Da un grande potere..

Accademia Crees

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Hekisui's Ninja
    Posts
    1,177

    Status
    Anonymous
    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Altri

    Dejavù.
    Una sensazione strana, talvolta fastidiosa e difficilmente spiegabile da un punto di vista dei processi psichici che sottendevano a quella particolare sensazione di aver già vissuto degli eventi attuali e ambientati nel presente, come in un ricorso storico senza inizio e senza fine, una spirale di cui era difficile distinguere l'inizio o la fine.
    Eppure eccolo là, più vivido che mai, suscitando domande senza una reale risposta nei protagonisti di quella storia, replica nelle loro menti ma trama inedita e originale della realtà.
    Arhat era lì a fumare il suo sigaro, avido di quel fumo e di quegli aromi, perseverando una tradizione che non aveva alcuna intenzione di troncare, sebbene questa fosse malsana ed insalubre, forse per tutto il mondo ma non per lui, semplicemente perché lui non era come tutti gli altri, lui erano decisamente diverso.
    Ancora una volta, perché costretto dai suoi capi, si ritrovò nella sala insegnanti dell'Accademia, a maledire il mondo ed ad intossicare i suoi colleghi, mentre la solita insegnante, Raina, si avvicinava a lui, riversando i suoi improperi contro i propri studenti, evidenziando giorno dopo giorno la passione e l'amore con cui svolgeva il suo lavoro.

    Mi hanno rimandato in questa fogna, un'altra volta, ad insegnare.. Come se quella feccia avesse il talento per imparare qualcosa..

    Già.. Cosa intendi fare? Non scaraventerai nuovamente uno di loro in una dannata fogna? Sai, i capi si sono parecchio lamentati..

    Problemi loro.. Mi vogliono qui, vogliono che insegni, e sia, ma con i miei metodi.. Se questi sono così rammolliti da lamentarsi della difficoltà delle mie prove, è giusto che falliscano, e la fogna è il posto più adatto per loro..

    Un'ultima boccata del suo tossico ossigeno, quindi scagliò in terra i resti della sua fonte di immenso piacere, quindi lo calpestò, premurandosi almeno che la moquette non andasse a fuoco, anche se radere al suolo quel luogo lo avrebbe appagato più di ogni altra cosa. Raccolse le sue armi, che aveva poggiato su una sedia lì vicino, quindi fece cenno alla collega d ifargli strada, dato che non aveva idea di dove si trovasse l'aula in questione.

    [...]

    Qualcuno di voi già lo conosce, questo è Arhat-san, Jonin della Pioggia. Oggi uno di voi sarà al suo servizio, per cui cercate di comportarvi in maniera decente, fate finta di essere Shinobi..
    Vediamo chi manca..


    Cominciò a leggere in sequenza i nomi dei vari aspiranti NInja, i quali risposero più o meno diligentemente all'appello, mentre Arhat scrutava ogni pupillo, cercando di individuare quello che avrebbe potuto maggiormente ridicolizzare, stroncandogli una possibile brillante carriera, giusto perchè ne aveva voglia, perchè quella era il suo attuale stato d'animo.

    Lui.. Voglio lui.. Vieni qua, sbrigati!

    Muada? Ottima scelta.. ahaha

    Tentò di soffocare la risata, ma alla fine non vi riuscì. Onestamente, non si sforzò neanche più di tanto.
    Facendo cenno al giovane di alzarsi e raccogliere le sue cose, il ragazzo si avvicinò al Jonin che, letteralmente, lo spinse fuori dalla porta della classe e, una volta chiusa alle loro spalle, gli assestò un colpo netto fra capo e collo, mandandolo fra le braccia di Morfeo.
    Afferrandolo per la collottola, in modo da non farlo cadere per terra, compose un mezzo sigilli con la mano libera, quindi i due scomparirono in una nuvola di fumo.

    [...]

    Il ragazzo si svegliò al buio, in un posto umido, fetido e maleodorante.
    Il collo gli faceva male e la testa ancora gli doleva, nulla di invalidante, comunque. Vicino a lui c'era un foglio di carta fissato a terra grazie ad un Kunai conficcato per metà della lunghezza della sua lama nella pavimentazione; accanto c'erano un bastone con avvolto in cima un panno logoro e umido, e ancora accanto uno zippo.
    Il ragazzo avrebbe preso il foglio, leggendo l'unica parola impressa sullo stesso.
    "Sopravvivi."



    Questa è la tua Accademia Crees! Come avrai letto, per poter avere la possibilità si sbloccare lo Sharingan dovrai fare delle role molto buone, quindi massimo impegno.
    Questo primo post è introduttivo, il tuo PG è in Accademia da un po' quindi delle nozioni ce le ha, come anche, in quest'occasione, già conosce le tre tecniche accademiche.
    Concludi il post con il tuo risveglio e che esplori un po' il posto, vedi te.
    Per dubbi, MP
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    233

    Status
    Offline



    Narrato, Pensato, Parlato, Parlato altrui

    5qnz8





    "Mani che si stringono in un mutuo intento assassino, attorno alle else di spade forgiate dal medesimo fuoco. Nei suoi occhi tanto simili ai miei da spaventarmi, leggo un odio antico e atavico, ben oltre le mere divergenze che portano alla lotta, ma generato da qualcosa di piu' intimo, morboso ed estremo. Una follia contagiosa, che sento vibrare sotto la mia stessa pelle, bramosa di uscire allo scoperto e bruciare ogni cosa.
    Immersi fino alla vita nel sangue di mille anime consumate dalla guerra ci scambiamo offese sullo sfondo di una citta' caduta, familiare ma sconosciuta, mentre una pioggia fine bagna le nostre vesti logore e pesanti.
    Ad ogni movimento che si trascina oramai stanco, sospinto piu' dallo spirito che dal muscolo, affondiamo nel rosso scuro del fiume stagnante che come un filo rosso del destino filato da chissa' quale dea senza nome inevitabilmente conduce alla morte di uno dei due."

    Il sogno si ripropone costantemente fra i sonni del giovane shinobi di Amekagure. Alcuni dettagli si alternano, cosi' come ad alternarsi e' il finale del sogno. A volte vince, a volte perde ed altre volte il sogno semplicemente s'interrompe.
    Quando i suoi occhi si aprirono sulla realta' ammantata da ombre difficili a penetrarsi se non quelle nelle immediate vicinanze, le narici ferite dall'odore pungente ed in preda ai dolori per la botta subita, si trovo' disorientato e insopportabilmente fragile.

    " Siete una generazione nata nella pace. Siete piu' deboli di come eravamo noi e vi manca quel viscerale desiderio di sopravvivere che ha nutrito i cuori che battono in questo villaggio. Se uno scontro arrivera' ho paura che sarete impreparati."

    Strappo' il messaggio in un moto di rabbia, facendo scivolare il Kunai fra le pieghe dell'ampia veste grigia di cotone pregiato, sempre se fosse riuscito a toglierlo dal terreno, mentre le parole del padre gli sovvenivano alla mente come evocate da quel foglietto e da quella condizionante sensazione di vulnerabilita'.
    Per quanto Omura lo avrebbe di certo criticato severamente per essersi fatto sorprendere dal Jonin e trascinare chissa' dove, non avrebbe certo reagito bene al comportamento dell'insegnante. Nessuno tocca un Tateyama.

    "Quello stesso giorno, qualche ora prima. "

    Gli occhi scorrevano veloci e ritmici la grafia elegante e pulita della carta stampata del pesante rotolo. Erano da poco passate le sette e nella grande casa si respirava un aria fresca, il profumo dell'erba del giardino bagnato dalla pioggia appena cessata, e l'elegante silenzio che permeava di un atmosfera in bilico fra il mistico dei templi e la quiete dei boschi invernali.
    Mentre studiavo " Teoria e Storia delle Tecniche Illusorie" al tavolo della cucina, nel salotto accanto insieme ai suoi due fratelli, mio padre beveva una tisana alle erbe seduto compostamente suoi propri talloni. Stava ascoltando il piu' giovane dei due raccontare dell'ultima missione fuori dal villaggio e benche' non potessi sentire distintamente le loro parole, che erano sussurrate con quel filo di voce che prevede l'educazione, potevo ben vedere l'espressione severa e preoccupata di mio padre e l'insolita rigidita' con cui stringeva la tazza.
    Non gli avrei interrotti se non per salutare prima di uscire in direzione dell'accademia, ed a quel punto, varcando l'ingresso che li sentii...
    Omura: <<..non dovevano permettersi. Avra' la giusta punizione ma per mano di un Tateyama, non da uno shinobi qualsiasi. Nessuno deve interferire nelle questioni del clan. Muada? E' gia l'ora?. >>
    Muada: << Si padre, vado. Zio Kato, zio Kenshi. >>
    Ci scambiammo l'accenno di un inchino con quel tanto di formalita' che usavamo mantenere anche fra i parenti stretti e giusto un attimo prima che lasciassi la casa.
    Kenshi: << Il coprifronte non e' lontano, poi ti portero' in missione con me ragazzo.>>

    Lo sguardo si allungo quanto possibile nello spazio vicino a se, trovando la rudimentale torcia e l'accendino. Avrebbe atteso ancora qualche minuto ad accenderla concentrandoti su eventuali indizi uditivi, prima di rischiarare le tenebre rivelando cio' che non riusciva a vedere e rivelandosi, se qualcosa stesse aspettando nel buio.








    5qnz8



    Edited by Crees - 7/8/2017, 13:27
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Hekisui's Ninja
    Posts
    1,177

    Status
    Anonymous
    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Altri

    Era buio pesto, nella fogna dell'Amegakure, tanto da non riuscire a vedere nemmeno ad un passo di distanza: la tetra oscurità avvolgeva e inglobava tutto, celando insidie, animali di ogni sorta, insetti, blatte sudiciume e quanto di più orribile e insalubre si potesse immaginare, probabilmente quella era sua dimora.
    Muada non era di certo il primo e non sarebbe stato sicuramente l'ultimo studente, allievo o apprendista a finire nella putrida melma accumulata e stratificata in quel luogo, un'evidente palestra di vita del Villaggio, luogo di formazione e di maturazione per coloro che ambivano a vestire il coprifronte della Pioggia, fregiandosi dell'onore di poter essere chiamato Ninja, figura sicuramente di spicco nella tipologia di società che si era venuta a delineare nel corso dei secoli, fra le Terre Ninja.
    Un onore che però quegli studenti sembravano doversi guadagnare sguazzando in quei liquami fetidi, probabilmente domandandosi se il gioco valesse la candela.
    Probabilmente per Muada e per la sua famiglia si, non c'era nulla che non si potesse sacrificare per quel titolo.

    Muada si svegliò, il profilò sinistro schiacciato sulla dura roccia e la sensazione di umido e bagnato su tutto il corpo: a destarlo dal torpore indotto dal colpo di Arhat fu il gocciolare di una tubatura diversi metri sopra di lui, uno stillicidio causato dalla condensa che correva lungo la conduttura arrugginita per poi abbandonarsi alla gravità, precipitando violentemente contro la sua guancia.
    I sogni del ragazzo non sembravano tranquilli, chissà cosa passava per la sua mente, vulnerabile preda del suo subconscio a sua volta marchiato in maniera indelebile dai precetti insegnatigli dal padre, imprinting indelebile e binari rigidi su cui strutturare la personalità dello studente.

    E' l'ora di svegliarsi..

    La voce melliflua del Jonin rimbombava per quelle gallerie oscure, rendendo impossibile all'aspirante Genin il compito di localizzarlo, tra l'altro individuare la sua posizione era forse l'ultimo dei suoi pensieri e delle sue preoccupazioni: la cosa su cui si doveva maggiormente concentrare era impressa a caratteri cubitali su quel foglio di carta, ovvero sopravvivere.
    E cosa doveva fare, al fine di perseguire e raggiungere il proprio obiettivo? Difficile a dirsi, almeno per un non addetto di quel settore: doveva preoccuparsi di procurare del cibo o dell'acqua fresca? C'erano pericoli o animali selvaggi da cui doversi guardare? Ma sopratutto, dove si trovava l'uscita di quel dedalo di cui il ragazzo aveva esplorato meno dell'un percento?
    Muada raccolse il foglio ed il Kunai che il Jonin gli aveva generosamente lasciato e, a tentoni, questi avrebbe trovato la torcia rudimentale e lo zippo per innescarla, strumenti necessari per potersi orientare in quel luogo assolutamente silenzioso e che stranamente il tipo tardava ad utilizzare.
    Un errore che avrebbe potuto punire in maniera definitiva, ma che decise di perdonare, almeno per il momento.

    Ancora lì? Io mi muoverei, se fossi in te.. Chissà dove si trova l'uscita!

    Le mani del Jonin si intrecciarono nel numero di sigilli necessario e dalla melma accumulata in una sorta di piscina o di serbatoio aperto prese forma un'immagine del tutto uguale a lui, acqua verdastra che magicamente si tinse del colore delle sue vesti, oltre ad assumere la consistenza di muscoli ed ossa.
    Tecnica della Moltiplicazione Acquatica.
    Il Jonin fece di più, infatti modificando il flusso di Chakra tramite la composizione di un ulteriore speciale sigillo, combinò anche la Tecnica della Trasformazione trasformando la sua copia donandole l'aspetto di un vagabondo, di un barbone: sulla ventina, biondo, barba incolta, estremamente sudicio.
    Questi si sarebbe avvicinato allo Studente e, con voce roca e biascicando delle parole, aggredì l'intruso.

    Chi diavolo sei tu! Fuori da casa mia!

    Estrasse un coltellaccio, più appartenente al mondo culinario che a quello dei Ninja, ma ugualmente tagliente e altrettanto pericoloso: si sarebbe lanciato in un affondo contro lo stomaco dell'avversario, per poi muovere il coltello verso l'alto, con la macabra intenzione di sbudellarlo e terminare la sua vita in una maniera estremamente dolorosa.


    Andiamo avanti: difenditi dal tuo aggressore!
    Guardati i regolamenti sui combattimenti, non essere autoconclusivo, come non lo sono stato io. Ti ricordo che hai a disposizione l'equipaggiamento che ti ho prestato e le tre tecniche accademiche.

    Correzioni: Due cosette sul tuo primo post:
    1)Per i dialoghi non devi mettere il nome di chi parla, vedi come ho fatto io, la narrazione fa capire chi parla, ed evidenzio le linee di dialogo con un altro colore. Non riporto il discorso diretto come se leggessi un copione. Mi sono spiegato?

    2) Mi è piaciuto il flashback, ma sul "presente" non hai scritto quasi nulla! Cerca di descrivere anche cosa vive il tuo PG al momento, i ricordi o quant'altro ci stanno benissimo, ma dal tuo post non si capisce il perchè ti ritrovi nelle fogne, cioè non descrivi che il tuo PG va in accademia ecc. Ah poi stai attento a staccare bene il passato dal presente, magari mettendo sotto forma di citazione, o in riquadri col comando <fieldset> o con altri espedienti grafici!

    Comunque un buon post eh, sono qua per aiutare :sisi:
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    233

    Status
    Offline



    Narrato, Pensato, Parlato, Parlato altrui

    5qnz8




    La brulicante e viscida vitalita del suolo e l'odore insopportabile avrebbero forse gia' dovuto rivelare al giovane Tateyama il luogo in cui era stato gettato, ma furono le fiamme sfregolanti di quell'improvvisata torcia a scacciare l'oscurita' e mostrarglielo. Miracolosamente asciutta o volutamente mantenuta tale dal suo sequestratore, la stoffa si accese delle infinite tonalita' dei rossi e degli arancioni, disegnando onde danzanti sulle pareti della fogna.
    Sul volto perfetto l'espressione seria ed orgogliosa di chi soffre la situazione come un affronto piu' che come una prova, mentre i muscoli irrigiditi dall'umidita sembravano non volersi del tutto svegliare da quel torpore impresso a forza.
    Quando la voce del jonin rimbombo nell' insalubre dedalo di corridoi, l'aspirante genin si volto' su stesso piu' volte, come una fiera presa in trappola, cercando infrottuosamente di capire da dove provenisse. Riusci' non senza sforzo a mettere la rabbia da parte, ritrovando un minimo di controllo, in fondo non poteva far altro che assecondare quel folle e cercare un modo di andarsene da li.
    I piedi presero a muovere i primi passi incerti in una delle direzioni, mentre la veste pregiata si macchiava del sudicio stratificato a terra ed i lunghi capelli neri si ungevano di qualsiasi cosa stesse gocciolando dalle tubature sopra la sua testa. Un palcoscenico grottesco come grottesco si sarebbe rivelato di li a pochi attimi il suo aggressore.
    Una voce strozzata precedette il senza tetto che sotto l'aspetto lurido e non curato nascondeva un eta' fin troppo giovane per trovarsi gia' in condizioni tanto misere. Un dettaglio su cui forse Muada avrebbe anche riflettuto se il repentino attacco non avesse richiesto ogni sua possibile attenzione.
    Lo scontro fisico era da sempre, parte integrante e giornaliero dei suoi addestramenti, sia in accademia che a casa con il padre, intransigente come pochi altri su tecnica, eleganza ed efficienza.
    " Lo stile con cui combatti dice tutto di te. Mette a nudo il tuo animo, i tuoi punti di forza e le tue debolezze."
    Muada aggrediva sempre, schivava e contrattaccava con maggior impeto ad ogni offensiva cercando di annichilire lo spirito avversario, mantenendo pero' un certo grado di controllo, invece in quella situazione, con la superficie scivolosa, lo shock del risveglio ed il doversi difendere da una minaccia reale e non simulata, l'istinto atavico di sopravvivenza avrebbe spinto il giovane Tateyama a reagire completamente d'impulso, cercando di evitare l'attacco saltando indietro, lasciando cadere la torcia dalle mani per averle libere di compiere i tre sigilli della tecnica della moltiplicazione del corpo.
    Tecnica della Moltiplicazione del Corpo (Bunshin no Jutsu) [utilizzabile nel turno di difesa]
    Tipo: Ninjutsu
    Sigilli: Pecora, Serpente, Tigre
    Descrizione:
    La tecnica della Moltiplicazione è un jutsu fondamentale per ogni studente d’accademia. Essa consiste nel creare copie perfettamente identiche della propria persona, in grado di muoversi e simulare attacchi; si perché i cloni frutto del Bunshin no Jutsu sono semplicemente copie illusorie, che quindi non possono interagire realmente con l’ambiente circostante, impugnare armi o tantomeno sferrare un pugno! Anzi, nel momento stesso in cui esse entrano in contatto con un ostacolo fisico svaniscono in una nuvola di fumo!
    Livello: D
    Raggio: 0 - 10 metri
    Bonus Tecnica: +2
    Effetti:
    - La tecnica genera un numero predefinito di cloni da poter controllare contemporaneamente sul campo in base al proprio controllo del Chakra:
    Controllo del Chakra: da 10 a 14 --> 3
    Controllo del Chakra: da 15 a 34 --> 5
    Controllo del Chakra: da 35 in su --> 8
    - Le copie non possono attaccare, parlare o agire autonomamente; possono rimanere ferme o mimare esclusivamente i movimenti dell'originale
    - Svaniscono appena impattano con qualcosa o vengono colpiti in un qualsiasi modo
    - Ogni clone garantisce un +1 sulla riuscita delle proprie azioni offensive
    - Una volta utilizzata la tecnica, il Ninja si confonderà automaticamente con le copie, come una sorta di sostituzione randomica
    - In difesa ad attacchi, la quantità di "utilizzatori del jutsu" viene relazionata alle facce di un dado, tirato dall'arbitro, che stabilirà la cifra corrispondente al ninja originale; se il risultato coincide con quest'ultimo, l'offensiva colpirà l'originale, altrimenti colpirà una delle copie, dissolvendole nel nulla ed eliminando un numero dal dado [Se l'avversario non conosce l'esatta ubicazione dell'originale, si lancerà un D"x", dove x è lo stesso numero dei bersagli in campo. Il master assegnerà un valore all'originale, e se questa cifra non uscirà, verrà colpita una copia, riuscita permettendo, di conseguenza sparendo]
    - Se l'avversario riesce a colpire l'originale mentre gli altri cloni sono in campo, saprà chiaramente la posizione di quest'ultimo, in quanto questi non scomparirà per via dell'attacco a differenza delle copie, a meno che, tramite particolari strategie non si riconfonda tra i cloni
    - A meno che il nemico non possieda innate oculari come il Byakugan o altre tecniche che vanificano la moltiplicazione, gli effetti sopracitati valgono sempre
    - Le copie non richiedono spese di mantenimento nei turni

    Se fosse riuscito a richiamare correttamente il chakra ed utilizzare la tecnica, ne avrebbe sfruttato il vantaggio per contrattaccare l'avversario immediatamente, caricando con entrambe le gambe per spingersi nuovamente in avanti e cercare di colpire l'avversario con un calcio frontale al petto utilizzando la destra, mentre il piede sinistro avrebbe cercato di mantenere l'aderenza con il terreno e le mani assecondato il movimento. Le copie ovviamente al fianco, imitando il suo attacco.




    Muada Tateyama



    jpg

    Resistenza: 98
    Stamina: 145




    Certo, grazie per le correzioni!



    5qnz8



    Edited by Crees - 13/8/2017, 13:39
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Hekisui's Ninja
    Posts
    1,177

    Status
    Anonymous
    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Altri

    Arhat si trovava a diversi metri d'altezza, appeso al soffitto per i piedi, dunque sottosopra rispetto ai normali canoni, osservando con attenzione le mosse dello studente che aveva letteralmente preso in ostaggio, sequestrato e rinchiuso in antro oscuro e senza apparente via di fuga, come nel peggiore dei film dell'orrore.
    Ed in effetti quello doveva apparire per Muada, quel misterioso risveglio, quegli scricchiolii, i rumori di animali invisibili, troppo veloci per poter essere scorti in quel dedalo di tenebre, e la voce del suo persecutore, il Jonin che aveva il compito di testarlo e che amava farlo in quel sadico modo.
    Grazie alle proprie conoscenze nel Suiton, dal liquido putrefatto emerse una copia del Ninja che quindi mutò nella forma ringiovanendo di diversi anni, seppur l'aspetto del viso, la postura e la mancata igiene e cura dell'apparenza tradivano la sua reale età.
    L'improvvisato senzatetto raggiunse quindi la banchina e brandendo un coltellaccio minacciò l'intruso di essere entrato nel suo territorio senza permesso, ed in quel mondo di mendicanti errori del genere si pagavano con i soldi o con la vita, e dalla maniera cui si scaraventò sullo studente, la scelta fatta risultò evidente.
    Un rozzo affondo, rabbioso e del tutto privo di ogni tecnica combattiva, in questo si esibì, sperando che la punta affondasse nella carne e si facesse strada negli strati muscolari e negli intestini, fino ad affondare completamente nel suo addome, magari recidendo qualche arteria o vena importante, in modo che una volta estratta la lama una colata di sangue sarebbe sgorgata dalla lesione, mescolandosi alla fanghiglia e al lerciume delle acque stagnanti.
    Muada si voltò alle urla del barbone, le fiamme della torcia baluginavano mostrando, almeno per una frazione di secondo, un'espressione di sorpresa:
    l'istinto di sopravvivenza del ragazzo gli suggerì semplicemente di balzare all'indietro, atterrando qualche metro più indietro, assicurandosi una maggior distanza dal ragazzo rabbioso, tenuto a distanza dalla lunghezza della torcia infiammata, proprio come fosse un animale selvatico.

    Calmati! Voglio solo andarmene da qui.

    Cane maledetto, ti ammazzo!

    Gli occhi sbarrati e le urla disumane erano il chiaro segno che non si sarebbe potuta intraprendere nessuna strada diplomatica per interrompere quella controversia, lo stato emotivo del padrone di casa pareva tutt'altro che stabile, quasi fosse alterato da qualche sostanza, o peggio dagli effetti deleteri dell'astinenza dalla stessa.
    Con la bava alla bocca, come una belva rabbiosa, si preparò a ricevere la controffensiva dell'altro che, lasciando cadere l'ingombrante torcia, si esibì nell'esecuzione di una semplice sequenza di sigilli, il frutto di quanto appreso diligentemente in accademia: il Chakra si "allineò" correttamente nel suo organismo, prendendo il giusto orientamento e permeando tutti i tessuti, per poi essere proiettato all'esterno sotto forma di immagini olografiche di sé, completando con successo la tecnica della Moltiplicazione.
    Forte della poca luce che la torcia emanava, sofferente per il contatto col terreno, tanto che se non si fosse sbrigato si sarebbe spenta, relegandolo all'oscurità più totale, il trio si lanciò all'attacco, confondendo il poveretto che era intento ad agitare il coltello, cambiando continuamente guardia da una all'altra figura, tentando di capire quale fosse l'originale.
    Ovviamente la copia era ben conscia di cosa fare, ma il padrone le ordinò di comportarsi in questo modo, accettando, suo malgrado, il disonore di farsi colpire in pieno petto dal un calcio ben assestato dall'altro, che si ritrovò a ruzzolare per terra, in avanti, dato che l'impatto provocò la liquefazione del corpo solido all'acqua maleodorante da cui si era originato.

    Non indugiare, Muada.. La strada è lunga e te hai poco tempo.. Non sei solo..

    Mentre lo studente si sarebbe affrettato a riprendere possesso della sua fonte luminosa, avrebbe cominciato a sentire dei rumori sinistri, come di movimenti rapidi ed in avvicinamento alla sua posizione, versi incomprensibili, quasi di eccitazione.
    Un'orda di topi giganti emerse da una galleria accedendo a quello "spiazzo", lasciando poche scelte al ragazzo: fuga!
    Diverse gallerie si aprivano dinanzi a lui, c'era solo l'imbarazzo della scelta, era il tempo a mancargli: dopo averne scelta una, questi avrebbe dovuto correre e trovare il modo di scampare alle fiere che, se lo avessero preso, lo avrebbero investito e mangiato vivo.

    Quello che dovrai ruolare è un piccolo Inseguimento. Qua trovi il https://narutogdr-laviadelninja.forumcommunity.net/?t=58846396regolamento
    Il tuo obiettivo è quello, rispettando il numero di azioni a tua disposizione, di fare quanti più metri possibili, correndo, ostacolando i tuoi aguzzini ecc.. Le gallerie in cui entri sono lievemente illuminate, quindi non sei più costretto a tenere la torcia per vedere, puoi usarla come meglio credi.
    Le gallerie hanno più o meno questo aspetto @, puoi naturalmente descrivere altri elementi presenti, purchè coerenti, come gallerie che si staccano dal rampo principale ecc.

    Io da domani fino al 20 non ci sarò, lascio indicazioni a qualcuno in caso per come continuare, nel caso tu possa postare, per non farti aspettare più di 3 giorni.
    Per domande, oggi rispondo agli mp.

    PS Correzioni sullo specchietto a fine post: devi scalare le azioni che compi.
    Dalla resistenza tutto ciò che è fisico (tu hai fatto una schivata e mi hai dato un calcio, quindi devi scalare, rispettivamente, -1 e -1.
    Dalla stamina tutto ciò che è magico (ti sei moltiplicato, quindi -5)
    E' tutto scritto nel regolamento, nel topic dei danni e consumi delle tecniche.
    Edita il vecchio post
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    233

    Status
    Offline



    Narrato, Pensato, Parlato, Parlato altrui

    5qnz8



    Il piede affondo' nel petto dell'aggressore, che si liquefece in quella stessa acqua putrida che stagnava sul suolo della fogna, seguito dal resto del corpo dello stupefatto aspirante genin, che finii schienato al suolo con un tonfo che vibro' lungo il ramificato dedalo fognario.
    Un respiro dolorante e frustrato per l'inganno, fuoriuscii dalle labbra disegnate, mentre ancora carponi si mosse affannosamente, nelle sue vesti ricche ma pesanti che lo trascinavano al suolo, cercando di salvare quello che rimaneva della torcia. Gli occhi avevano il colore delle profondità di un mare in tempesta e vibravano di quel turbinio di emozioni che si erano scatenate una dietro l'altra lasciando indietro il tanto e minuziosamente costruito autocontrollo che forse, ancora, non era mai stato realmente messo alla prova.
    " Non sono io, impotente, alla deriva di un folle che si gode uno spettacolo sadico. Gli staccherò la testa dal corpo. Non muovo le gambe, non respiro, devo alzarmi, devo alzarmi, devo alzarmi "
    Parlava silenziosamente a se stesso in un eccentrica replica di quel pensiero motivazionale che usava comunemente durante le fasi piu' difficili dei suoi addestramenti, ma che la, in quel luogo oscuro nascosto al mondo, inginocchiato e sporco in una falsa oppure autentica versione di se stesso, aveva tanto il sapore della pazzia.
    Le mani che avevano frugato senza paura di ferirsi nella melma maleodorante per raccogliere la sua unica fonte di luce, si strinsero lungo la sua superficie lignea in un involontario rituale alla ricerca della calma, forse guidate dalla naturale predisposizione al raziocinio, che si sarebbe certamente rivelato utile per un uscire da una situazione nuova e disperata come quella. Ma ad incrinare quell' idilliaco ritorno ad una umanità' ponderante, la voce dello shinobi, che di per se era nutrimento per la rabbia mal gestita del Tateyama, aprii l'ingresso alla nuova minaccia, forse reso consapevole dai sensi ben piu' affinati dello studente.
    Attirati dai rumori, oppure dall'odore alieno, non del tutto celato dal putridume, un rumoroso ed innaturalmente sovradimensionato branco di ratti eruppe da uno dei tanti cunicoli che confluivano in quel punto. Eccitati e affamati come soltanto le bestie sanno essere, i loro occhi riflettevano le insicure e timide fiamme della torcia, come tante piccole stelle cariche di odio in un cielo notturno ed estraneo.
    Il suo sequestratore era celato osservatore di un quadro dai toni cupi, brutali e crudi che aveva aiutato a dipingere. Una metafora di quello che probabilmente il Villaggio Nascosto della Pioggia aveva subito per secoli. Da un lato una feroce schiera portatrice di morte e distruzione, dall'altra una vittima fragile ed innocente che a sola difesa della sua vita poteva addurre l'irriducibile ed atavico desiderio di salvarsi. Se questo fosse stato sufficientemente forte, come lo era stato quello dei cittadini di Amekagure, allora egli sarebbe sopravvissuto, altrimenti...
    Come un animale, Muada si volto' su stesso, slanciandosi dal suolo con l'aiuto di tutti e quattro gli arti (sprint). La torcia perse di significato nel momento in cui percorsi i primi passi, le vie che si aprirono davanti a lui, sembrarono tutte artificialmente illuminate. Imbocco' quella centrale e piu' stretta, senza una reale ragione, spinto solamente dal desiderio di mettere piu' distanza possibile fra lui ed i predatori.
    Passando l'ingresso della ramificazione lancio' dietro di se la torcia, sperando che la fiamma rallentasse in qualche modo l'orda e per permettere alle sue mani di tentare di comporre nuovamente i sigilli della Pecora, del Serpente e della Tigre.
    Bunshin no Jutsu
    Tecnica della Moltiplicazione del Corpo (Bunshin no Jutsu) [utilizzabile nel turno di difesa]
    Tipo: Ninjutsu
    Sigilli: Pecora, Serpente, Tigre
    Descrizione:
    La tecnica della Moltiplicazione è un jutsu fondamentale per ogni studente d’accademia. Essa consiste nel creare copie perfettamente identiche della propria persona, in grado di muoversi e simulare attacchi; si perché i cloni frutto del Bunshin no Jutsu sono semplicemente copie illusorie, che quindi non possono interagire realmente con l’ambiente circostante, impugnare armi o tantomeno sferrare un pugno! Anzi, nel momento stesso in cui esse entrano in contatto con un ostacolo fisico svaniscono in una nuvola di fumo!
    Livello: D
    Raggio: 0 - 10 metri
    Bonus Tecnica: +2
    Effetti:
    - La tecnica genera un numero predefinito di cloni da poter controllare contemporaneamente sul campo in base al proprio controllo del Chakra:
    Controllo del Chakra: da 10 a 14 --> 3
    Controllo del Chakra: da 15 a 34 --> 5
    Controllo del Chakra: da 35 in su --> 8
    - Le copie non possono attaccare, parlare o agire autonomamente; possono rimanere ferme o mimare esclusivamente i movimenti dell'originale
    - Svaniscono appena impattano con qualcosa o vengono colpiti in un qualsiasi modo
    - Ogni clone garantisce un +1 sulla riuscita delle proprie azioni offensive
    - Una volta utilizzata la tecnica, il Ninja si confonderà automaticamente con le copie, come una sorta di sostituzione randomica
    - In difesa ad attacchi, la quantità di "utilizzatori del jutsu" viene relazionata alle facce di un dado, tirato dall'arbitro, che stabilirà la cifra corrispondente al ninja originale; se il risultato coincide con quest'ultimo, l'offensiva colpirà l'originale, altrimenti colpirà una delle copie, dissolvendole nel nulla ed eliminando un numero dal dado [Se l'avversario non conosce l'esatta ubicazione dell'originale, si lancerà un D"x", dove x è lo stesso numero dei bersagli in campo. Il master assegnerà un valore all'originale, e se questa cifra non uscirà, verrà colpita una copia, riuscita permettendo, di conseguenza sparendo]
    - Se l'avversario riesce a colpire l'originale mentre gli altri cloni sono in campo, saprà chiaramente la posizione di quest'ultimo, in quanto questi non scomparirà per via dell'attacco a differenza delle copie, a meno che, tramite particolari strategie non si riconfonda tra i cloni
    - A meno che il nemico non possieda innate oculari come il Byakugan o altre tecniche che vanificano la moltiplicazione, gli effetti sopracitati valgono sempre
    - Le copie non richiedono spese di mantenimento nei turni


    Se la tensione non avesse giocato brutti scherzi, forse sarebbe riuscito nuovamente a creare copie illusorie di se stesso, immobili sul tragitto, che gli avrebbero concesso, assistito dalla buona sorte, un altro piccolo vantaggio sul nemico, in una gara dove ogni metro aveva importanza.
    Suo padre non avrebbe mai piu' detto che gli mancava l'istinto di sopravvivenza.







    Muada Tateyama



    jpg

    Resistenza 92
    Stamina 140






    5qnz8



    Edited by Crees - 14/8/2017, 12:46
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar


    Group
    Tetsu's Samurai
    Posts
    7,137
    Location
    The Spiral

    Status
    Offline
    Il climax giunse al suo apice mentre il corpo del ragazzo si spingeva al suo limite. I muscoli delle gambe ben tesi e l'addome contratto durante la corsa che l'avrebbe portato alla salvezza. Le fiere procedevano incallite dietro di lui, seppur perdessero terreno ad ogni secondo. La galleria che egli aveva imboccato era ora solo un ricordo e la luce tornò a risplendere tutt'attorno. La tecnica della moltiplicazione avrebbe fornito un aiuto notevole e così fu, ma non fu realmente necessario, poiché la fine del percorso era giunta. Il tempo aveva fatto il suo corso, evadendo come al solito dal razionale conteggio dei minuti. Sembrava passato poco tempo o un'eternità, ma nessuna delle due affermazioni era esatta. Era passato esattamente il tempo necessario a finire la prova. E infatti si calò dal cielo una figura, atterrando, in qualche modo, davanti al ragazzo. In piedi, con qualcosa che sventolava nella mano sinistra, facendolo roteare senza posa. Arhat riteneva che fosse la fine dei giochi e non esitò a rivolgere un sorriso da sbruffone al giovane studente.

    Basta correre, ragazzino.

    Gli disse con tono pacato seppur l'espressione già descritta sul volto. Senza molti giri di parole, lanciò in sua direzione l'oggetto che teneva in mano. Se Muada l'avesse afferrato, avrebbe scoperto essere un coprifronte nuovo di zecca, con il simbolo di Ame.

    Non sei male come mi aspettavo. Quindi puoi levarti dalle scatole.

    Senza neanche dare il tempo al giovane, gli diede una forte pacca sulla spalla, quasi afferrandolo. Ma durò poco. Per mezzo di una qualche tecnica particolare, i due si ritrovarono magicamente nel salotto d'ingresso dell'accademia ninja di Ame. Come se nulla fosse mai successo. Fu qui che il Jonin si infilò le mani in tasca, facendo spallucce.

    Beh, ci si vede.

    Fece dietro front e lasciò Muada lì da solo, senza aggiungere altro. Per lui era stato abbastanza.

    Chiudo io l'accademia perché Dan è out fino al 20. Per me puoi prendere 33 exp, sicché la tua innata risulterà sbloccabile. Ti faccio giusto un paio di appunti per il futuro:
    - ogni tanto ho visto qualche errorino qua e là, ti consiglio sempre di rileggere i post :sisi:
    - Non è necessario che tu scriva tra parentesi o in spoiler le tecniche/azioni/abilità che fai. Descrivi nel narrato e basta, poi, sotto spoiler, fai un riassunto delle azioni come ti ha detto Dan nel post precedente. Ovvero, fai un riepilogo tipo:
    CITAZIONE
    Azioni:
    - Sprint
    - Moltiplicazione del corpo

    Aggiungendo anche la stamina e resistenza residue. Se per esempio lo Sprint ti costa 10 punti resistenza (valore a caso) e la moltiplicazione 5, scriverai sotto le azioni:
    CITAZIONE
    Stamina:
    140 -5= 135

    Resistenza:
    92 -10= 82

    Non te lo scordare perché è importante, sopratutto quando fai molte azioni concatenate ad abilità eccetera!
    Puoi anche evitare l'ultimo post, richiedi pure gli aggiornamenti in domande!

    Dan può prendere 42. Io nada perché ho fatto solo questo post.
     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    233

    Status
    Offline
    fantastico, grazie mille per le note.
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Hekisui's Ninja
    Posts
    1,177

    Status
    Anonymous
    Quoto, anche se non necessario, Kerbe, che mi trova totalmente d'accordo.
    Chiudo!
     
    .
8 replies since 4/8/2017, 17:50   216 views
  Share  
.