Un giorno Speciale

Accademia Karamatsu Kaguya

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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    Il sole splendeva alto nel cielo in quella calda mattinata. L'estate era ormai terminata ma il caldo si faceva sentire ugualmente a Kiri di tanto in tanto. Le giornate erano ancora più lunghe e pesanti del solito a causa dello scirocco che da giorni investiva le vie del villaggio. Le ore di punta erano invivibili, tanto che la gente del posto si affrettava a comperare il necessario la mattina presto o la sera tardi, quando la temperatura era leggermente più bassa.
    Ma a parte le condizioni climatiche, quello era un giorno importante per molti giovani studenti. Il giorno dell'attesissimo esame Genin!
    Erano solo le sette del mattino e all'accademia della nebbia c'era già molto movimento. Un via vai infinito di persone, documenti e persone con documenti. Le pratiche da sbrigare erano più del normale in eventi simili, ultimamente gli aspiranti shinobi erano sempre di più tanto che tali esami erano sempre più frequenti. L'appuntamento per gli alunni era alle otto in punto, davanti alla propria classe. Ma molti di questi erano già accalcati ai cancelli della struttura con diverso tempo d'anticipo. C'era chi ripassava, chi si esercitava nelle tecniche, chi nelle arti marziali e chi addirittura si sentiva male per l'ansia che gli attanagliava lo stomaco. Un'esagerazione che avrebbero dovuto imparare a scacciare presto per poter cominciare la carriera da Shinobi.
    L'esame serviva a verificare l'effettiva preparazione per affrontare la vita militare, ma a differenza di ciò che i giovani avrebbero affrontato oltre quel giorno, quell'esame era solamento un giochino per le allodole.
    Al suono della campana gli alunni entrarono nell'edificio, ognuno verso la propria classe abituale. Davanti ad essa trovarono due Chunin che sbarravano l'ingresso.


    - Nuove regole ragazzi. Farete l'esame uno alla volta, gli altri aspetteranno fuori il proprio turno. Potete anche sedervi per terra, chiamerà l'esaminatore. -

    La donna a sinistra spiegò brevemente le nuove istruzioni, mentre il tizio alla destra restò in silenzio, immobile e in posizione abbastanza composta.
    Passarono diversi minuti prima che il primo ragazzo ebbe modo di varcare la porta marroncina della sua classe. Da fuori non si riusciva a vedere né sentire nulla. Quello stesso ragazzo uscì una ventina di minuti dopo, il suo volto chinato, triste e malinconico faceva ben intendere il risultato.


    - Karamatsu Kaguya. Avanti. -

    La voce cupa dell'esaminatore oltre la porta chiamò il prossimo concorrente. Era arrivato il suo turno.
    Bene, cominciamo! Primo post descrittivo, ti ho lasciato carta bianca sulla descrizione dei Chunin davanti l'aula, uno è maschio e uno e femmina. Termini il post quando entri nell'aula, non sai cosa c'è dentro :sisi: Per qualsiasi domanda contattami pure per MP
     
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  2. Non é il mio nome
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    Parlato


    Freme dall'agitazione il giovane Karamatsu il quale oggi deve affrontare l'esame genin. Il sole alto nel cielo già dal primo mattino che con i suoi primi raggi scandisce la giornata che scorre lenta per via dell'ansia di molti ragazzi che stanno aspettando l'esame.

    -Dai, iniziamo!-

    Direbbe il Kaguya tra uno sbadiglio ed un'altro visto l'orario nel quale le nuove leve di kiri sono costrette a fare l'esame. Al suono di quelle parole, si uní la campana dando l'ordine ai ragazzi di entrare nell'edificio e recarsi nelle proprie aule. Passi lenti vengono fatti dallo studente Karamatsu che hai piedi indosserebbe dei sandali blu che ad ogni passo risuonerebbero nel corridoio che il ragazzo sta percorrendo. Giunto davanti alla sua classe, noterebbe due persone poste a lato di essa, la prima, quella a sinistra è una donna dai lunghi capelli corvini legati in uno chignon lasciando libere solo due ciocche che incornicerebbero il di lei viso rendendolo molto più agraziato; l'esile figura della donna sarebbe avvolta da un kinono verde acqua stretto lungo il busto che esalterebbe le sue curve. Il ninja a destra, invece, starebbe retto vicino alla parete con il copri fronte di kiri avvolto sulla testa. L'espressione, a differenza della donna é allegra e meno severa andrebbe a rassicurare gli studenti più ansioni. Avrebbe le braccia serrate al petto che evidenzierebbero i muscoli possenti che possiede e che il giubotto verde, quello destinato ai chuunin, lascia scoperti. Tutti quanti compreso il Kaguya ascolterebbero le parole della chuunin a sinistra, parole dette con un tono severo che, oltre a ricordare l'ambiente formale in cui si trivano tutti, servirebbe anche per tenere in riga i più indisciplinati. Karamatsu si stenderebbe a terra per via del sonno; non avrebbe nemmeno il tempo di schiacciare un pisolino che sentirebbe il proprio nome. Bene, ora tocca a lui, si alzerebbe da terra in silezio e con uno sbadiglio entrerebbe nell'aula per svolgere il suo esame. Fortunatamente il ragazzo è abbastanza calmo, non é terrorizato come molti altri lì fuori. Certo, spera di non fallire nell'esame, ma trova anche inutile preoccuparsi troppo lasciandosi guidare dalle emozioni e non dalla mente; anche se la mente con lui viene usata poco dato che è l'istinto che regna su di lui

    Buongiorno

    Un semplice saluto verrebbe rivolto nell'istante mentre attraversa la porta senza ancora concentrarsi sul suo interno dati che sta trattenendo un enorme sbadiglio
     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    La stanza che si presentò davanti il giovane studente fu la classica aula di sempre, svuotata da banchi e sedie. Era praticamente vuota se non fosse per la cattedra con dietro il maestro seduto. Un uomo esile, ricciolino e barbuto. Con gli occhi castani e i capelli del medesimo colore, la carnagione chiara e pallida come del resto la maggior parte degli abitanti di Kiri. Vestiva con la solita tuta da shinobi, compreso il giubbotto che identificava un livello avanzato dai comuni Genin. Gli occhiali da vista scivolavano leggermente sul naso aquilino, lo sguardo freddo e curioso era ben visibile. Le gambe erano accavallate, una sopra l'altra mentre le braccia conserte.

    Dì un po'! Ti sei lavato la faccia stamattina? Ti senti a casa tua per caso? O forse ti aspettavi il tuo solito maestro con cui hai questo atteggiamento!? Sei in un posto ufficiale e stai svolgendo un esame! Sii composto e non provare a sbadigliare!!!

    Urlò. Offendendosi e arrabbiandosi per il modo di fare del ragazzo nonostante ancora non avesse fatto proprio nulla. Indietreggiò con tutta la sedia per poi alzarsi e posizionarsi davanti la cattedra, appoggiato a quest'ultima. Era un'esaminatore di un altro corso, non aveva nessun tipo di affetto né di legame con nessuno di quei ragazzi. Dovevano puntare solo ed esclusivamente sulle loro competenze e abilità se volevano riuscire a passare quell'esame che si rivelava più difficile del previsto.

    Vediamo se devo mandare anche te a casa con un calcio nel culo. Per cominciare elencami e fammi vedere tutti i sigilli esistenti del chakra.

    Avrebbe atteso la risposta del giovane, guardandolo sbuffando con indignazione. Gli esami erano appena cominciati e lui si era già annoiato. Faceva quel lavoro proprio perché gli veniva imposto dai suoi superiori, odiava fare il maestro e non sopportava gli incompetenti. Fortunatamente non seguiva alcuna classe ma svolgeva soltanto il ruolo di esaminatore occasionalmente, quando v'era sovraccarico di studenti o assenza di personale. Non appena il Kaguya terminò il suo fare, gli avrebbe poi chiesto un'altra cosa:

    Se non fai almeno tre copie con la moltiplicazione sei fuori.

    Era abbastanza serio e probabilmente l'avrebbe bocciato realmente se Karamatsu non fosse riuscito nell'impresa. Che brutta situazione..
    Vediamo che sai fare :asd: Dopo aver risposto alla domanda sui sigilli (Facendoglieli anche vedere), prova a fare la moltiplicazione e mi raccomando, non essere autoconclusivo, deciderò io se ti riuscirà o meno la tecnica.
    Ps: Nel tuo post ci sono diversi errori di battitura, rileggi i post quando finisci di scriverli per evitarli!
     
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  4. Non é il mio nome
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    Con calma Karamatsu entrerebbe nell'aula notando come é vuota data l'assenza dei banchi e la presenza di una sola cattedra dietro la quale starebbe seduto l'esaminatore che non perderebbe tempo a rimproverare il povero studente. Lo sguardo del ragazzo diventerebbe freddo all'istante e guarderebbe con un sorriso beffardo l'uomo occhialuto dritto negli occhi, un gesto di sfida? Chissà, infondo il povero Kaguya non lo sopporta. Seguirebbe l'uomo con i suoi occhi mentre esso si avvicina e chiederebbe a Karamatsu di mostrargli i sigilli. Continuerebbe a fissarlo negli occhi lo studente con il suo sorriso beffardo ed ecco che cercherebbe di aprire la bocca esclamando

    Uccello, cinghiale, cane,drago, bue, tigre, serpente, topo, cavallo, scimmia, lepre, pecora

    Cercherebbe di pronunciare quelle parole non tutte insieme, ma una alla volta man mano che formerebbe i rispettivi sigilli. Al primo sigillo le mani andrebbero a posizionarsi all'altezza del petto; i palmi verrebbero posti uno di fronte all'altro, tutte le dita si toccherebbero tramite i rispettivi polpastrelli della mano opposta, tutte tranne due coppie di dita: indice e pollice, infatti i pollici sarebbero allungati e si toccherebbero con i polpastrelli mentre gli indici sarebbero intrecciati tra di loro. Se il secondo sigillo fosse avvenuto correttamente, il ragazzo andrebbe ora a fare il secondo: le mani ora ruoterebbero di 180° gradi con le nocche che puntano verso il basso e le mani, se tutto fosse avvenuto correttamente andrebbero a toccarsi tramite la seconda falange tra di loro. Se anche questo sigillo fosse eseguito, andrebbe a fare il terzo che ha detto: le mani ora si sposterebbero, la destra si chiuderebbe a mtre la sinistra si poserebbe sopra la destra con il palmo aperto poggiato sul dorso della mano maestra. Ecco che dovrebbe formarsi il sigillo del cane come ha precedentemente detto. Se fosse avvenuto tutto quanto senza intoppi le dita andrebbero ad incrocciarsi tra di loro mettendosi sul dorso della mano gemella, tutte tranne sue coppie: infatti l'indice punterebbe verso il basso e sarebbero entrambi collegati tramite i loro polpastrelli che si toccherebbero e i pollici si incrociarebbero tra di loro, il destro sotto al sinistro, dovrebbero essere composto ora il sigillo del drago. Mancano solo otto sigilli ora. Le mani continuerebbero a muoversi e andrebbero ora a formare il sigillo del bue. La mano destra sarebbe rivolta con il palmo verso il basso e sarebbe distesa con tutte le dita aperte mentre la mano sinistra si muoverebbe verso la destra intrecciando le dita con essa, tutte tranne medio e l'anulare che sarebbero posati sul dorso. In caso anche il quinto sigillo sarebbe completo proseguirebbe per il sesto: rivolgerebbe i due palmi uno verso l'altro, tutte le dita intrecciate e posate sul dorso gemello, tutte tranne medio ed inidice che sarebbero distesi a contatto tra di loro. E se il sigillo della tigre fosse completo andrebbe poi a spostare le dita per eseguire il successivo: infatti andrebbe ad abbassare gli indici ed i medi tenendo così tutte le dita posate sul dorso della mano opposta. Se tutto ciò fosse successo ora le mani formerebbero il sigillo del serpente. Rilascerebbe le mani e la mancina andrebbe a chiudersi lasciando solo l'indice ed il medio alzati mentre la maestra andrebbe ad avvolgersi alle dita alzate cercando di formare il sigillo del topo. Se anche quest'ultimo fosse uscito, separerebbe le mani per continuare quel l'esercizio. Andrebbe ora ad unire mignolo, anulare e il medio attraverso l'articolazione che collega la terza e la seconda falange mentre gli indici si toccherebbero tramite il polpastrello e i due pollici verrebbero lievemente abbassati, tutto questo intreccio di dita dovrebbe formare il sigillo del cavallo. Scioglierebbe nuovamente il sigillo per formare quello successivo, quello della scimmia ed ecco che le mani si dovrebbero unire orizzontalmente tramite i palmi con la mano destra sopra a quella sinistra. Se anche questo sigillo sarebbe uscito il ragazzo andrebbe a formare il sigillo della lepre andando a chiudere la mano sinistra lasciando aperti solo il pollice e l'indice mostrando la solita pistola che i bambini sono soliti fare mentre la mabo destra si posizionerebbe dietro alla mancina andando ad "incastrare" l'indice maestro tra il pollice e l'indice mancino mentre il pollice destro sarebbe avvolto dalle dita chiuse della mano mancina.eSe tutto ciò fosse avvenuto, ecco che andrebbe a formare l'ultimo sigillo, quello della pecora. Le mani si muoverebbe nuovamente e proverrebbero a congiungngersi nel seguente modo: la destra si chiuderebbe lasciando solo l'indice e medio distesi, idem la sinistra che però andrebbe ad avvolgersi attorno alla destra. Ecco che avrebbe concluso i sigilli. Li eseguirebbe tutti senza distogliere lo sguardo dalle iridi del sensei e, se avesse fatto tutto per bene, andrebbe ad aprire la bocca

    -Allora? Dove é che ho sbagliato?

    Nel caso non avesse sbagliato nulla il ragazzo sorriderebbe orgoglioso mentre, nel caso contrario, sbufferebbe sonoramente. Poi ascolterebbe le parole del maestro. Tre copie? Facilissimo! Beh o così sembra al giovane Kaguya. Immediatamente cercherebbe di formare i seguenti sigilli: pecora, serpente e tigre. Se ci fosse riuscito andrebbe a far uscire dai propri tsubo tre masse di chakra, una si dirigerebbe alla sua destra e due alla sua sinistra. Se il chakra fosse uscito dal suo corpo andrebbe ora a modellarlo a sua immagine: le tre masse prenderebbero la sua stessa altezza e la sua stessa corporatura, in cima spunterebbero delle ciocche grigio-bianche che andrebbero a contornare i tre visi che si starebbero ora formando. Lì spunterebbero gli occhi verdi con qualche riflesso dorato, il naso lungo e snello si posizionerebbe sopra le labbra sottili che formerebbero un sorriso in tutte e tre le copie. Al di sotto delle spalle una semplice maglia grigio scuro si cerchedebbe di formare con ogni singola piega che l'originale possiede, e anche così i pantaloni del ragazzo verrebbero fotocopiati sulle gambe delle copie e dei sandali ninja ai piedi. Se tutto ciò fosse avvenuto tre copie comparirebbero al fianco del ragazzo: una a destra e due a sinistra. Avrebbe fatto tutto lo svolgimento senza battere ciglio, sa bene che in caso di uno scontro lo studente non deve perdere di vista l'avversario


    scusa il ritardo ma quando mi si è cancellato il messaggio non avevo voglia me tempo di riscriverlo da capo e.e


    Edited by Non é il mio nome - 8/6/2017, 19:29
     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    La sfacciataggine di Karamatsu sarebbe potuta costare cara alla sua carriera e al suo fisico, che ne avrebbe sicuramente risentito parecchio da un eventuale attacco del Chunin. Non saprei spiegare quale miracolo riuscì a trattenere il maestro da uno schiaffo ben marcato sulla guancia del ragazzo. Odiava gli incompetenti, ma ancor di più chi lo sfidava, credendosi di fare chissa che quando in realtà eseguiva soltanto cose basilari. Forse per orgoglio o per qualche strana ragione simile, di certo non la maturità poiché quell'esaminatore non era per niente cresciuto dai tempi dell'accademia, seppur passarono anni ed anni. Doveva farsi due domande se si ritrovava ad essere bloccato nel rango Chunin da molto tempo.
    Ad ogni modo ignorò il Kaguya quando quest'ultimo chiese il risultato della risposta. E ignorarlo era già un complimento, Dio solo sa cosa avrebbe fatto se qualcuno di quei sigilli non fosse stato eseguito correttamente. Dire che l'avrebbe catapultato via dalla finestra del primo piano, era poco. Infatti passò subito alla seconda domanda, non gli interessava più esaminare quel giovane e scoprirne le potenzialità, voleva solo trovare un pretesto per promuoverlo o bocciarlo, e voleva farlo subito.


    Mpf.. ok.

    Rispose secco e deciso all'esecuzione dello studente, staccandosi dalla cattedra e tornando sulla sua amata sedia. Il giovane Kiriano era riuscito a modellare e creare tre copie identiche e precise a lui. La tecnica della moltiplicazione venne eseguita con una precisione tale da credere che fosse stata fatta da un ninja esperto. Non poteva esprimere nessun giudizio negativo sulla preparazione dell'allievo che aveva di fronte ma non gli avrebbe dato sazio. Aveva un brutto carattere come il suo ma la cosa non poteva di certo influire sulla sua promozione. Axel si contentò di ciò, ma solo perché poteva finalmente mandarlo via senza perdere altro tempo. Aprì un cassetto della scrivania e tirò fuori una placca metallica col simbolo del paese della nebbia, rilegata da una lunga stoffa color blu scuro. Sbatté il coprifronte sul tavolo e poi prese qualcos'altro. Si trattava del borsello e del taschino porta armi, in dotazione ai Genin come regalo per la promozione. Non era un granché ma era pur sempre meglio di niente.

    Tieni, ora sei Genin. Va a rompere i coglioni altrove.

    Si appuntò il nome del ragazzo sul suo registro per poi chiamare qualcun'altro e continuare quell'esame lungo e noioso.
    Promosso :*):
    Sei stato molto preciso nella descrizione delle due azioni, bravo. Ultimo post e assegno l'exp!
     
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  6. Non é il mio nome
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    Dopo poco aver modellato quelle massa di chakra il ragazzo vedrebbe le sue tre copie affianco a lui. Sono identiche a lui, ogni cosa é spicicata, persino i capelli che sono abbastanza messi a caso. Tornerebbe a posare di nuovo lo sguardo verso il chuunin sorridendogli, troppo sicuro di sé il ragazzo, ma la sicurezza serve sempre, soprattutto quando si creano le copie perché l'insicurezza sarebbe capace di far scoprire la tecnica e mandare all'aria un'eventuale strategia. Seguirebbe l'uomo con le sue iridi fino alla cattedra da dove, aprendo un cassetto, vedrebbe sbattuti sulla cattedra due borselli e un copri fronte, anzi il copri fronte. Quell'oggetto oramai gli appartiene e sarà quello fino alla sua morte; lo custodirà con cura cercando di non rivinarlo. Ora il ragazzo cercherebbe di avvicinarsi vicino alla cattedra legandosi i die borselli al fianco sinistro, tutto verrebbe fatto con calma, mentre si legherebbe al collo, in modo abbastanza largo il copri fronte. Certo, quella posizione non é ottimale ma non si vede bene ad averlo sulla testa, perciò è meglio metterlo lí, per ora, caso mai in missione lo legherà sulla fronte. Con un cesso di capo e un sorriso di sfida saluterebbe il sensei per poi uscire dalla stanza tranquillamente con un sorriso stampato verso i ragazzi che stanno fuori. Andrebbe ora ad aprire bocca ed iniziare a parlare

    Tranqulli, é più facile del previsto

    Parole rassicuranti verso gli altri uscirebbero dalle sue sottili labbra mentre la mano maestra tichetterebbe sulla placca metallica posta sul collo
    assegni tu,
    giusto? O devo aprire un post di aggiornamento? ^-^
     
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    Prendi 30 exp. Richiedi l'exp e il passaggio di grado in un topic in aggiornamenti.
     
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