Margherite Volanti

PQ + Sblocco 1° livello Innata

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Ishivar's Warriors
    Posts
    2,776

    Status
    Offline

    534a5cd5a354a3f1ef268fd1a5fe63b7

    Mese del Risveglio, giorno 7 – Ishivar – Ore 9.00

    Era passato del tempo dall’incidente, giornate inizialmente interminabili durante cui mi ero posto numerose domande, riuscendo però a trovarvi solo scarse ed imprecise risposte. Perché mi ero comportato così? Cosa sarebbe successo in futuro? Che tipo di uomo sarei diventato nella mia vita? Non era facile togliersi quei dubbi, probabilmente solo il tempo avrebbe rimarginato le ferite, ma qualcosa decisi che potevo fare anche io. Decisi di indirizzare la mia vita verso una strada pacifica, ricominciando a seguire gli interessi che avevo da bambino, e a cui la mia famiglia aveva cercato di spingermi. Da sempre sarei voluto diventare una persona istruita più che un guerriero, ritrovai i progetti e le invenzioni domestiche che dozzine di volte avevo provato a costruire con scarsi risultati. Trovai il libro di cucina di mamma, e mi tornò alla mente la sua passione per i fornelli e l’agricoltura. Ricordai quando andavamo in montagna a prendere le erbe e le piante strane che le servivano per le sue ricette e di come mi spiegasse che molte di quelle piante avevano anche poteri curativi. Era quella la strada che volevo prendere, sapevo essere lunga e complicata, ma dovevo farlo! Ora mamma era invecchiata e non andava più in montagna come una volta, specialmente in quel freddo Mezuki, durante il quale le montagne erano ancora ricoperte di neve e ghiaccio, e solo le cime più basse presentavano un minimo di vegetazione. Decisi che sarei andato io per lei. Volevo un po’ di tempo per me stesso, dalla riunione del consiglio avevo notato che mi erano stati messi alle spalle due controllori, che mi seguivano in ogni mio spostamento ufficiale da Ishivar. Praticamente ero solo soltanto quanto ero a casa.

    Ehi, ma, guarda cos’ho ritrovato? Te lo ricordi?

    Oh, il mio vecchio libro delle ricette. Da quanto tempo… sai, con tutti questi nuovi libri di cucina internazionale che girano dall’apertura dei confini mi ero completamente dimenticato di quel libro. Che ci vuoi fare?

    Pensavo che potevi farmi qualche piatto dei tuoi, quelli speciali con gli ingredienti selvatici

    Oh, ragazzo mio, non sono più quella di un tempo. Mi fa piacere che tu non lo noti, ma sono invecchiata, e non ho più il fisico per andare in montagna con questo tempo.

    Ci andrò io per te! Voglio la torta bianca, è una vita che non la fai più!

    La torta bianca?! Non ricordi quanto è difficile?

    Certo che me lo ricordo, è per questo che lo faccio.


    Già, ricordavo bene la difficoltà, ma anche di come mi divertisse addentrarmi nelle parti più curiose e inesplorate del territorio per trovare questi esemplari unici, che uniti agli altri ingredienti davano vita a pietanze strepitose. Non vedevo l’ora di mettermi in viaggio, così organizzai le mie cose e partii alla volta del confine. Sapevo che sarei tornato piuttosto presto, lasciai detto a mia madre di avvertire nel caso si fosse presentato qualcuno a chiedere informazioni sul mio conto, anche se tornando in giornata non avrei dovuto avere inconvenienti. Radunai l’occorrente, una cesta, vesti pesanti e una piccola lama per recidere i prodotti dal terreno senza rovinarli.

    E come farai con le margherite volanti?

    Edited by Cagnellone - 7/3/2018, 21:31
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Ishivar's Warriors
    Posts
    2,776

    Status
    Offline

    Mese del Risveglio, giorno 7 – Confine tra Tetsu e Ishivar – Ore 12.00

    Dopo alcune ore di viaggio ero a buon punto, la mamma mi aveva fatto una precisa lista degli ingredienti, specificando per ognuno dove trovarli e come fare a prenderli. Fu fantastico, un mare di ricordi mi si ripresentarono alla mente, ogni volta che mi ritrovai nei luoghi che avevo esplorato da bambino riuscii a ricordare i dettagli di un’epoca che avevo completamente dimenticato. Ricordai che i funghi maculati a coccinella si trovavano sotto le radici dei pini, e non sopra come il resto dei loro simili. Ricordai di cantare alle api incazzose per calmare la loro ira mentre mi impossessavo di una piccola parte del loro dolcissimo nettare, utilizzando un legno dello stesso albero su cui si trovava l’alveare, un passaggio fondamentale che persino mamma aveva omesso di scrivermi.

    La, la la! La! Il vostro miele, eccolo qua! La, la la!

    Fatto il misfatto! Col miele ero quasi a posto, avevo raccolto praticamente tutto quel che mi serviva. Già, tutto a parte le margherite volanti! Mamma aveva fatto bene a preoccuparsi, le margherite volanti erano l’ingrediente più difficile da recuperare, e al tempo stesso il più fondamentale per la riuscita del dolce. Rischiavo di aver fatto un viaggio a vuoto se non fossi riuscito a catturarle. Vi spiego meglio. Le margherite volanti sono un rarissimo fiore di montagna, difficile sia da riconoscere che da raccogliere. Questa varietà di fiore cresce infatti solo a ridosso dei dirupi, è identica alle comuni margherite se non fosse per il fatto che, quando qualcuno si avvicina a loro, queste si staccano da terra e volano via, gettandosi nel vuoto e planando verso luoghi più sicuri. Sono difficilissime da acchiappare, tanto che al tempo noi ci affidavamo al nostro fedele pappagallo Gennaro, il quale grazie alle sue capacità di volo e un duro allenamento, riusciva a rincorrerle e afferrarle col suo becco. A quel tempo Gennaro era morto da un pezzo, e avrei dovuto cercare un altro modo per risolvere il problema. Cercai e ricercai, e solo dopo diversi tentativi andati a vuoto, raggiunsi un dirupo a forma di zanna, un piccolo promontorio che si innalzava improvvisamente di diversi metri verso l’alto. Vi erano dei fiori posati sulla porzione di terreno erboso, e come sospettavo quando mi avvicinai per tentare la non troppo difficile scalata essi si staccarono da terra, con tanto di stelo, per volar via verso più sicure sponde. Tentai un allungo ma ero troppo in ritardo e fu una caduta a vuoto. Mi sporsi comunque dalla sporgenza ed osservai dove i fiori si fossero posati. Era un dirupo poco più sotto, raggiungibile con una camminata non troppo lunga e impegnativa. Aggirai la scarpata e vi giunsi, questa volta avevo in mente un piano per raggiungere il mio obbiettivo. Mi sarei trasformato in un grosso sasso, e piano piano mi sarei avvicinato senza far rumore, col massimo della calma. Ero abbastanza lontano per non far scattare il loro meccanismo di difesa, stavo per dare il via alla mia azione, quando un rumore poco incoraggiante alle mie spalle mi fece girare di scatto.

    GRRRR!

    Ero nei guai fino al collo! Un branco di lupi mi aveva braccato, cogliendomi di sorpresa mentre ero intento ad occuparmi dei miei affari. Ero praticamente in trappola, erano in cinque e mi impedivano ogni via di fuga frontale. Alle mie spalle il vuoto.

    Edited by Cagnellone - 7/3/2018, 22:48
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Ishivar's Warriors
    Posts
    2,776

    Status
    Offline
    Tentai di pensare a cosa potessi fare ma le bestie non mi lasciarono tempo. Avanzavano in gruppo ringhiandomi contro, abbaiando ogni qual volta tentassi di fare un passo avanti, verso una possibile salvezza. Indietreggiavo, il cerchio dei miei rivali si stringeva, potevo vedere i loro occhi iniettati di sangue, la saliva gli colava dalle fauci mentre pregustavano il sapore della mia carne. Non avevo più via d’uscita, ero arrivato talmente vicino al bordo che intravidi con la coda dell’occhio le margherite alzarsi in volo intorno a me. Quello fu il segnale. Approfittando di una mia centesimale distrazione uno dei lupi mi balzò addosso. Reagii all’istante, piegandomi su me stesso e ruotando il busto per impattare l’animale in volo con un potente calcio che lo respinse indietro. Ma era un attacco di gruppo, non appena ritoccai il suolo una secondo lupo mi era già addosso.

    Dannazione!

    Mi azzannò, colpendomi su un braccio e stringendomi nella sua morsa letale. Provai a dimenarmi ma era inutile, la sua presa era troppo potente. Un secondo lupo mi saltò addosso, tentando di mordermi al collo. La mia reazione fu istintiva, indietreggiai nuovamente parandomi con il braccio rimasto libero, ma questa volta non c’era più terreno alle mie spalle. Misi un piede nel vuoto, e caddi.

    NOOOO! NOOOOOO!

    Furono attimi di panico assoluto, mai in vita mia ero stato così spaventato, così vicino alla morte. E probabilmente fu proprio quell’istinto primitivo che risvegliò in me il mio potere. D’un tratto la discesa, il vortice che mi stava trascinando al suolo per schiantarmi e ridurre le mie ossa in mille pezzi, rallentò. Tutto rallentò, mi calmai, e riuscii a vedere la realtà in maniera diversa. Riuscivo a cogliere i dettagli nella roccia che mi affiancava nella mia caduta, riconobbi i corpi dei due lupi e sentii chiaramente i loro ululati. Potevo ascoltare il mio cuore che stava impazzendo, batteva talmente forte da sembrar dovermi uscire dal petto. E poi successe.

    AAAAARGH!

    Sentii la pelle strapparmisi sulla schiena, sentii nuove ossa formarsi a ridosso delle mie scapole, qualcosa stava uscendomi dalla schiena. Qualcosa di molto grosso. Urlai in preda al dolore e per qualche istante non capii niente. Poi accadde qualcosa di magico. D'un tratto acquistai piena padronanza di ciò che si era creato sulla mia schiena, mossi quella nuova parte di me come se l’avessi sempre avuta e di colpo la mia caduta si arrestò. Sbattei di nuovo, e di nuovo ancora. Stavo volando!

    Non posso crederci…

    Due grosse ali mi erano spuntate sulla schiena, ali piumate con penne grigie e nere. Splendide, maestose. Sentivo i miei sensi molto più acuti del solito, il mio udito era sensibilissimo e il mio sguardo riusciva a cogliere i dettagli più incredibili a distanze siderali. Mi sentii un dio. Piombai nel vuoto ed afferrai i due lupi in caduta libera prima che si schiantassero contro la fredda roccia. Li poggiai delicatamente al suolo, continuando a galleggiare nell'aria come una bolla di sapone. Poi ripresi quota. Continuai a volare, era una sensazione troppo bella e non riuscivo più a smettere. Era parte di me. Iniziai a prendere confidenza col mio nuovo potere, fluttuai per le montagne come un angelo disceso dal cielo. Volai con le margherite, le colsi nell’aria librandomi con loro in una danza sinuosa, come nella più incredibile delle storie…

    CITAZIONE
    Fine.

    Ho gestito questo primo sblocco come una cosa molto istintiva, animale, che si è risvegliata nel momento del bisogno. Poi ho descritto un po' il volo, non c'era molto altro da dire in questa prima fase.


    Edited by Cagnellone - 8/3/2018, 04:06
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Colui che è e si spera sarà

    Group
    Member
    Posts
    5,406
    Location
    Roma

    Status
    Offline
    28 exp e sblocchi l'innata.
     
    .
3 replies since 7/3/2018, 20:46   150 views
  Share  
.