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Con il sole alto nel cielo e il caldo umido che contraddistingue Konoha nelle sue estati, ci si apprestava a vivere una normale giornata di intenso lavoro e studio.
Era uno dei periodi più fiacchi all'accademia, soprattutto perchè gli esami erano quasi del tutto completati e, gli unici a mancare all'appello erano quei pochi studenti che per via di bocciature o altro, avevano ritardato il diploma.
Quindi, ai pochi alunni che non erano riusciti ad arrivare alla destinazione prestabilita, era stato concesso un periodo di studio intensivo durante l'estate, nel quale potevano rimettersi in carreggiata e dare il proprio esame in tempi relativamente brevi.
E tutto ciò ci riporta all'interno dello stabilimento, ove i ragazzi intenti a superare i prossimi esami, non distoglievano lo sguardo e l'attenzione dal libro e dal Sensei Tukogawa.
Tukogawa era un uomo di mezza età, con i capelli bianchi e gli occhi giallo paglierino. La fisicità era il suo punto forte, in quanto uomo alto e muscolarmente possente. Però, per quanto al solo sguardo potesse incutere timore, il carattere era prettamente pacato e gentile e, alla vista degli alunni sconsolati, non potè far altro che interrompere la spiegazione per rassicurare i ragazzi.
Ragazzi, so che per tutti voi è stato complicato riuscire a mandar giù il fatto di non esser riusciti a passare gli esami, ma dovevate prendere la situazione più seriamente. Ma ricordate che non è la fine del mondo e sono sicuro che se vi metterete d'impegno riuscirete a passare l'esame senza alcun problema.
Tukogawa marcò la parola impegno con molta fermezza e distolse lo sguardo dalla classe per andare a puntare un singolo individuo.
Un ragazzo come altri, senza alcun dubbio ben messo fisicamente, ma secondo la sua attuale analisi, non mentalmente. In ogni singola lezione che aveva tenuto alla classe, il ragazzo sembrava sempre perso nei propri pensieri, con lo sguardo fisso su quello che sembrava essere un ciondolo di quarzo rosa.
Quel comportamento era assolutamente inaccettabile.
KITA! Per favore, potresti avvicinarti alla cattedra?
Aspettò che il ragazzo si avvicinasse alla sua persona e lo squadrò dalla testa ai piedi. Non aprì bocca per un paio di minuti abbondanti, limitandosi a squadrare il ragazzo. Almeno fino a quando il ragazzo non mosse il primo muscolo.
Credo tu sappia per quale motivo ti abbia fatto venire qua. Ogni singola lezione, ogni singolo momento hai la testa persa nei tuoi pensieri. Credi forse di essere in grado di passare gli esami senza la dovuta pratica e il dovuto impegno? Diventare un ninja non è cosa da poco! Subito dopo essere divenuto ninja, l'intero villaggio a bisogno di te, i tuoi compagni hanno bisogno di te, ma soprattutto, l'Hokage ha bisogno di te. Quindi, spiegami per quale motivo passi ogni momento della giornata all'interno di queste mura a fissare quel ciondolo.
Voleva capire più a fondo la mentalità del ragazzo e, per riuscirci, doveva metterlo sotto pressione. Doveva capire se si sarebbe piegato senza spezzarsi o si sarebbe rovinosamente diviso in due.
Gli diede il tempo necessario per rispondere, ma il suo vero obbiettivo era quello di metterlo alla prova proprio sulle tre fatidiche prove d'esame.
Non importa cosa o dove, importa solo il come... e adesso, voglio vedere come ti comporti nel mostrarmi la prima delle tre tecniche fondamentali dei ninja. Da questo momento in poi, la lezione diviene da teorica a pratica! Moltiplicati!SPOILER (clicca per visualizzare)Bene Leumas_6, questa è la tua accademia. La consegna è molto semplice, svolgi una perfetta moltiplicazione del corpo, hai carta bianca su tutte le descrizioni tranne che per Tokugawa. Cerca di farmi capire cosa sente il tuo pg durante tutto il processo della moltiplicazione, fammi capire le sue emozioni al richiamo del sensei e anche del chakra... cerca di dar vita al tuo pg come se fossi tu. Se c'è qualche domanda sono a disposizione! Buona role
Edited by Anyone™ - 13/8/2018, 20:48. -
Leumas_6.
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Era una giornata estiva come tante altre. Il caldo umido di Konoha si faceva sentire, ma nel complesso era una bella giornata. I raggi del sole, ormai alto nel cielo, entravano dalla finestra, andando a riflettersi sulla lavagna della classe. Ogni tanto una leggera folata di vento smuoveva i fogli sui banchi. In questo clima estivo stavo seguendo la lezione del Sensei Tukogawa, o almeno ci provavo. Gli esami si erano conclusi da ormai un mesetto, ma io e un'altra decina di ragazzi non li avevamo sostenuti. Li conoscevo quasi tutti. C'era anche quel ragazzo di un altra classe con il quale una volta da piccolo mi azzuffai. Come dicevo eravamo tutti ragazzi che non avevano potuto sostenere l'esame. Chi perché era stato bocciato, chi per altri tipi di problemi o anche chi non si era sentito pronto. Io ero tra quelli che avevano avuto qualche problema. Giusto nel periodo degli esami mio nonno era stato male e fui costretto, insieme ai miei genitori, ad andare a trovarlo. In questo modo avevo perso i giorni di esame normali, e adesso mi ritrovavo costretto a fare delle lezioni di recupero.
- Ma guarda te...mi sono impegnato sempre al massimo qui in Accademia e adesso mi tocca fare le lezioni estive. Pensavo che mi avrebbero fatto fare direttamente l'esame, dopotutto ho dei voti buoni. Invece devo stare qui....-
, pensavo assorto mentre fissavo la pietra di quarzo rosa della mia collana. Sì, fare quelle cose mi stizziva alquanto e più pensavo a quanto mi infastidiva, più mi distraevo. Nel frattempo il Sensei disse qualcosa riguardo al fatto dell'impegno e che non era necessario preoccuparsi, o una cosa del genere. Come detto non ero molto attento. Ma ci pensò proprio il Sensei Tukogawa a riportarmi sulla terra:
- KITA!-
Mi fece trasalire. Quasi caddi dalla sedia per il colpo. Gli altri ragazzi si fecero qualche risata a mie spese.
- Per favore, potresti avvicinarti alla cattedra?-
, disse il Sensei dopo aver fatto smettere gli altri.
- E ti pareva... Il Sensei Tukogawa è gentile solitamente, ma non lo vedo molto amichevole adesso. Uffa Nonno, proprio durante gli esami dovevi prenderti l'influenza?!-
Senza esitare troppo mi alzai e andai davanti al Sensei, che mi guardò ben bene dalla testa ai piedi con sguardo inquisitorio. E lo fece per qualche minuto buono.
- Forse dovrei dire qualcosa? Scusarmi?-
, pensai. Ma mentre stavo per aprire bocca, iniziò a parlare lui:
- Credo tu sappia per quale motivo ti abbia fatto venire qua. Ogni singola lezione, ogni singolo momento hai la testa persa nei tuoi pensieri. Credi forse di essere in grado di passare gli esami senza la dovuta pratica e il dovuto impegno? Diventare un ninja non è cosa da poco! Subito dopo essere divenuto ninja, l'intero villaggio a bisogno di te, i tuoi compagni hanno bisogno di te, ma soprattutto, l'Hokage ha bisogno di te. Quindi, spiegami per quale motivo passi ogni momento della giornata all'interno di queste mura a fissare quel ciondolo.-
- Se gli docessi veramente perché sono con la testa fra le nuvole probabilmente mi fulminerebbe all'istante.... letteralmente-
, pensai. Decisi quindi di dare una risposta un po' più diplomatica:
- Mi scusi Sensei Tukogawa. Sono consapevole che diventare un ninja di Konoha non è una cosa da poco e richiede il massimo impegno. Mi scuso per come ho affrontato le lezioni e vedrò di dedicare l'attenzione che ho sempre avuto durante l'anno-
, dissi cercando di fargli ricordare in modo neanche troppo velato l'impegno che avevo sempre messo in Accademia. Lui sentita la risposta mi guardò per un attimo e poi riprese:
- Non importa cosa o dove, importa solo il come... e adesso, voglio vedere come ti comporti nel mostrarmi la prima delle tre tecniche fondamentali dei ninja. Da questo momento in poi, la lezione diviene da teorica a pratica! Moltiplicati!-
- Ah...non mi aspettavo mi chiedesse così di colpo di fargli la tecnica della moltiplicazione. Vabbè non dovrei avere troppi problemi, ma vediamo di non fare errori inutili.-
Feci cenno al Sensei di aver capito e mi allontanai di qualche passo mettendomi al centro davanti la cattedra. Mi piazzai con i piedi ben saldi per terra e chiusi gli occhi...
- Senti il chakra scorrere nel tuo corpo. Senti l'energia che muove ogni singola fibra dei tuoi muscoli... controllalo... incanalo come vuoi tu... Lo sento! Eccolo lo sto controllando.-
Intanto una gocciolina di sudore mi scivolava giù dalla tempia.
- Concentrati. Pensa a te stesso. Concentrati. Prepara il chakra...sono pronto! Pecora, Serpente, Tigre!-
- Bunshin no Jutsu!-
Esclamai dopo aver eseguito i sigilli con l'intenzione di creare un copia perfetta di me stesso.. -
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Il ragazzo si posizionò esattamente davanti alla cattedra, con lo sguardo rivolto verso il sensei. Non sembrava troppo preoccupato della consegna appena datagli, ma il sensei sapeva che anche la più piccola distrazione avrebbe potuto giocare un brutto scherzo.
Il chakra era così, come un grosso flusso d'acqua dalla superficie stabile e calma, che però, con un solo piccolissimo sassolino poteva incresparsi.
Si concentrò, richiamò a se il chakra e con una piccola esplosione fumogena, ecco che la copia del ragazzo si palesò di fronte agli occhi della classe e di Tukogawa, che con occhi fieri si sbilanciò in un sorrisetto.
Bene, vedo che a quanto pare non ti sia scordato per cosa hai faticato durante l'anno...
Fermò la frase e si andò a posizionare proprio accanto al ragazzo. Quasi a sfida, si avvicinò al suo orecchio e gli sussurrò delle parole.
Adesso... perchè non ti sostituisci con la sedia dietro la cattedra? Voglio vedere come superi l'ostacolo.
Si rimise dritto e aspettò che il ragazzo svolgesse la nuova consegna.SPOILER (clicca per visualizzare)Scusa il ritardo, ma sai com'è, sono stati giorni un po' di pausa
La risposta te l'ho fatta abbastanza veloce, così da non farti perdere ulteriore tempo.. -
Leumas_6.
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Legenda:
Parlato Sensei
Pensato Kita
Parlato Kita
La tecnica era riuscita. Ero riuscito ha replicare una copia di me stesso.
- Meno male...avremo finito?-
, pensai guardando verso il Sensei. Questo mi guardò per un attimo e poi disse:
- Bene, vedo che a quanto pare non ti sia scordato per cosa hai faticato durante l'anno...-
Poi si fermò e venne verso di me. Dopo essersi piegato leggermente mi sussurrò all'orecchio:
- Adesso... perchè non ti sostituisci con la sedia dietro la cattedra? Voglio vedere come superi l'ostacolo.
Guardai verso la cattedra e vidi la sedia dietro di essa.
- Credo di aver leggermente infastidito il Sensei.... con la cattedra nel mezzo è un po' complicato sostituirmi a quella sedia...
, mi sentivo leggermente bloccato. La tecnica della sostituzione si basa sul creare dei sottilissimi fili di chakra (pressoché invisibili). Questi devono andare ad avvolgere l'oggetto con il quale ci si vuole sostituire. E la cattedra me lo impediva. Iniziavo a preoccuparmi quando ebbi l'idea:
- Ma aspetta un secondo! Il Sensei non ha detto che non mi posso muovere. Va bene che un ninja deve essere capace di uscire dalle situazioni più difficili, ma deve anche evitare di crearsi problemi inutili da solo. Se c'è una soluzione facile....la deve usare!-
Dunque presi e camminai aggirando la cattedra. Non guardai nemmeno la reazione del Sensei, semplicemente mi misi davanti la sedia, a qualche passo di distanza, mi concentrai e iniziai a creare i fili di chakra per avvolgere la sedia. Era un processo molto delicato. Se la difficoltà nella tecnica della sostituzione era nel creare un altro corpo, qui si trattava di gestire tanti fili finissimi di chakra. Una volta che ebbi finito composi i sigilli:
- Pecora, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente...-
- Kawarimi no Jutsu!-SPOILER (clicca per visualizzare)Chiedo scusa per il ritardo. -
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Subito dopo ricevuta la consegna, il ragazzo rimase un paio di secondi a fissare la cattedra e la sedia subito dietro di essa. Stava escogitando una strategia e ciò a Tukogawa piaceva.
Rimase, però, un po' di stucco quando ad un tratto, il ragazzo si spostò e si mise a fianco della cattedra, proprio a voler sorvolare l'ostacolo che gli aveva imposto. Ciò gli fece storcere il naso, ma dovette ammettere che la tecnica venne eseguita quasi perfettamente.
Bene, la tecnica sai portarla a termine e quindi diciamo che sei "passato", ma hai completamente ignorato l'ostacolo. Secondo te, per quale motivo ti ho detto di portare a termine la tecnica dal punto in cui ti trovavi?
Gli diede qualche secondo per riflettere, anche se secondo il suo modo di vedere le cose, non ve ne era neanche il bisogno. Un ninja deve essere reattivo e riuscire a capire le situazioni a cui viene sottoposto.
Te lo dico io. Molto semplicemente, quando ci sarà l'occasione di un vero combattimento, non potrai far affidamento al "vabbeh, ci giro in torno e poi mi sostituisco". Se sei ad un passo dal farti colpire da uno shuriken da uno spillo o da un kunai, devi essere abbastanza preparato da riuscire a sostituirti con qualcosa che sta al di dietro di un ostacolo.
Detto ciò, il sesei rimise a posto la sedia e si sedette nuovamente al di dietro della cattedra, invitando lo studente a riposizionarsi subito davanti a lui.
E ora, continuiamo il test. Trasformati!SPOILER (clicca per visualizzare)Non mi è piaciuto molto come hai deciso di affrontare l'ostacolo, proprio per il motivo sopra citato. Ovviamente dal punto di vista della riuscite e cose del genere non cambierebbe nulla, ma volevo vedere come narrativamente riuscissi a trovare una scappatoia migliore. Comunque non preoccuparti, sei riuscito a passare anche questa. Solo... concentrati di più nel descrivere cosa accade quando cerchi di usare le tecniche.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)E' passato più di un mese senza risposta. Chiudo e prendo il minimo.
Edited by Anyone™ - 13/11/2018, 19:13.
Accademia Kita Okamotox Leumas_6 |
