I postumi di una dura battaglia

Infermeria per Kuma e Nagi

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    Colui che è e si spera sarà

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    Ishivar era sempre stato un paese diverso dagli altri villaggi, forse per le sue origini o magari per le sue antiche tradizioni... e sebbene negli ultimi anni fossero stati portati avanti importanti cambiamenti in modo da potersi in qualche modo uniformare con il resto del continente, faceva sempre pensare agli stranieri che per diversi motivi si trovavano in quelle terre di essere in un altro pianeta o in un'altra epoca...o forse avrei dovuto dire che un tempo era così... ormai enormi palazzi fatti di ferro e lamiere si stagliavano in mezzo al deserto, quasi come un miraggio di un futuro lontano, alternandosi a piccole casette fatte di legno e fango; il tempo aveva portato il progresso, la "civiltà" che stava spingendo Ishivar in un direzione, solo il posteri avrebbero saputo se dire se quest'ultima si sarebbe rivelata giusta. Ed era proprio questo mondo che si sarebbero trovati di fronte il giovane Shiro e il gelido Shinichi, loro insieme al povero ragazzino detto Oz, sarebbero stati scortati con urgenza alle tende della cura, unico posto in cui avrebbero potuto ricevere le adeguate medicazioni. Non era stata molta la strada che separavano i ragazzi dalla loro destinazione, ma avrebbero avuto certamente modo di ammirare tutte le bellezze naturali e non che il villaggio aveva da offrire. Sebbene la sanità avesse fatto dei notevoli passi avanti rispetto al passato, questa era ancora molto legata alle pratiche antiche, non c'era da stupirsi quindi che anche il luogo adibito a tali mansioni risentisse di tale influenza, presentandosi come una serie di tendoni finemente decorati messi uno fianco all'altro, un luogo spartano a prima vista ma che garantiva delle cure ad altissimi livelli. Arrivato sul posto i guaritori avrebbero subito portato via Oz scortandolo verso una grande tenda sulla sinistra, le sue condizioni erano gravissime e avrebbero capito subito che non c'era un minuto da perdere. Shiro e Shinichi invece sarebbero stati portati ad un tendone sulla destra, ad accoglierli all'interno avrebbero trovato una giovane ragazza con apparentemente pochi più anni di loro:

    "Benvenuti, mi chiamo Sunima e oggi mi prenderò cura di voi!"

    Gli occhi azzurri della ragazza sarebbero stati fin da subito puntati su di loro e si sarebbero spostati lungo i due ragazzi per cominciare a capire quale fossero le loro ferite, anche se le sarebbe bastato un primo sguardo per capire la situazione; portava dei semplici vestiti di pelle con sopra ricamati disegni di animali stilizzati, dei lunghi capelli le scendevano generosi lungo le spalle, andando a delineare un viso delicato di una gradevole tonalità olivastra. Ma era il suo sorriso che risaltava di più e che non sembrava mai stancarsi di comparire sulle sue labbra. Sì avvicinò per primo a Shiro e con aria pensierosa lo squadrò oer bene:

    "Mmm da quello che vedo sembra che tu abbia entrambe le braccia rotte, per favore sdraiati qui così potrò controllare per bene il tipo di frattura"

    Avrebbe accompagnato le sue parole indicando con il braccio destro una piccola brandina che era stata posta dietro di sé, per poi spostare la sua attenzione sul giovane ninja di Kiri:

    "Tu invece...hai un'evidente ferita all'occhio...fortunatamente non ha intaccato troppo il tuo bel visino! Ad ogni modo anche tu per favore sdraiati lì sulla sinistra, così posso iniziare a valutare l'entità del danno"

    Avrebbe indicato anche a Shinichi il suo giaciglio, un altro semplice letto. Prima di qualsiasi altra cosa però Sunima sarebbe andata a sciacquarsi le mani in un ciotola d'acqua posta su di un piccolo comodino in legno:

    "Allora prima di tutto ditemi i vostri nomi e come vi siete fatti queste ferite...scommetto che si tratta di una missione eh? Non si vedo molti stranieri qui che non siano ninja"

    Edited by Stompo - 8/6/2017, 15:12
     
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    A fatica, Shinichi riuscì a trasportare il peso del corpo di Goru grazie ai suoi poteri criocinetici. Dopo qualche minuto di camminata era già stremato, ma serrare i denti e continuare a resistere era il minimo che potesse fare per quell'uomo tanto valoroso, a cui sia lui, che la sua compagna dai capelli bianchi, dovevano la vita. Fortunatamente i guerrieri della Speranza arrivarono incontro ai due ragazzi, accingendosi subito ad aiutarli con i due corpi che trasportavano. Sebbene adesso fossero liberi dei rispettivi fardelli, Shinichi e Gekikara non si rivolsero neanche una parola nelle ore che di cammino che impiegarono prima di arrivare al villaggio e ricongiungersi così con Takeshi e Shiro. Mentre il primo sembrava pressoché in salute, lo stesso non si poteva dire per il genin di Hekisui, l'unico, insieme a Shinichi e Oz, il ragazzino da salvare, che sembrava avere bisogno di cure. I tre furono scortati alle cosiddette "Tende della cura", un ammasso di tendoni rustici che a quanto pareva fungevano da ospedale nel villaggio di Ishivar: nulla a che vedere con il modernissimo ospedale di Kiri. Oz, quello tra i tre messo peggio, fu preso in custodia da una squadra di uomini dalla pelle scura e portato in una tenda sulla sinistra, mentre sia lo Yuki che il suo compagno di missione, furono destinati ad una tenda leggermente più grande sulla destra. Con l'occhio destro serrato a causa del dolore che ne impediva l'apertura, Shinichi diede un ultima occhiata con il sinistro al bambino mentre veniva portato via, quasi come a volersi imprimere l'immagine del suo volto in testa per un motivo che nemmeno lui riusciva a capire.
    Ad accogliere i due al loro ingresso in tenda ci pensò una giovane donna, di forse pochi anni più grande di entrambi.

    Benvenuti, mi chiamo Sunima e oggi mi prenderò cura di voi!

    Shinichi Yuki... il mio nome!

    La ragazza diede ad entrambi una rapida occhiata, per poi focalizzare la sua attenzione su Shiro in primis.

    Mmm da quello che vedo sembra che tu abbia entrambe le braccia rotte, per favore sdraiati qui così potrò controllare per bene il tipo di frattura.

    Osservando il genin dirigersi verso la brandina, un dubbio gli assalì la mente, ma continuò nel suo silenzio senza badarci, anche perché se lo sarebbe tolto a breve.

    Tu invece...hai un'evidente ferita all'occhio...fortunatamente non ha intaccato troppo il tuo bel visino! Ad ogni modo anche tu per favore sdraiati lì sulla sinistra, così posso iniziare a valutare l'entità del danno.

    Grazie.

    La risposta del ragazzo fu secca e priva di qualsiasi cenno della sua solita goffaggine o ingenuità. Coprendosi con la mano la parte superiore destra del volto ustionata, egli si distese lentamente sul giaciglio assegnatogli, ed approfittò dei momenti di preparazione della dottoressa, per rilassare completamente le gambe e le braccia.

    Allora prima di tutto ditemi i vostri nomi e come vi siete fatti queste ferite...scommetto che si tratta di una missione eh? Non si vedo molti stranieri qui che non siano ninja.

    Shinichi Yuki...

    Ripetè, quasi come se si fosse dimenticato di essersi già presentato nemmeno qualche minuto prima.

    ...della cenere mi è entrata nell'occhio, poi si è incendiata improvvisamente. L'ultima cosa che ricordo di aver visto da questo occhio è stato un intenso lampo di luce... e poi nulla.

    Avrebbe dunque atteso che anche Shiro finisse la sua spiegazione prima di rivolgere una domanda particolare alla dottoressa.

    Scusi, potrei farle una domanda? Cosa... cosa è l'Ordine Meccano?
     
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    Il giovane kiriano fece esattamente quello che gli era stato chiesto, con attenzione infatti si andò a sedere sulla brandina che la ragazza gli aveva indicato, si vedeva che era un ragazzo ligio al dovere, aveva risposto ed esaudito la richiesta senza proferire parola, da bravo ninja qual'era. Fu proprio in quel momento però, prima che Shinichi potesse dire qualsiasi cosa, che dovette assistere ad un evento inaspettato quanto preoccupante: il suo compagno infatti, probabilmente provato dalla missione appena conclusasi e dal dolore delle sue ferite agli arti, cercò lentamente di raggiungere a sua volta il suo lettino, ma si fermò dopo solo un paio di passi, lo sguardo vuoto fisso verso il suo obiettivo vicino eppure apparentemente irraggiungibile. Sunima lo guardò con aria perplessa per qualche secondo, prima di rendersi conto, troppo tardi, di cosa stava per accadere. Shiro, che fino a quel momento era sembrato quello più in forze tra i due ninja feriti, perse improvvisamente conoscenza cadendo rovinosamente in avanti a peso morto; la ragazza, da diversi mesi non più allenata a scatti del genere, provò a prenderlo al volo ma non fece in tempo, riuscendo a raggiungere il ragazzo solo dopo che quest'ultimo era rovinato al suolo:

    "Dannazione, forse ha qualche altra ferita addosso che ad un primo sguardo non gli avevo visto..."

    Il bel viso della ragazza venne solcato da delle piccole rughe di preoccupazione, era la prima volta che sbagliava a giudicare le condizioni di un suo paziente, segno evidente che aveva ancora molto da imparare nel suo campo. Raggiunto Shiro, Sunima si girò verso l'ingresso del tendone e gridò ad alta voce:

    " Gian, Kepla!! Venite subito mi serve il vostro aiuto!"

    Dopo neanche due secondi entrarono con irruenza due giovani dalla modesta corporatura che rivolsero senza troppi indugi il loro sguardo interrogativo verso la ragazza:

    "Portate questo giovane ninja da Sitra, di corsa!"

    Se prima quella giovane infermiera era sembrata carina e coccolosa, adesso sembrava completamente un'altra persona, i suoi fini lineamenti infatti erano tutti tesi e carichi di tutta la tensione che lei stava provando in quel momento e il tono di voce era duro e diretto, comunicava importanza e celerità, tutti particolari che di certo non erano sfuggiti ai ragazzi che ben conoscevano quel lato della loro collega. I due annuirono all'unisono e dopo aver sollevato con delicatezza Shiro lo cominciarono a portare a passo di corsa verso la superiore indicatagli; certo forse tutta quella apprensione per quel ragazzo era esagerata date le sue ferite, ma dopo il suo primo errore la ragazza non voleva più correre altri rischi preferendo metterlo in mani più esperte. Non appena Shiro ed i suoi accompagnatori lasciarono il tendone, Sunima sembrò tranquillizzarsi un pochino, facendo un breve sospiro e tornando a sorridere al suo unico paziente rimasto, che aveva avuto la "fortuna" di assistere a tutta la scena:

    "Scusa per tutta questa situazione, ora mi occupo subito di te, cosa stavi dicendo?"

    [...]

    L'infermiera ascoltò con attenzione tutte le parole di Shinichi, avvicinandosi al viso del ragazzo per esaminarlo accuratamente e rimanendo poi sorpresa dall'ultima domanda:

    "L'Ordine Meccano? Come mai ti interessa?"

    Finito di parlare Sumia si fece pensierosa per qualche secondo, alzò lo sguardo verso l'alto, poi si portò un dito sulle labbra prima di continuare:

    "Da quello che so è una specie di gilda formata dai migliori meccanici, scienziati e fabbri del Continente, tutti riuniti per il progresso scientifico e per rendere il mondo ninja meno antiquato, o almeno questo è quello che ho sentito dire...anch'io vorrei tanto entrare a farci parte, ma sono ancora troppo inesperta..."

    La ragazza si fece per un attimo triste, poi scosse la testa e tornò radiosa in un attimo:

    "Comunque adesso non è importante, pensiamo prima a curare questo tuo povero occhio...allora...sì le bruciature sono evidenti, questa cenere di cui mi hai parlato ha fatto davvero un bel lavoretto...fortunatamente però non ha intaccato in maniera seria il bulbo oculare: con un trattamento di pulizia, i nostri oli e un po' di riposo dovresti recuperare del tutto la vista"

    Sumia si allontanò nuovamente del suo paziente, avvicinandosi ad un piccolo mobiletto posto alla destra della tenda dove era posati circa una decina di piccoli flaconcini dai colori e dalle dimensioni più disparate. Rimase lì davanti ferma per qualche secondo, poi ne prese uno blu dalla forma stondata e si riavvicinò con passo tranquillo a Shinichi:

    " Ora per favore cerca di tenere gli occhi aperti più che puoi, se non ce la fai più dimmelo che ci fermiamo qualche secondo..."

    Svitò delicatamente la boccetta e si versò un paio di gocce sulle mani, prima di cominciare ad espandere tale soluzione su entrambi i palmi:

    "Perfetto, possiamo cominciare..."


    Come richiesto da Nagi continuiamo l'infermeria solo noi due, Kuma non avendo postato per tutto questo tempo non prende purtroppo exp.


    Edited by Stompo - 16/12/2017, 09:40
     
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    Disteso sulla branda, con la mano destra aperta a coprire l'occhio menomato, rigorosamente evitando il contatto pelle a pelle, così da non provare dolore e al contempo non permettere ad altri di poterlo notare, Shinichi assistette alla rovinosa caduta del silenzioso Shiro a terra. Fece rimanere l'occhio buono sul genin di Hekisui per qualche secondo, per poi girarsi a guardare il soffitto del tendone. Attese così, fino a quando colei che avrebbe dovuto prestargli le cure si sarebbe liberata. Quando arrivò, Shinichi si alzò mettendosi a sedere al bordo del lettino, e togliendo la mano a protezione dell'occhio così da permettere alla dottoressa di esaminarlo. Allora, prima che la donna potesse fare qualsiasi cosa, le avrebbe rivolto una domanda.

    Scusi, potrei farle una domanda? Cosa... cosa è l'Ordine Meccano?

    La ragazza sembrò rimanere alquanto sorpresa dalla domanda, sicuramente inaspettata.

    L'Ordine Meccano? Come mai ti interessa?

    Ne ho sentito parlare, ma non ho idea a chi chiedere.

    Da quello che so è una specie di gilda formata dai migliori meccanici, scienziati e fabbri del Continente, tutti riuniti per il progresso scientifico e per rendere il mondo ninja meno antiquato, o almeno questo è quello che ho sentito dire...anch'io vorrei tanto entrare a farci parte, ma sono ancora troppo inesperta...

    Capisco, grazie.

    Comunque adesso non è importante, pensiamo prima a curare questo tuo povero occhio...allora...sì le bruciature sono evidenti, questa cenere di cui mi hai parlato ha fatto davvero un bel lavoretto...fortunatamente però non ha intaccato in maniera seria il bulbo oculare: con un trattamento di pulizia, i nostri oli e un po' di riposo dovresti recuperare del tutto la vista.

    Le ultime parole riuscirono a far tirare un profondo sospiro di sollievo al chunin, tanto che ormai non si vergognava quasi più di mostrare a qualcuno quell'occhio. La dottoressa si allontanò un attimo, così da prendere tutto l'occorrente per le cure, per poi riavvicinarsi al suo paziente. In mano teneva ora una sorta di piccola fiala contenente un liquido di colore blu.

    Ora per favore cerca di tenere gli occhi aperti più che puoi, se non ce la fai più dimmelo che ci fermiamo qualche secondo...

    Disse, mentre si versava alcune gocce di quel liquido su entrambi i palmi delle mani. Shinichi tirò un profondo respiro, pronto a quella che si aspettava come una delle peggiori torture della sua vita. Si ricordava ancora quanto aveva frignato impedendo il lavoro dei medici in seguito alla sua prima missione di caccia, e non voleva di certo ripetere la scena ora che, almeno in teoria, doveva essere maturato.

    S-sono pronto.

    Esclamò titubante. Quando le mani della dottoressa cominciarono ad avvicinarsi al suo volto, ecco che il respiro cominciò ad essere affannoso, ed il cervello escogitò subito un modo per rimandare il trattamento.

    A-aspetti! Prima avrei un'altra domanda... l-l-lei per caso conosce un tale Jak di Ishivar? C-cosa mi sa dire su di lui?

     
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    La ragazza era pronta a svolgere il suo lavoro, le sue mani erano a pochi palmi dal volto del ragazzo che sembrava essere nel frattempo diventato rigido come un tronco d'albero, probabilmente non era un'amante di quelle situazioni e la cosa le fece venire da sorridere, non era il primo né sarebbe stato l'ultimo a comportarsi in quel modo, purtroppo l'ansia dei pazienti in situazioni come quella era più frequente di quanto si sarebbe potuto pensare. Il Shinichi in ogni caso, sebbene si fosse dichiarato pronto, interruppe all'ultimo istante quel momento di concentrazione, porgendo un'altra domanda alla donna incaricata di assisterlo:

    "A-aspetti! Prima avrei un'altra domanda... l-l-lei per caso conosce un tale Jak di Ishivar? C-cosa mi sa dire su di lui?"

    Sunima si vide costretta a fermarsi a pochi centimetri dal volto del giovane, per poi allontanarsi di qualche passo e poter rivolgere al suo interlocutore un altro sguardo interrogativo:

    "Jak? Certo da queste parti tutti lo conosciamo, non personalmente intendo, non ho mai avuto questa fortuna..."

    Shinichi avrebbe potuto chiaramente vedere la ragazza fare una minuscola pausa ed alzare gli occhi cielo sognanti arrossendo per qualche secondo, subito prima di continuare con un velo di imbarazzo nella voce:

    "In ogni caso ti basti sapere che è il primogenito del Capo Tribù, Andras, e nonostante la sua giovane età è un ragazzo forte e saggio, stimato e rispettato da tutti. Adesso basta con le domande però, il tuo occhio non si curerà da solo! Ora per favore stai fermo e non ti muovere."

    Finito di rispondere al quesito del giovane, Sunima si avvicinò nuovamente al suo paziente e con delicatezza cominciò a passare le sue mani sul margine esterno della cavità oculare, passando prima intorno alle sopracciglia, seguendo il contorno osseo e finendo poi sulla palpebra ed intorno alle ciglia, dei movimenti lenti ed ampi che avevano il preciso scopo di togliere tutte le poveri ed i residui di cenere rimasti stendendo quell'olio profumato in maniera precisa ed ordinata. Sunima fece tale operazione tre volte, andandosi a sciacquare le mani e riapplicandosi l'olio ad ogni passaggio, ma la quarta ed ultima volta non si limitò solo a dei semplici movimenti meccanici, bensì si concentrò ad occhi chiusi per qualche secondo, ricoprendo le sue mani con un sottile strato di chakra azzurro ben visibile che trasmetteva al contatto con la pelle una piacevole sensazione di tepore. Finito questo ultimo passaggio, la ragazza si andò a lavare le mani per un'ultima volta, prima di rivolgersi nuovamente al suo paziente:

    "Ok, dovrei aver completamente pulito l'occhio esterno. L'olio che ti ho applicato se te lo stai chiedendo ha proprietà lenitive ed antinfiammatorie, oltre che un buon profumo a mio parere, in ogni caso te ne darò un flaconcino da spalmare su tutta la superficie oculare per circa una settimana, così da farlo recuperare completamente; prima di fare questo però devo pulirlo anche internamente, ti avviso subito che potresti sentire un po' di fastidio, ma si tratterà solo di pochi secondi, per cui per favore non chiudere la palpebra e vedrai che avremo finito prima che te ne possa accorgere"

    Finite le dovute precauzione la ragazza cominciò ad eseguire una serie di sigilli che terminò con la creazione nella sul palmo della mano destra di quella che sembrava una bolla di sapone di modeste dimensioni, la cui riuscita sembrò soddisfare sul momento la sua creatrice:

    "Perfetto, ora rimani fermo..."

    Sunima avvicinò lentamente la mano con la bolla al bulbo oculare di Shinichi fino farli entrare delicatamente in contatto, lasciandoli in quella posizione per circa cinque secondi. Che cosa stava provando il kiriano? La ragazza ne aveva una vaga idea, ma alla fine ogni paziente reagiva in modo diverso, chi sentiva un leggero bruciore, chi avvertiva un forte prurito, chi invece non percepiva assolutamente nulla, quello di cui era certa però è che ad operazione terminata sarebbe riuscita a ripulire completamente l'occhio di quel ragazzo, solo questo le importava. Terminati quei lunghissimi secondi la ragazza allontanò la mano e dopo essersi avvicinata alla bacinella d'acqua fece scoppiare la bolla che aveva creato riversandovi tutte le scorie:

    "Fantastico Shinichi sei stato bravissimo! Ora ti do quel flaconcino di cui ti avevo parlato e poi sei libero di andare, potresti forse sentire per i primi giorni un po' di fastidio, ma se ti ricordi di applicare l'olio non avrai alcun tipo di problema, cerca solo di non esporlo a fonti di stress finché non si sarà sfiammato del tutto. Per il resto buon ritorno a casa e in bocca al lupo per le tue missioni!"

    La ragazza, dopo avergli dato la boccetta con l'olio e dopo aver risposto alle eventuali domande del ragazzo, si avviò con passo deciso verso la tenda del suo superiore, in fondo non si era dimentica dell'altro ninja biondo, di certo lui più di altri aveva bisogno di tutto l'aiuto possibile.

    Perfetto direi che possiamo concludere qua, Nagi posta tu e poi aspettiamo un altro staffer per le nostre valutazioni :)
     
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    La giovane dottoressa rispose con una certo - e strano - rossore sul volto alle domande dell'ancora più giovane paziente. Questi, oltre che per interesse per il soggetto della domanda in questione, si era rivolto alla dottoressa sperando di rimandare il rimedio o, con probabilità quasi nulla, che la dottoressa tirasse fuori un qualche rimedio miracoloso che non gli avrebbe fatto avvertire il minimo dolore. Questo purtroppo non accadde, ed ella tagliò di netto il discorso intimando, sebbene ci fosse un "per favore" nella frase, al paziente di stare fermo. Il corpo di Shinichi si irrigidì ancora di più, mentre la dottoressa passava le sue delicate mani sulla parte dolorante dell'occhio. Era doloroso, certo, ma in qualche modo anche piacevole, tant'è che il ragazzo si rilassò quasi completamente già al secondo passaggio di quelle morbide mani. Il rilassamento raggiunse il culmine quando la dottoressa chiuse gli occhi e tenne le mani immobili in vicinanza dell'occhio, lasciando che si colorassero di un sottile strato azzurrino. Il chakra lenitivo agì rapido, eliminando gran parte della cenere rimasta nell'occhio e amplificando gli effetti dell'unguento applicato.

    Ok, dovrei aver completamente pulito l'occhio esterno. L'olio che ti ho applicato se te lo stai chiedendo ha proprietà lenitive ed antinfiammatorie, oltre che un buon profumo a mio parere, in ogni caso te ne darò un flaconcino da spalmare su tutta la superficie oculare per circa una settimana, così da farlo recuperare completamente; prima di fare questo però devo pulirlo anche internamente, ti avviso subito che potresti sentire un po' di fastidio, ma si tratterà solo di pochi secondi, per cui per favore non chiudere la palpebra e vedrai che avremo finito prima che te ne possa accorgere.

    Sebbene il solo pensiero di subire una tale operazione lo avrebbe fatto normalmente rannicchiare in un angolo dalla paura, la bravura di quella dottoressa nella precedente operazione lo aveva lasciato senza parole, oltre che dolore. Quindi non disse nulla, e si limitò ad osservare con rinnovato interesse gli strani magheggi di Sunima. Grazie al chakra, si presentò dinanzi al chunin con una gigantesca bolla di liquido tra le mani.

    Perfetto, ora rimani fermo...

    Shinichi annuì con la testa, cercando al contempo di tenere la palpebra aperta il più ferma possibile. La bolla entrò in contatto con il bulbo oculare del ragazzo, ed egli avvertì quasi subito un leggero bruciore unito ad una leggera sensazione di corpo estraneo nell'occhio. I modi di fare della ragazza ed il suono del suo respiro riuscirono però a fargli dimenticare quasi subito quelle sensazioni, e tutto finì in un batter d'occhio. Il suono della bolla che scoppiava, riversando tutta la cenere contenuta nell'occhio nel contenitore, fu uno dei suoni più piacevoli mai uditi dal giovane.

    Fantastico Shinichi sei stato bravissimo! Ora ti do quel flaconcino di cui ti avevo parlato e poi sei libero di andare, potresti forse sentire per i primi giorni un po' di fastidio, ma se ti ricordi di applicare l'olio non avrai alcun tipo di problema, cerca solo di non esporlo a fonti di stress finché non si sarà sfiammato del tutto. Per il resto buon ritorno a casa e in bocca al lupo per le tue missioni!

    La ringrazio infinitamente dottoressa, cercherò di seguire i suoi consigli al meglio.

    Disse, facendo seguire il tutto da un piccolo inchino. A quel punto la dottoressa avrebbe applicato una benda all'occhio, così da farlo riposare a dovere. Shinichi approfittò di quegli ultimi momenti con la ragazza per chiederle altre informazioni su Jak, prima di salutarla e dirigersi così verso un altro posto molto importante: la tenda dello sciamano.
     
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    Direi che Stompo può prendere 30 e Nagi 40, oltre al bonus di natale che dovrebbe essere lo stesso delle pq, 15 exp in più (in caso vi aggiungo il resto negli aggiornamenti). Chiudo.
     
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