Follia

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    92

    Status
    Offline
    Oscurità ovunque, l’oblio dei sensi era giunto all’improvviso.
    Nessun senso di profondità. Ogni confine, spazio e orizzonte era diventato indecifrabile, idefinito.
    Anche il tempo sembrava essersi fermato, intrappolato fra le fitte maglie del buio più totale. Tenebre troneggiavano incontrastate in quel mondo irreale, illusorio.
    Una terra completamente priva di ogni rumore o fonte di luce. Un luogo completamente cloroformizzato, privato di tutto.

    Poi d'improvviso un lampo, bianco e lucente come gelida neve.
    La luce spezzò per un momento quel mondo intessuto di tenebre, alzando il sipario di quel teatro del silenzio e mostrando cosa l’oscurità tratteneva: la Morte.
    Poi tutto tornò nera pece e rimase solo l’assordante assenza di rumore ad opprimere l’aria.
    Quel mondo alieno venne di nuovo ingoiato dal buio e così rimase fino a quando altri lampi non iniziarono a susseguirsi irregolarmente, sempre più incalzanti, sempre più abbaglianti.
    La luce squarciò l’oscurità e la pace di quel mondo venne infine strappata via, mostrando così un paesaggio funesto.
    Quella terra si andava delineando, plasmata e illuminata dai baleni delle saette.
    E così, tutto divenne improvvisamente chiaro, limpido, definito e reale.
    Dal nulla apparvero, come per incanto, scudi spezzati, armature divelte, stendardi lordi di sangue e fango. Ovunque regnava caos e distruzione. Il terreno, melmoso e marcescente, era stato trafitto da migliaia lance, picche o spade. Corpi deformi erano disseminati in ogni dove, tappezzando la terra a perdita d’occhio. Corpi esanimi, tumefatti, ridotti a pezzi, oppure semplicemente distesi immobili, irrigiditi dal rigore della morte. Pallidi cadaveri lasciati a marcire in quello che si era rivelato essere l’ultimo dei campi di battaglia senza nome.

    Seppur non volendo, Shirai vide muovere le sue gambe in avanti, come se fosse trainato da una forza invisibile. Una forza che aveva agito al netto della volontà del giovane.
    Due passi in avanti e le gambe del soldato sprofondarono nel terreno, arrivando risucchiare perfino le ginocchia dentro a della viscosa melma.
    La sensazione non fu nuova e Shirai riconobbe subito di star affondando dentro strati e strati di neve fresca. Neve così alta e soffice che creò subito, nella mente del giovane, il ricordo delle montagne di Tetsu. Shirai si sentì subito a casa, rinfrancato nell’animo dalla coscienza di essere tornato in un luogo a lui familiare. Abbassò gli occhi per accertarsi della sua condizione, ma si inorridì nel vedere che la neve in cui stava affondando, era viscosa e porpora, intrisa del sangue di quella povera gente.
    Chiuse gli occhi per tre volte, ma si ritrovò ancora lì.
    Quando riaprì gli occhi e guardò meglio quella massa di morte che gli copriva le ginocchia, vide che, intrappolati nella melma, se ne stavano volti senza corpo di uomini straziati dalla morte. Giacevano a terra nell'oscurità del vespro, e neppure il timido chiaror di luna, che da poco si era levato, sembrava aver portato loro conforto. Una luna era sorta, dove prima regnava solo il buio. Una luna, non color del latte, no, quella era che era nata era una luna dipinta di rosso, screziata di sangue.
    Poi tutto scomparve di nuovo e ogni sensazione fu lavata via. Ogni senso annichilito.
    Passò un secondo, un’ora o, forse un secolo, prima che Shirai venisse ridestato da ultimo lampo.
    Al centro di questa distesa, dove il fulmine aveva colpito, si ergeva adesso una sagoma, una figura fumosa e indefinita. Nera come la morte, incappucciata ed esile, dava l’idea che si trattasse della triste mietitrice, venuta fin lì a riscuotere il proprio tributo.
    Voltata di spalle, quell’ombra stava finendo di estrarre una spada dal corpo di uno dei cadaveri che giaceva a terra.
    La spada venne elevata al cielo e, in risposta a questo gesto, comparve un fiume di sangue che sommerse ogni cosa, compreso Shirai.
    Un liquido denso ricoprì il soldato, abbracciandolo con un calore piacevole. Una sensazione che Shirai aveva già conosciuto. Un tepore rigenerante che si stava propagando nel corpo del giovane soldato, mentre questi veniva cullato dalle onde cremisi di quel fluido. E così arrivò la pace dei sensi e il buio che tornò ad oscurare quel mondo, questa volta non sembrò poi così male.
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    92

    Status
    Offline

    Nera falce, Regina del pianto
    Soldato di Tetsu, spezzato nell’io
    Dice lui "non è il mio momento"
    Lei risponde "si fa a modo mio"



    Passò un solo attimo, un eterno istante, e la figura apparve di nuovo, questa volta a pochi passi da Shirai. Celata dentro il suo ampio mantello, quell’ombra sembrava scrutarlo dentro. Una mano comparve da dentro la tela nera della cappa. Un mano grondante sangue che si eresse davanti a quel corpo informe per poi, con movimenti rigidi e decisi, fare cenno a Shirai di avvicinarsi.
    Lo spostamento innaturale di quell'atto, simile ad uno sfarfallio frenetico, non era sicuramente umano.
    Il terrore spandeva da Shirai come se fosse un’entità palpabile, solida e reale. Il ragazzo non avrebbe voluto avvicinarsi a quella figura, avrebbe anzi voluto fuggire via, ma la sua volontà non aveva rilevanza in quel mondo.
    Due passi in avanti e dieci battiti di cuore più tardi, portarono il ragazzo a pochi passi da que fantasma.
    Un grosso e lacero cappuccio a punta copriva completamente il volto dell’essere, nascondendo ogni lineamento.
    La stessa mano che richiamato a sé il giovane Riot, ora si accingeva a sollevare il cappuccio di quel mantello.
    L’altra mano, invece, stava ancora stringendo la lama che era stata rimossa dal busto del cadavere.
    Entrambe le estremità degli arti superiori, stavano ancora facendo gocciolare copiosamente il sangue a terra, dove si erano formate due grandi pozze color rubino.

    Il volto che emerse dal cappuccio era coperto di sangue. Un sorriso sardonico e malvagio si ergeva beffardo davanti al giovane Shirai, deformandone i lineamenti.
    Una risata lontana e metallica risuonò nell'aria, alimentata da un eco innaturale e persistente.
    Shirai riconobbe subito quel volto e la paura lo gelò all’istante, come se il ragazzo fosse rimasto seppellito per anni sotto una montagna di neve ghiacciata. Quel volto era familiare al soldato di Tetsu Ovest, il ragazzo lo aveva visto quasi ogni giorno della propria vita. La persona che lo fronteggiava non era altro che una versione malvagia di se stesso.

    dark-Shirai





    Ai piedi di Shirai ricomparve il cadavere da cui era stata sottratta la spada, e il giovane non trovò difficoltà nel riconoscervi la sua prima vittima. Il ragazzo di Tetsu Est che era morto sulle montagne a seguito di un colpo di spada di Shirai.
    La paura lasciò spazio alla rassegnazione. Un senso di afflizione che stava cercando di soffocarlo. Si sentiva in trappola, neppure nei sogni aveva trovato sollievo.
    La guerra, il rimorso, il senso di impotenza; tutto concorreva al non dargli respiro. Non era possibile sfuggire alla realtà, neppure il miscuglio di erbe e funghi che aveva rimediato la notte scorsa.
    Medicinale che, secondo il medico della compagnia, lo avrebbe fatto dormire per ore e ore, isolando la sua mente da ogni pensiero terrestre. Eppure quella droga non aveva funzionato, anzi aveva peggiorato le cose, dando forma concreta alle sue emozioni e ai suoi tormenti.
    Incatenato ad un incubo che vedeva il ragazzo cosciente, mettendolo di fronte alle più spiacevoli verità. La guerra lo aveva creato, plasmato dalla cenere della sua vita precedente.
    Non sarebbe nulla senza di essa e grazie ad essa trovava conforto. Non sarebbe mai stato il buono della favola, non sarebbe stato l’eroe. Non esisteva favola a cui aggrapparsi.
    La guerra era la condizione attuale di quella terra e Shirai poteva inginocchiarsi ad essa o perire.
    Lui faceva parte già parte di quel meccanismo oliato dal sangue dei figli di Tetsu, che lo volesse o meno.
    E, volente o nolente, sarebbe morto per far continuare a girare quel meccanismo.


    All'orizzonte fuochi di guerra
    Lei dice "amico dimmi di te
    Cosa ti manca ormai sulla terra
    Perchè non vuoi venire con me?”



    Edited by ShiraiRiot - 7/11/2018, 09:25
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    92

    Status
    Offline
    SPOILER]Parlato Shirai/Copia
    Parlato Shirai[/SPOILER]



    Ancora una volta, la scena mutò sotto gli occhi annebbiati di un sempre più confuso Shirai. L’intero paesaggio si sgretolò come se fosse stato polvere, mentre tutto tornò a dipingersi di tinte nere, annientando ogni senso di spazio e tempo.
    Dopo alcuni istanti di completa oscurità, una flebile luce apparve dall’altro, consegnando identità al paesaggio che così, si rimodellò a nuova vita.
    Colline nere apparvero all’orizzonte, stagliandosi al di sotto di un cielo striato d’argento.
    Neve iniziò a cadere con fiocchi ampi e grezzi; coriandoli portati in braccio da una corrente gelida. Bianchi come latte, freddi come la morte, quando queste briciole di ghiaccio iniziarono a toccare il terreno o la pelle di Shirai, presero a trasformarsi in macchie porpora, liquide e calde. Di nuovo il sangue si posò ovunque, creando pozze come laghi e insaporendo l’aria con un gusto di ferro e ruggine.

    “Tic, Tac, Tic, Tac, Tic, Tac”


    La sordida copia di Shirai ricomparve da una fossa comune, un buco pieno di ombre anonime e corpi supini.
    Portò davanti a sé la mano sinistra e, alzando il dito indice, iniziò a muoverlo lentamente, da destra verso sinistra, da sinistra verso destra.
    Come un metronomo, quel movimento della falange, scandiva il tempo con il quale la voce dava sfogo alle parole.


    “Tic, Tac, Tic, Tac, Tic, Tac”


    Se ne stava lì, immobile, con un sorriso beffardo stampato in faccia, mentre anche la testa iniziava a ciondolare a ritmo di quel ticchettio.
    Da dietro la figura, ora priva di mantello e cappuccio, strane croci iniziarono a sbucare dal terreno. Croci sulle quali erano stati fissati corpi umani. Braccia e gambe, inchiodate alle assi marcescenti del legno. A decine si ergevano fra quelle nere colline.
    Lamenti, grida, implorazioni e pianti si levarono all’unisono, sovrastando il lento ticchettio emesso dalla copiosa del giovane.


    Il tuo mondo è questo. Accetta la morte, abbracciala. Non sei abbastanza forte per sopravvivere, ma sei intelligente e questo mondo ti offre alcune opportunità, afferrale.

    Un bambino di massimo sei anni si avvicinò ai due. Ricoperto di stracci insanguinati, aveva il viso pallido e bianco come se fosse fatto di porcellana. Il viola tipico dei fiordalisi colorava il contorno della bocca, del naso e degli occhi. Occhi grandi e vuoti, letteralmente. Bulbi assenti, probabilmente strappati via dai corvi che volavano sopra la sua testa. Due fosse nere che rendevano inespressivo e inquietante il volto del bambino.
    I vestiti insanguinati non riuscivano a celare la pelle del fanciullo. Da sotto gli stracci porpora e beige, si intravedeva la pelle del bambino. Non era bianca e nemmeno rosa. No, era brillante e composta da: collane, anelli, pendenti in argento e oro. Granati rossi, lapislazzuli e una quantità di Ryo che Shirai non avrebbe mai più visto in vita sua. Il tutto era ricoperto da sangue incrostato e lorume.


    Prendi, strappa quel tesoro dalla pelle di quel bambino. Uccidilo e impossessati dei suoi averi. Avrai una vita agiata, una vita degna di essere vissuta. Se non lo farai tu, lo farà qualcun’altro. Quel moccioso è morto, che tu lo uccida o meno.
    Se vuoi vivere, e bada bene, non ho detto sopravvivere, dovrai accettare questa semplice regola:
    uccidi i deboli che immondano questa terra, uccidili e diventa forte. Altrimenti sarai tu il debole che verrà ucciso.
    Tic, Tac, Tic, Tac, Tic, Tac
    Il tempo sta passando inesorabile, mentre la guerra continua a mietere vittime. E tu? tu non sei in grado di interrompere tutto questo. Sei debole, sei solo. Questa guerra ti divorerà, maciullerà e trasformerà in concime per le piante. Sei come quella rosa che voleva sorreggere il peso del mondo. Rimarrai schiacciato sotto quel peso, appassirai.
    So che non desideri questo per la tua vita, quindi abbraccia questa verità e cogli i frutti che l’albero della guerra ha da offrirti.
    Vivi e prospera a spese dei piú deboli, a danno degli innocenti. Vivi a pieno la tua vita, perchè sappi che la tua esistenza, come quella degli altri figli di Tetsu, sarà breve.


    Shirai barcolló sotto la forza di ogni singola parola, come se fosse percosso da un maglio invisibile.
    I pugni si serrarono fino a dolere. Gli occhi si creparono di rosso, sull’orlo del pianto. La mascella si strinse al punto che i denti iniziarono a tremare, e il volto con loro.
    L’animo del giovane era ridotto a brandelli, dilaniato dalla verità di quelle parole. La coscienza in tumulto, divisa fra chi Shirai fosse e chi avrebbe voluto essere.
    Il cuore un tamburo che cantava melodie di guerra.

    NO..

    Shirai si sentì d’un tratto forte come non mai. Rinvigorito da una forza sconosciuta. Un’energia tumultuosa, selvaggia ma stranamente naturale. Shirai l’abbracciò a piene mani. Non sapeva perchè, ma sentiva che era la cosa giusta da fare.
    Il sangue evaporò tutto intorno al giovane, mentre il suo corpo pulsava e si espandeva.

    Ahahahah sei tutto nostro padre…


    Shirai abbassò lo sguardo e si intravide nella pozza di sangue che ancora non voleva evaporare.

    afkjdx



    Poi tutto divenne di nuovo buio, ma questa volta non silenzioso. No, i suoni e le grida rimasero, facendosi sempre più vicine ed intense.

    Ahahah Guardati ora, cosí fiero, cosí forte, cosí maestoso. Sei in tutto e per tutto uguale a lui. Quel giorno che ti ha strappato dalla tua famiglia. Ricordi? Ricordi come era arrabbiato al dojo? Gli avevamo disobbedito, raggiungendolo raggiunto al dojo. Lo abbiamo deluso e quella delusione lo ha fatto impazzire. Poco dopo, si trasformó nel demone di cui tu adesso hai preso le sembianze.

    E perché ci pensi adesso? Credi che la tua rabbia sia la stessa che provó nostro padre? Hai paura di seguire le sue orme? No, no, certo che no… Che impudente, credi davvero che la forza di quel demone possa aiutarti nel tuo intento.
    Sciocco, sei solo un illuso.. Tu non puoi controllare quel potere, guarda che fine ha fatto nostro padre. Ucciso dal rimorso delle sue azioni.
    E lui era un samurai migliore di te, che speranze hai tu? Nessuna.

    E poi chi ti dice che anche tu abbia quel dono?
    Quello era un talento di nostro padre, non tuo.
    Hai solo dato forma alle tue illusioni, alle tue paure, complice questa dimensione di Sogno.
    Stai solo sognando ragazzo, quando ti sveglierai tornerai ad essere il solito smidollato.


    Ricordi le sue parole? Quelle di nostro padre:
    Il sangue non mente, il sangue ricorda, il sangue ci dice chi siamo, quali sono le nostre radici. Ci rammenta che ognuno di noi ha i propri demoni da domare. Ma non avere paura figliolo, il Bushido ci permette di addomesticare le nostre paure e sconfiggere i demoni che assediano i nostri cuori.

    Non ho mai capito cosa intendesse dire, ma credo di iniziare a farmi un’idea adesso. Si, credo di avere ritrovato il primo tassello di un puzzle che pensavo di aver sotterrato in soffitta anni fa. Hai ragione, é ora che inizi ad abbracciare qualche verità, anche se scomoda. La veritá é che ti voglio morto, tu sei la zavorra che mi impedisce di evolvere, di migliorarmi.


    Shirai digrignó i denti, mostrando due grossi canini appuntiti. Bava spusa uscí dalla bocca mentre i muscoli neri del petto si gonfiavano vistosamente. Il ragazzo ricordava bene cosa era successo il giorno in cui suo padre sterminó mezzo dojo, devastando la vita di decine di persone. Si ricordava il modo in cui aveva azzannato la giugulare di due soldati, prima di compiere seppuku per la vergogna.
    Shirai era lí quel giorno e adesso avrebbe emulato le gesta del padre.


    Fermati, che stai facendo, non puoi uccidermi. Io sono la tua coscienza… NO, NOOOO


    Shirai si mosse al buio come se riuscisse a vedere, mosso solo da un istinto innaturale. Comprese che, oltre all'udito, anche il gusto non si era affievolito come in precedenza, e anzi, il sapore del sangue caldo era dolce per le sue papille, un nettare che stava appagando i sensi del giovane Shirai. L’odore del sangue era sublime, per non parlare dello sgretolarsi delle ossa e la consistenza della carne cruda.
    Shirai si sentì completo, come forse mai si era sentito in vita sua.
    Una completezza che aveva il sapore di morte, ma anche di libertà e potere.
    Potere… il potere di cambiare il mondo e renderlo migliore, anzi, il potere di trasformare il mondo nel terreno su cui cacciare…

    [color=red]
    Sciocco, credi che metterai a tacere la tua coscienza cosí facilmente? Sei solo uno stolto e questo é solo un sogno. Svegliati imbecille e torna a vivere la tua miserevole vita. Sei come il maiale che sogna ghiande, mentre tu aneli un pasto prelibato, il tuo padrone sta già affilando i coltelli per servirti al pranzo della domenica.


    … La mattina seguente ...



    Shirai si risvegliò ai margini di un foresta di abeti, il corpo infreddolito dalla neve e dal rigore dell’inverno. Per fortuna si era addormentato sotto le radici divelte di un grande abete caduto.
    Aveva fatto un bruttissimo incubo, ma per fortuna era finito.

    É stato solo un sogno. Merda, che assurdità. Dovró farmi ridare i soldi, quell’intruglio non ha risolto nulla, anzi ha aggravato il peso dei miei problemi..

    Il sangue non mente, il sangue ricorda… le nostre radici..demoni da domare. Come mai mi sono ricordato di questo? E se capire “cosa” sono, mi aiutasse a capire finalmente “chi” sono? Sto troppo male per ragionare cosí tanto, ci penseró domani. Oggi prendo ferie


    Tutto era tornato alla normalità e Shirai si ripromise di non assumere più sostanze di dubbia moralità. La testa pulsava e sembrava sul punto di scoppiare. Si mise a sedere, con fatica e dolore. La mattina silenziosa della foresta passó lentamente, scombussolata dall’eco dei continui conati di vomito che debilitarono il giovane per tutto il giorno.


    Pensavo in questo modo di introdurre il Sennika, visto che il mio PG non lo sa. Detto questo, spero vada bene un eccezionale risveglio casuale, anche se non ho i requisiti per mettere in scheda l'innata.
    Vorrei, se fosse possibile, lasciare aperto il topic per riprenderlo in futuro. Grazie a chi valuterà


    Edit. Confinando il sennika ad un sogno confuso.


    Edited by ShiraiRiot - 10/11/2018, 12:14
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Colui che è e si spera sarà

    Group
    Member
    Posts
    5,406
    Location
    Roma

    Status
    Offline
    Non avendo i requisiti non puoi sbloccare l'innata e non ti posso nemmeno dare l'exp, quando lì avrai rimetti il link nel topic di assegnazione e riceverai valutazione e conferma o meno dello sblocco
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    92

    Status
    Offline
    Ciao Stompo, il mio non voleva essere un post per lo sblocco dell'innata, ma piuttosto un gancio per iniziare a far capire al pg di averne una. Se sono stato frainteso mi dispiace e, se la decisione rimanesse la stessa, anche dopo questo chiarimento, allora va bene lasciare il tutto in stand by
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Colui che è e si spera sarà

    Group
    Member
    Posts
    5,406
    Location
    Roma

    Status
    Offline
    il punto è che per come è scritta risulta uno sblocco, non fraintendermi mi piace la pq, ma di fatto non posso considerarla valida perché implicherebbe la possibilità di un risveglio sotto stress che il tuo pg non potrebbe avere non avendo i giusti requisiti, quindi o la lasciamo in stand by ma senza exp o la cambi
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    92

    Status
    Offline
    Figurati, mi é tutto chiaro! Grazie della delucidazione! Riscrivo per i motivi spiegati prima, in modo tale da non far sembrare un risveglio effettivo, ma dando modo al mio pg di intuire. Grazie mille Stompo, davvero!
     
    .
  8.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Colui che è e si spera sarà

    Group
    Member
    Posts
    5,406
    Location
    Roma

    Status
    Offline
    33 exp
     
    .
7 replies since 6/11/2018, 17:46   172 views
  Share  
.