Accademia Kai Namagaku

x Kai

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    Colui che è e si spera sarà

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    Foresta di Konoha, sei e trenta del mattino, decine e decine di giovani studenti stavano percorrendo un piccolo e stretto percorso che attraversava quei secolari alberi che avevano visto nascere, crescere e svilupparsi quello che era probabilmente il primo vero villaggio dei ninja, dove stavano andando? Perché erano lì a quell'ora del mattino? La risposta la conoscevano tutti, quel giorno infatti avrebbero dovuto affrontare la prima vera prova che li faceva uscire dalle loro lucenti e studiose aule per vedere un piccolo scorcio di quella che sarebbe stata la loro vita da shinobi, il tanto temuto esame Genin. Nulla sapevano di ciò che si sarebbero trovati davanti, dato che ogni prova era di volta in volta diversa a seconda di ciò che decideva il maestro di turno, quei giovani, ragazzi e ragazze, stavano infatti camminando in fila indiana ed in silenzio assoluto seguendo le direttive di un uomo sulla trentina che indossa un vistoso giubbotto da Chunin e il coprifronte di Konoha ben teso sopra la fronte; Nazu, questo era il suo nome, un giovane maestro che in quel giorno aveva in mente un piano molto particolare per quei ragazzi che aveva cercato per anni di preparare, la sua personale visione della vita da ninja che avrebbe preso vita cercando di verificare una volta per tutte se fossero davvero pronti per fare quel grande salto nel vuoto. Il Chunin era stato molto vago con i suoi studenti, appuntamento alle sei di mattina davanti alle porte del villaggio, una volta raccolti lì avrebbe portato tutti i presenti nel luogo dove avrebbero sostenuto il loro esame, niente spiegazioni, niente preamboli, per tutto il viaggio il maestro sarebbe rimasto in silenzio, lasciando ai suoi studenti il piacere di immaginare e fantasticare su ciò che di lì a poco avrebbero affrontato.
    Silenzio, solo il lento fruscio delle fronde scosse dal vento e i passi di quei ragazzi sembravano rompere quella foresta in quiete, con l'inverno ormai lontano il verde era tornato a fare da padrone indiscusso, offrendo a quei giovani dei fantastici squarci di quei luoghi che molti di loro davano probabilmente per scontati.
    Dopo quaranta minuti di camminata il gruppo guidato da Nazu vide gli alberi aprirsi in un piccolo spiazzo erboso, rivelando diversi piccoli sentieri che si aprivano più avanti e che si perdevano nella foresta:

    "Eccoci arrivati dunque, scusate se non vi ho detto niente prima ma l'ho fatto per un preciso motivo..."

    Il sensei si era girato verso di loro e si muoveva avanti ed indietro cercando di scrutare con lo sguardo un po' tutti, tensione, paura, ansia, questo era ciò che vedeva e data la situazione non poteva biasimarli:

    "Quella che vedete davanti è una sezione della Foresta che per diversi anni era stata lasciata allo stato brado, ma data la sempre crescente richiesta di nuove idee per allenare i giovani ninja del futuro si è deciso di rivalorizzarla. Il vostro esame consisterà ad ogni modo di esplorare questa zona e una di queste..."

    Nazu tirò fuori da un taschino della giacca uan luccicante spilla a forma di foglia di colore verde e la sollevò abbastanza in alto da farla vedere a tutti:

    "Trovate almeno una di queste e avrete superato l'esame, badate bene che c'è n'è solo una per ognuno di voi, quindi più gli altri le troveranno e più sarà difficile trovarne altre..."

    Finito di parlare il sensei aspetto qualche secondo in modo tale che tutti potesse metabolizzare ciò che aveva detto:

    "Perfetto, avete trenta minuti per trovarla e tornare qui, non preoccupatevi per la grande area che vi trovate di fronte, per ogni spilla ci sono degli indizi che vi aiuteranno ad individuarla, usare quello che vi ho insegnato e andrete alla grande...pronti? VIA!!"

    Una rapida spiegazione e poi dritti nella mischia, l'esame Genin era finalmente cominciato e il sensei non sembrava esserci andato leggero, come se la sarebbe cavata quegli aspiranti ninja?

    @=Kai_Sazuki= Ecco a te la tua accademia! Qui avrai la possibilità di mostrarmi come te la cavi, comincia facendo conoscere il tuo pg in ogni sua sfaccettatura sia fisica che psicologica, hai carta bianca su cosa accade al tuo pg prima di trovarsi all'appuntamento del sensei, scrivi e descrivi tutto facendo del tuo meglio, soprattutto perché aspirando all'innata Uchiha dovrai darmi prova di saperti muovere per potere ottenere la possibilità di sbloccare in futuro i magici occhi rossi del bene(o forse male, bah). Per qualsiasi cosa sono a disposizione, al momento arriva fino a punto in cui ti muovi in uno dei tre sentieri che il tuo pg può scegliere e scrivimi come idealmente si metterebbe a cercare queste spille, a te :rosa:
     
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    Kai Namagaku - Esame Genin - parte I

    [Narrato - ``Pensato´´ - "Parlato" - Altro (PNG)]



    Il vecchio pendolo appostato in cucina che serviva perlopiù a spaccare il sonno, al contrario di dare l'annuncio del giungere di un nuovo inizio giornata, aveva rintoccato le sei meno un quarto: l'ora del risveglio.
    Kai era già sveglio e giaceva ancora nel letto con gli occhi semi chiusi già da quasi mezzora: Il pensiero fisso di dover affrontare l'esame che lo avrebbe portato ad un grado superiore lo aveva elettrizzato a tal punto da svegliarsi da solo prima del consueto orario previsto.
    ``...Sono passati quattro anni da quando mi sono iscritto all'accademia... ma molti di più da quando ho cominciato ad allenarmi; anche se mi sento veramente pronto è meglio non sottovalutare il tipo di esame che verrà proposto e cercare di tenere conto di ogni dettaglio in qualunque ambito. Hm... iniziamo col constatare com'è il clima di quest'oggi.´´ Pensò Kai responsabilmente cercando di placare quella fastidiosa ansia nello stomaco che lo avvelenava dinnanzi ad un ostacolo o ad una prova: quando non sapeva cosa aspettarsi insomma. In quel momento avrebbe voluto più di ogni altra cosa saper guardare attraverso il tempo, attraverso il futuro. Aprì un varco tra le coperte per tirarsi su a sedere nel mezzo del suo largo materasso e chiedendosi che tempo avrebbe fatto proprio quel giorno lanciò un occhiata fuori dalla finestra che dava sul limitarsi del villaggio, visto che casa sua confinava con il bosco: le labbra gli si incresparono in un leggero sorriso sentendo gli uccelli cantare in quella gratificante e allietante luce mattutina, e i suoi occhi si aprirono impercettibilmente più del normale: era proprio un ottima giornata di fiorente primavera.



    Incentivato da quel rassicurante bel tempo, Kai effettuò il suo rapido ma completo stretching mattutino che lo aiutava a risvegliarsi sciogliendo i muscoli dopo le sue otto consuete ore di sonno, prima di dirigersi in bagno per la sua mattutina igiene personale. Sciacquò con acqua fresca la faccia; ancora con il viso grondante di liquido gelido, poggiò le mani ai lati del lavandino, guardandosi in volto. ``Kanel e Kawari sono già usciti per raggiungere il centro del villaggio perfortuna ... Posso prepararmi psicologicamente con più calma essendo solo.´´ Per quanto Kai volesse bene ai propri genitori, avendo la consapevolezza che fossero le uniche persone a non volerlo mai abbandonare, amava la solitudine in vista di una preparazione situazionale: odiava quando, appunto dovendo prepararsi mentalmente cercando di instaurare in se stesso una sensazione di calma, sicurezza e prontezza, che qualcuno fosse lì a tranquillizzarlo o a suggerirgli in base alle proprie opinioni personali quali tattiche avrebbe dovuto adottare: secondo lui quelle erano soltanto teorie e congetture di persone al di fuori dall'ottica visionale di ciò che lui, e in quel caso soltanto lui, avrebbe dovuto saper affrontare con le proprie forze.
    Sputò nel lavandino e dopo essersi asciugato le mani lo risciacquò e tornò rapidamente in camera a prendere ciò che gli serviva per partire da casa: la sua borsa porta oggetti-ninja da legare alla vita. Scese le scale con vivacità e senza cambiare direzione, visto che la casa non era così ampia, si ritrovo ben presto in cucina dove grazie a dio o meglio dire ai suoi genitori, qualcosa fumava dalle pentole ancora appostate sopra le placche, sotto la cappa del vapore. Kai si diresse in quella direzione ed afferrando il coperchio, lo alzò facendo attenzione al torrido vapore che ne fuoriuscì: c'erano uova sode già cotte e del ramen caldo con verdure.
    ``Mi rendo conto che è ho una gran fortuna ad avere dei genitori che mi vogliono bene: se non avessi trovato questa colazione calda pronta, comincerei le mie mansioni con neanche la metà delle energie che mi fornirà questo prezioso cibo. Per preparare io tutta questa roba, non ne avrei avuto il tempo.´´ Si rincuorò Kai dentro di se servendosi con calma, e con molto appetito. Malgrado fosse normalmente nervoso, sentiva dentro di potercela fare; Non era la prima volta che Kai avesse delle ipotesi legate ad una sensazione di certezza, fondata su delle sorte di visioni dettate dalla sua deduzione e intuizione logica. Anche se apprezzava il fatto di poter stare solo con se stesso in quell'attimo di introspezione assoluta a lui necessaria, avrebbe voluto proprio in quel momento regalare un sorriso ai propri procreatori così da indurli ad intuire la gratitudine nei loro confronti. Non era il tipo da parole dolci e neanche i suoi genitori: preferivano intendersi reciprocamente con le azioni, oltre che con le reazioni. Una volta seduto, mentre si nutriva masticando lentamente, riflesse sulle poche ma essenziali indicazioni per l'esame che aveva ottenuto dal chunin, grado ninja in cui si può fare da sempai in accademia: doveva presentarsi alle sei e trenta di quella mattina d'innanzi alle porte principali del villaggio. Non sapeva altro. Portò l'ultimo boccone di ramen alla bocca e mentre ancora lo masticava, gli si sbarrarono gli occhi di colpo.``Dannazione! Non devo ritardare!´´L'osservazione personale riecheggiò nella mente fino a pochi minuti dopo quando Kai era sul ciglio della porta ormai pronto a partire: prima di varcare la soglia però, si girò a contemplare rapidamente il corridoio e il piccolo, pulito e ben arredato salotto; Un pensiero indotto dalla sua determinazione gli venne naturale visto la carica che aveva in corpo.``Voglio crescere e diventare uno shinobi della Foglia; voglio di esplorare il mondo accrescendo le mie abilità, è arrivato il momento. Voglio tornare in questa casa con un nuovo titolo ... Se non dovesse essere così ... vuol dire che tutto l'allenamento a cui mi sono sottoposto fin' ora non è bastato.´´ Era molto duro e critico con se stesso; Manteneva sempre un clima di sfida con la sua persona e ciò gli era sempre servito per poter migliorare le sue abilità senza porsi mai un limite, condizionandosi negativamente. Intuì che in quel momento doveva solo smettere di pensare ed uscire. Le porte del villaggio sfortunatamente si situavano dall'altro lato dell'agglomerato in cui viveva la famiglia Namagaku, perciò decise che quel giorno avrebbe raggiunto il luogo d'incontro a corsa, così da preriscaldarsi a dovere le gambe e aprire i polmoni; Del resto non poteva fare altro: sarebbe arrivato in ritardo se avesse camminato con disinvoltura. Fortunatamente, aveva un ritmo di corsa molto elevato grazie agli allenamenti di velocità e resistenza imposti i genitori, ed evitando i gruppi di persone nelle strade saltando da un tetto all'altro, raggiunse il piazzale d'ingresso interno ormai ai confini del villaggio.


    Appena varcata la soglia del villaggio, intravide un gruppo di coetanei chiassosi che, apprestandosi ad affrontare anche loro il rispettivo esame per l'aumento di grado, sfogavano la tensione ognuno nei modi più bizzarri: si spingevano, molti urlavano, altri parlavano fra loro a bassa voce, alcuni non parlavano del tutto e Kai notò addirittura qualcuno che veniva preso in giro per il timore dell'esame. Kai pochi secondi dopo, con le mani in tasca e camminando con disinvolutura, aveva raggiunto l'area dove l'esuberante folla di ragazzini sprigionava le proprie personalità a tutti gli effetti. Lui non lo avrebbe mai fatto; non sentiva il bisogno di sfogarsi in quel modo e neanche in quel momento, visto che aveva avuto così tanta calma quella mattina: il viaggio fino ai confini del paese lo aveva ricreato, perciò si sentiva riposato, rilassato e i suoi riflessi erano più che pronti. Anche se non sembrava affatto, Kai non stava più nella pelle. Decise di non mescolarsi con quel nucleo di stress e negatività perciò si appoggiò ad una grande quercia ai lati iniziali del bosco, aspettando l'ora che il sempai giungesse a guidarli come d'accordo. ``Spero proprio che la prova sia individuale. Le informazioni erano poche, molto vaghe; Ci hanno dato l'indicazione di fermarci in questo punto quindi deduco che arriverà qualcuno, o qualcosa.´´ Erano passati dieci minuti quando un uomo sulla trentina, chiaramente vestito da esaminatore con tanto di coprifronte della foglia apparve da una nuvola di fumo in mezzo all'espansiva folla di ragazzini. Lo stupore di tutti fece meravigliare, di conseguenza azzittire anche le anime più agitate e Kai, che si era avvicinato alla folla a una distanza tale da udire perfettamente ogni sillaba espressa, ascoltava concentrato. Conosceva bene quell'insegnante: era il suo maestro d'accademia durante gli anni in cui la frequentava, ma proprio non sapeva che tipo di prova avrebbe avuto in serbo per la classe.``Forse ci faranno combattere l'uno con l'altro per testare la logica delle nostre abilità... No, mi sembra troppo scontato e poco costruttivo. Sarà sicuramente una prova che impone alla persona un miscuglio delle proprie virtù, risolvendo con le proprie capacità degli enigmi situazionali. Potrebbe anche trattarsi di una prova d'orientamento geografico...´´Kai ipotizzava ogni sorta di idea di sfida in base a ciò che conosceva e tal pensiero lo induceva ad intuire e immaginare ogni sorta di opzione possibile.
    Nazu, l'insegnante nonchè esaminatore rimase in silenzio senza emettere un suono ed imboccò subito il sentiero che portava all'interno della fitta foresta che si espandeva sul grande territorio circostante al Villaggio. Kai era contento che la prova si svolgesse all'interno della foresta; Essendo un amante della natura a tutti gli effetti si sentiva perfettamente a suo agio all'interno di quel nucleo erboso, pieno di vita visto la stagione. Era rimasto in fondo alla fila per cercare di osservare al meglio i dintorni notandone gli alti alberi e le liane che ne penzolavano, senza subire distrazioni inutili da chiacchiere di brusio dai compagni che, poco interessati a ciò che li circondava sghignazzavano sottovoce prendendosi in giro l'un l'altro o prendendo il giro l'insegnante a loro di spalle. A Kai venne anche l'impressione che Nazu li stesse sentendo, senza dar loro corda però: era un ragazzino assai perspicace in rapporto alla sua giovanissima età; il fatto che l'esaminatore non reagisse fu per lui un ulteriore dimostrazione di non dover dare ascolto agli elementi di poca importanza, di scarsa costruttività. Anche se procedevano con un passo medio veloce, passarono quaranta minuti prima che arrivasserò in una radura dove tre sentieri si dividevano poi davanti a loro. Il sensei, che fino ad ora non aveva aperto bocca con nessuno per nessun motivo, notando le emozioni dei ragazzi e le loro espressioni preoccupate si scusò per la misteriosa modalità che aveva adottato.
    - Eccoci arrivati dunque, scusate se non vi ho detto niente prima ma l'ho fatto per un preciso motivo... - Kai incrociò le braccia e con concentrazione rimase in ascolto. Il momento era arrivato, da lì a poco avrebbe saputo che tipo di prova avrebbe dovuto affrontare. L'esaminatore spiegò che al momento si trovavano in un area della foresta che per diversi anni non era stata frequentata dai ninja in allenamento e lasciata al suo stato più brado; In vista degli esami, aveva organizzato l'allenamento di prova costruito appositamente per i suoi studenti, proprio in quella zona. - Il vostro esame consisterà ad ogni modo di esplorare questa zona trovando una di queste spille a forma di foglia. - L'esaminatore teneva la spilla in alto, mostrandola accuratamente nel dettaglio così da rendere ben visibile quel piccolo luccicante oggetto che avrebbe fatto passare coloro che l'avrebbero trovato, al grado superiore. Molti ragazzini, compreso Kai sussultarono dalla determinazione alla vista di tale oggetto d'importanza vitale per il corso dell'esame, e l'esaminatore fu compiaciuto della reazione. - Perfetto, avete trenta minuti per trovarla e tornare qui, non preoccupatevi per la grande area che vi trovate di fronte, per ogni spilla ci sono degli indizi che vi aiuteranno ad individuarla, usate quello che vi ho insegnato e andrete alla grande...pronti? VIA!! - L'esame era finalmente cominciato e gli aspiranti shinobi non persero tempo a distribuirsi, secondo Kai un po' a caso, su uno dei tre sentieri che si proponevano davanti a lui. Kai, che si era appostato in fondo al gruppo per stare più tranquillo, si ritrovò anche se a distanza di pochissimo tempo, a decidere in che sentiero cominciare le sue ricerche. Si affidò ad un ragionamento più logico più che al suo intuito personale.``Tre sentieri ... una spilla per ognuno di noi... Se entro nei sentieri a destra e sinistra, e non dovessi trovare ciò che cerco, non potrei muovermi velocemente all'interno dell'intera zona o cambiare sentiero facilmente. Prenderò quello nel mezzo, così da potermi introdurre nei sentieri ai lati se necessario ma sarà pericoloso: essendo nel mezzo ci saranno molti altri ninja da parte a me negli altri sentieri, che potranno raggiungere a loro volta quello al centro, devo stare attento.´´Aveva imboccato correndo molto rapidamente il sentiero nel mezzo e concentrando il chakra sulle piante dei piedi, corse in verticale sul tronco di un altissimo albero fermandosi su un ramo ad un altezza sufficiente che gli permetteva di scrutare un po' più lontano l'orizzonte, almeno più di quanto non poteva fare ad altezza suolo.``Da cosa potrei iniziare vediamo... la spilla è dello stesso colore delle felci: verde. La mimetizzazione riduce la probabilità di essere notati... però c'è un dettaglio... oggi è una giornata di sole e ricordo che quella spilla era molto luccicante. Proverò a guardare dall'alto contro luce per notarne il riflesso.´´ Cominciò così, con logica, la sua ricerca.





    GdR-OFF
    Weila Stompo Nazu mi ricorda il maestro Ebisù xD.. scherzo... Molto tempo che non scrivo ... spero vada bene! Ciao Stompo grazie e ci vediamo alla prossima parte =)

    Edit: Spazio nell'ultimo testo bianco aggiunto <spazio> Comincio....


    Edited by Kai-Namagaku - 13/5/2018, 12:08
     
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    Al via del maestro i giovani studenti partirono verso il traguardo, chi buttandosi avanti senza pensarci due volte, chi invece cercando fin da subito i primi indizi che il loro sensei aveva sapientemente nascosto in quella silente foresta, ma come si sarebbero presentati ai loro occhi? Questa era la domanda che più di tutte assillava quelle piccole menti e se c'era chi non sapeva da dove cominciare e vagava disperato in cerca di un segno, c'era chi invece aveva le idee molto chiare, come nel caso del nostro giovane Kai Namagaku, essendo un ragazzo sveglio infatti lui si era reso fin dall'inizio conto di un dettaglio assai importante, ossia che quella spilletta, probabilmente come le sue sorelle, brillava vistosamente se esposta alla luce del sole, spiccando sicuramente dal resto del paesaggio creato dal gioco di luci ed ombre ad opera folte chiome degli alberi vicini, se fosse però la sua intuizione decisiva solo il tempo avrebbe potuto rivelarlo. L'inizio di quella ricerca aveva in pochi istanti riempito di rumori e di tensione quella vasta e mogia foresta, come per magia sembrava essere stata animata da quello stesso fuoco che riempiva il cuore e l'animo di tutti quei ragazzi che volevano diventare dei veri ninja a tutti costi, per la prima volta infatti avevano davvero la possibilità di far vedere di che pasta erano fatti, nessuno arrivato fino a quel punto avrebbe accettato di tornare a casa senza il simbolo del loro villaggio legato sopra la fronte.
    Tornando al nostro amico dai capelli corvini in ogni caso, la ricerca di un luccichio, superati i primi secondi di calma e concentrazione, non portò ad alcun apparente risultato, dovunque guardasse intorno non vedeva altro che cespugli, semplici rami e a volte altri suoi compagni di classe, che lo squadravano brevemente prima di continuare la loro personale ricerca, insomma un apparente buco nell'acqua, nessuno si sarebbe stupito nel vederlo vacillare, magari anche dubitare delle sue capacità, della sua preparazione, chissà forse persino del suo futuro! Poi però il destino fece la sua mossa, facendo passare al giovane in attesa alla stazione il treno giusto: spostando l'attenzione su di un basso ramo infatti, Kai intravide con la coda dell'occhio una piccola macchiolina di colore scuro muoversi a discreta velocità, concentrandosi su quel bersaglio l'avrebbe presto riconosciuto come una piccola creaturina di venti centimetri che portava il nome di scoiattolo, niente di particolarmente strano dato l'ambiente in cui si trovavano, ma la cosa bizzarra era che quel piccolo roditore portava legata alla schiena una piccola e luccicante spilla che assomigliava in tutto e per tutto a quella che il maestro aveva mostrato all'inizio della prova, decisamente non il posto in cui si aspettava di trovarla! Il piccolo animaletto si muoveva con eleganza e tranquilità, diretto chissà dove a cercare magari qualche gustosa prelibatezza da mettere sotto i denti, a prima vista sembrava non essersi accorto di essere osservato, fermandosi a momenti alterni per controllare probabilmente dove i suoi passi lo stavano portando. Che cosa avrebbe fatto il giovane? Dove senza dubbio agire in fretta, ma facendo attenzione a spaventare la sua nuova preda, un passo falso avrebbe potuto notevolmente complicare le cose.

    Bravo sei partito molto bene, mi piace come scrivi, ti consiglio però di separare meglio il narrato dialogo(interiore o meno), magari aggiungendo degli spazi, così da rendere il tutto più gradevole alla vista e se riesci cerca di non interrompere troppo il flusso narrativo con i dialoghi, più volte raggiungevi una buona continuità che poi veniva interrotta da un pensiero del pg, cerca di integrare meglio tali pensieri nel testo così da aumentare ulteriormente la fluidità del tutto :)
    Ora bando alla ciance, lo scoiattolo non si è ancora accorto di te, il tuo obiettivo mi sembra chiaro, il tutto sta però nel pensare a come raggiungerlo, ricordati che hai a disposizione le tre tecniche accademiche che puoi usare come preferisci, in ogni caso ricordati di fare lo schemino sotto spoiler in cui mi metti il link alla tua scheda, i corretti consumi e le azioni del turno. Per qualsiasi cosa sono sempre a disposizione, a te :rosa:
     
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    Kai Namagaku - Esame Genin - parte II

    [Narrato - ``Pensato´´ - "Parlato" - Altro (PNG)]



    Kai scrutava le felci dall'alto, controluce cercando ogni singolo bagliore luccicante o qualsiasi elemento che gli assomigliasse: aveva un buon campo visivo da quei circa sei metri d'altezza e ipotizzava che agire in quel modo l'avrebbe portato sicuramente a qualcosa. Notava fin da subito soltanto fitta vegetazione, oltre ai compagni intenti nel suo stesso scopo. Avendo constatato attentamente, prese coscienza del fatto che nulla brillava in quel gioco di luci e ombre regalato dai raggi di sole che, quel giorno, penetravano anche tra le più dense frasca primaverili.

    ``Non funziona ... forse dovrei avanzare. Resterò comunque a quest'altezza: avrò un campo visivo più ampio e ridurrò gli intralci da parte di altri ninja.´´

    In vista di un apparente fallimento, Kai non era abituato a lesionare la propria psiche abbassandosi ulteriormente l'autostima; non ragionava d'orgoglio, soprattutto nei casi di una missione in quanto sapeva servisse a poco sperare nella riuscita di un'impresa se il successo non fosse fondato e seguìto da una tattica più che logica, impostata come mezzo per giungere al proprio fine. Concentrando il chakra nei piedi per ottenere un saldo appoggio e di conseguenza un equilibrio ferreo su quei larghi rami, fece furtivamente il giro del tronco principale per guardare verso il lato che da quella prospettiva restava nascosto. Contemplando con la stessa concentrazione a cui aveva fatto ricorso precedentemente, posizionò lo sguardo su ogni centimetro che lo circondava non trovando, un riscontro positivo nella sua azione neanche in quel caso. Sospirò profondamente riflettendo su quali potevano essere gli indizi che il sempai aveva volutamente tralasciato in quella fauna forestale, immaginando a dei segnali sui tronchi o anche a delle eventualità sul suolo; non si sarebbe meravigliato se, a pari passo degli indizi che miravano ad aiutare i ragazzi nella loro missione, ci fossero state anche trappole pronte a rallentarli o a metterli fuori gioco completamente. Stava per fare il grosso passo falso di lanciarsi sul ramo sottostante quando guardando sotto di lui in quella direzione, per un attimo smise di respirare.

    ``hm!!!´´

    Il ragazzo si pietrificò dallo stupore: nel ramo al di sotto notò una figura di venti centimetri che scattava a tratti sul ramo: era uno scoiattolo; non si era sicuramente stupito per l'animale che conosceva benissimo abitando in un paese contornato dalla natura boscosa, ma bensì per l'artefatto brillante che portava legato alla schiena: la spilla a forma di foglia, artefatto dalla rilevanza massima per l'esame che stava sostenendo. Cercò subito di mantenere la calma e, anche se con qualche difficoltà, si mise a pensare molto velocemente ad una tattica che avesse una logica adatta al momento, e alla posizione in cui si trovava; conosceva quel tipo di creature: erano molto attente quanto paurose. Inducendogli la fuga, probabilmente avrebbe perso totalmente quella possibilità.

    ``Potrei tentare di attaccarlo ma quelle creature sono molto agili: eviterebbe ogni mia arma da lancio facilmente . Potrei legare due kunai e lanciarli ai suoi rispettivi lati nel tentativo di legarlo al tronco ma... al momento non dispongo neanche dei fili di ferro. Potrei... hmm... userò un'altra tipologia tattica.´´

    Non avrebbe mai immaginato che una delle plausibili possibilità si fosse manifestata in un modo così bizzarro. Era spaesato, il destino l'aveva proprio colto di sorpresa nel mandargli quell'opportunità così insolita perciò decise a sua volta di stravolgere le sue modalità e quelle usuali, adottando per mezzo della furbizia una metodologia persuasiva.

    "Henge no Jutsu!"

    Tramite la tecnica della trasformazione del corpo, aveva preso le sembianze di uno scoiattolo femmina. Sapeva come si comportavano gli animali in quel periodo: con il ritorno del clima primaverile tutto stava rinascendo, prendendo vita con il proprio ritmo e guarda caso anche gli animali entravano in quella quadrimestrale stagione degli amori dove ogni maschio tentava di riprodursi accaparrandosi la propria femmina. Intraprese la discesa del tronco in verticale in direzione dello scoiattolo sottostante ma non con disinvoltura o fretta, bensì prestando attenzione a non tradirsi emettendo rumori che destassero preoccupazione, tenendo sempre fermo lo sguardo su quello che era per il momento, il suo simile. Stando a ciò che aveva premeditato prima di eseguire la tecnica, si sarebbe mosso furtivamente fin che si fosse trovato a una distanza che permettesse allo scoiattolo sottostante di udire i classici richiami amorosi della femmina scoiattolo, oltre al muovere la coda in modo costante come facevano quelle creature nel corteggiamento; voleva attrarre a se lo scoiattolo per poi farsi seguire più in alto. Se non avesse dato un riscontro positivo, si sarebbe lanciato all'inseguimento mantenendo le sembianze e dimensioni date dalla trasformazione del corpo. Quello era il suo piano B.

    Kai
    Condizioni mentali: Ottimali
    Condizioni fisiche: Ottimali

    Resistenza: 15
    Chakra totale disponibile: 100
    (D) Trasformazione del corpo - 5 chakra al totale di 100 disponibile: 100 - 5 = 95 Chakra disponibile.



    GdR-OFF
    Okay Stompo, fino a qui tutto bene per quanto io abbia voce in capitolo nel giudicarti come master: mi sto divertendo molto e mi piace anche come scrivi, come mi coinvolgi e quant'altro. Ho cercato di dare più continuità e ti chiedo di avvisarmi se noti miglioramenti e, giustamente anche peggioramenti che saranno interpretati come osservazioni critiche costruttive. Come abbiamo già inteso sai qual'è il mio obbiettivo ma non ho alcuna fretta, ho voglia di dimostrare quanto: sto cercando di far accrescere il senso logico-tecnico del pg sempre mantenendo comunque dei pensieri e delle tecniche adottabili da un ragazzino-ragazzo di 12 anni, oltre che far capire io che abilità di scrittura e interpretazione ho sviluppato fino ad ora, nell'ottica totale di migliorarmi sempre di più!
    Ho centrato i discorsi così che hai una lettura più piacevole; dimmi anche se ti piace la tipologia di tecniche che cerco di mettere in pratica!
    La resistenza è sbagliata, ho lasciato 15... non so bene che moltiplicatore usa per ottenere il dato finale di resistenza. Credo anche che visto la tecnica dovrei scalarci qualcosa anche lì.
    Ti ho mandato in calore lo scoiattolone hahahahah ;) (Per sdrammatizzare dalla serietà :D, però se guardi stagione luogo periodo etc è possibilissimo -anche se ovviamente sta a te giudicarlo-)
    Ciao e alla prossima! E GRAZIE
     
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    Avevamo lasciato il giovane Kai alle prese con il più grande nemico che l'uomo avesse mai conosciuto, un piccolo scoiattolino che si era inspiegabilmente ritrovato possessore della spilla che avrebbe potuto far passare l'esame allo studente, inutile dire che la pressione sulle spalle del ragazzo fosse tanta e considerando che un minimo errore avrebbe potuto significare la fuga di quel prezioso trofeo, scegliere il da farsi non era facile. Tra un piano strampalato e l'altro, alla fine il Konohano aveva trovato l'idea perfetta, ossia sorprendere il suo nuovo amico sfruttando una tecnica nel suo arsenale che solo i grandi ninja sapevano utilizzare in maniera astuta, la tecnica della Trasformazione, così tutto preso dall'euforia del momento Kai si era concentrato, aveva dato fondo al suo chakra e poi puff, non accadde proprio nulla. Come nulla,direte voi? Eh già, la tensione doveva aver giocato un brutto scherzo al nostro ragazzo, dato che non era riuscito ad ottenere nulla, se non di rimanere fermo dietro uno scoiattolo in piedi con la mani unite dall'ultimo sigillo, che conti fatti era probabilmente lontano da quello che il giovane voleva ottenere; ad aggiungere la beffa al danno fu lo scoiattolo che, controllata ormai la zona, si girò distrattamente verso il povero Kai e presosi un bello spavento si dileguò saltellando sui rami sparendo dalla vista in pochi secondi.
    Non una partenza eccelsa per lo studentello, che però nonostante la possibile rabbia e amarezza che lo avrebbero potuto assalire, non avrebbe dovuto farci trascinare troppo dai pensieri negativi, visto che il cielo, il fato o chiunque per lui non aveva ancora finito di offrigli delle possibilità:

    "Dai su non fare la stupida, dammi subito quella spilla o per te finisce male..."

    La voce era quella di un suo compagno di classe di cui non ricordava il nome, la sentiva provenire non troppo distante dalla sua sinistra:

    "No...ho faticato tanto per averla e di certo non ho nessuna intenzione di darlo a te!"

    Quando poi Kai sentì la voce e le parole di Suma, un'altro volto noto con cui aveva un paio di volte scambiato una parola; se si fosse avvicinato, lo studente dai capelli corvini si sarebbe trovato davanti a sé questa giovane dai capelli viola visibilmente minacciata dal suo compagno, la giovane stringeva con entrambe le mani qualcosa che teneva stretto al petto, non si vedeva bene cosa fosse ma dal discorso risultava comunque chiaro:

    "Ah fai così? Va bene allora me la prendo da solo!"

    Il bruto allungò lentamente la mano con un sorriso poco rassicurante, Suma, cerco di allontanarsi scuotendo la testa e producendo un leggero gridolino mentre veniva presa per il braccio destro; quello stava succedendo era abbastanza chiaro, ma la vera domanda era che cosa avrebbe fatto Kai?

    Allora, intanto grazie per i complimenti, accetto volentieri feedback sia positivi che negativi così da poter migliorare giorno per giorno, per il resto apprezzo il modo in cui hai impostato il testo, molto più gradevole alla vista, bravo :)
    Quello su cui purtroppo ho da ridire è ciò che hai fatto nel post, perché sebbene l'idea che hai tirato fuori fosse molto carina, sei stato autoconclusivo nelle tue azione, dando per scontato che la tecnica funzionasse a prescindere, senza tra l'altro fornire alcuna descrizione alla suddetta, niente concentrazione prima dell'impasto del chakra, niente sigilli, quando si vuole utilizzare un qualsiasi tipo di tecnica bisogna descrivere tutti i passaggi che portano alla suddetta, non solo il prodotto finale, parla dello stato d'animo del tuo pg mentre si concentra, elenca se vuoi i siglli che utilizzi, parla di dove dirige il chakra e di come lo espande nel corpo, insomma fai il possibile per far davvero credere a chi legge che il tuo pg sta facendo qualcosa e soprattutto fallo usando tempi di dubbio,tutto ciò che si fa può accadere, ma l'ultima parola l'ha sempre il master dell'evento, quindi quando descrivi le tue azioni usa il condizionale, il congiuntivo, tempi che fanno capire che sì, Kai vorrebbe fare questa cosa, poi magari questa, poi quest'altra, ma le farà? Lo scopriremo nella prossima puntata! Scherzi a parte cerca di far subito tuo questo concetto, perché è alla base del gioco(sono certo che lo farai in un attimo, insisto si questo punto solo per rimarcare la sua importanza). Per quel che riguarda lo schemino come primo tentativo non c'è male, non ti ho detto nulla di proposito, volendo vedere come te la cavavi e te la sei cavata abbastanza bene, ora ti faccio vedere però uno schemino "ideale":

    Link Scheda

    Resistenza:150
    Stamina:100-5=95

    Azioni:
    -Tecnica della Trasformazione
    -
    -
    -

    Semplice ma efficace, non ti preoccupare dei calcoli, a quelli ci pensa il master di turno, essendo uno schema riassuntivo ti puoi limitare all'essenziale, purché tu faccia parlare il tuo narrato. Ora però pensiamo al prossimo post, come vedi la situazione è chiara, puoi decidere cosa fare, al momento i due non si sono ancora accorti di te, puoi allontanarti, interrompere il tutto, attaccare, scappare, fai come vuoi, solo ricordati quello che ti ho detto riguardo alle azione, a te :rosa:
     
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    Kai Namagaku - Esame Genin - parte III

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    Nell'apprestarsi a tale pratica, evidentemente in soggezione a causa probabilmente della sua prima prova vera e propria, fece fuggire quella che probabilmente era la sua unica possibilità di riuscita. Un buco nell'acqua anche questa volta per Kai che, essendosi impappinato nell'impasto del chakra visto la fretta e, con l'ansia del pensiero che lo scoiattolino apparso potesse scappare, dimenticò i sigilli giusti per eseguire la tecnica e le conseguenze della sua tattica furono poco più che nulle. Riuscì a raggiungere soltanto il ramo più basso dove ormai lo scoiattolo non si vedeva più visto che si era preso un bello spavento nell'accorgersi della presenza che incombeva sopra di lui.

    ``Dannazione!! Come ho potuto essere così sfrontato? Non è da me fare questi tipi di errori, non dovrei farmi prendere dall'ansia del momento. Un errore così in futuro potrebbe costarmi veramente caro...´´

    Il ragazzo prese giustamente rabbia verso se stesso, per l'ansia di cui era stato preda e per lo stress che aveva provato. Per fortuna però, non poteva abbattersi più di tanto: la prova doveva continuare. Fece una breve ma non poco intensa riflessione su ciò che era successo: rammentò come incanalare giustamente l'energia per una tecnica trasformante; il chakra doveva essere immesso in tutte le cellule del proprio corpo per indurre il cambiamento biologico di quest'ultime, con conseguente trasformazione fisiologica materiale del corpo. Facendo tesoro di quelle utilissime e fondamentali nozioni che aveva ricordato, e prendendo l'imbarazzante disguido come lezione di vita, aveva ripreso ad escogitare un modo per venire a capo di quella situazione, quando da poco più che lontano verso la sua sinistra si sentivano dei rumori: come di voci umane che purtroppo, dalla posizione in cui si trovava risultavano essere assai llungi da lui per essere ascoltate e comprese. Decise di volerne sapere di più: scese con agilità dall'albero della sfortuna e dell'ansia lasciandosi alle spalle le negatività d'orgoglio personale che incombevano su di esso e sulle sue spalle, senza però dimenticarsi la grandissima lezione che aveva apportato l'avventura. Tentando di avvicinarsi al luogo da cui proveniva quel vociferare, raggiunse le vicinanze a quei rumori, dove le voci erano più chiare. Concentrando il chakra nei piedi, corse furtivamente su un tronco in salita che offriva un punto di appoggio, ascolto, visione e secondo i suoi criteri di sicurezza migliore di qualsiasi altro in quel momento; come opzione di nascondiglio aveva pensato anche sotto ad un cepuglio, ma Kai sempre ragionando di logica preferiva rimanere in alto così da ampliare il suo campo visivo preparandosi ad un eventuale mossa offensiva aerea. La scena che si proponeva era al quanto squallida e di scarso principio umano.

    - "Dai su non fare la stupida, dammi subito quella spilla o per te finisce male..." -

    Uno dei brutti ceffi con cui ebbe la sfortuna di condividere gli anni in accademia si era dato all'azione cercando di vincere l'esame con la prepotenza: Il bruto infatti stava tentando di estorcere la spilla a Suma, una ragazzina dai capelli viola con cui aveva brevemente interloquito tempo prima; essendo una ragazzina timida e minuta, era visibimente spaventata e in difficoltà.

    - ""No...ho faticato tanto per averla e di certo non ho nessuna intenzione di darlo a te!" -

    Suma era davvero molto spaventata e questo fece scaturire nel ragazzo un senso di tristezza verso la vittima. Kai, anche se amante dei combattimenti specialmente corpo a corpo, non amava la violenza gratuita e men che meno chi non si sprecava per ottenere un traguardo, per completare un obbiettivo.

    ``Non posso lasciarla qui così ... devo fare qualcosa.´´

    Decise di intervenire; scelse di aspettare ancora qualche secondo per verificare se il bruto potesse avere in fondo un anima buona capendo la gravità delle sue prepotenze: nulla di quello che sperava Kai accadde anzi, era scattato il campanello d'allarme per ciò che Kai più temeva nei confronti della ragazzina. Suma era stata presa per il braccio destro ed essendo più che terrorizzata, emise un gridolino di orrore misto a disperazione che a Kai fece gelare il cuore. Era arrivato il momento giusto per intervenire, o avrebbe assistito e portato sulla coscienza qualcosa che non avrebbe mai accettato.

    ``...Adesso.´´

    Con un salto scese da quel tronco rialzato da dove assistiva e supervisionava lo scenario, uscendo allo scoperto apparendo alle spalle di Suma. Nell'intento di esprimere chiaramente le sue intenzioni protettrici, cercò di prendere in mano la situazione prontamente incalzando il bullo.

    "Perchè non te la prendi con me invece che con lei, disgustoso animale..."

    Era stanco di gente come quel vigliacco: la situazione doveva finire, immediatamente.
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    (Chakra disponibile) Stamina: 95

    Azioni:
    // Nessun tipo di tecnica eseguita in questo turno.



    GdR-OFF
    Okay, ho cercato di redigere un post semplice ma chiaro stavolta, vedrai che non commetterò alcun errore di base, anche se giustamente sta a te dirlo. Il personaggio è arrivato soltanto fino alle spalle di Suma senza però iniziare o terminare nessuna azione nei confronti del nostro grosso bullo, oltre che verbalizzare il commento sopracitato. Buon proseguimento Stompo :)
    Ho editato per aggiungere questa nota di GdR-OFF.


    Edited by Kai-Namagaku - 13/5/2018, 01:12
     
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    Quella a cui il giovane Kai stava assistendo era una scena davvero deplorevole, chi si sarebbe mai aspettato che un suo compagno di classe, uno che sicuramente condivideva il sogno di diventare un ninja, sarebbe arrivato a tanto pur di avere la possibilità di passare l'esame, mille volte il loro sensei si era soffermato sull'importanza del rispetto per se stessi e per gli altri e lui faceva questa ad una loro compagna? Nessuno con un briciolo di cuore sarebbe rimasto impassibile davanti ad una scena del genere e il nostro giovane studente dai capelli corvini non fu da meno, saltando infatti nel bel mezzo della mischia senza apparente paura sul suo volto:

    "Perchè non te la prendi con me invece che con lei, disgustoso animale..."

    Un pungente commento senza dubbio che lo stava per mettere in grossi guai, ma in fondo non era proprio quello che il ragazzo voleva? Il bullo, al sentire quelle spiacevoli parole a lui rivolte, si fece serio per un istante, spostò subito la sua attenzione sul nuovo arrivato e poi lo squadrò dalla testa ai piedi prima di tornare al suo sorriso poco rassicurante:

    "Ah bene, vedo che c'è qualcuno che vuole fare l'eroe, beh nessun problema, pesterò di botte prima te!"

    Sfruttando la presa che aveva sulla ragazza, il bullo la spostò con violenza di lato, facendola cadere a terra sul manto erboso qualche metro alla sua destra, per poi caricare frontalmente il giovane Kai:

    "Hai fatto il passo più lungo della gamba ragazzino!"

    Thane, questo era il nome di quel problematico compagno, un piccolo dettaglio chesarebbe comparso all'improvviso nella mente del nostro apprendista eroe, non ci aveva mai parlato per davvero e l'unica cosa che sapeva di lui era l'ottimo rendimento che aveva all'accademia, mai avrebbe potuto immaginare che quegli occhi avrebbero potuto celare tanta cattiveria; in quel momento però le priorità divennero altre, senza alcuna remora il giovane dagli occhi arancioni avrebbe attaccato il povero Kai prima con un calcio destro portato all'altezza del fianco, poi con un pugno sinistro dritto al volto, era evidente che volesse chiudere quel breve scontro il più velocemente possibile, stava all'aspirante Genin fargli capire quanto si stesse sbagliando, per il suo bene e per quello della povera Suma che li stava fissando da terra con le lacrime agli occhi e le mani ancora saldamente ancorate al petto.

    Bene, eccoci ad un altro momento decisivo, ti devi prima difendere dai suoi attacchi e poi attaccarlo a tua volta, ricordati lo schema che ti ho fatto vedere nel post precedente e che hai un massimo di quattro azioni per turno, per qualsiasi dubbio o chiarimento sono sempre a disposizione :rosa:
     
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    Essendo coraggioso, ma non stupido, Kai era certo di quello che stava facendo; non per la sicurezza che aveva in se stesso inteso come forza fisica o tattiche di cui si serviva, bensì dal principio di protezione per Suma che essendo molto più minuta rispetto al fisico dell'aggressore, era in netto svantaggio. Al di la di tutto, Kai non era una persona che gradiva le sorprese o venirne colto impreparato, quindi cercava di aspettarsi sempre il peggior caso che la vita gli proponesse; cercando di non farsi sorprendere o cogliere alla sprovvista da nient'altro all'infuori da stesso, sia in positivo che in negativo, aveva intuito che la malvagità che spinse il giovane dai capelli scuri e gli occhi arancioni ad agire in quel modo poteva essere rapportata alla sua forza o furbizia; malgrado le sue intuizioni deduzionali, il suo situazionale nemico lo portava giustamente ad essere irrequieto accrescendo così il suo senso prontezza, di conseguenza rimanendo pronto a qualsiasi cosa gli si fosse manifestata. L'affermazione di cui si era servito Kai manifestava totalmente il suo disprezzo per chi come quel bullo, si serviva della prepotenza su persone più deboli; anche Kai avrebbe provato a sottrarre la spilla a qualcuno, non con la prepotenza ma duellando lealmente, qual'ora però ne fosse rimasta soltanto una correndo lui stesso il rischio di non passare l'esame. Rammentò qual'era il nome di quel demone violento, Thane, dall'ottimo rendimento all'accademia ad una pessima impressione in un attimo, caso voleva che quella era la prima volta che notava che tipo di personalità avesse: con chi aveva a che fare. Nel constatare l'effetto di leggero disorientamento di Thane, che si fece serio per un attimo e spostando l'attenzione su Kai per studiarlo da capo ai piedi, il presunto eroe fu pervaso da una sensazione di elettrizzazione: era eccitato quanto concentrato e nervoso per il suo primo scontro vero e proprio; un mix di sensazioni comprensibili da dei ragazzi di dodici anni che non avevano mai visto quasi nulla del vero mondo degli shinobi. Aveva causato una vera istigazione alla violenza nei suoi confronti da parte del bullo, ma anche in questo caso cercò di mantenere la calma e di ragionare in modo logico, tattico. Uno dei primi pensieri fulminei fu quello di comprendere lo stato d'animo del manesco ragazzino che essendo prepotente, avrebbe reagito d'orgoglio a qualunque insulto o allusione alla sua debolezza. Tutta la rabbia che il bullo avesse sfogato per annientarlo, avrebbe cercato di usarla contro quest'ultimo: l'idea era sicuramente più che buona, l'importante era decidere come.

    - "Ah bene, vedo che c'è qualcuno che vuole fare l'eroe, beh nessun problema, pesterò di botte prima te!" -

    Dette queste parole, il bullo spostò con violenza Suma imponendogli una rovinosa caduta: perfortuna Suma si ritrovò per terra su un manto erboso poco più in la di qualche metro alla sua destra.

    ``Che bastardo...´´

    Assistendo a quella scena e alla metodologia di movimento di Thane, intuì che aveva scaraventato la ragazzina a terra per poi successivamente passare agli atti di mano con lui; non perse tempo e impostò la tipica postura di chi combatte con le arti marziali: mani protese in avanti, divise con poca distanza parallela che sovrapponeva l'una dall'altra, gomiti ben aperti e gambe salde a terra anch'esse divise parallelamente una poco più avanti dell'altra, aperte a sufficienza da garantire uno stabile equilibrio anche in eventualità di incasso.

    - "Hai fatto il passo più lungo della gamba ragazzino!" -

    Tuonò il malefico mentre si lanciava verso Kai con l'atteggiamento di chi vuole far veramente del male. Sebbene Kai fosse in quella posizione per il fatto che sentiva il suo corpo più gestibile e scattante, concentratissimo non si fece cogliere impreparato e tentò di far sgorgare il proprio chakra nelle particelle d'aria davanti a lui; tentò di unire le mani con un sonoro rumore e fulmineo, cercò d'apprestarsi col massimo ordine interiore unitò alla rapidità nel formare i kanji necessari a richiamare la tecnica della moltiplicazione del corpo.

    "Bushin no jutsu!"

    Qual'ora quest'ultima tecnica avesse fortunatamente preso forma, avrebbe creato una copia illusoria davanti a se stesso per usarla come scudo, così da illudere Thane che quello fosse il Kai vero da annientare, probabilmente rallentandolo di qualche secondo. Qual'ora le sue azioni fossero state effettive, si sarebbe accasciato di lato rotolando con un salto del pesce per terra cercando di essere rapido, non prendendosi troppe distanze dal suo bersaglio. Se Thane sarebbe stato ingenuo a tal punto da cadere in quella semplice ma astuta tattica, avrebbe tentato un più rapido e forte calcio a compasso che poteva, tenendosi con una mano a terra per l'equilibro, con il tallone diretto alla mascella di quel maiale presuntuoso.

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    Tecnica della Moltiplicazione del Corpo (Bunshin no Jutsu) [utilizzabile nel turno di difesa]
    Tipo: Ninjutsu
    Sigilli: Pecora, Serpente, Tigre
    Descrizione:
    La tecnica della Moltiplicazione è un jutsu fondamentale per ogni studente d’accademia. Essa consiste nel creare copie perfettamente identiche della propria persona, in grado di muoversi e simulare attacchi; si perché i cloni frutto del Bunshin no Jutsu sono semplicemente copie illusorie, che quindi non possono interagire realmente con l’ambiente circostante, impugnare armi o tantomeno sferrare un pugno! Anzi, nel momento stesso in cui esse entrano in contatto con un ostacolo fisico svaniscono in una nuvola di fumo!
    Livello: D
    Raggio: 0 - 10 metri
    Bonus Tecnica: +2
    Effetti:

    - La tecnica genera un numero predefinito di cloni da poter controllare contemporaneamente sul campo in base al proprio controllo del Chakra:
    Controllo del Chakra: da 10 a 14 --> 3
    Controllo del Chakra: da 15 a 34 --> 5
    Controllo del Chakra: da 35 in su --> 8
    - Le copie non possono attaccare, parlare o agire autonomamente; possono rimanere ferme o mimare esclusivamente i movimenti dell'originale
    - Svaniscono appena impattano con qualcosa o vengono colpiti in un qualsiasi modo
    - Ogni clone garantisce un +1 sulla riuscita delle proprie azioni offensive
    - Una volta utilizzata la tecnica, il Ninja si confonderà automaticamente con le copie, come una sorta di sostituzione randomica
    - In difesa ad attacchi, la quantità di "utilizzatori del jutsu" viene relazionata alle facce di un dado, tirato dall'arbitro, che stabilirà la cifra corrispondente al ninja originale; se il risultato coincide con quest'ultimo, l'offensiva colpirà l'originale, altrimenti colpirà una delle copie, dissolvendole nel nulla ed eliminando un numero dal dado [Se l'avversario non conosce l'esatta ubicazione dell'originale, si lancerà un D"x", dove x è lo stesso numero dei bersagli in campo. Il master assegnerà un valore all'originale, e se questa cifra non uscirà, verrà colpita una copia, riuscita permettendo, di conseguenza sparendo]
    - Se l'avversario riesce a colpire l'originale mentre gli altri cloni sono in campo, saprà chiaramente la posizione di quest'ultimo, in quanto questi non scomparirà per via dell'attacco a differenza delle copie, a meno che, tramite particolari strategie non si riconfonda tra i cloni
    - A meno che il nemico non possieda innate oculari come il Byakugan o altre tecniche che vanificano la moltiplicazione, gli effetti sopracitati valgono sempre
    - Le copie non richiedono spese di mantenimento nei turni



    GDR-OFF
    Potevo usare più copie visto il mio controllo del chakra più elevato, però ho preferito tenerne una sola per evitare il sovraffollamento della zona. Dimmi se ho fatto qualche errore di autoconclusività anche se ho ipotizzato tutta l'ultima parte.
    P.S: Per farti capire l'idea del calcio a compasso, è la meia lua de compasso che usano nella capoeira, molto violento come kick




    Edited by Kai-Namagaku - 14/5/2018, 11:51
     
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    Che cosa voleva dire essere un eroe? Significava essere sempre i più buoni, i più giusti, i primi in battaglia e gli ultimi a morire? Per il sensei Nazu questi non erano altro che grandi paroloni pronunciati solo da chi non aveva mai visto dal vivo questi pilastri di speranza che erano in grado, con un solo sguardo, di motivare interi eserciti; no, per lui essere un eroe voleva dire sapersi trovare nel posto giusto al momento opportuno e non avere paura di fare ciò che il cuore ti poteva comandare, lasciandosi alle spalle tutto il resto.
    Perché cominciare a parlare di questo però, cosa c'entrava con l'esame in corso?
    Beh, forse perché quel piccolo combattimento inatteso che aveva preso vita tra quei verdi alberi della foresta di Konoha aveva più spettatori di quanto i due giovani studenti si sarebbero potuti aspettare, un nascosto e silente osservatore che vide come i due non stessero pensando alle conseguenze delle loro azioni, difatti avevano cominciato uno scontro che nessuno dei due voleva perdere, un breve scambio di colpi lanciati senza riserve che però porto ad una fine del tutto inaspettata, Thane infatti cercò di portare il suo pugno ed il suo calcio con notevole velocità, ma Kai lo spiazzò completamente moltiplicandosi senza alcuna difficoltà e lasciando al suo clone l'ingrato compito di prendersi i colpi prima di sparire in una nuvola di fumo, terminando poi il tutto con un letale calcio rotante che fece volare il suo avversario contro un vicino albero con botta alla testa e svenimento omaggio:

    "È...È...finita?"

    Fu Suma la prima a commentare, rompendo quei secondi di silenzio che seguirono quel repentino finale, dopo aver guardato tutta la scena impaurita e con le lacrime agli occhi infatti aveva trovato il coraggio e la forza di alzarsi in piedi e di approcciare il suo inatteso salvatore:

    "Grazie! Sei stato un angelo, senza di te Thane avrebbe avuto la meglio, non so davvero come ringraziarti..."

    Prima che il giovane potesse aggiungere qualcosa, la ragazza allargò improvvisamente le braccia e gli si buttò in un abbraccio con il quale sfogò tutta l'ansia e la tensione che aveva accumulato in quei pochi momenti; sembrava un momento perfetto, una vittoria morale e di fatto, ma purtroppo si trattava solo di un breve momento di gioia:

    "STOP! Il tempo è scaduto!"

    Prendendo tutti i sorpresa, Nazu apparve accanto a loro con uno sguardo serio in volto, entrambi i giovani non avevano avvertito niente, né un movimento, né un fruscio di foglie, era come se fosse comparso dal nulla:

    "L'esame è ufficialmente finito, chi di voi ha con sé una spilla è passato, per gli altri..."

    Una pausa che sottolineava un continuo quanto mai ovvio, un pesante macigno che cadeva sulle spalle di tutti gli sfortunati e che sembrava essere sul punto di scrivere la parola fine sui sogni di molti di quei giovani studenti, tra cui spiccava il nostro Kai lì presente; Nazu alternò per qualche secondo lo sguardo sui due ragazzi che aveva davanti a sé, prima di continuare:

    "Dunque...avete con voi una spilla della foglia?"

    La fatidica domanda era finalmente arrivata e dare la risposta non si sarebbe rivelata di certo una cosa semplice, o almeno lo sembrò lì per lì, dato Suma, con una forza ormai ritrovata, guardò Kai dritto negli occhi con uno sguardo deciso e gli tese la sua mano destra chiusa a pugno:

    "Prendila, è tua...mi hai salvata da quel bruto e mi hai protetta, senza di te non l'avrei più nemmeno io, penso sia più giusto che l'abbia tu..."

    La ragazza aveva parlato con un tono insolitamente calmo, quasi incredibile per una persona che fino a pochi secondi prima stava piangendo sulla spalla del suo compagno di classe, ma indipendentemente da tutto il resto lei aveva fatto la sua scelta, ora stava al giovane dai capelli corvini fare la sua.

    Bene bene, bel post, le azione erano corrette, certo ti sei solo dimenticato di segnare il calcio tra le azioni e tra i consumi, ma il post era senz'altro ben fatto :) Ormai siamo in dirittura d'arrivo, scegli cosa fare e come comportarti, la scelta è tua :rosa:
     
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    Kai Namagaku - Esame Genin - parte III

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    Eseguita la tecnica con apparente eccellenza, Thane mandò a segnò i suoi distruttivi colpi sul finto Kai facendo smaterializzare il clone di chakra in una nuvola di fumo; il coraggioso ragazzino dai capelli corvini riuscì a spostarsi e sferrare il calcio a compasso rotante, colpendo brutalmente la mascella del bullo facendolo svenire scaraventato sul tronco di un albero, vicino a dove si svolgeva lo scenario. I ragazzi erano sicuramente stati impulsivi ed inconsapevoli: Thane non si era preoccupato del suo comportamento avido e sacrificante, Kai invece si era buttato in quel che non era affar suo ma non era questo il segno di inconsapevolezza ed impulsività. Non aveva nemmeno minimamente riflettuto se quel combattimento fosse stato necessario, anche se per lui inevitabile in quanto Suma stesse correndo un pericolo più che evidente; non aveva pensato che avrebbe potuto causarsi, egoisticamente parlando danni irreparabili in quanto sapeva, bastasse veramente poco per procurarsi ferite irreversibili, portandosi dietro quella pecca di non consapevolezza per molto tempo. Un altro lato della medaglia che non aveva tenuto, ma avrebbe dovuto, era qualora i suoi colpi fossero andati a segno e quali erano le conseguenze: Constatato il pericolo poteva affermare che fortunatamente le sue azioni avevano impedito al bullo di operare ulteriormente con cattiveria spietata nelle intenzioni malevole, al prezzo, però, di fargli rischiare la vita: nel momento di protezione, aveva dimenticato il senso della comunicazione ovvero ciò che magari, poteva essere risolto con le parole facendo ragionare Thane.

    ``Avrei potuto spiegargli quello che stava facendo, cosa stava causando. Sono stato impulsivo, ma del resto... se non fossi intervenuto, non saprei immaginarmi come stesse Suma.´´

    In quell'instante dove l'incredulità nel terminare una brutale azione come quella era ancora palpabile nell'aria, Kai era fermo al centro di quello spiazzo, ansimante per lo sforzo; il suo sguardo era diretto verso la sagoma svenuta di quel ragazzo così problematico: non si compiacque nel vederlo così. Thane non accennava ad alzarsi quindi Kai prese atto della precedente lezione riflessiva confermandola maggiormente dentro di se, sentendosi ancora una volta, immaturo ed inappropriato.

    "È ... È ... finita ?

    Suma ruppe quella tensione silenziosa che vigeva ormai da quasi un minuto; aveva assistito a quell'orribile scena con le lacrime agli occhi terrorizzata, immobilizzata su quei grossi ciuffi erbosi dove Thane l'aveva scaraventata, prima di gettarsi con fare animalesco sul ragazzo giunto in buona fede. Tra un esitazione e l'altra, trovò forza e coraggio quanto bastasse a interloquire cautamente con Kai.

    "Grazie! Sei stato un angelo, senza di te Thane avrebbe avuto la meglio, non so davvero come ringraziarti..."

    Kai non disse niente e impegnandosi nel restare impassibile, gli fissava gli occhi. Non aveva alcuna emozione riguardo a Suma oltre alla compassione. Si chiese, come gli fosse venuto in mente di partecipare all'esame essendo così debole, riferendosi sia al lato fisico, oltre che mentale.

    "Dovrai farcela con le tue forze prima o poi, non ti andrà sempre così bene."

    Kai sapeva bene cosa voleva dire avere fortuna: aveva dei genitori che si preoccupavano ancora per lui, una casa in cui recarsi la sera e tante altre comodità che molti potevano soltanto sognarsi o purtroppo, che per altri erano dei lontani ricordi di un tempo felice. Prima che Kai aggiungesse altro, anche se non avrebbe aggiunto parola alcuna, Suma lo abbracciò fortissimo, in modo disperato sfogando ogni sua ansia oltre che tutta la tensione che aveva dovuto sopportare in quell'attimo di contatto con un lato oscuro di cui conosceva l'esistenza ma, non il livello di spietatezza che poteva raggiungere. Kai a sua volta non corrispose l'abbraccio, o perlomeno non la cinse con tutte e due le braccia, si limitò a mettere un avambraccio sulla sua spalla in segno di comprensione.

    "STOP! Il tempo è scaduto!"

    Nell'udire la parola stop così forte, come se fosse pronunciata da qualcuno di vicino, anche se nelle vicinanze non vedeva nessuno oltre loro tre, prese una bella drizzata di capelli pensando che si trattasse di un ulteriore agguato. Magari i compagni di Thane. Ciò che seguiva quella parola, fu totalmente rassicurante. Per grandissima sorpresa del ragazzo, il suo sempai apparì accanto a loro come se fosse sempre stato lì, senza dare segni di spostamenti o quant'altro.

    ``Non ho sentito ne percepito nulla ... dev'essere molto veloce ...´´

    Pensò perplesso Kai, guardando il docente di lato come se stesse contemplando qualcosa di veramente insolito.
    Nazu, il loro insegnante lì guardava con espressione seria e uno sguardo penetrante.

    "L'esame è ufficialmente finito, chi di voi ha con sé una spilla è passato, per gli altri..."

    A Kai gelò il sangue nelle vene quando ricordò come aveva agito nell'evento precedente, oltre al tempo perso in cui avrebbe magari trovato la propria spilla; non aveva con se neanche una fogliolina luccicante a cui il maestro si riferiva. Suma, sentendo la domanda del sensei, si affrettò a trovare forza e coraggio per guardare Kai negli occhi con uno sguardo deciso, porgendogli la sua mano destra chiusa a pugno.

    "Prendila, è tua...mi hai salvata da quel bruto e mi hai protetta, senza di te non l'avrei più nemmeno io, penso sia più giusto che l'abbia tu..."

    Nel sentire tali parole, qualcosa scattò dentro al ragazzo, optando per una decisione che non avrebbe mai e poi mai preso se si fosse fatto spingere dall'orgoglio.

    "Io ... non potrei mai accettarla Suma; può sembrare insolito, ma per me, ho un buon motivo fidati..."

    Lo sguardo del giovanissimo ninja si rivolse verso le alte foglie che permettevano ancora ad un debole sole calante, di penetrare nella foresta attribuendo una colorazione dorata allo scenario di fine giornata, dorandogli il viso.

    "Vedi... per me diventare un ninja, non vuol dire ottenere qualcosa in cambio dopo un azione che, a mio parere dev'essere scontata, ma ...è probabilmente qualcosa in più. Sì, sono sicuro che per diventare un buon ninja, non ci sia bisogno soltanto di tecniche, agilità o forza... ma anche di virtù compatibili con la gentilezza delle persone, sapendo comunicare verbalmente al fine di pacificare ogni proprio disagio."

    L'ultime parole di quella frase, le dichiarò con lo sguardo rivolto all'albero dove giaceva Thane. Prima di continuare ad affermare ciò che pensava, abbassò la testa e tutti avrebbero potuto notare i suoi pugni serrati saldamente.

    "Per me, questo è essere un ninja; non ne sono stato capace."

    Kai, essendo duro con se stesso ogni volta che agiva in modo inappropriato, la pensava in quel modo a tutti gli effetti: finche non si sarebbe dimostrato più maturo, cauto e riflessivo con se stesso, non si sarebbe considerato un ninja a tutti gli effetti.

    "Tu cerca di fare più attenzione la prossima."

    Malgrado lo sconforto per non aver passato l'esame, in quel momento un paradossale tanto quanto insolito evento si manifestava sul viso di Kai: stava sorridendo.
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    Colui che è e si spera sarà

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    Mentre le parole continuavano ad uscire dalla bocca del giovane Kai, il suo sensei fece il possibile per mantenere un'espressione seria, sebbene il suo naturale istinto sarebbe stato quello di sorridere contento verso il suo quantomai promettente allievo, gli faceva sempre piacere constatare come certi studenti riuscissero per davvero a comprendere il messaggio che lui cercava di far trapelare nelle menti di tutti i suoi alunni nel corso dei lunghi anni di accademia: i ninja non dovevano essere dei soldati, non dovevano solo saper seguire gli ordini come macchine senza cervello e quel ragazzo, con il suo gesto, sembrava essere riuscito a capirlo fino in fondo.
    Non appena Kai finì di parlare, Nazu gli si avvicinò con passo lento e misurato, lo sguardo ancora serio sul volto:

    "Non ti avevo inquadrato fin da subito lo sai? Il tuo comportamento mi ha davvero stupito..."

    Il Chunin iniziò a parlare guardando inizialmente entrambi, poi dopo poco concentrò completamente la sua attenzione sul ragazzo:

    "Sai perfettamente quale fosse l'obiettivo dell'esame, ciononostante decidi di lasciar perdere tutto per salvare qualcun altro e rifiuti persino la sua offerta..."

    Sembra un brutto finale per un triste storia, Kai era probabilmente già al corrente delle parole che l'uomo gli stava per rivolgere:

    "Mi dispiace, ma di fronte a questo non posso fare altro...che promuovere entrambi!"

    Un lungo silenzio avrebbe senz'altro seguito quell'inaspettata uscita del maestro, generato dalla confusione che di certo aveva invaso le menti dei due giovani studenti; Nazu lasciò finalmente uscire il sorriso che si era fino a quel momento tenuto dentro di sé:

    "Lo so, forse non era quello che ti aspettavi di sentire, ma vedi il vero ninja non è quello che obbedisce agli ordini senza discutere, ma quello che non esitare a mettere tutto da parte per salvare i suoi compagni..."

    Finendo di parlare, il sensei mise una mano nel suo borsello e vi tirò fuori due coprifronte nuovi di zecca che recavano sulla placchetta in acciaio il simbolo di Konoha:

    "Congratulazioni, ora siete dei Genin della Foglia, rendete onore al vostro villaggio!"

    L'uomo li lanciò con un veloce gesto ai suoi ormai ex-studenti, prima di salutarli con un gesto del capo e sparire con notevole velocità tra gli alberi. Con un finale a sorpresa l'esame era finito per la giovane Suma e per il nostro Kai e adesso? Il mondo era lì fuori ad aspettarlo.

    Molto bene, congratulazioni hai passato l'esame!!! Sei stato bravo e per questo avrai la possibilità di sbloccare lo Sharigan quando sarà il momento, ora fammi il post finale così ti do l'exp insieme a tutto quello che ti compete con il passaggio di grado, spero che l'accademia ti sia piaciuta e ci si vede in game :rosa:
     
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    Kai Namagaku - Esame Genin - parte II

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    Kai aveva ancora la testa bassa, quando senti dei passi ben distesi dirigersi verso di lui. Alzando la testa notò che quei passi erano stati mossi dal suo maestro, con sguardo serio ancora in volto. Probabilmente gli stava per dare il benservito.

    "Non ti avevo inquadrato fin da subito lo sai? Il tuo comportamento mi ha davvero stupito..."

    Era convinto nel modo più assoluto che il sensei si riferisse allo sbaglio che Kai e Thane avevano commesso dando sfogo al loro impulsivo istinto, anche se l'intenzione reciproca era una il contrario dell'altra. Nazu stava guardando entrambi nello scandire quelle parole che per Kai, rappresentavano una chiusura in faccia riguardo al portale dei suoi sogni, del mondo ninja; aveva già commesso un grosso sbaglio durante la prova: si era dimenticato di richiamare il chakra nel modo efficace al fine di eseguire una trasformazione del corpo, era rimasto in piedi con mani conserte davanti ad uno scoiattolo che, in quel caso per ovvi motivi, era la salvezza per l'esame di prova. Così facendo aveva perso quella possibilità, nel modo palesemente più stupido in cui si potesse errare, spaventandolo di conseguenza facendo sì che l'animaletto facesse perdere le proprie tracce. Kai pensava fosse inutile piangere sul latte versato, non però precludendosi le preziose lezioni che poteva imparare dagli errori. Il sempai proiettò lo sguardo penetrante, avendo una luce più ambigua negli occhi proprio sul ragazzo che si era lanciato giù dall'albero di vedetta in aiuto della piccola Suma.

    "Sai perfettamente quale fosse l'obiettivo dell'esame, ciononostante decidi di lasciar perdere tutto per salvare qualcun altro e rifiuti persino la sua offerta..."

    Kai ormai era allo stremo della propria negatività: si aspettava il peggio e cercava in tutti i modi di nascondere la delusione verso se stesso, comunque sostenendo lo sguardo del maestro e ascoltando per rispetto ciò che aveva da dirgli. Magari gli avrebbe dato qualche consiglio su come agire in un eventualità futura simile alla precedente.

    ""Mi dispiace, ma di fronte a questo non posso fare altro...che promuovere entrambi!"

    Non credeva alle proprie orecchie. In un primo momento il ragazzo venne ammutolito dall'incertezza che lo pervase: Come faceva il professore ad tralasciare un risultato così denigrante? Non aveva neanche ottenuto il manufatto richiesto. Il professore di colpo, tolse la maschera che nascondeva le sue emozioni e si abbandonò ad un sorriso che poteva ricondurre a quello di un padre mentre contempla il figlio con fierezza, in un momento di riuscita totale.

    "Lo so, forse non era quello che ti aspettavi di sentire, ma vedi il vero ninja non è quello che obbedisce agli ordini senza discutere, ma quello che non esita a mettere tutto da parte per salvare i suoi compagni..."

    Kai pensava che il ragionamento del sensei era tutt'altro, a differenza di ciò che aveva appena espresso: gli stava confermando ciò che anche lui aveva detto in precedenza, ovvero che un ninja non abbandona la squadra per la riuscita di una missione o di uno scopo, ma bensì può abbandonare la riuscita per salvaguardare la squadra. Non aveva mai provato nulla di così rincuorante, o forse poche volte, nei gesti dei genitori nei suoi confronti; non era stato abituato a ricevere affetto o sentirsi parte di un gruppo oltre a quello che dettava i legami sanguinei di famiglia. Un impercettibile commozione gli lucidò gli occhi nello sguardo ammirante rivolto al suo maestro quando quest'ultimo, tolse dalla sua borsa ninja due coprifronte che affermavano quanto aveva detto prima: erano diventati due ninja della foglia a tutti gli effetti.

    Congratulazioni, ora siete dei Genin della Foglia, rendete onore al vostro villaggio!"

    " Prese il suo coprifronte al volo, con una faccia totalmente riconducibile a quella di un pesce sbigottito. Non aveva ancora metabolizzato del tutto ciò che era successo ma dopo quel discorso, realizzò che Nazu era un vero ninja, qualcuno che ci sapeva davvero fare e non intendeva soltanto forza o agilità come sempre detto. Il sensei li salutò da lontano, e spari con notevole velocità tra gli alberi. Kai e Suma, presero la strada che portava verso il villaggio; non si era ancora legato il coprifronte alla tempia.


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    Bene, ti puoi prendere 33 exp, in più hai tutti i bonus per il passaggio di grado, che sono:

    - Aggiunta gratuita dell'abilita "Concentrazione del Chakra"
    - 60 punti parametrici da smistare nelle tue stat come meglio credi
    - Aggiunta gratuita di un borsello e di un taschino porta armi
    - Aggiunta gratuita delle 3 tecniche accademiche e di 3 tecniche lvl D a tua scelta
    - Aggiunta gratuita del coprifronte di Konoha che potrai disporre sul tuo corpo come vorrai

    Qui dalla diretta è tutto, passo la linea allo studio :hat:
     
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    Si prenda 42 per entrambe, lei.
     
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