Sarakube in corsia! [Episodio #2]

[Quest Medica]

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  1. Kote
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    Nuova giornata nel buon vecchio ospedale del fuoco, ma solita storia per quanto riguarda la routine per i medici che ogni santo giorno si apprestano a mandare avanti la "baracca". Ninja ridotti a colabrodo in seguito alle missioni appena concluse, semplici civili vittime di attentati criminali o anche più semplicemente i soliti fissati per i combattimenti che non sapendo mai quando fermarsi finiscono per farsi del male "sodo" nelle consuete scaramucce quotidiane con i loro colleghi. La legge del più forte si fa sentire più che mai nel bellissimo e sfavillante Impero del Fuoco, ed anche se l'attuale direzione sembra aver messo in chiaro le conseguenze delle proprie azioni quelli che abusano della loro forza per imporre il loro volere nei confronti dei più deboli paiono non mancare mai. Questo cosa comporta? Maggior lavoro per quei poveri cristi che lavorano nell'ospedale. Beh, almeno i soldi pubblici non vengono spesi invano (?).
    Ma torniamo in tema... dicevo? Ah sì, solita giornata di routine per i medici dell'ospedale, ma non per il Jonin Sarakube Kazamura.
    In qualità di ninja medico non può non adempiere ad i suoi doveri di dottore non prestando servizio nella clinica del villaggio tra una missione e l'altra e nonostante il suo turno fosse iniziato in maniera piuttosto abitudinaria ancor prima che potesse dirigersi dal primo paziente da visitare ecco che ad intercettarlo come farebbe un esperto giocatore di rugby con un lancio a parabola (?) un'infermiera vestita con un camice tutto insanguinato ed i lunghi capelli biondi raccolti in una cuffietta attirò la sua attenzione parandoglisi difronte.

    - Sarakube-san, giusto? La prego, ho bisogno del suo aiuto! -

    Esclamò con tono abbastanza preoccupato nonostante l'espressione seria dipinta sul suo candido volto. Afferrandolo per una mano senza dargli tempo o modo di controbattere lo trascinò di peso alcuni piani più in basso, precisamente nell'ala dell'edificio adibita al pronto soccorso.
    Per tutto il tragitto la giovane infermiera che forse poteva avere solamente uno o due anni in più del medico con la fissa per i serpenti non si era apprestata a dire una singola parola, ignorando volutamente qualsiasi domanda o spiegazione che il giovanotto potesse rivolgerle. L'unica cosa che si limitava a fare era guardarlo dritto negli occhi di tanto in tanto facendogli capire che la situazione richiedeva la massima urgenza e che molto probabilmente se lei era giunta da lui con tutta quella foga stava a significare che solamente lui avrebbe potuto essere di una qualche utilità... o forse che era l'unico medico disponibile; difficile capire le intenzioni di una giovane donna oggi giorno. Soprattutto se c'ha il ciclo, anche se questa non sarebbe la situazione... o forse sì?
    Che fantasia che c'ho eh? :palm: si lo so, il post è una merda, però mi è presa così... che ci vuoi fare
    Comunque in questo post introduttivo limitati a descrivere l'inizio del tuo turno in ospedale fino a quando la tizia ti porta nella sala in cui si trova la fonte di tutto quel sangue che ha addosso. Non descrivere la scena, a quello ci penso io.
     
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  2. Shapechanger
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    Normale giornata, solito turno all'ospedale. Niente di particolare. Soliti pazienti, solite operazioni. Nulla che non avessi già visto o già fatto.
    Almeno finchè un'infermiera bionda coperta di sangue non mi si avvicinò. Quello non era uno spettacolo che non si vedeva spesso all'ospedale. Solitamente si cercava di evitare che il sangue imbrattasse gli abiti oltre lo stretto necessario. Era una questione di igene e, per lo più, di orgoglio professionale. Se un pazienze perdeva tanto sangue durante un'operazione, vuol dire che non stavi facendo bene il tuo lavoro.

    - Sarakube-san, giusto? La prego, ho bisogno del suo aiuto! -

    Avevo altri pazienti da controllare quel giorno, altre cose da fare. Tuttavia, un'infermiera non veniva a prenderti in mezzo al corridoio, coperta di sangue, senza un motivo. Qualsiasi cosa stesse succedendo, doveva essere grave, quindi non avevo tempo per discutere.

    Andiamo. Che sta succedendo?

    L'infermiera non mi rispose, si limitò a fare dietrofronrt afferrandomi per la manica e trascinandomi verso il pronto soccorso. Ovviamente, le tenni dietro. Cos'altro potevo fare? Se non voleva nemmeno parlarmi di quello che stava succedendo, il tempo doveva essere davvero al limite. Perciò rimasi zitto e mi lasciai guidare dall'infermiera verso la sala dove doveva trovarsi questa emergenza di cui non mi aveva parlato ma che la stava preoccupando moltissimo. Sperai di essere in grado di risolvera nel minor tempo possibile.

    Finalmente arrivammo davanti alla stanza incriminata. L'infermiera aprì la porta e io potei osserare la situazione al suo interno.

    Si, non è granchè, ma non ho avuto grandissimi spunti e ho problemi con il pc, quindi me la sbrigo in fretta prima che mi salga il crimine.
     
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  3. Kote
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    Non ci volse molto prima che i due raggiunsero la sala operatoria dove risiedeva il tizio che aveva perso così tanto sangue da imbrattare considerevolmente la sconvolta infermiera, tre o quattro minuti probabilmente, tuttavia in ambito ospedaliero codesto lo si poteva considerare un tempo sufficiente ad un paziente in condizioni critiche di passare a miglior vita. Eppure, per nostra grande fortuna, per il paziente incriminato non era ancora arrivata la sua fine.
    Giunti a destinazione le porte si spalancarono dando modo alla coppia di entrare, anche se l'unico a farlo fu esclusivamente il ninja medico. E l'infermiera? Sicuramente Sarakube si sarebbe posto questo quesito, e nel caso avesse portato la sua attenzione sulla ragazza l'avrebbe potuta trovare impietrita con le braccia incrociate e le mani a toccarsi le spalle; con la testa chinata a fissare il pavimento che celava parzialmente il disagio dipinto in volto. Occhi sgranati ed una bocca tremolante, segno di un'espressione che trasmetteva terrore ed angoscia come se il solo vedere nuovamente cosa si ritrovava in quella stanza le causasse uno collasso emotivo impedendogli di entrare. Ma cosa diamine era successo li dentro? Sarebbero bastati un paio di passi al giovane medico da battaglia della Foglia per capirlo...

    - Presto, portatemi altre bende sterili e cambiate quella dannata flebo! -

    - AAAAAHHHHH!!!! -

    - Dai non mollare, resisti! Stanno per arrivare a darci... eccoti finalmente! Sarakube-san quanto ci hai messo ad arrivare?! -

    Com'era possibile immaginarsi, la scena che il Jonin avrebbe avuto modo di vedere non era altro che quella di un uomo sulla trentina, quasi sicuramente uno shinobi di rango per lo meno Chunin considerando il suo vestiario, che completamente ricoperto di ferite di vario genere se ne rimaneva sdraiato su di un lettino in preda a dei dolori strazianti. Gli assistenti del dottore che stava cercando di medicargli le ferite erano addirittura arrivati al punto di legarlo per contenere le sue convulsioni, tuttavia ad una più attenta osservazione gli ematomi, le abrasioni e le ferite presenti sul corpo dell'uomo dai lunghi capelli neri e la carnagione pallida non sembravano essere così pessime da spiegare la copiosa quantità di sangue che aveva ricoperto buona parte del pavimento nei dintorni del lettino stesso.
    Solamene una volta che Sarakube avesse affiancato il dottore, un certo Kohaku che aveva operato lui stesso non molto tempo addietro, avrebbe avuto modo di osservare la terrificante ferita che, quasi invano, il medico stava cercando di sistemare con un non particolarmente efficacie Shousen Jutsu eseguito da chi non ha una ferrea capacità dei ninjutsu medici. Il dottor Kohaku era un eccellente medico del fuoco, ma in qualità di semplice civile non è che si fosse mai prestato molto alle arti ninja mediche; solamente in seguito a ciò che il medico Sarakube gli aveva fatto iniziò ad interessarsi a questo aspetto della medicina e nonostante i suoi sforzi non è che fosse particolarmente dotato. Ma non divaghiamo e torniamo alla disperata situazione in cui sono coinvolti i due medici.
    Completamente privo del braccio sinistro, nella zona in cui una volta doveva trovarsi l'attaccatura con l'arto adesso non vie era più nulla se non una macabra e singolare amputazione. Sembrava quasi che qualcosa fosse esploso dall'interno spappolando organi, tessuti, ossa e quant'altro.

    - Se continua a perdere sangue così non sopravviverà... Sarakube-san lei è un ninja esperto nei ninjutsu medici, giusto? Sicuramente conoscerà la Chikatsu Saisei no Jutsu con la quale è possible chiudere ferite come queste ed la perdita di sangue... la prego, mi aiuti! -

    Chiese con tono abbastanza preoccupato, quasi come se avesse cercato in ogni modo di trovare una soluzione al problema, ma non era in grado di risolverlo in altro modo se affidandosi alle sue capacità.

    Beh, cura il tizio come ti ha richiesto Kohaku. Sentiti libero di descrivere la situazione come meglio credi, come anche una volta fatto questo di aiutare il dottore a curare il resto delle ferite. Finito il tutto fermati che proseguo io ;)
     
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  4. Shapechanger
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    Non ci volle moltissimo per arrivare a destinazione, anche se, a onor di vero, dissi più volte all'infermiera di accellerare, se era una cosa tanto grave. Ma o era sorda, oppure aveva qualche grosso problema motorio causato dallo shock, perchè non accennò ad accellerare. Quando arrivammo a destinazione, entrai nella stanza per vedere che accidenti stesse succedendo di così grave.
    E mi trovai davanti il dottor Kohaku, che stava cercando di fare qualcosa con un Palmo Mistico non particolarmente efficiente. Era chinato su un uomo sulla trentina, forse un Chunin o uno Sp.Jonin, che si lamentava e gemeva sul lettino. L'uomo era pieno di ferite, ma non pareva messo così male. Kohaku, però, era indaffaratissimo.

    - Presto, portatemi altre bende sterili e cambiate quella dannata flebo! -

    - AAAAAHHHHH!!!! -

    - Dai non mollare, resisti! Stanno per arrivare a darci... eccoti finalmente! Sarakube-san quanto ci hai messo ad arrivare?! -

    Il tempo che 'linfermiera ci ha messo a portarmi qui. Se mi avesse direttamente detto dove andare, sarei arrivato prima. Che gli è successo?

    Mentre lo dicevo, mi avvicinai, in modo da osservare con più attenzione l'uomo. Si, era pieno di graffi, tagli, abrasioni, ematomi ed era pallido, ma non aveva ferite tali da giustificare il sangue che imbrattava tutto quanto. Almeno, finchè non notai la singolare amputazione dell'arto superiore sinistro. Per dirla in modo semplice, gli mancava il braccio, e sembrava quasi che fosse esploso.

    Che diavolo...? Si è avvolto il braccio nell carte bomba e le ha fatte saltare?

    Kohaku non aveva tempo per spiegarmi, ovviamente.

    - Se continua a perdere sangue così non sopravviverà... Sarakube-san lei è un ninja esperto nei ninjutsu medici, giusto? Sicuramente conoscerà la Chikatsu Saisei no Jutsu con la quale è possible chiudere ferite come queste ed la perdita di sangue... la prego, mi aiuti! -

    Io ero già giunto alla stessa conclusione. La ferita era orribile e praticamente impossibile da chiudere con i normali jutsu medici. Serviva la Creazione Rigenerativa, solo che normalmente non era possibile eseguirla da soli. Nella maggior parte dei casi, servivano cinque ninja che focalizzavano il loro chakra insieme. Per fortuna, io ero un ninja medico con i controcazzi, quindi potevo eseguire quel jutsu da solo. Avrebbe richiesto tempo, però. Presi un po' di sangue dal paziente e mi preparai ad eseguire il jutsu. Avrebbe richiesto, ad occhio, un terzo del mio chakra.

    Tienilo in vita finchè non ho finito e tornerà come nuovo. Più o meno.

    Appoggiai il palmo non sporco di sangue sul paziente e cominciai a eseguire la Creazione Rigenerativa. Il chakra prese a scorrere attraverso il mio braccio verso il corpo del paziente. Ci avrebbe messo un po'. Non era una cura veloce e rapida come il Palmo Mistico. Era potente, profonda e totale. E per questo, richiedeva il tempo necessario a corpo per tornare al massimoi della forma. Se sopravviveva un altro minuto, la tecnica avrebbe riparato tutti i danni. Dovevo solo resistere un altro po'.
     
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  5. Kote
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    Com'era prevedibile Sarakube fu in grado di richiudere egregiamente la problematica ferita che inesorabilmente avrebbe portato alla morte quel ninja della foglia. Gli ci volse un pò di tempo ed un'immane quantità di chakra che finirono per stancarlo sensibilmente, ma grazie al supporto di Kohaku e degli infermieri che si occupavano di mantenere in vita il paziente il Jonin ebbe modo di concentrarsi unicamente sul richiudere quella ferita e farlo senza particolari problemi.
    Scampato il pericolo finalmente la tensione che aleggiava nella sala operatoria iniziò ad allentarsi e mentre il dottore si asciugava la fronte e faceva segno ad alcuni degli infermieri dietro di lui di fare un pò di pulizia e portare altre bende si prestò a dare qualche spiegazione all'ultimo arrivato.

    - Non è andata esattamente così. Quando è arrivato qua aveva entrambe le sue braccia e non aveva segni di carte bomba attaccate addosso o cose del genere, tuttavia non appena ho iniziato a curargli una delle ferite che aveva sulla spalla sinistra con il Palmo Mistico è come se qualcosa avesse fatto reazione. Il braccio ha iniziato ad assumere una strana colorazione rossa molto intensa, il paziente ha iniziato a gridare come un ossesso e nel giro di pochi istanti il braccio è esploso. Dall'interno verso l'esterno considerando tutto il sangue ed i brandelli di carne che vi erano fino a poco fa sparsi un pò ovunque... -

    Concluse con un'espressione piuttosto raccapricciante dipinta in volto, ma mantenendo comunque una certa compostezza sia nella sua voce che nel suo atteggiamento. Non era una cosa da tutti i giorni assistere ad un episodio del genere, eppure quel Kohaku era riuscito a mantenere i nervi saldi e, per quanto possibile, a trovare una soluzione in tempo ed impedire al paziente di morire tra le sue mani. Non poteva di certo competere con Sarakube nelle arti mediche ninja, ma comunque non era da mettere in discussione le sue qualità di giudizio e capacità di osservazione.

    - Il fatto è che non ho la più pallida idea di cosa sia successo.
    Se non ti dispiace mi piacerebbe averti al mio fianco in questo caso per riuscire a fare luce sulla faccenda. Le tue conoscenze della medicina ninja potrebbero aiutarmi molto dato che ho la netta sensazione che la cosa abbia a che fare con questo... -


    Finì esponendo la richiesta al giovane collega, per poi portare l'attenzione sul paziente che nel frattempo pareva essersi calmato ed aver riacquistato un pò di colore.
    Una volta che Sarakube avesse accettato o meno la proposta di Kohaku, questi, supportato dal resto degli infermieri ed eventualmente dal Jonin, si sarebbe premurato di finire di curare il paziente e poi iniziare a capire cosa diamine fosse successo e perchè quel braccio gli era esploso sotto gli occhi di punto in bianco.
    Scusami per il ritardo :sob: dunque, libero di accettare o meno la richiesta. Se rifiuti... bhe, devi finire con un post dove ritorni a tuo normale lavoro di medico di turno con tanto di visite ecc ecc, anche se spero che tu non lo faccia :fury: in caso procedi con il raccontare come finite di curare il tizio e come capite cosa aveva. Puoi benissimo dire che ti metti a fare test clinici, interroghi il paziente o cose del genere, ma tieni in considerazione che comunque la patologia che l'ha portato a fargli esplodere il braccio deve essere correlata alle arti mediche ninja. Il resto sta a te
    Visto che sei mod assegnala tua a me l'exp, ma tieni di conto la fascia di grado genin.
     
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  6. Shapechanger
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    Decisamente, quello era stata l'operazione più semplice da eseguire tra le numerose che avevo fatto. Quantomeno molto più semplice di quando avevo dovuto curare Kohaku. Loro lo mantennero in vita quel tanto che bastava a permettermi di inizizare la procedura, e io lo rimisi a nuovo. Certo, con un braccio in meno, ma comunque più o meno in salute-

    Appena finito di rigenerarlo, Kohaku si rilassò e mi spiegò che accidenti gli era successo.

    - Non è andata esattamente così. Quando è arrivato qua aveva entrambe le sue braccia e non aveva segni di carte bomba attaccate addosso o cose del genere, tuttavia non appena ho iniziato a curargli una delle ferite che aveva sulla spalla sinistra con il Palmo Mistico è come se qualcosa avesse fatto reazione. Il braccio ha iniziato ad assumere una strana colorazione rossa molto intensa, il paziente ha iniziato a gridare come un ossesso e nel giro di pochi istanti il braccio è esploso. Dall'interno verso l'esterno considerando tutto il sangue ed i brandelli di carne che vi erano fino a poco fa sparsi un pò ovunque... -

    Notevole che fosse sopravvissuto fino a quel momento. Kohaku poteva non essere un gran ninja medico, ma di sicuro era un ottimo medico.
    Quanto al paziente... quello che Kohaku aveva descritto pareva un qualche tipo di trappola. Non ne vedevo il senso, però. Imporre quella specie di... sigillo esplosivo durante una battaglia era poco pratico. Se volevi qualcuno morto, e avevi il tempo di mettergli una roba del genere in corpo, lo uccidevi e basta. A meno che non ci fosse un secondo fine dietro quella mossa... ma quale?

    - Il fatto è che non ho la più pallida idea di cosa sia successo.
    Se non ti dispiace mi piacerebbe averti al mio fianco in questo caso per riuscire a fare luce sulla faccenda. Le tue conoscenze della medicina ninja potrebbero aiutarmi molto dato che ho la netta sensazione che la cosa abbia a che fare con questo... -


    E' decisamente sospetto. Non ho mai sentito parlare di una tecnica o di uno strumento che agisse in questa maniera, ne riesco a pensare a un suo utilizzo pratico. Sembra più un sistema per impedire che il soggetto scappi più che un modo per ucciderlo. E'... strano. Dobbiamo andare a fondo di questa faccenda.

    Osservai un attimo il paziente, cercando di ricordarmi se l'avevo già visto da qualche parte. Solitamente ho buona memoria per le facce, e averlo visto, anche solo una volta, mi avrebbe sicuramemte ricordato qualcosa. Non mi sembrava di conoscerlo, però. Poteva non voler dire nulla, a conti fatti.

    E' decisamente meglio se indaghiamo sulla faccenda. Per prima cosa cerchiamo di capire cosa ha scatenato l'esplosione, e dopo lo interrogheremo... aspettiamo un attimo, il tempo che si riprenda un po'. Non mi pare in condizione di rispondere alle domande, ora come ora.

    Detto questo, mi chinai sul moncherino, osservandolo con attenzione e cercando tracce di qualsiasi cosa che potesse provocare un'esplosione simile. Anche se probabilmente era stata usata una tecnica, magari aveva lasciato delle tracce. Non si poteva mai sapere cosa un po' di spirito d'osservazione poteva fare. Poi iniziai ad analizzare il paziente. Niente cure, per il momento. Potevano esserci altre sorprese. Invece, iniziai a ispezionare meglio quello che restava delle altre ferite, per capire cosa gli fosse successo. Aveva combattuto? Oppure erano segni di tortura? Esperimenti medici illegali? Poteva essere qualsiasi cosa. Mi bloccai un attimo, rivolgendomi a Kohaku.

    Senti, non è che puoi sostituirmi nel mio turno? Oppure trovare qualcuno che lo faccia? Qualsiasi cosa abbiano fatto a questo tizio, ci vorrà un po' per scoprirla. E potrebbero esserci altri problemi. Non credo di poter fare il mio turno come al solito.

    Aspettai che Kohaku mi desse l'ok prima di ricomiciare le mie ispezioni. Qualunque cosa fosse successa a quel tizio, era meglio scoprirlo, e scoprirlo in fretta, prima che arrivassero altri come lui. Pur con tutta la mia esperienza e abilità nelle arti mediche, non avevo chakra infinito. Ad un certo punto semplicemente non ce l'avrei più fatta. Quindi, evitare che la situazione si ripetesse era, per il momento, la mia maggiore priorità.

    Non sono più mod Kote :asd: Non posso darti exp.
    Ad ogni modo, non potevo rifliutare :asd: Sarakube preferisce prevenire che curare, quindi scoprire cosa sta succedendo e impedire che avvenga ancora per lui è meglio di aspettare che si ripeta una roba del genere.
     
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    Prima che assegni l'exp, volevo chiedere una cosa. Ma l'exp da Genin è per Yang?
     
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  8. Kote
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    Già è vero non sei più Mod :palm: che fesso che sono. Cmq la quest medica finisce qui, la continuiamo mese prossimo in un'altra. Beccati 55 punti.

    @Kerbe: no, è per il Genin che devo ancora postare. Se trovassi il tempo per postare la PQ introduttiva sarebbe attivo da un pezzo, uffa... :sob: cmq anche io mi prendo il minimo +5.
     
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    Mi spiace Kote, ma finché la scheda del tuo pg non è accettata o per lo meno esistente, non possiamo darti l'exp. Ne ho già discusso con Fury.

    Secondo poi, non puoi assegnarti l'exp da solo, trattandosi di una PQ Quindi prendi il minimo+4 da dare O a Chul-Moo O Yang. Mi spiace ma capisci da te che non è possibile una cosa del genere.
     
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8 replies since 29/4/2016, 07:21   162 views
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