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In una mattina , un sole abbastanza tiepido faceva capolino fra le nuvole , ma comunque di certo non si poteva dire che facesse freddo. Erano le dieci e Shizuka si trovava in cucina per la colazione, già vestita e preparata.Shizuka indossò dei pantaloncini rosa e una T-shirt semplice , e sopra il suo inconfutabile cardigan bianco sfrangiato. Si svegliò un po' più tardi del solito,semplicemente perché si volle riposare, dopo che ieri aveva dato prova del suo valore all'esame per poterlo passare. Insomma un po' di riposo in più non faceva mai male a nessuno . La giovane Kunoichi sorseggiò la sua tazza di latte E ripensò proprio alla giornata precedente e all'ottenimento del coprifronte, appoggiato attualmente sulla tavola vicino a lei. Lo guardò per qualche istante.
"Non ci posso credere. Finalmente ho un coprifronte."
Era da ieri pomeriggio che non faceva altro che ripetere in mente sua questa frase. Distolse lo sguardo dalla placca metallica , per poi chiudere gli occhi e finire di bere il suo latte. Si alzò in piedi prese il suo coprifronte e se lo legò al collo. Salì in camera sua e prese il taschino porta armi ,in cui aveva messo gli Shuriken , che legò intorno alla gamba , in aggiunta prese la sua borsa porta armi dove aveva inserito dentro il filo d'acciaio e se la mise a tracolla.
"E' giunta l'ora di andare ad allenarsi un po'. Presto dovrò affrontare la mia prima missione e di certo non voglio farmi trovare impreparata."
Pensò mentre si dirigeva verso la porta. Si infilò i suoi scalda muscoli bianchi e i suoi sandali , dopo di ché si alzò e gridò:
-Sto uscendo. A dopo
Rimase lì per qualche secondo, aspettandosi qualche segno,ma niente.
-Mah!Sarà già uscita
Sussurò tra sé e sé , per poi aprire la porta ed uscire. Per la strada la gente correva di qua e di là , mostrando la piena attività . La giovane ragazza camminava in mezzo alla folla e si dirigeva verso i campi di allenamento , un luogo che lei considerava perfetto per la situazione e per testare le sue tecniche, ed era situato verso la periferia della città . Quella mattina non andò a chiamare il suo amico, Saiko, poiché sapeva che avrebbe aiutato i nonni per il lavoro, quindi era inutile fermarsi. Magari più tardi sarebbe passata a trovarlo. Shizuka finalmente giunse al campo che lei considerava per addestramento. Un enorme spiazzo in verde, circondato da alberi alti e fitti,con tre tronchi d'albero spogli due dei quali erano sradicati dal letto d'erba e posizionati uno a destra e uno a sinistra dello spiazzale, mentre il terzo era situato quasi al centro ancora saldo,fino a quel momento, al suolo. Non si potrebbe dire che fosse un giusto campo di addestramento, ma a lei piaceva. Da quando era piccola, si concedeva di allenarsi qui quando la mamma le permetteva d uscire. Ebbe fin dall'inizio l'idea di spigersi oltre gli alberi altissimi che delimitavano la zona, per scoprire nuovi orizzonti.Certo l'idea di spingersi al di là degli alberi le balenò di nuovo in mente come sempre ,ma decise che in quel momento avrebbe concentrato il suo allenamento solamente nello spiazzo tra i vari cespugli e tronchi .La giovane Genin chiuse gli occhi e fece in modo di entrare in contatto con l'ambiente circostante, sentendo quasi ogni minimo movimento. Ad un tratto sentì lo scrosciare delle foglie, aprì gli occhi e si girò di scatto nella direzione in cui aveva avvertito il suono.Si mise sulla difensiva, afferrando la tracolla e chiese:
-Chi va là?
Aspettò la risposta.
-parlato-pensato- - -Oggetti: -Borsa porta armi -Taschino portarmi -Filo d'acciaio - tre shuriken - - Shizuka |
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