The Soul in the Sword

PQ Shusui

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Zaxon
        Like  
     
    .

    User deleted


    Se devo essere sincero tutto è strano, la mente umana è strana piena di artefatti inutili, di pensieri con altrettanza inutilità eppure eccoci qui, in mezzo ad un mare in tempesta che si chiama vita, ed anzi io vi devo dire che sono nel bel mezzo della tempesta insieme ad altri individui, altri shinobi proprio come me ma che come me sono diversi, pieni di loro pensieri, paure e speranze. Una figura colse il mio interesse nel guardarlo, seppur si comportò in maniera negativa per tutto il viaggio: Rentaro Takashi. Una persona davvero singolare, con i suoi pensieri e -stranamente- astio nei miei confronti, ma forse tutti gii shinobi della Nebbia sono così... così freddi pure con se stessi. Lo stavo osservando mentre bada alla sua spada, coccolando la lama e quasi sembra gli stesse sussurrando qualcosa d'importante all'orecchio, forse un mantra che lo avrebbe aiutato in qualsiasi occasione. Lì, su quella nave piena di silenzio dove pure il chiaccherone Daizō Watanabe rimase zittito da quella situazione così singolare. Ho forse detto mantra ? Stranamente l'ho coltivato pure io un mantra legato all'arte della spada. Qualcosa di così particolare nacque in me proprio quando afferrai per la prima volta una katana, qualcosa che mi fece ardere l'anima quasi fino a scottarmi. Anima ? Sì parlerò proprio di questa.

    Qualche tempo fa...

    Fino a qualche tempo fa non credo di aver mai creduto in qualcosa, che fossero gli Dei, o altre cose mistiche. Anche se ho iniziato ad utilizzare un simbolo religioso non credo in quello che il simbolo si rivolge ma bensì al messaggio che viene rivolta all'anima di chi lo vede. Ho ripetuto di nuovo anima eh ? Sì. Stranamente il fatto di non credere in nulla ti porta inesorabilmente a credere in qualcosa, ad aggrapparti in qualcosa, è la natura dell'uomo credere in qualcosa. Pure il fatto di credere in se stessi è un modo per legarsi alla vita, che sia questo un genio, un ricco, un fallito o un povero. Il concetto di credere è radicato nell'animo dell'uomo, nelle sue abitudini proprio come mangiare, bere, scopare. Fa parte dell'istinto radicato dell'uomo. Ma come faccio io, persona che non crede nelle divinità, a credere nell'esistenza dell'anima ? A questo non so dirvi, ho letto qualche testo inerente all'anima che esso sia di scienza o di filosofia, nessuno ha saputo dare una risposta. Eppure io una risposta l'ho data a questo strambo mondo, una risposta forse antica e dimenticata o forse snaturalizzata, perdonate la bruttezza della parola, dal significato dato tramite sacrifici: libertà. La libertà stessa dell'uomo è l'anima. Ma esistono persone che si negano la libertà, per paura. Paura di cosa dite ? Paura di essere liberi, si lo so è una contraddizione, ma la condizione di libertà è molto relativa. Pensate al figlio di un ricco Daimyo che sfrutta i soldi del padre per comprare qualsiasi cosa, dall'abito di seta fatto a Sunagakure, alla droga del momento e poi muore divenendo cenere, la sua libertà dove è stata ? La sua condizione di libertà, scusate la rindondanza e la ripetizione dovuta della parola, è stata proprio la sua gabbia. La gabbia dell'uomo è la libertà, strano vero ? Viviamo in un periodo caotico, e per quando io possa amare il chaos, esso di per se genera disturbi, inquietudine negli animi. Essere liberi è un dono, ma non tutti riescono a cogliere la bellezza di questa parola, di questo stato d'animo... dell'animo. Essere liberi di amare ciò che si vuole, di odiare qualcosa o qualcuno, di comprare quello o l'altro, di viaggiare, di studiare, ne siete così sicuri del piacere della libertà che dona all'animo dell'uomo ? Scusate queste gravi parole, ma sono un monito pure per me stesso perché ci obbligano a dimenticare. Ma l'anima che cos'è ? Si può davvero ridurre il tutto alla parola libertà ?
     
    .
  2. Zaxon
        Like  
     
    .

    User deleted


    L'anima dunque si può ridurre alla libertà ? No. Parlando usando termini più grandi di noi, in tutto il cosmo (micro o macro che si voglia) risiede un anima. L'anima è ovunque ed è la cosa che accomuna le persone, più del colore della pelle, dell'etnia, dei gusti musicali o sessuali. "Ehy ma non stai ripetendo le stesse cose ?" Forse sì o forse no. Ovunque vi è l'anima, l'essenza della vita pure in oggetti inanimati, ed è strano questa cosa ma me ne sono accorto quando l'afferrai fra le mani, quando la tenni in pugno, quando sentii il suo peso, quello della mia spada. Sì lo so, starete dicendo "questo è pazzo", come biasimarvi, ma vi pongo io una domanda: non possedete un oggetto preferito, un qualcosa che vi elettrizza non appena lo vedete e v'infuoca l'anima quando lo tenete fra le mani ? Se non avete ancora risposto, fermatevi qui con la lettura poiché non potreste mai comprendere il significato che sto per dare al continuo di questo racconto. Se invece avete risposto, ed avete risposto in maniera affermativa, beh benvenuti nella seconda parte di questo breve racconto.
    E' stato strano il momento in cui pensai a tale cosa, a come ne venni alla luce ma quando lo compresi effettivamente e nella sua totalità risi di gusto, ma per il semplice fatto che la questione è di una semplicità tale che veramente è disgustoso di come sia divenuto l'essere umano quest'oggi.
    [...]
    Quel giorno cadde la pioggia, come sempre, e mi trovavo in giro per fare delle compere per mangiare la sera. Piovve come se il cielo stesso stesse per rompersi e cadere su di noi e mi riparai nel primo negozio utile. Mi giravo intorno e non capivo dove mi trovavo, vi erano nunchaku, spade corte, katane, nagitana, alabarde e via discorrendo ma non compresi che mi trovavo all'interno di una armeria, pure vecchiotta. L'anziano signore che possedeva un baffo rigoglioso mi osservò incuriosito e pronunciò una frase che mi segnò nel profondo.

    << Se non sai dove di trovi dai retta al tuo cuore. >>

    E mi voltai, come un serpente che ascoltava il suo pifferaio magico, inarcai il sopracciglio e camminai intorno a tutta la stanza ad osservare ciò che più colse la mia mente. Vidi le lance, soprattutto quelle con forme particolari con qualche animale fabbricato sopra, osservai le katane, da quelle più semplici a quelle più particolari. Qualcosa accadde però mentre compivo questo giro, mi sentii chiamare da qualcuno o qualcosa. Mi credereste ? Non appena ascoltai quel nome, così assordante eppure così conosciuto mi voltai nella direzione dalla quale proveniva la "voce" e la vidi. Una spada d'acciaio purissima, con un elsa in nero opaco con una rifinitura in argento. Stupenda, qualcosa di incredibile. Mi avvicinai a quell'arma e l'afferrai, ed ebbi come un brivido di freddo. Avevo così freddo da sentirmi bruciare l'essenza stessa della mia anima. Anima ? Forse fu proprio quella la prima volta che dissi quella parola. Ebbi come una sorta di flash, vidi me stesso in una radura innevata con quella lama tra le mani, ma quella lama era ricoperta di uno stranissimo liquido rosso.
    Mi ripresi, seppur rimasi sconvolto dall'esperienza mistica. Fu come sognare ad occhi aperti... ma a voi l'ardua sentenza, un sogno ? Un avvertimento ? Soggezione ? O solo un modo per prendere tempo in questo racconto. L'unica cosa che io effettivamente seppi, fu quella di prendere quella spada ed andarmene in silenzio dritto dritto a casa mia. E così feci, fu effettivamente l'unica cosa da poter fare in quel momento. Una volta arrivato lì piansi di gioia o di disperazione ? Non lo compresi affatto.
     
    .
  3. Zaxon
        Like  
     
    .

    User deleted


    Giunto a casa, non compresi affatto cosa accadde, sapevo solo una cosa: spesi tutti i miei averi per quella spada. Che sia stata solo una illusione da parte del venditore per indurmi a comprare ? No sarebbe troppo riduttiva come cosa, così afferrai quella lama e l'osservai, era di una bellezza mozzafiato. Aprii la porta che dava sull'esterno ed uscii in mezzo a quella pioggia torrenziale. Osservai l'acqua che cadeva ed iniziai ad abbozzare i primi fendendi, sentivo la lama che tagliava la pioggia. Forse fu normale tale sensazione per via dell'estasi del momento, ma quella spada era incredibile sembrava che ad ogni taglio nominasse il mio nome, ed io senza accorgermene volteggiavo con essa. Non ebbi chissà quale preparazione alla lama, caddi semplicemente preda del mio subconscio, del mio io interiore e mi muovevo, danzando sotto la pioggia. La spada possedeva vita propria, che si manifestava tramite il mio braccio destro accompagnato dal sinistro durante lo sfoggio di un fendente caricato. Ad ogni fendente dato, ad ogni affondo effettuato pensavo e credevo sempre più al concetto dell'anima, quella spada la possedeva ed aveva avuto un contatto con la mia, di anima, come se avessero risuonato la stessa melodia. Come potervi descrivere la sensazione e la purezza di quell'anima ? Sembrava quella di un bambino, scalpitante, pronto a dare il cento, no anzi, il centodieci percento della propria energia, voleva essere sguainata e sfruttata per colpire e portare il suo proprietario alla vittoria, ma sarebbe stato così con tutte le spade che avrei incontrato ? Oppure era come il primo amore turbinante e tumultuoso ? So per certo che non mi avrebbe tradito mai, quella spada, dato che mi ha scelto lei proprio come mi aveva detto il fabbro.

    Poco prima...
    << Caro ragazzo, non sei tu a scegliere la spada ma è lei a scegliere te. Tu puoi dare delle indicazioni di come dev'essere la tua lama ideale, ma sarà sempre lei a comprendere l'essenza del suo futuro possessore. Hai subito il "tocco della spada" ed adesso hai compreso e comprenderai combattimento dopo combattimento come la tua spada ideale deve essere. Sarà la tua compagna fidata per ogni evenienza ed occasione. >>

    Questo mi disse quel vecchietto con molta tranquillità e fierezza del proprio operato. Era soddisfatto di aver dato quella lama a me, non perché fosse una spada leggendaria o cosa, ma perché vide proprio l'impatto fra le due anime e ne fu felice. E pure io ne rimasi contento, anche perché forse, veramente, quello fu il primissimo passo per raggiungere Janbo Nuruoki, e diventare uno spadaccino della nebbia.

    Viaggio sulla nave...
    Ma ora so che non sono l'unico che vuole ambire a quella posizione, ci sono un sacco di shinobi della nebbia che bramano, superbamente o con orgoglio, quell'ambita posizione e i poteri conferiti dalle sette spade della nebbia. Ma come biasimarli, pure io sono mosso, proprio come loro, dal desiderio di essere pronto ad impugnare una spada del genere. Ma sarà anzi saranno le spade stesse a decidere i loro futuri possessori o mantenere quelli in corso. La battaglia per le leggendarie spade della nebbia è solo all'inizio. Le nostre anime sono tutte un fuoco, seppur quella pioggia cade non riesce a spegnere l'ardore nei cuori. Con quella fiamma negli occhi ho continuato il viaggio insieme ai miei superiori. Cosa sarebbe accaduto d'ora in poi ?
     
    .
  4.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Suna's Ninja
    Posts
    499

    Status
    Anonymous
    30 Exp
    La PQ è molto carina però fai attenzione ai tempi verbali ed alla scorrevolezza delle frasi che ogni tanto non sono fluide. Ah, fai attenzione anche agli apostrofi che ogni tanto si sono persi. Si tratti comunque di errori di poco conto che possono essere corretti facilmente continuando a ruolare.
     
    .
3 replies since 14/5/2019, 18:45   80 views
  Share  
.