Accademia Shiryu

Accademia Shiryu post 1
Narrato - Parlato - Pensato - Parlato altrui

E ricorda: arrabbiarsi di tanto in tanto non è sbagliato, mentre reprimere la rabbia e restare sempre arrabbiati è pericolosissimo. Questa è la differenza tra l’odio e il rancore. Quando ardi di rabbia, c’è odio, ma è momentaneo: va e viene, non c’è ragione di preoccuparsi. D’altra parte, se reprimi la rabbia, l’odio scompare e subentra il rancore, che ti accompagnerà incessantemente: la rabbia repressa disturberà ogni cosa, dal comportamento alle relazioni. Ora non sarai più arrabbiato di tanto in tanto, ma in modo permanente; sarà una rabbia priva di un oggetto particolare, generica: diventerà una qualità del tuo essere; avrà fatto presa su di te. Non saprai dire con chi sarai arrabbiato, perché sarà una rabbia che ti porterai dietro dal passato; si sarà trasformata in una specie di serbatoio al tuo interno: sarai semplicemente arrabbiato.

Al limite destro della stanza vi era una scrivania, rudimentale, povera, spoglia, un semplice tavolino grezzo e poco lavorato. Lì studiava e, praticamente, viveva il giovane monaco che da lì a poco sarebbe diventato ninja. Le fredde e sempre nebbiose giornate, tipiche di Kirigakure, gli davano una mano nell'isolarsi, nella contemplzione del tutto, nella contemplazione di sé.
Shiryu continuava a scrivere sulla pergamena, rileggeva, e riprendeva, raramente faceva correzioni al suo operato, quelli dovevano esserei suoi pensieri, scritti senza filtro, di getto, come erano nella sua mente.

Ah Shiryu, sei già sveglio, come sempre... Ricordati che oggi è il grande giorno, non tardare.

Quelle parole erano state pronunciate da Yosuke, uno dei pochi coetanei che erano lì tra i monaci di Kiri, grande ammiratore dell'amico Shiryu.

Credi me ne sia dimenticato?

Il ragazzo, che sarebbe diventato ninja quel giorno, chiuse la pergamena e si alzò, era già pronto ed a piccoli passi si incamminò verso l'uscio. Diede una pacca sulla spalla al suo amico e se ne andò.
Non incrociò altri monaci, sapeva bene che strada fare per non incontrare nessuno, normalmente non era un tipo schivo ma, quel giorno, era diverso. Una sensazione che agiva come una costante pressa sul suo stomaco lo condizionava. Era strano, non era mai stato un tipo ansioso,o forse, non aveva mai affrontato prove difficili nell'arco della sua breve vita. La cosa però gli faceva piacere, collezionare nuove emozioni era una cosa unica e sicuramente avrebbe arricchito la sua conoscenza di sé.
il tragitto tra la residenza dei monaci e l'accademia del villaggio non era breve ma comunque era facilissimo da ricordare anche circondati da quella nebbia, due sole curve e tutto rettilineo. gli piaceva molto camminare, lo faceva sentire libero, a volte aveva come la sensazione di inserire una specie di pilota automatico che lo portava in giro, le gambe andavano e la mente volava via.
In breve tempo il ragazzo arrivò all'accademia di Kiri, quante volte vi era passato, quante volte era entrato da lì al solo scopo di prepararsi per questo giorno.
Lungo il corridoio freddo che portava alla classe incontrò Shizuka, una delle ragazze con le quali aveva stretto amicizia, i due avevano praticamente vissuto insieme gli anni dello studio per diventare dei ninja. Shiryu era grande estimatore della sua amica, la trovava geniale in ogni sua forma, era spigliata, dalla risposta pronta e sempre disposta a dare una mano a qualcuno che sapeva come chiederglielo, con lei bisognava fingersi perennemente disinteressati, solo così si potevano ottenere le sue attenzioni.

Muoviti che secondo me siamo in ritardo!

Shiryu la guardò con lo stesso sguardo di chi non ha ancora preso il caffè mattutino e non vuole sentire parole che non siano "quanto zucchero?"

Sbaglio o hai saltato la parte dei saluti?

Shizuka sorrise, si aspettava quel tipo di risposta da parte di Shiryu, aveva imparato a conoscerlo bene, di tutta risposta però gli diede uno scappellotto e corse in aula.
All'arrivo dei due ragazzi, metà della classe era già seduta ai propri posti, si sentiva odore di giornata speciale nell'aria, oltre ovviamente al pungente freddo ai quali erano tutti abituati dalla nascita.
Tempo di scambiare qualche parola con i compagni di corso e la porta si aprì, un uomo dall'apparenza trasandata, capelli neri e barba poco curata, varcò la soglia della classe, era lui il sensei di quel giorno.

Essendo che mi piacerebbe essere a casa o da qualche altra parte a prendere parte agli inziali preparativi per la festa della purificazione, facciamo il tutto molto in fretta eh?...

Shiryu guardava compiaciuto la scena, in quel momento non chiedeva di meglio, l'ansia era aumentata e non vedeva l'ora di poter uscire da quella stanza, gli sembrava tutto ancora più strano, fino al giorno prima avrebbe giurati di non aver mai provato o potuto provare una sensazione simile.

Bene Shiryu, fatti avanti e scegli una delle tre tecniche fondamentali ninja, ovvero: Tecnica della trasformazione, della moltiplicazione o della sostituzione. Cerca anche di spiegare la tecnica in ogni sfaccettatura e poi svolgila. Prego.


Il ragazzo si alzò senza proferire parola e dopo essersi avvicinato alla cattedra e fatto un piccolo inchino in segno di rispetto, si accinse a svolgere il compito assegnatogli.

Una delle tre tecniche basilari del mondo ninja è la tecnica della moltiplicazione del corpo. Essa consiste nel creare delle copie illusorie di sé stessi molto limitate, in quanto esse non possono interagire con ciò che le circonda, svanendo al minimo contatto con oggetti esterni o persone.

Shiryu non si era esercitato troppo nell'utilizzo di questa tecnica, tuttavia, sin dalla nascita, era sempre dotato di una maggiore maestria nel controllo del suo chakra rispetto alla media dei suoi coetanei, in questo modo puntava a sorprendere l'insegnante con la quantità di cloni creabili, creandone ben 5. In poco fece i 3 sigilli utili all'utilizzo della tecnica: Pecora, Serpente, Tigre. Cinque "nuvolette" di fumo comparvero nell'aula e svanirono dopo poco rivelando le copie illusorie mentre il ragazzo aspettava il verdetto del suo maestro.

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La tecnica era andata a buon fine, come da copione. Non era stato difficile ed ora Shiryu era pervaso da un sentimento che gli riscaldava il petto, fiero forse? Orgoglioso del suo lavoro? Soddisfatto? Probabilmente sì, ma non ci volle molto per farlo tornare con i piedi sulla terra. i suoi pensieri andarono subito a fare un paragone con le cose viste fare dagli altri ninja che conosceva, non i suoi coetanei, i sensei.
A piccoli passi...
Si ripeteva spesso quelle parole per frenare la sua bramosia di conoscenza, uno come lui non doveva essere impaziente, nella maniera più assoluta.
L'insegnante ispezionò a fondo il ragazzo e le sue copie, controllando la buona riuscita della tecnica. Ritenutosi soddisfatto tornò alla cattedra, chiedendo al giovane aspirante ninja di volgere anche un'altra delle te tecniche basilari di un ninja.
Avendo appena svolto la tecnica della moltiplicazione, Shiryu si trovava quindi a scegliere tra la tecnica della trasformazione e quella della sostituzione. Non ci volle molto perché il ragazzo scegliesse la prima, non aveva preferenze in questo caso, la sua "specialità" l'aveva già eseguita e con ottimi risultati, però la tecnica della trasformazione si prestava di più ad una dimostrazione rapida ed indolore.
Prima di proseguire girò un attimo lo sguardo in direzione dei suoi compagni di corso e principalmente della sua amica Shizuka. Lei era la più brava nelle tre tecniche basilari e qualche volta aveva dato una mano al monaco nel comprenderle.

Allora farò la tecnica della trasformazione

Shiryu si mise in posa, pensando quale trasformazione effettuare, non voleva esser banale trasformandosi nel sensei ma il tempo stringeva, così decise di optare per la prima persona che gli fosse venuta in mente, ripassando mentalmente i sigilli per utilizzare la tecnica.

Cane, Cinghiale, Pecora

Il ragazzo eseguì i sigilli seguiti subito dalla tipica nuvola di fumo. Se la tecnica fosse andata a buon fin, una volta diradatosi il fumo, ne sarebbe comparsa una copia identica della sua cara amica Shizuka

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Azioni:
- Tecnica della trasformazione

Stamina:
150 → 145 (moltiplicazione turno precedente) → 140

Resistenza:
150

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Ed erano due su tre, anche la tecnica della trasformazione era andata a buon fine, il sensei l'aveva analizzata attentamente e, sebbene non fosse perfetta, era più che sufficiente. Shiryu appariva per nulla provo dal'esecuzione delle due tecniche che lo avevano fatto arrivare alla parte finale dell'esame, sempre lì fermo davanti al suo insegnante di turno.
Ok, ora dovrebbe mancare solo la tecnica della sostituzione, a rigor di logica...
Non passarono che pochi attimi dall'esecuzione della tecnica della trasformazione quando il sensei si rivolse all'esaminando
Bene così... Ora manca solo l'ultima tecnica fondamentale. Svolgila e diventerai Genin.
Quelle parole suonarono come una carica nella testa del ragazzo che, quasi come si fosse scocciato, era impaziente di finire quell'esame, l'ansia da prestazione che gli avvolgeva il petto poco fa lasciò spazio ad una, molto più gestibile, fretta di finire, anche se può sembrare presuntuoso, il ragazzo sapeva bene di meritare la nomina a genin.
Potrei avvalermi dell'aiuto di un altro studente per questa consegna?
Le parole gli vennero senza pensarci molto, aveva voglia di finire l'esame ma voleva farlo nella maniera migliore. La tecnica delle sostituzione consisteva in una rapida schivata sostituendosi, come bersaglio, con un oggetto dalle dimensioni non troppo dissimili alle proprie, va da sé quindi che la riuscita sembri molto più realistica con la collaborazione di terzi. Il sensei rispose rapidamente dando il suo consenso con un rapido cenno della mani come a dire "prosegui pure". Lo sguardo del ragazzo si rivolse nell'immediato alla sua compagna di avventura che sapeva già cosa fare. I due si erano esercitati insieme più di qualche volta e non sarebbe stata la prima volta che avrebbero provato insieme la tecnica, così Shizuka si mise in posizione aspettando il cenno del monaco aspirante genin. Una rapida occhiata alla stanza alla ricerca di un oggetto col quale sostituirsi, subito la sua attenzione cadde sullo zaino di uno dei suoi compagni, aveva l'aria di essere più un grande borsone che uno zaino, era grande quasi da eclissare il suo portatore, il tipico ragazzo super studioso e dal fisico assolutamente non invidiabile.
Shiryu diede il via alla compagna che gli lanciò uno dei suoi libri a mo' di frisbee
Pecora, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente
La consueta nuvola di fumo fece la sua apparizione, dopo essersi diradata avrebbe svelato l'esito dell'esame del ragazzo, se il suo titolo sarebbe diventato "Ninja della pioggia" o rimasto "studente".

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Azioni:
- Tecnica della sostituzione

Stamina:
135/150

Resistenza:
150