Estirpare le erbacce

PQ Kuroishi Shizuka

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  1. Koharu
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    “Monaco Ginzo”
    “ ???? ”

    Scheda Shizuka


    Nuovo sole, nuovo giorno sulla città di Yu. In questa giornata di autunno la temperatura non è particolarmente alta nonostante il sole sia lassù nel cielo. La nostra piccola kunoichi come sempre non ha molto da fare a causa del uso rango. Così come tutte le mattine si recò al tempio per vedere se vi fosse qualcosa di interessante in bacheca potendosi così proporre per qualche missione.

    Percorse la lunga rampa di scale ed oltrepassò il grosso e rosso tori presente in cima ad essa. Lo spiazzo era tranquillo, per ora e si poteva udire il cinguettìo di alcuni uccelli nell’aria; lentamente la ragazza si mosse verso il tempio. Non riuscì a varcarne la soglia quando il monaco Ginzo uscì da esso con passo celere e vedendo la ragazza in procinto di arrivare le si avvicinò abbastanza allegro.

    “Oh! Bene bene. Fai proprio al caso mio.” esordì Ginzo verso la ragazza senza darle modo di salutarlo a dovere passandole accanto quasi fosse inseguito da Jashin stesso o almeno così parve a Shizuka.

    “Ho un compito per te, vieni.” cominciando ad incamminarsi verso la zona periferica della città. “Come ben sai a breve sarà la festa della purificazione e bisogna sistemare la città” quasi stesse parlando a se stesso annuendo alle sue stesse parole.

    “Si lo so, monaco Ginzo. Cosa dovrei fare di preciso?” chiese curiosa l’albina di bianco vestita al monaco.

    “Oh beh, un lavoro che richiede tempo, accuratezza, pazienza ed una non piccola dose di tempo. ” la ragazza cominciò ad immaginare la sistemazione di addobbi, organizzare percorsi o la sicurezza durante l’evento. Entusiasta di sentire quale fosse il suo incarico attese trepidante i pochi momenti che anticiparono la voce del religioso “Dovrai occuparti di rimuovere le erbacce presenti lungo la periferia ovest del villaggio.” quelle parole pesarono come un macigno caduto su di lei.

    “Sistemare … le … erbacce? ” ripetette quasi incredula la fanciulla non nascondendo la scarsa voglia di eseguire un simile incarico.

    “Esatto! Un lavoro molto importante e meticoloso. Non si può lasciare la città in quello stato, sia per noi che per eventuali turisti.” quasi sorridendo in maniera ilare all’ultima parte della frase. Non che ve ne fossero molti di turisti o estranei, ma mai dire mai e lasciarsi cogliere impreparati non è mai conveniente. Ginzo si fermò davanti un grosso spiazzo vicino ad una strada.

    “Bene. Credo che tu possa cominciare da qui fino all’ingresso nord del villaggio. Devi togliere erbacce, rampicanti e se dovessero esserci, anche carte.” Shizuka quasi non ci vedeva più dalla rabbia, ma non poteva di certo sbottare al monaco. Il pugno, stretto le tremava leggermente volendo sfogarsi su qualcosa.

    “Certo monaco Ginzo, vedrò di sistemare tutto per la festa.” rispose cercando di restare il più calma possibile.

    “Ne sono sicuro. Ora torno ai miei bons … affari. Hai una settimana per sistemare tutto” e detto questo il nero monaco tornò indietro. Aspettò un po’, lì ferma immobile come una statua per assicurarsi che il monaco fosse davvero andato via. Si avvicinò all’albero più vicino con estrema naturalezza per poi sferrare un pugno destro alla sua corteccia.

    “Stiamo scherzando? Ci sono gli addetti ai lavori per questo. Perché mai dovrei fare una cosa del genere? Potrebbero allenarmi, insegnarmi, mandare in missioni serie e tutto quello che hanno da proporre è togliere le erbe per la festa?” ci vollero circa una decina di minuti prima che i suoi bollenti spiriti si calmassero. Per sua fortuna quella strada era poco trafficata trovandosi in periferia, cosa che fece ulteriormente arrabbiare Shizuka data l’inutilità di ripulire una zona così poco trafficata. Volente o no, cominciò il lavoro per cui era stata portata lì.

    C’erano erbe lunghe sparse dappertutto che piano piano cominciarono ad essere rimosse. Le esili mani si strinsero attorno ad alcune di esse e con un colpo secco, vennero eradicate. Altre invece, avendo le radici più in profondità dovettero essere prese con entrambe le mani e, dopo esseri piegata sulle ginocchia, tirate via con tutta la sua forza. Altre piante non ne vollero sentire di essere tirate via, dovendo ricorrere così al kunai per tagliarle via.

    UFFFFFF!!! sbuffò la ragazzina “Tra le varie cose, non mi ha nemmeno dato dei sacchi dove poter mettere tutta l’erba tagliata” guardando un mucchio di erbacce accatastate l’una sopra l’altra per mancanza di contenitori. Ormai erano circa un paio di ore che era lì a togliere erbe dal terreno o vari rampicanti dagli alberi ed infatti gocce di sudore scendevano dalla base dei capelli lungo le guance scivolando sotto, o sopra, il copricapo. I raggi del sole che colpivano le gocce creavano un piccolo gioco di colori, cancellato poco dopo dalla manica del kimono della fanciulla. “Stasera quando torno a casa mi farò un lunghiiiiiiiiissssimo bagno caldo. ” pregustandolo già da ora. Si prese una breve pausa per riprendere fiato quando d’un tratto un grido interruppe quel silenzio

    “ Aiutoo. Qualcuno mi aiuti ” la voce di donna proveniva dalla vicina strada della città.


    Azioni:
    Pulizia delle erbacce (20 resistenza e 20 stamina)

    Resistenza: 150 -20 = 130
    Stamina: 200 -20 = 180
     
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  2. Koharu
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    “ Anziana ”
    “Malvivente”


    Al sentire quel grido Shizuka corse subito in quella direzione. Qualunque cosa fosse, di sicuro sarebbe stata meglio di togliere altre erbe anche perché nel farlo per così tanto tempo le mani le si erano tinte di verde. Girò verso destra vedendo un’anziana a terra andando subito a soccorrerla.
    “State bene? Siete ferita? Che è successo?” chiese all’anziana mentre l’aiutava a rialzarsi.

    “Si sto bene, grazie piccola e no, non credo di essere ferita. ” rispose con voce tremolante la donna rialzandosi, molto probabilmente dovuto allo spavento dell’incidente “Grazie di tutto. Quell’uomo mi ha rubato la borsa e nel farlo, sono caduta. ”

    Nel mentre un paio di signori accorsero verso le due sincerandosi anche loro che tutto fosse a posto. “Voi restate con la signora, io acchiappo quel malfattore” cominciando a correre verso la direzione da cui era venuta. In effetti aveva visto un uomo correre con qualcosa stretto tra le braccia quasi urtando un’altra persona ma non gli aveva dato particolare peso per via delle grida di aiuto.

    Non le ci volle molto per recuperare il fuggiasco visto che lui doveva schivare le persone lungo la strada al contrario della kunoichi che poteva evitarle correndo lungo le pareti degli edifici.

    “Ehi tu !!! Fermati. E’ inutile che scappi, tanto ti riprendo.” urlò dietro all’uomo che stava correndo lungo la strada. Era abbastanza robusto e questo lo aiutava a farsi largo tra le persone che ora, non esitava a far cadere a terra quando le urtava.

    (Che bastardo. Pagherà anche questa. Non ha rispetto proprio per nessuno.) si disse mentre evitava le porte e finestre poste lungo le pareti delle case vicine guardando il comportamento scorretto dell’uomo. All’improvviso si aprì una persiana poco più avanti rispetto alla ragazza. (Cavolo!!!) saltando un po’ più in alto in modo da passare sopra l’anta aperta per poi riscendere verso la strada. Nonostante tutto aveva anche il vantaggio della visuale e la strada si stava facendo più vuota più avanti.

    Ogni tanto il criminale si voltava per vedere se la ragazzina fosse ancora lì e purtroppo per lui, si avvicinava sempre di più. Stanca dell’inseguimento, scese anche lei lungo la strada in modo da poterlo agguantare. “Non te lo ripeterò un’altra volta, fermati o sarà peggio per te!” Impastando del chakra per poi cominciare a convogliarlo fuori, dandogli l’aspetto di tante altre Shizuka formando poi i sigilli di cane e tigre in modo da dare consistenza a quel pensiero. Altre dodici ragazze identiche saltarono fuori da varie nuvolette . Quando l’uomo si voltò e vide quel mare di ragazzine che lo inseguivano, perse per un attimo l’equilibrio quasi inciampando sui suoi stessi piedi. Questo diede modo alla vera ragazza di raggiungerlo.

    “Ora lascia la borsa e da bravo verrai al tempio con me!” disse una delle tante Shizuka ansimando un pochino.

    “Col cavolo che ci vengo” e di tutta risposta estrasse un coltello. “Lasciami andare e non ti farai male piccolina” intimò stavolta l’uomo anch’egli ansimando a causa della lunga corsa a cui era stato costretto.

    Il gruppo di scalmanate scattò in direzione dell’uomo, alcune direttamente addosso a lui, altre si fermarono poco prima ed altre, tra cui la vera Shizuka scattarono alle sue spalle. Le ragazzine che saltarono addosso al ladro sparirono una dopo l’altra in nuvolette di fumo tra i colpi tirati dall’uomo e l’urto delle stesse contro di lui. Il piano era proprio di distrarlo per andare alle spalle, circondarlo con delle copie in modo da non farlo scappare e poterlo attaccare di sorpresa.

    Il piano di Shizuka stava per essere attuato …


    Azioni: Moltiplicazione Oboro (-5 stamina)


    Resistenza: 130
    Stamina: 180-5 = 175
     
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  3. Koharu
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    “Parlato”
    (Pensato)
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    “Malvivente”
    “Monaco Ginzo”


    Shizuka stava per portarsi alle spalle dell’obbiettivo, estraendo un kunai dalla borsetta appoggiata alla base della sua schiena puntando poi l’oggetto di metallo alla stessa del suo nemico.

    (Preso!!!!) “Ed ora arrenditi” intimò all’uomo mentre le alter ragazzine scomparvero una dopo l’altra in ammassi di bianco vapore.

    “Va bene, va bene, hai vinto. Mi arrendo” cominciando ad abbassare le braccia lentamente. Si girò di scatto e la ragazzina sentì dapprima una forte pressione sul suo braccio che teneva l’arma e poco dopo, un’altra alla bocca dello stomaco. “Ti avevo avvisata di levarti dai piedi o ti saresti fatta male. Ora smettila di seguirmi.”

    La kunoichi non aveva fatto una bella figura. Sottovalutare il nemico, darlo per sconfitto o più debole le era costato caro. Si chinò sulle ginocchia tenendosi il punto dove era stata colpita con la mano sinistra mentre l’uomo riprese a scappare.

    (Non posso farlo scappare. Mi riderebbero tutti dietro. E lo farebbero se scoprissero chi mi ha fregata per una mia distrazione.) riprendendo a sua volta l’inseguimento.

    “Tu non vai proprio da nessuna parte! Bastardo!” pronunciando affaticata quelle parole.

    “Cosa hai detto? Stavolta non la racconti stronzetta!” incamminandosi minaccioso verso Shizuka. Nuovamente la ragazza richiamò a se le due energie per ridare vita alle copie sebbene fu più faticoso rispetto a prima sia per lo stress crescente che per il colpo subito. Eseguiti i sigilli ricomparvero le altre 12 ragazzine. Stessa tattica di prima, alcune sul lato, altre dietro.

    “Mi credi uno scemo? Non mi freghi stavolta!” voltandosi e sferrando un pugno ad una Shizuka diretta verso di lui che, scomparve in una nuvola di fumo. “Ma che dia … ” disse girandosi ormai troppo tardi. La vera Shizuka era già a mezz’aria dietro di lui, il bacino inclinato all’indietro e la gamba piegata ancor più prese poi a roteare in direzione dell’uomo allungando l’arto sferrando così un calcio in pieno volto. Il ladro volò per terra facendo cadere la borsa ed il coltello a terra a qualche metro di distanza dalla fanciulla.

    “Scemo!” facendogli poi una lunguaccia. L’uomo non sembrava rialzarsi, così andò a riprendere la borsa a terra. In quel momento, mentre la kunoichi stava dando le spalle al furfante, egli prese il coltello che era li vicino a lui e, mentre stava per sferrare un colpo potenzialmente fatale indirizzato alla schiena della ragazzina, una figura si mosse rapidamente verso l’uomo bloccandogli il braccio. Il volto dell’uomo si dipinse di terrore nel vedere la figura di un monaco accanto alla sua.

    “No … io … non” e di rimando ricevette un sorriso beffardo.

    “Questo … ” torcendo così tanto e forte il braccio della sua vittima fino a romperlo. Un grido disumano riecheggiò per la strada.

    “ … non si … ” sferrando poi un colpo di gomito alla gola del malcapitato il quale smise di urlare cominciando a boccheggiare.

    “ … fà” buttandolo oramai inoffensivo a terra. Guardò poi la giovane ragazza. Lo sguardo era quello di una persona molto contrariata.

    “Non ti avevo forse affidato il compito di rimuovere le erbacce dalla zona della città indicata? ” disse con tono fermo ed inquisitorio incrociando le braccia al petto.

    “Monaco Ginzo” rispose titubante la ragazza “E’ quello che stavo facendo ma credo di essere inciampata in un’erbaccia pericolosa ed ho cercato di rimuoverla lo stesso da sola.”

    Al monaco piacque la risposta fine della ragazza. “La prossima volta attieniti al compito affidatoti. Non fare di testa tua. Ora torna alla tua mansione mentre io porterò quest’uomo innanzi al giudizio di Jashin!” si riavvicinò al poveretto sferrandogli un calcio allo stomaco. Sembrava divertirsi a torturare quel malcapitato.

    “Si sensei” incamminandosi poi dove tutto era cominciato. C’era ancora la donna a cui era stata rubata la borsa la quale fu contenta di riavere l’oggetto a lei sottrattole. Ringraziò la ragazzina la quale, anche se con poca voglia, tornò alla sua precedente mansione ma stavolta senza lamentarsi e cercando di levare più erbacce possibili.

    Fu una delle settimane più lunghe della sua vita …



    Azioni:
    Colpo subito: -20 resistenza
    Moltiplicazione Oboro: -5 stamina

    Resistenza: 130 -20 = 110
    Stamina: 175 -5 = 170
     
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