Il crollo della miniera

Max tre genin

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    E' urgentemente richiesto l'aiuto di una squadra di shinobi per il salvataggio di alcuni minatori rimasti intrappolati a seguito di un'anomala esplosione. L'avviso è rivolto a tutti gli shinobi, purchè abili, capaci e coraggiosi. E' una missione di estrema urgenza e molto pericolosa, non una faccenda per dilettanti. La miniera si trova a nord del paese della Roccia, in una porzione di terra poco esplorata e non ancora colonizzata. E' richiesta inoltre la presenza di uno shinobi dotato dell'elemento Terra.

    Goran, membro della sezione minatori di Iwa.

    Attenderò max una settimana, in caso non ci saranno abbastanza pg interpreterò io stesso un png per completare il team. La missione è rivolta principalmente a ninja di Iwa e in generale a tutti i genin in possesso dell'elemento terra (la precedenza è data ai genin SENZA missione C :si2:)
    Ps: sarà una missione molto pericolosa, e io mi diverto con le missioni pericolose :tada!:
     
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    partecipo, se riesco posto già stasera altrimenti tra domani e venerdì se non è un problema
     
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    -Parlato.
    *Pensato*
    -Sensei.


    Avete idea di quanto sia difficile catturare una volpe ninja? No? Io si.
    Ero diventato genin da poco e ancora non mi erano stati assegnati incarichi di nessun genere. Forse semplicemente era un periodo in cui c’era poco da fare, ma probabilmente il motivo era che prima di mandare un ninja in missione i capoccioni della Roccia dovevano essere sicuri delle sue capacità, e a quanto pare aver superato l’accademia non era una prova sufficiente. Infatti ero già stato convocato più di una volta per svolgere quelle che ufficialmente venivano chiamate esercitazioni, ma che erano palesemente dei test per provare le nostre capacità. Per carità, non c’era nulla di male nel voler essere sicuri di mandare in giro gente che sappia fare il suo dovere, e anzi in parte veniva fatto per la nostra stessa sicurezza, ma vi assicuro che dopo un po’ la cosa diveniva snervante. Anche quel giorno solita storia, avevo ricevuto un messaggio con scritto che dovevo sottopormi a un esercitazione, con luogo e ora dell’incontro. *Che noia.*

    ............................................................................................

    Ad aspettarci, seduto su un grosso masso, c’era un uomo sulla quarantina, mascella squadrata, capelli cortissimi e fisico da pugile, che giocherellava con un kunai.
    -Molto bene ragazzi, ci siete tutti. Ormai avrete capito che per un ninja il combattimento è si importante, ma non è tutto, anzi molto spesso in missione sono richieste tutt’altro tipo di abilità. Per questo motivo l’esercitazione di oggi sarà una caccia. Dovrete dimostrare di essere in grado di seguire le tracce del vostro bersaglio, di riuscire ad avvicinarvi senza essere scoperti e infine di catturarlo senza fargli troppo male. Ah si, e dovrete ritornare al villaggio con la vostra preda prima che il sole sia tramontato. Tutto chiaro? Bene! Kuchiyose no Jutsu.
    E così il sensei si fece un piccolo taglio sul pollice col kunai che aveva in mano e dopo aver composto i sigilli necessari con la sola mano libera evocò sei volpi, una per ciascuno dei presenti, ognuna con un collare di colore diverso.
    -Questi saranno i vostri bersagli, vi consiglio di non sottovalutarli eheh. Gli lascerete un’ora di vantaggio, dopodiché poterete iniziare la caccia. Avanti, ognuno di voi prenda un foglietto da questa scatola, così saprete quale volpe dovrete acchiappare.
    Pescai il rosso.
    -Uhm, red-fox, ti divertirai ragazzo ahah.

    .............................................................................................

    Il sole stava già calando all’orizzonte e ancora non ero riuscito nemmeno ad avvicinarmi a quella dannata volpe. Dopo un paio di tentativi di avvicinamento falliti avevo capito che la maledetta aveva un olfatto super-sviluppato, e che riusciva a percepire il mio odore a centinaia di metri di distanza. E visto che riusciva anche a correre molto più velocemente di me e che quindi l’unica speranza per prenderla era avvicinarmi di soppiatto, fui costretto a fare un lungo giro per potermi avvicinare controvento. Il che fu un immensa perdita di tempo visto che di certo quella volpe non se ne stava ferma ad aspettare i miei comodi ma si spostava continuamente. Prima che riuscissi ad avvicinarmi abbastanza per provare a catturarla si era spinta all’estremo nord del paese della Roccia, in una regione praticamente inesplorata.
    Ormai ero a una trentina di metri di distanza e per non correre rischi avevo deciso di percorrerli sottoterra, grazie a un nuovo ninjutsu che avevo appreso, in modo da sbucare proprio sotto di lei e afferrarla senza che potesse accorgersi della mia presenza. *Sei stata una degna rivale, ma ora non hai scampo.* Stavo già affondando nel terreno quando si avvertì un boato, probabilmente generato da una forte esplosione non molto distante da noi. La volpe si girò di scatto e schizzò via a velocità folle, insieme alla possibilità di concludere la mia caccia in tempo utile.
    *Ma porca…Chi cazzo è che si diverte a far esplodere le cose nel mezzo del nulla?! Tutta questa fatica per niente... Va beh, tanto vale andare a vedere che è successo.*
    Così mi diressi verso il luogo da cui sembrava essere provenuta l’esplosione, giungendo fino all’ingresso di una miniera.

     
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    Driiin....Driiin.....Driiin.....
    Un rumore fastidioso come pochi cominciò a propagarsi per tutta la stanza, quasi sembrava che rimbombasse per poi tornare indietro amplificato. Ciò era oggettivamente impossibile. Passai una mano sul volto cercando di capire cosa stesse succedendo e del perché, ma più stropicciavo il viso meno la cosa era chiara. Mi alzai del letto facendo appello a tutte le energie che avevo in corpo ma anche così facendo era veramente difficile.
    Driiin....Driiin.....Driiin.....
    Dovevo muovermi a porre fine a quella cosa, anche se ero tranquillo una cosa del genere poteva farmi uscire di testa in pochi secondi, in particolar modo se avevo dormito appena quattro ore. Con un gesto molto rapido diedi uno schiaffo sulla parte superiore della sveglia che come d'incanto smise di emettere suoni, per poi ruzzolare al suolo.
    La mente poco alla volta divenne sempre più lucida ed i ricordi cominciarono ad affiorare. Si trattava del giorno della partenza ecco perché dovevo svegliarmi così presto. Mi avvicinai alla finestra per cercare di vedere qualcosa, ma oltre qualche lampione acceso qua e la era ancora buio e non capii se la cosa mi turbava oppure mi faceva stare bene. Volevo solamente dormire e nient'altro.
    I miei genitori dovevano recarsi ad Iwa in quanto commercianti per terminare una trattativa che era partita diversi mesi prima, ed adesso che avevano avuto tutte le conferme avevano intenzione di partire per ritirare la merce acquistata. L'unica cosa che non capivo era perché dovessimo andare noi da loro a ritirare la roba quando sarebbe stato più saggio il contrario, cioè che loro consegnassero la merce a Suna senza fare tanti spostamenti. La risposta fu: "perché così cambiamo un po' l'aria, ogni tanto fa bene uscire dal villaggio anche solo per lavoro".
    Inizialmente la cosa non mi toccò più di tanto, anche perché quello dei mercanti era un mondo che conoscevo appena, mi ero limitato a fare da commesso o qualche piccolo lavoretto in negozio solo negli ultimi due anni. Prima dei quattordici anni quasi non ci avevo messo piede.
    La sera prima della partenza parlai con entrambi per chiedergli se potevo unirmi a loro nel viaggio, non avevo interesse per le questione economiche mentre mi incuriosiva vedere un paese nuovo. Fu solo questo a spingermi a viaggiare.
    Dopo pochi minuti intento a capire da che verso fossi girato riuscì a fare mente locale su ciò che dovevo fare: vestirmi! Molto velocemente presi i primi vestiti che avevo a portato di mano e mi cambiai, dopodiché presi anche tutto il mio "armamentario". Non l'avrei certo lasciato a casa a prendere polvere per due settimane.
    Probabilmente ero già in ritardo secondo la tabella di marcia dei miei. Pensare che io stesso ero uno molto preciso su queste cose e che mi battevano alla grande mi faceva ridere ogni vota.
    Quando fui pronto uscii da casa insieme ad entrambi, per circa due settimane il negozio sarebbe rimasto chiuso ma se la si vedeva come una vacanza di lavoro la cosa non preoccupava minimamente. Ci incamminammo così verso l'ingresso di Suna dove ad aspettarci ci sarebbe stato un carro e qualche altro mercante insieme a due Chunin il cui scopo era espressamente quello di proteggerci. Il villaggio ne affiancava sempre qualcuno in questi casi, anche se le ostilità erano terminate da tempo i briganti che abitavano al di fuori della civiltà non si facevano molti scrupoli. Una volta giunti alle porte principiali ci unimmo insieme agli altri viaggiatori e partimmo verso Iwa, il viaggio sarebbe durato circa cinque o sei giorni per arrivare ed altrettanti per tornare poi indietro. Non era proprio una vacanza come l'avevano definita.
    I primi giorni di viaggio passarono molto lentamente. L'ambiente sabbioso era noioso da morire e vedere sempre lo stesso ambiente ripetersi in continuo cominciava a stancarmi al punto da farmi ripensare sulla decisione presa. Ogni tanto quella monotonia veniva spezzata da piccole oasi nelle quali fermarsi era d'obbligo. I viaggiatori assidui conoscevano l'esatta ubicazione di queste mentre io non ne avevo la minima idea.
    Quando finalmente uscimmo dai confini del Paese un mondo completamente nuovo si presentò al mio sguardo. Il Paese della Pietra, o almeno così mi dissero i Chunin, era il paese nel quale eravamo appena entrati. A differenza di Suna non c'era deserto o sabbia ma l'esatto opposto: alberi e rocce, si trattava di banali foreste e catene montuose che il più delle volte creavano solo problemi ai viaggiatori ma non potevo che rimanere stupefatto da quello spettacolo. Per tutto il viaggio non feci altro che osservare e osservare, i commenti e discussioni che venivano fatte sul carro neanche le sentivo da quanto ero preso. Dopo appena un giorno e mezzo di viaggio uscimmo dai confini della Pietra ed arrivammo a Iwa, partner commerciale di Suna per alcuni aspetti. Il paesaggio non cambiò drasticamente come era successo usciti dal Paese del Vento, ma poco alla volta le foreste lasciarono spazio ad un sempre maggior numero di rocce ed un terreno spoglio che sembrava privo di vita cosparso qua e la da qualche albero. Si trattava di un paesaggio desolante e poco amichevole ma ai miei occhi era stupendo, ma solo perché era la prima volta che lo vedevo. Se avessi vissuto per un periodo più o meno lungo in quel luogo quasi certamente me ne sarei stancato, ma al momento ero più intento a fare incetta di nuove realtà.


    -Quanto manca al villaggio?

    -Ci vorrà ancora un giorno circa visto che si trova dopo Iwa.

    -Pensavo andassimo ad Iwa.

    -Le merci che stiamo comprando hanno una qualità maggiore rispetto alle altre, un giorno in più vale tutta la fatica. Fidati.


    Quelle parole non mi rassicurarono un granché. Non vedevo la necessità di andare così lontano quando al villaggio più vicino la qualità era di poco più bassa ma comunque superiore alla media, forse non capivo bene come funzionassero i commerci tra mercanti però mi sembrava oggettivamente stupido. Passò così un altro giorno senza che nulla accadde, nel frattempo durante il tragitto alcuni mercanti si erano separati per proseguire i loro affari, rimanendo così in pochi ad avanzare verso la parte Nord del Paese della Terra.
    L'indomani incrociammo alcuni Chunin che erano diretti verso i diversi villaggi che ci eravamo lasciati alle spalle, tutti portavano il coprifronte di Iwa che ne dimostrava l'appartenenza e molti di questi sembravano trasportare una missiva. Uno di questi decise di fermarsi accanto a noi e cominciò a parlare con i due Chunin di Suna che ci stavano scortando, non sentii cosa si dissero ma vidi che entrambi i suneesi scossero la testa come per dire no. Incuriosito decisi di avvicinarmi ai ninja di Iwa per chiedere cosa stesse succedendo.


    -Scusate, non vorrei mancarvi di rispetto ma cosa sta succedendo?

    -C'è stata un esplosione in una miniera a Nord e stiamo cercando tutto l'aiuto possibile. Sei anche tu un ninja di Suna?

    -Si, sono da poco diventato Genin.

    -Vista l'urgenza della cosa te lo devo chiedere. Saresti disposto ad aiutarci?


    Quella richiesta mi colse alla sprovvista, tra le centinaia di cose che potevano accadere quella non era nemmeno contemplata nella mia mente. Un evento così inusuale ed improvviso che non ci si poteva aspettare. Senza pensare un minuto di più annuì con la testa.

    -Certamente. Se avete bisogno di aiuto ve lo darò nel limite delle mie capacità.


    -Perfetto ragazzo. Questa lettera contiene tutte le informazioni di cui hai bisogno compreso l'ubicazione della miniera, comunque non si trova molto distante da qui.

    -Ma perché non venite anche voi?


    La domanda mi sorse spontanea, in fondo anche loro potevano contribuire ad aiutare in quell'incidente anziché viaggiare per il Paese a chiedere aiuto.

    -Senti non ho tempo per spiegarti cose che adesso non hanno importanza. Sbrigati e raggiungi la miniera per favore, ci sono delle vite che hanno bisogno di aiuto.

    Detto questo il ninja si allontanò rapidamente andando per la strada che avevamo appena percorso pronto a recapitare lo stesso messaggio al villaggio precedente e così via, fino a quando non avesse terminato tale incarico. Tornai indietro e spiegai brevemente l'accaduto ai miei genitori i quali, come era logico aspettarsi, inizialmente si opposero ma una volta capita la gravità della situazione decisero di lasciarmi andare.
    Salutai i due Chunin con rispetto e mi avviai verso la miniera. Sulla lettera era indicata l'esatta posizione del luogo quindi non potevo sbagliarmi, dovevo solo fare attenzione a non perdermi all'interno di quelle terre sconosciute ma con un po' di fortuna non avrei corso il rischio.
    Non avrei saputo quantificare il tempo che passò dal momento che mi allontani dal resto del gruppo, stava di fatto che però riuscì ad arrivare al luogo dell'incidente: la miniera.


    Scheda Zend Izuki
    -Parlato
    * Pensato *

    -Parlato Padre di Zend
    -Parlato Chunin di Iwa


    Spero vada bene come giustifica per essere arrivato da quelle parti altrimenti mi sarebbe stato impossibile riuscire ad essere lì in tempo. Nel caso qualcosa non andasse basta che me lo dici
     
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    Goran era un essere in grado di lavorare anche per 18 ore al giorno senza mai fermarsi, il suo corpo possente aveva molte cicatrici e ustioni. Sembrava un puzzle vivente che si muoveva in maniera molto irruenta, e sembrava la rappresentazione vivente di un monte. Non aveva più un capello in testa ma questo era irrilevante ai fini della missione. Il caos nella zona era incredibile ed era diventata abbastanza critica da doverlo costringere a richiamare rinforzi da altri villaggi. L’assenza del kage per via del Summit e di molti shinobi del villaggio (per via di missioni di pace o semplici incarichi comuni) lo aveva costretto a richiamare rinforzi meno esperti ma comunque in grado di adempiere al problema. Tra questi, oltre ad un genin di suna e uno di Iwa, ve n’era anche uno con il coprifronte di Konoha, un tipetto tutto pepe di nome Shiroe sbucato dal nulla.
    Di lui si sapevano soltanto le origini ma avrebbe fatto comodo una mano in più in quella situazione già molto critica. I tre ragazzi che arrivarono quasi tutti di loro spontanea volontà si avvicinarono abbastanza allo scenario ma nessuno dei tre aveva conoscenza dell’aspetto di Goran o del fatto che ci fossero dei prigionieri ad almeno cento cinquanta metri di profondità. IL complesso minerario era molto vasto e si concentrava principalmente attorno ai passaggi scavati per entrare nel terreno. Ad Iwa non c’era ancora un’industrializzazione completa e soprattutto in quel luogo remoto gli unici a cui era concesso lavorare erano i minatori. Tutti loro erano uomini comuni, addestrati al contatto con le profondità della terra e all’assenza di ossigeno. Ma esplosioni simili non si erano mai viste e proprio per evitare di peggiorare la situazione era stata vietata l’azione da parte di qualsiasi altro minatore in superficie. L’unico modo per comunicare che pareva avessero e che ancora funzionasse era la ricetrasmittente del vice capo che, seppur a tratti, era in grado di fare il suo dovere. Ma per quanto ancora? Fu il capo della sezione, per l’appunto Goran, ad intercettare Shiroe che intanto si era avvicinato a Zend incuriosito non tanto dal baccano ma più dal suo coprifronte. A questi seguì anche l’arrivo di JIn, unico genin di Iwa presente nei paraggi. Tornando a Goran, si diceva che avesse raggiunto il punto più profondo mai scavato e che ne fosse uscito vivo dopo una settimana. Perché allora fosse lì e non in profondità, dai suoi uomini? Semplicissimo: quei genin avrebbero avuto il bisogno di un coordinatore e chi meglio di lui per farlo?

    Siete qui per la richiesta di aiuto? Un po’ smilzi ma non importa, io sono Goran e sono il capo di questi uomini. Da due giorni a questa parte si sono susseguite una serie di esplosioni anomale e di provenienza sconosciuta, non abbiamo ancora intercettato la causa. Il problema fondamentale è che un gruppo di sei uomini è rimasto intrappolato nella miniera e a quanto mi è stato riferito tre di essi sono rimasti feriti, uno pare molto grave. E’ un guaio perché non abbiamo davvero mai visto delle esplosioni così durante la nostra attività e sarebbe stato da pazzi inviare altra gente normale al salvataggio.


    Gente normale, per lui gli shinobi non lo erano. Considerava strani tutti quelli in grado di usare l’arte ninja, ma era conscio del fatto che loro fossero gli unici in grado di fare qualcosa.

    Ho chiesto a tutti i villaggi alleati di aiutarmi, ma non posso aspettare che arrivino altri individui. Quindi vi prego di aiutarmi, non tanto per me ma per i miei uomini. Scoprite la fonte che produce queste esplosioni e salvate quei sei, avrete un alto compenso. Sarò io stesso a guidarvi dalla superficie.


    Una richiesta semplice ma urgente, che avrebbe coinvolto tutti e tre. Avrebbero avuto poco tempo per conoscersi e dotarsi degli attrezzi necessari per scendere (una tuta, un casco, un piccone e una trivella a mano) e solo allora avrebbero iniziato la discesa partendo da pertugio scavato per le evenienze.


    Ok, avete carta bianca per la descrizione del luogo, qualche dettaglio di Goran e tutti altri dettagli. Gli oggetti son quelli, uno di voi due riceverà una ricetrasmittente per comunicare con Goran. Ditelo nel post e iniziate la discesa se volete :si2:
     
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    Quando giunsi finalmente davanti alla miniera trovai ad attendere me, ed altri ragazzi, un uomo piuttosto robusto che incuteva un certo timore al solo guardarlo vestito con quella che pareva essere una tutta dotata di cintura porta attrezzi. Sembrava essere segnato da anni di duro lavoro che lo avevano temprato rendendolo la persona che era adesso, sia fisicamente per quel che potevo vedere dalle cicatrici e qualche altro dettaglio, sia psicologicamente ma su questo aspetto non potevo esprimermi. Non lo conoscevo e non sapevo cosa pensasse e quale fosse il suo modo di agire in condizioni normali o d'emergenza.
    Lì per lì non seppi cosa fare ne come comportarmi data la situazione abbastanza critica, non sapevo nemmeno da che parte cominciare. In mano portavo ancora il foglio che mi aveva consegnato il Chunin, gli avevo appena accennato ad uno sguardo giusto per capire la direzione da prendere per raggiungere quel luogo, girai così il foglio. Oltre la mappa vi era anche riportata la richiesta d'aiuto vera e propria, in essa veniva detto esplicitamente che a causa di un esplosione nel complesso minerario alcuni lavoratori erano rimasti intrappolati.
    Un lavoro difficile e pericoloso dal quale dipendevano le vite di diverse persone. Sapevo benissimo a cosa andavo incontro e tirarsi indietro non era contemplato, avevo detto che avrei fatto il possibile e sarei andato fino in fondo. Volevo aiutare veramente quelle persone visto che potevano morire se non avessimo agito, non c'era alcuna dimostrazione di coraggio o altro. Volevo adempiere al mio dovere.
    L'uomo era evidente che si aspettasse dell'aiuto, ma a giudicare da come ci guardava forse non ci riteneva all'altezza per quell'incarico così delicato.


    -Siete qui per la richiesta di aiuto? Un po’ smilzi ma non importa, io sono Goran e sono il capo di questi uomini. Da due giorni a questa parte si sono susseguite una serie di esplosioni anomale e di provenienza sconosciuta, non abbiamo ancora intercettato la causa. Il problema fondamentale è che un gruppo di sei uomini è rimasto intrappolato nella miniera e a quanto mi è stato riferito tre di essi sono rimasti feriti, uno pare molto grave. E’ un guaio perché non abbiamo davvero mai visto delle esplosioni così durante la nostra attività e sarebbe stato da pazzi inviare altra gente normale al salvataggio. Ho chiesto a tutti i villaggi alleati di aiutarmi, ma non posso aspettare che arrivino altri individui. Quindi vi prego di aiutarmi, non tanto per me ma per i miei uomini. Scoprite la fonte che produce queste esplosioni e salvate quei sei, avrete un alto compenso. Sarò io stesso a guidarvi dalla superficie.

    Feci qualche passo avanti fino a portarmi ad un metro da Goran. Per quanto fosse stupido, e probabilmente poco adatto, decisi di presentarmi.

    -Sono Zend Izuki, Genin di Suna! Farò tutto il possibile per aiutarvi a salvare i minatori intrappolati.

    Detto ciò presi dalle mani dell'uomo una ricetrasmittente che prontamente applicai all'orecchio destro. Un mezzo di comunicazione rapido ed efficacie che mi avrebbe permesso di rimanere in contatto con esso anche in profondità, avrei dovuto affidarmi completamente a lui per riuscire ad avanzare tra le varie gallerie che componevano l'intera zona. Diversamente sarei potuto finire molto male.
    Gli altri due ragazzi ascoltarono con attenzione le parole del minatore capendo la gravità della situazione. Mi avvicinai ad entrambi e mi presentai, per quanto ridicolo era fondamentale instaurare una sorta di rapporto seppure superficiale che ci permettesse di collaborare visto che avremmo agito fianco a fianco.
    L'ingresso della miniera che avremmo utilizzato era piuttosto stretto, appena quel tanto che bastava per far passare una persona della stazza di Goran, forse uno come lui avrebbe dovuto addirittura chinarsi leggermente per non avere problemi. Somigliava vagamente all'entrata di una piccola grotta con la differenza che c'erano delle sorte di pilastri in legno a sorreggere il soffitto roccioso. Al lato vi era un tavolo in legno con un po' di attrezzatura poggiata sopra: tute, caschi, qualche piccone ed una trivella. Senza perdere tempo mi cambiai di abito indossando il completo da minatore, infilai il casco in testa ed accesi la luce presente infine presi in mano la trivella. Era più leggera di quanto mi aspettassi e presentava una manovella che se girata faceva girare la punta stessa, per quanto riguardava il piccone lo infilai in un apposito gancio presente nella cintura della tuta che ne permetteva il trasporto anche a mani occupate.
    Basilare ma efficacie.

    -Siamo pronti. Andiamo!

    Feci un profondo respiro ed entrai all'interno della miniera. La luce presente veniva in piccola parte da fuori, per il resto si era allestito un sistema "d'illuminazione" piuttosto grezzo che aiutava i minatori nella loro discesa impedendogli di andare a sbattere contro la roccia . Una volta dentro a quel piccolo ingresso mi sentì schiacciare dalla pareti, erano così vicine tra loro che la sensazione di oppressione che evocavano non si poteva ignorare tanto facilmente. Gli uomini che erano rimasti bloccati all'interno dovevano trovarsi in condizioni ben peggiori nell'attesa che qualcuno li andasse a salvare. Non potevo farmi sopraffare già all'inizio della discesa, dalle mie azioni dipendevano le vite di quei minatori.
    Il pensiero metteva una certa tensione ed anche paura, un compito forse troppo gravoso per le spalle di un quindicenne ma anche ciò faceva parte della vita ninja.
    Dopo la titubanza iniziale prosegui brevemente lungo il passaggio scavato, da Goran probabilmente.
    Per quel poco che avanzai non notai niente di particolare, la galleria andava man mano più in profondità ed era almeno per il momento priva di ramificazioni che potessero trarre in inganno sulla strada da seguire. Mi fermai a riflettere dopodiché contattai Goran grazie alla ricetrasmittente. Ci volle un attimo prima che riuscissi a trovare il tasto per comunicare.


    -Sa dirmi quanto in profondità sono intrappolati i suoi colleghi? Eventualmente anche l'area approssimativa della loro ubicazione?

    * A cosa posso essere dovute le esplosioni all'interno delle gallerie? Forse è presente del gas che a contatto con il fuoco ha generato l'esplosione eppure mi pare strano. Se realmente fosse così i minatori avrebbero dovuto conoscere una tale eventualità, inoltre Goran ci avrebbe almeno accennato qualcosa. Faccio prima a chiedere direttamente a lui! *

    -Lei ha un'idea di quale possa essere stata la causa delle esplosioni? Non è che c'è del gas nelle parte più profonda del complesso?

    Prima di procedere avrei atteso la risposta dell'uomo. Non ero avanzato molto ma già adesso non vedevo più l'ingresso dal quale ero entrato. La struttura nel suo insieme rendeva tutto quanto molto difficile da gestire.


    Non sapendo bene come agire ho fatto che andare leggermente in profondità, forse ad una trentina di metri massimo dall'ingresso. Non volevo prendermi eccessive libertà nella descrizione della galleria rimamendo così sul vago.

    Scheda Zend Izuki
    -Parlato
    * Pensato *

    -Parlato Goran
     
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    Davanti all’ingresso della miniera c’erano tre persone. Un uomo dal fisico imponente e martoriato da ustioni e cicatrici, i segni di una vita passata in miniera probabilmente, che sembrava piuttosto preoccupato, e due ragazzi più o meno della mia età, entrambi shinobi a giudicare dai loro coprifronte.
    Che succede ragazzi?
    Siete qui per la richiesta di aiuto? Un po’ smilzi ma non importa, io sono Goran e sono il capo di questi uomini. Da due giorni a questa parte si sono susseguite una serie di esplosioni anomale e di provenienza sconosciuta, non abbiamo ancora intercettato la causa. Il problema fondamentale è che un gruppo di sei uomini è rimasto intrappolato nella miniera e a quanto mi è stato riferito tre di essi sono rimasti feriti, uno pare molto grave. E’ un guaio perché non abbiamo davvero mai visto delle esplosioni così durante la nostra attività e sarebbe stato da pazzi inviare altra gente normale al salvataggio.
    Sorrisi. Mi rendevo conto che la situazione era seria, ma quell’ultima affermazione, dal tono quasi sprezzante e che probabilmente avrebbe fatto stizzire la maggior parte degli shinobi, a me piacque molto. Mi piacciono le persone che dicono quello che pensano, senza giri di parole, senza censure e senza preoccuparsi troppo delle conseguenze che le loro parole possono avere sugli altri. E poi, chi vuole essere normale?
    Ho chiesto a tutti i villaggi alleati di aiutarmi, ma non posso aspettare che arrivino altri individui. Quindi vi prego di aiutarmi, non tanto per me ma per i miei uomini. Scoprite la fonte che produce queste esplosioni e salvate quei sei, avrete un alto compenso. Sarò io stesso a guidarvi dalla superficie.
    Lasci fare a noi. Dissi scambiando un cenno d’intesa con gli altri due ninja.
    Sono Zend Izuki, Genin di Suna! Farò tutto il possibile per aiutarvi a salvare i minatori intrappolati.
    Jin Kobayashi, piacere. Tagliai corto. Stavo già riflettendo sul da farsi. Indubbiamente anche io avrei voluto salvare quei minatori, ma questo voleva dire farsi strada fino alle profondità della terra, attraverso un labirinto di cunicoli bui e dall’aria rarefatta, con il rischio di beccarsi una bella esplosione in faccia, e ritorno. Senza dimenticare di portar fuori sei uomini feriti e dalla stazza doppia rispetto alla nostra. Già, feriti. Uno anche gravemente, aveva detto Goran. Non c’era tempo da perdere.
    Dobbiamo dividerci. In una missione di salvataggio con dei feriti il tempo è un fattore fondamentale, e sappiamo bene che una volta laggiù nessuno può dire quello che succederà. Un’esplosione improvvisa, il crollo di un cunicolo, perdersi nel labirinto di gallerie, insomma, rimanere bloccati è un attimo. In caso di imprevisto dividendoci ci sarà l’altra squadra che potrà portare a termine la missione e poi salvare anche gli altri membri del team, se sarà necessario. Andrò io da solo, visto che sono l’unico di casa mi sembra il minimo. E poi, hmm, la terra è il mio elemento naturale, diciamo che ho un asso nella manica da utilizzare su un terreno come questo. Prendete voi la ricetrasmittente, siete comunque in due, in caso di necessità è meglio che l’abbiate voi. E mi raccomando, occhi aperti.
    I due genin mi diedero retta, o almeno, presero la ricetrasmittente e si diressero verso l’ingresso della miniera, proprio come avevo suggerito di fare. Se poi ero stato io a convincerli o se erano loro che avevano capito che in ogni caso io avrei agito così e che quindi non valeva la pena di discutere non potevo saperlo.
    Siamo pronti. Andiamo!
    Ci vediamo di sotto. Dissi ammiccando.
    Mentre gli altri due si allontanavano mi avvicinai a Goran.
    Mi faccia vedere quella mappa…mmm… e dove dovrebbero essere i suoi uomini? Mi indicò un punto a oltre centocinquanta metri di profondità. *Dovrò fermarmi a metà strada per prendere fiato...* Mi dica signor Goran, per caso da qualche parte nella miniera ci sono depositi d’emergenza, tipo con kit di pronto soccorso o robe del genere? E magari anche con un'altra ricetrasmittente? O qualunque altro oggetto possa tornarmi utile?
    C’era anche un'altra cosa che volevo chiedergli. Avevo detto che pensavo fosse uno di quelle persone che dicono sempre quello che gli passa per la testa, ma non potevo esserne sicuro, e in tutta quella storia c’era qualcosa che non mi tornava. Ormai gli altri due ninja erano già sottoterra ma io comunque parlai a bassa voce, quasi bisbigliando, per essere sicuro di non poter essere sentito.
    E’ stato molto vago sulla possibile causa di queste esplosioni. Stavo pensando, è sicuro che si tratta di esplosioni accidentali? Sa, un sito minerario come questo, magari qualcuno potrebbe avere interesse ad attaccarlo, un concorrente, qualcuno che vuole speculare sul suo acquisto, o anche semplicemente un operaio scontento. Ci pensi, e se ha anche un piccolo sospetto me lo dica, devo sapere se devo stare attento solo ad esplosioni accidentali o se devo anche guardarmi le spalle da trappole piazzate da terzi, potrebbe andarne della vita dei suoi uomini. E prima che risponda, mi lasci dire una cosa: se lei non mi dice niente e dovessi trovare qualche indizio che avvalora la mia tesi non avrei motivo per non fare rapporto, in caso contrario, beh, ci siamo capiti no?

    Sorratemi per il ritardo, zero ispirazione :sigh: Ho pensato di dividerci, così se farò altri ritardi potrete continuare senza problemi :si2:
     
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    Shiroe si dimostrò molto attento alle parole dell’uomo, quasi in modo spasmodico. Era un tipo ossessivo che difficilmente dimenticava le cose e che vi faceva così tanto attenzione da risultare “appiccicoso”. Partì subito come un militare sull’attenti, mise la mano all’altezza delle sopracciglia e con un semplice “SI SIGNORE”, corse subito verso l’attrezzatura. La sua velocità nell’osservare le cose e nel farle si dimostrò fin da subito al di sopra del normale. Chissà se funzionava bene anche sotto stress e sotto terra.
    Il gruppo scelse una strana strategia, delineata dall’unico genin di Iwa. Proponendo di dividersi, suggerì agli stranieri di scendere e occuparsi del salvataggio, affidandosi invece l’incarico di intercettare la provenienza delle esplosioni. Quella scelta poteva avrebbe sicuramente influito in modo positivo o in modo negativo sulla missione, ma in quel momento era impossibile. Ognuno iniziò a fare determinate congetture, a partire dal ninja nostrano, la cui curiosità e lingua lunga erano ben poco gradite all’uomo.

    Mi dica signor Goran, per caso da qualche parte nella miniera ci sono depositi d’emergenza, tipo con kit di pronto soccorso o robe del genere? E magari anche con un'altra ricetrasmittente? O qualunque altro oggetto possa tornarmi utile?
    Niente di tutto ciò, tutto ciò di cui hai bisogno è qui. Ragazzo, non prendermi per culo. Credi che lì sotto ci sia un supermarket, per caso?

    Non contento di ciò, il genin rincarò la dose con altre assurde insinuazioni. L’uomo ascoltò, sputò per terra e non lo fissò nemmeno. Avendo ogni giorno a che fare con le avversità della terra non era nuovo a stupide provocazioni, ci aveva fatto il callo. Non per questo però si dimostrò totalmente insensibile alle parole del ninja, che a differenza degli altri era quello che ancora pensava alle parole invece che ai fatti.

    Ragazzino, sono già abbastanza incazzato per la situazione. Non mi interessano le tue congetture, piccolo detective, sei soltanto tenuto a salvare i miei uomini. Se sapessi un minimo su questa faccenda, credi per caso che avrei chiesto a tre ragazzini, ancora incapaci di soffiarsie il naso, di andare a salvare i miei uomini?

    Prese in mano la mappa degli scavi e tornò a concentrarsi su chi davvero pareva disposto ad aiutare. I due stranieri scesero dopo una ventina di minuti, ma già durante il tempo di preparazione poterono percepire almeno tre manifestazioni di scosse provenire dal sottosuolo.
    Si dimostrarono subito aperti a collaborare. Tra di essi spiccò subito la capacità di Zend di adattarsi alla situazione, utilizzando la trasmittente per comunicare direttamente con Goran.

    L’ultima posizione stimata era di circa centotrentasette metri, dovrete scendere sempre in profondità cercando di non deviare verso destra. Mantenete sempre la stessa linea, quel tunnel provvisorio non è profondo abbastanza da poter raggiungere la profondità stimata, quindi dovrete scavare. Non ci sono tracce di gas o altri materiali che possano provocare esplosioni, prima di iniziare i lavori vi sono sempre delle perizie accurate.

    Mantenne indice e medio sulla trasmittente all'altezza dell’orecchio, e con quelle parole riuscì quantomeno a eliminare alcuni dubbi: che le esplosioni fossero causate da gas era da escludere. Restavano altre ipotesi da valutare: che fosse opera umana o animale? Forse era davvero colpa di un rivale in ambito lavorativo? Impossibile: conosceva così tanto bene l’applicazione degli esplosivi, i loro effetti e la loro durata, che subito scartò quell’altra opzione. Ma se non fossero esplosivi utilizzati da minatori? Era davvero difficile capire la situazione in quel momento.
    La cosa particolare che saltava subito all’occhio era il ritmo delle variazioni nel sottosuolo: non solo erano sempre più potenti man mano che si procedeva in profondità ma la loro frequenza aumentava. Era davvero un qualcosa di inspiegabile, sembrava davvero opera umana.
    Il tunnel provvisorio terminava non oltre i cinquanta metri, e ciò avrebbe costretto i due ragazzi a scavare. A differenza del piccone, la trivella a mano poteva essere gestita anche per mezzo del chakra, seppur fosse un arma a doppio taglio per loro: avrebbero potuto risparmiare tempo ma il costo in termini di energie sarebbe stato molto più grande rispetto ad un mero uso fisico. Dovettero decidere in fretta considerando la scarsità d’ossigeno sia per loro, sia per i minatori intrappolati. Altre scosse smossero il terreno a loro circostante, e le vibrazioni successive non fecero altro che peggiorare la situazione per i due genin: briciole di terra s’ammassarono alle loro spalle, e fu così tanta in un breve istante, che in un solo battito di palpebre si videro totalmente oscurati e rinchiusi in un buco largo si e no due metri quadrati. In quella situazione potevano optare per altre due opzioni: utilizzare il tracciante luminoso in dotazione per monitorare la situazione, privandosi però dell’ossigeno necessario per la sua alimentazione, oppure andare alla cieca e continuare a scavare basandosi solo sulla guida di Goran.

    State bene lì sotto? Shiroe, Zend, rispondete entrambi. Ditemi in che condizioni siete, e se siete ancora in grado, continuate a scavare inclinando la vostra direzione di circa 36° verso sinistra per altri trentadue metri. Lì troverete uno spazio più areato ma non è molto largo, potrete riprendere fiato ma dovrete cercare bene un punto in cui riprendere gli scavi, perché ha delle pareti di roccia molto spesse.

    Dovettero ovviamente scavare, dato che nessuno dei due era dotato dell’elemento terra, che in quel caso li avrebbe salvati. Per quanto riguardava il genin nostrano, non doveva far altro che scavare per scoprire la fonte del problema. Ma era davvero sicuro di poterla trovare da solo? Sbucò anche lui nel famoso tunnel, e a differenza degli altri poté notare la presenza di alcuni squarci sulla roccia, molto simili a delle artigliate. Il tunnel tuttavia si interrompeva nel mezzo, quindi a meno che non volesse unirsi di sua spontanea volontà agli altri, sarebbe rimasto da solo. La sua situazione si dimostrò stabile, ma aveva una prova a differenza degli altri due, una possibile prova che probabilmente lo avrebbe condotto sulla giusta direzione.
    Shiroe e Zend, sbucati finalmente in quella zona areata, avrebbero trovato qualcosa che sulla mappa non era segnato: un buco scavato rudimentalmente che si prolungava verso destra, nella direzione opposta rispetto ai minatori, per poi inabissarsi in profondità. Un condotto?

    Signor Goran.. abbiamo trovato un condotto, ma non riusciamo a capire cosa sia.
    Ne siete sicuri? Un condotto? Uhmmm.. lasciate perdere comunque, potreste allontanarvi troppo dalla destinazione principale.

    Quel condotto era parecchio strano.. era come se fosse stato messi in sicurezza, ma non in modo professionale. Si posero il dubbio ed entrambi pensarono a cosa fare. Erano in due, se si fossero divisi ancora avrebbero potuto restringere i tempi della missione. D’altro canto però, in due sarebbe stato più facile scavare e giungere dai minatori. Un bella gatta da pelare, considerando anche il susseguirsi di nuove esplosioni che resero la terra ancora più instabile. Che fare?


    Veniamo al dunque, vi spiego come funziano le trivelle dal punto di vista della stamina e anche la situazione attuale. Per utilizzarle con la stamina, le trivelle necessitano di almeno 1 punto stamina a metro. Quindi, come ben potrete capire, il rapporto è di 1:1. Per scavare fino alla "zona areata", vi servirà spendere circa una trentina di punti. Ovviamente lo stesso rapporto vale anche con la resistenza nel caso in cui vogliate usare le mani :asd: A differenza della stamina, il max dei metri che potrete scavare usando piccone e trivella sarà dato da ag*4 di entrambi (Shiroe è un png genin, ma puoi scegliere tu (zend) come "usare" le trivelle. Mi adeguerò di conseguenza.
    Per quanto riguarda il tracciante: accenderlo e utilizzarlo vi farà perdere 5 punti in riuscita per via della scarsità d'ossigeno, in caso contrario no, ma ovviamente dovrete calcolare il pericolo di picconarvi a vicenda :asd:
    La parete rocciosa della zona areata è spessa circa un metro e mezzo, ma calcolate che per romperla la spesa sale a 3 punti stamina (o resistenza). Valutate inoltre se scegliere di prendere la via del tunnel (che vi allontanerebbe dai minatori) o continuare su quella strada.
    Per fox: non ricordo sinceramente l'effetto della tecnica di terra, se funzia anche con le rocce. Scegli se prendere il kit o no, valuta lo squarcio (ricorda bene che potrai fare supposizioni ma non potrai sapere la provenienza di quei segni). Decidi in che senso continuare a scavare, se verso gli altri, verso i minatori o verso una direzione a scelta.


    Edited by Yama™ - 30/3/2016, 11:53
     
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    Mi ero sbagliato, quel Goran non era una di quelle persone che dicono quello che pensano perché troppo impulsive, era semplicemente un coglione. Quando gli chiesi se all’interno della miniera potevo trovare qualche kit di pronto soccorso mi guardò malissimo e mi insultò. Eh si, perché secondo lui era assurdo che in posto pericoloso e isolato come quello ci potesse essere qualcosa del genere, era normale invece che qualora un minatore si infortunasse per farsi soccorrere dovesse andare fino al centro abitato più vicino, che voleva dire camminare per almeno un giorno. Robe da matti.
    Per non parlare della sua reazione quando gli chiesi se sapeva dirmi qualcosa in più su quelle esplosioni: sputò a terra in segno di indignazione, mi insultò di nuovo e non mi degnò nemmeno di uno sguardo. Dalle sue parole era chiaro che non solo disprezzava noi shinobi, ma che ci considerava semplicemente degli strumenti senza nessun valore da usare in caso di necessità.

    Ascoltami bene testa pelata: PRIMO, non sono tenuto a fare un bel niente, sono qui di mia volontà e allo stesso modo posso andarmene quando mi pare e piace. SECONDO, se avessi più di due neuroni capiresti che siamo l’unica possibilità di salvare i tuoi uomini, quindi faresti bene a darci tutto l’aiuto possibile e a trattarci con più rispetto.

    In ogni caso questo cambiava poco la situazione, avevo già deciso cosa fare e non cambiai idea. Prima di avere questa sua assurda reazione il minatore ci aveva mostrato sulla mappa dove si trovavano i suoi uomini, perciò presi il poco equipaggiamento che c’era a disposizione e sparii sotto terra. Avevo utilizzato una tecnica Doton che avevo appreso da poco, che mi permetteva di muovermi sottoterra come se fossi un pesce nel mare. L’unico inconveniente era che non potevo respirare sottoterra, e vista la profondità a cui si trovavano i minatori non potevo raggiungerli con un unico viaggio ma dovevo fermarmi a metà strada per respirare. Mentre mi spostavo nel sottosuolo percepii delle violente scosse *Questi devono essere gli effetti delle famigerate esplosioni, se riesco a percepirle pur essendo completamente immerso nella roccia devono essere di una potenza davvero notevole. Meglio sbrigarsi.*

    Pur avendo visto la cartina della miniera da pochi minuti non era semplice trovare un tunnel muovendosi sottoterra, per questo motivo mi ero tenuto ampi margini di manovra per non rischiare di morire soffocato e avevo deciso di scendere di una cinquantina di metri alla volta. In realtà però trovare un tunnel fu più facile di quanto avevo previsto. O meglio, così poteva sembrare. Infatti mentre stavo ancora scendendo mi ritrovai in un cunicolo senza nemmeno doverlo cercare e soprattutto che non mi aspettavo di trovare li. *Toh, una volta tanto sono fortunato anch’io.*

    Mentre prendevo fiato, pensando intanto al fatto che mi trovavo su un cunicolo non segnato sulla mappa, notai un’ altra cosa starna, molto strana. Sulle pareti del condotto c’erano strani segni, degli squarci, molto simili a delle artigliate *E questi che diamine sono?* Mi avvicinai per osservarle meglio ma non riuscii a capire di cosa si trattasse esattamente. Potevo provare ad accendere l’unico tracciante luminoso in dotazione per vedere meglio, ma decisi di non farlo, mi sarebbe potuto servire più avanti e non volevo sprecarlo per quella che poteva rivelarsi una falsa pista. In ogni caso non potevo ignorare del tutto quelle tracce, anche se era molto improbabile potevano essere collegate in qualche modo alle esplosioni, e scoprendone la causa forse sarei anche riuscito a fermarle. Certo, salvare i minatori aveva la priorità, ma non avevo dubbi che di questo se ne sarebbero occupati gli altri due ninja, era chiaro dalla loro reazione alle parole di Goran che non erano troppo interessati a scoprire la causa delle esplosioni e che non avrebbero abbandonato il loro compito facilmente. In più mi ispiravano fiducia, ero più che convinto che potevano farcela da soli. Non era forse questa l’essenza del lavoro di squadra?

    *Mi fido di voi ragazzi.*

    Così abbandonai momentaneamente la via che conduceva ai minatori per seguire le tracce che avevo trovato.


    Resistenza:120
    Stamina:130-10=120
    Azioni:
    -Pesce sotterraneo


    Ovviamente abbocco :asd:
    Yama in cima alle tecniche doton c'è scritto che sono utilizzabili indifferentemente su suolo terroso o roccioso, e visto che nel pesce sotterraneo non è specificato niente non dovrebbe fare eccezione.
     
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    -L’ultima posizione stimata era di circa centotrentasette metri, dovrete scendere sempre in profondità cercando di non deviare verso destra. Mantenete sempre la stessa linea, quel tunnel provvisorio non è profondo abbastanza da poter raggiungere la profondità stimata, quindi dovrete scavare. Non ci sono tracce di gas o altri materiali che possano provocare esplosioni, prima di iniziare i lavori vi sono sempre delle perizie accurate.

    La ricetrasmittente si dimostrò fin da subito uno strumento sensazionale, il poter comunicare nonostante l'elevata distanza tornava molto utile soprattutto in casi come quello in cui ci trovavamo. Goran fu molto chiaro con le indicazioni relative ai suoi compagni e sulla miniera in generale, le sue competenze in materia di scavi probabilmente non avevano eguali tra gli addetti a quel sito. La cosa mi rincuorava data la posizione difficile nella quale noi tutti ci trovavamo, con la sua esperienza e le nostre abilità forse saremmo stati in grado di completare l'incarico senza troppi problemi. Se il sapere di poter contare sul minatore mi tranquillizzava non si poteva certo dire lo stesso delle sue parole.
    La distanza che ci separava dagli uomini era ancora molta in più l'esplosioni, almeno secondo Goran, non potevano essere state causate da eventi naturali legati alla presenza di gas. Tutto ciò era molto sospettoso e poco piacevole. Scavi del genere erano sempre oggetto di accurate perizie proprio per evitare casi simili, eppure si erano verificate più esplosioni all'interno del complesso, esplosioni tra l'altro che non si era stato in grado di arginare in alcun modo o identificare.


    * Se non è la presenza di gas allora cosa è stato? In più siamo solo noi due, l'altro ragazzo sembra non essersi unito a noi. Non credo proprio che separarsi sia stata l'idea migliore, in tre possiamo sicuramente svolgere un lavoro migliore che da soli. Magari riuscirà a raggiungerci, quasi certamente le diverse locazioni della miniera sono tra loro collegate. Ho sempre la ricetrasmittente nel caso. *


    Mentre avanzavo con il ninja di Konoha sembrò che l'intera montagna fosse viva e diverse vibrazioni cominciarono a susseguirsi con una certa frequenza come se rispettassero un ben determinato ritmo. La cosa non era normale. Per quanto le esplosioni potessero essere calcolate o provocate, era molto difficile credere che potessero genere un fenomeno simile. C'era sicuramente qualcosa sotto, ma cosa? Prima che avessi il tempo di riflettere su tale domanda ecco che in un istante un sacco di polvere e detriti si ammassarono alle nostre spalle bloccando completamente la via impedendoci di tornare indietro se non scavando. Immediatamente un senso di oppressione si fece sentire sull'intero corpo, se prima la cosa poteva essere arginata grazie alla debole luce che entrava da fuori adesso eravamo completamente al buio. Due topi in trappola ecco cos'eravamo, ma non per questo mi sarei lasciato scoraggiare in due c'è la potevamo fare. Cercai di mantenere i nervi saldi senza lasciarmi andare a tragedie non ancora avvenute, allungai la mano verso quella che ritenevo essere la posizione di Shiroe per sentire se era ancora al mio fianco. Il sentire la sua presenza mi fece stare meglio.

    -Stai bene?

    -Si si, non ti preoccupare.

    Lo spazio nel quale eravamo rinchiusi era abbastanza ristretto, quel tanto che bastava per permetterci di stare entrambi l'uno a fianco dell'altro senza intralciarci a vicenda, ma si trattava più di una stima basata sul tatto. L'affidabilità di ciò era sicuramente bassa, ma non c'erano molte alternative.

    -State bene lì sotto? Shiroe, Zend, rispondete entrambi. Ditemi in che condizioni siete, e se siete ancora in grado, continuate a scavare inclinando la vostra direzione di circa 36° verso sinistra per altri trentadue metri. Lì troverete uno spazio più areato ma non è molto largo, potrete riprendere fiato ma dovrete cercare bene un punto in cui riprendere gli scavi, perché ha delle pareti di roccia molto spesse.


    Andando un po' alla cieca ed impiegando più tempo di prima trovai il tasto della ricetrasmittente e comunicai con Goran per riferirgli qual'era la situazione nella quale ci trovavamo.

    -Stiamo bene, il passaggio dietro a noi è stato completamente bloccato dalle macerie ma per fortuna abbiamo spazio a sufficienza per muoverci e per scavare. Il problema è che non si vede niente, probabilmente dovremo utilizzare il tracciante per riuscire ad avanzare. Ci mettiamo subito al lavoro!Shiroe forse dovremo utilizzare il tracciante ma potrebbe essere più utile in seguito. Anche se non vediamo credo che ci sia abbastanza spazio per lavorare entrambi in totale sicurezza. Facciamo così, mettiamoci entrambi contro la parete con un fianco, poi alziamo il braccio opposto e vediamo quanta distanza c'è tra di noi. Così dovremmo avere un'idea più chiara.


    -D'accordo, può andare secondo me.

    Mi portai contro la parete ed appoggiai la spalla sinistra in modo tale da sentire esattamente dove si trovasse a quel punto alzai il braccio destro e lo allungai di lato, attesi che Shiroe facesse lo stesso. Sentì il suo braccio toccare il mio e cercai di stimare alla buona quanto spazio avessimo tra di noi, forse un metro e mezzo, due ad essere generosi. Era il momento di scavare altrimenti non saremmo mai giunti a destinazione, presi in mano la trivella e sempre rimanendo a contatto con la parete cominciai a scavare.

    -Cominciavo a scavare un po' poi lentamente ci spostiamo nella direzione che Goran ci ha detto, se rimaniamo entrambi ciascuno dal suo lato non credo ci siano problemi anche senza vedere. Piuttosto fermiamoci ogni tot metri e riprendiamo le distanze come abbiamo appena fatto. Forse impiegheremo più tempo ma almeno non ci trivelliamo le mani a vicenda.

    Si trattava di un movimento meccanico che alla lunga stancava. Già dopo il primo metro avevo il braccio destro completamente indolenzito a causa del girare costantemente la manovella per mantenere un ritmo costante. Non potevo vedere come se la stesse cavando Shiroe ma probabilmente era nella mia stessa situazione. Dopo aver scavato per circa tre metri, o almeno così pensavo, mi fermai per riprendere le forze e chiesi anche al Genin di Konoha di fermarsi. Lavorando in coppia come stavamo facendo era necessaria coordinazione, se uno di noi avesse scavato più dell'altro a quel punto sarebbe divenuto difficile proseguire secondo quanto pianificato.


    -Riprendiamo la distanza e ricominciamo a scavare, direi che ogni tre metri massimo cinque, se non siamo stanchi, possiamo fermaci per "verificare" la situazione. Devo provare a vedere se posso convogliare il chakra nella trivella, magari il lavoro potrebbe essere più leggero almeno per me. Te fai come meglio credi. Riprendiamo lo scavo.

    Finito di parlare ricominciammo scavare il tunnel che ci avrebbe portato verso la zona "sicura" almeno secondo quanto detto da Goran. Vista la fatica che provavo nello scavare decisi di provare a convogliare il chakra nella trivella per vedere se era possibile alleggerire il carico di lavoro alle braccia. Fortunatamente funzionò. Grazie a quell'aiuto scavare divenne molto più semplice al punto che riuscimmo a scavare quelli che ritenevo essere altri cinque metri in un tempo brevissimo, almeno per me. Il sistema che adottammo sembrò funzionare ma ovviamente il pericolo di ferirsi a vicenda era sempre dietro l'angolo ed abbassare la guardia sarebbe potuto addirittura essere fatale nel caso più sfortunato.
    Alla fine ci fermammo tra le otto e nove volte seguendo sempre lo stesso schema adottato dall'inizio. Quando finalmente giungemmo all'area feci un profondo respiro per riempire i polmoni d'aria e riprendere fiato dopo la fatica fatta. La zona non era molto grande ma almeno potevamo muoverci e sgranchirci le gambe senza urtare l'altro, solo una cosa non era al suo posto, anzi non avrebbe dovuto proprio esserci: un condotto che proseguiva verso destra.
    Goran era stato chiaro, andare verso quella direzione non era saggio visto che i minatori si trovavano nella direzione opposta, ma per mera curiosità decisi di avvicinarmi ad esso per vedere meglio com'era. Ad occhio mi sembrava piuttosto grezzo rispetto a quello dal quale eravamo entrati, ma certamente era migliore di quello che avevamo appena scavato. Ciò faceva pensare.
    L'eventualità che fosse stato scavato dai minatori non era da scartare ma quando l'avrebbero fatto? Non di certo nelle ultime ore visto che erano già intrappolati da un po' e tra di essi non andava dimenticato che c'erano dei feriti.
    Mi allontanai dallo scavo per dirigermi verso la parete rocciosa opposta. A grandi linee quella avrebbe dovuta essere la zona nella quale scavare per raggiungere gli uomini intrappolati, rispetto alla parete che avevamo appena traforato dovevano essere più spesse secondo le indicazioni del minatore di Iwa, il che giocava ovviamente a nostro sfavore ma era necessario continuare lungo quella strada. La priorità ora come ora era salvare gli uomini e solo in seguito indagare sulla causa delle esplosioni, una volta messi in salvo avremmo avuto tutta la calma necessaria per svolgere le dovute indagini nella zona, magari insieme a qualche professionista vista l'anormalità della situazione.
    Come se non bastasse continuavano a susseguirsi delle continue vibrazioni la cui frequenza stava man mano aumentando, il che ovviamente non era positivo. Le stranezze erano fin troppe.

    -Direi di ignorare quella condotta, Goran ha detto che i suoi colleghi sono da questa parte, inoltre ha accennato al fatto che la parete è più spessa. Credo proprio che dovremmo faticare ancora un bel po'

    -Già.

    Shiroe non era un tipo che amava parlare, si limitava a dire il minimo indispensabile ed a conservare le energie per il momento del bisogno, dava l'idea di essere freddo e distaccato ma che comunque sapeva ciò che faceva e come doveva farlo. Quando fummo abbastanza vicini alla parete ricominciai a scavare eseguendo quello stesso movimento che avevo fatto in precedenza, sentii immediatamente che la punta dell'attrezzo faticava e penetrare nella roccia e che era necessario quasi il doppio del tempo per scavare lo stesso tragitto con il solito ritmo. Dovevamo assolutamente velocizzare le cose, oltre a metterci maggiore foga nel girare la manovella aumentai anche la quantità di chakra apportata per provare a tenere lo stesso ritmo di prima. La stanchezza cominciava a farsi sentire vista la quantità immane di energia che avevo utilizzato fino adesso per proseguire gli scavi, stava divenendo sempre più gestire il lavoro.

    -Signor Goran, saprebbe stimare quanto in profondità dobbiamo scavare attraverso la parete più spessa? Abbiamo notato che le esplosioni e le vibrazioni si stanno facendo sempre più frequenti e sembrano addirittura ben scandite, e non credo proprio si tratti solo di una mia
    impressione. In superficie è cambiato qualcosa o ha notizie dall'altro Genin?


    In attesa di una sua risposta decisi di continuare a scavare nonostante il dolore che cominciavo a provare, Shiroe invece sembrava non tradire alcuna emozione quasi fosse un automa. Era decisamente un ragazzo strano.
    Fu così che ripresi a penetrare la roccia, la fortuna però sembrava essere girata: la durezza della parete si era ridotta drasticamente. Il materiale dietro quella prima parte risultava più "morbido" al punto che potei impiegare la normale quantità di chakra senza fare alcun sforzo extra, ma rimaneva comunque il fatto che molto del mio chakra era stato speso a scavare. Non avrei saputo calcolare esattamente quanto avessi scavato, ma quasi sicuramente più di quindici, venti metri: si trattava di un breve tragitto in realtà ma risultava essere estremamente lungo viste le condizioni.
    Se fosse accaduto qualcosa avrei potuto trovarmi nei guai e non solo io.


    Scheda Zend Izuki
    -Parlato
    * Pensato *

    -Parlato Shiroe
    -Parlato Goran


    Resistenza: 150
    Chakra: 200

    Azioni:
    - Primo scavo di 30m per raggiungere l'area sicura [-27 Chakra -3 Resistenza]
    - Secondo scavo per penetrare la parete rocciosa spessa 1,5m [-3 Chakra]
    - Terzo scavo di altri 27,5 metri [-28 Chakra]

    Valori Resistenza-Chakra post-azioni:
    Resistenza: 150-3= 147
    Chakra: 200-27-3-28= 142

    Avendo 15 di agilità dovrei essere in grado di scavare per circa 60 metri anche se sono rimasto vago sull'ultima parte perché spetta a te il verdetto finale al riguardo. Per quanto riguarda le spese di Shiroe dipende molto da che tipo di ninja è. Se fosse un Nin-Type come me allora gli farei usare il chakra in modo simile al mio (visto che ho 200 di chakra), nel caso fosse un Tai-Type allora la prima parte la farebbe con il chakra e nella seconda la resistenza o viceversa (ma dipenderebbe molto dai suo valori di Res e Sta). Dovrei avere sottomano una scheda per decidere come bruciare le sue risorse in modo più corretto.
    Per il resto non credo ci sia nulla di particolare, che io ricordi nei regolamenti non c'era nulla relativa al consumo elevato di chakra, in caso avvisami che metto qualche status negativo. Per il resto spero ti piaccia il post e la dinamica di scavo XD
     
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    Ammazza alla predica, aveva chiesto rispetto e mancato di rispetto nella stessa frase. Quel ragazzino però si era dimenticato di una cosa: essere uno shinobi non era un gioco, ed in più ci stava anche di mezzo il fatto di essere un nostrano: non aveva molte scelte per l’occasione, e avrebbe dovuto moderare la lingua in virtù di un futuro rapporto al Kage sull’operazione. Riportare quelle testuali parole sarebbe stato fatale per lui, e a meno che non volesse un rimprovero dalle più alte cariche era meglio darsi una calmata. Scese in profondità e dalla sua parte notò quell’incisione sulla roccia umida, anche se Dio solo sa come fu capace di farlo, data la scarsa luminosità e la scelta di non utilizzare il tracciante. Una scelta totalmente sbagliata perché proprio quell’oggetto sarebbe stato vitale, in quell’occasione, per scoprire la reale natura dei segni. La sua scelta lo portò a scavare ancora, ma continuò verso una direzione che lo avrebbe portato troppo lontano dagli altri esseri umani lì sotto. Focalizzandosi troppo sulla provenienza di quelle esplosioni stava dimenticando la cosa più urgente, e questo molto probabilmente avrebbe inciso sul salvataggio dei minatori.

    “Non sono tenuto a fare un bel niente, posso andarmene quando mi pare e piace”



    Avrebbe fatto meglio a non dimenticare questo suo concetto, troppo distante dalla visione di buon concittadino.
    Zend e Shiroe avevano deciso di praticare un uso combinato delle trivelle, sfruttando al meglio le loro capacità: uno puntò sull’uso del chakra per trivellare più velocemente, l’altro optò per tanto olio di gomito essendo bravo quasi esclusivamente in quello. La loro strategia fu buona e riuscirono a guadagnare abbastanza tempo senza dover incorrere nella scarsità d’ossigeno. Il loro approccio alla situazione si dimostrò molto intelligente e non ci misero molto a raggiungere la zona del “pozzo” e a prendere una scelta. Molto saggi entrambi, altri si sarebbero comportati diversamente.
    CITAZIONE

    -Signor Goran, saprebbe stimare quanto in profondità dobbiamo scavare attraverso la parete più spessa? Abbiamo notato che le esplosioni e le vibrazioni si stanno facendo sempre più frequenti e sembrano addirittura ben scandite, e non credo proprio si tratti solo di una mia
    impressione. In superficie è cambiato qualcosa o ha notizie dall'altro Genin?

    La posizione creava interferenze, ma l’uomo seppe dare informazioni in modo ottimale dimostrandosi un buon leader e un perfetto conoscitore del terreno. Spiegò che lo spessore della parete rocciosa era di circa un metro e mezzo e che oltre quella parete ci avrebbero impiegato poco prima del luogo in cui i minatori erano intrappolati. Difatti, oltre quel guscio duro e difficile da penetrare, avrebbero trovato del terreno sempre più friabile e sentito delle voci colme di tutte quelle emozioni scaturite da una situazione di panico. Un nuovo tremore li sputò direttamente nella zona dei feriti, provocando non poco dolore a causa dell’impatto con una delle pareti. La cosa si dimostrò abbastanza facile tutto sommato, e a quel punto avrebbero dovuto soltanto occuparsi dei feriti e riferire le condizioni a Goran.

    Finalmente siete arrivati, pensavamo davvero di morire qui sotto. Abbiamo perso la cognizione del tempo, non abbiamo più acqua e l’ossigeno scarseggia, inoltre uno dei nostri ha avuto la brillante idea di praticare un foro per scoprire una via d’uscita. Quello stupido di Katagiri aveva visto un condotto prima di entrare qui, gli abbiamo detto di non andarci ma non ci ha ascoltati. E poi sono iniziate le esplosioni, e non è più tornato.

    La situazione si infittiva. Gli uomini si erano divisi, o meglio uno solo di loro era stato così curioso e stupido da decidere di inabissarsi nel condotto. Capirono subito di cosa stesse parlando uno dei minatori, ma fu ancora più strano sentire quel particolare sulle esplosioni. Ancora una volta bisognava capire se occuparsi dei feriti col kit di pronto soccorso e trovare una via di uscita o ritornare al punto precedente e prendere la via scartata in precedenza.

    Zend, forse è un azzardo ma forse quel condotto è una via d’uscita. Forse dovremmo allargare il foro praticato da Katagiri e capire se sia giunto o no a destinazione, da qui è impossibile orientarsi. Dovremmo occuparci prima di loro.

    Lo avevano relegato tutti a capo, per non contare del fatto che a quella profondità le trasmittenti avevano smesso di funzionare. Shiroe si mise subito all’opera dando tutto se stesso per aiutare i feriti, con nutrimento e fasciature. Effettivamente a meno di qualche assurda idea, l’unica opzione valida restava quella proposta dal ragazzo di Konoha. Questa si sarebbe dimostrata pericolosa ma giusta, ed infatti con un po’ di scavi sarebbero giunti verso il profondo baratro artificiale e da qui avrebbero potuto continuare scendendo in profondità. E lo shinobi di Iwa? Beh, lui sarebbe stato l’oggetto più ambito e l’unico individuo a rischiare davvero la vita. Il suo incedere lentamente nel terreno non sarebbe durato a lungo, in quanto la “pavimentazione” sotto i suoi piedi si dimostrò troppo friabile per sostenerlo: come un effetto domino tutte le rocce precipitarono e con esse anche il ragazzino, che a meno di prese o metodi bizzarri, si sarebbe schiantato al suolo da un’altezza di circa sei metri. Subito si sarebbe fatto un’idea del luogo e della scomoda posizione in cui si ritrovava. Il luogo in cui finì per sfracellarsi si dimostrò essere.. un enorme rifugio sotterraneo di bestie umanoidi, una miniera sotto la miniera. Bestie potenti? Deboli? Avevano l’aspetto di lupi in grado di marciare su due piedi e imbracciavano armi di ogni tipologia. Alcuni dimostrarono un’intelligenza che altri non avevano, ma in loro non vi era la minima aria amichevole. Erano stati loro a causare le esplosioni, a creare il tunnel e a lacerare le mura di roccia con i loro potenti artigli? Molto probabilmente si. Quel tunnel si prospettava essere l’unica via di fuga, ma da solo non ce l’avrebbe mai fatta dato che il rumore del suo impatto aveva attirato l’attenzione di quelle bestie. Brutta storia. E il fatto di non sapere della possibile presenza di Zend, Shiroe e i minatori in quel tunnel, rendeva tutto troppo casuale. Si sarebbero incontrati? li avrebbe portati alla morte? loro sarebbero arrivati da lui in tempo, magari per salvarlo? e soprattutto, cosa avrebbero fatto contro quelle bestie? e lì avrebbero trovato anche Katagiri, vivo o morto che fosse?


    Good, dovete perdonare il ritardo ma ho avuto molti impegni e ci si mette anche fc con le notifiche non segnalate :asd:
    Gruppo di zend: voi trovate gli uomini, occupatevi di loro, ne manca uno che al momento è da qualche parte :asd: Potete decidere anche se scendere, e quindi giungere nella zona dove c'è Fox.
    Fox, tu puoi evitare di ricevere 15 danni da impatto al suolo con un'azione coerente. Decidi se attirare l'attenzione dei lupi con qualche stratagemma oppure affrontarli direttamente. Quel tunnel è di vitale importanza, sottovalutatelo e non avrete via d'uscita :asd:
    Se avete domande dite pure :si2:
     
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  14. Fox
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    Più o meno quanti sono i lupi mannari, 5-10-20? Situazione aria/visibilità del luogo?
     
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    Su per giù intorno a 10. La visibilità c'è e l'aria pure, per quello non ci sono problemi :asd:
     
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26 replies since 10/3/2016, 16:39   503 views
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