Run Eiji, run!

Accademia Roero

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    Un altro giorno in accademia, un'altra classe di esaminando, altri studenti da valutare. Ormai ci stava prendendo gusto a decidere delle sorti di quei ragazzini, inebriato da quella sensazione di poter condizionare le loro vite in una maniera tanto evidente. Peccato che in fondo, ma molto in fondo, fosse un tenerone, e la percentuale di studenti bocciati in sua presenza rasentava quasi lo zero. Certo, alcune eccezioni c'erano state, ma parliamo di casi davvero gravi in cui i motivi della bocciatura erano più che evidenti e quindi indiscutibili.
    Quella giornata avrebbe condotto alla promozione dell'intera classe? Lo avrebbe scoperto da lì a poco.
    Ancora una volta a lui era stato chiesto di occuparsi della prova pratica, forse perché i piani alti erano a conoscenza della sua avversione - se si vuole utilizzare una terminologia leggera - nei confronti dell'esame teorico a cui gli studenti venivano sottoposti. Perché precludere la verifica fisica a coloro che non passavano suddetto test? Perché svantaggiare coloro che magari erano portati maggiormente ad agire che non a ricordare cose anche poco utili? Questo era perlomeno il pensiero di Allen, ma i piani alti erano ancora ancorati ai loro antiquati regolamenti e alle loro altrettanto obsolete tradizioni per sentir ragioni.
    Era un chiodo fisso che, puntualmente, si ripresentava ogni qual volta venisse convocato in qualità di esaminatore. E anche quel giorno, alla fine, era arrivato, proprio mentre stava per entrare nella sua classe.

    La prova si svolgera al campo d'allenamento.

    Quelle erano state le parole rivolte al gruppo di studenti.
    Lo shinobi aveva infatti aperto la porta, fatto un paio di passi all'interno dell'aula, riferito l'informazione ai ragazzi, e senza aspettare neppure due secondi era già uscito.
    Ripercorse a ritroso il corridoio che lo aveva condotto lì, scese le scale, e si diresse verso l'uscita che dava sul retro dell'edificio principale dell'accademia.
    Erano ormai fin troppe volte, almeno per i suoi standard, che si limitava ad utilizzare le quattro mura di un'aula.

    GOODS-00099668
    Mettetevi in fila per tre, coraggio.

    Quali erano i piani di Allen? Ancora non lo sapeva nemmeno lui, ma era bravissimo a inventarsi le cose sul momento.

    Quando vi farò un cenno, il primo terzetto dovrà iniziare a correre verso di me. Il secondo dovrà iniziare a correre quando il primo avrà fatto venti metri. E via dicendo.

    Una volta elencate le semplici istruzioni, lo shinobi iniziò ad allontanarsi dal gruppo dei suoi studenti. Saranno stati circa ventiquattro, il ché velocizzava il tutto avendo quindi a che fare con solamente otto terzetti.
    Quando la distanza superò i cinquanta metri Allen si fermò girandosi verso gli esaminandi, portò le mani dietro la schiena e sorrise. Non lo faceva quasi mai.

    Pronti... ai vostri posti... via!

    Benvenuta alla tua accademia :rosa:
    Nel primo post, come vuole la norma, mi piacerebbe imparare a conoscere il tuo Eiji. Non parliamo di dettagli anagrafici, bensì del suo carattere, del suo modo di pensare e di parlare.
    Hai carta bianca per quanto riguarda l'introduzione del post, raccontami quello che vuoi :sisi:
    Alla fine ti basta solo rientrare in quanto ho descritto io, quindi che ti trovi in aula, ti sposti fuori con i tuoi compagni (che puoi muovere come preferisci) e ti ritrovi la prima della fila, ovviamente! :ops:
    A quel punto di basta correre e... vedrai.

    Per qualsiasi cosa chiedi pure a me per mp :rosa:
     
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0 replies since 29/9/2017, 09:04   79 views
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