Profumo di tempesta

Accademia Bigas Ookami

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    Hey, Axel. You haven't forgotten? You made us a promise. That you'd always be there... to bring us back.

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    Quella mattina il profumo di pioggia era più che forte. Il vento primaverile sbuffava sul Villaggio della Nuvola verso ovest e le serrande dell'accademia continuavano a sbattere seguendo un ritmo indefinito, quasi seguendo la melodia di un canto gregoriano. La stanza 202-A era stata adibita per accogliere i venti studenti che quel giorno avrebbero dovuto sostenere l'esame. Ne era stata privata dei banchi, al fine di poter adempire alle richieste del sensei di turno, un tale Rin Hu. Odiava il vento, ma soprattutto odiava il fatto di dover gestire e valutare la preparazione di qualche studente che da lì a poco sarebbe potuto diventare uno Shinobi di Kumo. Appoggiato alla finestra chiusa, osservava a scatti l'imperversare della tempesta che da lì a poco avrebbe bagnato i tetti di tutto il paese. Il puzzo di fumo si estese in tutto il perimetro della stanza, così come la nuvola densa che proveniva dalla sigaretta e dalla combustione del tabacco che si tramutava in fumo nei suoi polmoni e, successivamente, nella sua bocca. I biondi capelli scivolavano sulla sua fronte aggrottata, mentre lasciava cadere la cenere sul davanzale interno della finestra. Ad ogni sbuffo di fumo i secondi inesorabilmente trascorrevano. Dopotutto, era impossibile manipolare il tempo. Erano le sette e mezza spaccate e dei suoi studenti non v'era anima viva. Era deluso dalla mancata presenza in anticipo di almeno uno di loro. Si tormentava del perché, in quanto pensava e sosteneva ferreamente che il rispetto per gli orari fosse uno dei principi per maturare. E sperava si trovasse di fronte qualche studente che, preso dall'ansia, magari avrebbe trovato conforto nell'arrivare una manciata di minuti prima dell'orario prestabilito. Pensò che fosse colpa dell'imminente tempesta. Le intemperie tuttavia non dovevano divenire banalissime scuse per non presentarsi.

    Pff, dove cazzo saranno...

    Aprì la finestra con forza, in quanto il vento esercitava con estrema maestria una pressione tale da impedirne l'apertura da parte di persone dalla poca forza, di volontà e non. Spense la sigaretta con l'indice e il medio a mo' di tenaglia e lanciò il mozzicone a terra, noncurante delle poche persone che di lì passavano ignare del fatto che una sigaretta avrebbe potuto colpirli. Osservò il mozzicone liberarsi in volo, seguendo le correnti d'aria che violente incombevano sul Villaggio. Ma non ne rimase per niente colpito. Si voltò nel momento in cui un'idea gli pervase i pensieri: aveva deciso come valutare i propri studenti. Non avrebbe utilizzato metodi sadici, non troppo perlomeno, ma avrebbe stimolato la creatività e la capacità di adattarsi dei propri studenti. Scrisse su un foglio con un pennarello nero, per poi appenderlo sulla superficie della lavagna in grafite nera con dello scotch.

    CITAZIONE
    Benvenuti, benvenuti!
    Sappiate che oggi ci sono gli esami per determinare il vostro passaggio da Studenti a Genin! Però, prima, dovrete trovarmi. Poi, in base a quante persone mi troveranno, effettuerete l'ultima prova. Ed ecco l'indizio per trovarmi!

    Se un'alga posta in fondo al lago ogni giorno raddoppia il proprio volume ed in cento giorni coprirà l'intera superficie, in quanti giorni ne coprirà un quarto? Appena troverete la risposta, uscite dall'accademia e seguite la direzione del vento.

    Sorrise al vuoto, per poi riaprire la finestra ed agilmente saltare fuori dall'edificio, atterrando perfettamente in piedi sull'asfalto. Si diresse verso l'area indicata dal suo indovinello e si sedette su di un ramo, che ondeggiava a tempo col vento. Si assopì, tant'è che cadde tra le braccia di Morfeo. Evidentemente l'attesa non gli piacque granché.


    Bene, ecco a te!
    Credo che la situazione sia chiara, risolvi l'indovinello e dirigiti nel posto indicato. Ci sono tante parole chiave nel post, quindi leggilo con attenzione. Per qualsiasi domanda puoi pure scrivermi in MP! :rosa:
     
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  2. Wodapp
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    Per venti studenti di Kumogakure la giornata di oggi sarebbe stata speciale, tanto da poter costituire un ricordo nella memoria di un essere umano. Sarebbero bastate meno di ventiquattro ore per ottenere tutto questo, la capacità di assaporare finalmente il metallo, poterlo mordere, toccare e sentire il suo materiale direttamente sulla propria pelle, l'agoniata targa denominata coprifronte sarebbe stato il meritato premio per i lunghi anni di lavoro svolti da parte degli studenti più diligenti, per altri invece la festa verrà rimandata il prossimo anno o addirittura cancellata per sempre dalla loro agenda. Tanti giovani ragazzi ambiscono all'onorificienza di Genin e il coprifronte ne certificava l'autenticità, ma tale privilegio può essere ottenuto soltanto dai più caparbi, da coloro che fin dalle prime lezioni hanno mostrato potenziale come difensori della patria e uomini d'onore, qualità che vanno ben oltre la capacità di apprendimento di un alunno, perché il Raikage aveva bisogno di costruire una generazione forte e dedita al villaggio fino alla fine. Dedizione e fedeltà erano riconducibili a Bigas Ookami, l'elemento più anziano del gruppo che avrebbe affrontato il test, egli fungeva un po da chioccia per tutti i ragazzi insicuri che vedevano in un lui tutto quello che loro non erano, ma l'abitante di Kumo non ci fece poi così caso, non l'aveva certamente chiesta lui tutta questa attenzione. Ma in una situazione come questa mai come ora bisognava pensare prima al tornaconto personale e che fossero passati tutti o meno al giovane Ookami non importava, aveva una missione da portare a termine. L'importanza datagli finì per non permettere al barbuto uomo di chiudere occhio, o forse era talmente stanco da neanche accorgersi che stava dormendo, questo non riusciva a ricorsarselo, la sua mente era concentrata soltanto sul metallo e in che modo l'avrebbe ottenuto, come se la sarebbe cavata nelle situazioni più impervide? Sognando sul letto ad occhi aperti venne la mattinata tanto attesa, e dopo aver terminato con successo i riti mattunieri si mise in viaggio verso l'Accademia, destinazione Aula 202-A. Fissata dal mestro in persona, era un semplice spazio usato per le lezioni teoriche tenute dai professori il ché probabilmente fece pensare alla maggior parte del gruppo di una prova scritta volta a mettere alla prova le conoscenze generali apprese sui banchi, e chiaramente vi erano coloro che erano più bravi con i fatti che con le parole. Durante il tragitto i passi di Bigas incrociarono quelli di altri studenti volti alla sua stessa direzione ma nessuno sembrava aver voglia di scherzare questa volta, bastava vedere i loro volti tetri e disorientati per capire che circolasse una certa ansia generale, alcuni si scambiavano giusto qualche parola ma in quella situazione era impossibile instaurare una conversazione di lunga durata. Arrivati dentro il plesso Bigas e alcuni suoi compagni dovettero aspettare il restante dei partecipanti e una volta arrivati decisero di dirigersi uniti come un fronte verso la loro sorte. Percorso il corridoio di legno c'era chi si asciugava la mano zuppa di sudore con i pantaloni e chi cercava un qualche tipo di conforto negli occhi degli altri ma oltrepassata la soglia li attese una sorpresa: Sulla lavagna erano state impresse queste parole.

    CITAZIONE
    Benvenuti, benvenuti!
    Sappiate che oggi ci sono gli esami per determinare il vostro passaggio da Studenti a Genin! Però, prima, dovrete trovarmi. Poi, in base a quante persone mi troveranno, effettuerete l'ultima prova. Ed ecco l'indizio per trovarmi!

    Se un'alga posta in fondo al lago ogni giorno raddoppia il proprio volume ed in cento giorni coprirà l'intera superficie, in quanti giorni ne coprirà un quarto? Appena troverete la risposta, uscite dall'accademia e seguite la direzione del vento.

    La notizia non rincuorò affatto la folla, che non solo avrebbe dovuto affrontare la prova ma per farlo avrebbe dovuto persino giocare a caccia al tesoro con il professore. Dopo una prima confusione generali tutti quanti si riunirono attorno alla lavagna scrutando meticolosamente la frase lasciata dal Sensei. Nelle ultime file persino Ookami, che in passato ne aveva viste tante, rimase sorpreso dalla vicenda. Eppure, proprio per questo sentiva di potercela fare, e in silenzio iniziò a riflettere sul significato di quelle parole criptiche. Il maestro parla di un lago e di quanti giorni ci potrebbe mettere un alga a coprire la superficie dell'acqua...considerato che in 100 giorni ricopre l'intero fondale basterà dividere il numero per 1/4...25, sono 25 i giorni che impiegherà per occupare 1/4 dello spazio...chissà se gli altri se ne sono accorti. Impossibile dirlo con il marasma generale, ma anche se il calcolo fosse stato giusto era il momento di dedurre anche il luogo del ritrovamento: Nel testo si parla di un lago e delle alghe...non sarà forse... Lentamente il ragazzo uscì dalla stanza sotto lo sguardo del pubblico che non sapeva se seguirlo o meno, secondo i suoi calcoli Rin Hu si sarebbe dovuto trovate nella Valle delle Nuvole e dei Fulmini, zona montuosa particolarmente famosa per la presenza di laghi. Deciso a raggiungere il posto iniziò a contare i passi...
     
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    Hey, Axel. You haven't forgotten? You made us a promise. That you'd always be there... to bring us back.

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    Wodapp si è, purtroppo,
    cancellato. Chiudo.
     
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2 replies since 15/9/2017, 17:09   98 views
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