Accademia Hakum

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    Colui che è e si spera sarà

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    Era una giornata uggiosa a Kumo, il tempo sembrava incerto e le nuvole non riuscivano a decidere se far piovere sul villaggio oppure no. Non diversi dovevano sentirsi le decine di giovani ninja che si era riuniti all'accademia per un rito di passaggio quanto mai atteso, il temutissimo esami Genin! Era in quella difficile prova che gli studenti coronavano il loro lungo percorso di studi, si mettevano alla prova per portare con fierezza il simbolo del loro villaggio sulla fronte ed iniziare una lunga carriera al servizio del loro Kage. Era proprio in uno di quei corridoi attraversati ogni giorno da decine di studenti che avremmo potuto trovare il nostro Hakum, in attesa come i suoi coetanei intorno a lui che si aprisse la porta dell'aula numero 5, cosi da poter dare il via all'esame. Cosa provava quel giovane ragazzo dagli occhi blu? Solo lui poteva saperlo, in fondo ognuno di quei ragazzi si trovava lì per delle motivazioni molto personali, chi per seguire i genitori, chi per costruirsi un futuro, chi lo faceva per riscatto, tutti erano determinati a dimostrare di poter cominciare a far parte della lega dei grandi. Dopo un'attesa che parve a tutti infinita la pesante porta in legno si aprì e una giovane ninja vestita da Chunin, reggendo un foglio ed una penna, cominciò a rivolgersi egli esaminandi:

    "Buongiorno a tutti ragazzi. Da adesso in poi cominceremo a chiamarvi uno per uno, così da potervi valutare volta per volta dato l'ingente numero di iscritti. Allora...cominciamo con Jin Sakatama."

    Il ragazzo chiamato si alzò con in viso gli evidenti segni di una notte insonne, di certo la tensione provata doveva essere tanta. Dopo qualche secondo utile per cercare di riacquisire un minimo di calma, prese il suo zainetto blu e si diresse dentro l'aula, seguito dalla Chunin che si richiese la porta alle spalle. Uno dopo l'altro, in ordine apparentemente causale, gli studenti vennero chiamati a dimostrare le loro abilità, c'era chi usciva dalla porta tutto contento e con il coprifronte in mano, chi invece si allontanava intristito, di certo avrebbero avuto altre possibilità in futuro per rifarsi. Dopo un altro lungo periodo di attesa, l'esaminatrice chiamò finalmente il nostro ragazzo:

    "Ora tocca a...Hakum?"

    La ragazza si guardò intorno, non era del tutto inusuale che qualche ragazzo avesse solo il nome, ma era una cosa che destava sempre un pizzico di curiosità. Il ragazzo a quel punto sarebbe stato accompagnato all'interno dell'aula, più precisamente al suo centro, davanti ad una cattedra dietro cui era seduto un ninja sulla quarantina che lo cominciò squadrarlo dalla testa ai piedi:

    "Benvenuto. Allora per cominciare vorrei che mi parlassi un po' di te, in particolare perché vorresti diventare un ninja, cosa pensi di avere in più degli altri ragazzi che stanno aspettando fuori dalla porta? Pensi di meritarti questo coprifronte?"

    L'uomo terminò le sue parole sollevando un coprifronte di Kumo e mostrandolo al ragazzo, non aveva parlato in modo duro, ma era evidente che volesse una risposta sincera. La Chunin si andò a sedere a fianco del suo collega, entrambi sembravano interessati alla risposta del giovane che fin da subito veniva messo sotto la lente d'ingrandimento.

    Non so perché non mi ti fa taggare O.o In ogni caso si comincia! So che non è il tuo primo rodeo quindi ti ho dato piena libertà nelle descrizioni dei tuoi esaminatori, dell'aula d'esame e di quello che fai prima :) A te la palla :tada!:
     
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    -ESAMEEEE!!-

    -NON GRIDARE!-

    *SBAM*

    Il gran giorno era finalmente arrivato, e il giovane Hakum era inevitabilmente in ritardo, anche per via delle diverse botte in testa che il padre continuava a dargli. Ciò era dovuto al fatto che Hakum non fosse praticamente auto sufficiente la mattina, infatti, non era in grado di svegliarsi da solo.
    Il padre del ragazzo, per quanto potesse essere un pezzo di pane, era letteralmente intrattabile al mattino, e Hakum ci marciava un po' troppo sopra.

    -AAAAAAIIIII!! Ma che ho fatto?!-

    -Lo sai che non devi gridare di mattina. E ora, va a fare colazione!!-

    Il ragazzo, con un sorriso ebete in volto, si fiondò in cucina, dove trovò la madre intenta a cucinare per la colazione per il figlio. Il problema è che ancora non c'era niente di pronto e Hakum, a modo suo, tentò di scherzarci su.

    -DONNA SCHIAVA ZITTA E LAVA!! E cucinami qualcosa visto che ci sei.-

    *SBAM*

    -NON TI RIVOLGERE COSI' A TUA MADRE, RAZZA DI FIGLIO EBETE!!-


    -MA LA SMETTIAMO DI SBATTERMI COSE IN TESTA?!-

    Ah, in quale famiglia non accadono queste cose la mattina??
    Non appena uscì di casa, Hakum cominciò a correre il più velocemente possibile per riuscire a non far tardi almeno il giorno del suo esame.
    Non appena riuscì a scorgere le pareti dell'accademia, rallentò il passo, almeno per non arrivare tutto sudato e puzzolente come la scorreggia di una puzzola. L'aria era fresca, grazie alla giornata nuvolosa alla quale Kumo aveva abituato i propri abitanti ma, non appena entrati all'interno dell'accademia, uno strano calore e puzzo di sudore cominciò ad infestare l'intera ala d'aspetto per l'aula numero 5.

    -Hey, chi è che ha mollato??-

    Gli occhi di tutti s'incollarono alla figura di Hakum, il quale capì che il linciaggio sarebbe stato inevitabile, seppur egli cercasse semplicemente di sdrammatizzare la situazione. Infatti, il ragazzo, non riusciva a capire come tutti quanti potessero essere così tanto sotto pressione per un semplice esame di routine. Probabilmente, doveva essere lui quello sbagliato, poichè, forse, quella di ogni singolo altro ragazzo era una normalissima reazione. Sta di fatto, che fosse totalmente sereno.


    -Buongiorno a tutti ragazzi.-

    -COS...-

    Una bella e giovane ragazza aprì la porta della sala in cui sarebbe dovuto entrare per sostenere gli esami. I suoi occhi nocciola e i suoi altri occhi grandi quanto due nocciole formato cocomero... dio santo, davvero?!
    Un ninja, solitamente, non ha paura di nulla, ma per lui, le donne... ah, le donne.
    Un sottile zampillo di sangue fuoriuscì dal naso ma, non era quello il problema principale... lui e le donne, non andavano d'accordo!! Più che altro era lui che non andava d'accordo con il suo corpo non appena incontrava una donna. Infatti, diventava ancor più ebete di quanto in realtà non potesse già sembrare inizialmente.


    -Da adesso in poi cominceremo a chiamarvi uno per uno, così da potervi valutare volta per volta dato l'ingente numero di iscritti. Allora...cominciamo con Jin Sakatama."-

    -Uccidetemi... ve ne prego...-

    Il volto nell'angolino e le spalle abbattute, segnavano una probabile disfatta per il ragazzo. I capelli nero pece della ragazza e la sua "tutina", per di più, non aiutavano proprio.
    Ma comunque, il ragazzo chiamato dalla Chunin si alzò e, con espressione zombesca e agitata, entrò dentro all'interno dell'aula, seguito dalla ragazza che si richiuse la porta alle spalle.
    Parecchi furono i nomi che vennero chiamati e parecchi furono i volti tristi, ma questo non metteva in agitazione Hakum... no no, la ragazza gli metteva agitazione.
    Sperava solamente che non fosse lei a chiamarlo.

    -"Ora tocca a...Hakum?"-


    -Vi prego, dissanguatemi o zombie in sala d'attesa!!-

    Che demente...
    La chunin cominciò a guardarsi in torno, d'altronde, non aveva ricevuto alcuna risposta da parte del ragazzo, risposta che avvenne solo un paio di secondi dopo.

    -S.s.s.s.ssi, sssono io.-

    Ed ecco che diventava anche balbuziente.
    Il ragazzo si mosse ed entrò all'interno di quella che era l'aula adibita all'esame del suo corso. La stanza era per lo più vuota, al suo interno vi erano dei semplici banchi e sedie tutti quanti accatastati ai lati della stanza e, una grossa cattedra al quale stava seduto un omaccione abbastanza avanti con l'età, o per lo meno, sembrava fosse così. Infatti, neanche a volerlo cercare con la lente d'ingrandimento, la testa dell'uomo era totalmente priva di peli e le rughe facciali erano abbastanza accentuate. Fisicamente parlando, era un'uomo prestante che sicuramente ne aveva viste abbastanza durante la sua carriera da ninja e come abbigliamente aveva la solita divisa ninja.
    Dopo neanche un paio di secondi passati a scrutare l'interno della stanza, Hakum si posizionò al centro della stanza, proprio davanti alla cattedra dell'uomo, che senza neanche cercare di non farsene accorgere, squadrò il ragazzo dalla testa ai piedi, per poi pronunciarsi.

    -Benvenuto. Allora per cominciare vorrei che mi parlassi un po' di te, in particolare perché vorresti diventare un ninja, cosa pensi di avere in più degli altri ragazzi che stanno aspettando fuori dalla porta? Pensi di meritarti questo coprifronte?-

    Un coprifronte venne alzato e messo ben in vista, mentre la Chunin dalle belle nocciole, prese posto al fianco del collega.
    Vi furono attimi di silenzio in cui il ragazzo guardò con occhi luccicanti sia la ragazza che l'uomo, ma in particolare, cominciò a fissare il coprifronte e, con gli occhi ben fissi su di esso, cominciò a parlare.

    -Non ho intenzione di mentire. Prima dell'inizio dell'anno scolastico, ovvero fino al momento della mia iscrizione, avevo completamente dimenticato quale fosse il mio più grande sogno di quando ero solo un ragazzino. Voglio diventare un ninja perchè quando potevo avere.. non so, 4 anni, alla visione di alcuni ragazzi che si allenavano con in dosso i vestiti tipici dei nostri ninja, sentii che quella fosse la mia strada. Non credo di avere nulla di più dei ragazzi che aspettano che esca da quest'aula... ma credo nel mio istinto e in quel che mi dice.-

    Tutto questo è quello che uscì dalla bocca del ragazzo, almeno fino a quando non puntò gli occhi sulla ragazza...

    -Q.q.q.q.questo èè tut.t.to-

    E' un caso umano.

    Fammi fare un po' di rodaggio prima :please: devo riprenderci la mano :asd:
     
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    L'uomo sembrò soppesare la risposta del ragazzo per qualche secondo, continuando a tenere fermo il coprifronte nella sua mano e guardandolo dritto negli occhi, quasi come se volesse scrutarlo dentro, un profondo sguardo segnato da anni di esperienza; la ragazza invece si limitava a sorridergli, era la seconda volta che faceva l'esaminatrice, prestava attenzione al suo superiore quasi quanto al ragazzo, voleva carpire tutti i segreti di quella professione che l'aveva affascinata fin da bambina. Lei sembrava soddisfatta dalla risposta del giovane sorridendogli, ne avevano sentiti tanti solo quel giorno e la sua era stata una delle risposte più sincere; il Jonin però non si scompose, rimase a guardarlo per qualche altro secondo prima di posare il coprifronte sulla cattedra e sospirare, quella giornata sembrava davvero non finire mai:

    "Ok d'accordo...è un pensiero quanto mai comune, ma se non hai qualcosa in più che ti fa spiccare tra gli altri sarai solo un numero di una lunga lista di mediocri Genin, sempre ammesso che passerai l'esame, se non troverai una motivazione più grande del semplice "istinto" non andrai lontano "

    Il suo discorso suonava più come un rimprovero che un avvertimento, ma in ogni caso anche quello faceva parte della prova, voleva vedere come il ragazzo avrebbe reagito alle sue parole, voleva testare il suo spirito oltre alle sue abilità, un Genin non poteva arrendersi alle prime difficoltà, lui come nessun ninja degno di tal nome. La Chunin nel frattempo li osservava con attenzione entrambi, appuntando ogni tanto qualcosa su di un taccuino dalla copertina rosa, trovava sempre affascinante il modo in cui il suo capo gestiva quegli esami, ma più di ogni altra cosa amava il suo ruolo in quella situazione, un silenzioso osservatore che ogni tanto aveva l'onore di fare una o due domande all'esaminando e che un giorno avrebbe potuto condurre di persona uno dei passaggi più importanti della gerarchia ninja, le brillavano gli occhi al solo pensiero. Fu lei infatti, dopo essersi schiarita la voce, a rivolgersi al nostro Hakum con un filino di emozione, dopo aver ascoltato un sua eventuale risposta:

    "Allora...Hakum, vorrei che mi parlassi brevemente delle tre tecniche accademica, che sicuramente conoscerai alla perfezione e vorrei che ne scegliessi una e la eseguissi davanti a noi. Prenditi tutto il tempo che ti serve per concentrare adeguatamente il chakra e vai quando ti senti pronto, stai tranquillo che non ti corre dietro nessuno"

    Parlò in modo tranquillo, con il suo dolce tono di voce cercò di mettere a suo agio il ragazzo dopo il discordo del capo. Dopo avergli dato le istruzioni in ogni caso si mise seduta vicino al Jonin, il quale si sporse leggermente verso di lei per poterle parlare a bassa voce nell'orecchio:

    "Attenta Kisa, un conto è metterli a proprio agio, un conto è favorirli troppo..."

    La ragazza arrossì leggermente, non era la prima volta che le veniva rimproverata la troppa gentilezza, ma era più forte di lei. In più quello che doveva dimostrare di essere stato troppo aiutato era proprio il ragazzo, sarebbe stata la sua abilità a parlare.

    Tranquillo andiamo con calma :) Fammi vedere che sai la lezioncina e stupiscili :rosa:
     
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    Dopo che la risposta venne data e fu completa anche della brutta figura con la ragazza, Hakum ritornò serio, ricominciando a guardare il ninja esaminatore.
    Le reazioni di entrambi erano profondamente diverse le une dalle altre; uno continuava a scrutare il ragazzo dritto negli occhi, mentre l'altra non faceva altro che sorridere al ragazzo e guardare con ammirazione il suo -probabile- sensei.
    Il ragazzo, invece, non sembrava minimamente sotto pressione, almeno fino a quando non incrociava gli occhi con la ragazza. Sapeva ciò di cui era capace -non molto in realtà, però vabbeh, dettagli- e si fidava dell'istinti, ma soprattutto, si fidava delle sue capacità latenti. Naturalmente non sapeva assolutamente nulla di se stesso e delle sue capacità, ma essendo un tipo che impegnandosi è sempre riuscito nel raggiungere il proprio obbiettivo, si sentiva sicuro di potercela fare.
    Il Jonin, dopo aver scrutato per bene il ragazzo, abbassò la mano con la quale teneva il coprifronte, riposandolo sopra la grande cattedra davanti a se.

    "Ok d'accordo...è un pensiero quanto mai comune, ma se non hai qualcosa in più che ti fa spiccare tra gli altri sarai solo un numero di una lunga lista di mediocri Genin, sempre ammesso che passerai l'esame, se non troverai una motivazione più grande del semplice "istinto" non andrai lontano "


    Si aspettava una risposta del genere, in fondo, non aveva una motivazione vera e propria per divenire ninja, non era obbligato dalla propria famiglia, poichè nessuno di loro era ninja e mai aveva avuto intenzione di diventarlo, ma... per lui quella era la strada da seguire.

    -Sono d'accordo con lei, oltre al mio istinto che quasi mi obbliga a divenire ninja, non ho nient'altro. La mia è una comunissima famiglia, i miei fratelli sono degli scansa fatiche e, immagino di essere sicuramente l'ultimo a cui lei vorrebbe consegnare il coprifronte. Non ho una predisposizione genetica che mi porti a pensare di potercela fare in questo campo, ma, so che impegnandomi il più possibile posso diventare quel che lei non si aspetta. Ora che ci penso, probabilmente, l'unica cosa che mi rende migliore degli altri e che quando il mio istinto mi avverte di qualcosa, vado sempre fino in fondo.-

    Aveva parlato nuovamente molto sinceramente, e anche un po' a sproposito. Non era molto carino insinuare che un Jonin avrebbe sicuramente scelto una persona con delle predisposizioni genetiche o con qualche ninja all'interno della famiglia del candidato, ma, ormai aveva fatto 31.
    L'uomo si limitò ad aggrottare la fronte e a passare avanti. La Chuunin, invece, si limitò ad osservare le reazioni di entrambi gli "uomini" o per lo meno, almeno per uno.
    E, con un incredibile colpo basso, dopo una schiarita di voce, la ragazza si rivolse ad Hakum.

    -Allora...Hakum-


    -NOOOOOOOO!!!-


    -Vorrei che mi parlassi brevemente delle tre tecniche accademica, che sicuramente conoscerai alla perfezione e vorrei che ne scegliessi una e la eseguissi davanti a noi. Prenditi tutto il tempo che ti serve per concentrare adeguatamente il chakra e vai quando ti senti pronto, stai tranquillo che non ti corre dietro nessuno-


    L'occhio del ragazzo cominciò ad avere qualche tic, non per il nervosismo, ma semplicemente perchè era un demente... dimmi tu se è normale questo.
    Comunque, dopo aver ascoltato la ragazza, Hakum chiuse gli occhi e cercò di riordinare le idee meglio che poteva. In fondo, doveva cominciare ad abituarsi ad avere rapporti con le ragazze... e comunque, lei era vestita in maniera decorosa, quindi, bastava tenere i nervi saldi. Si passò una mano in fronte e, cominciò a parlare.

    -A..a.allora... pfff... Le tecniche ninja fondamentali, sono sostanzialmente tre, le quali, vengono utilizzate più che altro come supporto e in alcuni casi anche come salvagente e sono: La tecnica della sostituzione, la Moltiplicazione del corpo e la tecnica della trasformazione del corpo.-


    Si guardò attentamente in torno, e cominciò a vedere quale delle tre sarebbe stata più appropriata per quella stanza. Inizialmente, il primo pensiero che gli saltò in mente, fu di trasformasi nel Jonin, ma, anche questo non sarebbe stato molto rispettoso, quindi, già una era scartata. La tecnica della sostituzione, sarebbe potuta essere un'ottima scelta, proprio perchè appropriata per l'aula, ma, sarebbe sicuramente risultata troppo scontata, quindi, non rimaneva altro che la moltiplicazione del corpo.

    -Se non vi dispiace, eseguirei la moltiplicazione del corpo. Questa tecnica viene eseguita tramite l'impasto del chakra, che, a sua volta, si riesce a impastarlo tramite l'imposizione di tre sigilli, ovvero: Pecora, serpente e Tigre.-


    Detto ciò, il ragazzo si concentrò e cominciò a far fluire il chakra all'interno dell'apposito apparato circolatorio. Non era complicato, ma doveva rimanere concentrato. Alla prima defaillance avrebbe potuto rovinare tutto, quindi, con molta attenzione, cominciò ad imporre i sigilli in ordine, imponendo per bene le mani e stando ben attento a non commettere errori. Dopodichè, accanto a lui, sarebbe "esplosa" una piccola nuvoletta con avvolto al suo interno una sua copia. O per lo meno, quelle erano le intenzioni.

    Scusa se avevo inviato il mess incompleto, ma non l'ho fatto di proposito :please:
     
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    Il ragazzo sembrò rispondere bene agli stimoli, non si fece troppo intimorire alle parole del Jonin, riuscì a dimostrarsi abbastanza risolute, andando anche un po' oltre a quella che sarebbe stata una semplice risposta, ma ci poteva stare, in fondo gli era stato chiesto di essere sincero e schietto e lui non si era tirato indietro, cosa che i suoi esaminatori avevano senz'altro notato. E sulla prima domanda com'era andato? Sembrava essere questa la domanda che lo sguardo di Kisa rivolto al suo capo stava sottintendendo, da un lato cercava la sua approvazione, dall'altro voleva un giudizio sulla prova del giovane che con apparente facilità era riuscito dapprima a spiegare perfettamente le tre tecniche accademiche e poi aveva anche messo in pratica un piccola dimostrazione. A lei comunque il ragazzo sembrava pronto, tra i tanti che avevano svolto l'esame lui aveva dato prova di sapere sia la teoria che la pratica, certo poteva pure sapere solo quella tecnica, ma di fatto non aveva mostrato incertezze nella concentrazione e nella composizione dei sigilli, sicuramente non avrebbe avuto difficoltà ad eseguire le altre due, ma in ogni caso la parola finale spettava all'insegnante più anziano. Il Jonin era rimasto per tutto il tempo in silenzio osservando ogni movenza di Hakum, aveva analizzato la postura, la precisione dei sigilli, il tutto senza cambiare minimamente espressione, il suo sguardo impassibile e fisso sul ragazzo, non lo aveva lasciato nemmeno per un secondo. Non appena comparve la nuvoletta l'uomo si alzò e cominciò ad avvicinarsi al ragazzo e al suo clone, aveva quasi un'aria minacciosa data la serietà dipinta sul suo volto. Arrivò a un metro dai due Hakum e cominciò a guardarli con attenzione, la mano destra che accarezzava il mento mentre gli occhi si spostavano da clone all'originale, voleva vedere se fosse riuscito alla perfezione, dettaglio necessario per considerare la tecnica riuscita. Dopo qualche secondo di attesa, che probabilmente sarà sembrata un'eternità al povero ragazzo, il Jonin annuì e si andò a risedere dietro alla cattedra:

    "Il clone è riuscito alla perfezione, niente da dire al riguardo, nonostante tutto hai dato prova di conoscere i fondamentali..."

    Prese in mani una penna, come sul punto di scrivere qualcosa su di un foglio che aveva davanti a lui, poi però si fermò di colpo:

    "Kisa tu che ne pensi? Lo promuoviamo questo ragazzo?"

    La domanda sembrava un proforma, ma era molto più importante di quanto potesse sembrare, il Jonin aveva una profonda stima delle valutazioni della sottoposta, più di una volta aveva dimostrato di saper guardare il talento anche dove non sembrava esserci. La ragazza mostrò un vistoso sorriso sentendosi chiamata in causa, si affrettò subito a rispondere:

    "Sì penso che sia pronto, non ho visto incertezza nei suoi movimenti, se non un po' d'ansia, ma quella penso sia normale"

    L'uomo annuì di nuovo, prima di cominciare a scrivere qualcosa sul foglio di prima. Nei successivi secondi non disse nulla, terminò la sua operazione e si mise a guardare il ragazzo:

    "Beh che fai non lo vuoi questo coprifronte? Sei un Genin ormai, ne avrai bisogno"

    Per la prima volta il Jonin sorrise al ragazzo, sollevando il coprifronte che aveva alla sua destra e porgendolo al ragazzo. Avrebbe poi aspettato che lui si fosse avvicinato per prendere il simbolo del loro villaggio per dirgli un'ultima cosa:

    "Ti consiglio di riflettere bene su quello che ti ho detto. Noi non cerchiamo solo i ragazzi che hanno delle mutazione genetiche come dici tu, noi vogliamo dei giovani ninja che mettono il cuore in quello che fanno, che cercano sempre di superare i loro limiti, che non si arrendono alle prime difficoltà. Io, come la mia collega qui, ho visto qualcosa in te, ma tu per primo devi crederci se vuoi diventare grande. Ora vai e rendi fiero il tuo Kage e il tuo villaggio."

    Avrebbe poi lasciato andare il ragazzo con il suo nuovo coprifronte, con la speranza di vederlo crescere e cambiare il mondo, non era forse quello lo scopo di tutti gli insegnanti? Passare il testimone alle generazioni future e permettergli di rimodellare il mondo a loro immagine e somiglianza, dargli gli strumenti per creare il mondo del domani.

    Perfetto, iniziamo dicendo sei promosso! Congratulazioni! :rosa: L'unico appunto che mi sento di farti è che ti sei dimenticato lo specchietto e di linkarmi la scheda, cosa che ti farà subire 100 frustate :tada!: A parte gli scherzi non te la dimenticare che è importante, sono i piccoli dettagli che fanno la differenza :) Fammi il post conclusivo, così ti potrò dare l'exp e ti potrai aggiungere tutto l'aggiungibile(?) Se qualcuno intanto può dare l'exp a me gliene sarei grato :rosa:
     
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    Intanto Stompo può prendere 32
     
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    Tramite un piccolo scoppio, una coltre di fumo avvolse il circondario del ragazzo, dalla quale, pochi secondi dopo, sarebbe uscita la copia esatta di Hakum stesso. Neanche lui stesso credeva che sarebbe venuta così bene, poichè, comunque, stiamo parlando di ragazzi che ancora hanno solo delle basi, ma oltre a questo, non gli era mai riuscita perfetta come tecnica.
    Il Jonin che risiedeva al di là della cattedra, si alzo, e con sguardo quasi intimidatorio, si avvicinò alla copia e all'originale. Li scrutò ben benino, cercando qualsivoglia tipo di differenza tra le facce, il corpo, le mani, qualsiasi cosa.
    Se non fosse risultato completamente perfetto, probabilmente non gli avrebbero fatto passare la prova d'esame.
    La situazione agli occhi di Hakum si faceva sempre più tesa, poichè l'uomo non faceva altro che scrutare, senza mai cambiare espressione facciale o fare versi, che fossero poi di diniego o altro.

    -E sbrigati dai...!-

    Fortunatamente, però, l'uomo dopo neanche qualche secondo il pensiero di Hakum, si andò a sedere al suo posto dietro la cattedra.

    "Il clone è riuscito alla perfezione, niente da dire al riguardo, nonostante tutto hai dato prova di conoscere i fondamentali... Kisa tu che ne pensi? Lo promuoviamo questo ragazzo?"


    L'uomo prese una penna e cominciò a scrivere qualcosa su di un foglio. La domanda, quasi rigirata, sembrava avere una risposta già pronta. La ragazza sembrava già propensa a far passare il ragazzo, difatti, non passò molto che Hakum si trovò ad ascoltare la risposta della ragazza.

    "Sì penso che sia pronto, non ho visto incertezza nei suoi movimenti, se non un po' d'ansia, ma quella penso sia normale"

    Dopo che il foglio fu compilato in ogni sua singola parte, l'uomo afferrò e alzò un coprifronte, porgendolo al ragazzo.
    Ormai era fatta. L'esame era passato.

    "Beh che fai non lo vuoi questo coprifronte? Sei un Genin ormai, ne avrai bisogno"

    Si riuscì a scorgere un sorriso sul volto dell'uomo, ma non durò molto. Non appena Hakum afferrò il coprifronte, l'uomo continuò la sua frase.

    "Ti consiglio di riflettere bene su quello che ti ho detto. Noi non cerchiamo solo i ragazzi che hanno delle mutazione genetiche come dici tu, noi vogliamo dei giovani ninja che mettono il cuore in quello che fanno, che cercano sempre di superare i loro limiti, che non si arrendono alle prime difficoltà. Io, come la mia collega qui, ho visto qualcosa in te, ma tu per primo devi crederci se vuoi diventare grande. Ora vai e rendi fiero il tuo Kage e il tuo villaggio."


    -Grazie mille, cercherò di tenerle a mente, ma le posso assicurare... che non sto intraprendendo questa carriera per gioco. Farò il possibile per rendere fiero il mio Kage e gli abitanti del mio villaggio.-

    A quel punto, la presa divenne meno salda e il ragazzo fu libero di andare. Non esultò, anzi, divenne maledettamente serio. Era appena iniziata la svolta della sua vita.

    Scusate ragazzi, sono di frettissima, ma se non facevo il post oggi non sarei riuscito a farlo domani e tra poco devo andare a suonare ad un matrimonio, quindi, scusate il post indecente :please:
     
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    Tranquillo nessuno problema, in ogni caso avevi finito :) Diventi Genin, puoi aggiungerti tutto e prendere 31 exp e andare in pace :)
     
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