Il ladro di pesce

PQ Kuroishi Shizuka

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  1. Koharu
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    “Korumaro”
    “Kotetsu”

    Scheda Shizuka


    Era un giorno come tanti altri a Yu, il sole splendeva nel cielo, i suoi abitanti giravano per le strade, i monaci vigilavano per la città, pregavano nel monastero o istruivano nuovi monaci o shinobi. Anche per una dei suoi abitanti sarebbe stato un giorno normale come tanti altri se all’improvviso, da una nuvola di fumo non fosse comparso un uomo davanti a Shizuka. Non essendo abituata a quel genere di apparizioni si mise sulla difensiva per poi riconoscere la figura di un chunin, Koromaru. Un uomo più alto di lei, dai capelli corti e rossicci con la fascetta che li spingeva verso l’alto. Indossava i classici abiti da chunin con il loro tipico giubbotto verde.

    “Mi scusi tanto Kuromaru sensei.” Subito la ragazza, un po’ mortificata per essersi agitata per nulla, si scusò con il superiore. “Le prometto che non accadrà più.” aggiunse con capo chino. Il maestro sorrise a quella buffa figura dato che la ragazza non stava osservando, del resto lui era più alto di lei per tornare subito serio appena cominciò a parlare.

    “Per questa volta sei perdonata ma dovrai abituarti a queste eventuali comparse improvvise. Ad ogni modo non ho molto tempo. Ti è stato affidato un incarico. ” porgendole un rotolo che teneva stretto nella mano sinistra. “E’ un incarico di rango D. Tutto ciò che devi sapere è presente al suo interno. Buon lavoro Shizuka.”

    “Gra … ” la fanciulla non potè finire la frase che Kuromaro scomparve così come era arrivato, in una nuvola di fumo. “ … zie. ” .

    Per un po’ rimase ferma a fissare quel rotolo verde che teneva ora lei in mano. (Non posso crederci! La mia prima missione!) e freneticamente aprì il rotolo cominciando a leggere il suo contenuto.

    “Missione: D
    Richiedente: Kotetsu
    Accettata: Si

    Recarsi nella zona del mercato presso il signor Kotetsu, proprietario del negozio “La carpa rampante”.
    Da qualche giorno alcune delle sue scorte di pesce diminuiscono.
    Teme la presenza di ladri ma dovendo gestire il negozio non può sorvegliare il magazzino.
    Il compito a voi assegnato è indagare e scoprire l’autore o gli autori del furto.
    In caso di ulteriori domande, potete chiedere direttamente sul luogo.”

    Non sapeva se essere contenta o sgomenta. Nel suo immaginario si aspettava forse viaggi, combattimenti, situazioni epiche ma era ben conscia che i genin non sono chiamati a quel genere di missioni. Così un po’ demoralizzata si diresse verso il mercato, zona affollata a causa dei suoi molteplici negozi. Si poteva vedere di tutto qui, bambini, giovani, adulti ed anziani che si muovevano su e giù per le vie che collegavano i diversi negozi, persone che entravano ed uscivano da essi. Anziane che stavano acquistando delle verdure, ora un bambino che faceva i capricci per un gioco finchè non giunse davanti all’insegna de “La carpa rampante”. In effetti il nome calzava a pennello, il logo era per l’appunto una carpa che stava saltando fuori dall’acqua schizzandola attorno ad essa.

    “E’ permesso?” chiese Shizuka scostando con l’avambraccio destro delle tende poste a riparare la mercanzia dal sole diretto. L’odore di pesce permeava l’aria e non era in effetti molto gradito alla ragazzina ma doveva sopportarlo, era una genin in missione ufficiale ora. “Sto cercando il signor Kotetsu. Sono …” . Un rumore secco, come di legno sbattuto riecheggiò nella stanza.

    “Ah, eccoti finalmente! Temevo non arrivaste più” disse un uomo corpulento da dietro al bancone con indosso un grosso grembiule bianco che lo copriva interamente macchiato di sangue. “Si si. So chi sei! Non mi aspettavo di certo una ragazzina, l’importante è che risolvi il mio problema. Se non hai domande, il magazzino è sul retro.” . Riconobbe Shizuka per quello che era dal coprifronte recante il simbolo di Yu. Nel mentre entrò una signora nel negozio “Buongiorno signora, la servo subito.” ritornando dietro al bancone.

    La fanciulla di certo non si aspettava un simile benvenuto restando un po’ spiazzata da quel comportamento poco amichevole o comunque non educato. “No, non ho domande.” aggiungendo poi molto sottovoce “per fortuna!” incamminandosi verso il magazzino uscendo dal retro del negozio.

    (Ma che modi! Sono qui per la sua richiesta e fa pure il seccato.) Scosse un po’ la testa come a voler scrollare via quel maleducato dai suoi pensieri. (Non posso farmi distrarre per così poco. Innanzitutto cominciamo a sorvegliare la zona e vediamo se qualcuno cerca di intrufolarsi.) . Impastò il chakra convogliandolo sotto la pianta dei piedi prendendo poi a camminare sulla parete verticale del magazzino. Lassù tirava un venticello che non era presente diversi metri più sotto a causa degli edifici che cominciò a smuovere i lunghi capelli lattei della ragazza. I suoi occhi cominciarono a scrutare la zona. Tutto sembrava normale. Persone che camminavano per le strade, bambini che giocavano, voci che si diffondevano per la strada ma di persone sospette che si fossero avvicinate al magazzino, nessuna.

    Una voce nota a Shizuka proveniente praticamente sotto di lei interruppe il tedio di quella ronda. “LO SAPEVO!!!! E’ andata via quella lì.”. Shizuka quasi non ci vedeva più per le accuse lanciate così a caso e senza motivo. (MA COME SI PERMETTE!!!! ) scattando in piedi. (Ora vado a dirgliene quattro a quello là) cominciando a correre giù lungo la parete grazie al chakra che faceva da collante tra lei e la parete saltando infine dietro al signor Kotetsu.

    “Preciso che non sono andata via ma stavo sorvegliando da lassù la zona” indicando con l’indice destro il tetto del magazzino “La prego inoltre di non … ”

    CRASH!!!!!! Un rumore di porcellana rotta venne da dentro il magazzino. Il signor Kotetsu non calcolò minimante la giovane aprendo con la chiave la porta del magazzino. I due entrarono e ….

    Azioni: -

    Resistenza: 150
    Stamina: 200
     
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  2. Koharu
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    “Kotetsu”

    Scheda Shizuka


    I due entrarono dentro il magazzino. Erano presenti diversi scaffali al suo interno pieni di molti tipi di pesce secco che più fresco tenuto sotto ghiaccio in modo da conservarlo più a lungo.

    “Lei resti qui, anzi torni in negozio. Qui ci penso io.” non si capì bene se il tono volesse essere una richiesta, un invito o un’intimazione.

    “Sono io qui che … ” ma stavolta fu Shizuka ad interrompere l’uomo “deve andarsene e non è stato chiamato per risolvere il problema, chiudendo a chiave la porta dietro di sé quando va via.” disse in maniera secca portando la mano al borsello posto dietro di lei alla base della schiena estraendo un kunai continuando a guardare la stanza ignorando Kotetsu. Non sapendo cosa ribattere ed intimorito forse più dall’arma che dall’eventuale ladro, tornò indietro. (Era ora che se ne andasse, con tutto questo casino che ha fatto avrà messo in allerta il ladro) cominciando a muoversi con cautela tra le fila degli scaffali guizzando lo sguardo a destra e sinistra in cerca di eventuali movimenti, ma nulla si mosse. Anche l’udito era “teso” per sentire eventuali rumori. Qualcosa si sentì, dei rumori sommessi provenienti dalla stanza seguente. Si avvicinò alla porta, sbirciò cautamente al suo interno vedendo all’inizio del corridoio di tre scaffali più avanti i cocci per terra (Eccolo! Stai per essere preso ladruncolo.)

    Con uno scatto si portò all’inizio della corsia, puntando in avanti il kunai “Fermati dove se …” ma il corridoio era vuoto. A terra c’erano i resti di un vaso, e dei pesci secchi sparsi qua e là. Si guardò cauta attorno ma non sembrava esserci alcuna presenza nella stanza. Riguardò nuovamente a terra cercando magari qualcosa lasciato dal ladro, un’impronta, macchia, oggetto forse per il rumore fatto da Kotetsu prima. Qualcosa catturò l’attenzione della ragazza in effetti. Alcuni pesci presentavano dei morsi, troppo piccoli per appartenere ad una persona. Si accorse del cibo mangiato che come si abbassò per controllare meglio, qualcosa sgattaiolò emettendo uno strano verso dal fondo dello scaffale dritto addosso alla ragazza che sbilanciandosi, cadde all’indietro.

    “Ahia!!!!” esclamò guardando la mano che era finita, per fortuna, di striscio su un coccio tagliandola superficialmente mentre un’indistinta piccola figura nera stava saltando fuori dalla finestra.

    “Dove pensi di scappare, ladruncolo!” disse rialzandosi in piedi e uscendo anche lei dalla stessa finestra da dove era uscito l’animale. La strada su cui dava quella finestra era una strada secondaria, poco trafficata anzi, praticamente deserta e questo permise alla giovane di vedere chiaramente chi e cosa fosse il ladro: un gatto bianco a macchie marroni. Si lanciò dalla finestra alta pochi metri da terra atterrando delicatamente a terra per poi rincorrere la bestia.

    “Maledetto fermati! Non voglio farti del male.” non che il gatto capisse e certamente se avesse potuto, non avrebbe ascoltato una tizia con un kunai per mano che la inseguiva! Di certo non era facile stare dietro al gatto. Era piccolo, agile e veloce. Lo pedinò per circa 20 minuti, o per meglio dire lo rincorse per tutto quel tempo quando si fermò vicino a dei bidoni, forse per riprendere anche lui il fiato.

    “Stavolta ti prendo. ” bofonchiò a bassa voce. Richiamò a sé il chakra formando poi i sigilli di Pecora, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente in modo da indirizzare dei fili di chakra su un secchio vicino al gatto in modo da cambiarsi di posizione con esso per poi lanciarsi sul gatto a braccia tese per acchiapparlo. La sua idea non fu niente male ma nel suo piano non aveva tenuto conto di una cosa, le famose molteplici vite dei gatti! Infatti come si scambiò col secchio esso fece un gran baccano che all’armò il gatto facendolo scappare nuovamente facendo finire così la povera ragazza lunga per terra.

    “C’ero quasi. Non potevi stare fermo un secondo in più? ” vedendo il gatto allontanarsi e girare in una strada laterale sulla sinistra. Sbuffando la ragazza si rialzò riprendendo l’inseguimento. Girò anche lei l’angolo ritrovandosi lungo una via con delle case vecchie, alcune quasi decadenti.

    (Accidenti, e adesso come lo ritrovo! Si è infilato qua dentro ma dove si sarà cacciato?) cominciando a percorrere la strada che era chiusa. Non che questo forse potesse fermare il gatto in fuga ma in fondo alla strada non c’erano oggetti o appigli utili a scavalcare il muro.

    Uno strano mugolìo attirò Shizuka; proveniva dalla casa alla sua destra, o almeno ciò che ne restava. Era chiaramente vecchia ed abbandonata con le persiane rotte e le porte rotte o bucate. Lentamente si diresse vero l’ingresso della casa …

    Azioni: Sostituzione (5)

    Resistenza: 150
    Stamina: 200-5= 195
     
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  3. Koharu
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    “Kotetsu”

    Scheda Shizuka


    Superato quello che era una volta un piccolo cancello, il vialetto era trascurato come tutto il resto; erba alta, il vialetto pieno di crepe o sassi divelti. Era molto probabile che una casa del genere potesse diventare la tana di animali randagi. Arrivò all’entrata della casa ma essere silenziosi lì era quasi impossibile; ogni passo faceva scricchiolare quelle vecchie assi di legno rendendo palese la propria posizione. Quel mugulìo si faceva sempre più forte, individuando così la sua fonte: il piano di sopra. Ancora prima di salire le scale aveva capito di cosa si trattasse, ma voleva controllare di persona. Senza fretta cominciò a salire la rampa di scale che si parava davanti a lei. Con le dovute precauzioni, percorse i gradini uno dopo l’altro giungendo così ad un corridoio che metteva in comunicazione 4 stanze. La seconda sulla sinistra era da dove proveniva il rumore. Piano piano si avvicinò al suo ingresso e guardò al suo interno. Ciò che vide le fece ritirare tutte le accuse e maledizioni lanciate a quel gatto fino a quel momento.

    Il gatto era disteso su un fianco con altri quattro piccoli gattini attaccati a lui, o per meglio dire, lei. Il gatto era una gatta in realtà che stava cercando del cibo per sfamare poi i suoi gattini. Un sorriso si disegnò sul volto di Shizuka ma come fece un passo nella stanza, la mamma gatta soffiò in sua direzione. La fanciulla si ritrasse indietro, non voleva disturbare i gattini che stavano mangiando.

    (Risolto il mistero. Il signor Kotetsu ha lasciato aperta la finestra della stanza interna ed il gatto richiamato dall’odore del pesce è entrato dentro per trovare cibo.) ripensando poi a come fosse il carattere del pescivendolo (Beh! A saperlo te ne avrei portato qualcuno io con la scusa che li avevi presi tu. Così imparava quel maleducato a trattarmi male.)

    Fece un sospiro guardandosi poi la mano recante il taglio. “Forse è il caso che la sistemi” . Vi poggiò sopra l’altra mano e piani piano, il taglio cominciò a chiudersi. Le proprietà lenitive del chakra suiton tornavano sempre comode in casi come questi.

    “Credo sia anche il caso di andare a fare rapporto. La missione chiedeva di indagare e scoprire chi fosse il ladro e direi che è stato fatto. Fortuna che non era richiesto prenderti, vero gattA? ” . Ridacchiando poi alla puntualizzazione di quella A finale. “Sta tranquilla, tu ed i tuoi piccolini. Ora che so che sei qui, ti porterò da mangiare quando posso. Tu vedi di non andare più in giro a rubare, capito? ” . La famigliola ignorò completamente Shizuka e, sebbene la gatta la guardasse, era completamente indifferente al suo parlare vedendo solo una strana figura che faceva rumore. “Vado a fare rapporto a Kuromaro, non cacciarti nei guai! Ciao gatta e ciao gattini.” salutandoli con la mano mentre riscendeva le scale scricchiolanti..

    La genin si recò così dal sensei spiegando tutta la vicenda; il magazzino, il gatto non gatto ma poi gatta, la corsa, l’inseguimento e tutto il resto. Presto si accorse però che il suo racconto non serviva affatto. Kuromatsu, dopo essersi divertito a farla parlare per venti minuti buoni, le fece notare che adesso avrebbe dovuto scrivere tutto quel racconto nel rapporto di missione.


    Azioni:
    Lenire la ferita (10)

    Resistenza: 150 – 5 = 145
    Stamina: 195 – 10 = 185
     
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