Sabbia e Roccia

Quest di imposizione del Sigillo Dislocante

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  1. "KING"
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    Non so se è giusto metterlo in questa sezione visto che sono nel deserto e non nel Villaggio ma, nel caso, spostatela dove si deve :asd:


    Toan è ancora sbalordito dalla magnificenza del deserto, ed ancora di più da Yuka.
    Yuka Satetsu: Kunoichi di Suna in grado di Manipolare la Sabbia Ferrifera ed i Campi magnetici, specializzata nei Ninjutsu sia ad impatto sia su larga scala.
    Ha inoltre un segreto molto importante, è la jinchuuriki del Tasso Shukaku.
    Toan ha trovato enormi difficoltà a combattere con la ragazza nel suo territorio.
    Ora il giovane Neo-Anbu si sta recando a Muska Racka seguendo le indicazioni di Yuka.
    Lui e Totoru devono incontrarsi la per iniziare ad indagare su suo padre.

    *Chissà che cosa scoprirò una volta arrivato.
    Mamma, perchè mi hai sempre tenuto nascosta ogni informazione su di lui.
    Ora forse, scoprirò almeno il perchè del tuo silenzio
    . . .*

    Continua la sua camminata nel deserto sotto al sole cocente ed il caldo infernale, sostenuto solo dall’importanza del suo viaggio.
    Ogni passo è pesante e faticoso come se ne stesse facendo dieci.
    Ogni respiro è misurato poichè l’aria è rovente in gola.
    Le braccia del ragazzo sono oramai rosse da far paura sintomo di scottatura o ustione.
    Non fosse per il suo addestramento durissimo, ma soprattutto per aver già sostenuto il duro scontro con Yuka, che l’ha in parte abituato alla durezza del deserto, sarebbe già crollato al suolo sfinito.
    Si mantiene con la mente sgombra pensando a come potrebbe sconfiggere Yuka in uno scontro vero.
    Immediatamente pensa alla Dislocazione Istantanea ed alla sua variante.
    Con quelle tecniche può compensare i suoi poteri su vasta scala, la sua rapidità di movimento e la sua capacità di volare.
    Per mantenere la mente lucida, continua a ripensare alle informazioni sulla Dislocazione, pensando, inoltre, ad un Sigillo che lo rappresenti in toto.
    Anche l’orientamento rischia di giocargli brutti scherzi.
    Ogni tanto si guarda a destra ed a sinistra cercando di capire se si sta avvicinando a qualcosa o se sta seguendo la giusta strada.
    Finalmente dietro ad una duna di sabbia vede tre carri fermi in semicerchio, un grande falò al centro, otto cammelli ed una decina di persone.
    Toan accelera il passo sperando di trovarli cortesi ed ospitali, e disposti a condividere con lui dell’acqua e dell’ombra.
    Si lascia scivolare lungo il pendio della duna smuovendo grandi quantità di sabbia dietro di lui.
    Arrivato in piano comincia a corricchiare per smorzare la velocità, per poi riprendere a camminare con passo spedito.
    Comincia ad agitare la mano ed il braccio destro in aria da una parte e dall’altra, in segno di saluto.
    Arrivato nei pressi della carovana un uomo grasso e barbuto gli si avvicina guardandolo torvo.

    caravan_in_the_desert-large

    Non sei di queste parti tu!

    No signore, mi chiamo Toan e vengo da Iwa.
    Cerco di raggiungere il villaggio di Muska Racka, ma ho paura che se non riposo un po’ non ci arriverò mai.


    L’uomo grasso e barbuto lo scruta per qualche secondo.
    Pigramente con la mano sinistra va a grattarsi la barba ispida e cespugliosa per poi esordire a gran voce.

    Accomodati Toan il mio nome è Boka e sono a capo di questa carovana.
    La ci sono i miei soci d’affari Janko e Brigus, il resto sono la nostra scorta Hahaha.
    Vieni, accomodati qui all’ombra, stavamo per mangiare.
    Vuoi dell’acqua o gradisci del buon vino?


    *Vino? ma se sto per svenire, se bevo un goccio di vino sotto questo sole mi esplode la testa*

    Ma non fa in tempo a rifiutare che si ritrova con in mano una borraccia in pelle dal forte odore di vino.
    in effetti l’odore è si forte, ma anche molto gradevole.
    Toan beve una sorsata sola, ma profonda.
    Il liquido violaceo è come ghiaccio che gli scorre in gola rinfrescandolo come non mai.
    Il torpore alla testa è immediato e fa scivolare via stanchezza e calura.
    Ripassa la borraccia a Boka che ne trae tre lunghi sorsi incurante dello spreco che va a finirgli sulla barba.
    Nemmeno la pulisce.

    Grazie per l’ospitalità, se posso sdebitarmi in qualche modo ditemi pure

    Boka agita la manona come a dire “Sciocchezze”, e si dirige ad ispezionare il Falò.
    Toan si stende all’ombra del carro dove viene raggiunto dall’uomo alto e magro, e vestito completamente di verde smeraldo, di nome Brigus.
    Si siede di fianco a lui e tira fuori da un lembo della sua veste una pipa.
    Con l’abilità di chi ha fatto di tale rituale una parte di se, tira fuori il tabacco, carica la pipa, prende un acciarino e la accende con un solo fluido movimento delle mani.
    Bocchieggia profondamente finchè non è soddisfatto, poi inizia a tirare.
    E poi puff una nube di fumo soffiata verso la tenda che fa da tettoia per l’ombra.

    Allora, Boka dice che vieni da Iwa.
    Ci sono molte vene minerarie sotto alle vostre montagne sai?
    C’è da diventare ricchi come un Re a scavare un paio di miniere nei posti giusti.


    Oh non saprei, sono solo uno shinobi il mio compito è proteggere il mio paese ed eseguire gli ordini del mio Kage.
    Ma se nessuno ha estratto quanto dite voi fino ad ora, un motivo ci sarà.


    Politica ragazzo.
    Quando servirà ad avere il controllo delle ricchezze del paese, le tue belle montagne verranno a galla.
    Le informazioni sono tutto nel nostro campo e i più informati saranno i primi ad accaparrarsi le concessioni per i terreni migliori.
    Boka ha trovato un giacimento di diamanti in una caverna sotto al deserto ed ha fatto una fortuna.
    E’ stato così generoso da offrirci di entrare in società con lui per aiutarlo nelle operazioni commerciali, dandoci un grosso guadagno fino ad ora.
    Le guardie che abbiamo sono addirittura poche, ma Boka confida nella “giustezza del Deserto”.
    Sostiene che se dei banditi vogliono attaccarci, il Deserto ci difenderà quanto necessario a sopraffarli.
    Beh fino ad ora siamo stati molto fortunati, su tre attacchi preoccupanti, tre volte c’è stata una tempesta di sabbia a scacciare i banditi.
    Ma ora andiamo, il pasto è pronto.
     
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  2. "KING"
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    Il viaggio prosegue senza particolari incidenti, grazie alle sue abilità sensoriali Toan è in grado di prevedere ogni fonte di Chakra nelle vicinanze, in grado di aiutarli ad evitare i predatori del deserto.
    Si separa dalla comitiva alle porte del villaggio di Muska Rakca: un agglomerato di capanne in pietra circolari a contornare una splendida oasi nel deserto ricca di vita e di vivacità.
    Concentrandosi per sfruttare al meglio le sue abilità da sensore, Toan localizza il chakra di Totoru riconoscendo la sua impronta familiare fra tutti gli abitanti del piccolo villaggio.
    Attraversa le prime capanne fino a raggiungere una costruzione più ampia delle altre, quadrata e per metà costruita in pietra e per metà in legno, evidente aggiunta successiva alla costruzione originaria in pietra.
    Si tratta del fulcro del villaggio che fa da mercato, da ristorante e da locanda, con diverse amache posizionate sotto ad un enorme telo sorretto da strutture di legno, offrendo riparo dal sole intenso.
    Diversi fuochi sono accesi per riscaldare durante la notte e per allontanare gli insetti.
    Totoru è seduto al bancone intento a bere dell’acqua.

    Eccomi, ho avuto qualche contrattempo ma ce l’ho fatta.
    Allora, qual’è il piano?


    Totoru finisce di bere, posa il bicchiere sul bancone ed emette rumorosamente aria dalla bocca, ad indicare che si è rinfrescato e dissetato piacevolmente.
    Poi si gira a guardare Toan con aria allegra.

    E’ la tua indagine, mica la mia.
    Io devo solo assicurarmi che tu non faccia cazzate.
    Comunque ti suggerisco di cercare il Capovillaggio, per chiedergli informazioni.
    Anche qualche altro abitante potrebbe sapere qualcosa.
    E qual’è il maggior punto di raccolta di informazioni?


    Toan risponde subito con volto illuminato.

    Il luogo in cui convergono maggiori persone per conversare.
    In questo caso l’unico punto di commercio e svago disponibile al villaggio.
    Potrei fare qualche domanda al locandiere.


    Totoru sorride soddisfatto e fa un cenno con la mano al ragazzo come ad incitarlo a muoversi.
    Toan si volta ora in direzione del burbero locandiere ed alza la mano per attirare la sua attenzione.
    L’uomo, alto quasi due metri, dalla carnagione scura, due folti baffoni neri, una testa pelata con in cima un cappellino così sproporzionato da sfiorare il ridicolo, si avvicina al ragazzo con tutta la sua mole.

    Che ti porto?

    Ehm salve, volevo farle qualche domanda, ma già che ci sono prendo un the freddo al limone ed i bocconcini di scorpione fritti, porzione maxi.

    Le domande quando arriva tutto.

    Ed entra in una porticina alta quasi la metà di lui, appena dietro al bancone, che conduce alla cucina.
    Molto probabilmente.
    Totoru sorride quasi divertito dalla scenetta, mentre Toan si alza per fare un giro del locale.
    Nella zona alla loro sinistra, come già detto, si trova “l’area brande” mentre, oltre il bancone sulla destra, la struttura di pietra si apre ad altezza vite lasciando spazio per poggiare dei prolungamenti in legno, sui quali vengono esposte svariate merci di ogni genere.
    Da prodotti alimentari a stoffe e tessuti.
    Ninnoli e gioielli a fianco a prodotti di artigianato e bambole di pezza.
    Che più incuriosisce Toan è un vaso contenente quello che sembra a tutti gli effetti oro, esposto così come se nulla fosse, senza nemmeno un coperchio.
    Una decina di donne sono all’interno dell’edificio e di loro si vedono solo i mezzibusti.
    Vociano con la piccola folla di clienti accordandosi sui prezzi o su eventuali baratti.
    Ritrova uno dei soldati della scorta della carovana e gli fai un cenno col capo, prima di voltarsi, attraversare la zona dei tavoli del bar, ed affacciarti direttamente sul laghetto più grande dell’oasi.
    I bambini stanno giocando nell’acqua in compagnia di alcuni animali simili a delle marmotte o qualcosa di simile.
    Toan non è esperto degli animali del deserto, ma questi gli stanno molto simpatici.
    Sono vivaci, allegri, giocano con i bambini arrivando anche a spruzzargli piccoli getti d’acqua dalla bocca, schizzandoli.
    Di rimando i bambini immergono assieme le mani nell’acqua inondandoli di schizzi.
    I bimbi più vivaci, ogni tanto, prendono quei buffi animali e li lanciano verso il centro del laghetto e questi, quando sembra che debbano prendere clamorose spanciate, si avvitano a mezz’aria tiffandosi perfettamente, provocando le risa di tutti i bambini.
    Più avanti alcuni donne stanno lavando i panni con dei catini, e li stendono a delle sottili corde tirate fra le palme.
    Con questo sole gli abiti bagnati si asciugano in poco tempo.
    noti un uomo sulla destra dell’oasi, che gira con un bastone da combattimento in mano, scrutando il villaggio in cerca di qualche anomalia.
    Toan sente una voce alle sue spalle, si volta e vede il locandiere che gli ha già portato davanti allo sgabello, sul bancone, le ordinazioni.
    Si affretta a raggiungere il posto e si siede con agilità.

    Allora, cosa volevi chiedermi?
    Se non ti piace il piccante lascia stare la salsa.


    Prima di parlare, Toan esamina il piatto contenente una dozzina di grossi pezzi di carne dorati, accompagnati da una salsa violacea con dei piccoli puntini gialli.
    Prende il primo boccone, intinge nella salsa a metà e lo morde lungo il contorno lasciato dalla salsina violacea.
    La carne è molto tenera e saporita, che quasi si scioglie in bocca.
    La salsa scalda il palato sempre di più fino a scottare.
    Poi entra in gioco qualcosa che fa esplodere la salsa costringendo Toan a tossire.
    Subito il volto dello Shinobi avvampa diventando di un rosso intenso.
    Inizia a sbavare ed il locandiere, ridendo come un matto, gli porge un panno bianco con cui si asciuga.
    Poi gli mette davanti un cestino con del pane ultra-fine.
    Mangia una sottile pagnotta che placa immediatamente il vulcanto che si sente in bocca.
    Boccheggia un po’ prima di finire l’altro mezzo boccone, senza immergerlo nella salsa.

    Dicevamo. . .
    Conosci per caso un uomo che abitava qui tanti anni fa, di nome Aga?
    Sai dove viveva o conosci qualcuno che potrebbe aiutarmi?
    Si tratta di mio padre, e vorrei scoprire qualcosa su di lui e sulla sua storia, visto che mia madre mi ha sempre tenuto all’oscuro di ogni dettaglio.
    Vorrei anche scoprire che ne è stato di lui e se, magari, è ancora vivo.


    Il locandiere aggrotta le sopracciglia e si poggia la mano sinistra sul mento iniziando a grattarselo.
    Finito il grattume, rilassando lievemente l'espressione del volto, comincia a parlare con voce un po' bassa e malinconica.

    Aga, certo che mi ricordo di lui, tuttavia solo il Capovillaggio può parlartene.
    Al momento tuttavia è in viaggio e non tornerà prima di una settimana.
    Se vuoi aspettarla qui posso darti una branda gratis.
    Anche il pasto, te lo offro io
     
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  3. "KING"
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    Toan rimane un po’ deluso dalla rivelazione.
    Sa che aver trovato persone che conoscono suo padre è una cosa ottima, ma la notizia del divieto di parlarne lo sconforta.
    Cosa che ancor più arreca disagio a Toan è il fatto che il Capovillaggio sia lontano e che non tornerà prima di una settimana.
    Interviene Totoru.

    Ripartiamo domani sulla via più diretta per Iwa.
    Non possiamo aspettare tanto e già così il viaggio è lungo.


    Allora vi do due brande, domattina vi preparo la colazione e poi potrete ripartire.
    Mi spiace che hai fatto tanta strada per niente


    Ma c'è uno strano luccichio negli occhi di Toan.
    Qualcosa gli sta macchinando in testa e gli si sta formando un'idea sul da farsi.

    *No, non per niente.*

    Toan finisce avidamente i bocconcini di scorpione intingendoli pochissimo nella salsa, riuscendo a trovare la giusta dose.
    Finito l’ottimo pasto trangugia il the ancora ghiacciato, si alza, e corre verso una delle piccole oasi più esterne.
    Il vento comincia ad alzarsi portandogli un po' di sabbia negli occhi, offuscandogli la vista.
    Nel breve tragitto ammira e si gode il magnifico panorama dell’oasi immersa nel nulla del deserto.
    Una macchia di vita immersa nella morte rappresentata dalla sabbia rovente, l'ultima speranza di salvezza per gli uomini in un ambiente così duro, che lui stesso ha sperimentato fino a poco fa.
    Come si avvicina alla fonte d'acqua sente meno la calura del deserto, provando nuovo vigore.
    Il giovane shinobi raggiunge una piccola palma che fa un po’ di ombra alla destra dello specchio d’acqua.
    Si china piegando le gambe alle ginocchia e poggia due dita contro la corteccia della palma.

    *Dunque, da quello che ho imparato il Sigillo di Dislocazione dovrebbe permettermi di raggiungere il punto in cui lo impongo, istantaneamente.
    Ovunque io mi trovi potrò sempre raggiungere ogni sigillo che ho piazzato.
    Il processo di imposizione del sigillo è semplice, una volta imparate le nozioni tecniche.
    La parte più difficile è creare un sigillo adeguato che mi rappresenti. . .
    Ci ho messo un po’ a creare il mio sigillo personale, ma finalmente l’ho realizzato.*




    Eccolo apparire, come un prolungamento della sua pelle, imprimersi in maniera quasi indelebile sulla corteccia.
    Un piccolo simbolo a forma di spira, che termina in una parte retta.
    Questo simbolo rievoca in Toan l'essenza stessa della tecnica, facilitando i suoi pensieri a concentrarsi sulla tecnica.
    Soddisfatto dell’opera compiuta, non gli rimane che verificare l’efficacia del simbolo.
    Toan è un esperto di segni e sigilli, se crede di aver trovato una combinazione ideale, vuol dire che è così.
    Tuttavia tende a non sbilanciarsi mai troppo con le previsioni, aspettandosi sempre qualcosa meno del risultato finale.
    Si allontana rapidamente di una decina di metri e si ferma.
    Senza nemmeno voltarsi, rilascia il Chakra come spiegato per filo e per segno sul Rotolo studiato.
    L'importante per la buona riuscita di questa tecnica, è essere sicuri nel momento in cui si decide di attivarla.
    Impone le mani in un sigillo per raffinare la sua precisione nel controllare il chakra, chiude gli occhi e trae un profondo respiro.
    Un singolo impulso che dura un istante. . .
    E la magia avviene.
    Avverte come uno strattone che tira il suo corpo da tutte le parti e, subito dopo, una forza uguale e opposta che va a comprimerlo sempre più.
    Una sensazione stranissima e un po' nauseante, lo porta ad esitare qualche istante prima di riaprire gli occhi.
    Non vede più la capanna li vicino, dietro ad un gruppetto di alberi, ma si ritrova ad osservare la palma di prima, esattamente di fronte al sigillo.
    Sorridendo, si allontana ancora di più, raggiungendo il cuore del villaggio, fra le capanne.
    Aspetta che nessuno lo osservi e di nuovo fa uso della Dislocazione.
    Un brivido percorre il corpo di Toan, che si ritrova di nuovo a guardare, dopo un impercettibile black-out, la palma su cui ha impresso il Sigillo di Dislocazione.
    Toan è molto soddisfatto del risultato ottenuto, ritenendola una tecnica vincende.
    Tuttavia non è ancora soddisfatto da questa prova.

    *In battaglia avrò sicuramente bisogno di usare più di un sigillo per dislocarmi, devo provare la sensazione di scegliere quale sigillo usare, quindi devo farne un'altro.
    Immagino che vada bene anche il manico di un Kunai*

    Così Toan estrae dal suo borsello uno dei suoi Kunai in ferro.
    Lo regge con la mano sinistra mentre, con indice e medio della destra, va ad imprimere con un rapido movimento il nuovo sigillo sull'impugnatura, nella parte interna del rivestimento, quindi nascosto alla vista.
    Lancia il cunai con un unico movimento del braccio, che fa scattare in maniera fluida e rapida l'arma verso sinistra, che va ad infilarsi nella sabbia a 15 metri di distanza.
    Toan si allontana ulteriormente in modo da non essere troppo vicino ad uno dei due sigilli fra cui scegliere e troppo lontano dall'altro.
    Una volta soddisfatto della distanza, si concentra nuovamente sul Kunai e, come una calamita, il sigillo impresso lo attrae.
    All'ultimo istante pensa al sigillo sulla quercia e quando apre gli occhi, si ritrova a fissare la palma.
    Si gratta la testa un po' confuso e decide di riprovare da li.

    *La distanza non influisce sulla mia scelta, è proprio il mio pensiero che. . .*

    Ed eccolo svanire di nuovo, e riapparire esattamente sopra al Kunai, semi-sepolto sotto alla sabbia.
    Si china ad afferrarlo con un sorrisetto allegro stampato sul volto.

    *Speravo di passare da Suna, per mettere un sigillo anche la, ma ci tornerò un giorno!*

    Toan torna alla locanda dove trova Totoru intento a ridere e conversare col proprietario.
    La giornata finisce in maniera tranquilla, con Toan che va a dormire dopo aver cenato a base di pesce con il mentore.
    Un’ora dopo l’alba i due Ninja fanno una rapida e leggera colazione, prima di rimettersi in marcia diretti verso casa.

    *Quando torniamo, devo passare da mia madre a mettere un altro Sigillo Dislocante!*

    Oltre all'exp. chiedo qua, posso tenere una lista in scheda delle cose dove appunto il sigillo?
    Poi sarò più specifico in domande ma se per qualche motivo mi dite no non sto manco a farla sta lista :asd:
    Ovviamente solo in ruolate imprimerò i sigilli e non quando non avrò nulla da fare :si2:
     
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  4. "KING"
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  5. Kote
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    69 punti exp. Cmq penso che male non faccia tenere in scheda una lista dei luoghi in cui hai impresso il sigillo, almeno poi quando lo usi risulta più facile controllare. Stesso discorso per gli oggetti.
     
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4 replies since 3/3/2016, 12:52   97 views
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