[Spin-off guerra] Rimestare nel torbido

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Steg

Posted on 28/3/2019, 20:18

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Infilzai per l’ultima volta la mia spada nel corpo di Crocodile e caddi a terra. Lo stesso pirata si afflosciò sanguinante davanti a me. Uno vive, l’altro muore. Fin da quando avevamo superato la porta metallica il destino aveva voluto che uno dei due si recasse a Yomi, la terra dei morti. Il sangue continuò a sgorgare, non avevo mai visto un uomo del genere morire così. Era potente e temibile eppure era morto come un qualsiasi essere umano. Sembrava invincibile eppure alla fine anche un lupo di mare come lui era caduto.
Mi rialzai, mi sentivo distrutto però dovevo ancora trovare quelle informazioni. Cercai la chiave magnetica dal corpo di Crocodile e la recuperai. Il suo volto era bloccato in una smorfia e i suoi occhi vitrei guardavano il vuoto. Seppur non se lo meritava gli chiusi gli occhi, dandogli la possibilità di riposarsi per sempre. Successivamente spalancai la porta e mi ritrovai nel altro edificio.
La struttura era in ordine infatti potevo finalmente osservare come sarebbe dovuto essere l’intero complesso prima della battaglia. Così aveva il vero aspetto di una base di ricerca. Chissà su cosa stavano lavorando, doveva essere qualcosa di veramente importante per costringere le forze ninja ad organizzare una missione di recupero. Attraversai tutto il corridoio sforzandomi di cercare un possibile ufficio che contenesse le informazioni. Probabilmente le avrei trovate nell’edificio del capo, similmente al luogo dove avevo trovato la chiave magnetica. Dopotutto gli scienziati erano persone organizzate e avevano un metodo sistematico. Camminai per cento metri e più finché non raggiunsi la fine. Vidi una scala, un ascensore e un ufficio che attirò la mia attenzione. Se gli altri uffici erano puliti e comunque mantenevano il loro aspetto ideale, questo no. Era visibilmente messo a soqquadro. Entrai e ispezionandolo trovai una cartella, con sopra scritto “Informazioni Classificate”. Provai a controllarla meglio e vidi una scritta in rosso sul fianco del documento: 2045.
Avevo trovato il documento che agognavo. Finalmente tirai un sospiro di sollievo. Avevo finito. Avevo svolto la missione.

-Si, diamine.

O no? Ero in un ufficio. Dentro una struttura in territorio nemico. Completamente circondato da pirati. Forse non avevo finito.
Mi sforzai le meningi. Doveva venirmi in mente un idea brillante. Guardai le scale, forse mi potevano portare ad un’uscita. In fin dei conti gli scienziati dovevano essere usciti in qualche modo, no? Però se nessuno poteva entrare direttamente da quell’edifico voleva dire che avevano probabilmente chiuso ermeticamente l’eventuale ingresso. Anzi avranno portato via con loro la chiave d’accesso. Quindi l’unica via di fuga era la porta metallica da dove ero arrivato. Due pirati la sorvegliavano e non sarei mai stato in grado di sconfiggerli in quelle condizioni. Poteva darsi che una tecnica della trasformazione li avrebbe ingannati. Già una volta aveva funzionato contro di loro quel sotterfugio. Però se mi avessero visto uscire come Stank senza Crocodile si sarebbero insospettiti. Che l’unica ancora di salvezza fosse trasformarsi in quel mostro? E così sia. Avrei sfruttato il chakra per far rientrare nel mio corpo l’osso sul collo e conseguentemente avrei sfruttato la tecnica della trasformazione. I documenti li avrei tenuti al sicuro dentro il mio equipaggiamento.
Avrei provato a prendere confidenza con quel corpo che non mi apparteneva e mi sarei incamminato verso la porta. L’avrei aperta e avrei incontrato i due scagnozzi. Avrei simulato lo stesso sorriso con cui mi aveva accolta il capitano e gli avrei detto:

-Smammate canaglie.

Se avessero fatte domande avrei provato a usare il pugno duro, fingendo di essere in procinto di uccidere qualcuno. Mi sarei chiuso la porta dietro di me, al fine di sigillare il corpo del vero Crocodile. Nessun pirata di bassa lega lo avrebbe potuto trovare e mettere in dubbio la mia identità.
Se fossi riuscito a uscire avrei preso una boccata d’aria e con il passo da leader che distingueva il capitano finché era stato in vita mi sarei spostato attraverso la città. Sarei andato fino al confine, avrei evitato di parlare con altri pirati a meno che non fossero stati loro stessi ad iniziare una conversazione. Mi sarei atteggiato da duro e anche in queste possibili interazioni li avrei cacciati o dato loro qualche compito da svolgere. Una volta arrivato al confine mi sarei dileguato. Se avessi incontrato qualcuno di pattuglia gli avrei spiegato che sarei andato in esplorazione per analizzare il territorio vicino. Se fossi riuscito ad evitare di essere scoperto mi sarei finalmente recato all’accampamento del caporale Rho. Avrei sciolto la trasformazione per non essere attaccato dai ninja e avrei consegnato il documento classificato. Se fossi riuscito a raggiungere questo punto gli avrei dato informazioni anche sui miei compagni dispersi. Un samurai catturato e un ninja caduto sul campo di battaglia. Se fossi riuscito in questa impresa avrei fatto qualche ricerca più approfondita su mia madre.

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Resistenza:53
Stamina:54-3-5=46

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Stompo

Posted on 29/3/2019, 17:06

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Colui che è e si spera sarà

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Il caporale Rho picchiettava freneticamente l'indice sulla scrivania mentre leggeva il più recente rapporto che gli arrivava dal fronte, più scorreva il testo e più si convinceva di come quella posizione sarebbe presto diventata indifendibile, si morse il labbro inferiore e per un istante si maledì per non aver inviato qualche altra unità per il recupero di quei preziosi documenti, l'ora del ritorno che aveva previsto per quei ninja era passata già da parecchio tempo e con ogni probabilità per quei ragazzi si era concretizzato lo scenario peggiore. Era già sul punto di chiamare il suo sottoposto e riferirgli la smobilitazione generale quando vide spalancarsi l'ingresso del suo tendone che rivelò uno stanco e sfinito Suzaku con in mano una cartellina che il caporale riconobbe anche da quella distanza:

"Sei riuscito a prendere i documenti? Ottimo...ottimo lavoro davvero! Avevo ormai perso ogni speranza..."

L'uomo a quel punto guardò dietro al ragazzo, aspettandosi di veder comparire anche i suoi compagni, ma nessun altro si palesò:

"Che fine ha fatto il resto della tua squadra?"

Il ragazzo non rispose, non ne aveva bisogno, dal suo sguardo affranto e dispiaciuto Rho comprese tutto quello che c'era da capire; senza aggiungere una parola l'uomo si avvicinò ad ampi passi verso il giovane e sorprendentemente lo abbraccio con delicatezza, certo poteva sembrare un gesto inusuale e quasi strano, ma lui sapeva che nonostante tutto Suzaku era solo un ragazzino di tredici anni e la guerra non era un gioco. Sia che il giovane avesse deciso di lasciarsi andare a delle lacrime vere o di nervosismo, sia che lui si fosse limitato a rimanere in silenzio si sarebbe sentito comunque meglio:

"Non ti preoccupare, presto tornerai a casa, hai già fatto molto più di altri, ora pensa solo a riposare"

Rho prima di comunicare ai suoi uomini l'ordine di ritirata e smantellamento scortò personalmente il ragazzo nell'infermeria da campo che avevano allestito, dimodoché potesse ricevere cure per i suoi tagli e le sue ferite, e dentro di lui sperò che per quel giovane la guerra fosse finita lì.

SPOILER (clicca per visualizzare)

Bene dopo lunga e penosa malattia abbiamo finito la missione! Steg Ti puoi prendere 63 exp, 1500 Ryo di Taglia e 5000 Ryo monetari, spero ti sia divertito nonostante le numerose assenze, alla prossima avventura :rosa: