[C] Un altro giro di giostra

Ok, finalmente il quadro generale era completo: potevo chiedere agli inservienti delle informazioni sulla vita privata dell’inserviente... in questo modo avrei potuto decidere di eliminare completamente il dubbio del movente “passionale”. Pensai a lungo a varie ipotesi ma c’era quella fastidiosa cosa chiamata “e se...” che mi tartassava ogni volta che tentavo di decidere una determinata “strada” o meno. Comunque: presi velocemente i documenti che erano rimasti sul tavolo e li misi dentro il blocco note e poi salutai al volo la segretaria con un “arrivederci” dato che decise di andarsene di corsa per via di un “appuntamento” (o forse si era scocciata di subire il quarto grado da un 13enne come me XD). Poi, all’improvviso il mio compare se ne uscì con una frase da completo superficiale quale era. Che genio eh? Bah... si comportava come un bambino ansioso di mangiare la cioccolata... non lo sopportavo proprio, ma cercavo di trattenermi, era la cosa migliore da fare in quel momento. Me ne stetti zitto e non dissi nulla su quella affermazione e cominciai a seguire il mio compagno di squadra: arrivammo davanti alla fontana, lui iniziò a setacciarla in cerca di indizi mentre io cominciai a parlare a diversi impiegati nei dintorni della fontana dandogli loro una serie di domande specifiche in quest’ordine:
Conosceva l‘inserviente ucciso qualche giorno fa? (Se la risposta fosse stata postiva avrei continuato, se fosse stata negativa mi sarei fermato lì).
Può dirmi qualche dettaglio utile alle indagini? (Domanda generica ma cercavo di affidare la risposta al buonsenso degli impiegati).

Devo essere sincero: non ero per niente bravo a fare gli interrogatori ma cercavo di gestirmela al meglio delle mie capacità. Il mio compagno di squadra aveva la testa fra le nuvole e la morte di quest’uomo era avvolta in una nebbia oscura del mistero (che poeta eh?). Speravo vivamente in una buona notizia.