Seguendo il solco

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Kurosawa|Padre Kurosawa|Parlato|Pensato
* Shuriken del Vento Demoniaco

[Premessa]

Rimettere piede ad Oto da vivo era la sensazione migliore che ho provato dopo la fine della battaglia al Mare delle Sirene. Ho visto la morte in faccia, ed è grazie ad un'eroica Jonin che ora sono ancora qui...una Jonin di cui porterò il ricordo finchè vivo.

Riabbracciai i miei cari, ed insieme ci dirigemmo verso casa. Avevo decisamente bisogno di una doccia calda e di un momento per rilassarmi. Non appena rientrammo, mi fiondai in bagno, gettai i miei vestiti nel cesto dei panni sporchi e mi buttai sotto l'acqua calda. Una sensazione straordinaria.

Una volta che ebbi finito di lavarmi, mi vestii con una tuta a tinta unita, grigia, molto semplice, e mi misi a pulire e rassettare le mie cose; misi il borsello porta-armi, il taschino porta-armi ed il coprifronte ripulito sul tavolino, e accanto ad esso appoggiai il mio fidato Shuriken* con la sua cintura di cuoio a fianco.

Alla fine, crollai sul letto e riposai. Mentre riposavo, pensai di prendermi alcuni giorni sabbatici in modo da metabolizzare un pò gli avvenimenti recenti.

[Otogakure, casa di Kurosawa, 30 Ametsuki]

La giornata odierna segnava la ripresa degli allenamenti quotidiani: pensavo di passare al campo d'addestramento per allenarmi un pò con le poche tecniche che conoscevo, e poi avrei provato a chiedere a mio padre se aveva uno di quei foglietti che si usano per scoprire la propria natura elementale.

Neanche a chiederlo, mio padre mi lesse quasi nel pensiero quando, dopo essermi vestito ed equipaggiato, mi diressi verso l'uscita.

"Ehi, Kurosawa - stai andando al campo d'allenamento?"

"Si. Ora che sono al 100%, devo riprendere gli allenamenti quotidiani per mantenere le mie abilità sempre affinate, come mi dici sempre."

"Esatto! Vedo che ti ho insegnato bene - oggi non ho missioni, per cui verrò con te. So che non hai avuto tempo per scoprire la tua natura elementale, e ti aiuterò proprio in questo. Su, ci muoviamo?"

Senza indugiare, uscimmo di casa e ci dirigemmo verso il campo d'addestramento, uno dei tanti situato vicino all'Accademia, dove mi allenai come studente alle tecniche basilari. Era strutturato come gli altri - una spianata di terra compatta con tre ceppi di legno ad una delle estremità del campo, molto semplicemente.
Arrivati al campo, mio padre estrasse dal suo taschino due foglietti: uno lo tenne per sè, mentre l'altro me lo porse.

"Questo foglietto è fatto di carta particolare: se il chakra ci fluisce attraverso, si trasformerà a seconda della tua natura. Guarda me, per esempio."

Sapevo che mio padre era un ninja esperto e capace di manipolare il chakra alla perfezione; il suo foglietto prima si tramutò in polvere, e poi la polvere si inumidì, formando del fango.

"Hai appena visto due delle mie nature elementali: Doton, con il foglietto diventato polvere, e Suiton, quando si è trasformato in fango. Hai visto come ho fatto: ora prova tu."

Strinsi il foglietto tra l'indice e il pollice della mano destra, quindi cercai di impastare il chakra in modo da poi farlo fluire verso il foglietto e, se ciò fosse accaduto con successo, avrei notato una trasformazione del foglietto stesso.
Cosa che non avvenne, però, in quanto non cambiò neanche di una virgola, forse perchè ero emozionato ma allo stesso tempo spaventato dal fatto di poter ottenere un elemento non voluto. Il Doton sarebbe la natura perfetta per me, ma se ottengo la natura Raiton...che me ne faccio?

Rimasi una decina di secondi a fissare il foglietto come un ebete, poi mi colpii con due pacche decise sulle guance per scrollarmi la tensione e l'ansia di dosso.

"Hmpf. Quel che viene viene - inutile rimuginare. Ora concentrati!"

Ripreso il foglietto, si sedette per terra, con le gambe incrociate; la mano sinistra ando a posizionarsi sotto quella destra, che portava il foglietto. Mi presi un minuto in quella posizione prima di rimescolare nuovamente il chakra per farlo poi fluire negli arti superiori. Cercai di focalizzare la forma del mio chakra che fluiva nel foglietto, che in pochi secondi si sgretolò, cosa che mi rallegrò assai: il fatto che il foglietto si era sgretolato in polvere voleva dire che possedevo il Doton.

"Quindi posseggo il Doton..."

"Eh già, sembra proprio di si! Sappi che i Guren sono legati al Doton, quindi ti tornerà molto utile in futuro. Con questo elemento puoi sia attaccare che difendere, oltre che irrobustire o proteggere il tuo stesso corpo - ma stai attento sgli user del Raiton, in quanto le rocciose difese del Doton si sgretoleranno molto facilmente contro di loro! Lascia che ti mostri una delle varie tecniche che puoi utilizzare - è una tecnica di rango C, e date le tue abilità dovresti essere in grado di usarla. Stai a vedere..."

Mi spostai di qualche passo a lato del suo fianco destro, e osservai mentre componeva tre sigilli - Topo, Serpente e Tigre; si formò un enorme ricciolo roccioso, che ricordava un'onda.

"Doton: Doryūha!"

Lo vidi cavalcare letteralmente questa 'onda', per poi indirizzarla verso uno dei tronchi d'allenamento, che ne venne completamente sepolto.

"I-Incredibile...anche una tecnica così basilare può essere...così...potente?"

"Ed è solo una tecnica di rango C. Io conosco una tecnica che fu usata ai tempi dal Terzo Hokage, Hiruzen Sarutobi: la tecnica del Drago di Terra, di rango A. Chissà, magari un giorno te la insegnerò..."

"Direi di rientrare per il pranzo: dopo mi puoi allenare un pò col Doton, se non hai missioni da svolgere."

"Ok. Intanto incamminiamoci verso casa, altrimenti tua madre diventa una vipera se non ci vede arrivare! Hahahah!"

Ridacchiando tra di noi, ci incamminammo verso casa, per il pranzo; al pomeriggio Kurosawa e suo padre sarebbero nuovamente usciti per esercitarsi con le tecniche Doton basilari.