Un pezzo inutile di ME! Capito? ME! SOLO ME!

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    - AAAAAAAAAAAAAH, che dannato relax. Ci vuole proprio una bella trombata dopo una notte di sane botte, ne? -

    Sghignazzo. Così, perché la semplicità di quelle risate equivale a quella del cavolo che me ne frega che l'alba e quelle strane goccioline di rugiada baciano i miei addominali. La vastità del cazzo che ce ne frega si nota addirittura da come piazzo le manine belle belle e grosse come una cisterna dietro la zona del collo posteriore, dove c'è la cervicale. Le sento, quelle goccioline che arrivano sia sulla mia schiena che sulla mia pancia. Ed anche le sue ditine sul mio bicipite. Se no, perché lo avrei contratto allo sproposito? EHEH.

    - Wfff. Sì, pure troppo... Devo dire che ci vogliamo davvero pure troppo bene... Ma non ci siamo mai dette ti amo. -

    E, per istinto, le vado ad adagiare il ditino indice della mano sinistra - quella libera - sulle labbra. La conosco pure troppo bene. Sì, forse mi ama, anche perché stiamo assieme a fare queste cose da circa due anni, per una strada di periferia o su un letto rimediato grazie alla bontà dei nostri Kami, ma non ci siamo mai dette quelle due parole. Beh, forse perché me ne batte le palle dell'amore, non mi interessa proprio un bel niente di sapere che lei mi ama. Anche se ci fidanzassimo, ma che minchia mi interessa a me. Per un anello? Ma che me ne frega davvero, so solo soldi buttati in un cesso tirando lo sciacquone.
    Le lascio solo un bel sorriso ed un bacio sulle labbra, ruotando agilmente il mio corpo come solo i miei addominali superiori sanno fare. Lei sa quel che provo. Io so quel che prova quel cespuglietto albino un po' piattino ma sotto sotto con una bella terza da cucciola, con quei lunghissimi capelli bianchi e quegli occhi rossastri. Oh, sarebbe una cattiva perfetta. Ma io me la scopo e ci passo le giornata, quindi potete anche leccarmela ed andare affanculo.
    Alla fine quel bacio è durato tipo un minuto abbondante. In due abbiamo più polmoni di chissà quale cazzo di umanello inutile che ci passa di fianco e pensa chissà che cosa. Sì, esatto, due fregne lo hanno fatto su una strada pubblica e non gli importa di farti vedere il culo o le tette. Te, gira al largo prima che ti sfondo di botte. Oh, come mi piace cercarmi le botte. Fottutamente divertente, menare gente per il gusto di farlo e poi andarsene come se fosse niente. Le tipiche risse da saloon.
    Beh, poco ce ne frega a noi. Ci siamo già rivestite, dopo aver raccattato quegli abiti da lì vicino. Saranno sì e no le sei, mio padre mi aspetterò per la colazione. Dormito, zero, come al solito. Stanca morta, con un paio di lividi, un taglio ed ancora il sapore delle sue labbra sulle mie. Altro? Mh, sì, sono comunque una fregna indescrivibile. Separarci è come un delitto. Sotto sotto, Chun la amo. Ma manco glielo dico, tanto lei lo sa. Son due anni che conviviamo e convi-scopiamo dove più ci pare e piace. E poi non è amore, ma che straminchia sto dicendo, perché impazzisco di tanto in tanto quando la vedo sculettare via?
    Mamma mia ha pure un culo che è due favole e mezzo. Sto sbavando. E non mento a dire che sbavo mentre mi sto rimettendo il reggiseno... Ma a che mi serve? Ormai me la sono fatta oggi, casa non è molto lontana mi pare. Forse mio padre mi rifilerà uno schiaffo in testa. E' l'alba e non mi son fatta vedere da un botto. Ah beh, mi prenderò schiaffi!
    Nawh, forse no, tanto mio padre è un bonaccione con me. Mi vuole bene. Son l'ultima donna che gli è rimasta, tipo. Per questo diciamo che anche io gli voglio un bel po' di bene. Ed è immensamente meglio di quanto mi ricordassi. E' un tenerone, molto meglio di quando quel cancro di mia madre era viva. Ma beh, che devo pretendere da una tossica!
    Intanto io cammino, con quei piccoli passi, con quelle gambe lunghe che mi ritrovo e quelle cosce che sembrano un cazzo di barile l'una. E nulla, mi faccio quei due isolati che mi separano da quella porticina di legno del monolocale in cui abitiamo io e lui. Ed il mio divano mi aspetterà, almeno potrò riposarmi un pochino. La schiena comincia a darmi fastidio ed ho sonno. Per tutti i Kami che palle.
    Insomma, pochi minuti ed ecco che mi ritrovo davanti alla porta di casa, tutta bella e tutta allegra e decido come mio solito di aprirla senza sfondarla. Manco fosse ovvio, mio padre era già lì ad aspettarmi. Sapevo già che sarebbe rimasto lì ad aspettarmi. Ma che me ne frega. Gli sorrido, tanto so che mi vuole bene e che non se la prende. Ormai mi conosce e non me ne batte proprio! Lui non fa nulla se non sorridere a malapena a sua volta.

    - C'è la colazione sul tavolo. Io devo andare a lavorare... Come è finita? Devo prenderti qualcosa in farmacia? -

    - N-No... Grazie papà... Vai pure, ci penso io. -

    E' praticamente un amore. E gli voglio troppo bene per far qualcosa contro di lui. Sorrido, anche perché mi viene facile solo assieme a questa sottospecie di vecchietto con un po' di pizzetto messo malissimo e dei capelli tagliati anche peggio. Beh, almeno una carezza cerco di fargliela, tanto non sfugge mica via. E poi ho le mani veloci e grosse quasi quanto un cantiere. Quel sorriso sghembo col labbro mezzo pestato, lo sbatti che non c'ho. E me ne vado a mangiare e dormire, che son stanca. No, non perché io e Chun siamo praticamente due finte fidanzate, ma perché incassare e dare pugni stanca. Cazzo, l'ematoma sull'addome mi da fastidio mò.
    Eh ma mannaggia ai Kami, alle mie palle sul petto chiamate tette ed a quello stuprato mentale. Beh, almeno ho vinto. Ma fa male, che palle... Forse mi serviva la cremina miracolosa. Beh, basterà il ghi-MAPORCAPUTTANA CHE FREDDO. VI A EFFE EFFENCUUUUUULO. Maledizione. Sono cretina.
     
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    Ma quanto straminchia ho dormito? Boh, a svegliarmi è una porta. Minchia, abito in un monolocale e la porta è a tipo cinque metri da me. Ed io sono sul letto in camera! Odio 'sta casa. E' più piccola del buco lì sotto. Per tutti i Kami, che schifezza. Puzza anche, nonostante la fottutissima finestra aperta. Mi sa che è mezzogiorno, o qualcosa del genere.

    - EEEEEEEEEEH. MA CHI MINCHIA SEEEEEEEEEEEEI? -

    Non posso fare altro che strillare dalla camera mentre ci impego almeno sedici giorni per tirare su quei due dannati colossi di chiappe che mi ritrovo e che mi devo trascinare fino alla porta. Talmente ero stanca mi son pure spogliata quasi del tutto. Beh, più o meno, visto che ho comunque il reggiseno e le mutandine. Ovviamente, rosso fuoco. Sono fottutamente sexy anche in intimo.
    Cerco di spiare dallo spioncino, perché non si sa mai che in realtà esso sia un cavolo di assassino ingaggiato da un dannato rosicone castoro che ha perso tipo un paio di mesetti fa o qualcosa del genere. Ma no, la prima cosa che mi becco davanti è il suo sorrisino. Il tutto mentre la sento blaterare robe completamente a caso.
    E, guarda te, pure io mi ritrovo a blaterare robe a caso, insomma, stiamo strillando cose insensate dall'altro capo di una porta di legna sbattendocene del cazzo di vicinato. Il tutto mentre la mia fottuta lingua freme. Ma che palle, prima o poi non mi verrà voglia di limonarla su una lavatrice quando la vedrò! Ormai mi stufo. Ma beh, tanto mi piace. E se piace a ME che me ne frega.
    Insomma, le apro la porta che manco una mignotta e la accolgo come al solito. La piglio di peso, fanculo la porta che sparisce tipo un maronne calcio - ah, sì, belli i miei roundhouse kick, si chiamano maronne kick apposta (?) - e giù col limone duro. Vai di slinguazzata violenta sul muro con quell'albina che è più gnocca di chissà quale cazzo di cosa vi possa venire in mente. Anche se fossi etero me la farei, maledizione.

    - Sì ma staccati. E che cazzo Hong, mi stai incollatissima! Ho capito che ti piaccio, ma per tutti i Kami e per le mannaggie, dammi tre- MACHEDIAVOLO! -

    Si capisce che la ho baciata di nuovo? No? VERO! PERCHE' LE HO PRESO LE TETTE, STRONZI! SON SOLO MIE QUELLE, SCHIFEZZE IGNOBILI!
    Oh, ok. Ci voleva. Comunque sì, le sue due tette giganti sono soltanto mie. Visto che me la trombo io, quindi sucate e baciatemi i piedi. Insomma, dopo un po' la lascio, perché porella anche lei ha bisogno dei suoi spazi e di rigenerarsi le unghie. Sembra così fresca e tenera ogni volta che la vedo. E profuma sempre, porco Arceus (?), cosa che io di solito non so fare.

    - Ho l'avversario del tuo prossimo incontro. Non è che manca molto, vero? -

    Spallucce. Ah, sì, Chun mi fa pure da manager per entrare nei professionisti. Ma son professionisti, poi? Non è che mi stanno pigliando per il culo per colpa delle botte che ho preso in testa da chissà quanti anni? Boh, in ogni caso se ne sta occupando lei ed anche bene a quanto pare. Boh, il ring sembra legale, quindi nel dubbio c'ha ragione.

    - A diventare professionista? Minchia ne so, ragazza mia. Però tu sei troppo gnocca... -

    E così, robe, perché altro da fare non ho se non pigliarla e farle le coccole. Ed a lei piace davvero da morire, perché sono di una tenerezza quasi infinita. Ah, ma voi non mi vedrete mai farle le coccole, figli dellammerda, perché siete tutti inutili e ci sono io e soltanto io. Mpf! Insomma, le ho fatto solo una piccola carezza sulla testolina. Niente di più, ma dovete comunque ingelosirvi perché IO SONO IO.
    Insomma, quel che succede è il cavolo di nulla. Che io faccio quel che di solito faccio nel pomeriggio: allenarmi. Sì, per culo ci siamo comprati una panca ed una quantità di pesi che non sta nè in cielo nè in terra. Ma soprattutto IL MALVAGISSIMO MANICHINO. Mamma mia, quando menava mio padre mi faceva vorticare le ovaie che manco boh. Ma va beh, ora lo meno io a sangue di legna quindi get fucking rekt scrub. Beh, se lo merita, il bastardo girava e tirava una stecca tremenda a mio padre. MIO padre, non il tuo. Il tuo è uno schifoso.
    Insomma, quel che passa di pomeriggio in convento è sempre lo stesso. Io la piglio e mi faccio insegnare come strafiga si cucina, perché ragazzi è una cosa tremendamente DIFFICILE. No, c'è, non è chiaro quanto mi venga impossibile cucinare. Ogni volta che faccio le uova escono tipo al contrario e robe terribili. Almeno la mia scopamica sa cucinare, quindi il pranzo di solito lo fa lei. Ma oh, io voglio imparare a cucinare. Ed anche a pisciare in piedi, che cosa maschiaccia non è?
    Ho cucinato il pranzo. E son dannatamente terrorizzata.

    - Allora? -

    - Fai sempre schifo a cucinare. Sei sicura che vuoi imparare? Non ho mai visto nessuno scuocere gli spaghettini da Ramen, tu sei un fottuto caso umano Hong, mannaggia. Fa schifo sta roba! -

    - Grazie, Graziella e GrazieAlCazzo però Chun, minchia, insegnami! -

    - Sei da prendere a mestolate sul culo finché non ti diventa rosso come le fiamme del maledetto inferno che c'ho nella bocca! Ti ho detto, per cucinare gli spaghettini non ti serve nulla se non un timer o una lingua. Figa, sembra che tu abbia una lingua fatta di sassi o una sveglietta rivolta al contrario! Dai, su, dopo usciamo e mangiamo fuori. -

    - Ma io voglio imparare! Comunque sì. Ho voglia di una bisteccona, tanto pagano loro, PUAHAHAHA. O li sfondo di pugni... OH. Dopo dobbiamo trovare una rissa, devo far del male a qualcuno, ho un livido sull'addome che me lo rovina. -

    - EH? Ma sei scema? Beh, allora, sai che ti dico? Che ti do un calcio io sull'addome. Pesta me, se hai le fottute palle! DAI! DAI! Anche se mi apriresti in due... MA EHI, mi piace farmi aprire da te! Comunque... Mettiti sulla panca, che questa roba deve finire nel cesso. -

    Non so cucinare, ma almeno so sollevare pesi. E' la cosa che mi riesce meglio, se no come faccio ad avere un corpo del genere? Beh, dopo il ben più classico dei pranzi rivoltanti - lasciatemi comunque imparare a cucinare, brutte merde amorfi - ecco che vado a fare quel che più mi rilassa, piace, pompa, rende incredibile, fa eccitare da morire la mia ragazza e chealtricazzi devo aggiungerci? Boh.
    Rimane comunque il fatto che non so cucinare.
    Vi odio.
     
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    Questo è il mio pomeriggio. In pratica per due ore cerco di cucinare un pranzo decente ma finisce dritto dritto nella toilette di casa mia e nulla. Per il resto sto assieme alla mia piccolina o faccio pesi. Oh, ho una vita meravigliosa. Vergognatevi della vostra, sempre in giro a non fare un cavolo, qui la regola è allenarsi e farlo tutto bene. Quindi, fatemi una bella... Sì, ok.
    Allora, ciò che succede è semplice: piglio quella panca mezza sfasciata con i cuscini mezzi danneggiati e mi ci butto sopra. Prendo i pesi, carico a settanta, pure ottanta chili se c'ho sbatti, e vai coi sollevamenti. La prima cosa che sento sempre sono i miei muscoli che mi fanno un male cane. E ciò mi fa impazzire. No, davvero, mi da sia sui nervi sia mi piace davvero troppo. Perché più fan male, più sento di diventare forte, ma ovviamente fanno male porco Arcanista.
    In tutto ciò, ogni tanto anche lei si mette a fare pesi. E quando la vedo io mi devo fermare ed aiutarla. Non perché lei sia debole - ha già fatto un paio di culi in qualche rissa - ma perché è di un amore quando mugugna che non riesce ad andare oltre i venti chili che boh. Sembra Kawaii. Le mancano solo le stelline agli occhi e troiate di sto genere. HA! MA LEI E' LA MIA di ragazza! MIA! Anche se non stiamo assieme.
    Comunque, poco sbatta che c'ha lei ed ecco che mi ritrovo sulla panca a sollevare pesi. Quanti sono? Tipo, sessanta, perché oggi non ho proprio voglia di far ste cose di tanto in tanto. Beh, regà, mi son presa un paio di cazzotti in faccia ed ho un ematoma sull'addome CHEMANNAGGIAIKAMI MI STA TOCCANDO.

    - MA CHE CAZZO CHUN. STO MORENDO. -

    E lo può vedere da quella fottuta smorfia di dolore che mi ritrovo sulla faccia in questo istante. Dannata cagna! La odio quando si prende troppa cura di me, visto che comunque ci ha passato le sue due maledette dita su quell'ematoma in questo momento ed io sto sollevando sessanta chili coi pettorali. Ma no, cazzofiga, non sembra rendersene conto. E MI E' SEDUTA DI FIANCO.
    La sento pure che sghignazza divertita alle mie parole! Son le volte che mi viene voglia di ficcarle il bilancere nel culo! Ma alla fine non lo faccio, perché sembra dannatamente tenera quando lo fa. Beh, anche per oggi si salva la vita. Però niente, la guardo comunque dannatamente male. Ed appunto quella si ferma, quasi gelata dai miei occhietti. Benché non sia maledettamente incacchiosa e lo può vedere sicuro.
    Ma beh, la ragazza lo sa che le voglio bene. E si è parata le chiappe così. Ah, lo sapete che LA TIPA CHE MI FACCIO SOLO IO ha delle chiappe da angelo dei costumini da bagno? Insomma, è un fottio sexy e quelle chiappe tipo mi fanno andare quasi fuori di giri. C'è, ci sbavo sopra, e noi no. Se ci provate vi faccio perdere i denti, maiali.

    - Dai piccina, su. Dopo prendiamo la pomata. -

    - GRN. NO. GRR. -

    Non è incavolata, ma si sta sforzando un bel po' a pomparsi. E lo fa accanto alla sua migliore amica barra ragazza prossima e futura. E lo sa che ciò la fa letteralmente impazzire. Che dire, ama QUESTA donna muscolosa. Ama ME. Non voi, succhiate! Ed appunto già le sue mani si son piazzate sui pettorali, anziché su quel maledettissimo ematoma. E le ammicco, mentre sto già cominciando a sudare come una cammella.
    Questi sono i miei pomeriggi. Questo è quello che io faccio. Allenarmi praticamente quattro ore del pomeriggio tutti i pomeriggi. Ma questo è il minimo se voglio diventare una picchiatrice professionista, una combattente di arti marziali miste. Oh, giusto, oltre a menare a pugni ignorante quando devo combattere seriamente uso le arti marziali miste.
    Ed ecco come mai se ne esce sia quel manichino sia un mio buon amico che mi da spesso e volentieri una mano. Non solo perché ha un ring tutto suo nelle zone più chine di sorrrrrrrdi (?) di Taki, ma anche perché è tipo strabravo in queste cose. E mi ha insegnato un paio di bei trucchetti tremendamente fighi con cui posso anche sfasciare arti. E' troppo figo. E mi sa che vuole provarci con me, ogni tanto mi palpa le tette, ma gli ho già detto che mi piace la topa e sto con una.
    Insomma, andiamo avanti. Sollevo pesi in tutta tranquillità, facendo quei sollevamenti che mi stanno praticamente sfondando i muscoli. Cavolo, allenarsi il giorno dopo una scazzottata non è amorevolissimo. Consiglio per voi inutili: non allenatevi. Specialmente dopo aver fatto a cazzotti con qualcuno. E lasciatemi le vostre donne: nonostante tutto se dico a Chun che mi sono fatta un'altra me la da. Quindi, fuori dal cazzo.
    ALLORA. Io stavo ancora facendo pesi, perché oltre quello difficilmente vado, e la tipa comincia a parlarmi di robe. Di come le stiano sulle ovaie vorticose i suoi, di come voglia andarsene di casa ma di come sia ancora troppo giovane. Abbiamo sedici anni sia io che lei, quindi le pare che siamo piccoline. Ma oh, la prima volta l'abbiamo fatta a quattordici, sei fessa? E niente, finiamo per andare a parlare di lei.
    Le piace confidarsi con me. Ed a me piace che lei si confidi con me, quindi ci sta come cosa. E sorridiamo, alla fine, benché tirare su questo cazzo di bilancere sfonda tutta me manco fossi chissà quale grissino. Maledizione della maledetta quanto pesa! Forse ho caricato troppo, ma oh, sticazzi. Guarda che belle bocce che ho.
    Passa il tempo, quelle ore trascorse in tutta calma a faticare come una fottutissima matta mentre l'altra ogni tanto sollevava qualche piccolo pesino ed ogni tanto mi parlava della ragazza con cui dovrei picchiarmi per l'incontro dei semi-professionisti. E magari tra un po' ci entrerà davvero nei professionisti. E sarebbe piuttosto bello.
    Insomma, si è praticamente fatta sera e si sono agghindate un pochettino tutte e due. Era da una settimana, più o meno, che non uscivano insieme. Certo, lei ed amici miei e suoi per una cenetta e qualcosa del tipo uno spettacolino da qualche parte, ma alla fine era da tanto che non mi lasciavo coccolare. Sento le sue ditine sul mio braccio destro che, ovviamente, fletto. Le faccio allegramente sentire i miei bei bicipiti grossi come una casa, mentre sghignazza.

    - Piacciono, eh? Sai. E' da un po' che non usciamo io e te... Dopo lo spettacolo guardiamo un film dal Nonno? -

    Affettuosamente chiamo "Nonno" il signor Xinjho. Ed i suoi film sono una figata infinita. Tette. Pugni. Sangue. Botte. Risse. E nulla di più, solo un monte di robe assurde che sia io che Chun adoriamo. E ci sta un botto fare 'ste robe, prima uscire coi nostri amici, poi film da lui, poi dormiamo. O scopiamo e dormiamo, tanto facciamo quello. E Xinjho, benché sia abbastanza povero, grazie alla videoteca s'è fatto i soldi per una casetta non troppo male. E mio padre sa che mi tratta come una nipotina.

    - Ci sto... E... S-Sì, uno di questi giorni.. Andiamo assieme ad un ristorante? Anche se... Sai che non possiamo uscire come due fidanzate. Non so se mi spiano... -

    - Hai paura di un monte di puttanate. Prima o poi li prendo a pugni ed andiamo a convivere. Sai cosa provo per te. -

    - Sai cosa provo per te. E... No, ti prego, niente pugni. Sono i miei genitori, non i tuoi... E comunque mi fanno impazzire. -

    E sentire le sue labbra sulle mie è un'estasi. Un'estasi di piacere immenso che solo IO posso provare.
    Bene, ora vi siete fatti i cazzi miei di una giornata qualsiasi. Colazione, dormo, mi sveglio, provo a cucinare, mi alleno, esco con ragazza ed amici, scopo e dormo o dormo e basta. Tranne quando combatto.
    Vi piace la mia vita? A me sì, quindi, LECCATEMI IL CULO.

    xoxo, your favourite bitch.
     
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    Io vengo dalla luna che il cielo vi attraversa e trovo innopportuna la paura per una cultura diversa

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    Allora, premetto che ho aperto la P.Q per curiosità.
    Nico, ognuno può avere il suo stile narrativo, ma in un gdr a tema Naruto, per quanto mi riguarda cose come...

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    Si capisce che la ho baciata di nuovo? No? VERO! PERCHE' LE HO PRESO LE TETTE, STRONZI! SON SOLO MIE QUELLE, SCHIFEZZE IGNOBILI!

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    CITAZIONE
    Ma io me la scopo e ci passo le giornata, quindi potete anche leccarmela ed andare affanculo.
    Alla fine quel bacio è durato tipo un minuto abbondante. In due abbiamo più polmoni di chissà quale cazzo di umanello inutile che ci passa di fianco e pensa chissà che cosa. Sì, esatto, due fregne lo hanno fatto su una strada pubblica e non gli importa di farti vedere il culo o le tette. Te, gira al largo prima che ti sfondo di botte. Oh, come mi piace cercarmi le botte.

    ...sono un pugno nell'occhio.
    Perché?
    Perché le volgarità possono starci nel parlato o nel pensato se il personaggio ha una psiche particolare, ma non nel narrato. Senza contare che questo stile crea confusione con espressioni che rasentano il dialettale o il gergo ristretto (come "rekt" o "xoxo... bitch..." ecc.)
    Questo lo fai anche con Inohana e ripeto ci può stare se il pg parla in un certo modo (ricordando il caro psicolabile Faust o altri "cattivoni"), ma é fuori luogo nella narrazione e mi sorprende come nessuno te l'abbia fatto notare prima.
    Per queste ragioni ti do il minimo d'exp del tuo grado sperando che possa essere costruttivo
     
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