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Scontro di Confine
Narrato, Pensato, Parlato, Parlato altrui
Le tonalita' dell'arancio pitturavano il cielo di un giorno morente, mentre sulla linea dell'orizzonte, alte catene montuose posavano dignitose e regali facendo da sfondo al confine del Paese della Terra. L'aria era fredda ed aveva gli odori dell'erba tagliata di fresco dei campi coltivati e dei profumi pungenti del sottobosco trasportati dall'audace vento del nord. Alcune nuvole scure si stavano ammassando sopra le foreste, facendo mute promesse di un acquazzone che avrebbe riempito le insenature ed i fiumi, nutrito la terra e lavato via le tracce degli animali.
Uno shinobi dalla larga veste da viaggio nera sedeva su uno dei rami piu' bassi di un grosso cipresso che fiancheggiava una delle vie principali che conducevano fuori e dentro il paese. Aveva seguito i movimenti di un affamato e numeroso branco di cani randagi che aveva ucciso diverse pecore e diversi polli degli allevamenti vicini. Una tipica missione affidata ai genin.
Il coprifronte della Pioggia teneva ordinati i lunghi capelli corvini che coronavano il volto giovane ma dall'espressione seria di chi la giovinezza la stava gia' mettendo da parte. Gli occhi profondi come due gemme scure persi sul profilo dei monti lontani, mentre in bilico sul confine di due Paesi che spesso erano stati in conflitto attendeva. Lo faceva in quel modo in cui solitamente si vede farlo ai predatori, che aspettano quel qualcosa che loro solamente sanno di dover attendere.. -
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Hey, Axel. You haven't forgotten? You made us a promise. That you'd always be there... to bring us back.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Alt! Crees, sei già in uno scontro, non puoi aprirne un altro
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