Lo Spirito Ardente

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    Il Tuono

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    Dopo essere diventato Sentinella, uno dei miei numerosi compiti era quello di cacciare. Non ero ancora abbastanza esperto da poter viaggiare al di fuori del paese per degli incarichi, ma potevo comunque essere utile. Ma prima, dovevo imparare i fondamenti del'utilizzo del chakra elementale. Non era esattamente fondamentale per diventare dei guerrieri potenti, visto che Andras, per esempio, non ne faceva uso, ma Andras era un caso particolare. Scar per esempio aveva elementi e li utilizzava anche piuttosto bene, quindi mi pareva una buona idea provare.

    Potevo anche essere possessore di una qualche arte innata: molti guerrieri di Ishivar avevano queste strane abilità innate che gli permettevano di mescolare più elementi al fine di ottenerne un terzo. I miei genitori non erano guerrieri, quindi non potevo sapere se uno di loro portava i tratti necessari a farmi sviluppare una qualche abilità innata, ma era sempre meglio essere sicuri.

    Per scoprire qualche elemento fosse in mio potere, mi recai fuori dal mio villaggio. Avevo sentito storie sui ninja del continente che utilizzavano strani foglietti che a quanto pareva reagivano al loro chakra rivelandone la natura, ma qui non c'erano cose del genere. Tuttavia, avevo sentito che, non molto distante dal mio villaggio, c'era un albero che faceva più o meno la stessa cosa. Forse era da alberi simili che i ninja ricavavano i loro foglietti. Io sapevo solo che, se immettevo abbastanza chakra all'interno dell'albero, le sue foglie avrebbero reagito. Ogni elemento reagiva in maniera diversa. Per esempio, se potevi controllare la Terra, allora le foglie si scurivano. Se era Acqua, su di loro si raccoglieva rugiada. Vento le faceva agitare come durante una bufera, Fulmine le faceva crepitare di energia, e Fuoco le ricopriva di un'alone di fiamma che non le bruciava. Doveva per forza essere un albero pervaso dagli spiriti, per fare una cosa del genere.

    Mi inoltrai nel bosco. Per fortuna, grazie a Paninya, avevo modo di difendermi da eventuali predatori, grazie a un tubo installato nel braccio sano che mi avrebbe permesso di scatenare potente ondate soniche, quindi le bestie non mi facevano molta paura. Più che altro, temevo di perdermi. Non sapevo con precisione dove si trovasse l'albero che mi interessava, avevo solo una descrizione approssimativa e l'assicurazione che, se me lo fossi trovato davanti, l'avrei riconosciuto. Non molto, ma ok.

    I miei timori si rivelarono infondati quando, dopo una decina di minuti di corsa, riuscii a trovare l'albero. Come avevano detto al villaggio, era difficile non riconoscerlo. Alto una decina di metri, si trovava al centro di uno spiazzo nella foresta coperto dalla sua enorme chioma. Il tronco era chiaro e le foglie erano verdi con una leggera sfumatura dorata. L'aria stessa sembrava piena di energia nelle sue vicinanze. Era un luogo benedetto dagli spiriti, senza ombra di dubbio. I Ninja tagliavano questi alberi per farci dei foglietti? Pareva pura follia.

    Con riverenza e timore, mi avvicinai al tronco. Non pareva esserci nessuno, eppure mi sentivo osservato, quasi giudicato da qualcosa di indefinibile nei paraggi. Come se l'atto che stessi per compiere fosse in qualche modo soggetto al giudizio degli Dei. Fu quindi con un certo timore che poggia la mano sul tronco dell'albero e vi immisi chakra.

    Per un po', non successe nulla. Poi, improvvisamente, una luce calda piovve dall'alto e io vidi l'albero andare in fiamme. Fiamme fantasma, fiamme irreali, ma pur sempre fiamme. Ecco, gli spiriti avevano parlato, e io avevo l'elemento del Fuoco. Ora non mi restava altro che capire come usarlo, passo fondamentale per imparare le tecniche necessarie. Senza tecniche, anche il chakra più potente era inutile.

    Perciò mi concentrai. Dovevo trovare il modo di trasformare la mia energia interiore in Fuoco. Già ero in grado di manipolare a livello basilare il chakra, ora dovevo trasformarlo, cosa non semplicissima. L'unica cosa che riuscivo a pensare era che dovevo renderlo "ardente" in qualche maniera, ma non sapevo come fare. Cercai di far bruciare il mio chakra, di renderlo una fiamma in grado di illuminare Ishivar. Mi concentrai a lungo, sperando di riuscire nell'impresa.

    E quando aprii gli occhi, la mia mano buona era avvolta dalle stesse fiamme che illuminavano l'albero. C'ero riuscito. Gli spiriti mi avevano sorriso. Tornai al villaggio pronto a continuare i miei compiti da Sentinella.

    Fine. Ditemi se va bene.
     
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  2. Shapechanger
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    Per me va bene :sisi: Alla fine è un buon riassunto di quello che succede in tutti gli sblocchi elementali, con la differenza che essendo da solo non la puoi prolungare all'infinito. Carina l'idea dell'albero :asd:
     
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1 replies since 30/3/2016, 10:31   1275 views
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