Balanga, che fortuna!

4 Genin

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    A tutti i Villaggi Ninja,
    abbiamo bisogno, al porto d'attracco di Kiri, di qualche volontario che ci aiuti con lo scarico ed il carico delle navi in vista del nostro festival primaverile della Fortuna. Non c'è bisogno che siano scomodati gli Shinobi di alto rango, vanno bene anche delle reclute che hanno voglia di lavorare ed agire. Si presentino con questo volantino alla Capitaneria di Porto, così verranno indirizzati dove si deve.

    Capitano della Hyugulus

    Posto per 4 studenti/genin :si2: Scrivete qui in spoiler la vostra partecipazione oppure postate direttamente il ritrovamento dell'avviso ed il viaggio :si2:
    in caso manchino genin che si iscrivano, possono iscriversi anche persone dal grado superiore


    Edited by Kashi - 28/2/2016, 15:12
     
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  2. Zaza-RedEyes
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    Ero appena tornato da un viaggio di lavoro con mio padre a Kiri, quando vidi molti ragazzi, studenti o genin novelli, che si scalpitavano portando tutti con se dei volantini, così curioso, fermai con aggressività un ragazzo e dissi:

    Cosa avete da agitarvi tanto tutti voi?

    Il ragazzo, impaurito dalla mia maschera, mi rispose:

    C-c-c-c-' è u-u-u-una missione D che c-c-c-coinvolge genin da tutti i villaggi... d-d-danno i volantini in piazza, puoi prenderlo l-l-lì...

    Io, con ghigno maligno, risposi:

    Invece penso che ci andrai tu a prenderlo, perchè questo lo prendo io, ora SMAMMA!

    Presi quel volantino ed il ragazzo scappò via a gambe levate, così mi misi, con curiosità a leggere...

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    abbiamo bisogno, al porto d'attracco di Kiri, di qualche volontario che ci aiuti con lo scarico ed il carico delle navi in vista del nostro festival primaverile della Fortuna. Non c'è bisogno che siano scomodati gli Shinobi di alto rango, vanno bene anche delle reclute che hanno voglia di lavorare ed agire. Si presentino con questo volantino alla Capitaneria di Porto, così verranno indirizzati dove si deve.

    Capitano della Hyugulus

    Non appena finì di leggere, gli occhi mi uscirono fuori dalle orbite dietro la maschera e dissi:

    COOOOOSA?!?!?! A Kiri?! ma se ci siamo appena stati?!

    E vabbè Zaza, qual è il problema?! Un altro viaggio di certo non ti può fare male! Forza, andiamo!

    E così, facendo retrofront. io e mio padre ci rimettemmo in viaggio verso Kiri, facendo la stessa identica strada fatta in precedenza, solo che ora riuscivo a stare al passo con la velocità di mio padre così ci potemmo permettere di aumentare la velocità di corsa, mettendoci meno tempo di prima.
    Questa mia evoluta velocità doveva essere il risultato dell' allenamento che avevo svolto a Kiri con Atshushi, mio padre lo dice sempre, non c' è niente di meglio per uno shinobi che vuole potenza, di continui allenamenti e scontri, più è forte il tuo avversario e più lo diventerai tu alla fine dello scontro.
    Il tempò passò veloce, i miei pensieri mi avevano tenuto occupata la mente per tutto il viaggio, infatti quando ripresi coscienza di dove fossi, eravamo già alle porte di Kiri.
    Camminammo all' interno del villaggio, in direzione del porto, finchè alcuni jonin di Kiri non ci fermarono:

    Cosa ci fate qui?

    Gli mostrai il volantino e dissi:

    Sono qui in merito a questo volantino, devo recarmi alla capitaneria di porto!

    Ok, TU puoi passare, ma lei no signore! Vai giù per questa rampa e poi trovi la capitaneria di porto subito a sinistra!

    Salutai mio padre, che andò ad aspettarmi in piazza, ed io iniziai a dirigermi alla capitaneria di porto, emozionato perchè stavo per compiere la mia prima missione da genin.


     
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  3. Haruy
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    Ed eccomi qui, di nuovo a Kiri. Si, perchè non mi era bastata la valanga di figure di merda che avevo fatto fino a quel momento, tanto per rincarare la dose ed evitare che il mio organismo potesse abituarsi ad una vita "normale" avevo deciso di dare retta ad un volantino...di nuovo!

    Insomma, diciamo che dopo il torneo la mia maggiore preoccupazione era (ed è) sempre stata quella di rivedere Shinku, per chiedergli scusa e sapere come stava...e si, per farmi perdonare, Ok?!
    Sta di fatto che mi ero ribeccata tutta quella sorta di viaggio: navi, porti, carica e scarica le valige, ore di viaggio in mezzo al nulla con la compagnia di Mr. Noia 2016. Già. Perchè dopo il nostro ultimo viaggio a Suna, nonostante io avessi risolto le incomprensioni tra noi, Utagai ha preso la precauzione di scappare ogni volta che sente uscire dalla mia bocca le parole "missione" e "potresti" nella stessa frase. Così mi sono ritrovata a fare questo viaggio lunghissimo con un Jonin che, prima di tutto non spiccica una parola neanche a pagarlo e come seconda cosa dorme, dorme continuamente!

    "Voglio morire..." - questo era il pensiero che aveva caratterizzato per la maggior parte del tempo quella tortura infinita. Ero appoggiata con la schiena alla ringhiera che circondava la barca stando bene a attenta a non cadere, la mia goffaggine avrebbe potuto farmi dei brutti scherzi alla minima distrazione, e nel frattempo osservavo il mio "senpai" che dormiva lasciando che la testa si muovesse a ritmo delle onde che si scontravano contro il corpo della barca - "Sembra un orologio a pendolo...ma poi come fa a dormire per tutto questo tempo!?" - sbuffai e rivolsi il mio sguardo verso l'acqua. L'ora di cena era passata già da un paio d'ore, quindi lo spettacolo che mi ritrovai davanti non fu altro che il buio totale.

    Eravamo immersi nell'oscurità...ed il mare sotto quelle vesti non poteva che farmi una paura tremenda. Mi ricordava quella roba schifosa che avevo visto nel mio peggiore incubo e che cercava di divorarmi - "Non voglio neanche ricordarlo" - rabbrividii - "ricordo l'effetto che aveva...semplicemente sfiorandom.." - un'onda, leggermente più alta delle altre, si scontrò contro il corpo legnoso della barca facendomi mancare il respiro per qualche secondo e bagnandomi completamente. Per un attimo i miei pensieri furono annebbiati e fui tentata di pensare che fossi di nuovo in un sogno e quella roba fosse davvero l'oscurità che aveva tentato di divorarmi, ma una folata di vento gelido mi fece tornare alla realtà - "La mia solita fortuna..." - mi strizzai la maglia da cui uscì un piccolo ruscelletto d'acqua -
    Etciù! Aaaah...che PIZZA! - mi portai le mani sulle spalle incrociandole davanti al petto e corsi sotto coperta, solo quella notte mi separava dall'arrivo a Kiri ed era il caso che cercassi di dormire...almeno un po'.

    ----- Il Mattino Successivo -----



    Ooowhn....Direi che siamo arrivati... - era così che il mio senpai aveva reagito davanti alla maestosità del porto di Kiri - Già. - risposi quasi schifata. Non era possibile che quel ragazzo non avesse emozioni! Quel posto era enorme, fantastico, pieno di persone!

    Cos'è che dovevi fare..? - mi guardava mentre si grattava la testa con gli occhi ancora mezzi appiccicati dal sonno - Da qui posso cavarmela da sola senpai - feci il sorriso più falso del mondo - La ringrazio per avermi accompagnata - feci un mezzo inchino, per buona educazione - Ah...ok... - si guardò intorno continuando a grattarsi la testa e si incamminò verso un posto sconosciuto - "FINALMENTE!"

    Tirai fuori il volantino, facendo scorrere lo sguardo su quelle righe fino alle tre paroline che mi interessavano -
    Capitaneria di Porto...ok, è lì che devo andare! - mi rimisi il foglietto in tasca e mi guardai intorno. Per fortuna la nostra barca era attraccata proprio lì vicino e c'era un cartello enorme che mi indicava la strada da seguire.

    Ci mesi meno di 5 minuti ad arrivare nel luogo dell'incontro, non posso negare di aver avuto l'ansia a mille al sol pensiero che Shinku sarebbe potuto essere lì per partecipare alla stessa missione...ma grazie a Dio, l'unico "Essere" che si trovava nel mio stesso punto era un...ragazzo che indossava...una maschera.
    Sgranai gli occhi e tirai di nuovo fuori il volantino dalla tasca - "Era necessario venire travestiti? Forse il festival è una sorta di festa in maschera...una cosa tipo il martedì grasso?" - i miei occhi continuarono a scorrere tra le parole scritte sulla carta senza trovare una risposta.
    Così presa dalla rassegnazione, curiosità ed ingenuità che mi caratterizzano da quando sono nata, decisi di aprire bocca per fare uno dei miei soliti "ingressi"...


    Scusami... - tentai di bussargli sulla spalla -Sei anche tu qui per la missione..? - continuavo a squadrarlo incuriosita, aveva una travestimento abbastanza inquietante ma la mia curiosità riusciva sempre a vincere su tutte le altre emozioni - Ma il travestimento era richiesto oppure hai deciso di usarlo per attirare l'attenzione..? O tipo...non so...forse sei timido? - mi piegai leggermente in avanti ed inclinai la testa su un lato mentre cercavo di guardare cosa ci fosse sotto quel cappuccio e quella maschera - "Ma questi tipi li devo incontrare sempre nelle mie missioni?" - sarei rimasta in quella posizione fino a quando non avessi ottenuto una risposta, o qualcosa di più "interessante" avesse catturato la mia attenzione.

    Nabune Muzai
    E fu così che il pg di Zaza iniziò ad odiare Nabu :cipo:


    Edited by Haruy - 24/2/2016, 23:47
     
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    "Pensato"

    Come uno studente intento a preparare l'ultimo esame accademico ero seduto ad un tavolo della biblioteca della Nebbia con un rotolo srotolato davanti a me, a prendere appunti su un quadernino.

    "Tecnica della moltiplicazione acquatica. Un jutsu di moltiplicazione che riesce, attingendo acqua da una fonte nelle vicinanze, ad evocare dei cloni tangibili fatti di acqua. Questi hanno la possibilità, a differenza delle copie illusorie, di attaccare, difendersi e perfino eseguire determinati tipi di jutsu. I cloni possiedono un decimo della forza dello shinobi utilizzatore della tecnica e non possono allontanarsi più di quindici metri da esso, superando i quali torneranno semplice acqua... Perfetto, andiamo a provarla!"


    Soddisfatto chiusi il quadernino e andai a rimettere a posto il rotolo nella sezione dei ninjutsu elementali per poi uscire dalla biblioteca diretto ad una zona verde lì vicino, con un piccolo laghetto nel mezzo. Il tempo non era male: la nebbia non era per nulla fitta, però faceva un bel po' freddo sebbene la primavera fosse alle porte.
    Una volta arrivato mi posizionai davanti alla pozza d'acqua e mi sedetti a gambe incrociate, osservando il laghetto e rileggendo gli appunti che avevo preso dal rotolo in biblioteca.

    "Allora, l'unico sigillo è quello della tigre, è più semplice della normale moltiplicazione da questo punto di vista, devo solo usare il chakra acquatico a dovere e dovrei farcela!"


    Mi alzai in piedi, pronto per il primo tentativo. Con un movimento deciso portai le mani nella posizione della tigre e mi concentrai, cercando di usare l'acqua del laghetto per darle la mia forma e creare così un clone. Essa si sollevò per un attimo per poi ricadere nuovamente nella posizione di quiete. Un tentativo uguale un fallimento.

    "Uff, mai una volta che ci riesca al primo tentativo, vabeh, riproviamo!"

    [...]


    Dopo ogni tentativo riuscivo ad andarci sempre più vicino, fino a che al tentativo numero sei riuscii a creare un clone pressochè perfetto che rimase integro fino a che non decisi di sciogliere la tecnica. Soddisfatto dei miei progressi ripetei la tecnica altre tre volte sempre con lo stesso risultato; ormai potevo considerarla bella che appresa e di certo una moltiplicazione che non si limitasse ad essere una semplice illusione mi sarebbe tornata molto utile.

    Prima di tornare a casa dovevo però fare un'ultima cosa, cioè passare per l'accademia per controllare se fosse disponibile qualche genere di incarico che potesse fruttarmi qualcosa: i soldi in quel periodo erano in cima alla lista delle cose che mi mancavano di più. Fortunatamente nella bacheca riuscii a trovare ancora un annuncio, una missione di livello D che non prometteva una chissà quale ricompensa, ma sempre meglio di nulla e poi dalla descrizione non sembrava nulla di troppo complicato.

    "Caricare navi in vista del festival primaverile della Fortuna? Oh, magari riesco anche a rimediare qualcosa di carino come premio, non male dai"

    Staccai il volantino ed uscii dall'accademia. Prima di qualsiasi missione però non potevo negarmi un pranzetto con i fiocchi ed i bigliettini di auguri come ricompensa per aver appreso la nuova tecnica, qualunque carico ci fosse avrebbe aspettato un altro po'.

    [...]



    Volantino alla mano ero ormai prossimo alla Capitaneria di Porto dopo una bella mangiata a base di un pesce davvero delizioso. Davanti ad essa due figure: una indossava una maschera veramente orribile mentre l'altra...

    -Ma il travestimento era richiesto oppure hai deciso di usarlo per attirare l'attenzione..? O tipo...non so...forse sei timido? -

    No, no e ancora due no, non era possibile, dovevo essermelo immaginato. Sgranai gli occhi, conoscevo bene quella forma tozza e quei lunghi capelli rossi, oltretutto osservando il coprifronte non vi era più alcun dubbio: era Nabune!
    Preso dal panico mi nascosi dietro una cassa, osservando la ragazza che stava avendo una qualche specie di "incontro ravvicinato" con il tizio mascherato.

    "Na-na-na-nabucki! Ma perché dovunque vado devo ritrovarmi quella ragazza, è una maledizione! Ommioddio, forse vuole vendicarsi ed è venuta qui ad uccidermi, aiuto!"
    cominciai a muovere in modo snervante le gambe "Ma no, che viaggi ti fai, calmati e respira... respira... aaaaaah!"
    La testa mi stava scoppiando dall'agitazione, dovevo per forza inventarmi qualcosa perché se Nabune era in quel posto era probabile che stesse partecipando alla mia stessa missione e non potevo permettere alle mie emozioni di prendere il sopravvento.
    Ad un certo punto l'illuminazione, sebbene fosse senza dubbio un'idea stupida in quel momento mi risultava come la genialata assoluta: avrei mandato un clone d'acqua al mio posto, così sarei stato sicuro da ogni suo piano malefico.

    -Funzionerà!- dissi tra me e ed il clone d'acqua appena evocato -Ora vai e fai il tuo dovere!-

    Il clone avanzò verso i due con fare disinvolto, purtroppo l'unico inconveniente era che la copia non era in grado di parlare, quindi potevo solo osservare la sua reazione alla mia vista, sperando fosse buona.

    Shinku Yuki
    Se vuoi che scali la stamina della tecnica dimmelo Kashi :sisi:


    Edited by ¬Nagi - 27/2/2016, 21:19
     
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  5. Perceptio
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    Erano le 4 del mattino e non riuscivo a dormire. Quella notte c'era qualcosa che mi si era aggrappata giù, nelle viscere, simile ad un mal di pancia e non mi lasciava in pace. Che fastidio! Dannazione.
    Mi tirai su, arrotolai il mio futon e lo riposi nervosamente nell'armadio, e subito mi rigirai verso la finestra. La notte ad Ame, di solito, era uno spettacolo che mi metteva di buon umore, o, almeno, mi permetteva di crogiolarmi nella dolce malinconia. Questa sera era "solo" Ame. Sbottai bruscamente e mi vestii di fretta. Dovevo uscire di lì. Quelle quattro mura che di solito erano il mio rifugio, adesso mi apparivano come la più angusta delle prigioni. Mi ritrovai fuori di casa senza neanche accorgermene e iniziai a camminare con un passo veloce e scattante, guardando in basso.
    Girai un vicolo e mi accorsi di un sacchetto incustodito, di un materiale che non avevo mai visto. Supposi fosse stato smarrito da uno straniero dato che nessuno, ad Ame, perderebbe mai nulla. C'è così poco da perdere.
    Lo raccolsi e velocemente mi diressi verso un angolino nascosto che mi permettesse di esplorare il mio "bottino" indisturbatamente. Dentro vi trovai una scodella sporca, delle bacchette usate, un pezzetto di dolce e delle sigarette, con fiammiferi annessi. Non avevo fame, e così conservai il dolcetto per dopo, ma mi resi conto che una sigaretta avrebbe potuto lenire quel malessere immotivato di quella notte. Non avevo mai fumato, eppure sapevo perfettamente come si facesse: me lo avevano insegnato quei teppisti dei miei fratelli. Cercai di raggruppare tutte le nozioni che conoscevo in merito al fumo e ne accesi una.
    Fu tutto molto naturale e rilassante. Me la finii con calma, sfruttando una di quelle rare mezz'ore nelle quali, ad Ame, non pioveva.
    Si fece quasi mattina, e, seppure rilassata chimicamente dall'effetto della nicotina, non trovavo pace. Dato che non potevo e non avevo intenzione di finirmi tutte le sigarette che avevo a disposizione, decisi di fermarmi un po', magari ad aspettare la timida alba che, ogni mattina, corona la distruzione di Ame.
    Quel chiarore sembrò quasi uno scherno, per me, quella mattina.
    Mi sembrò come se il sole sorgesse solo per illuminare la vergogna di Ame, e la mia, che non riuscivo a raccapezzarmi in nessun modo. Ritornò a piovere, come sempre. Decisi, trovandomi vicino alla piazza principale, di ripararmi sotto i porticati del centro, nei quali campeggia, ridondante, la bacheca delle missioni dei ninja.
    Giunta lì, realizzai quale fosse l'entità del mio malessere: ero annoiata.
    Stavo con le mani in mano già da troppo tempo e non avevo stimoli.
    Ame mi mortificava.
    Dovevo evadere dalla mia routine.
    Furono sentenze che mi trapassarono da parte a parte la mente con la velocità di frecce dirette al bersaglio.
    Quale migliore occasione, allora, se non cercare una missione fuori dalle mura di Ame? Fuori dalla pioggia, per una volta. Scorsi velocemente i vari annunci e mi saltò all'occhio un avviso, una missione che mi apparve stimolante.

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    abbiamo bisogno, al porto d'attracco di Kiri, di qualche volontario che ci aiuti con lo scarico ed il carico delle navi in vista del nostro festival primaverile della Fortuna. Non c'è bisogno che siano scomodati gli Shinobi di alto rango, vanno bene anche delle reclute che hanno voglia di lavorare ed agire. Si presentino con questo volantino alla Capitaneria di Porto, così verranno indirizzati dove si deve.

    Capitano della Hyugulus

    Non che mi fregasse nulla di navi, di Kiri o di altro, sia chiaro. E' che non avevo ancora mai affrontato nulla di simile e l'idea mi allettava molto.
    Strappai via l'annuncio e tornai a casa. Raccolsi tutto ciò che credetti potesse tornarmi utile per tale avventura e lo portai con me, via da lì.
    Correndo, sceglievo le vie più isolate per dirigermi alla porta meno controllata di Ame: avevo già molte volte spiato i modi per evadere le guardie e sapevo esattamente cosa fare per uscire dalla città senza esser vista. Per fortuna, alla guardia della porta sud-est c'era quell'idiota di Natzu, che, come al solito, dormiva ubriaco. Non mi avrebbe sentito uscire nemmeno se avessi portato con me una processione di suonatori! Presi un foglietto e ci scrissi su
    "Bevo così tanto che non mi ricordo più dove ho il culo" e sghignazzando glielo attaccai in testa. Mi feci ancora qualche risata e poi corsi via.
    Dovevo muovermi se volevo arrivare in tempo a Kiri.



    {...}



    Raggiunsi Kiri dopo due giorni e mezzo di viaggio. Dovetti raggiungere il paese del Fuoco e, da lì, muovermi in nave.
    Non feci molto caso al paesaggio e viaggiai nascostamente: ero impaziente di raggiungere la mia destinazione.
    L'unico che mi rivolse la parola fu il responsabile dei biglietti, quando salii sulla nave, che non mi rivolse nemmeno lo sguardo nella sua veloce ed annoiata intervista, volta a registrare i miei dati anagrafici ed il motivo del mio viaggio.
    In pratica: passai inosservata per tutto il tempo, e fu meglio così. Non amavo e non ho mai amato essere socievole e ho sempre considerato la mia capacità di rendermi invisibile come una preziosa risorsa.
    L'unico paesaggio che notai e che mi rimase impresso fu il quadro che mi si presentò davanti scendendo dalla nave: il porto di Kiri, grigio e nebbioso, non mi sembrò molto diverso dallo scenario che avevo da poco lasciato ad Ame.
    Ebbi un momento di sgomento, ma poi mi resi conto che le differenze erano moltissime, e la cosa mi rassicurò molto.
    Raggiunto il molo, ripresi l'annuncio e lo rilessi attentamente per avere qualche informazione sul dove e sul quando dirigermi alla nave: fui sollevata quando mi resi conto di essere perfettamente in tempo e che la nave era proprio a pochi passi da me.
    Notai un gruppetto di ninja, che supposi fossero genin, parlare tra loro. Sembrava che non si conoscessero se non da qualche minuto. Avvicinandomi un po' di più, notai che tutti loro provenivano da paesi diversi e mi resi conto di essere nel posto giusto.
    Improvvisamente, realizzai che quelli sarebbero stati i miei compagni di missione e che avrei dovuto provare a socializzare con loro. Che palle! Girai indietro gli occhi e sbuffai sonoramente. Questo fece in modo che i ragazzi mi notassero e capissero perché ero lì.
    Tutti mi guardarono. Io risposi alle loro attenzioni col mio solito sguardo superbo, e accennai un annoiato "
    Cia'..."
    Le reazioni furono diverse. Ci fu chi mi sorrise, chi rimase sconvolto e chi invece mi diede l'impressione di aver pensato "Che antipatica, questa!", non che me ne fregasse qualcosa.
    Mentre loro continuavano a parlare, mi accesi un'altra delle mie sigarette e me ne stetti in disparte.
     
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    E nulla, una volta che il primo chiese informazioni per la capitaneria di porto e si diresse in quella direzione, seguito da tutti i suoi compagni, l'uomo che aveva dato informazioni al ragazzo fece partire una telefonata dal suo apparecchio, avvisando proprio la capitaneria dell'arrivo dei giovani, nonostante questo i piccoletti non potessero ovviamente saperlo.
    Un gruppetto di quattro shinobi alle prime armi si riunì proprio davanti alla capitaneria, dove sembrava esserci decisamente fin troppo movimento, dato che era proprio all'inizio del porto stesso. Moltissime persone andavano e venivano, facevano avanti ed indietro, chi con buste, chi con casse e chi senza nulla. Uomini e donne di qualsiasi età, bambini e vecchiette inclus, ovviamente, perché quelli li trovi ovunque.
    Non appena anche l'ultima di loro arrivò, la porta dell'ufficio si aprì di schianto, e ne venne fuori un uomo con un bastone che batteva per terra. Un bastone di legno, logoro, eppure divinamente decorato con simboli marini. Per quanto riguarda lui, si potrebbe quasi dire che fosse lo stereotipo del marinaio trascurato, eppure elevato al rango di Controllore del porto. Pochi kaiser, sembrava uno tosto.
    Alto all'incirca un metro ed ottanta, aveva dei capelli castano chiarissimo tutti arruffati, una barba e dei baffi così folti da fare invidia ad un barbone - il cane - mentre il volto era un misto di quiete e rigore. Aveva una cicatrice sulla guancia destra che spariva in mezzo alla barba, mentre gli occhi verdi, un po' scavati, scrutavano i giovani con attenzione. Aveva un semplice pantalone verde con dei tasconi ed una camicia bianca e larga. Grandi stivali neri e consumati. Si poggiava sul bastone in legno, dato che la sua gamba destra pareva essere parzialmente storta e zoppa.

    HARGH! HO AVUTO LA CHIAMATA, PER MILLE SALMONI IN SALAMOIA!
    BAMBINA CICCIONA! TIZIO MASCHERATO SCEMO! FUMAPATATINE! COSO!


    Li indicò uno ad uno, lasciando per ultimo col soprannome potenzialmente più anonimo il povero Shinku, e non si sa neanche se questo fosse più di tanto un male o meno. Iniziò a camminare proprio verso l'entrata del porto, facendo ai piccoletti il cenno di seguirlo con la mano sinistra. Ovviamente leggermente più lento del normale a causa del bastone, ma era abbastanza spedito con quel suo passo, e chiunque vedesse salutava quell'uomo con rispetto.

    Vi porto a vedere la mia nave ARGH!

    E sputò a terra, continuando a camminare in una direzione precisa, e fermandosi quasi senza preavviso dopo dieci buoni minuti di camminata. Insomma, davanti a loro adesso c'era qualcosa che avrebbe dovuto lasciare un po' a bocca aperta tutti, chi più e chi meno. Una grossa imbarcazione lunga almeno trenta metri, almeno il doppio delle altre, e larga all'incirca una decina. Tutta dipinta di nero e rosso, con una polena dorata che rappresentava una sirena con un'anfora in mano. Le vele, triangolari, quadrate, erano tutte nere e poste su alcuni alberi maestri completamente rossi, così come il resto del legno, mentre il cornicione pareva essere tutto quanto nero. Una grossa passerella in legno arrivava dalla banchina fino alla stessa nave, e fu quella che il vecchio indicò.

    Quella è la mia nave! AARGH! CORPO DI MILLE BAMBINE CICCIONE! Che ne dite di cominciare a lavorare?

    Povera Nabune.
    Post descrittivo, ovviamente :D
    Decidete alla fine se cominciare e salire oppure fare altro :si2:
     
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  7. Zaza-RedEyes
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    Una volta arrivato all' ufficio della capitaneria di porto norai che non v' era nessuno, nè altri ninja aiutanti nel il responsabile, così mi sedetti attendendo che arrivasse qualcuno, l' attesa però non fu molto lunga, dopo circa cinque minuti, quella stessa soglia che aveva varcato pochi istanti prima, venne varcata da una ragazza, sembrava poco più grande di me, aveva i capelli rosso fuoco, gli occhi color smeraldo ed un' espressione del viso che dava a intendere che conoscesse il fatto suo del mondo ninja...

    Scusami...

    A quella chiara voglia di parlarmi risposi alzandomi mentre continuavo a fissarla negli occhi...

    Sei anche tu qui per la missione..?

    Non diedi risposta verbale a quella domanda, semplicemente tirai fuori da taschino lo stesso volantino della ragazza, mostrandoglielo.
    A quel punto non c' era bisogno di fare presentazioni, così mi sedetti, ma proprio quando distolsi lo sguardo da lei, qualcuno entrò dalla porta e lei disse:

    Ma il travestimento era richiesto oppure hai deciso di usarlo per attirare l'attenzione..? O tipo...non so...forse sei timido?

    A quel punto scattai verso di lei come un fulmine, in men che non si dica eravamo faccia a maschera e con fare minaccioso le dissi:

    Sei carina, ma non sei l' unica, ricordalo la prossima volta che ti viene in mente di dire qualcosa sulla mia maschera...

    Dopo aver avvertito la ragazza vidi che entrò un ragazzo di nell' aspetto, magla bianca e giacca rossa, sembrava di poche parole, poi notai dietro di lui, in un angoletto una ragazzina dall' aspetto strambo e triste:

    " E' viva o morta?! "

    Comunque il mio nome è Zaza, genin del villaggio di Konoha, vedo che voi siete di Kumo... Kiri... e Ame... come vi chiamate?

    Dopo aver fatto le presentazione, da una porta secondaria comparve un vuolo bello alto che si reggeva su di un vecchio bastone decorato come un marinaio poteva fare, dall' aspetto severo, sembrava uno ti quei capitani di navi pirata di cui avevo sentito in passato, Barba Bianca o qualcosa del genere...

    HARGH! HO AVUTO LA CHIAMATA, PER MILLE SALMONI IN SALAMOIA!

    " Si! Parla anche come un pirata! "

    BAMBINA CICCIONA! TIZIO MASCHERATO SCEMO! FUMAPATATINE! COSO!

    " A detto scemo a me?! Grrrrr... "

    Grazie alla maschera che avevo in viso potevo mascherare benissimo la mia rabbia, così continuai ad ascoltare il vecchio pirata...

    Vi porto a vedere la mia nave ARGH!

    E così lo seguimmo, ad una velocità di passe che per me sembrava essere l' infinito, abituato a muovermi velocemente, ma nelle sue condizioni di zoppo che si regge su di un bastone non poteva fare di più, così lo assecondai nella sua lentezza.
    Una volta arrivati a noi si mostrò una nave maestosa, più grande delle altre, decorata dai colori rosso e nero, con una sirena dorata come polena, era uno spettacolo per gli occhi.

    Quella è la mia nave! AARGH! CORPO DI MILLE BAMBINE CICCIONE! Che ne dite di cominciare a lavorare?

    Certo! Le pare che posso stare qui tutto il tempo che voglio? Io inizio a salire a bordo e vedo cosa c' è da fare!

    E così stava avendo finalmente inizio la mia prima missione.

     
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  8. Haruy
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    Parlato
    "Pensato"


    Il tizio con la maschera si rivelò davvero...perspicace?

    Sei carina, ma non sei l' unica, ricordalo la prossima volta che ti viene in mente di dire qualcosa sulla mia maschera...

    Perdonatemi il francesismo ma... -"Che cazzo ha detto?" - rimasi con la faccia da pirla mentre nel mio cervello erano iniziate delle lotte interne tra neuroni che cercavano di trovare un senso logico a quella frase, o almeno una sorta di continuità - "Allora Nabu, parafrasiamo...sei carina: dovrebbe essere una specie di complimento...quindi dovrei sentirmi in imbarazzo o tipo..onorata per questa cosa? MA! Poi ha aggiunto, "non sei l'unica" quindi quello di prima non è più un complimento...e la cosa dovrebbe farmi arrabbiare? E poi ha parlato della sua maschera?! Io ho parlato di travestimento...ma davvero pensa che andando in giro conciato in quel modo le persone possano prenderlo sul serio?! - devo essere sincera, dopo l'incontro con Ban si era risvegliata in me la parte iruenta e maleducata che ero "costretta" ad usare quando i miei fratelli decidevano di prendermi in giro un po' troppo.

    Infatti, senza neanche accorgermente avevo già chiuso la mano in un pugno che avrei opportunamente caricato con il Katon, o forse avrei potuto sperimentare su di lui gli effetti del chakra della terra...visto che fino a quel momento lo avevo utilizzato soltanto durante gli allenamenti.
    Ma la (s)fortuna volle che una figura fin troppo familiare interrompesse, o meglio, distruggesse ogni mio impulso bellicoso


    Shin...Sh...S...Shinkucki?! - non ero riuscita a trattenere o a nascondere neanche di un minimo la mia reazione e quindi rimasti con la bocca aperta ad osservare quel ragazzo che mi appariva davanti come un miraggio, anche se in questo caso sarebbe più corretto dire "uno dei miei peggiori incubi". Mentre mi trovavo in quella fantastica situazione, tra il ragazzo con problemi ad accettarsi ed il migliore amico che stavo per uccidere, arrivò a sollevarmi il morale (o almeno era ciò che speravo) un'altra ragazza - "Una ragazza! EVVAI! Almeno non sarò da sola in questa missione! Ci faremo forza a vicenda e.."

    Cia... - Andata. Finita. Ogni mia speranza di salvezza era stata distrutta da tre fottutissime lettere messe in fila - "Va bene io me ne vado...veramente..."

    Comunque il mio nome è Zaza, genin del villaggio di Konoha, vedo che voi siete di Kumo... Kiri... e Ame... come vi chiamate?

    "Perfetto...ATTENZIONE! Il travestito ha parlato e cazzarola! Ha anche un nome!" - ormai ero in ballo e non potevo fare altro che ballare...quindi, raccolsi tutta la mia pazienza e la mia forza di volontà, feci un bel respiro e mi presentai - Io sono Nabune... - guardai la ragazza che si era allontanata dal gruppo, manco avessimo la peste nera, e feci un cenno con la mano alzando la voce - CIA'...! - eppure io non capisco proprio cosa ho fatto di male - "Ban dove sei? Dove sono le persone simpatiche in questo dannato mondo ninja?!"

    Mi voltai a guardare Shinku con la faccia sconsolata - "Shinkucki sei l'unico che mi avrebbe potuto salvare dalla noia...ma dopo quello che è successo probabilmente mi odierai!" - il tempo di crollare in un totale stato depressivo, che la porta dell'ufficio della capitaneria si spalancò di colpo. Sobbalzai e rivolsi il mio sguardo alla fonte del mio "spavento" - "Allora il travestimento era veramente richiesto...".

    Mi ritrovai davanti ad un omone enorme, con la barba ed i baffi così folti che probabilmente non se li tagliava dalla prima volta che un pelo aveva fatto capolino sul suo viso. I capelli arruffati di un castano chiarissimo ed una cicatrice che partiva dalla guancia destra e finiva chissà dove, dato che la barba ne nascondeva la fine. Per completare lo stereotipo del "marinaio trascurato", il tizio si muoveva sorreggendo il suo peso su un bastone finemente decorato. Quell'oggetto catturò la mia attenzione, e rimasi incantata ad osservarlo mentre l'omone si avvicinava a noi accompagnato dal rumore che il bastone produceva toccando terra ad ogni suo passo.


    HARGH! HO AVUTO LA CHIAMATA, PER MILLE SALMONI IN SALAMOIA!
    BAMBINA CICCIONA! TIZIO MASCHERATO SCEMO! FUMAPATATINE! COSO!


    "Bambina cicciona..." - il mio umore non era dei migliori e mi sarei incazzata parecchio se non fosse stato che anche ai miei compagni era stato affibbiato un nomignolo offensivo.

    "Mr. ventimila leghe sotto i mari" ci indicò ad uno ad uno per poi continuare il suo fantomatico discorso -
    Vi porto a vedere la mia nave ARGH! - "Ecco, quindi stiamo proprio parlando di una parata in piena regola?" - senza proferire parola, dopo aver visto sputare la nostra guida, iniziammo a seguirlo.

    Camminammo per ciò che potevano essere dieci minuti buoni, dieci minuti in cui io non feci un fiato. Non ci stavo capendo una mazza e una parte di me si stava autoconvincendo che piuttosto che in una missione mi ero ritrovata in uno scherzo, uno scherzo di cattivo gusto per giunta.
    Fino a quando ogni mio dubbio venne sfatato dalla vista di una nave...ENORME! - "Woow..." - camminavo a bocca aperta mentre tenevo lo sguardo fisso su quella imbarcazione: era dipinta di nero e di rosso, colori che le donavano un'aria minacciosa. Sulla prua era posta una polena dorata, che rappresentava una sirena che teneva un'anfora in mano, era come un piccolo gioiello posto su un enorme piedistallo. Ciò che, però, mi fece sorgere qualche dubbio fu il colore delle vele... magari poteva essere una cazzata, ma in tutti i miti e leggende di mare di cui mi avevano parlato fino a quel momento, le vele nere rappresentavano qualcosa tipo una "nave pirata".

    Qualcosa mi diceva che non dovevamo fidarci completamente di quel lupo di mare, così guardai i miei compagni e l'unico con cui mi sentii di scambiare qualche parola a riguardo era Shinku. Accelerai di un pochino il passo per portarmi vicino al mio amico e dissi a bassa voce -
    Senti Shinku...so che probabilmente mi odi e che la tua fiducia nei miei confronti sarà pari a zero in questo momento...però devo parlarti di una cosa - spostai il mio sguardo verso le vele di quella imbarcazione, cercando di "indicargliele" senza attirare le attenzioni del lupo di mare - Le vedi quelle? Secondo te non hanno un colore sospetto..? Io ho sempre saputo che il nero era il colore che utilizzavano i pirati per far distinguere le loro navi dalle altre... - aspettai per un po' la sua risposta che però stava tardando troppo ad arrivare, in realtà mi sembrava un pochino assente e non potevo neanche essere sicura che mi stesse ascoltando. Stavo per avere un attacco isterico quando il vecchio con il bastone decise di riaprire bocca.

    Quella è la mia nave! AARGH! CORPO DI MILLE BAMBINE CICCIONE! Che ne dite di cominciare a lavorare?

    "Ancora con questa storia?! Ora mi sto incazzando sul serio..." - c'era una passerella di legno che collegava la banchina alla nave e senza neanche pensarci un secondo, il "coglione mascherato" ci stava già salendo

    Certo! Le pare che posso stare qui tutto il tempo che voglio? Io inizio a salire a bordo e vedo cosa c' è da fare!

    "Certo! Le pare che sotto quella maschera potesse esserci un minimo di cervello?!" - corsi alle sue spalle e lo afferrai per il cappuccio, dandogli uno strattone all'indietro per farlo scendere da quella dannata passerella - Ci scusi un secondo capitano, prima di salire vorremmo fare conoscenza, anche per capire come dividerci i compiti una volta saliti a bordo. - feci un sorriso cordiale mentre mi trascinavo il tizio mascherato dal cappuccio, così da poter parlare con quella che sarebbe stata la mia squadra.

    Ma sapevo che Zaza non si sarebbe lasciato trascinare facilmente, quindi per assicurarmi che non facesse nessuna mossa avventata, mi ero già munita di un paio di metri di filo spinato. Una volta raggiunta una certa distanza dal Capitano, avrei comandato alla mia "arma fidata" di circondare la faccia del mio "compagno" creando una gabbia spiraliforme intorno ad essa, naturalmente senza colpirlo o arrecargli nessun danno...giusto per farlo stare buono -
    Ascoltami bene mia giovane drag queen, voglio mettere le cose in chiaro con te. Io ODIO i bulletti da strada. Ma il destino ha deciso di farci capitare insieme in questa missione, non so se tu ne abbia già fatte altre ma non è una mossa saggia lasciarsi trasportare dalle emozioni e dal "OMG questa è la mia prima missione sono eccitato come una ragazzina che fa il suo ingresso al ballo delle debuttanti!" - ecco...questa era la parte di me che Ban aveva risvegliato - Quindi vedi di usare la testa, se non vuoi che la tua preziosa maschera faccia una brutta fine. - lo spinsi in mezzo agli altri e contemporaneamente comandai al filo spinato di tornarsene da dove era venuto, facendo attenzione a non danneggiare in nessun modo quel ragazzo - Non voglio atteggiarmi da leader e non sono neanche portata a farlo, ma siamo una squadra e prima di iniziare questa missione vorrei rendervi partecipi dei miei dubbi e sapere cosa ne pensate - presi un bel respiro, fare la parte della "dura" era veramente impegnativo...ma ero stufa di vedere persone che si facevano male o che rischiavano la pelle durante le mie missioni - Non so se ci avete fatto caso, ma a me quelle vele nere non hanno fatto una buona impressione... secondo voi si tratta veramente di una nave "mercantile"? Io non mi intendo di questa roba ma non vorrei che ci cacciassimo in qualche guaio...cosa ne pensate? - Shinku continuava a sembrarmi assente...così, d'istinto, decisi di provare a dargli un colpetto sulla spalla e fu in quel momento che il mio amico sparì davanti ai miei occhi riducendosi in una piccola pozzanghera d'acqua che oltretutto mi inzuppò parte dei pantaloni

    Ma...che cazzo sta succedendo?! - pensando di essere in uno dei miei soliti incubi ebbi un attacco di panico ed iniziai ad urlare contro di tutti - E' un'altro dei miei incubi?! Perchè si è disintegrato?! - indicai gli altri due ragazzi - E' COLPA VOSTRA NE SONO SICURA! COSA AVETE FATTO A SHINKU?!

    Quella situazione assurda andò avanti per un po' di tempo, in cui penso che tutti si sarebbero fatti un'idea di me tipo "La pazza del villaggio"...titolo che comunque ero abituata a portare.

    In ogni caso, dopo aver ripreso il discorso "missione" mi sarei attenuta alla decisione del gruppo. Che fosse stata buona o meno non mi sarebbe importanto, ma almeno avremmo iniziato questa avventura facendo più attenzione a ciò che ci circondava.


    Kashi se devo togliermi stamina per aver mosso il filo fammelo sapere <3 vale anche per l'agilità visto che mi sono bagnata i pantaloni per colpa della copia Shinku
     
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    Il clone d'acqua avanzò con un fare innaturale ogni oltre limite, si limitava solo a stare in piedi vicino al ninja mascherato e a Nabune, non poteva parlare e nemmeno dare segno di alcun genere di emozione. Forse era fin troppo sgamabile, eppure nessuno dei due si accorse di nulla, anzi, Nabune ebbe anche una reazione molto sorpresa nel vederlo, tanto che rimase per qualche secondo ad osservarlo con la bocca aperta; nulla di inaspettato dato che la conoscevo abbastanza bene e non era mai stata troppo attenta ai dettagli, e probabilmente non conosceva una tecnica come la moltiplicazione acquatica.
    Ai due ninja e al clone si aggiunse poco dopo una quarta figura, una ragazza alquanto strana, quasi inquietante; i capelli lunghi e nerissimi facevano un contrasto perfetto con la pelle ancora più chiara della mia e aveva degli occhi che sembravano fatti di vetro, insomma sembrava in tutto e per tutto una bambola vivente con una... sigaretta?! Sicuramente da aggiungere alla lista delle cose più assurde mai viste: la bambola che fuma.
    Siccome la missione era una D, era probabile che tutti e tre fossero genin come me, da lontano non riuscivo a sentire i loro discorsi ma potevo distinguere abbastanza bene i coprifronti: Nabune portava il solito di Kumo legato al collo, il ninja mascherato ne aveva uno di Konoha, mentre la fumatrice ne aveva uno con il simbolo di Ame.

    Ero a circa sei o sette metri dal gruppo, nascosto dietro la stessa cassa, ad osservarli cercando di non farmi sgamare.
    "Che palle non riuscire a sentire! E se mi chiedono qualcosa come faccio a rispondere?! Che idea del cavolo che ho avuto, sei uno scemo!"
    L'unica parola che riuscii a sentire fu un "CIA'...!" da parte di Nabune all'altra ragazza "Cia'? Perché?"
    I miei pensieri furono interrotti dall'arrivo di una bizzarra figura che uscì fuori dall'ufficio della capitaneria. I capelli ed i baffi arruffatissimi nascondevano quasi perfettamente il suo volto dalla distanza in cui lo osservavo, mentre la camminata storta ed il bastone di legno su cui si appoggiava lo rendevano lo stereotipo perfetto del capitano gamba di legno. La prima cosa che fece fu esordire urlando come se si trovasse sul ponte di una nave e volesse farsi sentire da tutti, e dico tutti, i marinai.

    HARGH! HO AVUTO LA CHIAMATA, PER MILLE SALMONI IN SALAMOIA!
    BAMBINA CICCIONA! TIZIO MASCHERATO SCEMO! FUMAPATATINE! COSO!


    - Bambina cicciona e coso?! Ma come ti permetti razza di... - proprio un attimo prima di finire la frase mi sentii bussare sulla spalla e mi girai, trovandomi faccia a faccia con un uomo grosso il doppio di me.
    - Hey, perché non la finisci di spiare le ragazze e non vai a farti un bel giretto, così eviti di romperci le palle? -
    - Eh?! -
    - Qui c'è gente che lavora e tu stai in mezzo alla merce da caricare, idiota! -
    - Ah... scusami tanto! -
    L'uomo grugnì mentre sollevava la cassa dietro la quale ero precedentemente nascosto con una facilità impressionante, andandosene e lasciandomi completamente scoperto. Fortunatamente il gruppo aveva cominciato a camminare in direzione opposta alla mia e quindi non mi avevano visto. La mia copia, inizialmente ferma, cominciò a camminare insieme a loro su mio ordine.
    "L'unica cosa che mi rimane da fare è seguirli con passo felpato ed uscire al momento opportuno, tanto non credo di correre alcun rischio"

    [...]


    Dopo dieci minuti buoni di camminata, il capitan gamba di legno si fermò davanti ad una passerella che faceva da collegamento tra la terra ed una nave che a vederla non riuscii a trattenere lo stupore.
    -Wooow!-
    Ero sempre rimasto affascinato da alcune navi che attraccavano a Kiri ma era la prima volta che riuscivo a posare gli occhi su un galeone come quello. I colori erano magnifici: la combinazione di rosso e nero che la ricopriva interamente le donava un aspetto incredibile, e persino le vele erano scure.
    "Che meraviglia! Guarda quella sirena tutta dorata sulla prua, è splendida! Quelle vele nere però sono strane, non dovrebbe esserne consentito l'uso, forse ha un permesso particolare, boh!"

    Lo strambo marinaio aveva dato l'ordine di mettersi al lavoro, eppure nessuno dei miei compagni si mosse in direzione della nave. Nabune anzi, preso il ninja di Konoha per il cappuccio, trascinò lui e tutto il gruppo in disparte.
    "Ma che fanno? Perché non salgono a bordo?" pensai mentre mi avvicinavo per comprendere meglio la situazione. Vidi Nabune tirare fuori l'arma che più di tutte le altre aveva fatto da protagonista ai miei incubi, il filo spinato, e lo usò per circondare il volto dello shinobi con fare minaccioso.
    "Oddio, ma quella è pazza, devo intervenire!"
    Con un balzo scattai in direzione del gruppetto a gran velocità, mentre Nabune, oltre a tenere in ostaggio il tizio, aveva anche distrutto la mia copia rivelando le sue intenzioni ostili.
    - NABUCKI, VAI A FARTI UN BAGNETTO! -
    Quell'urlo attirò l'attenzione di tutti i presenti, che fecero appena in tempo a vedermi che io avevo già raggiunto Nabune per darle una poderosa spinta verso il mare. La kunoichi, cercando disperatamente di evitarmi, fu spinta invece verso il ninja di Konoha ed insieme i due caddero in acqua con un tonfo incredibile.

    Quando ritornarono a galla puntai il dito contro Nabune esclamando:
    - Qui siamo a casa mia ed io, Shinku Yuki, non permetto certi comportamenti da killer psicopatica, spero che questo bagnetto ti abbia rinfrescato le idee! - poi, rivolgendomi verso il tizio mascherato – Scusami, non volevo buttare in acqua anche te, adesso comunque vi aiuto ad uscire -
    Grazie all'abilità di camminare sull'acqua non fu difficile per i due tornare a riva.
    - Allora, ora che siete belli freschi che ne dite di cominciare a lavorare come ha detto mister gamba di legno? -
    Conclusi il tutto rivolgendomi a Nabune: – Io e te parleremo dopo -
     
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  10. Perceptio
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    Me ne stavo lì, ferma, a fumare le mie sigarette. Osservavo con la coda dell'occhio quei ragazzi che mi sembravano poco interessanti, in attesa di ricevere un qualunque incarico da chi aveva commissionato questa missione. Una ragazza mi sembrò aver preso male la mia indifferenza, e la cosa mi fece incredibilmente piacere. La osservai meglio, con la scusa di spegnere la mia sigaretta su un barile metallico, e mi bastò un solo sguardo più attento per notare che era la classica ragazzetta sbadata e impacciata, ma in fondo di buon cuore. Sarebbe potuta essermi simpatica, se solo fossi mai stata in grado di avere una qualsiasi amica... Distolsi l'attenzione dal gruppo e non mi curai più delle loro azioni per un po'. Mi guardai intorno e notai che il porto era davvero estremamente sommerso di gente. C'erano quasi più persone che mare, e nessuno si curava di noi: erano tutti immersi nelle loro mansioni, più o meno faticose. Era un posto molto chiassoso.
    Fulmineamente decisi che fumare non faceva per me, e quindi mi voltai per regalare le mie sigarette ad un qualunque personaggio di quell'affollato quadro, e giusto in quel momento passava dietro di me un garzone, che lavorava in una di quelle navi attraccate. Gli porsi le sigarette rimaste, eccetto una, e lui le prese e le mise in tasca, senza neanche domandare il perché le porgevo, e proseguì col trasportare il suo carico. Vidi poi che si rivolse scontrosamente verso uno dei ragazzi del gruppetto, ma non sentii esattamente cosa si dicessero.
    Nel frattempo, si avvicinò a noi un uomo che era il perfetto clichè del capitano di nave, ed iniziò a parlare urlando. Pensai si stesse rivolgendo anche a me, così mi avvicinai agli altri ninja:

    CITAZIONE
    HARGH! HO AVUTO LA CHIAMATA, PER MILLE SALMONI IN SALAMOIA!
    BAMBINA CICCIONA! TIZIO MASCHERATO SCEMO! FUMAPATATINE! COSO!


    E poi disse anche:

    CITAZIONE
    Vi porto a vedere la mia nave ARGH!

    [...]

    Quella è la mia nave! AARGH! CORPO DI MILLE BAMBINE CICCIONE! Che ne dite di cominciare a lavorare?

    Intuii che la nave della quale parlava fosse proprio quella che si trovava davanti a noi: vele nere ed aspetto imponente. Aveva un aspetto piratesco e la cosa non mi fece per nulla impressione, anzi! Finalmente un po' di avventura vera! Vidi la ragazza con le codine ed il viso simpatico afferrare un altro dei ninja che si era già diretto verso l'imbarcazione, e aveva un viso davvero preoccupato. Supposi che anche lei avesse intuito che le vele nere non indicavano esattamente dei trasporti navali commerciali... Sorrisi. Non sarebbero saliti, probabilmente. Avevano paura? Ha! Prevedibile...
    Io ero assolutamente decisa a salire su quella nave, e così feci. Giunta quasi sul ponte mi girai e notai che nessuno aveva fatto caso a me. Il panorama, inoltre, era molto bello da lì su: tutte quelle persone, da lontano, apparivano come un formicaio visto dall'interno. I più lontani, svanivano in mezzo alla nebbia e sembravano essere parte di un dipinto in movimento. Mi rigirai e fui finalmente sulla prua, pronta a vedere cosa sarebbe successo di lì in avanti
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    Scusate il post non troppo elaborato, ma non ho molto tempo e poi mi tocca scrivere dal cellulare n.n'
     
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    Sotto un Albero di Arance.

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    PRaticamente quei ragazzini parevano fare a gara a chi fosse il più immaturo, il più scemo o semplicemente il più psicolabile. L'unica che, a discapito di ogni aspettativa, parve seriamente fare qualcosa era Chizuru che senza se e senza ma cominciò a salire sulla barca all'invito del capitano. Su quella sicuramente eccentrica, eppure per niente temuta dal villaggio, barca dai colori inusuali.
    L'uomo invece, lasciando che la ragazza salisse sulla barca, si voltò invece verso i tre giovani, cercando di capire cosa diavolo stessero facendo. Il vecchio pirata aveva un udito così sopraffine che parve capire ogni singola parola, ed anche cogliere con la coda dell'occhio la trionfale e solitaria caduta di Shinku nel mare, che si andò proprio a schiantare nell'acqua gelida del porto d'attracco di Kiri, ai piedi della nave.
    Per quanto riguarda Nabune ed il povero Zaza, lei riuscì ad intrappolarlo e dirgli tutto quello che doveva dire, forse non accorgendosi che proprio ad un metro da lei, adesso, c'era il vecchio pirata che batteva insistentemente il bastone per terra, osservandola con una faccia schifata. Sputò a terra e si voltò, colpendo la mano della ragazzina così forte con il bastone che fu costretta a lasciare la presa, facendo smollare il filo prima del previsto.

    Ma dico, bambina rotonda, sei mica tarda? ARGH! Ti pare che, se fossi un pirata o trafficante mi lascerebbero la nave qua E SAREI ANCHE IL CUSTODE DEL PORTO?! MA COME CORPO DI MILLE CROSTACEI RAGIONATE VOI GIOVANI D'OGGI, PER TUTTI I SETTEMILA MOLLUSCHI MARINI?!

    E detto questo lasciò lì Nabune, Zaza e Shinku nel loro brodo di giuggiole, cominciando a seguire Chizuru sulla nave con il suo fare zoppicante e seguito dal suono del suo bastone che prima batteva sulla pietra del porto, e poi sul legno del ponticello, fin su per arrivare alla nave. Era alto circa cinque o sei metri, non di più, quindi anche se gli altri tre avessero voluto seguirlo, non ci avrebbero poi messo tanto per giungere sulla nave.
    Giunti su, per prima ovviament Chizuru, avrebbero potuto chiaramente vedere come la nave sembrasse esattamente identica a come pareva dal basso: molto larga, con le vele nere ed assolutamente incasinatissima, piena di barili, casse e scatoloni di ogni tipo. Dalle fragili a quelle visibilmente più pesanti, insomma, un po' di tutto e di più. C'era qualche uomo già in azione, ma per un'intera nave solo 3 persone forse erano un po' poche.

    Non pensavo che concedere delle ferie avrebbe portato STI STRONZI a prendersele tutti assieme. Bene, chiappemosce, tutti quanti, VOLETE COMINCIARE A LAVORARE O NO?! QUESTA NAVE NON SI SCARICA DA SOLA!


    Nagi, non puoi fare azioni del genere autoconclusive in cui scrivi che spingi e l'altro cade in acqua così, a caso :asd: Dovresti fare come Haruy, che ha utilizzato il condizionale per le sue azioni :si2: Per due/tre turni dovrai giocarti gli abiti bagnati ed appesantiti (-10 Agilità).

    Tu Vane sì, devi scalare la stamina per la presa :si2: E anche 20 Resistenza per il colpo di bastone

    Per il resto, altro post descrittivo/narrativo :si2: A voi :si2: Potete anche cominciare a "lavorare", sapendo che ci sono scatoloni per 1 persona, barili per 2 persone almeno, casse per almeno 3 persone ed anche casse più grandi per 4 persone :si2:
     
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  12. Zaza-RedEyes
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    Non appena mi proposi di salire a bordo, Nabune mi afferrò con violenza e dopo avermi avvolto la testa e la maschera con del filo spinato mi iniziò a minacciare ed insultare...

    Ascoltami bene mia giovane drag queen, voglio mettere le cose in chiaro con te. Io ODIO i bulletti da strada. Ma il destino ha deciso di farci capitare insieme in questa missione, non so se tu ne abbia già fatte altre ma non è una mossa saggia lasciarsi trasportare dalle emozioni e dal "OMG questa è la mia prima missione sono eccitato come una ragazzina che fa il suo ingresso al ballo delle debuttanti!"

    Non risposi in quel momento, mi limitai ad alzare il braccio e puntare il pugno verso il viso di Nabune...

    Non so se ci avete fatto caso, ma a me quelle vele nere non hanno fatto una buona impressione... secondo voi si tratta veramente di una nave "mercantile"? Io non mi intendo di questa roba ma non vorrei che ci cacciassimo in qualche guaio...cosa ne pensate?

    " Ma è malata?! Come fa a pensare una cosa del genere?! Ora perchè uno ha le vele della nave nere è un pirata al 100% ?! Questa secondo me si droga e nonostante tutto non solo non mi ha lasciato libera la maschera, ma neanche si è accorta del pericolo che le fronteggiava il viso... "

    Eh si! Dicevo pericolo perchè se non mi avesse lasciato da lì a pochi istanti avrei fatto scattare la lama retrattile del mio polso in modo che si conficcasse direttamente nel suo viso.
    Per sua fortuna non ebbi ila possibilità di concedermi questo piacere, prima di tutto Shinku scomparve in una pozza d' acqua dopo essere stato colpito da Nabune, che in quel momento ha sclerato:

    Ma...che cazzo sta succedendo?! E' COLPA VOSTRA NE SONO SICURA! COSA AVETE FATTO A SHINKU?!

    " Ma si droga?! O sono le mestruazioni che bussano alla porta principale?! "

    Ad un tratto ricomparve Shinku accompagnato da un urlo:

    - NABUCKI, VAI A FARTI UN BAGNETTO! -

    Ma proprio in quell' istante, il ragazzo cadde in acqua, proprio ai piedi della nave...

    " Ma sono tutti sclerati i ninja degli altri villaggi?! "

    Adesso ero arrivato al limite di sopportazione, stavo per far scattare la mia lama, quando il capitano, dietro Nabune intervenne:

    Ma dico, bambina rotonda, sei mica tarda? ARGH! Ti pare che, se fossi un pirata o trafficante mi lascerebbero la nave qua E SAREI ANCHE IL CUSTODE DEL PORTO?! MA COME CORPO DI MILLE CROSTACEI RAGIONATE VOI GIOVANI D'OGGI, PER TUTTI I SETTEMILA MOLLUSCHI MARINI?!

    A quel punto diede un colpo di bastone alla mano della psicopatica, futura cadavere, che dovette lasciare la presa sulla mia maschera, riuscì così a disfarmi di quel filo e dissi:

    Razza d' idiota psicopatica! Anche un bambino non avrebbe fatto le tue supposizioni fantasiose! Se ci fossimo trovati in un normale porticciolo sperduto anche io sarei arrivato alle tue considerazioni, ma QUI siamo al porto di Kiri, alla capitaneria di porto, non credi che con i ninja a difesa di questo posto solo dei suicidi stronzi mongoldown di pirati attraccherebbero qui?!

    A quel punto lasciai riflettere sul posto la psicopatica e l' inzippato Shinku, che nel frattempo era risalito sul molo, ed io iniziai a salire la rampa sino ad arrivare sul ponte della nave, era proprio come me la aspettavo, grande e grandemente incasinata dalla merce che doveva essere scaricata.
    Sul ponte lì con me c' era anche la ragazza della sigaretta, della quale mi ero dimenticato il nome, evidentemente non aveva suscitato in me molto interesse se non mi ricordavo il suo nome, ma comunque mi rivolsi a lei e a chiunque degli altri due fosse salito dopo di me:

    A mio parere dovremmo iniziare con gli oggetti più pesanti, quelli per la quale c' è bisogno di tutti e quattro, in questo modo, con le piene forze li potremo togliere con più facilità e lasciare per ultime le cose più leggere!

    Attesi la risposta dei miei compagni di missione ed in base alla loro risposta mi sarei mosso di conseguenza.



    Onestamente non sapevo che scrivere :sigh:
     
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  13. Haruy
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    Parlato
    "Pensato"


    Pensavo di essermi allontanata abbastanza dal capitano, ma probabilmente presa dalla foga di dover dire i miei pensieri non mi accorsi che lui si trovava a meno di un metro da me...e la cosa non fu affatto piacevole.

    Ma dico, bambina rotonda, sei mica tarda? ARGH! Ti pare che, se fossi un pirata o trafficante mi lascerebbero la nave qua E SAREI ANCHE IL CUSTODE DEL PORTO?! MA COME CORPO DI MILLE CROSTACEI RAGIONATE VOI GIOVANI D'OGGI, PER TUTTI I SETTEMILA MOLLUSCHI MARINI?!

    AI! - mi prese in pieno la mano con quel dannato bastone. Quel dolore pungente mi fece perdere il controllo sul filo spinato che tornò alla sua forma "naturale" prima del previsto- "Se lei sapesse com'è stata la mia seconda missione signore, capirebbe che è meglio non fidarsi di nessuno. Visto che era riuscito ad entrare nel villaggio un tizio folle con una maschera a forma di sole!" - mi massaggiai la mano mentre continuavo a fissare il capitano che, per fortuna, dopo aver URLATO quella frase se ne andò zoppicando sulla sua dannatissima nave.

    Sbuffai e mi riappropriai del mio filo spinato, liberando il tizio mascherato che sembrava abbastanza incazzato. Ma poco importava, avevo avuto a che fare con persone ben più spaventose di lui. Nonostante avessi preferito parlare con la squadra al completo, notai che "Cià" (non sapendo il suo nome l'avevo identificata così) se ne era già bella che salita sulla nave, così rivolsi il mio discorso solamente a Zaza ed a ciò che pensavo fosse Shinku che, come se non bastasse, si trasformò in una pozzanghera d'acqua al mio tocco.

    Mentre la follia cominciava a fare capolino nella mia testa e probabilmente facendo arrabbiare ancora di più Zaza, grazie al mio udito fenomenale riuscii a sentire che qualcuno si stava avvicinando a noi, correndo oltretutto...


    - NABUCKI, VAI A FARTI UN BAGNETTO! -

    Mi voltai rimanendo pietrificata con le braccia in alto e la bocca semi-aperta - "Un altro Shinku?" - ma stavolta doveva essere per forza quello vero, perchè...invece di prendermi con uno spintone, fu lui a "farsi un bagnetto". Quella era la conferma che il ragazzo che avevo visto volare dal molo era proprio Shinkucki, nessuno avrebbe potuto battere la sua goffaggine...a parte me, si intende.

    Stavo per scoppiare a ridere quando venni interrotta dalla reginetta del ballo in maschera -
    Razza d' idiota psicopatica! Anche un bambino non avrebbe fatto le tue supposizioni fantasiose! Se ci fossimo trovati in un normale porticciolo sperduto anche io sarei arrivato alle tue considerazioni, ma QUI siamo al porto di Kiri, alla capitaneria di porto, non credi che con i ninja a difesa di questo posto solo dei suicidi stronzi mongoldown di pirati attraccherebbero qui?! - non aveva tutti i torti, ma lui non poteva capire cosa avevo passato prima di arrivare qui...o meglio tornarci. Decisi di accettare quella ramanzina, abbassai il capo e annuii con la testa - Probabilmente sono stata troppo avventata, ti chiedo scusa. - naturalmente il tizio non mi rispose e cominciò a salire sulla nave, io invece rimasi ancora un po' sul molo, per cercare di aiutare Shinkucki a "tornare a galla".

    Hey Shinkucki, pensavo che questa mia entrata in scena non potesse essere battuta da nessuno...ma cavolo! BEL LAVORO! - mi feci una risata sonora mentre gli porsi la mano per aiutarlo a salire - Ma lo Shinku pozzanghera è una tua nuova tecnica? Devo ammettere di non aver notato molte differenze dall'originale, a parte il fatto che non parlasse per niente - lo guardavo incuriosita e aspettando le sue risposte, in quel momento mi ero dimenticata che in realtà il mio amico voleva buttarmi in acqua per un motivo a me completamente sconosciuto e, probabilmente, mi ero anche dimenticata che in realtà lui in quel momento mi odiava per tutto quello che era successo al torneo e forse...anche il resto.

    Salimmo sulla nave ed una volta a bordo iniziai a guardarmi intorno, volevo cercare un qualcosa da dare a Shinkucki cosicchè potesse asciugarsi o almeno proteggersi dal freddo, insomma non volevo si ammalasse!
    La nave era un completo disastro, c'erano: scatole, barili e casse sparse un po' ovunque - "Dobbiamo rimettere a posto questo macello?" - stavo sudando solo al pensiero.


    A mio parere dovremmo iniziare con gli oggetti più pesanti, quelli per la quale c' è bisogno di tutti e quattro, in questo modo, con le piene forze li potremo togliere con più facilità e lasciare per ultime le cose più leggere! - non potevo crederci - "Quindi sa fare anche ragionamenti sensati" - mi voltai verso Shinku che nel frattempo continuava a sgocciolare e poi riportai lo sguardo su Zaza - Sono d'accordo con te, ma prima credo che sia il caso di trovare qualcosa per far asciugare Shinku. Conoscendomi potrei cadere su una di questre pozzanghere d'acqua e non solo distruggere la merce...ma l'intera nave! - mi portai le mani dietro la testa facendo un sorriso idiota - A parte questo per me possiamo iniziare.

    Azioni:
    - Tecnica della Stretta d'Acciaio (Ayatsuito no Jutsu)

    Resistenza: 150 -20 /150 = 130/150
    Stamina: 150 - (-5) = 145/150

    Chiedo scusa per l'attesa e per il post non troppo articolato, ma ho il raffreddore e questo è il meglio che ne è venuto fuori ç_ç
     
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    Il capitano della nave non era un tipo dolce e coccoloso come non era uno di quelli che restavano a guardare mentre succedeva qualcosa intorno a loro, e infatti a "risolvere" la piccola discussione fra il ninja mascherato e Nabune ci pensò proprio lui. Senza farsi notare si era avvicinato ai due e, con un colpo secco di bastone, colpì urlando la kunoichi di Kumo alla mano facendole perdere il controllo sul filo spinato che si raggomitolò al suolo.

    Ma dico, bambina rotonda, sei mica tarda? ARGH! Ti pare che, se fossi un pirata o trafficante mi lascerebbero la nave qua E SAREI ANCHE IL CUSTODE DEL PORTO?! MA COME CORPO DI MILLE CROSTACEI RAGIONATE VOI GIOVANI D'OGGI, PER TUTTI I SETTEMILA MOLLUSCHI MARINI?!

    Dopo la ramanzina il capitano ritornò sulla passerella in direzione della nave con un sonoro grugnito. Io, del resto, avrei potuto lasciar perdere dopo aver visto quella scena, ma la mia testardaggine, o meglio dire la mia stupidità elevata al cubo, era totalmente contraria. Infatti continuai a correre in direzione della ragazza con l'intento di spingerla in acqua, urlando come un matto. Nabune, vedendomi, alzò le braccia e restò con la bocca aperta mentre mi avvicinavo a gran velocità, esattamente come una freccia intenta a raggiungere il suo bersaglio. Purtroppo per me però, commisi uno degli errori più gravi che possa mai commettere uno shinobi poiché nella fase finale della corsa chiusi gli occhi, sicuro di aver ormai centrato il bersaglio, andando invece, non riuscii mai a capire come, a schiantarmi dritto dritto nell'acqua gelida del porto. Oh beh, il paragone della freccia è stato epico, ma la correttezza mi impone di aggiungere che non tutte le frecce arrivano all'obiettivo, dipende sempre dall'arciere, e in questo caso ne avevamo uno davvero scarso.
    Completamente immerso in acqua, ci misi qualche secondo per tornare a galla, facendo spuntare solo la testa dalla superficie dell'acqua, giusto per assistere all'espressione di Nabune che stava per scoppiare a ridere. La maledetta doveva essersi spostata all'ultimo secondo, mi aveva fregato di nuovo!
    Le mie orecchie fecero in tempo ad ascoltare le parole che il mascherato rivolse a Nabune prima di salire anch'egli sulla nave.

    Razza d' idiota psicopatica! Anche un bambino non avrebbe fatto le tue supposizioni fantasiose! Se ci fossimo trovati in un normale porticciolo sperduto anche io sarei arrivato alle tue considerazioni, ma QUI siamo al porto di Kiri, alla capitaneria di porto, non credi che con i ninja a difesa di questo posto solo dei suicidi stronzi mongoldown di pirati attraccherebbero qui?!
    Probabilmente sono stata troppo avventata, ti chiedo scusa.

    Io continuai a restare "a mollo" mentre i due ninja che non conoscevo erano già saliti sulla nave. Nabune invece, si sentì in dovere di aiutarmi.

    Hey Shinkucki, pensavo che questa mia entrata in scena non potesse essere battuta da nessuno...ma cavolo! BEL LAVORO!

    Cominciò a ridere sonoramente mentre mi porgeva la mano per farmi uscire dall'acqua. Ripensando alla scena e guardando la mia amica ridere non potei in alcun modo evitare di essere preso anche io dal buon umore e accompagnai la sua risata con la mia.

    Le mie entrate sceniche non sono battute da nessuno, ricordatelo Nabucki!

    Una volta uscito dall'acqua mi tolsi la giacca rossa totalmente bagnata rimanendo solo con la cannottiera nera, e la strizzai per far uscire un minimo l'acqua che si era accumulata dentro di essa, per poi reindossarla; grazie al cielo non faceva così tanto freddo da beccarmi una polmonite, il massimo che mi sarei preso sarebbe stato un severo raffreddore che mi sarebbe stato da lezione per le prossime volte che avevo intenzione di spingere qualcuno in acqua.

    Ma lo Shinku pozzanghera è una tua nuova tecnica? Devo ammettere di non aver notato molte differenze dall'originale, a parte il fatto che non parlasse per niente

    Oh, intendi il clone? Sì, è la moltiplicazione acquatica, in questo periodo sto studiando le tecniche Suiton e questa mi è sembrata una buona occasione per testarla! - mentre parlavo cercavo di far uscire l'acqua dalle scarpe tirando dei calci al vento -Il fatto che non possa parlare è abbastanza fastidioso infatti, mi stupisco che non abbiate sospettato nulla di nulla. A proposito, ma che problemi hai con il ninja di Konoha? Perché gli stavi avvolgendo il tuo filo spinato intorno alla faccia? E-e-etchì!!

    Parlando, senza che me ne accorgessi, eravamo già arrivati a bordo della nave. Era un casino tremendo: tonnellate di barili, casse e scatoloni buttati un po' qua e un po' là, il caos più totale insomma.
    Il capitano intervenne subito con una delle sue solite esclamazioni marinaresche.

    Non pensavo che concedere delle ferie avrebbe portato STI STRONZI a prendersele tutti assieme. Bene, chiappemosce, tutti quanti, VOLETE COMINCIARE A LAVORARE O NO?! QUESTA NAVE NON SI SCARICA DA SOLA!

    C'erano tre uomini che stavano lavorando per scaricare quel bordello di nave, ma anche insieme a loro ci sarebbe voluto tanto, ma tanto lavoro per terminare il compito assegnatoci. Oltre a me e Nabune, ad aiutare c'erano solo altre due persone: la silenziosa kunoichi di Ame e lo shinobi mascherato di Konoha, che avevo appreso da Nabune chiamarsi Zaza, soprannominato anche Drag Queen. Quest'ultimo fu il primo a proporre un piano d'azione.

    A mio parere dovremmo iniziare con gli oggetti più pesanti, quelli per la quale c' è bisogno di tutti e quattro, in questo modo, con le piene forze li potremo togliere con più facilità e lasciare per ultime le cose più leggere

    Sono d'accordo con te, ma prima credo che sia il caso di trovare qualcosa per far asciugare Shinku. Conoscendomi potrei cadere su una di questre pozzanghere d'acqua e non solo distruggere la merce...ma l'intera nave! A parte questo per me possiamo iniziare.

    Ti ringrazio per la tua preoccupazione, però non preoccuparti che questo pavimento fatto di legno non ti farebbe scivolare anche se bagnato, e poi mi sento solo un pochino appesantito, per il resto dovrei asciugarmi subito, sono abituato all'umidità sulla pelle! Comunque non mi sono presentato a voi, scusate la mia maleducazione ma... diciamo che parlare mi era un pochino difficile precedentemente. Il mio nome è Shinku Yuki, piacere di fare la vostra conoscenza, ninja di Konoha e Ame!

    Mi avvicinai ad una delle casse più grandi, che probabilmente era anche una delle più pesanti, riprendendo il discorso iniziato da Zaza.

    Allora, seguendo il suggerimento di Zaza, che ne dite di iniziare da questa cassa? Credo che serva l'aiuto di tutti per spostarla, a meno che voi non siate a conoscenza di qualche tecnica particolare per facilitarci il lavoro.

    Feci un rapido giro intorno ad essa aspettando le risposte dei miei compagni, rivolgendomi come ultima cosa alla kunoichi di Ame dai capelli neri .

    Non è per farmi gli affari tuoi, ma sapere il tuo nome credo avvantaggerebbe di molto la comunicazione e di conseguenza anche la coordinazione fra di noi. Quindi... ecco, perché non lo condividi con il resto della ciurma?
     
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  15. Zaza-RedEyes
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