Adepti di Jashin

Jashinismo ed Immortalità

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    Sotto un Albero di Arance.

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    Jashin ed i suoi Seguaci


    320px-Hidan_Ritual



    Il culto Jashin consiste nell'Adorazione di questo Dio, raffigurato come la massima espressione del Male, del Caos e della Morte. Le sue origini probabilmente si possono assegnare al Villaggio delle Calde Primavere, lo stesso da cui provenne Hidan, noto membro dell'Ex-Akatsuki. Questo Villaggio è stato completamente raso al suolo durante la Prima Guerra, 200 o più anni prima e certamente i suoi abitanti erano dei praticanti di questa religione. La sua dottrina si basa principalmente su tre obbiettivi: Uccidere, uccidere e uccidere.
    Ciò significa che se non si pone fine alla vita del proprio avversario, è possibile perdere la benedizione di Jashin, non avendo rispettato le sue direttive, ma non è l'unico regolamento da rispettare, poiché i poteri donati dal "Satana Nipponico" non si limitano solamente a portare in uno stato di puri Berserker i propri guerrieri, ma anche far acquisire loro l'immortalità, nonché la possibilità di far soffrire la propria vittima trasferendo in essa il proprio dolore. Questo è indice del sadismo e del masochismo dei fedeli di Jashin.


    Dopo tutto il tempo che è passato dall'ultimo noto Praticante di questa rara Fede Satanica, è stato praticamente impossibile incontrarne di altri. Ma pare che ultimamente un gruppo di ragazzi, abbia trovato tra delle macerie di una grotta in una foresta del Paese del Fuoco, i resti del Defunto Hidan. Considerando che oramai tutto il corpo era putrefatto, eccetto la testa che era rimasta in condizioni "accettabili", l'hanno presa con sé. Ovviamente essendo Immortale, si è risvegliato da quel sonno lunghissimo con 1 metro e mezzo in meno d'altezza! Però seppur in quella condizione pessima, è stato in grado di tramandare la Religione a questi ragazzi, che ne hanno fatto una "Setta" da Adolescenti.
    Queste però sono solamente voci, in quanto mai sono venuti a galla i nomi o le doti di queste eventuali persone fedeli. Inoltre si continua a vociferare che, in una zona segretissima nel sottosuolo di Kusa, proprio quei ragazzi abbiano creato una sala di culto, in cui dovrebbe risiedere tutt'ora la testa di Jashin.
    L'attuale Kusakage sembra in effetti gestire i poteri di Jashin, ma in qualche modo li mitiga sfruttandoli a fin di "bene". Altre informazioni sono assolutamente segrete.

    La storia di Hidan


    hidan-naruto-shippuden-98
    Hidan di Akatsuki, primissimo praticante del culto di Jashin emerso, scoprì in passato di essere immortale attraverso l'esperienza: pur venendo ferito diverse volte, infatti non morì mai. Caso lampante fu la sua sopravvivenza alla decapitazione da parte di Asuma Sarutobi, durante il tentativo di invasione di Konoha.
    Non a caso Pain, capo della rinomata organizzazione criminale, lo accostò a Kakuzu, detentore dell'hijutsu delle Fibre nere. Attraverso esse infatti, egli poteva assistere e rendere ancor più virtualmente immortale il Jashinista: se prima l'unico modo per fermarlo era amputargli la testa, il problema veniva risolto se il compagno la ricuciva! Pain scelse proprio bene l'accoppiata, tanto da essere considerata veramente l'immortale dell'Akatsuki. Tuttavia i ninja di Konoha riuscirono a separare la coppia, a distruggere il corpo di Hidan e a seppellire la sua testa, ancora viva e vegeta, nel sottosuolo del Paese del Fuoco.


    La strategia principale del fedele di Jashin consisteva nel brandire una falce estendibile con lame tripartite, per acquisire il sangue del nemico, dopo averlo ferito, ed ingerirlo. A quel punto, ad Hidan bastava descrivere un cerchio da tramite spirituale tra la sua anima e quella della vittima, e auto-ledersi per far provare il medesimo dolore a quest'ultima, che non detenendo il dono dell'immortalità di Jashin, nella maggior parte dei casi moriva quasi istantaneamente. Quando i piedi dello Jashinista si trovavano all'interno del cerchio, il colorito della sua pelle acquisiva una tonalità di nero, con qualche motivo bianco, e con tal trasformazione egli diveniva una bambola vodoo umana, che ferendosi, feriva anche colui del quale aveva ingerito il sangue.
    Per ledersi utilizzava proprio la speciale falce multiuso, in grado di danneggiare anche più parti del corpo contemporaneamente. Quindi, se da un lato la vittima soffriva, Hidan godeva masochisticamente ed era noto come volontariamente decidesse di posticipare auto-ferite mortali, solo per suo diletto.
    Unica pecca di quest'arte di Jashin, sembrava collegata al cerchio mistico stesso: bastava non esserci dentro anche di un solo millimetro, per annullare le anime collegate dal sangue, ma in compenso era sufficiente rientrare nel perimetro circolare per riacquisire ogni facoltà "satanica".

    Il culto di Jashin oggi



    Il culto di Jashin rappresenta forse la più astrusa e complessa modalità del GDR.
    Sarà possibile essere da sempre fedeli di Jashin senza tuttavia ottenerne i Bonus di Immortalità.
    Innanzitutto per divenire Adepti di Jashin (con i conseguenti Bonus che ne conseguono) è necessario soddisfare un requisito di 2000 punti esperienza totali e 3 Slot personalizzazione. Non necessariamente occorre far parte delle Calde Acque, tuttavia on-gdr bisogna entrare nella sua circoscrizione politico-geografica, e ciò è parecchio difficile senza essere intercettati dai ninja del Villaggio delle Calde Acque, che è il Villaggio che usa il Culto come Teocrazia. Tuttavia, se si sarà originari del Paese delle Calde acque, saranno necessari solamente 1200 punti exp. Il tutto deve essere autorizzato dai membri dello Staff, che potranno dare il permesso o meno di intercedere con Jashin. Questo "dialogo spirituale" deve avvenire attraverso una Personal Quest ambientata proprio all'"Altare di Jashin" dove si farà la conoscenza della testa di Hidan e Jashin (interpretato dallo Staff), potrà dare allo shinobi interessato la sua benedizione. Tuttavia il dio chiederà come prova iniziale di fede una vittima sacrificale (un pg/png ucciso e portato all'altare).
    La Personal Quest dovrà essere valutata dallo Staff, se non sarà ritenuta abbastanza per ottenere i poteri di Jashin si potrà ritentare dopo aver guadagnato altri 200Exp.
    Gli immediati vantaggi che il ninja otterrà fin dalla prima preghiera sono i seguenti:

    • Assoluta immortalità: nella scheda del fedele accanto al suo parametro "Resistenza" espresso in numeri, verrà aggiunta la dicitura "Immortale", cosicchè raggiunto lo 0 in un evento lo shinobi in questione sverrà per la stanchezza come un qualsiasi altro essere umano, ma non potrà essere ucciso in alcun modo dal momento che Jashin "incatenerà" l'anima dell'individuo anche al più misero e piccolo suo brandello ancora integro.

    • La benedizione permette di non subire cali di Resistenza a seguito dei colpi ricevuti. Ad esempio se subite l'amputazione di un arto, la vostra Resistenza non ne risentirà minimamente, anche se comunque il braccio non potrà più essere utilizzato se non lo riattaccate. N.B.: la Resistenza calerà comunque a seguito dei consumi dovuti all'utilizzo di Taijutsu e simili.

    • - Gli Jashinisti sono immuni ai danni ed ai malus dati UNICAMENTE da bruciature e veleni e soffocamento
      - Altri malus derivanti da fratture, disturbo del sistema circolatorio, amputazioni ecc... saranno calcolati normalmente, seppur non avrà bisogno di infermeria dopo l'evento

    • - Lo Jashinista non sarà immune da danni psicologici derivanti da Genjutsu

    • Lo Jashinista ottiene una rigenerazione superiore al normale, le sue ferite impiegheranno meno tempo a guarire.



    Prelevare il sangue della vittima


    La peculiarità principale di uno Jashinista consiste nell'ingerire il sangue di una qualunque vittima, di creare il cerchio spirituale di collegamento e auto-ledersi per far provare lo stesso dolore all'avversario.
    Tuttavia, per far sgorgare questo sangue, il fedele di Jashin dovrà utilizzare attacchi specifici, che a discrezione dell'arbitro, saranno utili allo scopo

    Tecniche Derivate dal Culto


    Stregoneria: Giudizio di Morte (Jujutsu: Shijihyouketsu)
    ShijihyouketsuA
    Più che una tecnica, questo viene considerato il rituale primordiale di Jashin. Basato sul principio di condivisione dell'anima, esso si suddivide in tre parti: raffigurazione sul suolo attorno a se stessi del cerchio mistico con un triangolo inscritto, ingerimento del sangue della vittima sacrificale, "suicidio" del Jashinista con medesima ripercussione sul bersaglio.
    La presenza di Jashin si fa sentire viva immediatamente sul corpo del fedele, che, una volta dentro il cerchio, muta l'aspetto del proprio corpo, divenendo completamente nero e con l'immagine delle ossa raffigurate da tatuaggi bianchi. Questa "trasformazione" è legata alla fede, e non ha nulla a che vedere col chakra interno dello shinobi. Stessa cosa vale per il rituale. E' semplice "fede"!
    Una volta ingerito il sangue della vittima, la sua anima viene legata a quella del Jashinista, il quale, con l'unico limite del restare all'interno del perimetro del cerchio descritto, può auto-ledersi e facendo ripercuotere il dolore o la morte sulla persona a cui è legato misticamente.
    Nel processo Jashin protegge il suo fedele, il quale non risente nemmeno di un ipotetico suicidio "riflesso"!
    Tipo: Jujutsu
    Grado: S
    Bonus Tecnica: +17
    Requisiti: Sangue della vittima ingerito
    Effetti:
    - Creare il collegamento spirituale tra il cerchio e la vittima consuma 70 unità di stamina e il suo mantenimento nei turni corrisponde a 50
    - La riuscita della creazione del cerchio (descritto con qualsiasi materiale, anche con la lama di un'arma) è data da Taijutsu, Agilità e Bonus della Tecnica
    - Il Sangue della vittima, precedentemente prelevato, verrà ingerito con una semplice descrizione degli eventi
    - A partire dall'ingerimento del sangue fino all'uccisione della vittima, la sua pelle muta in un nero corvino e delle strisce bianche compaiono all'altezza delle costole
    - Nello stato sopracitato l'anima del fedele di Jashin e della vittima saranno collegate, e il danno dell'uno lo subirà anche l'altro
    - Ogni attacco che il Jashinista rivolgerà a sè, per farlo ripercuotere sulla vittima maledetta, verrà normalmente calcolato in riuscita (questo perchè, statistiche permettendo, potrà essere fermato!)
    - Se un attacco auto-inflitto durante il collegamento dei corpi mira specificatamente ad un organo vitale (descriverlo nel post), questi farà subire all'avversario i normali e darà malus a discrezione del master sulla riuscita delle azioni future avversarie; se non decretarne la morte
    - I malus di cui sopra non si ripercuotono sullo Jashinista, in quanto presenta un corpo immortale
    - Se per un qualsiasi motivo il fedele di Jashin interrompesse il contatto fisico col cerchio descritto, non sarà più possibile danneggiare l'avversario auto lesionandosi, tuttavia la maledizione perdurerà, sarà necessario ritornare dentro al cerchio per poter sfruttare tale tattica masochista.


    Edited by Roy90 - 21/10/2021, 15:04
     
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