[Fine della Guerra] I 3 Zero

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    Fuori dal mondo


    Un ultimo orgasmo con Yuka prima della guerra. Una liberazione. Un rancore sopito forse. Un giorno, chissà.
    Ma è già finita, lui le può solo invidiare la vita.
    Indossata la maschera sopra le bruciature, sono le 6 del mattino e il sole fa fatica a svegliarsi. Sul ponte della corazzata volante sono tutti già pronti e militarizzati. L'incedere del Matador è accompagnato da un inno alla libertà, e dal sorgere della stella di fuoco. Tutti lo guardano, chiunque lo fissa quasi ad attendere ordini. Ma qui nessuno è al servizio di altri. Ad unire i puntini è solo la voglia di cambiare le cose, di restaurare un giorno di pace, se possibile.
    E anche l'ultima rimasta fuori, rivestitasi, raggiunge il plotone: Yuka.
    Il discorso ha inizio.


    - Non vi parlerò come un comandante. E nemmeno da amico.
    Cos'è che ci accomuna? Potreste dire una causa comune, un ideale: la "libertà". Ma io vi correggerei. Ancora e ancora.
    Noi siamo uomini, e non esiste niente al di sopra di noi. Niente per cui valga la pena di combattere che non sia noi stessi e i nostri cari. Il motivo che ci accomuna lo vedete negli occhi di chi vi sta accanto. Fatelo: riconoscerete lo stesso dolore di aver perso qualcuno a voi vicino. Qua sopra e laggiù in terra.
    Sì, perchè dopo tutti questi anni, le nostre operazioni contro l'Impero del Fuoco hanno dato i loro frutti.
    In origine Emperor Zero è riuscito saggiamente ad accaparrarsi l'uno piuttosto che l'altro villaggio. Ha sfruttato la logica, non il fuoco, e nondimeno un concetto basilare della politica: chi ha il potere non vuole perderlo.
    In questo modo ha portato dalla sua a poco a poco le fondamentali forze belliche, con cui poi ha elargito le porzioni restanti del mondo ninja. A quel punto il potere che condivideva con i Kage era chiaro fosse fittizio. Al primo di essi che avrebbe infranto la più piccola delle regole, sarebbe toccato un attacco dai restanti villaggi dell'Impero. Altro che "non-belligeranza"!
    Ma si sa: la storia è ciclica, e prima o poi qualcuno rimette a posto le cose. Noi, la Resistencia!
    Molti purtroppo hanno dato la loro vita negli atti di sabotaggio, ma mi piace pensare che non l'abbiano fatto per un ideale, bensì per loro stessi. In ogni caso oggi è questa la situazione: Konoha è tornata ad essere sola. Zero è solo.
    Abbiamo liberato i villaggi dagli Enfants Terribles, gli pseudo-Jinchuuriki nati dall'impero e messi a capo di ogni Paese per mantenere saldo il pugno dell'imperatore.
    Sotto di noi i nostri amici stanno già accerchiando l'obbiettivo, manca poco...manca davvero poco e la pagherai...


    Abbassa il capo e stringe i pugni, il Matador. Qualcuno gli poggia la mano sulla spalla, alla stregua di un fratello.
    E' uno degli alleati che ricorda il commiato a Rosalita, defunta.


    - Per Rosalita... -

    - Andatevi a preparare, comincia la discesa. -

    Così dicendo si ferma un secondo a guardare gli occhi di Yuka. Quell'istante è più lungo della pronuncia di mille parole. Nessuno dice nulla, ognuno va per la sua strada.
    Il Matador torna nei suoi alloggi e lancia la maschera contro lo specchio, infrangendolo come ogni promessa fatta.


    - *Sigh...sob* Dimmelo tu che fare, Rosali....Kumiko, sorella mia....
    Per cosa sto combattendo adesso? Per chi? *Sigh..*
    Sono diventato per loro un simbolo...*sob*...dò loro la forza che serve....*sigh*
    Ma chi la da a me?! Eh, Atsuko?! Mamma?! Papà?!
    *Sigh....sob...* Non ce la faccio più...*sigh*...
    Portatemi con voi....vi prego... *sigh* -


    Bussano, prima alla porta poi all'anima. Ma non entrano.

    - Matador, siamo quasi atterrati. -

    - Ok... -

    E' ora e tutti combatteranno Zero in persona, meno lui.
    Sì, perchè dopo aver lasciato una copia superiore al suo posto, con l'Iseki il Matador va via.


    -----------


    A Konoha c'è un cimitero, tra i più belli del mondo. In assoluto il migliore.
    E' stato l'imperatore a volerlo far costruire, in memoria dei defunti. Il perchè nessuno lo sa, ma è talmente bello da fare invidia al paradiso: ci sono delle porte intarsiate e dorate, proprio come nel mito occidentale, ma il dettaglio più singolare è che è all'interno di una cupola tutta bianca e illuminata.
    Qualunque sia il momento del giorno, ti sembra di accedere ad un mondo etereo, dove riabbracciare i tuoi cari è semplice: basta volgere lo sguardo alla lapide e socchiudere gli occhi. La densità di chakra che presenta il luogo fa il resto: fa materializzare la sagoma illusoria ed evanescente del defunto.
    Ciononostante non troppe visite riceve questo Eden. Viene temuto, proprio perchè è l'esperienza terrena più vicina alla morte. Tuttavia, questo non vale per il generale di Zero, che da sempre ogni giorno posa un fiore celebrativo e si adagia su una precisa tomba, un errore commesso in passato e mai corretto. Su di essa brilla un nome non adottato più da nessuno: Sefiro Mitarashi. E quanti crisantemi ci stanno sopra!
    Versa una lacrima, forse due. Infine si rialza e nella sua vecchiaia si trascina via dal paradiso.
    Persino il giorno precedente alla guerra non fa eccezione, anche se con una differenza. Come da rito celebra prima la "morte" del ragazzo e poi va via, ma con una meta piuttosto insolita, che definirei un pellegrinaggio: l'ormai abbandonato Tempio del Fuoco.



    -----------


    Le 6 Vie


    *Step, step, step...*
    Dove si sta aggirando il Matador da solo con una battaglia che imperversa? Molto, molto lontano da Konoha, ma si sà: l'Iseki gli permette di arrivare in qualunque parte del mondo, purchè lì sia presente una fonte di chakra familiare.
    Si tratta di un laboratorio, anzi no, IL laboratorio dove di fatto è nato metaforicamente "El Matador", negli abissi del deserto del Vento. I ricordi si susseguono frenetici uno dopo l'altro, facendogli rivivere a sprazzi il suo passato. Due figure, Zerion e Marion Mitarashi hanno fatto sì che l'imperatore Zero potesse avere un rivale, un avversario degno della sua altezza. "Il project x" si chiamava, il frutto di tanti sacrifici e di un malato gioco di previsioni di mosse. Quelle di nientepopodimeno che Tristania Uchiha. Quanta complessità nel loro modo di pensare...! Eppure era andato tutto secondo i piani, beh, quasi, perchè adesso loro sono morti.

    *Step, Step, Step...*
    Tubi, macchinari e celle criogeniche. Il progetto "Les Enfant Terribles", tutto aveva avuto origine qui. Lo so che non ci state capendo nulla, ma aspettate.
    I Mitarashi non erano scienziati pazzi, peggio: erano semplici scienziati. L'ironica differenza? Difficilmente un folle ha coscienza dei propri risultati, ma ciò non vale per chi è sano di mente, e naturalmente...è un essere umano.
    I piedi del Matador calpestano cocci di vetro, macchie di sangue rappreso e frammenti metallici: c'era stato un scontro qui, e bastava guardare sulle pareti per capire chi era stato. Fuliggine nera, il lascito di Amaterasu, che riportava il nome "Zero". Era la loro ossessione, il loro scopo di vita....e il loro unico figlio, uno sbaglio.

    *Step, Step, Step...*
    Il mariachi solitario continua a camminare, ma non senza un obbiettivo preciso. Oltrepassa le porte che un tempo erano automatizzate e che ora sono deformate o rotte da una forza che le ha piegate. Il Susano'o, presumibilmente.
    Poi un corridoio e tanto, tanto sangue. Il teatro di battaglia principale, con innumerevoli firme sulle pareti. Portano sempre lo stesso nome. Inutile ripeterlo. E' qui che Zerion e Marion sono morti, è qui che il Matador, giungendo troppo tardi, ha trovato i loro cadaveri. Un dubbio e un ipotesi al loro ritrovamento: come mai non li aveva arsi col fuoco nero? Dovevano rappresentare un messaggio, per lui. L'imperatore Zero aveva capito chi era il Matador, le sue origini e il suo scopo. E quel gesto rappresentava "lo schiaffo col guanto".
    Tutto questo accadeva nel passato, non troppo distante a dire il vero. Rosalita era ancora viva e la maggior parte dei villaggi erano ancora sotto il dominio del Fuoco.
    Ma oggi è diverso, molto diverso.
    La maschera del Matador luccica, è questo che cercava: 6 celle con altrettanti corpi morti ad aspettarlo. Non sono di certo casuali, e tutti presentano un'insolita anomalia. Piercing sul corpo.


    - Perdonatemi. Ma siamo stati noi a dare il via a tutto questo, e noi dobbiamo finirlo. -


    1KHDKim



    Edited by Zérø - 10/8/2017, 16:11
     
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    C'è una bandiera e su di essa il simbolo dell'impero.
    Non c'è un alito di vento che la muova, nè letteralmente nè metaforicamente. E' alta sì, ma non più maestosa come un tempo. Sta a Konoha, sul pico più alto del palazzo governativo. Tra i suoi corridoi poco più di qualche spira di silenzio, e carte stracciate per terra. Stesso riserbo per le vie del villaggio. Ma non c'è nessun cadavere,
    nè è stato teatro di alcuna battaglia. Le persone hanno semplicemente visto cadere Zero. Nessuno gli è mai stato fedele, nè lui ha mai preteso lealtà. Infatti il dogma dell'impero era: "da ciascuno secondo il proprio operato, a ciascuno secondo se stesso". Zero ha sempre predicato la libertà, quella vera, della propria auto-affermazione. E questo generalmente è sempre andato bene a chiunque abbracciasse il suo regno, ma non ora,
    che tutti gli vanno contro. La verità è che a nessuno è mai fregato un cazzo, di niente e di nessuno, una sorta di nichilismo assoluto, laddove o si trovava il proprio senso di esistere, o si esisteva e basta. Ignavia da una parte,
    superbia dall'altra.
    Inutile dire che la depressione è succeduta a questa bizzarra "anarchia" divulgata dall'imperatore. Difatti egli aveva fatto un grave errore, ipotizzare che tutti fossero come lui sotto sotto, non solo bisognosi ma anche desiderosi di auto-affermarsi. Ma ben presto la realtà gli è apparsa davanti come una nebbia diradata dalla prima brezza mattutina. In altre parole l'Impero del Fuoco ha perduto il suo senso intrinseco, dare l'uomo solo a se stesso.
    E adesso dal buco di questa bandiera si intravede un feroce scontro, l'ultimo: Emperor Zero contro tutti.
    Sono piccoli, distanti, da qui insignificanti, ma tra quella gente c'è chi muore, chi sanguina, chi lascia la propria moglie o il proprio figlio. Ma la forza dell'Uchiha non è inarrestabile. Anche lui incassa qualche colpo, e si vede che a stento trattiene la fatica per mantenere la sua altezzosità.
    Un colpo dopo l'altro decine e decine di ninja muoiono...muoiono e gli tengono testa. Per quanto potrà ancora andare avanti questo logoramento? Infondo è da solo...come è sempre stato. Del resto ogni storia ha bisogno di un cattivo, semplicemente stavolta era spettato a lui farlo.
    E mentre la battaglia imperversa da un lato, dall'altro a qualche chilometro di distanza si ergeva una struttura immortale che nella sua fierezza aveva sempre preso le distanze dagli affari degli uomini. Ma non oggi.
    Infatti il generale di Zero, anzichè stare accanto al suo governatore, tra un boato e un altro, spalanca le porte del Tempio del Fuoco.
    Non è come era sempre stato: Era divenuto molto più imponente, privo di mobilia, sobrio, e al contempo saturo...saturo di melanconia, tutta concepita attorno a un enorme ritratto su una parete. Sotto il quadro numerose candele funebri. Ancora lui, ancora Sefiro Mitarashi.
    Il generale accende l'ennesima candela, dopo agita l'incenso e abbassa il capo in segno di rispetto. Poggia il tutto e cammina lentamente verso il centro della sala principale. Lascia quindi tocchettare il bastone sul marmoreo pavimento e assume una posa quasi innaturale per il suo corpo rachitico.
    Urla, con frenesia, e irrora i muscoli di chakra, sprigionando un chakra vermiglio familiare. Si diffonde nell'aria, per i corridoi, fino a fuoriuscire dall'ingresso del Tempio lasciato aperto apposta.
    Si spengono infine le candele, si chiudono le porte. Il vecchio si ferma...perchè ha conseguito il suo scopo.


    - Uno, Zerion Mitarashi...due, Marion Uchiha... -

    Dall'oscurità dietro il colonnato vengono fuori due figure adulte, una femminile ed una maschile...

    - ...tre, Atsuko Mitarashi...quattro, Kumiko Mitarashi... -

    Da due parti del soffitto diametralmente opposte vengono giù due sorelle, la minore e la maggiore.

    - ...cinque, Nube.... -

    Un vecchio ritorno caro a Konoha entra in scena sopra il suo bastone, un bastone che ha visto il villaggio crescere e perire.

    - ...sei, Sankarea Uchiha... -

    Il Tempio del Fuoco divampa di chakra e da un enorme sigillo creato da un'anziana signora le pareti si deformano fino a divenire organiche, simili ai tessuti di un intestino.
    Per ultimo da quelle che erano state le porte d'accesso vien fuori lui, il matador che getta via la maschera per la prima volta pubblicamente...


    - ...e chiaramente tu, "Sefiro Mitarashi". -

    - Generale, finalmente ci incontriamo. Come dovrei prendere questo santuario? Come un encomio alla mia persona? -

    Il vecchio barbuto con una leggiadra pacatezza si volta, non guardando in faccia nemmeno uno dei sette nemici, non almeno prima di ammirare il dipinto e correggere l'interlocutore:

    - No, non a te. Non più. Sefiro Mitarashi è morto, molto tempo fa. -

    - Come ti ha ridotto la vecchiaia...Zero... -

    - Intendevi dire come mi hanno ridotto LORO! -

    Risponde il vecchio indicando con dirompenza Zerion e Marion nell'oscurità. Alchè i due vengono fuori fissandolo con il rin'negan.

    - Insomma è vero. Non ne ero certo fino a questo momento, ma la tua risposta non lascia spazi a dubbi.
    Ma se tu sei Zero, chi è quello contro cui sta combattendo la Resistencia. -


    - "Cos'è" intendi dire. Lui, me....e te, non siamo altro che la sua ombra: di Sefiro Mitarashi. Di quel ragazzo così spensierato, filantropo, interessato solo al bene comune. -

    Indica il dipinto come a non volerlo abbandonare a niente e nessuno. Un'ossessione.

    - Oh, non temere per la tua "Resistencia". Che vinca o che perda non ha alcuna importanza,
    Emperor Zero morirà in un caso o nell'altro stanotte. D'altronde anche lui è un Les Enfant Terrible, creato dal mio DNA...così come io sono stato creato da te. -


    - Sì, è così. Tu sei stato un errore... -

    - No, no, non un errore. E' importante l'uso che si fa della comunicazione. E' l'unico vero senso di appartenenza alla collettività umana che abbiamo.
    La parola che cerchi è "capro espiatorio". -


    - Definisciti come ti pare, ma non cambia il fatto che hanno sterminato centinaia di migliaia di tuoi oppositori...solo per questo?! -

    - Mi parli così perchè credi di non sapere cosa si prova, ma ti sbagli.
    Guardati attorno: ogni singola figura che ci circonda è colpevole di quello che è toccato a me...e a te. Noi due siamo il loro lascito...il lascito di persone morte miserabilmente. -


    Lo sguardo di Old Zero vaga in profondità su quegli involucri vuoti che sono i presenti, messi in piedi da appena un pugno di chakra.

    - Sei stato tu ad ammazzarli....TU! E' COLPA TUA!! -

    Sbraita il Matador biascicando parole e saliva.

    - E' così. Ma chi ha ucciso prima chi? Facciamo il punto della situazione, perchè è importante tu capisca che l'Impero del Fuoco non c'entra nulla con me o con te. Questa è la nostra battaglia, non quella della Resistencia. Volevo solo dare alle persone ciò che la vita ha loro donato mettendoli al mondo, ma con te...

    Lo indica tremando per l'artrosi degenerativa...

    - ...con te è un'altra cosa.
    Quando Zerion e Marion ti portarono a 12 anni a Suna da Sankarea era a causa delle sue previsioni sul ritorno di Tristania, peccato che in quel momento anche lei era sul posto alla tua ricerca, di un Uchiha da far divenire il suo Adamo. Ti segnò col suo Sharingan in modo permanente e tu svenisti. Il Kotoamatsukami che ti assegnò ti avrebbe fatto impazzire a ogni utilizzo del Doujutsu, questo per allontanarti dai tuoi cari. Ma non solo: Sankarea aveva previsto che ti saresti incattivito con l'età fino a divenire l'uomo di Tristania, pertanto Nube fu costretto a farti supervisionare costantemente da Atsuko, ogni singola notte. Dopo il Torneo Chunin, quando desti il peggio di te l'ordine del Kage fu chiaro: tua sorella doveva ucciderti, ma l'amore fraterno glielo impedì. Così furono informati Marion e Zerion, che intanto erano rimasti a Suna per trovare un'alternativa - consci che eri già caduto vittima del sortilegio di Tristania. E ci riuscirono. Quando partisti per la missione della marionettista, tutti sapevano che saresti stato un bersaglio facile, quindi dopo la battaglia con la tua serpe riottosa, approfittarono del tuo svenimento per anticipare le mosse del nemico, attuando una "sostituzione". E qua entro in gioco io.
    -


    - Tu...ma come fai a sapere...?! -

    - Zerion e Marion avevano lavorato anni per capire cosa fare: un clone. Il progetto originale del Les Enfant Terrible. Io. Al mio risveglio non avevo nulla. Nè un nome, nè un passato. In compenso il piano era riuscito. Tristania mi aveva trovato nel deserto, e pensando che io fossi te sfoderò il suo nuovo asso: un nuovo Kotoamatsukami, stavolta quello definitivo, che mi avrebbe avvicinato concretamente sempre più a lei, fino a trasformarmi nell'Adamo di una realtà costituita unicamente da Uchiha. La notizia giunse veloce a Nube e Atsuko che al mio ritorno fortuito a Konoha alla ricerca di un passato, non ebbero remore nel farmi il terzo grado. Non volevano stroncarmi subito, certo, ma assicurarsi di quale via avrei intrapreso. Non gli piacquero le mie intenzioni, per lo più votate al partire verso il mondo esterno. Secondo loro avevo già cominciato a muovermi verso la Uchiha dagli occhi celesti. Fui attaccato, io reagii. Uccisi Atsuko e me ne andai definitivamente da Konoha. Ma aveva un conto in sospeso con Hi Sakkaku, che aveva fatto uccidere gli unici amici che nell'amnesia mi avevano accolto come un fratello: Tony e Geneva, ex Kishikumo.
    E tu? Cosa era accaduto nel frattempo a Sefiro Mitarashi?
    A dirlo furono delle lettere rivelatorie mandate a Kumiko da sua madre in persona: ti eri ricongiunto con i genitori, che costretti dalle circostanze, dovettero strapparti gli occhi per liberarti dalla prima maledizione di Tristania. Ma le voci di Zero, il mio nuovo nome, si diffondevano a macchia d'olio per l'intero continente. Marion e Zerion ritenevano che mi sarei unito alla figlia di Sankarea, o che mi sarei ribellato a lei. In qualunque caso quell'errore sfuggito di mano doveva essere corretto. Da te, Sefiro.
    Non potevano rischiare che la nostra somiglianza fosse cause di imprevisti, pertanto nacque il progetto x e ti fissarono col fuoco una maschera al volto, cosicchè non potessero mai togliertela. Dopodichè, Kumiko vi raggiunse pregna d'odio per il fantoccio che aveva assassinato la sorella Atsuko. Fece un voto definitivo, pagando con la voce la speranza di un nuovo futuro, senza di me e Tristania. Assieme vi addestraste, con l'aiuto di Marion e Zerion, divenendo formidabili. Rispuntaste solamente alla fine, quando, dopo essermi ribellato a Tristania, riuscii ad ucciderla. In pratica avevate il compito di togliere di mezzo o me o lei, sfruttando la nostra stanchezza,
    ma in quel momento io ero un salvatore e non so perchè mi lasciasti andare. -


    L'interminabile ma fondamentale racconto termina al meglio, con un applauso sordo da parte del Matador,
    spiazzato dalla conoscenza di ogni singolo dettaglio.


    - Beh...eri sfuggito al controllo di Tristania, ribellandoti a lei. Avevi esaurito il tuo scopo di vita, perchè ucciderti? Non avevi motivi per divenire una minaccia. -

    - Tu, Sefiro, sei stato un motivo più che sufficiente, credimi.
    L'esperienza di Tristania fu un incubo per me: tutto ciò che avevo pensato di fare con la mia testa, era stato impiantato dai capricci di una donna dalle sembianze di una ragazzina.
    Riflettei molto nei miei incubi, temendo di essere ancora e ancora manipolato senza averne coscienza. Volevo essere sicuro che oltre di me, oltre la mia volontà non c'era nient'altro. E nella mia ricerca, trovai nella politica,
    nella religione e nelle leggi solo un nuovo Sharingan. Dovevo fare qualcosa, quantomeno dare alle persone questa mia prospettiva. Era una scommessa, nè più nè meno. Avrebbero abbracciato o rifiutato il mio pensiero,
    ma di certo lo avrebbero conosciuto.
    Non ho mosso dei fili, li ho solo restituiti ai legittimi proprietari. Ma proprio quando sembravo rinato con l'inizio dell'Impero, all'epoca rappresentato unicamente da Konoha, cosa trovo tra i documenti dell'Hokage? Metà della storia di cui prima. Il resto l'ho scovato nei laboratori di Marion e Zerion. Capirai la mia rabbia nello scoprire tutto questo, e ancor di più nel vedermi invecchiare precocemente tutto insieme. Ero un Les Enfant, lo ero sempre stato. Noi siamo stati concepiti per avere una brevissima vita...e non ci possiamo fare niente... -


    - Nono..c'è qualcosa che non quadra: tu non dovresti più essere vivo. Eri comparso anni fa al meeting con i Kage ed eri già vecchio! Come puoi essere ancora...?! -

    Old Zero lo interrompe seduta stante liberando i fiotti di chakra rilasciati in precedenza. Ammassandosi l'uno sull'altro i fasci d'energia si intrecciano fino a formare nove code.

    - Vivo..?!
    Durante lo scontro di Tristania un mio alleato, Nathan, aveva il compito di raccogliere il chakra. Da lì ho elaborato un'ipotesi: se le cellule dei Les Enfant sono destinate a degenerare, è sufficiente rigenerarle in continuazione per non perderle definitivamente, ma mantenerle "vecchie". Ammetto che è stata una coincidenza, ma se son qui è grazie a Tristania. Da qualunque punto si voglia vedere la faccenda.
    Ciononostante sorse un problema: Zero era stato conosciuto da giovane e occorreva un simbolo che incarnasse l'Impero. Pertanto Nathan creò dalle mie cellule quel Les Enfant. E da lì i giorni si son susseguiti rapidi, una conquista intelligente dopo l'altra fino ad oggi, il suo ultimo giorno di vita.
    Direi che è ironico: stai combattendo me, che di fatto non ho fatto proprio niente. E' stato il nostro Enfant ad agire secondo se stesso. Gli ho solo trapiantato la mia storia attraverso lo Sharingan, ma a discapito di ciò che può sembrare, non ho mosso io i fili di questa guerra. Non ho mai voluto spargimenti di sangue, solo la mia libertà. -


    Il Matador stringe il pugno e serra i denti come a volerlo colpire da un momento all'altro, ma Old Zero alza la mano a fermarlo:

    - Avresti potuto fermare tutto questo in qualunque momento...! -

    - No che non avrei potuto. Le persone hanno scelto la loro volontà di vivere, l'imperatore aveva solo dato il via all'apocalisse, ma da solo non ce l'avrebbe fatta. Ha messo autonomamente alla testa dei villaggi i Les-Enfant solo per mantenere stabile la libera volontà delle persone, nient'altro. Se solo avessero voluto, avrebbero scelto un'alternativa. Proprio come te, "Sefiro Mitarashi".
    Perchè combatti per queste persone che ora ci circondano? Sono morte, e prima di farlo non solo hanno creato me, ma anche te.
    Guardati: eri tutto ciò che si potesse desiderare, proprio come il quadro alle mie spalle, eppure ti hanno sviscerato, mutilato, tolto la tua vecchia vita per...una profezia?!
    Ti hanno allontanato dal tuo scopo di vita, dandotene uno che non ti apparteneva. Vivere un'esistenza...per me?!
    E tu hai scelto di assecondarli, venendo oggi qui, al mio cospetto.
    Che tu l'accetti o meno, in questo tempio non ci sono buoni o cattivi, ma solo sconfitti da....loro! -


    Distende le braccia spianando la strada a nuovi pensieri nella testa del Matador, che ora trema alla stregua di un bambino incapace di prendere una decisione fondamentale. Infine crolla per terra, in lacrime...

    - Io...*sigh*....non volevo tutto questo...*sob*
    Amavo tutto....e lo amavo tanto *sigh*
    Le persone....gli animali...*sigh*...le mie sorelle. -


    Old Zero come un padre affettuoso si avvicina a Sefiro, abbracciandolo sinceramente. Dopodichè lo invita a innalzare lo sguardo al maestoso dipinto...

    - Lo so bene. Conosco Sefiro, più di quanto tu possa ricordare di essere stato.
    Io non ho più rancore nelle mie ossa, sono stanco e affaticato. E tu...? -


    - Io....*sigh*...io... -

    Dandogli un paio di pacche sulla spalla consolatorie, gli intima che non è necessario aggiungere altro...

    - Shs...lo so....lo so...
    Ma dimmi una cosa: tu e Kumiko avete rubato i miei Sharingan Eterni dal palazzo per ottenere il potere originale, il Rin'negan.
    Dimmi...com'è? Dicono sia in grado di riportare in vita i morti. E' così? -


    Insondabile negli atteggiamenti, qualcosa di strano trapela da quella strana domanda...

    - *Sigh*...Cosa vuoi che importa? -

    - Niente....niente di rilevante.
    Ma a questo punto vorrei chiederti di rilasciare da questi i corpi il chakra che li tiene in vita, cosicchè io possa una volta per tutte mettere la parola fine alla loro esistenza. -


    Old Zero, dopo essersi rialzato, cammina verso la più vicina delle Vie, Kumiko, sollevandola in aria dal collo e stringendole la mascella come a volergliela staccare dalla testa...

    - Aspetta...Cosa vuoi farle?! -

    - Te l'ho detto...voglio restituire alla terra questi...cadaveri! Ma stavolta...mi sincererò che sarà quella definitiva. -

    Spalanca gli occhi irrorati di chakra azzurro, richiamando in una spirale l'inferno di Amaterasu, che avvolge la fanciulla cominciandone a consumare le carni.

    - NO!!! -

    Esclama con ferocia il deturpato Matador che vede il viso della sorella ammutolito ardere vivo, senonchè le pareti organiche della bestia-tempio pulsano, generando un'insolita folata di vento: si dilata un enorme poro che istantaneamente risucchia a sè Amaterasu, liberando dalla trappola mortale Kumiko.

    - Dunque è così che deve andare...
    Speravo di aver riportato in vita quel ragazzo dentro di noi, ma evidentemente lui è davvero morto.
    Se non capisci il messaggio con le buone, non mi resta altro da fare: distruggerò te e ci libererò una volta per tutte da questi fili che ci tengono in piedi!! -


    Un enorme involucro di chakra vermiglio irradia tutt'intorno, spazzando via i pilastri a sostegno della struttura adesso tenuta in piedi dalla creatura assorbi-chakra.

    hqdefault



    La mossa a te.
    Hai a disposizione l'intero repertorio di Zero, in più hai chakra illimitato fornito dalla volpe. Non giochiamo con i vari potenziamenti che mi stanno sul cazzo.
    L'unico vincolo per entrambi è la presenza di sto stomaco assorbi-chakra che assorbe i jutsu a mantenimento subito dopo averli rilasciati. Per intenderci il Susano'o e la mia barriera di chakra svaniscono dopo aver preso il primo attacco e così via.
    Epicizziamo stammerda come ai vecchi tempi!


     
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    Io vengo dalla luna che il cielo vi attraversa e trovo innopportuna la paura per una cultura diversa

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    Sono molteplici le cronache di esseri maledetti nelle terre ninja. Ognuno di loro è stato guidato, manipolato, tradito, incattivito e riemerso dall'inferno. Tra questi i più importanti sono stati i membri di un Clan che non ha avuto mai la pace che forse si meritava: Uchiha.
    La loro è davvero una maledizione degli dèi, costretti a essere ossessionati dall'amore incondizionato per i loro cari e conseguentemente dall'odio che porta la loro eventuale perdita.
    Qui si narra di Madara Uchiha, Obito, Itachi, Sasuke, Sankarea, Tristania e infine di Sefiro.
    Loro avevano creato una ruota delle torture la cui vittima era l'anima. Disillusi e molestati da un mondo che non li ha mai veramente voluti. L'ultimo di questo ciclo, proprio il piccolo Sefiro, è stato autore di un brusco rallentamento di questa spirale d'odio.
    Lui e solo lui, grazie al destino e agli strategemmi quasi improbabili della vita, riuscì determinare che non è una maledizione a determinare il proprio percorso.
    E quel giorno, quel fortuito e anche benedetto giorno, si ritrovò a combattere la sua ultima vera battaglia, quella con sè stesso, quella con il suo clone, contro lo Zero assoluto.
    El Matador, così si faceva chiamare, era Sefiro Mitarashi, l'unico e solo originale Sefiro. Colui che per anni aveva terrorizzato il mondo era il suo clone dannato e si trovava faccia a faccia con l'unica vera nemesi, l'unico in grado di schiacciarlo.
    Il Tempio del Fuoco era una struttura maestosa, ma quel giorno era la riproduzione di una grande creatura che avrebbe colpito i contendenti in egual misura.
    Vedendo il suo Amaterasu spento dal potere di quella struttura, Old Zero non si era minimamente impensierito. Carico del chakra della Volpe a Nove Code lanciò via il suo bastone che si schiantò come se fosse di metallo contro il muro a destra.
    Old Zero continuando a fissare i suoi nemici si soffermò su una in particolare, proprio quella che aveva tentato di bruciare con le fiamme nere.

    - Non che sia realmente importante, ma mi stavo giusto chiedendo come avessi fatto a recuperare il corpo di Kumiko. Emperor Zero l'aveva disintegrata tra le mani del Susano'o. Come allora? Altri giochetti da dio in terra con le conoscenze dei coniugi Mitarashi? In ogni caso...

    Soundtrack: Ciò che una battaglia deve essere!



    - ...Spero che tu non abbia dimenticato di quante risorse dispongo, vero? -

    Senza nemmeno muovere le sue mani, poiché non aveva bisogno di sigilli, si moltiplicò creando sei Kage Bushin in modo da eguagliare l'inferiorità numerica dovuta ai corpi delle Sei Vie.
    Il pavimento sotto i corpi di Old Zero tremò leggermente e si spaccarono dei frammenti di terreno che iniziarono a fare da mezzo di trasporto per i sette anziani.

    - Tera Blitz. La prima creazione di Sefiro. -

    Concentrando nuovamente il chakra, Old Zero e i suoi cloni avrebbero puntato le mani verso i loro nemici, per l'esattezza ai loro piedi.
    Degli strani vettori di chakra Raiton andarono a creare un percorso apparentemente disordinato, ma che aveva un senso perfettamente logico.
    L'idea era quella del...

    - ...Vector Plate. Ti vengono in mente dei ricordi? Io purtroppo non conosco la sua storia, come ben sai. -

    Le direzioni create a terra avrebbero dovuto far sì che Kumiko si scontrasse con il corpo mosso dal vettore contro Nube, Zerion contro Marion e Sankarea contro Atsuko, per poi perdersi tutti insieme in un'unica direzione verso Sefiro.
    Mentre avveniva questo caos geometrico, i Bushin e Zero decisero che era il momento di utilizzare tutti insieme lo stesso attacco moltiplicato sette volte.
    Gli occhi di tutti gli Old Zero splendevano di blu, l'Ancenstral Sharingan trasudava potere e terrore anche senza che vi fosse la sua originaria proprietaria.
    Tutti furono avvolti improvvisamene da un chakra dello stesso colore di quegli occhi, un chakra che presagiva la venuta di un dio, o meglio di più di un dio.



    Il Susano'o Dai Burukami apparve per poco, uno per ciascun Zero, solamente per effettuare una tra le offensive più forti di un Uchiha: Yasaka Magatama.
    Sette attacchi in successione, uno dietro l'altro che si sarebbero dovuti schiantari contro il gruppo che possedeva il Rinnegan.

    - Questi poteri non mi appartengono e non mi apparterranno a lungo. Giusto il tempo perché io possa liberarci dal male.


    Edited by F u r y - 30/8/2017, 19:35
     
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    L'epica battaglia tra l'erede di Sasuke Uchiha e il suo clone anziano fu di una tale portata che non fu notata solamente perché isolati dal resto del mondo.
    Mentre loro sfoggiavano le loro tecniche più potenti, la Resistenza abbatteva il falso imperatore Zero e liberava Konoha e il mondo dal giogo dell'impero del Fuoco.
    El Matador aveva perso in pochi minuti tutti i redivivi con il Rinnegan e Old Zero era avvolto ancora dal suo Susano'o Perfetto.

    Sei ancora rozzo nell'uso del Rin'negan. Questa battaglia è stata inutile fino ad ora.

    Taci. Ora è il momento di fare sul serio.

    In men che non si dica, Sefiro si sostituì con il potere del suo Doujutsu, ritrovandosi con rapidità davanti alla gemma del Tengu in cui era protetto Old Zero.
    Arrivato lì e avendo accumulato abbastanza potere poté lanciare uno Shinra Tensei che poteva essere in grado di spazzare un intero villaggio.
    L'esito fu che l'esplosione dissolse completamente il Susano'o lasciando Old Zero scoperto e sbattuto a terra.
    Normalmente un essere umano si sarebbe ritrovato con le ossa completamente rotte, ma non lui. La violenza del colpo non sembrò preoccuparlo minimamente e con estrema tranquillità si rialzò, anche se fu avvolto da spire di legno create da Sefiro nel frattempo.

    Ora... è la tua fine.

    Sei troppo sicuro di te, ma lo capisco, mi sento anch'io così.

    Con l'uso dello Sharingan decise di affidarsi alla Migrazione Spazio-Temporale e con un varco riapparve in volo accanto a Sefiro che grazie ai poteri divini era in grado di levitare.
    Lo afferrò per il collo con estrema forza e nell'altra mano libera apparve un Chidori avvolto dalle fiamme dell'Amaterasu pronto a sfondare orribilmente il cranio del giovane capo della Resistenza.
    Sefiro allora usò nuovamente il Warp del Rin'negan, mettendo al suo posto il cadavere di Nube.

    Mi dispiace, vecchio Hokage, non avevo scelta, ma ora ho un vantaggio.

    Il cadavere pieno di piercing di Nube al segnale di Sefiro esplose facendo volare innumerevoli paletti tipici di chi possiede il potere del Rin'negan che si conficcarono sul corpo di Old Zero facendolo finalmente sanguinare e impossibilitandolo all'uso del chakra, uno dei paletti, addirittura distrusse uno dei suoi Sharingan, privandolo di metà del suo potere.

    Credi che abbia senso la tua vittoria? Non ti libererai mai della maledizione che ti affligge... CHE CI AFFLIGGE!

    Questo spetterà a me deciderlo, vecchio bastardo. CHIBAKU TENSEI!

    Una sfera nera venne evocata da Sefiro dai suoi palmi e lanciata proprio nel petto di Old Zero, tenendolo sospeso e, per la prima volta dall'inizio dello scontro, preoccupato di ciò che stava per accadere.

    STUPIDO BAMBINO! POTEVI ESSERE MOLTO PIU' DI QUEL CHE SIAMO DIVENTATI! IL MONDO E' SEMPRE LO STESSO! TU E LA RESISTENZA NON AVETE FATTO NULLA DI RILEVANTE!

    Ti sbagli. L'unica cosa a cui tu hai dato vita è un obiettivo comune a tutti. Avrai pure lo Sharingan, ma sei completamente cieco. La Resistenza si è unita da diversi luoghi che sono sempre stati in conflitto tra loro e ora hanno un motivo per restare uniti: evitare che altri come te riappaiono e distruggano l'equilibrio raggiunto.
    Addio, Zero.


    Dunque... è così... Alla fine... forse...

    Il Chibaku distrusse tutto attorno a loro e ogni frammento di roccia, cemento, piante, persino la creatura assorbi-chakra, ogni cosa andò a concentrarsi in quell'epicentro che era lo stesso Old Zero, schiacciandolo e distruggendo definitivamente il suo corpo per fare posto ad una piccola sfera che come un meteorite levitava sopra la testa di Sefiro, il quale era oramai stanco.
    Con i suoi ultimi sforzi, concentrò tutto il suo chakra in un'unico colpo rievocando il suo di Susano'o e irradiandolo dell'energia della terra e di quella confluita dalla sfera del Chibaku Tensei.

    Freccia... *anf*... di... *anf*... Indra...

    Il Tengu gigante sparò dal suo arco una freccia di chakra sia Raiton che Enton che colpì in pieno il meteorite. Il seguito fu un'esplosione devastante di luce nel cielo. Qualsiasi cosa fosse stata Zero, fu polverizzata dal volere di Sefiro, il nuovo Eremita dei Sei Sentieri.
    S'inginocchiò ai piedi del cadavere di Kumiko, l'abbracciò un'ultima volta piangendo, poi la sollevò, gettò via la sua maschera spaccata in due e la piantò lì su un palo di legno.
    Scrisse due righe su esso.

    "Qui giace l'unico fra gli unici, un uomo che ha solo desiderato vivere, ma maledetto dallo stesso amore per il tutto. El matador, Sefiro, Zero, periscono qui.
    Ora è l'alba di una nuova era, questo è il punto 0"

     
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    Max Exp per entrambi miei cari ragazzuoli
     
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