Accademia Suzaku Murakami!

Per P3dR4g0n

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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    I fiocchi di neve scendevano lentamente lungo le vie del villaggio, interrompendo il proprio cammino sul terreno candido e ormai biancastro. Non v'era molto movimento in quella fredda mattinata di Konoha. Gli eventi recenti avevano scombussolato un po' la vita quotidiana, lasciando punti interrogativi e vuoti malinconici nelle menti dei cittadini. Partendo dal tradimento dell'ex Hokage, Jarago Kaishi, agli eventi ancora più freschi, avvenuti a Kiri
    Ma non per questo la vita si fermava. Essa continuava, proseguendo il suo corso infinito all'interno di quel mondo corrotto e provato dal Ninshuu.
    Erano proprio gli aspiranti shinobi ad animare quella giornata triste e malinconica. L'esame era imminente e molti di loro attendevano il proprio turno nei corridoi freddi dell'accademia. Erano tante le classi accalcate negli androni di quell'ala. Alcuni seduti per terra, altri in qualche sedia capitata per caso e la maggior parte in piedi. Alcuni studiavano e ripassavano fino all'ultimo secondo, altri aspettavano impazientemente il proprio turno e la maggior parte se la faceva sotto per l'ansia e il timore di venir bocciati. La vergogna di non passare in quell'anno e doverne affrontarne forzatamente un ennesimo poteva essere una vera gatta da pelare, soprattutto per i ripetenti.


    Suzaku Murakami!

    La voce proveniente dall'aula dell'esame fece volgere lo sguardo di tutti i presenti sull'alunno indicato. A quel punto tutti aspettarono che il ragazzino entrasse e compiesse l'ardua impresa.
    Gli studenti venivano esaminati uno per volta, senza alcun pubblico. Ragion per cui tutti quei giovani non potevano sapere cosa li aspettasse oltre quella porta.
    Una volta varcata la soglia e chiuso il valico alle proprie spalle, il Murakami si sarebbe trovato di fronte ad una cattedra abbastanza lunga, con dietro ben tre esaminatori, ognuno diverso dall'altro. Colui a parlare per primo fu quello al centro che esaminava delle carte, mentre gli altri si limitavano a scrutare il giovane dalle proprie comode posizioni.


    Bene. Da ciò che vedo i tuoi voti non sono un granché, anzi, sembra quasi che facessi le cose senza voglia, per forza. Eppure l'accademia non è obbligatoria.. quindi mi verrebbe spontaneo chiederti che cosa ci fai qui. No?
    P3dR4g0n
    Intanto scusa per il ritardo enorme! Tu sei un vecchio utonto se non sbaglio e penso che non avrai bisogno di tante spiegazioni. Questa è una simil personal quest che farai con me, quindi agirai di conseguenza ai miei post. Hai carta bianca sulle descrizioni. In ogni caso per qualsiasi problema scrivi pure sulla sezione apposita.
     
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  2. P3dR4g0n
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    •Narrato
    Parlato Suzaku
    Pensato Suzaku
    Parlato madre


    Il suono della sveglia, quasi ovattato, giunge alle orecchie di Suzaku il quale, con un movimento istintivo, allungando il braccio spegne l'aggeggio elettronico posato accanto al letto. Il ragazzo non stava propriamente dormendo, ma era un una fase di dormiveglia bloccato a fissare il soffitto buio della propria stanza. Da quanto sta fissando lo stesso punto immobile senza battere ciglia? Forse qualche minuto o addirittura qualche ora; fatto sta che quello stato meditativo ha fatto passare la notte in pochi attimi lasciando riposare la sua mente in vista dell'esame che stamani avrebbe affrontato. Lascia con disinvoltura cadere la testa dal lato del letto puntando gli occhi fuori dal balcone della sua stanza mentre le mani vanno ad arruffare ulteriormente quelle annodate lingue di fuoco che ha in testa. La strada, in bella vista dalla sua posizione, è ancora deserta se non per poche persone che vanno ad aprire la propria bottega prima che l'intera Konoha si svegli. Con un sonoro sbadiglio, accompagnato dal cigolio delle molle del materasso, il rosso si alza dal letto ed esce attraversando la stanza sul balcone della propria camera. Non appena fuori la sua pelle, quasi cinerea, viene percossa dai brividi quando alcuni fiocchi di neve sciogliendosi gli si poggiano sulle spalle nude. Il cielo plumbeo lascia precipitare qualche minuscolo fiocco di neve alleggerendo il proprio carico prima di sorvolare Konoha che lentamente inizia ad imbiancarsi dandole quasi un atmosfera di pace anche se, nonostante sotto tutta quella superficiale tranquillità, nel villaggio si inizia a percepire l'ansia dei cittadini per via dei recenti fatti avvenuti all'interno delle mura. Suzaku resta lì a guardare l'orizzonte con un impercettibile sorriso in cerca delle prime luci dell'alba anche se, visto il periodo invernale, essa non sorgerà prima di un paio di ore. Iniziando a sentire freddo il ragazzo si rintana dentro ma la sua attenzione viene richiamata da alcuni passi, quasi impercettibili, al piano inferiore.

    Si è già svegliata?

    Di solito la madre del ragazzo non si sveglia mai così presto e questo lo meraviglia non poco. Scalzo, cammina sul pavimento in legno fino ad uscire dalla stanza e scendere le strette scale che lo conducono al piano inferiore. La casa é molto piccola, composta semplicemente da 4 stanze: due camere da letto, quella di Suzaku, e quella della madre, un bagno al piano di sopra e la cucina che forma un tutt'uno con il salotto e l'ingresso della casa al piano inferiore. Arrivato in cucina si guarda attorno in cerca della persona che ha provocato quel rumore. Gira la testa sia a destra che a sinistra percorrendo con lo sguardo tutto il perimetro del piano inferiore senza troppe difficoltà fino a quando non s'imbatte nella figura della donna alle prese con una pentola sui fornelli. I capelli, come quelli del ragazzo sono raccolti in una lunga coda che parte dall'altezza delle spalle, ma a differenza del color cremesi, la donna li ha di un nero talmente scuro che pare essere blu. Il viso semplicemente non ha nessuna espressione, solo gli occhi sono contornati da occhiaie scure e rughe profonde che mostrano le poche ore di sonno che a donna si é concessa negli ultimi giorni. Lo sguardo, vacuo e privo di qualsiasi scintilla di entusiasmo, cade sulla padella dove la donna è intenta a far rosolare una fettina di carne. Suzaku, sorride a quella scena per poi cacciare via un nodo che si sta formando alla gola schiarendosi la voce. Non vedeva sua madre così da anni, almeno non da quando si era iscritto all'Accademia, la sua carriera da futuro ninja e soprattutto lui sono le uniche cose che mantengono la madre sana di mente. La donna, girandosi verso il figlio si lascia sfuggire un sorriso timido come non faceva da tempo; da quando Suzaku le ha detto che doveva affrontare l'esame ninja sua madre ha riacquisito un po' di vitalità.

    Non devo fallire!

    Se lo ripete da giorni in testa. Non vuole deludere la madre. Intanto la donna spegne il fornellino sul quale era poggiata in precedenza la carne per poi avvicinare a sé un piatto

    Buongiorno,
    spero che tu sia pronto per affrontare l'esame


    La voce resa un po' roca dal sonno fa tossire la madre mentre cerca di parlare al figlio

    Ovvio che sono pronto

    Devo essere pronto

    Il tono duro del ragazzo cerca di rassicurare sia la madre che sé stesso. Purtroppo, dovendosi occupare della casa fin da piccolo non ha mai concesso tanto tempo per gli studi accademici perciò non è mai spiccato per eccellenza nella sua classe, anzi, pareva sempre il classico ragazzo svogliato che non voleva far nulla, ma lui non si è mai giustificato, ha lasciato correre le voci e i giudizi dei suoi compagni e degli insegnanti. Nessuno sa quello che é successo all'interno della sua famiglia, in fondo suo padre non era nemmeno un ninja importante, la sua scomparsa dopo una missione venne archiviata in fretta e classificata come un decesso, in fondo molti ninja fallendo le missioni vengono o catturati o uccisi, soprattutto in quelle più pericolose.
    Intanto la madre sul piccolo tavolino presente in cucina ha già posato un piatto contenente una fetta di carne e una porzione abbondante di riso. Suzaku fa per sedersi ma poi chiede alla madre

    Scusa,ma tu non mangi?

    La donna si limita a fargli un altro piccolo sorriso facendogli capire che mangerà dopo. Ora mai non vi era nemmeno bisogno delle parole tra i due, si capivano all'istante, bastava uno sguardo od un cenno della testa, ma Suzaku cercava sempre di invogliare la madre a parlare.
    Il sole sorse abbastanza in fretta mentre il ragazzo ripassava le varie tecnihe che conosceva creando cloni ovunque per la casa e trasformandosi in animali un po'troppo grossi per la loro taglia mentre la madre lo osservava orgoglioso e gli dava qualche piccolo consiglio.
    Passarono così un paio di ore quando finalmente il ragazzo non si diresse verso l'accademia.
    Lungo la strada la neve ha ricoperto oramai tutta Konoha di uno strato abbastanza spesso di neve rallentando la giornata e rendendo tutto il villaggio silenzioso, solo la neve che scricchiola sotto i piedi di Suzaku e qualche altro passante riesce a spezzare quel interminabile silenzio. Con calma, il forse futuro genin, arriva in accademia insieme ad alcuni compagni costretti ad aspettare lungo il corridoio il loro turno prima di entrare e fare l'esame. L'ansia all'interno dell'Accademia è quasi palpabile, ragazzi e ragazze agitati che provano a ripassare le tecniche e la teoria tra di loro creando un mormorio quasi fastidioso che distrae Suzaku ogni volta che cerca di ripassare qualcosa mentalmente. All'inizio non si accorge che alcuni ragazzi entrano prima di lui ed escono, non studia nemmeno le loro espressioni e non ascolta le loro parole per sapere come è andato l'esame; si limita a stare immobile in piedi a guardare il vuoto perso nei suoi pensieri ma dimenticando subito dopo cosa stava pensando. Resta immobile fino a quando una voce non richiama la sua attenzione

    CITAZIONE
    Suzaku Murakami!

    La voce di una ragazza che non aveva mai sentito prima d'ora lo chiama, forse è la sua immaginazione. Sentendo il suo nome il ragazzo si alza e si dirige verso la porta chiudendosela alle spalle. Entrato nell'aula il ragazzo si trova davanti ad un'enorme cattedra dietro la quale 3 chuunin erano seduti. Al centro, una ragazza bassa era seduta su una semplice sedia intenta a scrutare sia il ragazzo che le carte che stringeva tra le mani. Il giubbotto ninja di quest'ultima risaltava sulla pelle pallida della ragazza, ma si intonava alla perfezzione con gli occhi della chuunin i quali erano dello stesso colore. Sulla fronte luccicava il coprifronte della foglia. Lunghe trecce bionde ricadono sulla schiena mentre sulla punta del naso che è all'insù vi sono un paio di occhiali da una montatura finissima, che sembra quasi invisibile. La chuunin però sembra ancor più giovane per la presenza delle lentiggini sul volto e dei suoi colleghi energumeni al suo fianco. Quello a sinistra del ragazzo era per lo più ricoperto da bende lanciando in mostra solo gli occhi sottilissimi e molto scuri che gli donano un'aria molto minacciosa.

    Ma come farà a respirare quello lì?

    Si chiede immediatamente Suzaku non notando fessure in prossimità del naso o della bocca.
    Quello a destra invece, é ricoperto da pellicce di vari animali che iniziano a spaventare lo studente, la bocca era stranamente gonfia come se facesse fatica a contenere i denti al suo interno e gli occhi enormi e costantemente aperti lo mettono in soggezione. A sorpresa del ragazzo non sono i due colossi a parlar ma la piccolina seduta al centro tra i due

    CITAZIONE
    Bene. Da ciò che vedo i tuoi voti non sono un granché, anzi, sembra quasi che facessi le cose senza voglia, per forza. Eppure l'accademia non è obbligatoria.. quindi mi verrebbe spontaneo chiederti che cosa ci fai qui. No?

    Il ragazzo inizia ad impanicarsi all'istante sentendo quelle parole. É vero, lo sa pure lui che non è mai stato uno studente modello, ma non vuole nemmeno spiegare il motivo per il quale si è iscritto all'Accademia e di certo non voleva che i sensei provassero compassione o qualcos'altro nei suoi confronti. Deve trovare subito una risposta da dare alla chuunin. Fa scorrere lo sguardo sugli occhi degli esaminatori e capisce all'istante che deve mostrarsi sicuro davanti senza esitazione. La testa inizia a girargli leggermente e si sente avvampare tutto il corpo nonostante i pochi vestiti che indossa. Odia mettersi così tanto in mostra ma ora deve farlo.

    Senza voglia? Beh mi dispiace di aver dato questa impressione sensei

    Direbbe accarezzandosi la nuca con una voce cantilenante per poi riprendere con un tono più fermo e serio

    Semplicemente non mi andava di dare nell'occhio! Immagini che un nemico in qualche maniera riesca a mettere mani sul mio curriculum accademico, saprebbe tutto di me e con semplicità sarebbe in grado di mettermi alle strette. Ma così, senza che io abbia mostrato le mie vere abilità non potrà fare nulla contro di me!

    Avrebbe parlato con tono lento e sicuro per non far traspirare quel poco di ansia che prova, poi di nuovo avrebbe continuato quella sceneggiata

    La mia è stata per lo più una mossa strategica, probabilmente riuscirei a mettere in difficoltà uno di voi tre sensei

    Probabilmente ora ha esagerato e solo dopo un po' si accorge di cosa ha veramente detto pentendosi amaramente di quelle parole ma mantenendo quella maschera di ferro che ha sul volto.

    perdonami per l'enorme ritardo, ma credevo di aver postato qualche giorno fa :palm:
     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    No, non ci riusciresti.

    La sensei dalle lunghe trecce bionde rispose senza pensarci due volte, cominciando a scrutare il ragazzo in maniera più particolare. Chi avrebbe mai potuto peccare di arroganza in un esame del genere? Solamente Suzaku Murakami probabilmente, e quelle parole gli sarebbero costate care. L'idea di paralizzarlo e renderlo impotente con un ninjutsu gli balenò per la mente, avrebbe di certo bloccato interamente tutto il corpo dello studente senza muovere nemmeno un muscolo, restando seduta sulla sua poltrona accanto ai due colleghi. Gli avrebbe dimostrato quanto fosse abissale il divario tra i due oltre a metterlo in una posizione di totale imbarazzo e vergogna. Suzuka non avrebbe potuto sciogliere nessuno dei jutsu dei suoi sensei, e nonostante l'idea cercasse di farsi primaria tra le sue concorrenti, la compostezza e la maturità della donna prevalsero, lasciando correre via quella frase come l'idea che le era comparsa.

    Ma immagino che tu stessi scherzando, passiamo alle cose serie adesso.

    I due uomini non proferirono nemmeno una parola, limitandosi a qualche lungo sospiro di tanto in tanto.

    Vediamo come te la cavi con le tecniche base ninjutsu. Dovresti essere in grado di creare almeno due cloni in perfette condizioni. Prego.

    Aspettò che il ragazzo si desse da fare, osservando con cura e con attenzione i movimenti del giovane. Una volta terminata la tecnica, a prescindere dall'esito avrebbe aperto un cassetto della scrivania e dal suo interno avrebbe prelevato un kunai vero e proprio, in metallo e con la punta leggermente arrotondata per via dei lunghi anni d'usura, ma non per questo meno pericoloso.

    Adesso vediamo se durante le esercitazioni con le armi da lancio dormivi o restavi attento. Li di fronte c'è un tiro a bersaglio.

    Avrebbe indicato con l'indice la parete alle spalle di Suzuka, ove era presente un grosso foglio con una circonferenza nera all'interno. Dentro v'erano i vari punteggi e qualche buco per via del precedente utilizzo. Poi prese il kunai e lo porse nella scrivania, attendendo che il ragazzo lo prendesse e desse atto delle sue abilità. Gli altri due continuavano ad osservare la scena in silenzio, pronti ad intervenire nel caso al ragazzo venissero strane idee con quell'aggeggio.

    Ricorda di non essere autoconclusivo, per il resto nulla da dire, prova la tecnica e poi il lancio :sisi:
     
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  4. P3dR4g0n
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    CITAZIONE
    No, non ci riusciresti.

    Le parole della sensei risuonano fredde e dure nell'aula vuota e nella mente dello studente. Persino Suzaku sa bene che non riuscirebbe a fare nulla contro nessuno di loro e che probabilmente quest'ultimi riuscirebbero a batterlo con le braccia legate dietro la schiena e anche bendati. Sa bene tutto ciò il konohano, ma non vuole mostrare insicurezza, non vuole mostrare timore ed ansia, vuole apparire solo il più sicuro possibile, anzi, deve. Lo deve a tutti, alla madre, al padre e soprattutto a sé stesso, non deve mostrare nemmeno l'ombra di dubbio nelle sue azioni perché se ciò dovesse accadere e se riuscisse a passare l'esame, non si sentirebbe lo stesso un genin, non sarebbe soddisfatto per niente del suo esame. Continua a parlare la ragazza bionda mentre i suoi colleghi sono semplicemente intenti ad osservare la situazione

    CITAZIONE
    Vediamo come te la cavi con le tecniche base ninjutsu. Dovresti essere in grado di creare almeno due cloni in perfette condizioni. Prego.

    A quelle parole il ragazzo fa mente locale andando a ripescare la tecnica che ha ripassato qualche ora fa a casa.

    Bene, so farla abbastanza bene! Speriamo che l'ansia non mi giochi brutti scherzi

    Il ragazzo prima di iniziare la tecnica stringe con forza i pugni per alleviare la pressione e non far tremare le mani cosicché i sigilli possano uscire con rapidità e precisione. Con gli occhi chiusi il ragazzo andrebbe a ricercare all'interno del proprio corpo il proprio chakra provando poi ad espellerlo e suddividerlo in due grandi masse ai propri lati. Intanto mentre la mente si concentrerebbe a fare ciò, le braccia proverebbero ad eseguire velocemente i tre sigilli richiesti dalla tecnica ovvero Pecora, Serpente, Tigre. Se ci fosse riuscito il ragazzo dovrebbe avere adesso due cloni identici a lui, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra. Avrebbe atteso l'esito della sensei che purtroppo non arrivò, semplicemente la donna si limita ad estrarre da un cassetto della scrivania un vecchio kunai. Il ragazzo lo nota da lontano, nonostante la la lama lucida, è stato molto usato e ciò di vede chiaramente dalla punta dell'arma.

    CITAZIONE
    Adesso vediamo se durante le esercitazioni con le armi da lancio dormivi o restavi attento. Li di fronte c'è un tiro a bersaglio.

    A quelle parole il ragazzo cerca di sciogliere la tecnica della moltiplicazione mentre si avvicina alla scrivania afferrando l'arma tra le mani. Conosce bene quell'oggetto. Lo fa girare tra le dita senza paura di tagliarsi perché ormai con anni di pratica riconosce bene il peso dell'arma e la sua conformazione. Il freddo del metallo gli da sicurezza, non ha più timore come prima adesso è più sicuro di sé stesso ed è pronto a completare l'esame. Cercherà di fare del suo meglio visto che sono anni che si allena con le armi sopratutto a casa, oltre alle esercitazioni di combattimento, le armi erano l'unica cosa che lo appassionava da piccolo durante le lezioni.

    Ora speriamo di non fallire qui, probabilmente il lancio delle armi é l'unica cosa in cui eccello. Perciò, calmo, respirae prenditi tutto il tempo per prendere bene la mira e lancia

    Ora girandosi verso la direzione che la sensei aveva precedente indicato stringe saldamente il kunai nella mano destra. Cerca di calmare il proprio battito ed il proprio respiro provando a rimanere il più fermo possibile, con gli occhi cerca di inquadrare bene il bersaglio andando a guardare il suo centro, poi, quando si sarebbero sentito pronto avrebbe provato ad avanzare con la gamba destra facendo un lungo passo avanti e provando ad accompagnare il movimento con il braccio destro che all'inizio si sarebbe dovuto alzare verso l'alto ed essere caricato dietro la testa per poi venir lanciato in avanti con un movimento a frusta che avrebbe dovuto donare molta forza e precisione all'arma visto il tipo di lancio. Se tutto fosse avvenuto correttamente il kunai sarebbe volato dritto per dritto andando a conficcarsi in prossimità del centro del bersaglio mentre Suzaku poteva solo pregare e seguire il suo movimento con i propri occhi

    O la va o la spacca

    Scheda
    Stamina:100-5=95
    Resistenza:100-1=99

    Azioni:
    1-Moltiplicazione del corpo (-5)
    2-Lancio kunai (-1)
    3-//
    4-//
     
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    Effettivamente, la sensei si rese conto che nella parte pratica lo studente non sembrava avere alcuna pecca. I cloni vennero generati in perfette condizioni e successivamente rilasciati in due nuvole di fumo. Il lancio del kunai centrò il bersaglio, non proprio al centro ma era comunque finito dentro il cerchio nero. Andava più che bene per lei.
    Si girò prima a destra e poi a sinistra, trovando l'approvazione dei due colleghi lì accanto, poi scrisse qualcosa e si rivolse al giovane Murakami.

    Va bene, va bene. Riportami il kunai per favore.

    Mentre il ragazzo si apprestava a prendere e a riportare l'arma, la bionda prese un coprifronte nuovo e luccicante da un altro cassetto e lo poggio nella scrivania, davanti al ragazzo.

    Nelle missioni la massima attenzione è fondamentale, non dimenticarlo. Da oggi sei uno shinobi del villaggio della foglia a tutti gli effetti, complimenti.

    Gli porse la mano per stringerla e poi girò il suo registro verso di lui.

    Firma qui, e non dimenticare il coprifronte.

    Aspettò che concludesse la firma per riprendersi il registro e continuare l'appello, chiamando l'alunno successivo per effettuare un altro esame. Erano in tanti e il tempo stringeva.
    Nulla da dire, a quanto pare ti ricordi ancora come si gioca :asd:
    Post finale e ti assegno l'exp.
     
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  6. P3dR4g0n
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    Il kunai vola dritto fino a conficcarsi nel bersaglio, non proprio al centro, ma vicino, molto vicino. Un brivido percorre la nuca di Suzaku quando il ragazzo sente conficcarsi la lama nel bersaglio, cerca di trattenere tutto l'entusiamo del momento andando a sorridere e stringere i con forza i propri pugni. Quando si volta a guardare la sensei bionda la quale chiede il parere agli altri due il Suzaku non riesce a trattenere un sorriso da orecchio ad orecchio.

    CITAZIONE
    Va bene, va bene. Riportami il kunai per favore.

    Con un cenno di capo il ragazzo si dirige con calma verso il bersaglio andando ad estrarre il kunai per riportarlo alla bionda mentre quest'ultima sulla scrivania poggia un coprifronte. Con la mano sinistra afferra l'oggetto per la placca metallica accarezzandone il dorso con il pollice studiando l'incisione che vi è impressa sopra mentre con la destra lascia la lama sulla scrivania. Il metallo freddo del coprifronte gli fa venire la pelle d'oca mentre la sensei torna a parlare. In realtà non le presta attenzione, semplicemente il neo-genin si limita ad accarezzare la placca metallica che stringe nella mano mancina e a cercare di non scoppiare in una grossa risata. La sua attenzione viene però catturata quando la donna gli porge la propria mano ed il ragazzo non rifiuta di stringergliela con forza e decisione

    Grazie mille

    Pronucia queste due parole il ragazzo prima di lasciare la sua firma bella grossa sul registro segnando la "i" con una stellina e sottolineando due volte il suo nome con una lunga linea che parte dalla "S". Certo, ha superato l'esame ma questo non implica che non debba svagarsi firmando con creatività il registro. Il ragazzo prima di andarsene rivolge un sorriso a tutti e tre gli chuunin. Attraversando la porta dell'aula si lega il coprifronte in testa decidendo di metterlo in bella mostra davanti a tutti gli altri studenti dimostrando che lui ora è un ninja della foglia

    Grazie mille Akito :kashi:
    E scusa ancora per l'enorme ritardo del primo post :fifi:
     
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    Colui che è e si spera sarà

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    Intanto 44 exp per Akito :rosa:
     
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    31 exp. Va a richiedere tutto per la promozione :sisi:
     
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