Un'accoglienza movimentata.

Allenamento tra Shin Urameshi e Dadi Junsui

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    Dadi Junsui
    La ragazza si era svegliata nella sua brandina dopo una notte di profondo sonno, come i segni sul suo viso del sottile cuscino potevano confermare. Il suo corpo era rannicchiato il più possibile sotto quelle leggere coperte che i ninja di Iwa le avevano dato per proteggersi dal freddo ed il sole del tardo mattino le illuminava il viso. Si trovava all'interno di una tenda d'emergenza che era stata allestita sul momento per i profughi di Oto ed al momento era una delle poche ad essere occupate. Le pareti grigio scure della sua momentanea abitazione riflettevano il sole e rimbalzavano fastidiosamente sul suo viso innocentemente addormentato, facendola girare di lato. Una sensazione di debolezza alle ginocchia e alle braccia le ricordò di quanto aveva camminato i giorni precedenti e la fecero mettere con la fronte puntata al tetto del suo giaciglio. Era piuttosto sicura che la tenda la avesse chiusa la sera prima e che quindi qualcuno fosse responsabile di tutta quell'aria fredda che le pungeva gli avambracci che facevano capolino dalla coperta. Era piuttosto incredibile come fossero riusciti ad arrivare fin lì più o meno senza che nessuno gli facesse del male, o perlomeno che non ci fosse riuscito. Dadi guardò malinconica le porte della tenda agitarsi a causa del vento, libere dalla cerniera che le aveva tenute ferme quella notte. Non voleva pensare di nuovo a quello che era successo nella foresta che portava ad Iwa o a come si sentisse riguardo a ciò che aveva fatto. Era piuttosto strano a dir la verità che non provasse intense emozioni riguardo a tutto quello che le stava accadendo. Era come se la rovina del suo villaggio, la morte di quel pirata ed il viaggio in compagnia di quei ninja l'avessero prosciugata di tutte la voglia di provare sentimenti. Erano ormai circa tre giorni che era lì ad Iwa e se da un lato era grata per aver trovato finalmente un posto dove restare tranquilla almeno per un momento, la sgradevole sensazione di essere di troppo cominciò ad affiorare in superficie. Non tanto perché non potesse fare molto, non era tipa che stava a rimuginare per colpe non sue. Il fatto che la gente di Iwa avesse una mentalità completamente diversa dalla sua e che ragionassero in maniera differente rendevano difficile l'ambientarsi lì. Per quel poco che aveva visto girando per le vie affiancate da enormi rocce che facevano da casa per tutti, gli abitanti del Villaggio della Roccia erano decisamente cocciuti e particolarmente duri così come le loro abitazioni. Era già imbarazzante girare come un fiocco di neve in giro per quelle persone dalla pelle ben più scura della sua. Sembrava fare da contrasto alla massa di capelli neri che era abituata a vedere per Oto, però ben più attenta e sospettosa. Non che potesse biasimarli nel provare stupore nel vedere una tipa dall'aspetto curioso come il suo e per questo motivo Dadi aveva evitato di girare troppo per il centro senza essere accompagnata. Si era sentita a disagio a camminare in quelle strade.
    Stropicciandosi gli occhi e facendo capolino con la testa dalla tenda con occhi socchiusi come un talpa in un giorno di sole, vide diverso movimento attorno a quella specie di piattaforma di roccia dove avevano allestito quell'area di emergenza. Iwa era in guerra così come gli altri villaggi e nonostante spesso il conflitto renda tutti più egoisti, loro erano riusciti ad essere generosi con loro senza troppi problemi, e Dadi li ammirava per questo nonostante i loro modi di fare. Ora che ci pensava, era da un po' che non vedeva il trio con cui aveva viaggiato. Era stata lei in verità a volersi allontanare da quel gruppo ed aveva accettato subito di andare a stare per un po' lì. Si erano detti che si sarebbero rivisti in ogni caso e non poteva biasimarli se volevano per un po' rimettere le cose a posto. Forse si sarebbero stabiliti lì, ma Dadi non aveva ancora idea di cosa fare. Portava ancora il coprifronte di Oto con orgoglio.
    Ah...giusto! La sua testa ritornò dentro i confini della tenda, quasi risucchiata da una forza invisibile. Si era ricordata in quel momento che aveva una specie di appuntamento ai campi di addestramento del villaggio poco prima di pranzo ed anche se non era in ritardo considerato quanto era alto il sole, non voleva comunque rischiare di esserlo. Sarebbe stato da maleducati presentarsi non in orario quando erano stati così gentili con lei. Doveva presentarsi a quello che sembrava essere una specie di incontro amichevole tra lei ed un Genin di Iwa. Glie lo avevano proposto la sera prima, mentre mangiava assieme a chi si occupava di sorvegliarla. Erano più che altro Jonin e Chonin che non dovevano partire per il fronte ed erano piuttosto simpatici, decisamente di più del popolino che interagiva con lei. Parlando del più e del meno gli avevano effettivamente chiesto come funzionasse l'addestramento ad Oto e lei aveva più o meno ingenuamente spiegato cosa studiavano ed in cosa si allenavano. Aveva pensato solo dopo di aver effettivamente detto qualcosa che magari non andrebbe detta a degli stranieri, ma erano comunque indicazioni molto generali. Quasi per gioco, le avevano proposto di allenarsi in quei momenti morti, visto che non aveva effettivamente nulla da fare. E lei un po' titubante aveva accettato, condannando la sua mattina a doversi presentare ai campi di addestramento.
    Era ancora negli abiti che le avevano consegnato per dormire ed erano piuttosto inadatti a presentarsi in pubblico. Una maglia ed un pantalone grigio scuro di una taglia decisamente più grande di tessuto leggero, probabilmente presi da un'ospedale, era ciò che aveva usato per dormire le due notti precedenti. I suoi vestiti usati per il viaggio erano decisamente in condizioni non ottimali e nonostante avesse evitato di farli buttare, aveva accettato volentieri quelli che le avevano consegnato. Era un po' strano farsi vestire dagli altri, fare in modo che scegliessero per lei. Quel giorno le avevano dato una maglia bianca e dei pantaloni piuttosto comodi, oltre che una maglia a maniche lunghe color terra che mise volentieri col freddo che faceva. Il coprifronte di Oto le teneva i capelli bianchi sollevati dal viso e dopo essersi più o meno sistemata in modo da non apparire un mostro albino, era uscita all'aria aperta salutando uno dei Jonin che ieri si era proposto di accompagnarla. Si chiamava Hisao ed aveva i capelli rasati, oltre che una barba incolta che a detta dei suoi colleghi a volte faceva crescere così tanto da sembrare un pirata. Il ninja aveva ricambiato il saluto e le aveva chiesto se era tutto pronto. Dadi annuì, decisa a non portarsi dietro ne il kunai ne il tonico. Dopotutto era un allenamento, no? Magari usare delle tecniche era previsto, ma usare delle armi sarebbe stato pericoloso e credeva che anche il Genin contro cui avrebbe esercitato le sue abilità avrebbe pensato lo stesso. Poi usare lo stesso kunai che aveva usato durante il viaggio non le andava molto a genio. Fu un viaggio particolarmente breve, visto che i campi di addestramento erano confinanti con quella specie di isolotto di pietra dove si era stabilita come una naufraga, collegati tramite ponti così come tutto il resto del villaggio. Seguiva Hisao con passo svelto e stava dietro di lui guardandosi attorno, notando come i loro luoghi per allenarsi fossero in un'area decisamente più piana e sabbiosa rispetto al centro, probabilmente per evitare che scivolando per terra ci si togliesse tutta la pelle fino all'osso. Il campo era piuttosto grande, circa una ventina di metri in larghezza e quaranta in lunghezza, ed era recintato da una rete metallica. C'erano segni di passi e strisce che indicavano movimento, ma nonostante ciò l'area era relativamente liscia. Entrando tramite un cancelletto verde in ferro, il Jonin le disse che erano in anticipo e che le conveniva riscaldarsi mentre aspettava l'altro ragazzo con quel freddo.
    Un maschio, uh... Fu in effetti quella la prima informazione che aveva sull'altro Genin ed il fatto che fosse del sesso opposto le faceva già sospettare che volessero metterla alla prova in qualche modo. Sperava che i propri dubbi non corrispondessero alla realtà, mentre cominciava a correre sul posto riscaldando i muscoli.
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    ◆Dadi Junsui◇
    Resistenza: 100
    Stamina: 200
    ◆Equipaggiamento e Protezioni:
    Testa Resistenza protezione: Coprifronte di Oto [+30]
    Azioni: //
     
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    La giornata non poteva iniziare meglio, un genin lo aveva svegliato dal suo dolce sonno, il tutto per comunicargli che sotto mezzogiorno per ordine del suo maestro avrebbe dovuto affrontare un altro ninja di Oto in un incontro amichevole. Shin si tirò su dal letto di malumore, perché do-veva capitargli a lui questa rogna? Si alzò e si stiracchiò godendosi i caldi raggi del sole che pene-travano nella sua casetta. Da quando era stato adottato da quella famiglia di Iwa sentiva di essere finalmente a casa, aveva deciso di stabilirsi in maniera definitiva in quel posto, non sapeva perché ma era casa per lui, dopo tutti gli anni passati tra scorribande e furti trovare delle persone così gentili e al contempo così ostinate era stata una manna dal cielo, un’occasione da cogliere al volo, occasione che giustamente non si era fatto sfuggire. Ora era un genin di Iwa, era finalmente diven-tato un ninja, anche se a discapito di molti suoi coetanei non si era rivelato un bravissimo studen-te, le arti magiche non lo avevano mai attratto più di tanto, erano sempre state difficili per lui, per cui aveva speso quasi tutto il suo tempo a specializzarsi in altro, era un fisico, un combattente, lo era sempre stato, le risse di strada lo avevano formato e indirizzato in quella sua nuova vita da shinobi. Uscì presto dalla sua casa, il suo pensiero corse ai giorni precedenti quando erano arrivati quelli stranieri, ninja e abitanti fuggiti dal loro villaggio conquistato dopo la sconfitta del fronte da parte dei pirati. Arrivavano da diversi villaggi, ma agli occhi del giovane erano tutti uguali, sconfitti. Il nemico aveva sconfitto anche i ninja di Iwa, anche loro avevano partecipato a quella nefasta battaglia che ancora gli rodeva al giovane. Purtroppo lui non aveva potuto prendervi parte visto che era ancora un neo genin ed era stato messo a protezione del villaggio, un altro modo per dire “non sei pronto per la battaglia”. Le ore passarono velocemente tra una commissione e l’altra. L’ora dello scontro arrivò prima del previsto per cui si avviò verso il campo di allenamento. Una volta giuntovi trovò già delle persone ad aspettarlo, alcuni ninja di Iwa e una ragazzina, probabil-mente la sua avversaria.
    ”Ma che cazzo mi stanno prendendo per il culo??
    Doveva combattere contro una femmina? Si fermò fuori dall’arena e la guardò scazzato do-mandandosi chi lo voleva prendere per il culo al tal punto, lui lo straniero dai capelli bianchi con-tro un’altra straniera dai capelli bianchi. “Ah ah ah che ridere”, altro che il suo maestro sicura-mente qualche ninja voleva burlarsi di lui e lo aveva chiamato li. Con un rapido salto scavalcò la recinzione metallica appoggiando il piede al bordo di ferro, finendo in piedi diritto davanti alla sua avversaria.
    - Eccomi... Sono Shin il tuo avversario... prima iniziamo prima finiamo... sappi che per me questa è una seccatura tanto quanto lo è per te...
    Shin si mise alla giusta distanza dalla ragazza così da iniziare subito lo scontro. Si sgranchì il collo e le spalle, mettendosi poi in una posizione di guardia. Avrebbe quindi portato la mano de-stra davanti a se e avrebbe fatto segno alla ragazza di attaccare per prima. Non sapeva cos’era in grado di fare ma questo non l’avrebbe fermato nel farle il culo a strisce, anche se era una donna, perché si sa che nel mondo ninja non vi sono distinzioni di sesso, o vinci o muori, stesso concetto che gli aveva insegnato la strada.


    Shin Urameshi

    Resistenza:150
    Stamina:100

    Azioni e Tecniche usate://


    Edited by The_Dragon - 2/2/2019, 16:22
     
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    Dadi Junsui
    L'albina cominciava a sentire caldo, i muscoli che si svegliavano pian piano mentre il suo corpo era occupato in movimenti semplici per evitare di stirarsi il braccio. In effetti ora che ci pensava era uno spettacolo quello che stavano allestendo i ninja di Iwa e se forse erano semplicemente curiosi di osservarla lottare, magari gli piaceva vedere la gente menare le mani. Il che non sarebbe poi sembrato così strano considerato la loro predisposizione ad essere così cocciuti e turbolenti, un po' le qualità che Dadi non sopportava nelle persone. Non c'era molta gente in quel momento per fortuna, così non avrebbe avuto difficoltà a riscaldarsi senza importunare nessuno. Mentre stava tendendo la gamba e il polpaccio in avanti, avvertì una presenza dietro di sé osservarla e poiché questa strana sensazione non passava, si girò giusto in tempo per poter notare Shin scavalcare la recinzione che delimitava il campo, per poi atterrare di fronte a lei sollevando delle nuvole di polvere ai suoi piedi. Dadi lo guardò sollevando le sopracciglia stupita, senza scomporsi troppo e mettendosi dritta di fronte a lui. A prima vista la cosa che saltava agli occhi era il colore bianco vivo dei suoi capelli che alla Genin sembravano formare tante spine per quanto scompigliati erano, quasi volessero saltare via dalla testa del ninja. Anche lei si chiese se quella caratteristica fosse solo una coincidenza o li avessero messi contro di proposito, anche se Dadi era piuttosto sicura che il colore dei capelli non influenzasse più di tanto le abilità di una persona. Forse era pure uno svantaggio, visto che il mimetismo andava a farsi benedire. Shin era una figura decisamente torreggiante su una tipa mingherlina e pallida come lei, quasi una testa di differenza, e Dadi dalla sua divisa poté notare i muscoli del ragazzo sporgere, soprattutto quelli delle braccia. Diede comunque un'occhiata veloce, non tornando troppo sull'addome del ninja di Iwa per non far sembrare che avesse certi pensieri verso di lui. L'esuberante Genin si presentò come Shin e l'aria quasi scocciata che aveva dichiarato fu una notevole sorpresa per Dadi, che non sapeva bene come rispondere a quelle parole così leggere.
    Ah, piacere Urameshi-kun. Dadi Junsui, vengo da Otokagure. Aveva abbassato il capo mentre pronunciava il suo nome in segno di rispetto, ma il suo tono e l'onorifico voleva suggerire quanto più che tra loro non c'era confidenza, anche perché aveva evitato di avvicinarsi di più al giovane. Onestamente nemmeno Dadi era davvero entusiasta di quello scontro programmato, ma non è che glie lo avevano imposto dopotutto, forse a differenza di Shin. Alla fin fine era un allenamento semplice, come mai era così scocciato? Le sembrava che la sua reazione e i suoi modi di fare oltre che essere maleducati, fossero irrispettosi sia per lei che era venuta lì (ed aveva saltato la colazione, ora che ci pensava) che per i suoi superiori. Non c'era bisogno di fare il gradasso con lei, nemmeno se era un maschio. Era piuttosto evidente come i due fossero differenti fisicamente, tanto che era rimasta pure stupita nel trovare un tipo così allenato che le era sembrato un Chonin a prima vista. L'albina non era una grande combattente ed il suo unico scontro aveva portato alla morte di qualcuno, seppur fosse l'ultima cosa che avrebbe voluto fare in quella foresta. Si sentiva come dire...un fastidio per l'altro albino, ma non la solita sensazione di essere un peso, quanto più una scocciatura. E ciò la irritava molto per qualche motivo, forse perché stava cominciando a pensare che l'avessero messa contro di lui giusto per umiliarla, cosa che non l'avrebbe stupita dato il caratteraccio di quei ninja stranieri. Iwa sembrava esserle ancora più ostile in quel momento.
    Nel frattempo Shin si era allontanato da lei di qualche passo, facendo arrivare la distanza tra loro agli 8 metri, mentre sembrava eseguire pure lui un rudimentale rituale di stretching più che altro muovendo ripetutamente la parte superiore del corpo. Quando aveva alzato la mano destra indicandole di attaccare per prima, la ragazza nella sua mente aveva già confermato che quel tipo di fronte a sé pensava di avere la vittoria in pugno e soprattutto non si era degnato neanche di un inchino. Forse era lei troppo attaccata alle sue vecchie tradizioni che i suoi maestri le avevano inculcato in accademia, ma l'avevano messa contro il Genin più sfrontato che potevano trovare? Lei era pronta a sì allenarsi, ma perlomeno di fare qualche colpo di riscaldamento prima di cominciare a sfoggiare qualche tecnica giusto per mostrarla ai Jonin. Ed era stata quella la sua idea da quando l'avevano avvisata che avrebbe combattuto a fino a qualche momento fa. Era un allenamento e non doveva, non voleva fare troppo sul serio. Ma se quel tipo aveva voglia di finire in fretta perché non accontentarlo? Gli avrebbe tolto quello stupido sorriso dalla faccia, per quanto gli sarebbe stato difficile vincere in uno scontro di forza fisica. Non le serviva il rapporto completo sul suo avversario per capire che decisamente se ne intendesse di lotte ed allenamenti, ma non aveva idea sulla sua abilità nel lanciare ninjutsu. Nella sua mente diceva che probabilmente era decisamente scarsa data il soggetto, ma non era più come nella sua classe. Ogni avversario era un completo mistero e tranne pochi evidenti indizi, doveva scoprire da sola cosa potevano fare.
    Se proprio vuoi cominciare subito...che sia uno scontro onorevole, Urameshi-kun. L'albina fece un piccolo inchino, coprendo brevemente il suo coprifronte con i lisci capelli bianchi, che aggiustò quasi per farlo vedere meglio in un riflesso incondizionato, prima di mettersi in posizione per compiere i primi sigilli di quello scontro. Non conosceva molti jutsu che non fossero inadatti da eseguire in quel momento. Per quanto non sopportasse Shin dal primo momento in cui aveva aperto bocca, non era così disperata da lanciare un Genjutsu appena iniziato lo scontro, anche perché erano terribili da subire. Non voleva nemmeno usare la tecnica della paralisi a meno che non fosse strettamente necessario, più che altro perché le sembrava una mossa un po' troppo subdola in quel contesto.
    Moltiplicazione Oboro. Questo comando mentale fu seguito da un rapido e preciso gesto delle mani, con prima il palmo della sinistra che si appoggiava sulla destra e dopo le dita che si incrociavano tra di loro, i medi che si toccavano tra di loro per formare prima il sigillo del Cane e subito dopo quello della Tigre. La Moltiplicazione Oboro era una variante della più semplice tecnica accademica della Moltiplicazione ed infatti possedevano pure dei sigilli in comune. Si era fatta consigliare dal suo maestro per quanto riguardava cosa imparare appena usciti dall'accademia e Dadi ricordò come convinto le disse che le conveniva concentrarsi su qualcosa che riguardasse la manipolazione del chakra, che era il suo punto forte secondo lui. Era una tecnica che formava un numero decisamente maggiore di copie, ma erano semplicemente immagini incorporee dell'utilizzatore. Non potevano arrecare così danno anche se non potevano essere direttamente distrutte, ma potevano facilitare molto proprio l'arrivare sull'avversario. Sarebbero apparsi quindi altre 20 Dadi Junsui, disposte in schiera come i soldati di un esercito. Un numero di copie considerevole per lei, un ottimo risultato. Il fatto che fossero 21 toglieva un po' di strategia non potendosi dividere in modo perfettamente equo, ma pazienza. Erano tutte apparse con le mani impegnate nel sigillo della tigre e le aveva fatte muovere un po' per confondere il suo avversario e preparare il proprio colpo. Poteva comandarle in due modi. Poteva comunicare alle copie di mimare completamente i suoi movimenti, quasi gli impulsi elettrici del suo cervello fossero le nutrissero di energia, oppure dare a loro un ordine più generale e così lo avrebbero seguito autonomamente. Dadi avrebbe quindi sfruttato la loro seconda funzione, ordinando la parte centrale della fila di portarsi avanti e provando a farle scattare verso Shin mimando quello che era un pugno rivolto al naso. Sempre fossero riuscite a "colpirlo", le copie avrebbero comunque attraversato il suo corpo senza arrecare danno. Lei si sarebbe posizionata sul lato destra della fila di cloni e sarebbe partita assieme a loro qualche istante dopo, tenendosi bassa mentre faceva grandi falcate verso il suo avversario. Il suo obbiettivo era sfruttare la loro evidente differenza d'altezza per colpirlo con una veloce gomitata sulla bocca dello stomaco. Quindi, appena fosse arrivata abbastanza vicino, avrebbe tentato un veloce movimento del gomito sinistro mirando dal basso verso l'alto appena sotto il costato di Shin, cercando di colpirlo in modo da fargli mancare il fiato. Non voleva fargli davvero troppo male e forse la ragazza stava in qualche modo sfogando la tensione dei giorni precedenti con lui. Anche se fosse stato, in quel momento non ci stava pensando.

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    ◆Dadi Junsui◇
    Resistenza: 100
    Stamina: 200-5=195
    ◆Equipaggiamento e Protezioni:
    Testa Resistenza protezione: Coprifronte di Oto [+30]
    Azioni:
    ◆Tecnica della Moltiplicazione Oboro (Ninjutsu D), -5 Stamina;
    ◆Gomitata diretta a Shin.
     
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    La ragazza rispose in maniera molto formale come se questo toccasse il giovane shinobi, non gli importava, quello che gli premeva in quel momento era ultimare quello scontro il prima possibile così da cavarsi dalle scatole quella rogna. Si, la considerava una rogna impostagli dai suoi superiori, per di più il fatto di dover ubbidire così lo irritava parecchio, lui che era abituato a vivere secondo le sue regole, il suo istinto, era sempre stato libero e ora si sentiva come in gabbia. Gabbia nella quale lui stesso aveva deciso di entrare, una strada che lo affascinava, che gli...

    ”Cosa cavolo ha serio??? Onorevole?? Mi sta prendendo in giro??

    La faccia di Shin diceva tutto del suo stupore a quella affermazione. Per lui non c’era nulla di onorevole nel combattere contro un’altra persona. Un combattimento è un combattimento, vincere o perdere, sopravvivere o morire. Molto semplice ed efficace, questa era la legge della strada e lui l’aveva provata per troppo tempo sulla sua pelle. Dadi si chiamava la ragazza. Ad un rapido colpo d’occhio non si poteva definire una combattente fisica, il suo corpo era molto esile in confronto a quello di molte donne del villaggio della terra, si poteva intuire che, probabilmente, era più da arti magiche che da artista marziale, ma si sa le apparenze ingannano, sopratutto in quel pazzo mondo ninja.

    ”Non ci vorrà molto a sistemarla...”

    Dadi non delude le aspettative, infatti iniziò a comporre molto lentamente dei sigilli e dopo i quali fece apparire delle copie di lei. Uno stratagemma basilare atto a cercare di confondere l’avversario. Ogni ninja dell’Accademia conosceva quella tecnica, eppure lei era riuscita a generare più cloni del normale, per giunta sembrava che avessero una vita tutta loro, il che lasciò inizialmente perplesso il giovane...

    ”Interessante variante della tecnica, è ovvio che non sia la stessa, dovrò informarmi a tempo debito...”

    Le ventuno Dadi schierate davanti a lui partirono all’attacco, non tutte assieme, ma con una sequenza prestabilita. Shin non sapeva quale delle ventuno fosse l’originale, ma questo poco importava. Un ghigno si aprì sul volto del giovane, lo scontro era cominciato. Portò le mani davanti a se mentre le prime copie partivano per attaccarlo. Avrebbe risposto pan per focaccia alla ragazza, per cui composti velocemente i due unici sigilli che gli servivano per avviare la sua tecnica, richiamando al contempo il suo chakra per poter avviare la sua di tecnica.

    - Bene divertiamoci!

    Se la tecnica fosse andata a buon fine, Dadi, si sarebbe ritrovata davanti nove copie di Shin. Eh si quella che provò ad usare era praticamente la stessa tecnica della ragazza, solo che questa era la forma base della sua versione, però se usata nel modo corretto avrebbe potuto risultare efficace in difesa all’assalto fisico della ragazza, riportando così la situazione in uno stato di semi equilibrio. Lui è le copie sarebbero rimasti fermi immobili lasciando che la ragazza lo attaccasse provando a colpirlo, se mai ci fosse riuscita, ma intanto un’altra cosa fece il giovane shinobi, così da non sprecare tempo, più precisamente fu osservare attentamente i vari gruppi di Dadi che lo attaccavano, per uno scopo bene preciso, soffermandosi principalmente sui piedi delle ragazze. Questo lo avrebbe aiutato sicuramente in fase di attacco per identificare l’originale. Infatti si sa che le copie essendo incorporee non interagiscono con il terreno circostante per cui non lasciano impronte e fortuna vuole che i due si trovassero su un terreno polveroso, per cui con la giusta attenzione il giovane cercò di individuare l’originale da questo piccolo ma efficace dettaglio. Chissà se avrebbe funzionato.

    Shin Urameshi

    Resistenza:150
    Stamina:100-5=95

    Azioni e Tecniche usate:
    Tecnica della Moltiplicazione del Corpo (Bunshin no Jutsu) (-5 Stamina)
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    Responso nr.1 #


    Attacco -Dadi Junsui:
    Tecnica della Moltiplicazione Oboro: Supporto - Riesce
    Gomitata alla bocca dello stomaco: 10 +10 +20= 40





    Difesa -Shin Urameshi:
    Tecnica della moltiplicazione del corpo: Supporto - Riesce





    Danni:
    Shin Urameshi= 5 +13= 18




    Narrazione Turno:
    Lo scontro comincia leggermente in sordina, mentre i due sfidanti cercano di studiarsi a vicenda. Entrambi pensano ad una delle strategie accademiche base, riuscendo a mischiarsi con delle copie, o per lo meno, Dadi ci riuscì.
    La ragazza, conscia della reale posizione di Shin, si lancia in una gomitata dritta al plesso solare del ragazzo, che per qualche istante sarebbe rimasto senza fiato con la faccia rivolta al suolo.



    Situazione Finale:
    Dadi e Shin a due metri di distanza. Dadi conosce la posizione di Shin, mentre Shin sa solo in quale dei blocchi di copie si trova Dadi.

    Commenti Arbitro:
    The_Dragon Sfortunatamente, se non avessi specificato il fatto che non avresti mosso muscolo, saresti anche riuscito ad evitarti la gomitata, poichè la tecnica ha la possibilità di mescolarti non appena la richiami, ma purtroppo hai specificato questo piccolo particolare.
    Per quanto riguarda la posizione di Dadi, la conosci solo in parte, ovvero, sai in che blocco di copie si trova, poichè risulta abbastanza confusionario.
    Attacco a Dragon :soso:
     
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    UN’ACCOGLIENZA MOVIMENTATA




    Narrato - - Parlato - "Pensato"



    Il colpo della ragazzina andò a segno colpendo il giovane ninja facendolo piegare dal dolore. La gomitata non era stata forte tanto da fargli male seriamente, ma abbastanza da mozzargli il fiato. Per di più la strategia che aveva usato non era stata malvagia, anzi tutt’altro. Shin mostrò un lieve sorrisetto compiaciuto, schioccò il collo e si rivolse al gruppetto di ragazzine dal quale era arrivato il colpo, ovviamente si erano mescolate nuovamente e quindi non sapeva quale fosse l’originale ma poco importava, ne avrebbe colpita una a caso sperando di azzeccarci.

    - Tutti qui quello che sai fare? Si sente che sei una ragazza, non sai picchiare come si deve. Le tue carezze fanno solo il solletico.

    Shin voleva istigare la ragazza a reagire anche minimamente, un segno anche se pur piccolo sul suo volto, così da poter capire quale delle otto fosse, perché si sa che le copie illusorie difficilmente hanno espressioni fisiche proprie. Per questo continuò ad osservare il loro viso nella speranza che il suo piano funzionasse. Se fosse andata così come aveva progettato avrebbe attaccato fisicamente con un semplice ma efficace pugno al volto la ragazza che avrebbe reagito alla provocazione. Se invece così non fosse stato avrebbe attaccato, dopo qualche minuto, la ragazza che aveva di fronte, la più vicina a lui. In entrambi i casi de quella che aveva puntato fosse stata una copia avrebbe continuato ad attaccare portando uno dietro l’altro dei poderosi cazzotti al viso della “copia” più vicina a lui.




    Shin Urameshi

    Resistenza:150-4=146
    Stamina:95

    Azioni e Tecniche usate:



    Volevo specificare che gli attacchi sono 4 per quanto concerne il numero massimo di azioni che posso fare in un turno



     
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    Dadi Junsui
    Il contatto tra il gomito della giovane e l'addome di Shin durò per l'albina una frazione di secondo, prima che potesse sentire l'osso premere contro la carne irrigidita e staccandosi quindi d'improvviso. Aveva arretrato istintivamente di un paio di metri assieme alle sue copie, godendosi la scena che gli si presentò subito dopo sotto agli occhi di ghiaccio. In effetti forse era la foga e ciò che quel tipo aveva detto, ma era piuttosto soddisfatta di vedere quel tipo dal carattere decisamente irruento poter ripensare alle proprie azioni mentre guardava il terreno.
    Come ogni incapace dovrebbe fare.
    Quelle parole crudeli passarono come fulmini nella sua mente e Dadi si sentì quasi inorridita di sé stessa per quel pensiero decisamente poco gentile. L'aveva colpito una volta, forse stava già esagerando a sentirsi superiore? Era però effettivamente una bella sensazione sentirsi superiori per una volta, poter concentrare tutte le preoccupazioni e come un grumo malato schiacciarle sotto una sfacciata vittoria. O forse era semplicemente sempre stata lei l'incapace ed ora avuta l'occasione si stava sfogando verso Shin? Non doveva pensare a quelle cose in quel momento, era come se si fosse persa per un attimo in un mare caldo e dolce. Il tempo di ritrovare la concentrazione ed il ragazzo dai bianchi capelli esplosivi si stava già rialzando, i muscoli allenati del suo collo che si contraevano visibilmente mentre il suo corpo scricchiolava come un battito di denti. Non sembrava ancora aver perso la sua baldanza, considerato che si mise ad insultare la potenza dei suoi colpi ed il fatto che fosse una ragazza, con quel tono da duro che aveva tenuto pure prima.
    Paroloni per uno che è appena finito con la faccia a terra. Era ciò che avrebbe voluto dirgli in quel momento, era la risposta perfetta, ciò che lo avrebbe rispedito nel fango a cui si era avvicinato poco prima. La risposta perfetta non gli venne in mente in quell'istante purtroppo e l'unica cosa che generò in lei fu un profondo fastidio ed irritazione, che si manifestò anche sul suo viso. In effetti Dadi non poteva sapere assolutamente che quello Shin ragionasse con la testa oltre che saper menare le mani od insultare la gente e quindi le venne più che naturale arricciare il labbro superiore in seguito a quelle parole, oltre che aggrottare le sopracciglia. Probabilmente era cascata dritta nella sua trappola, considerato che le copie molto probabilmente non avrebbero copiato con esattezza la sua espressione. Non ne era sicura nemmeno lei, molto probabilmente le copie nell'immediata vicinanza avrebbero potuto copiare i suoi gesti, ma il resto probabilmente sarebbe stata ferma immobile. In quel momento la ragazza si stava più che altro chiedendo chi diavolo i ninja di Iwa avessero scelto come avversario, la avevano messa contro il primo teppista che aveva finito l'accademia per miracolo che avevano trovato per strada? Era la sua mancanza di esperienza probabilmente a farla sentire così estraniata dalle parole provocatorie di Shin, nonostante avesse in un certo senso combattuto qualche giorno fa. Era più che altro stato una prova a tiro a segno per lei, se l'avesse dovuta mettere sul macabro. L'albina si sarebbe vista quindi arrivare un pugno verso il suo viso, nonostante non avesse capito nemmeno lei come la copertura potesse essere saltata.
    Per fortuna la distanza era stata abbastanza ampia da averle dato qualche istante per reagire. Il ragazzo era pericoloso nel corpo a corpo, era evidente a primo sguardo. Farsi colpire in quel momento sarebbe stato decisamente svantaggioso per lei, ma la direzione del colpo che stava tentando di prenderla in faccia poteva darle un certo vantaggio. Shin aveva sferrato un gancio destro che andava verso la medesima posizione, con un movimento dritto del braccio, quindi alla sinistra dell'albina. Le avrebbe fatto male comunque, ma non avrebbe avuto la stessa potenza e precisione di un colpo mirato verso sinistra. Sfruttando il poco slancio del colpo del suo avversario, si sarebbe semplicemente abbassata ed avrebbe spostato il corpo verso la propria destra, usando le mani e le punte dei piedi come perno per ruotare attorno al suo avversario e finire dietro Shin, alla sua sinistra. In questo modo si sarebbe ritrovata in una posizione vantaggiosa per un eventuale contrattacco e schivando l'offensiva del proprio avversario. Avrebbe fatto vedere a quel tipo cosa poteva fare un ninja di Oto.

    scheda
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    ◆Dadi Junsui◇
    Resistenza: 100
    Stamina: 200-5=195
    ◆Equipaggiamento e Protezioni:
    Testa Resistenza protezione: Coprifronte di Oto [+30]
    Azioni:
    ◆Abbassamento e schivata laterale verso destra
     
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    Responso nr.1 #


    Attacco -Shin Urameshi:

    -Pugno: 30 +40 +4= 74 [Riesce]
    -Pugno: 30 +40 +18= 88 [Fallisce per decisione arbitrale]
    -Pugno: 30 +40 +18= 88 [Fallisce per decisione arbitrale]
    -Pugno: 30 +40 +20= 90 [Fallisce per decisione arbitrale]




    Difesa -Dadi Junsui:

    Schivata: 10 +10 +17= <b>37 [Fallisce]






    Danni:
    Dadi Junsui: 5 +1= 6 [Sfortunatello con i dadi a sto giro]




    Narrazione Turno:
    I due giovani ragazzi continuano in qualche modo a squadrarsi tramite frecciatine in queste prime fasi del combattimento. Il giovane Shin, dopo aver stuzzicato l'albina, si lancia in un attacco portato al volto della ragazza, che priva della giusta velocità per poter evitare il colpo, lo incassa e vola dritta a terra, senza però subire troppi danni.


    Situazione Finale:
    Dadi e Shin ad un paio di metri di distanza l'uno dall'altra.

    Commenti Arbitro:
    The_Dragon Ti ricordo che devi scalare 18 punti resistenza per l'attacco ricevuto nel turno scorso. Detto questo, ho fatto fallire ben tre dei quattro pugni per una questione di principio. Lo specchietto delle azioni è fatto proprio per scrivere le azioni compiute dal pg, non lo si lascia vuoto e si scrive uno spoiler. Difatti Delin si è accorto di un solo pugno, proprio perchè nello specchietto azioni non hai scritto nulla e nel narrato non hai descritto praticamente niente, quindi, ti becchi la penalità. Detto ciò, evita di scrivere in nero, poichè, in versione desktop non si riesce a leggere praticamente nulla :asd:
     
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    Dadi Junsui
    Ouch! Un singolo e breve lamento uscì dalla bocca della ninja albina mentre cadeva a terra, la sua voce che rimbombava nel suo corpo mentre in pratica cadeva di sedere sul terreno polveroso. Nonostante avesse provato a schivare con maestria quel pugno che le era stato rivolto al viso, uno di questi era riuscita a colpirla e le aveva fatto perdere l'equilibrio, probabilmente a causa del suo movimento. Per fortuna quel Genin di Iwa aveva avuto la decenza di non colpirla sul naso, altrimenti si sarebbe dovuta trovare con il setto nasale deviato per tutta la vita. Quel colpo sul mento aveva però avuto abbastanza forza da farla cadere ed oltre al dolore una breve ma intensa sensazione di irritazione le partì dal centro del petto e continuò a salirle fino alla gola. Oltre ad essere una reazione del suo corpo al male ricevuto, lei stessa si maledì per non essere stata abbastanza veloce. L'albina strinse i denti e pensò tra sé e sé che doveva proprio cominciare a concentrarsi sui suoi riflessi. Quel colpo aveva mandato a farsi benedire tutta la sua strategia, considerato che ormai Shin aveva capito chi fosse la vera Dadi Junsui in quel mucchio di copie, che erano rimaste a guardare come tanti spettatori muti ed inutili. Per la ragazza ogni fallimento era un peso che non riusciva a sopportare bene, non riusciva a mandare giù. Soprattutto quando chi ti trovi davanti ti insulta e riesce persino a farti distrarre a causa dei tuoi sentimenti. L'albina era ancora a terra in quel momento, ma si alzò velocemente aiutandosi con le mani e spingendosi con le ginocchia in posizione eretta. Dadi tentò di mantenere un'espressione che non facesse trasparire le sue emozioni, ma molto probabilmente in quel momento i suoi occhi comunicavano tutto il contrario. Probabilmente perché era la prima volta che combatteva con qualcuno che non fosse un suo compagno di classe, ma l'essere stata almeno momentaneamente battuta le dava sensazioni nuove e che le facevano turbinare lo stomaco. Forse perché non era mai riuscita a confrontarsi con gli altri che tutto ciò la influenzava così tanto? Era un ambiente nuovo e non sapere come affrontarlo era come affrontare un viaggio senza alcuna mappa o indicazione di dove si stia andando. Non sapeva se aggiungere qualcosa, se commentare in qualche modo il colpo appena ricevuto. Avrebbe dovuto dire "bel colpo"? Oppure continuare con quei semplici insulti che fino a quel momento aveva solo pensato e che non aveva avuto il coraggio di dire?
    Dadi sembrò voler dire qualcosa, ma quelle parole le morirono sulla punta della lingua. Non doveva continuare con quell'atteggiamento che l'aveva appena fatta colpire, o perlomeno l'aveva scottata così tanto per essere stata colpita. Doveva ricordarsi che innanzitutto era un allenamento con i ninja che l'avevano accolta, per quanto non le facessero proprio simpatia. Non voleva apparire nuovamente come un'imperscrutabile regina dei ghiacci, non come lo era nella sua classe.
    Sei veloce, uh... Disse quelle parole piano, quasi non volesse che Shin le sentisse. Qualcosa doveva pur dirla prima di attaccare di nuovo, no? I suoi occhi si posarono per un attimo sul ninja che l'aveva accompagnata lì, ma non sembrava avere particolari reazioni. Si rimise di nuovo in guardia, pensando a cosa fare. Senza il supporto delle copie non poteva tentare alcuna manovra offensiva che le coinvolgesse anche se, si disse tra sé e sé, le poteva usare come diversivo visivo. Ferme come erano però in quel momento erano inutili. Non voleva di nuovo andare addosso a Shin senza alcuna idea di cosa fare, considerato che non voleva ricevere un altro pugno in faccia, soprattutto uno mirato meglio del precedente.
    Decise così di sfruttare nuovamente le sue immagini speculari, cercando però di non attaccare in modo identico al precedente. Avrebbe quindi riunito i gruppi di copie, comandandole mentalmente di disporsi in modo da formare quasi una barriera coi loro corpi di fronte a lei. Dadi sarebbe balzata all'indietro passandoci attraverso, cercando di mischiare nuovamente la propria figura in modo da nascondersi tra di loro e distanziandosi di un altro paio di metri da Shin. Aveva bisogno solo di qualche secondo per compiere i sigilli che le servivano. Innanzitutto, avrebbe tolto di mezzo quelle sue 20 copie usando il sigillo della Tigre per annullare la tecnica della moltiplicazione Oboro, facendole tutte svanire nel nulla. Mantenere due tipi di copie per lei era impossibile e non voleva disturbi nel suo chakra. Dopodiché, separando quasi il chakra da sé, avrebbe generato 8 cloni grazie alla Tecnica della Moltiplicazione del Corpo. Le copie formate dalla tecnica accademica erano in pratica apparse 4 alla sinistra di Dadi e altre 4 alla sua destra. Le aveva create non per fare numero, ma per ovviare ad un difetto dei cloni che prima avevano posato i loro piedi sul terreno. Quest'ultimi non avevano nemmeno la possibilità di poter toccare i propri arti essendo vere e proprie proiezioni di chakra, ma quelli della tecnica accademica potevano almeno battere le mani. Eseguita questa operazione, avrebbe cominciato assieme alle sue copie a correre verso il suo avversario facendo un grosso respiro, impastando il chakra tra le sue mani. Come in uno spettacolo di marionette, le copie si sarebbero disposte a semicerchio battendo all'unisono con l'originale le mani a poca distanza da Shin. Se fosse riuscita nel suo intento, il Palmo del Forte Vento avrebbe creato un piccolo tornado dalle mani della Dadi originale e sarebbe stato in grado di sbalzare via il suo avversario e farlo cadere con la schiena per terra.
    scheda
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    ◆Dadi Junsui◇
    Resistenza: 94
    Stamina: 195-15=180
    ◆Equipaggiamento e Protezioni:
    Testa Resistenza protezione: Coprifronte di Oto [+30]
    Azioni:
    ◆Tentato mescolamento tra le copie Oboro;
    ◆Annullamento Tecnica della Moltiplicazione Oboro;
    ◆Tecnica della Moltiplicazione del Corpo (Ninjutsu D, -5)
    ◆Palmo del Forte Vento (Ninjutsu C, -10)
     
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    UN’ACCOGLIENZA MOVIMENTATA




    Narrato - - Parlato - "Pensato"



    il pugno di Shin andò a segno al primo colpo, la ragazza cadde a terra di culo e sembrò scocciata per questo. Shin poté notare nei suoi occhi un lampo quasi d’odio nei suoi confronti, oppure per se stessa, non poteva saperlo. Questo lo fece contento, aveva ricambiato il favore di prima alla ragazzina, che ora stava quasi per mettersi a piangere? La fantasia di Shin avvolte partiva in quarta per conto proprio, ovviamente la ragazza non si sarebbe messa a piangere, ma lui ci “godeva” comunque all’idea. Le stupide strategie della ragazza per fargli perdere l’orientamento della sua posizione erano veramente seccanti, ma il fatto di averla presa comunque li dava un senso di goduria non da poco. Si passò il pollice sul naso e allargando leggermente le gambe si mise in guardia pronto a ricevere l’offensiva del suo avversario che non tardò ad arrivare. Dadi fece una cosa assai strana, fece scomparire i suoi cloni per poi farli ricomparire. Shin rimase un po’ perplesso ma poco gli importava, le ragazzine si stavano avvicinando. Se già una era una seccatura per lui pensa averne ventuno attorno cosa voleva dire, ma questo non lo demoralizzò, infatti stavolta non avrebbe aspettato l’attacco della sua avversaria, per cui compose un unico sigillo, quello della Tigre, dando il via al suo contrattacco. Improvvisamente il suo corpo iniziò a fremere in maniera innaturale, preludio però di uno scattò in avanti del giovane che mirò all’ultima copia che si stava posizionando e, cercando di sfruttare una sua tecnica di combattimento corpo a corpo, sparì, riapparendo sotto la copia della ragazza. Con un rapido movimento del corpo, punto le mani a terra e cercò di sfoderare un possente calcio al mento di Dadi, sperando che quella fosse la ragazza giusta, sennò avrebbe fatto la figura dello sciocco calciando il nulla. Se invece la sua combinazione fosse andata a buon fine la ragazza si sarebbe presa una forte pedata sul muso e si sarebbe trovata a volare in aria a tre metri da terra, più o meno, stando così alla mercé di un possibile attacco da parte di Shin.




    Shin Urameshi

    Resistenza: 128-5= 123
    Stamina:95-5= 90

    Azioni e Tecniche usate:
    - Shin attiva la tecnica del corpo sfarfallante (-5 stamina) così da darsi un boost per la tecnica successiva.
    - Poi usa la tecnica dell’alzata della foglia (-5 resistenza) in difesa come contrattacco puntando al mento dell’ultima Dadi che si sarebbe posizionata attorno a lui.






    Edited by The_Dragon - 3/3/2019, 12:39
     
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    Responso nr. #2


    Attacco -Dadi Junsui:

    Mescolamento tra le copie Oboro: Supporto - Riesce
    Annullamento Tecnica della moltiplicazione oboro: Supporto - Riesce
    Tecnica della Moltiplicazione del Corpo: Supporto - Riesce
    Palmo del Forte Vento: 60 +20 +5 +8 +7= 100


    Difesa -Shin Urameshi:

    Tecnica del corpo sfarfallante: Supporto - Riesce
    Alzata della foglia: 30 +40 +2 +6 +7(arrotondato per eccesso)= <b>85







    Danni:
    Shin Urameshi: 10 +20 +2= 32




    Narrazione Turno:
    Dopo essersi beccata un possente pugno sul grugno, l'albina cerca nuovamente di rimettersi in carreggiata, mettendo in atto una buona strategia. Scioglie la tecnica della moltiplicazione Oboro e si concentra su un'accademica moltiplicazione, che le permette nuovamente di perdersi tra le copie. A questo punto, parte all'attacco assieme a Shin che prova una contro offensiva, che sfortunatamente si rivela vana per via della sua poca velocità rispetto a quella della ragazza, che con un colpo ventoso sbalza via il proprio avversario.


    Situazione Finale:
    Dadi e Shin a 5 metri di distanza l'uno dall'altra.

    Commenti Arbitro:
    The_Dragon Non ti seccare se parlo sempre con te, ma queste cose servono anche per migliorare :si2: Per quanto potesse anche andare bene il contrattacco in se, ti ricordo che non puoi contrattaccare prima che l'avversario faccia la sua mossa. Cadi nel Metagame. Non ho annullato nulla solo perchè comunque non saresti andato a segno, ma ocho eh :si2:
    P.S.
    Ti invito nuovamente a non scrivere in nero, che mi secca dover evidenziare in continuazione il post per poterlo leggere :asd:
     
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    UN’ACCOGLIENZA MOVIMENTATA




    Narrato - - Parlato - "Pensato"



    La strategia non diede si suoi frutti, questa volta Shin fu stranamente più lento della ragazza, caso forse dettato da una possibile indecisione del ragazzo, o aveva atteso troppo a lungo per colpire l’ultima ragazza che si unì al party. Qualunque fosse stato il motivo non avrebbe cambiato il fatto che ora si trovava con il culo a terra per mano di una ragazzina. Questo non poteva sopportarlo, il suo orgoglio ne risentì profondamente. Come poteva lui soccombere alla misera forza della ragazza? Questo non poteva accettarlo. Si rialzò livido in volto mentre incorniciava un ghigno. Le avrebbe fatto male e non poco. Ora però doveva solamente capire quale fosse l’originale che, per quanto l’avesse colpito, si nascondeva ancora tra esse. Anche se le copie erano solamente illusorie Shin non poteva sapere quale di loro fosse l’originale, purtroppo la strategia di Dadi era assai interessante e ben ponderata. Era chiaro che quello fosse il punto debole di Shin, non aveva tecniche che gli permettessero di colpire tutte le Dadi davanti a lui. Questo però non lo scoraggiò, infatti non si sarebbe arreso facilmente, non era tipo che mollava davanti a quelle bazzecole, avrebbe lottato fino alla fine anche se questo l’avrebbe portato inesorabilmente alla sconfitta. Scrocchio il collo e si rimise in guardia pronto a sferrare il suo attacco.

    - Devo ammetterlo non sei niente male ragazzina. Addirittura il fuuton sai usare. Davvero non me lo aspettavo da una come te...

    Non terminò apposta la frase per farlo sembrare un “insulto” anche se non lo era, ma Shin voleva far reagire la ragazzina così da scovarla in mezzo al gruppo, per cui non smise di osservarle tutte con attenzione alla ricerca di un piccolo movimento del corpo che la potesse tradire, una qualsiasi alterazione che normalmente una copia non avrebbe avuto. Se l’avesse trovato avrebbe attaccato la copia in questione. Se non l’avesse trovato avrebbe comunque attaccato a caso una delle varie ragazzine. La strategia, se così si poteva chiamare, era molto semplice. Shin avrebbe imitato la ragazzina, avrebbe riattivato la tecnica della moltiplicazione e, confondendosi con le sue copie, avrebbe sfruttato quella occasione provando a correre contro di loro ma, mentre le sue copie lo imitavano alla perfezione, lui avrebbe puntato ad una Dadi correndole in contro e, attivando nuovamente la sua tecnica del corpo sfarfallante, avrebbe poi usato la tecnica che voleva usare poco prima cercando di sfruttarla al massimo. Se tutto fosse andato secondo i piani sarebbe scomparso alla vista delle ragazzine per ricomparire sotto di una di loro e avrebbe scaricato un poderoso calcio allo stomaco della malcapitata scaraventandola in aria per alcuni metri. In seguito se la ragazza fosse stata quella giusta avrebbe combinato quella tecnica ad un’altra, prendendo lo slancio avrebbe saltato cercando di colpirla con la sua tecnica più scenica, l’entrata dinamica. Se la combinazione fosse andata a buon fine avrebbe fatto fare un bel volo alla ragazzina.




    Shin Urameshi

    Resistenza: 123-10= 113
    Stamina: 90-10=80

    Azioni e Tecniche usate:
    - Attivazione tecnica della moltiplicazione (-5 stamina) si confonde con le copie.
    - attiva la tecnica del corpo sfarfallante (-5 stamina) così da darsi un boost per la tecnica successiva.
    - Poi usa la tecnica dell’alzata della foglia (-5 resistenza) puntando al petto di una delle Dadi
    - Se colpisce la vera Dadi la solleva di tre metri con la precedente tecnica e usa l’entrata dinamica (-5 resistenza)per colpirla mentre è a mezz’aria




     
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    Dadi Junsui
    Era riuscita ad avvicinarsi al suo avversario, tante ragazze che avevano battuto le mani quasi come se fosse uno spettacolo ben riuscito. Ma solo la Dadi originale aveva scatenato una raffica di vento dai suoi palmi, sferzando la pelle del ragazzo con un piccolo tornado che lo aveva fatto cadere all'indietro. I suoi muscoli si rilassarono per un secondo ed assieme ai suoi cloni dalla posizione piegata in avanti in cui si trovava si era rimessa dritta in piedi, osservando il ragazzo curiosa. Chissà cosa avrebbe fatto, ora che l'aveva atterrato pure lei. Avrebbe interrotto il combattimento rivelando un cuore gentile od avrebbe continuato con la sua fastidiosa serie di parole che cercavano di scalfirla? Lo vide rialzarsi e nonostante nel suo viso ci fosse qualcosa di diverso, scelse nuovamente la seconda opzione. A quella nuova provocazione Dadi inizialmente si sentì in colpa, ma solo per secondo. Aveva pensato di aver esagerato ad utilizzare il chakra elementale contro di lui, considerato che alla fin fine erano due concittadini se lui l'avesse voluta considerare in quel modo. Però quando le parlò di nuovo in quel modo semplicemente la sua espressione attenta venne semplicemente sostituita da una neutra e posata. La fissava evidentemente e le venne il sospetto che si aspettasse qualche tipo di reazione collerica. Non si sarebbe fatta provocare di nuovo da quel tipo che aveva deciso di fare di tutto per sembrare antipatico e scontroso. Non valeva la pena socializzare con lui o provare a scambiarsi qualche consiglio, o perlomeno era ciò che aveva costruito dall'immagine di Shin tramite queste interazioni spiacevoli. Era lei che era eccessivamente vendicativa o collerica nei suoi confronti e non riusciva a gestire un po' di sana gestione?
    Le venne questo dubbio, che doveva mettere da parte mentre vedeva il suo avversario impastare il chakra tramite dei sigilli che riconobbe in fretta. Come era facile intuire, visto che li aveva appena eseguiti, i gesti con le mani portarono alla creazione di un numero di copie pari a quello dell'albina. Uno squadrone di Genin di Oto era di fronte ad un altro di Genin di Iwa e questi si guardavano intensamente, come se ognuno di loro fosse quello reale. Ora chi fosse il vero Shin e la vera Dadi era sconosciuto ad entrambi e tutti e due potevano solo affidarsi alla loro fortuna per cercare di portare a segno il colpo. Osservò quindi quel plotone di capelli esplosivi comporre il sigillo della tigre, incrociando le dita ed appoggiando i polpastrelli tra di loro. Non aveva idea di cosa stessero per fare, ma la distanza tra di loro era molto breve e lei sospettava che volesse tirarle un altro pugno. Aveva recuperato il suo spirito combattivo e non avrebbe di certo rinunciato alla vittoria, se fosse stato possibile trovare un vincitore. Già prima non era riuscita a schivare un semplice pugno coi suoi riflessi mediocri, ma aveva ottenuto buoni risultati superandolo nell'impastare il chakra. Tutti gli Shin avevano compiuto la medesima azione di andare verso ciascuna Dadi, considerato che erano in pari numero. Dadi non aveva l'occasione nei pochi secondi che le rimanevano di capire chi fosse quello vero, così avrebbe considerato il primo Shin che le si sarebbe parato davanti come quello originale. Accumulando il chakra elementale nel palmo delle mani come prima, avrebbe sentito un leggero brivido prima di lanciare la tecnica. Utilizzando il Palmo del Forte Vento sullo Shin che le sarebbe venuto addosso, avrebbe battuto la mani di fronte a sé all'altezza del suo addome generando un altro tornado di vento e scatenandolo contro il ragazzo, mentre faceva un veloce balzo all'indietro. Se avesse colpito uno dei falsi Shin, avrebbe semplicemente annullato quella copia così come lui stava colpendo la Dadi sbagliata. Se avesse colpito quello originale invece c'erano grosse possibilità di poterlo rispedire all'indietro. Entrambi avevano una probabilità su otto di poter riuscire nel loro intento, nonostante il loro obiettivo fosse quello comune di colpire l'avversario con una tecnica.
    scheda
    Marine by ƒreï | wowie!


    ◆Dadi Junsui◇
    Resistenza: 94
    Stamina: 180-12=168
    ◆Equipaggiamento e Protezioni:
    Testa Resistenza protezione: Coprifronte di Oto [+30]
    Azioni:
    ◆Mantenimento Tecnica Moltiplicazione del Corpo (-2 Stamina)
    ◆Palmo del Forte Vento (Ninjutsu C, -10 Stamina)
    ◆Schivata all'indietro
     
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20 replies since 29/1/2019, 18:49   474 views
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