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È arrivato il momento di mettere fine a questa storia, la cosa si sta facendo strana e anche Lavi si è reso conto che è il momento di capirci qualcosa. Ha fulminato la signora Bingo (che ridere quando gli si sono drizzati tutti quei capelli bianchi, sembrava Shorty di Scary Movie 3 con cent anni e duecento kili in più), il povero Willy pettirosso invece è ancora steso nel suo nido a tentar di riprendersi dallo shock. Povero uccello, avrà perso metà della sua vita per lo spavento, è già tanto che non ci ha lasciato le penne.
Povero Willy…
Lavi ci ha pensato parecchio, è già da un po che episodi del genere si ripetono, ma perché? Come aveva fatto? Cos’era successo? Si sforza per ricordare, si sforza a tal punto che gli si crepa la fronte per il corrucciamento, le espressioni strane e buffe della faccia sono il segno che è a max concentrazione. Cosa aveva detto quella vecchia criticona? ... ah si, ricorda!
CITAZIONE Ah, Lavar, credo che Fuffy abbia in-vo-lo-nta-riamente dannejjuato le tue piantine di erba riderella, mi dispiace tanto
Poi gli aveva poggiato una mano sulla spalla e… ZANG!, fulminata. Dannata vecchia, lei, il suo gattaccio maledetto, e quel suo finto accento di Kiri. Chi crede di convincere? Comunque, Lavi teneva tanto a quelle piantine, le aveva coltivate per mesi, e finalmente era giunta l’ora del raccolto. Rivive per un attimo il momento e un brivido gli percorre la schiena, sente come una scossa. Quella scossa, di nuovo. Willy pettirosso invece era comodamente riposto nella sua mano, gli stava raccontando la sua giornata come al solito, ma stavolta lo stava annoiando e una nuvola a forma di una rosa lo aveva riportato con la mente a quel brutto ricordo, quello di Jul e Kagao. Poi la scossa, povero Willy. Rabbia! È la rabbia la causa che ha scatenato quello ed altri eventi in cui il potere elettrizzante di Lavar si è manifestato nel tempo, inizialmente in modo moderato e trascurabile, ora sempre più di frequente e con un “voltaggio” piuttosto elevato. Nella grotta a nord del paese dove è solito recarsi ad allenare sta provando a rivivere quei momenti, quelle sensazioni, nel tentativo però di riuscire a controllare quel potere. Il potere del Raiton! Chiude gli occhi, nel nero del buio ridisegna le scene che lo hanno fatto più arrabbiare e lo sente, il brivido gli scorre addosso e sparisce, fuggendo via dalla punta delle dita e disperdendosi nel nulla.
Grr…
Uno, due, tre e chissà quante altre volte ma poi, alla fine, egli riesce a fermarlo, a bloccarlo nel palmo della mano destra. Apre gli occhi e si guarda la mano, all’apparenza visiva niente di insolito, eppure sente chiaramente le falangi vibrargli dentro la pelle, sente il potere. Si piega sulle gambe e colpisce il terreno col palmo aperto della suddetta mano, imprimendo un chiaro segno di colore nero sul punto colpito. Una bruciatura dovuta a una scossa. Lo sa. Gli piace. Il nostro ragazzo non è una cima coi calcoli e l’analisi grammaticale ma di certo è portato per questo genere di cose, tanto che non gli ci vuole molto per imparare a controllare al meglio il suo nuovo potere elettrico…
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