanto abilità ed esperienza, e averlo fatto in quella data occasione, nonostante fosse un esame di promozione, era stato molto stimolante per me.


    Resistenza: 99 - 1 = 98
    Stamina: 90 - 5 - 5 = 80

    Azioni Shin: Moltiplicazione x5, Sostituzione, tentativo di raggiungere le campanelle
    Azioni Yumi: Trasformazione in Shin, Sostituzione, Tentativo di raggiungere le campanelle
    Note: Grazie :sagh:

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    Un altro giro di giostra, questo era quello che aveva chiesto il sensei al duo di esaminandi, sia per poter dare un'altra occhiata alle loro capacità strategiche e tecniche, sia perché oggettivamente si stava divertendo, nelle altre classi non aveva avuto nemmeno una piccola scintilla, si era sempre trovato di fronte a dei ragazzi spauriti che avevano imparato la lezione a pappardella senza metterci nulla di proprio, sarebbero davvero stati pronti a difendere il villaggio quando ce ne sarebbe stato il bisogno? Ayumu aveva formulato nel corso di quella giornata la sua risposta, promuovendo un numero assai basso di nuovi Genin, certo sapeva che ai piani alti gli avrebbero fatto storie, ma sinceramente non gli importava, l'avevano praticamente costretto in quel ruolo levandogli la possibilità ed il piacere di andare a difendere i confini sul campo di battaglia, quindi avrebbe gestito quella pratica a modo suo. Quell'esame che stava facendo per i due giovani era però diverso, aveva notato fin dall'inizio nel loro sguardo un fuoco che agli altri mancava, una passione ed una decisione che avevano messo in campo fin dall'inizio e che li aveva guidati attraverso un piano non banale. Cosa si sarebbero inventati questa volta? Cloni, altri cloni, un diversivo già usato in precedenza ma che stavolta prevedeva tutte copie del ragazzo, segno evidente di come la sua compagna avesse deciso di nascondersi con la trasformazione in mezzo a loro, simile in parte a quello che avevano fatto prima, che non avessero colto il velato suggerimento di utilizzare la sostituzione? Ancora una volta alcuni cloni vennero fatti esplodere generando un diversivo fumoso, poi uno dei sopravvissuti avrebbero cercato di puntare di nuovo al trofeo, aiutato da altri due che comparsi alla spalle del sensei che avrebbero dovuto levargli ogni possibilità di fuga, almeno in teoria:

    "Ancora una volta un piano interessante, direi che ho visto abbastanza..."

    Il Chunin ignorò completamente il clone che lo stava attaccando frontalmente e girandosi con un unico movimento sui tacchi afferrò per i polsi entrambi i ragazzi riuscendo a sollevarli e a tenerli fermi senza alcuna difficoltà:

    "Perfetto, direi che possiamo dichiarare finito il vostro esame."

    A quel punto il sensei li posò delicatamente a terra, si pulì il viso dalle gocce d'acqua che la pioggia vi aveva depositato con il suo costante scrosciare e poi riprese a parlare:

    "Non siete riusciti a far suonare i campanellini malgrado i vostri notevoli tentativi, immagino sappiate entrambi che cosa significa..."

    Il Chunin fece volutamente una pausa dopo aver parlato con aria grave, il tutto per dare più effetto alla sua successiva uscita, il ragazzo infatti mise una mano nel suo Borsello, vi tirò fuori due coprifronte nuovi di zecca e li lanciò ai due Neo-Genin:

    "...che siete due Genin di Kiri da oggi in poi, congratulazioni! Ci avevate creduto eh?"

    I due ex-studenti si sarebbero di certo stupiti del apparente cambio di personalità del loro esaminatore, ma in realtà quello era il vero Ayumu, almeno quando non era strozzato da compiti che non lo lasciavamo respirare; il maestro poi fece cenno ai due di avvicinarsi e quando furono abbastanza vicini parlò a bassa voce per non farsi eventualmente sentire dagli altri alunni nella vicina aula:

    "A voi che siete passati ve lo posso dire, dentro a questo campanello non c'è nulla, non avrebbe mai potuto suonare. Il punto dell'esame infatti non era riuscire nell'intento, perché nemmeno tra mille anni sareste riusciti a prendere i campanelli, l'obiettivo era quello di cercare di cooperare insieme al proprio compagno per cercare di portare a termine il proprio compito senza farsi buttare giù dagli iniziali fallimenti..."

    Un'altra pausa, stavolta dettata dalla necessità di cambiare tono di voce:

    "Chi non ha la costanza di continuare a combattere anche quando la situazione senza speranza non può diventare un ninja. Voi comunque non dovete più preoccuparvene, ora andate e rendete il vostro villaggio fiero di voi!"

    Dopo un ultimo salut, Ayumu si allontanò nuovamente dai due ragazzi e girandosi verso l'aula chiamò altri due studenti, certo probabilmente non sarebbero stati al livello dei primi due, ma ormai il sorrise che aveva trovato in quei minuti difficilmente avrebbe abbandonato il suo viso, la giornata ai suoi occhi, malgrado il temporale, non sarebbe potuta sembrare più radiosa.

    Hai superato con successo il tuo esame Genin, congratulazioni! Adesso fammi il post finale cosìcché io possa darti l'exp e tutto ciò che la promozione ti concede :hat:
     
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    Ancora una volta fallimmo nel tentativo, senza nemmeno avvicinarci a toccare le campanelle. Mi ritrovai sospeso per il braccio a qualche centimetro da terra con Yumi nella mia stessa situazione. Mi domandavo se tutta quella strategia lo avesse almeno sorpreso un po’, perché ci aveva battuti con una facilità disarmante. C’era da dire che per quanto mi riguardava ero più improntato per tutto ciò che riguardava l’utilizzo e la manipolazione del chakra, e avendo una scarsa conoscenze di tecniche quello che potevo fare era veramente poco, non che sarebbe cambiato l’esito dello scontro in qualsiasi caso. Sapevo di avere una lacuna nel corpo a corpo, e volevo lavorarci per far sì, che un giorno, sarebbe potuto diventare un mio punto forte.

    Maledizione…

    Sospirai un po’ affranto mentre il sensei ci fece scendere delicatamente a terra. Yumi se ne accorse, e malgrado anche il suo umore non doveva essere dei migliori mi si avvicinò toccandomi un braccio e sorridendo. Non c’era bisogno di parole, a lei bastava veramente poco per tirarmi su di morale.

    Non siete riusciti a far suonare i campanellini malgrado i vostri notevoli tentativi, immagino sappiate entrambi che cosa significa...

    Non volevo crederci, pensavo di essere pronto per divenire uno shinobi a tutti gli effetti, ero sicuro di me stesso e dei miei mezzi. Stavo per essere rispedito in accademia con tutto ciò che avrebbe comportato, oltre alla delusione e al fatto di doverlo comunicare a dei genitori assenti e pretenziosi.
    La mano del sensei scivolò nel borsello per estrarne due coprifronte di Kiri che lanciò nella nostra direzione. Alzai appena in tempo le mani per prendere il mio, colto dalla sorpresa. Guardai la placca con il simbolo di Kiri sorridendo. Quando alzai lo sguardo verso il sensei, con sorpresa, lo vidi sorridere.


    ...che siete due Genin di Kiri da oggi in poi, congratulazioni! Ci avevate creduto eh?

    Sembrava un’altra persona rispetto a quella entrata in classe diversi minuti prima, e io non potei fare a meno di sorridere. L’enorme peso che mi sentivo sullo stomaco svanì, lasciando spazio ad una sensazione di leggerezza come non l’avevo mai provata fino a quel momento. Ero finalmente un Genin del mio villaggio, potevo iniziare a progettare il mio futuro come shinobi finalmente.
    Un cenno del sensei ci indicò di avvinarci.


    A voi che siete passati ve lo posso dire, dentro a questo campanello non c'è nulla, non avrebbe mai potuto suonare. Il punto dell'esame infatti non era riuscire nell'intento, perché nemmeno tra mille anni sareste riusciti a prendere i campanelli, l'obiettivo era quello di cercare di cooperare insieme al proprio compagno per cercare di portare a termine il proprio compito senza farsi buttare giù dagli iniziali fallimenti...

    Dunque non era il raggiungimento dell’obbiettivo lo scopo dell’esame, ma le metodiche utilizzate per arrivarci. Aveva senso in effetti, le abilità del sensei superavano di gran lunga le nostre e neanche stando lì tutto il giorno avremmo potuto arrivare a quei campanelli.

    Chi non ha la costanza di continuare a combattere anche quando la situazione senza speranza non può diventare un ninja. Voi comunque non dovete più preoccuparvene, ora andate e rendete il vostro villaggio fiero di voi!

    E furono proprio quelle parole che mi rimbombarono nelle orecchie per parecchio.

    Grazie sensei!

    Salutai e mi allontanai dall’accademia insieme alla mia amica Yumi, soddisfatto di quel risultato importante ottenuto, e motivato più che mai a raggiungere grandi traguardi per il futuro, traguardi alla quale già mi era capitato di pensare, ma mai seriamente fino a quel giorno. Dopotutto fin quando sei in accademia i progetti per il futuro ti sembrano solo un sogno lontano, qualcosa a cui dovresti pensare ma senza troppa fretta. Solo quando senti il peso del coprifronte per la prima volta, e ti senti finalmente parte di qualcosa di più grande che inizi a capire che quel momento è arrivato.

    Perfetto, allora poi procedo a fare richiesta in aggiornamenti, grazie! :rosa:
     
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    Perfetto, ti puoi prendere 35 exp, in più puoi fare richiesta per aggiungerti le seguenti cose:
    -60 punti parametrici da smistare come vuoi
    -3 tecniche lvl D a tua scelta
    -Le 3 tecniche accademiche
    -L'abilità "Concentrazione del Chakra"
    -Coprifronte di Kiri
    - Borsello e Taschino Porta Oggetti

    Spero che l'accademia ti sia piaciuta nonostante i ritardi, ci si vede in game :hat:
     
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    Rox non prende exp avendo fatto solo un post, mentre Stompo può prendere 50.
     
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