Accademia Toki Hirata

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    Altro giro altra corsa, cari signori. Che c'è di meglio di una bella giornata calda di sole per cominciare le battute finali di un lunghissimo percorso? Insomma, oggi a Kumogakure il sole splende bellissimo e luminoso nel cielo, portando allegria ed illuminando tutto il villaggio della Nuvola che - oggi - non potrà dar fede al suo nome.
    Le Montange sono illuminate da un colore che pare essere non naturale, artificiale, mentre ogni tanto solamente qualche timida nuvola bianca sembra essere costretta a correre ed oscurare per mezzo istante il globo infuocato prima che ritorni ad essere assolutamente perfetto a sferico come è sempre stato.
    L'accademia è in subbuglio per le nuove leve, ma anche per quelle che probabilmente lasceranno loro il posto, a breve, in vista dei prossimi esami Genin. Tutte le aule dei più grandi sono in fermento, ed anche quella in cui si trova Toki Hirata. Una classe tranquilla, con una maggioranza di ragazze - in realtà. Chissà che a lui non dispiaccia nemmeno.
    Comunque sia, la sensei sembra essere già arrivata e tutti la guardano in attesa, in silenzio, senza che nessuno abbia la voglia od il coraggio di interrompere quel suo scrivere sul registro. Tutti si mordono le labbra o si accartocciano le mani, e c'è addirittura qualche ragazza ossessionata dal drama che va in iperventilazione.

    Sto terminando la stesura di una scaletta, portate un secondo di pazienza.

    Dice con una voce soave: è una bellissima donna, bassina e coi capelli rossi. Sono lunghi ed ondulati e contornano degli occhi azzurri che paiono fatti della stessa sostanza del cielo. Indossa la sua uniforme da Jonin, che sembra andarle anche un po' larga, e quasi non scompare dietro alla cattedra, seduta.

    Allora, come sapete siamo agli esami finali, giovani. Come sapete verrete esaminati da me in persona che, conoscendo il vostro percorso, saprò valutarvi al meglio delle capacità. Quindi non nascondetevi dietro il "ero nervoso" o "mi hanno distratto", dato che vi conosco abbastanza bene da sapere se state mentendo o dicendo la verità.

    Spiega tranquillamente con un tono di voce un po' troppo alto, alzandosi da lì e lasciando che il sole illumini la sua pelle scura ed olivastra. Si pone proprio accanto alla scrivania e comincia a scrivere alla lavagna l'ordine nel quale la gente dovrà andare lì ad eseguire la prima prova e poi le successive. Ed a quanto pare Toki è il terzo, in ordine.

    Proviamo a vedere la Sostituzione: provate a farlo con la sedia della scrivania.
    Chiaramente voglio anche sapere il nome dei sigilli da compiere per utilizzare la tecnica.


    E termina così, in attesa che i giovani comincino a muoversi ed eseguire le loro tecniche per dimostrare il loro valore. Insomma, volete diventare Genin o no?


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    L'inizio della storia di Toki è molto semplice quanto importante, l'accademia.
    Per Toki era un giorno come un'altro, malmenato dal padre e allontanato dalla madre. Sarebbe stato ancor più tipico come giorno se avesse deciso di scappare lungo le alte montagne di Kumo, ma quel giorno, il ragazzo aveva ben altro a cui pensare, ovvero, il suo esame da Genin. Quello, sarebbe stato il primo passo verso quel tanto agognato benessere psico-fisico che il ragazzo riusciva a trovare solo nel combattimento.
    Il tragitto da percorrere per arrivare in accademia non era molto lungo da casa sua, quindi, scarpe ai piedi, s'incamminò verso il suo futuro.
    Quando arrivò sull'uscio dell'accademia, vide il subbuglio che caratterizzava quel posto ogni singolo anno. Nuovi studenti si apprestavano a prendere parte alla loro prima lezione, altri studenti continuavano il loro percorso di studi, mentre altri ancora, come lui, si apprestavano a finire il loro ultimo anno.
    Percorse il lunghi corridoi della scuola fino a quando non arrivò di fronte alla propria aula, ove molti dei suoi compagni erano già all'interno, in trepitante attesa dell'arrivo del sensei.
    Molti di loro erano agitati, mentre altri era come se avessero le pulci, non riuscivano a star fermi nella propria sedia.
    Toki, dal canto suo, non faceva trasparire nessuna emozione, era sempre con il solito sguardo perso nel vuoto che aspettava l'arrivo del sensei, mentre tutti gli altri compagni cercavano in qualche modo di parlare tra di loro e anche col ragazzo, senza però riscuotere molto successo.
    La classe per quanto in subbuglio era davvero molto tranquilla se messa a confronto con le altre dell'istituto, probabilmente per via degli studenti stessi, difatti, la maggioranza degli alunni era di sesso femminile, tranne quei due o tre maschi.
    Neanche qualche minuto dopo essersi sistemato in classe, la Sensei arrivò e cominciò a scrivere in modo composto sui fogli di carta del registro.
    I componenti della classe divennero ancor più agitati di prima, ma questa volta, l'agitazione si mostrava in silenzio, attraverso i modi di fare dei ragazzi.

    Sto terminando la stesura di una scaletta, portate un secondo di pazienza.

    Neanche più le mosche tentarono di volare all'interno dell'aula, forse leggermente intimidite dalla donna che con grazia ed autorità aveva pronunciato quelle parole. La donna, dal bellissimo viso e dalla chioma infuocata, era l'insegnante che aveva seguito i ragazzi per tutta la durata del loro corso di studi, che adesso, aveva il compito di esaminare la nuova generazione di Shinobi.

    Allora, come sapete siamo agli esami finali, giovani. Come sapete verrete esaminati da me in persona che, conoscendo il vostro percorso, saprò valutarvi al meglio delle capacità. Quindi non nascondetevi dietro il "ero nervoso" o "mi hanno distratto", dato che vi conosco abbastanza bene da sapere se state mentendo o dicendo la verità.


    La donna si alzò da dietro la cattedra e diede le spalle alla classe, in modo tale da poter scrivere l'ordine dei nomi che doveva andare ad eseguire la prima tecnica basilare per ogni ninja.

    Sono il terzo.

    Proviamo a vedere la Sostituzione: provate a farlo con la sedia della scrivania.
    Chiaramente voglio anche sapere il nome dei sigilli da compiere per utilizzare la tecnica.


    I ragazzi subito prima di Toki si alzarono dal proprio banco e cominciarono la prima parte dell'esame. Non appena terminarono, Toki si alzò lentamente e cominciò ad imporre i sigilli, richiamandoli anche con la voce, proprio come la sensei aveva chiesto qualche minuto prima.

    Pecora, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente


    E non appena impose ogni sigillo, il ragazzo fece fuoriuscire dei sottilissimi fili di chakra dalle proprie dita, che non appena si sarebbero attaccate alla superficie lignea della sedia, l'avrebbero come teletrasportato al posto di essa, proprio accanto alla Sensei.
     
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    Ed arriva il primo a fare l'esame: un ragazzetto cicciotto, moro e con degli occhialetti poggiati sul naso a patatina. La sensei lo osserva con benevolenza ed attenda che possa esprimersi con i sigilli ed utiilizzare la tecnica. Il ragazzo se la cava piuttosto bene e torna a posto senza problemi mentre la sensei segna la sua valutazione.
    La seconda è una ragazzetta bionda tutta piena di sé, convinta, e con una fascia rossa in testa. Cammina tronfia verso la cattedra e si esprime con eloquenza, elencando i sigilli. Tuttavia, arrivata al momento della sostituzione fallisce parzialmente, non riuscendo a spostarsi completamente con disapprovazione della donna.

    Hm... Male. Il prossimo... Toki?

    E fa un cenno al ragazzo con la mano smaltata, aspettando che lo stesso possa avvicinarsi. Lascia che elenchi anche lui i sigilli ed annuisce in silenzio, sicura che dopo tutte quelle ripetizioni tutti quanti li sappiano a memoria, se non qualche capra a caso sparsa per la classe. Attende, ora, che il ragazzo possa eseguire la sua tecnica.
    Compie i suoi sigilli e riesce quasi perfettamente a sostituirsi con la sedia, anche se sbaglia un po' le distanze e la sedia, nella sostituzione, cade per terra con un tonfo. La donna si avvcina alla stessa, l'afferra e la ripone a posto, scrivendo qualcosa sul libretto.

    Sommariamente andava bene, ma cerca di concentrarti di più, intesi?

    Dice al ragazzo, lasciando che adesso lui possa tornare al suo posto per osservare tutti i suoi compagni rimanenti eseguire quella Sostituzione. Insomma, ci vorrà un po' e nessuno è costretto ad osservare, sono esami, nel frattempo potrebbe anche uscire a prendere una boccata d'aria e nessuno glielo impedirebbe, se non l'inizio del nuovo giro.
    Difatti, terminati tutti gli studenti per quella tecnica, ecco che - con la stessa rotazione - la donna adesso esordisce nuovamente:

    Benissimo, adesso veniamo alla Moltiplicazione. Penso sappiate tutti bene di cosa si tratta, e se riuscirete a crearmi più di una copia vi darò un punto bonus, vediamo.

    Ed ora si mette a sedere sulla scrivania, con le gambe incrociate, indicando i ragazzi un punto davanti alla lavagna sul quale posizionarsi, osservandola coi suoi occhi di falco e le sue forme tutte al posto giusto. Una leggera brezza entra dalla finestra in questa calda giornata, smuovendole i capelli.

    Va bene, in generale, però descrivi un po' di più le tecniche, magari. Tipo la concentrazione, l'esecuzione ecc...
     
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    Non appena i fili di chakra si connessero alla figura lignea della sedia, i due corpi si scambiarono immediatamente di posto, quasi come se ognuna delle due figure fosse sempre stata in quel punto.
    Ma, un piccolissimo errore di concentrazione aveva portato allo sbilanciamento della sedia con conseguente caduta a terra che provoncò un gran frastuono all'interno della stanza.
    La sensei però non parve prenderla troppo a male, infatti, si avvicinò alla sedia e la rialzò da terra mettendola a posto, per poi occupare le proprie mani nella scrittura di qualcosa all'interno di un libretto.

    Non molto delicato, ma ha funzionato.


    Sommariamente andava bene, ma cerca di concentrarti di più, intesi?


    Grazie del consiglio.

    Le parole vennero pronunciate con calma e quasi a ritmo cadenzato.
    Dopodichè, tornò al proprio posto, aspettando che finisse l'intera prima parte dell'esame per poter prendere parte alla seconda parte, ovvero, la Moltiplicazione del corpo.
    Quella, delle tre tecniche base, era la tecnica che avrebbe creato più difficoltà, e questo Toki lo sapeva molto bene. Avrebbe dovuto mantenere una concentrazione ferrea, per far si che l'immagine di se stesso possa inserirsi all'interno del chakra e formare le giuste proporzioni del corpo. Non importava quante copie avrebbe dovuto creare, gliene bastava anche una sola per poter passare l'esame.
    La sensei si mise a sedere sulla scrivania e cominciò ad indicare ai ragazzi il punto nella quale posizionarsi.
    Esattamente come prima, Toki non rimase molto attento alle prestazioni degli altri suoi compagni, doveva solamente stare attento a se stesso e allo scorrere del proprio chakra.
    Non appena finirono entrambi i ragazzi prima di lui, Toki prese posizione nel punto indicatogli dalla sensei e cominciò ad imporre i sigilli, questa volta leggermente più lentamente rispetto alla tecnica di prima, in modo tale da poter mantenere l'attenzione su ogni singolo passaggio dell'impasto del chakra. Quelle copie, dovevano riuscirgli perfettamente.

    Pecora, Serpente...

    Per quanto quelle copie fossero materialmente inutili, giocavano un ruolo importantissimo all'interno delle strategie, quindi, quella era una delle tecniche più importanti da saper dominare.

    ...Tigre.

    E l'ultimo sigillo era stato imposto. L'obbiettivo principale era il riuscire a creare almeno una copia perfetta, ma se il destino gliel'avesse mandata bene, ne sarebbe riuscito a crearne più di una. Nel frattempo, la coltre di fumo creatasi subito dopo la tecnica si sarebbe dissolta e avrebbe lasciato visione di ciò che era riuscito realmente a creare il ragazzo.
     
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    E' sempre bello quando un alunno mostra i frutti del suo apprendimento ed un professore apprezza. Difatti, nella stessa turnazione, stranamente i primi due sembrano cavarsela in maniera piuttosto buona, riuscendo a creare una copia ciascuno e non di più. La sensei non può dirsi delusa comunque, affatto, tanto che li manda a posto con sinceri complimenti.
    Poi arriva di nuovo il turno di Toki, che con la solita determinazione ripete il nome dei sigilli a voce alta mentre esegue la tecnica. La sensei se ne sta in silenzio ad osservare l'esecuzione ed il ragazzo, che sembra si stia impegnando decisamente tanto per la riuscita di questo esame: non può che apprezzarlo, chiaramente.
    Una nuvoletta di fumo più o meno ampia va a crearsi attorno al ragazzo, e dei rapidi movimenti dell'insegnante la fanno dissipare, mostrando i risultati di quegli sforzi e della sua tecnica. Sorride, lei, mentre prende immediatamente ad annotare qualcosa sul suo libretto prima di tornare a guardare Toki.
    Accanto a lui ci sono due copie dello stesso, una abbastanza perfetta e l'altra leggermente sfatta, ma pur sempre accettabile. Si alza e lo osserva, riprendendo ad appuntare mentre fa scomparire quelle copie con dei semplici colpetti sulla testa. Poggia il registro sulla scrivania e lo guarda.

    Ottimo, mi è piaciuto. Chiedo esattamente questo, ragazzi: impegno e volontà. So che ce la potete fare tutti.

    Dice con tranquillità, mantando a posto il ragazzo e riprendendo ad esaminare gli altri aspiranti Genin con serietà. Anche un altro paio di loro sembrano riuscire a generare più di una copia, ma in generale tutti paiono essere ferrati su quel genere di tecnica, forse la prima che gli ha spiegato e che non gli ha mai permesso di dimenticare.
    Finito quell'altro giro ecco che si passa all'ultima prova pratica sui jutsu elementari. Li guarda, seria, e non può fare altro che introdurre il tutto con una nuova prefazione.

    L'ultima è la tecnica della trasformazione. Apprezzerei se non copiaste i vostri compagni nelle idee.
    Tu, Toki, sarai l'ultimo della turnazione a questo giro. Ed anche voi due!


    Lo mette sotto torchio, in difficoltà, ma solo perché è conscia del fatto che potrebbe davvero essere un ottimo shinobi. Difatti anche gli altri due che son riusciti a creare due copie vengono messi alla fine, proprio come lui. Chissà, chissà cosa tireranno adesso fuori dal loro cilindro tutti quanti.
     
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    Non appena la nuvoletta di fumo si diradò con qualche movimento del braccio della Sensei, le copie vennero fuori. Il ragazzo era riuscito a crearne due, della quale una perfetta.
    La donna, che fino a qualche secondo prima era seduta sulla scrivania, si avvicinò al ragazzo, squadrandolo e al contempo, scrivendo qualcosa sopra al suo registro, per poi far scomparire le copie con dei leggeri colpi sulla testa.

    Ottimo, mi è piaciuto. Chiedo esattamente questo, ragazzi: impegno e volontà. So che ce la potete fare tutti.

    Grazie, Sensei.


    Sembrava abbastanza soddisfatta dell'operato del ragazzo, che venne rimandato a posto conscio di aver superato la seconda prova. Ma, con lo svolgersi della prova, rimase abbastanza stupito dal non essere stato l'unico ad aver creato più di una copia, difatti, ben altri due suoi compagni erano riusciti nello svolgimento della tecnica.

    L'ultima è la tecnica della trasformazione. Apprezzerei se non copiaste i vostri compagni nelle idee.


    Guardò attentamente ogni singolo componente della classe, adocchiando in maniera particolare Toki e gli altri due ragazzini che erano riusciti nel perfetto svolgimento della tecnica.

    Tu, Toki, sarai l'ultimo della turnazione a questo giro. Ed anche voi due!

    Come preferisce Sensei.


    Toki non fece trasparire alcuna emozione, seppur dentro di se stava succedendo il finimondo. Sapeva che quella non era la tecnica nella quale era più ferrato, forse proprio per il fatto che il ragazzo non avrebbe voluto mai distaccarsi da quella che era la sua vera immagine, poichè al mondo non esisteva persona che lui ritenesse degna del suo affetto, figuriamoci diventare proprio quella persona, seppur per poco tempo.

    Come ne esco?

    Domande su domande attanagliavano la mente del ragazzo, che si sentiva quasi senza via di scampo, quanto ad un tratto, ricordò uno dei pochi momenti felici che aveva passato assieme ad una persona. Ma pensandoci, il suo non era affetto, bensì ammirazione. Quell'uomo era suo nonno, un lavoratore provetto che aveva provato a divenire ninja, senza però riscuotere molto successo per via della sua scarsa capacita di utilizzare i ninjutsu ed i taijutsu, per quanto il suo fisico -persino in età avanzata- risultasse robusto e ben allenato. Lui, era l'unica persona che Toki ritenesse degna di ricevere la sua ammirazione. Per via dei suoi principi e per via della sua perseveranza.
    L'esame, nel frattempo, procedeva speditamente verso la fine. Mancavano solo un paio di persone, quando il ragazzo cominciò a concentrarsi, a focalizzare bene l'immagine del parente e a ripetere i sigilli che gli sarebbero serviti per lo svolgimento della tecnica.
    hak28
    Non voleva fare brutta figura, non tanto perchè sarebbe stato sotto gli occhi di tutti, ma perchè avrebbe significato mancare di rispetto al nonno che lo aveva protetto ogni qual volta ne aveva la possibilità.

    Toki... TOKI!!

    Una ragazza richiamò l'attenzione del giovane, facendogli segno col capo di cominciare a muoversi per andare a svolgere l'ultima parte dell'esame. A quanto pareva, era arrivato il suo momento.
    Focalizzò nuovamente l'immagine e cominciò a farla fluire all'interno del chakra, in modo tale da modificarla e perfezionarla una volta imposti i sigilli. L'immagine era chiara, non restava altro che farla venir fuori.

    Cane, Cinghiale, Pecora

    E una nuvola di fumo coprì le sue sagome.

    Post un po' così, ma sto collassando dal sonno... vado a spaccare in due il letto :please:
     
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    Possiamo procedere con gli altri 3 post, che sono anche più veloci, volendo :si2: Alla fine ti darò exp per 6 post, chiaramente :si2:

    Ed ancora quella successione di studenti sfila davanti ai suoi occhi lanciando le trasfomazioni più disparate da valutare e giudicare: alcune troppo simili fra di loro, altre molto diverse e fantasiose. L'ultimo e' chiaramente Toki, ma anche adesso è stato all'altezza delle aspettative dell'insegnante, chiaramente.
    Tiene gli occhi fissi sul ragazzo e lo guarda mentre si trasforma completamente in una persona diversa, e quella piccola nube di fumo lo avvolge, nonostante lei e tutti gli altri possano già intuire il risultato, non essendo po' così fitta ed impedente. La donna sorride e si alza, applaudendo verso tutti quanti gli studenti, adesso, guardandoli.

    Devo dire che, dopo più o meno venticinque animali o copie di compagni di classe, questo colpo di scena è apprezzato. Bravo Toki, bravo davvero.

    E fa una breve pausa dopo aver segnato l'ultimo voto di quella sessione, portando il libricino nel taschino dietro alla schiena, mettendosi in piedi davanti a tutti e cancellando la lavagna prima di guardarli ancora, uno per uno, fila per fila e poi tutti insieme alla fine. Sorride, adesso, cominciando a camminare verso l'esterno.

    Avete superato tutti la prova pratica, ed ora vi svelerò alcuni segreti prima del test scritto, venite con me nel campo di allenamento, su. Vi ho spiegato teoricamente come si impugna e come si lancia un kunai, oppure come si cammina sulle pareti... Ora vediamo se avete studiato per bene.

    E detto questo comincia a camminare verso l'esterno, seguita da tutti gli studenti - ed anche da Toki, in caso la segua -. Scambia parole di conforto e di incoraggiamento con tutti, lasciandoli anche sognare per un momento prima della prova, anche solo per smollare un pochetto l'ansia che si può essere accumulata.
    Arrivati al campo di allenamento, grandissimo, lei si pone al centro dello stesso, su un tronco spezzato. Guarda tutti quanti, mostrando il campo d'allenamento con un movimento ampio delle braccia. E' larghissimo, e ci sono almeno cinque o sei alberi, quattro bersagli posti in fondo, alcune rocce e delle pile di legna.

    Sei alberi. Sei superfici verticali. Voglio che sei alla volta, in ordine alfabetico, proviate a camminarci su! Chi cade... eh! Avrà un punto in meno!

    E semplicemente tutta l'ansia che ha contribuito ad annullare fino ad ora semplicemente ritornerà ai più. Poveri, poveri studenti.
     
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    Devo dire che, dopo più o meno venticinque animali o copie di compagni di classe, questo colpo di scena è apprezzato. Bravo Toki, bravo davvero.

    A quanto pareva, lo sforzo per ricordarsi ogni particolare del vecchio aveva dato i suoi frutti. Il ragazzo, con un gesto della testa fece intendere un grazie e la trasformazione si sfaldò, riportando il ragazzo al suo stato naturale, permettendogli di ritornare all'aspetto che tanto desiderava non abbandonare.
    Il ragazzo tornò a posto, mentre la sensei cominciò a segnare anche l'ultimo voto di quella sessione d'esami all'interno del suo registro, per poi posizionarlo in una delle tante tasche offerte dal giubotto ninja.
    La donna si alzò, ci guardò dritti negli occhi uno per uno, sorridendo e, cancellò la lavagna.

    Avete superato tutti la prova pratica, ed ora vi svelerò alcuni segreti prima del test scritto, venite con me nel campo di allenamento, su. Vi ho spiegato teoricamente come si impugna e come si lancia un kunai, oppure come si cammina sulle pareti... Ora vediamo se avete studiato per bene.

    Si incamminò verso l'esterno con passo deciso, seguita velocemente dagli studenti all'interno della classe. Tutti tranne uno, Toki, prima di aggiungersi al gruppo di pecore, aspettò qualche secondo, giusto il tempo che la classe si svuotasse, in modo tale da non avere gente fin troppo vicina al suo essere. Proprio da perfetto emarginato sociale.
    Comunque, ci volle poco tempo perchè la classe si svuotasse abbastanza da permettere al ragazzo di seguire a debita distanza quell'ammasso di pecore che si muoveva solo perchè una di loro era già partita.
    Ma, arrivarono tutti quanti al campo d'addestramento, che si proponeva agli spettatori con dei grossi alberi che torreggiavano su tutti i presenti, alcuni bersagli per le prove con i Kunai o gli Shuriken, qualche roccia e delle pile di legna sparpagliate per l'intero campo.
    La Sensei si misa al centro del campo e ce lo mostrò con un ampio gesto del braccio, per poi cominciare a spiegare quel che andava fatto in quella prova.

    Sei alberi. Sei superfici verticali. Voglio che sei alla volta, in ordine alfabetico, proviate a camminarci su! Chi cade... eh! Avrà un punto in meno!

    Un sorrisetto si palesò sul viso di Toki, probabilmente quella sfida lo aveva intrigato.

    Non ho intenzione di perdere punti per una prova basilare.

    La prova cominciò e in ordine alfabetico a gruppi di sei ragazzi, cominciarono a scalare i lunghi tronchi di legno, o per lo meno, chi più chi meno riuscivano a scalarli.
    Verso la metà dell'elenco degli alunni, Toki venne chiamato dalla sensei per prendere parte alla prova e, senza farsi troppi problemi, il ragazzo si avvicinò al tronco, che toccò con il palmo della mano per un paio di secondi.

    Superficie non molto ruvida eh... probabilmente dovrò immettere un po' più di chakra del solito. Basta concentrarsi.


    Quando dice lei, Sensei.


    Il ragazzo era pronto, mise un piede sulla superficie del tronco ed aspettò il segno del Jonin per poter cominciare a scalarlo.
    Il piede già a contatto con la superficie venne irradiato del chakra che qualche secondo prima aveva accumulato con concentrazione e nessun tipo di distrazione, in modo tale da essere abbastanza aderente alla superficie.
    Spostò il volto per incontrare gli occhi della Sensei e ad un suo piccolo cenno, il ragazzo avrebbe cominciato la scalata, cercando di mantenere la concentrazione e calcando il piede ad ogni passo, per essere sicuro di rimanere attaccato il meglio possibile. Sfortunatamente, non era ancora in grado di utilizzare quell'abilità con semplicità, gli serviva ancora una certa dose di concentrazione per sfruttarla, ma, ogni cosa a suo tempo, no?

    Scusa il ritardo :si2:
     
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    Penultimo giro di post, dai che abbiamo quasi finito <3

    Anche quelle prove pratiche sono parte dell'allenamento dei nostri cari piccoli ninja, e la sensei non può assolutamente omettere ciò in vista della preparazione per il test che avverrà fra poco. Quindi si limita ad osservarli e dare loro valutazioni che potrebbero aiutarli - o meno - proprio ad avere un buon punteggio per quest'ultimo.
    A gruppi di sei ecco che tutti più o meno si arrampicano sugli alberi con il semplice ausilio dei propri piedi e del chakra, e tutti ci riescono - chi meglio e chi peggio - compreso il piccolo e promettente Toki che non pare voler proprio deludere le aspettative della propria insegnante. Insomma, un bel "più" rosso sul libretto per tutti.
    Mentre loro continuano fino all'esaurimento della classe, la sensei semplicemente incarica un paio di ragazzi - Toki compreso - di fare qualcosa di preciso.
    Devono prendere tre dei bersagli posti in fondo al campo e posizionarli esattamente fra quegli alberi, negli spazi vuoti, anche perché servono per la prova successiva. Chiaramente si aspetta che i giovani la ascoltino ed obbediscano, i Ninja devono anche imparare ad essere rispettosi ed ubbidienti quando serve, pur sempre a testa alta.

    Benissimo, vedo che un punticino in più non lo disdegna nessuno di voi, eh?

    Se la ride la sensei, indicando quei bersagli che i giovani dovrebbero aver già portato e guardando adesso tutti quanti i ragazzi. Con un movimento assai rapido ed a malapena impercettibile da tutti gli astanti, ecco che tira fuori un Kunai dal taschino sul sedere e lo lancia con la destra verso il bersaglio, centrandolo in pieno.
    Con la stessa perizia tira fuori tre shuriken sempre dallo stesso taschino, ponendoli fra le dita della mano destra e puntandola contro il bersaglio centrale. Rapidissima fa un movimento con la mano dall'alto verso il basso, colpendo ancora il centro rosso e tornando a guardare i ragazzi, tuttavia adesso con una serietà rinnovata.

    Alcune volte ci siamo allenati nel lancio di Shuriken e Kunai, bene, quindi è arrivato il momento di mettere in pratica quegli allenamenti. Avrete a disposizione un kunai e due shuriken ciascuno, tre alla volta - dato che ci sono tre bersagli - e voglio vedere come ve la cavate. Mettetevi tutti a dieci metri di distanza, e chi non lo fa neanche arrivare al bersaglio si becca una penalità.
    Più vi avvicinate al centro, invece, e più bonus potrete ottenere. Siate celeri, perchè hanno quasi finito di preparare le aule per il test. VIA!


    E detto questo lei si pone lateralmente ai ragazzi, facendo un gesto con la mano - come un ciak - per indicare l'inizio dell'ultima sessione della prova pratica.
     
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    La prova era andata liscia come l'olio a tutti i partecipanti, quindi, la Sensei non ebbe nulla da ridire e cominciò a segnare accanto ad ogni nome un bel più, scritto con la penna rossa.
    A quel punto, senza perdere tempo, incaricò alcuni ragazzi, compreso Toki, di spostare qualche bersaglio verso gli spazzi lasciati dagli alberi, probabilmente per utilizzarli nella prossima prova.
    L'argenteo non si scompose e con molta flemma, portò a termine il compito assegnatogli dal Jonin.

    Benissimo, vedo che un punticino in più non lo disdegna nessuno di voi, eh?


    A quel punto, afferrò un Kunai dal taschino posto appena sopra i sodi glutei che si portava dietro, senza però neanche far capire il movimento. I movimenti della donna erano fin troppo esperti e veloci per la maggior parte degli occhi dei ragazzini, compresi quelli di Toki.
    Rideva la sensei e sembrava quasi neanche guardare i bersagli, ma ecco che con un colpo secco della mano destra, il Kunai prese il volo, andando a schiantarsi contro il centro del bersaglio.
    Tutti i presenti rimasero allibbiti dall'abilità della donna, ma probabilmente dimenticavano una cosa. Lei era Jonin, mentre loro erano dei semplici studenti, o per lo meno, lo erano ancora.
    Ed ecco che neanche qualche secondo dopo, con lo stesso tipo di manualità mostrata prima, tirò fuori tre shuriken dallo stesso taschino e con un colpo di mano, li lanciò contro il bersaglio centrale, nella quale le punte affilate degli shuriken penetrarono con forza nell'epicentro.

    Alcune volte ci siamo allenati nel lancio di Shuriken e Kunai, bene, quindi è arrivato il momento di mettere in pratica quegli allenamenti. Avrete a disposizione un kunai e due shuriken ciascuno, tre alla volta - dato che ci sono tre bersagli - e voglio vedere come ve la cavate. Mettetevi tutti a dieci metri di distanza, e chi non lo fa neanche arrivare al bersaglio si becca una penalità.
    Più vi avvicinate al centro, invece, e più bonus potrete ottenere. Siate celeri, perchè hanno quasi finito di preparare le aule per il test. VIA!


    La prova era appena cominciata e Toki, senza neanche farsi interpellare, si gettò d'istinto a prenotare uno dei primi tre posti per il lancio delle armi ninja.
    Sapeva bene che non era il campo nella quale riusciva meglio, perchè comprendeva l'arte delle armi bianche che era prerogativa degli artisti marziali, però, la prova obbligava ad utilizzare le armi, e lui, non poteva tirarsi indietro.
    Afferrò prima di tutto il Kunai dall'occhiello posto alla fine del manico di metallo rivestito, ne sfilò il dito e lo afferrò dal manico stesso, prese la mira e cercò di equilibrare sia la forza di lancio che la traiettoria. Non avrebbe avuto alcun senso lanciare il Kunai il più forte possibile se poi non fosse neanche arrivato nello specchio del bersaglio.
    Ma, senza neanche sapere il risultato del lancio del Kunai, il ragazzo afferrò velocemente i due shuriken, alla qualche cercò di dare una traiettoria più o meno arcuata di lato, in modo tale da compensare il vento che soffiava dal lato opposto. In fin dei conti, sono robe leggere gli shuriken, no??
     
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    Ancora una volta quella classe si sta dimostrando come una fra le più promettenti di tutta l'annata, e quella sensei non può che essere fiera dei suoi studenti. Uno ad uno nuovamente svolgono quel compito, anche se lei prima si premura di ringraziare quelli che hanno posizionato perfettamente i bersagli, e lo fa con un movimento della testa.
    Tra l'altro loro rimangono per ultimi, ed il caro Toki sembra non essere da meno a tutti i suoi compagni, tanto che con il Kunai riesce ad arrivare molto vicino al centro - seppur non lo prenda - e con i due shuriken ci danza intorno, molto più preciso di più della metà della sua classe. La prof, alla fine, fa un piccolo applauso per tutti.
    Con l'aiuto dei suoi studenti, comunque, ecco che sistema quel campo di allenamento, rimettendo tutto a posto per le classi che verrano dopo di loro, il tutto con molta tranquillità e precisione, senza che a qualcuno venga messa fretta od altro. Solo alla fine decide di parlare, tranquilla e stranamente dolce.

    Bravi tutti, ed ora spero che siate pronti perché ci manca solamente il test. Penso che abbiano finito di preparare l'aula, e si tratta di cose che avete studiato tantissime volte ed in tante salse diverse in tutti questi anni.
    Mi raccomando, calma e sangue freddo, dimostratemi tutti che potete diventare Shinobi.


    E detto questo volta le spalle a loro e comincia a camminare nuovamente verso l'edificio dell'accademia dopo essere venuta fuori da quel campo di allenamento. Sul suo volto è disegnato un sorriso, anche se loro non possono vederlo mentre i suoi rapidi passi sono scanditi dal rumore dei tacchetti.
    Chiaramente i giovani devono seguirla se vogliono sostenere il test, anche perché deve essere lei a consegnare loro il foglio. Accelera quando arriva all'interno, dirigendosi dritta verso l'aula nel quale sono avvenute le altre prove e fiondandosi sulla scrivania per prendere i fogli e lasciare che i giovani possono prendere posto.
    Una volta che tutti quanti sono seduti ecco che semplicemente comincia a passare fra i tavolini e lascia un foglio per ciascuno, in silenzio e senza produrre alcun suono nemmeno coi passi. Una volta che ha terminato ecco che si va a mettere davanti a tutti, sorridendo appena, soddisfatta.

    Bene, sono venti domande generiche e randomiche su tutto quello che avete studiato, quindi non potete neanche copiare. Avete un'ora e mezzo in totale, ed è l'ultima prova che vi separa dall'essere Genin. Mi raccomando, mettetecela tutta!

    E detto questo... i giovani possono cominciare.

    Bene, il test non te lo mando, avevi il PG Chuunin quindi si suppone che tu sappia giocare! Possiamo prendere entrambi 33x2: 66 exp. Chiaramente potrai aggiungerli dopo che avrai fatto il post finale :sisi:
    Bravo, btw, mi è piaciuta l'accademia :sisi:
     
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    L'intera classe di ragazzini eccelse nell'ultima prova che la donna gli aveva assegnato, naturalmente, con diverse differenze, ovvero, chi più chi meno era andato bene.
    Tra i migliori spiccavano sicuramente Toki e il gruppetto di due ragazzi scelto e tartassato dalla Sensei per tutta la durata degli esami. A quanto pareva, sembrava aver visto lungo su quei tre ragazzi.
    Non appena gli esami finirono, la donna chiese ai solito tre ragazzi di sistemare il campo d'addestramento così come era stato trovato e, senza fiatare, ripulirono il tutto in pochi minuti.

    Bravi tutti, ed ora spero che siate pronti perché ci manca solamente il test. Penso che abbiano finito di preparare l'aula, e si tratta di cose che avete studiato tantissime volte ed in tante salse diverse in tutti questi anni.
    Mi raccomando, calma e sangue freddo, dimostratemi tutti che potete diventare Shinobi.


    La gran parte della folla di ragazzini cominciò a ridacchiare e a far troboccare il proprio corpo di felicità, a quanto pareva avevano un vero scopo per il quale divenire ninja. Dal canto suo, Toki, non se ne ritrovava uno in particolare. Far del male e ricevere del male lo faceva star bene psicofisicamente, quindi, cercava solamente un modo di star bene. Naturalmente il suo scopo non era uccidere la gente, o per lo meno, uccidere chi non se lo meritava.
    Ma comunque, i ragazzi ricominciarono a seguire la donna per i corridoi dell'accademia, arrivando finalmente nell'aula dove si sarebbe tenuto il test. La donna aspettò che tutti prendessero posto, per poi porgere loro il foglietto con tutte le domande che avrebbero concluso il percorso dell'alunno all'interno dell'accademia. Dopodichè, si mise davanti a tutti i ragazzi e sorridendo appena, cercò di tranquillizzare tutti.

    Bene, sono venti domande generiche e randomiche su tutto quello che avete studiato, quindi non potete neanche copiare. Avete un'ora e mezzo in totale, ed è l'ultima prova che vi separa dall'essere Genin. Mi raccomando, mettetecela tutta!

    Toki guardò il foglio più e più volte, cercando di capire da quale domanda avrebbe potuto cominciare, in modo tale da prendere il via e finire velocemente l'esame. Il pensiero era quello di completare prima di tutto tutte le domande più complicate, e poi quelle più semplici, ma avrebbe perso troppo tempo, quindi, cominciò a stilare un unico componimento dove avrebbe risposto più o meno a qualsiasi domanda posta nel test.

    All'interno del mondo ninja, ritroviamo vari stili di combattimento, quali quello delle arti magiche, il Ninjutsu, quello delle arti Tecniche che si basano sul corpo a corpo, il Taijutsu e quello che si basa sulle illusioni, Il Genjutsu. Tuttavia, non è neanche così raro riuscire a riscontrare degli Shinobi che riescano ad utilizzare in maniera equilibrata due o più arti in combinazione, basti pensare ai Nin-Tai, ai Nin-Gen e ai Tai-Gen. Essendoci varie sfaccettature nell'arte degli shinobi, esistono anche varie specializzazioni elementari che provengono dal nostro stesso Dna e che variano in base al luogo nel quale si è vissuti. Queste "potenze" elementari vengono chiamati elementi, che si distinguono in: Acqua, Aria, Fuoco, Fulmine e Terra. Non si è mai sicuri dell'elemento in possesso di una persona, in quanto varia anche in base all'inclinazione del proprio Chakra. Chakra, che fuoriesce tramite dei Tanketsu o dei punti di pressione presenti nel nostro corpo e che risultano essere 361. Mentre per chi utilizza i Taijutsu vi sono vari stili di combattimento del semplice e puro pugno che fortificano il corpo dell'utilizzatore di queste varie arti. Tuttavia, ritornando al discorso elementare, vi sono parecchie potenzialità innate, ovvero delle abilità che non possono essere apprese in alcuna maniera -naturalmente se non si nasce all'interno del clan-, che combinano gli elementi per crearne dei nuovi, apportando al proprio patrimonio genetico un surplus rispetto ai ninja ordinari. Fanno parte di queste abilità Innate, anche quelle abilità che si basano sulla "potenza" oculare, come il Byakugan o lo Sharingan dei famosi Uchiha.

    Benissimo, credo di aver terminato.

    Toki, quasi a tempo di record, si alzò dal proprio posto e consegnò il proprio compito, per poi uscire dalla classe ed aspettare l'esito del proprio esame.

    Allora, non avevo idea di che scrivere, mi sono rifatto ad alcune rimembranze del vecchio esame Genin, che all'epoca, quando ero mod, leggevo e rileggevo in continuazione, quindi qualcosa mi è rimasta :asd: Detto questo, boh, credo vada bene così :si2:
     
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