Nabune Muzai vs Ban Yōsei

Semifinali dei bebè

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Anselmo
        Like  
     
    .

    User deleted


    I duelli si erano susseguiti uno dopo l'altro sotto lo sguardo attento dei presenti, la maggior parte dei quali aveva dimostrato a modo proprio una certa competitività, quando era venuto il loro turno. Alcuni scontri potevano a stento definirsi tali; a più d'un partecipante era bastato incrociare lo sguardo del proprio avversario per essere indotto ad optare per una resa incondizionata. Altri combattimenti invece non avevano peccato di spettacolo, mostrando sprazzi di ciò che uno Shinobi utile alla causa definirebbe degno di nota. Anche gli occhi meno attenti non avevano potuto ignorare il banco di nuvole cariche di tempesta che era comparso all'improvviso sul campo di battaglia, ne il glitteratissimo drago di cristallo che aveva volteggiato per qualche istante rasente il suolo, ne tanto meno lo strano tizio che si era chinato a leccare i piedi della sua avversaria. Ma, esclusi quei brevi istanti di fervore, niente avrebbe sollazzato l'interesse di un combattente. D'altronde si trattava soltanto di eliminatorie, un esordio leggero per rompere il ghiaccio e scremare il gruppo dagli individui meno validi. Nonostante tutto però ognuno dei presenti, a modo proprio, aveva accolto l'idea di combattere con un certo fervore. Ma l'emozione che potevano aver provato, nulla rappresentava se confrontata al subbuglio di sensazioni che aveva empito le membra di un individuo in particolare. Un uomo nell'ombra, che aveva sbirciato attentamente ogni singolo scambio di colpi avvenuto, mentre il sorriso sul suo volto andava via via allargandosi, fino ad deformarne i lineamenti in un malefico ghigno. Alcuni dei partecipanti forse erano addirittura riusciti a scorgerlo, nient'altro che una figura non identificabile dall'altra parte del campo, nascosta prima dietro una torre, poi in cima ad essa, poi nell'ombra di un'albero... Uno sconosciuto che se ne stava in disparte, godendosi con alacre gioia ogni pugno sferrato o Jutsu respinto, senza attirare l'attenzione.
    Intanto la macchinetta parlante di nome Marvin aveva annunciato uno dopo l'altro i duelli, accogliendo i reduci con una piccola sferetta bianca posta sul palmo della sua mano metallica, mentre spiegava con la solita atonalità:

    Ripigliatevi in fretta e furia con questo medicinale allucinanteeee. Da consumarsi preferibilmente entro... dieci secondi.

    Fu solo quando le eliminatorie giunsero al termine, che lo sconosciuto decise di fare gli onori di casa. Apparve improvvisamente sulla cima della torre più vicina al gruppo di partecipanti che, uno dopo l'altro, alzarono lo sguardo verso quella figura. Una risatina soppressa dalla mano guantata di bianco e poi, com'era comparso, scomparve in uno svolazzare di vesti, riapparendo un istante dopo alle spalle del gruppo. Qui sghignazzò nuovamente, il volto coperto dai lunghi capelli neri come l'inchiostro. Ed ancora una volta si dileguò istantaneamente, per ricomparire un'ultima volta al fianco di Marvin. Con una mossa che aveva del ridicolo per l'eccessiva teatralità, allargò le braccia e si genuflesse al cospetto dei partecipanti:

    Complimenti a voi che avete superato le eliminatorie. Mi presento, sono Re Akādō...

    tBHa1th


    La voce profonda, fluente ma autoritaria, rese la sua apparizione quantomeno ammirevole, nonostante definirsi un "re" senza che ci fosse qualcosa su cui regnare avesse del paradossale.

    E' il canto della guerra che vi ha portato qui! Oggi!

    Annunciò spaziando con lo sguardo oltre i presenti, diretto verso il lontano orizzonte, come fosse colto da antiche rimembranze.

    Il canto... della guerra...

    Aggiunse mormorando tra se e se, tanto serio quanto pochi istanti prima appariva divertito. E ripiombò immediatamente in un ghigno da brividi, mentre tornava a rivolgersi ai partecipanti:

    Siete sopravvissuti in undici, come gli undici infedeli che bramarono contro il Signore ai tempi della Sesta Crociata! Ed ora come allora, so per certo che solo tre di voi adducono la purezza necessaria a poter anche solo BRAMARE... il tesoro. Gli altri otto... OTTO FELLONI MALEDETTI... che brucino nelle Scorie di Efesto! Mmmhh...

    Rise di gusto, coprendosi poi il volto con il guanto bianco per ritrovare la compostezza smarrita.

    Che le festa riprenda! Danzate ora! Componete nuove sinfonie per il concerto della Gloria e della Furia! Prego, mio suddito...

    Terminò con un eloquente gesto diretto al triste robot che giaceva immobile al suo fianco. Per lunghi attimi un silenzio di tomba prese il sopravvento. Lentamente il sorriso sparì del cosiddetto Re. Si voltò verso il suo "suddito" bussando con le nocche sulla sua testa di metallo.

    Mio suddito, è giunto il momento...

    Non giunse risposta.

    Mio sudd... Marvin, Marvin! I combattimenti Marvin! D'ah! Vecchia ferraglia scellerata!

    Sfuriò colpendo il robot con un calcio diretto che lo fece cadere su un fianco, inerte. Quindi mutò improvvisamente faccia, tornando quello di prima, armato del suo ghigno malefico:

    Se così dev'essere... e sia!
    Che la dolce Nabune affronti il ragazzo dagli occhi pallidi.


    Valgono le stesse regole dei primi scontri.
     
    .
  2. Haruy
        Like  
     
    .

    User deleted


    E fu proprio nel momento in cui mi stavo abituando a stare appiccicata a Kuroda che apparve una strana figura, sembrava quella di un uomo dai capelli piuttosto lunghi, però non potevo esserne sicura dato che continuava ad apparire e scomparire in continuazione tra una risatina ed un'altra - "Ok...questo sta fuori di testa. Che si ride poi..?" - socchiusi leggermente gli occhi alzando un sopracciglio e mi voltai verso Kuroda sbuffando, tutto ciò senza mollare mai la presa dal suo braccio naturalmente.

    Complimenti a voi che avete superato le eliminatorie. Mi presento, sono Re Akādō...

    "Addirittura Re!" - PUAHAHAHAHAHAHA! - scoppiai in una risata piuttosto rumorosa, ma dai..davvero? Questo tizio era il Re di tutta questa pagliacciata e ne era fiero?

    E' il canto della guerra che vi ha portato qui! Oggi!

    "Eccolo là, vabeh la mia attenzione nei tuoi confronti finisce tipo...Adesso." - feci un cenno con la mano rivolto al tizio completamente fuori di testa e tornai a fissare il mio amico marionetta, tutti i pensieri del mio cervello vennero interrotti per essere sostituiti da una sola ed unica parola "KU-RO-DAAAAH" - si, potevo sembrare una stalker e abbastanza fuori di testa, ma ero troppo felice di aver rivisto quel gigante di ferro. Continuai a fissarlo con gli occhi che brillavano ad ogni suo movimento e parola sperando che quel torneo non finisse mai, almeno lui non sarebbe dovuto tornare a Suna e io non sarei dovuta tornare nella mia solitudine Kumiana. Nel frattempo quel tizio parlava, sbraitava, era particolamente fastidioso... nonostante io stessi facendo di tutto per non dargli le mie attenzioni fece qualcosa su cui mi trovai d'accordo con lui

    Mio sudd... Marvin, Marvin! I combattimenti Marvin! D'ah! Vecchia ferraglia scellerata!

    BRAVO! - cominciai ad applaudire - Quel coso! Com'è ha detto che si chiama? - guardai Kuroda in cerca di un suggerimento - Marvel?...Marvin? Ah... - alzai un pugno al cielo - Quel coso! MARVIN! Non sta bene! Ha fatto combattere persone completamente a caso! - il tizio naturalmente non mi stava ascoltando, ma prese comunque a calci il robottino a cui mancava sicuramente qualche rotella.

    Mi voltai verso Kuroda -
    Almeno ora non dovremmo più preoccuparci di essere chiamat...

    Che la dolce Nabune affronti il ragazzo dagli occhi pallidi.

    Mi portai le mani sulle guance tirandomi la pelle con violenza, quasi come se volessi strapparmela, e assunsi l'aspetto di ciò che probabilmente si potrebbe paragonare alla faccia di uno zombie affamato - NUOOOOOOOOOOOOO! - rimanendo nella stessa posizione guardai Kuroda - Non mi hanno chiamata di nuovo, vero?! - mi attaccai al suo braccio scuotendolo con tutte le mie forze - VEROOOOO?! - ero disperata, non voglio negarlo e penso fosse abbastanza palese a tutti i presenti, io su quel ring non volevo salirci.

    Inutile dire che quelle mie parole non smossero neanche di un minimo l'animo del mio amico marionetta, anzi, sembrava piuttosto incuriosito dall'assistere allo scontro tra me e questo "ragazzo dagli occhi pallidi" che oltretutto era un suo conoscente.

    "Cosa vorrai mai significare poi sta cosa?! Da quando gli occhi possono essere pallidi?! Cos'è si sono scoloriti durante i lavaggi in lavatrice?!" - sbuffai per l'ennesima volta, non potevo credere e neanche pensare che stavo per mettere di nuovo piede su quel dannato ring. Il mio sguardo venne di nuovo catturato dalle innumerevoli macchie di sangue con cui il mio scontro, e gli innumerevoli altri, avevano macchiato quel campo di battaglia - "Mi sono appena ripresa...non voglio ricominciarmi a fare male... e soprattutto non voglio fare male a nessun altro!".

    Mentre io ero presa da innumerevoli pippe mentali, il mio sfidante era già salito sul ring - "oooooh" - rimasi incantata dal colore assurdo e meraviglioso dei suoi capelli, acquamarina. Con la bocca semi-aperta mossi qualche passo in avanti, senza neanche rendermi conto di star muovendo i primi passi verso il mio nuovo inferno, ormai ero entrata nell'arena, ma quel colore era straordinario!

    Così, arrivata di fronte al mio "avversario", mi presentai esclamando -
    Ma è il tuo colore naturale? - istintivamente avrei tentato di toccare quella chioma dal colore del mare, ma non conoscevo quel ragazzo e non era il caso io mi prendessi tutta questa confidenza, per questo trattenni il prurito che sentivo essersi impossessato delle mie mani e lo guardai negli occhi - E questi sarebbero degli "occhi pallidi"? - arricciai leggermente il naso, la mia curiosità mi faceva sempre perdere la condizione dello spazio e del tempo, e come se nulla fosse mi voltai verso lo strano uomo che aveva fatto l'annuncio - Potresti spiegarmi il tuo concetto di pallido? Credo che anche tu ti meriteresti un trattamento simile a quello di...Marlo...Marvo...MARVIN! E che cavolo di nome!

    Risi tra me e me, ero quasi orgogliosa di quella mia domanda, così cercai lo sguardo complice di Kuroda che però...era molto più lontano di quanto ricordassi! Quel maledetto mi stava salutando con la manina dal perimetro del ring, con un sorrisetto che era tutto un programma. Mi resi conto di essere entrata nell'arena e che ormai era troppo tardi per tentare di scappare, anche perchè ero già davanti al mio avversario - "Brava Nabu...sei sempre la migliore per quanto riguarda le entrate in scena..." - mi portai una mano sulla fronte scuotendo la testa - "E adesso?" - e niente, completai la mia fantastica presentazione con la prima frase che mi passò per la testa - Ciao "occhi pallidi"...come avrai capito, io sono Nabune...piacere di conoscerti... - credo che Kuroda avesse ragione...sono un disastro...
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    13,240
    Location
    Sotto un Albero di Arance.

    Status
    Offline
    Gli altri scontri, dopo quello assolutamente deludente al quale avevo partecipato, non furono poi così male, non fosse per qualcuno che pensava di poter fare chissà cosa e si ritrovò con il culo per terra. Eppure in generale più o meno tutto lì dentro parevano sapere il fatto loro, in particolare una piccoletta, Nabune, che se l'era ben combattuta col suo avversario e ne era uscita vincitrice con una tecnica niente male.
    Eppure mi accorsi poco degli scontri, ma che ci volete fare? Avevo accanto la ragazza più bella e divertente che potessi desiderare, ed a me tutti quei duelli nauseavano: la via da scegliere mi pareva anche piuttosto semplice ed ovvia. Forse fu un po' più noioso quando lei andò lì sul ring per combattere, l'avversario che aveva contro - ed anche il suo alleato - parevano essere ad un livello decisamente superiore rispetto al suo, era evidente.
    Non era ancora tornata, comunque, quando comparve uno strano tizio proprio accanto al robottino. Un convintone che parlava strano e si comportava in maniera altrettanto insolita. Stetti lì a guardarlo un po' con noia ed un po' con scazzo, non mi entusiasmava particolarmente: un po' come il resto dell'evento, per dire, quindi nulla di nuovo. Avevamo già preso quella medicina "dei dieci secondi", quindi saremmo dovuti essere apposto, nonostante ne presi solamente metà: non avevo fatto nulla, in fin dei conti.

    Complimenti a voi che avete superato le eliminatorie. Mi presento, sono Re Akādō...
    E' il canto della guerra che vi ha portato qui! Oggi!
    Il canto... della guerra...


    Ma che minchia sta dicendo quel tizio? Io sò venuto qua perché mi c'hanno rotto le balle. Null'altro.

    Commentai tranquillamente in direzione di quell'idiota, avvicinandomi comunque al canto di battaglia per provare a capire meglio quello che ci aspettava. Insomma, quel tizio parlava come un pazzoide appena liberato da un manicomio, non si poteva sperare che lo capissi senza avvicinarmici e magari vedere qualche movimento. Sapete, quelli aiutavano quando le parole erano più confuse dell'identità del presentatore.

    Siete sopravvissuti in undici, come gli undici infedeli che bramarono contro il Signore ai tempi della Sesta Crociata! Ed ora come allora, so per certo che solo tre di voi adducono la purezza necessaria a poter anche solo BRAMARE... il tesoro. Gli altri otto... OTTO FELLONI MALEDETTI... che brucino nelle Scorie di Efesto! Mmmhh...
    Che le festa riprenda! Danzate ora! Componete nuove sinfonie per il concerto della Gloria e della Furia! Prego, mio suddito...
    Mio suddito, è giunto il momento...
    Mio sudd... Marvin, Marvin! I combattimenti Marvin! D'ah! Vecchia ferraglia scellerata!
    Se così dev'essere... e sia!
    Che la dolce Nabune affronti il ragazzo dagli occhi pallidi.


    E fra frasi incomprensibili ed inutilmente altisonanti e litigi con vecchi tostapane dell'età del primo Hokage, il presentatore andò ad indicare me e la dolcissima ragazzina che si era distinta nelle eliminatorie. Per qualche secondo non mi mossi, lanciando uno sguardo leggermente schifato verso Re Mikado - ah ah ah - e poi scuotendo il capo: speravo seriamente per lui che stesse interpretando un personaggio, essere così per davvero doveva essere difficile.
    Mi alzai, lentamente cominciai a percorrere la distanza che si frapponeva fra me e la mia avversaria. Mi concessi quel tempo per guardarmi un po' intorno e capire meglio come fosse fatto quel posto: preso dalla foga del primo combattimento, che mi aveva deluso un sacco, non mi ero neanche soffermato a guardare la struttura di quel luogo. Nulla di particolare, una semplice arena: forse con qualche "accessorio" in più, ma nulla di non visto.
    Lasciai che i miei occhi potessero fissarsi sulla piccola avversaria che avevo di fronte, ed un sorriso si allargò sul mio volto, dolce come il miele. I miei occhi, adesso scuri, scrutavano ogni dettaglio ed ogni suo movimento. E ascoltai le sue parole. Quelle mi fecero scoppiare in una poderosa e divertita risata. In fin dei conti la piccoletta non aveva nemmeno torto, quindi mi girai prima verso Marvin e poi nuovamente verso di lei.

    Ma è il tuo colore naturale?

    No, li ho avuti in prestito dalla nonna... Sì che sono naturali! Ahahahaha!

    E risi ancora, voltandomi poi verso Marvin ed annuendo dopo che la ragazzina gli fece una filippica infinita sul colore dei miei occhi.

    EHEH MARLOVIO! PRENDITI UN CATALOGO!

    Con tanto di bitchsnap di ditino della mano destra portato a schioccare quattro volte dall'alto verso il basso. Insomma, quando volevo sapevo essere di - poca - classe. Inohana docet, signori. Comunque fosse, mi portai a circa quattro metri da quella piccoletta, tornando a sorriderle con dolcezza ed ascoltando quello che aveva da dire. Sospirai, e poi lasciai che il mio potere potesse cominciare a confluire verso le iridi degli occhi.

    Ciao "occhi pallidi"...come avrai capito, io sono Nabune...piacere di conoscerti...

    Chiamami Ban, piccola Nabbobuzza! Comunque penso che intendesse questo, quando diceva "pallidi".

    Ed il chakra di diramò negli occhi, rischiarandoli improvvisamente e colorandoli di un celeste chiarissimo, tendente al bianco: anche le nervature intorno ai bulbi si fecero più evidenti. Eccolo là, il Byakugan, una delle cose di cui potevo ritenermi fiero.

    Tu sei... Sei...


    Mi avvicinai pericolosamente a lei, cercando di fare tutto il più velocemente possibile. Una volta arrivato a pochi centimetri davanti alla sua faccia ecco che... Che... Presi le sue guance con due teneri pizzicotti, senza farle male.

    TENERISSIMA!

    Come perdere credibilità in zeropuntoventicinque secondi.

    Vai Vane, tocca a te u.u
     
    .
  4. Haruy
        Like  
     
    .

    User deleted


    E quindi niente, io ed il mio avversario dalla chioma acquamarina passammo i nostri primi minuti sul ring a prendere in giro "Il Re dei pagliacci" e il robottino ormai andato distrutto. Devo dire che non mi sarei mai aspettata che un ragazzo del suo genere fosse così simpatico.

    Era entrato nell'arena con una certa nonchalance e sicurezza - "Deve allenarsi parecchio, o almeno deve sapere il fatto suo come ninja" - deglutii rumorosamente quando lo vidi allontanarsi, per portarsi a circa quattro metri da me - "Quindi vuole fare sul serio?" - mi venne fuori una specie di smorfia di dolore che però ricevette come risposta un sorriso dolcissimo - "Ma così non vale!" - fece un sospiro e le sue iridi dal colore del fuoco cominciarono a schiarirsi arrivando quasi a diventare bianche, contemporaneamente gli spuntarono delle strane nervature intorno ai bulbi, anche abbastanza evidenti.


    Chiamami Ban, piccola Nabbobuzza! Comunque penso che intendesse questo, quando diceva "pallidi".

    Oooooh - le mie reazioni sono sempre simili a quelle dei bambini di due anni, così rimasi per... non saprei dire quanto tempo, con la bocca che creava un cerchio perfetto mentre fissavo quello che il giovane Ban mi aveva appena mostrato - MA E' UNA COSA FIGHISSIMA! - mi portai i pugni sulla bocca guardandolo con gli occhi che ormai si erano accesi di un verde brillante e questo voleva dire solo una cosa: la curiosità si era impossessata di me. Purtroppo questo avrebbe causato una scarica di domande inaudite verso il mio interlocutore - Cioè...Aspetta aspetta aspetta! - zampettavo sul posto mentre cercavo le parole giuste per esprimermi - Tu puoi cambiare il colore dei tuoi occhi in questa specie di bianco strabello...ma a questo punto mi chiedo... - lo indicai spostando solo una mano dalla bocca, così da rendere le parole più comprensibili - Puoi cambiarli in tutti i colori che vuoi?! - spalancai la bocca e quasi ansimavo, probabilmente non riuscivo più a tenermi dentro quella domanda. In realtà avrei anche voluto chiedergli se le venuzze laterali erano necessarie...ma prima mi interessava capire la questione "colori".

    Tu sei... Sei...

    Ban sembrava essersi improvvisamente bloccato e, la mia reazione istintiva, fu quella di portarmi le mani alla bocca cercando di tapparmela - "Merda Nabu! Ora si è offeso...e adesso che facciamo?!" - provai a guardarmi intorno cercando di elaborare un piano di fuga, o quantomeno una scusa credibile per la mia innata stupidità! Ma prima che i pensieri potessero formarsi nella mia testa il ragazzo era già arrivato a pochi centimetri dalla mia faccia - Aspetta Ban! Posso spiegare te lo giuro! - lo vidi portare le mani verso il mio viso e chiusi gli occhi aspettandomi qualcosa, tipo uno schiaffo o un pugno o qualsiasi cosa lo facesse stare meglio dopo quella mia uscita.

    TENERISSIMA!

    Eh? - sgranai gli occhi, Ban aveva preso tra due pizziccoti le mie guance e le stava muovendo delicatamente senza farmi male - Ma...ma...Ma... - sono sensibile a questo genere di cose, quindi il mio pensiero andò in pappa, insieme al mio cervello (che già ha i suoi problemi) e tutto quello che mi limitai a fare fu una faccia da ebete accompagnata da uno strano suono

    Gneeeeeeee..... - mi lasciai strapazzare le gote per tutto il tempo che Ban ritenne opportuno, al punto che, dopo che ebbe mollato la presa, si arrossarono leggermente. Dal canto mio ripresi coscienza quando lo scambio di affetto reciproco era finito e mi ritrovavo di nuovo davanti a colui che sarebbe dovuto essere il mio sfidante - "Devo riuscire a controllarmi quando succedono queste cose! Sei una demente Nabu!" - mi massaggiavo delicatamente le guance, a cui, oltre al rossore dovuto dai pizzicotti, si era aggiunto anche quello della vergogna.

    Ero a disagio, non solo per la reazione che avevo avuto qualche momento prima, ma soprattutto perchè non avevo voglia di combattere. Non c'era una sola buona ragione che avrebbe potuto convincermi a prendermi a pugni con un ragazzo tanto dolce e simpatico, anche perchè ci eravamo appena conosciuti e avrei preferito farmi massacrare di coccole e dichiararmi sconfitta piuttosto che pensare ad una tattica per sconfiggerlo.

    "Ma è mai possibile che esista solo questo modo per decidere il vincitore...? Non potremmo farci una partita a carte...oppure boh, giocare a nascondino...?" - e così, ebbi l'illuminazione!

    Guardai Ban con un sorriso a cinquantaquattro denti e gli feci l'occhiolino -
    So che è un po' avventanto da dire visto che ci conosciamo da poco...però, Fidati di me! - richiamai la tecnica della cortina fumogena, così da evitare che il pubblico potesse intralciare il mio piano e, sperando che Ban non mi venisse contro pensando che volessi attaccarlo, mi sarei avvicinata a lui.

    Una volta arrivata abbastanza vicina, sempre se mi fosse stato concesso, avrei attuato il mio piano -
    Ascolta Ban... io non voglio combattere con te e sinceramente a questo torneo non volevo neanche parteciparci. Penso che prendersi a pugni con qualcuno sia una perdita di tempo totale, soprattutto se questo qualcuno non ti ha fatto assolutamente niente! Non so da quanto tempo sei qui ma spero vivamente tu non abbia visto il mio scontro precedente... nel caso fosse successo voglio dirti che io non sono per niente quel genere di persona! Avevo solo tanta paura...e...non pensavo che il mio migliore amico potesse farmi così tanto male... - sospirai mentre l'aurea da ragazzina gioiosa che era solita avvolgermi, si affievoliva - Io e te ci conosciamo da poco, davvero pochissimo tempo, saranno quanti? 10 minuti? - mi venne quasi da ridere, effettivamente ci conoscevamo da una quantità di tempo ridicola e non sapevo se Ban sarebbe stato d'accordo con ciò che avevo da proporgli - Quindi ti capirò se rifiuterai la mia offerta... - presi fiato ed incrociai le dita dietro la schiena sperando che sarebbe andato tutto secondo i miei piani - Non voglio battermi con te Ban, preferirei diventassimo amici... - fissai i miei occhi nei suoi - Ma so che questo che in questo stupido scontro dovrà essere proclamato un vincitore, e non voglio tu vinca solo perchè io mi sono arresa...anche perchè non so quanto sia importante per te questo evento, quindi... - esitai qualche momento prima di concludere la mia frase - Che ne diresti di giocarci la vittoria a Morra Cinese? - mi portai le braccia intorno alla testa e mi rannicchiai a terra, avevo una paura assurda che Ban potesse tirarmi un calcio supersonico e mandarmi sulla Luna, ma in cuor mio speravo che quel ragazzo dagli occhi pallidi accettasse la mia proposta insensanta.

    Nabune Muzai

    Equipaggiamento:
    - 30 metri di Filo Spinato
    - Elisir Peperoncino + Ricetta

    Azioni:
    - Tecnica della Cortina Fumogena

    Abilità speciali:
    - Specializzazione Sensoriale: Udito Fenomenale

    Resistenza: 150/150
    Stamina: 150 - (-10) = 140/150


    Edited by Haruy - 22/12/2015, 17:36
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    13,240
    Location
    Sotto un Albero di Arance.

    Status
    Offline
    Una situazione irreale quella che probabilmente si venne a presentare agli occhi degli spettatori e magari anche dei presentatori, ma io e Nabu, su quel palco, ci eravamo trovati: due idioti, insomma, con il Qi complessivo che probabilmente non arrivava alla media di quello di Ame. Il che era grave, considerando i fatti ed anche quei graziosi biscottini con scaglie di glassa in ogni dove.
    Ma tralasciando questo siparietto nonsense, la ragazzina sembrò completamente andarsene in brodo di giuggiole con quel mio modo di fare, tanto addirittura da ritirare la sua cortina fumogena, anche se - neanche a dirlo - grazia al Byakugan sarebbe stata comunque inutile in caso difensivo, e probabilmente l'aveva anche capito. Continuai a stritolarle dolcemente le guance per qualche istante prima di fermarmi alle sue parole.

    So che è un po' avventanto da dire visto che ci conosciamo da poco...però, Fidati di me!

    Tuttavia, dopo quelle sue parole, la cortina fumogena cominciò a comparire nuovamente, espandendosi rapidamente tutta intorno ed occludendo gran parte della visuale anche a tutti gli spettatori ed i presentatori: insomma, era una cosa inter nos, non c'era bisogno che anche gli altri ne godessero. L'unica cosa che speravo era che Inohana non si ingelosisse, ma non ne avrebbe avuto motivo, conoscendomi un pochetto.
    La figura della piccoletta continuava ad essere ben chiara ai miei occhi proprio grazie al loro potere speciale, anche se nelle zone che erano più occultate da quella sua tecnica fumosa, il suo corpo pareva essere fatto in negativo, e comunque riuscivo ad interagire alla perfezione con la vista del suo sistema di chakra e di quasi tutti i suoi punti di fuga. Sorrisi nella sua direzione e lasciai che potesse raccontarmi tutto quello di cui volesse parlare: non avevo fretta, benché meno voglia di combattere.

    Ascolta Ban... io non voglio combattere con te e sinceramente a questo torneo non volevo neanche parteciparci. Penso che prendersi a pugni con qualcuno sia una perdita di tempo totale, soprattutto se questo qualcuno non ti ha fatto assolutamente niente! Non so da quanto tempo sei qui ma spero vivamente tu non abbia visto il mio scontro precedente... nel caso fosse successo voglio dirti che io non sono per niente quel genere di persona! Avevo solo tanta paura...e...non pensavo che il mio migliore amico potesse farmi così tanto male... Io e te ci conosciamo da poco, davvero pochissimo tempo, saranno quanti? 10 minuti?

    Sì che l'ho visto il tuo scontro precedente, e sei stata brava! Alla fine ti sei solo difesa dal suo attacco ed hai ricambiato, in un duello non ci si aspetta che tu faccia altro, e magari il tuo amico aveva davvero intenzione di vincere: suvvia, molte volte in queste competizioni le relazioni vengono messe da parte, si perde l'umano e si diventa macchine da guerra. Ed è per questo che preferirei non combattere, oggi, che avrei addirittura preferito non venirci nemmeno in questo posto di merda con questo presentatore inutilmente pomposo.

    Non voglio battermi con te Ban, preferirei diventassimo amici... Ma so che questo che in questo stupido scontro dovrà essere proclamato un vincitore, e non voglio tu vinca solo perchè io mi sono arresa...anche perchè non so quanto sia importante per te questo evento, quindi... Che ne diresti di giocarci la vittoria a Morra Cinese?

    Possiamo essere quanto amici vuoi, se è questo che desideri! Ed ancora meglio, piccola Nabune, che ne dici se al posto di competere ci raccontassimo una storia? Tipo... Come sei diventata una Ninja? Perché?

    Sì, insomma, una maniera come un'altra per conoscere la piccola avversaria che avevo contro senza alcuno scambio di cazzotti o botte di culo: solo parole, semplici ed innocue parole. Una storia, molte volte, può servire molto più di un kunai, soprattutto quando hai finito il chakra e sei abituato a combattere solo coi ninjutsu nel bel mezzo di una guerra, per dire. Ma questi son dettagli, son altre epoche, altre storie.
    Continuai a guardarla con un grosso sorriso stampato in faccia, poi tutto d'un tratto mi lasciai cadere a terra, incrociai le gambe e poggiai entrambi i gomiti sulle ginocchia, e di conseguenz la testa sulle mani. Ero curioso, curioso di ascoltare la storia della piccoletta. Se ne avesse avuto piacere, poi, le avrei anche raccontato la mia, e magari alla fine avremmo anche deciso chi effettivamente sarebbe passato al turno successivo o meno.

    -5 Stamina Mantenimento Byakugan

    Penso che dopo un altro giro di post la potremo chiudere, quindi Vane posta pure :sagh:
     
    .
  6. Haruy
        Like  
     
    .

    User deleted


    Possiamo essere quanto amici vuoi, se è questo che desideri! Ed ancora meglio, piccola Nabune, che ne dici se al posto di competere ci raccontassimo una storia? Tipo... Come sei diventata una Ninja? Perché?

    Sgranai gli occhi, Ban era davvero un ragazzo dal cuore d'oro, nonostante una parte di me fosse convinta che ci sarebbe stato un "lieto fine" non avrei mai potuto immaginarne uno tanto bello. Rimasi a fissarlo con la bocca semi-aperta, ancora incredula delle parole che gli erano appena uscite dalla bocca - "C..Come? V-vuole ch-e io gli parli di m-me?" - era una domanda a cui non ero preparata, che nessuno mi aveva mai fatto... dopotutto a Kumo non sono mai stata vista di buon occhio e dopo la morte della mia famiglia non avevo fatto altro che rinchiudermi ancora di più in me stessa - "Non posso racc.." - Ban si lasciò cadere a terra, sedendosi proprio di fronte a me, con le gambe incrociate a fissarmi come un bambino che aspetta di ascoltare la sua favola preferita.

    Lo guardai per la prima volta dall'alto verso il basso, il suo sorriso era contagioso e nonostante la tristezza si stesse impossessando della mia anima riuscì a farmi accennare un sorriso

    dibujolx0



    Va bene Ban...ti racconterò la mia storia... - mi lasciai cadere a terra, imitando i suoi stessi movimenti e mi portai le mani a sorreggere la testa, fissando il terreno. Non sono mai stata abituata a parlare di me e sorreggere il suo sguardo mi sarebbe stato impossibile, così come la cortina fumogena che iniziò a diradarsi man mano che le parole fluivano fuori dalla mia bocca.

    Io sono di Kumo...come probabilmente avrai notato dal coprifronte e la mia storia non ha nulla che io possa definire....mmh... entusiasmante, vittorioso o...ninjesco? - mi portai una mano dietro la testa accennando una risatina, mi capita di inventare parole quando non so bene come spiegarmi e speravo che a Ban questa cosa non avrebbe dato troppo fastidio, anche perchè ero certa che sarebbe ricapitato durante quella conversazione - Vuoi sapere perchè sono diventata una Ninja...mmh... - presi tra le dita un sassolino che avevo trovato lì a terra ed iniziai a giocarci - Mmh...se dovessi spiegarlo a parole in realtà non saprei dirtelo. Sono sempre stata una frana in tutto ciò che riguarda il combattere o l'allenarsi...beh, questo penso l'avrai capito anche tu dato il mio aspetto...ehehe - lo guardai sorridendo e massaggiandomi leggermente una guancia ripensando ai pizzicotti che avevo ricevuto poco prima - Però sono rimasta sola, la mia famiglia ha sempre tenuto molto a questo genere di cose...sono cresciuta in un ambiente in cui il "credo ninja" è sempre stato qualcosa di importante...talmente importante che li ha portati tutti a morire per questa causa... - sentii una fitta al cuore e mi pietrificai per un attimo, con lo sguardo vuoto - Ed io, non sono riuscita a fare niente... - schiacciai il sassolino fino a farlo affondare completamente nella terra - Sono stata inutile, come al solito... - diedi un pugno a terra e mi alzai in piedi - Credo di aver trovato la risposta Ban! Devo confessartelo, non ero preparata a questa domanda perchè non me l'aveva mai fatta nessuno - gli rivolsi un sorriso quasi orgoglioso, pronta a dire la mia "verità" - Sono diventata una Ninja perchè volevo essere utile a qualcosa! Voglio essere in grado di aiutare qualcuno quando ce ne sarà bisogno, sono stanca di rimanermene sempre lì in disparte a guardare. Al momento non ho nessuna capacità particolare, se non quella di essere goffa e pasticciona. Anzi, probabilmente la mia unica capacità è quella di combinare guai... però voglio migliorare! - gli rivolsi uno sguardo pieno di speranza - Non voglio essere una ninja che combatte che dimostrare le sue capacità... voglio essere una ninja che aiuta chi ne ha bisogno sfruttandole al meglio! - lasciai che un sorriso coinvolgesse tutti i muscoli del mio viso, socchiudendo leggermente gli occhi e inclinandomi verso il mio nuovo amico - Non sono molto brava a parlare di me e credo che la mia storia potrebbe finire solo per annoiarti o intristirti...senza contare che... - indicai con il pollice il pubblico alle nostre spalle e finii la frase a bassa voce - Mi sento in imbarazzo a parlare di certe cose in mezzo a tutti questi babbei, riesci ad immaginare quello che stanno pensando a vederci parlare invece che combattere? - gli feci l'occhiolino e mi misi di nuovo a sedere a terra davanti a lui - Però! io la mia parte l'ho fatta, quindi per la legge della par condicio ora tocca a te - mi avvicinai a lui, spostandomi usando il sedere come "mezzo di locomozione", sono consapevole che non sia una mossa da principessa ma dopotutto io sono Nabune, quindi non avrei potuto muovermi in modo più appropriato - Tu perchè sei diventato un Ninja, Ban? Da quel che ho capito neanche a te piace combattere... - rimasi in attesa della sua risposta, era da un sacco di tempo che non mi facevo una chiacchierata "reale" con qualcuno - "Per una volta mia curiosità è stata utile a qualcosa..."

    Edited by Haruy - 23/1/2016, 11:26
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    13,240
    Location
    Sotto un Albero di Arance.

    Status
    Offline
    Rimasi lì seduto a guardare la ragazzina con un sorrisetto in volto, e nel frattempo lasciai che i miei occhi e le mie tempie potessero rilassarsi nuovamente, ritornando del solito colore naturale. Così come il mondo tutto intorno, che lentamente si ricolorò, riprendendo tutte quelle sfumature naturali e lasciando di quel bianco lattiginoso solo un lontano ricordo: eravamo solo io e lei, in quel momento.

    Io sono di Kumo...come probabilmente avrai notato dal coprifronte e la mia storia non ha nulla che io possa definire....mmh... entusiasmante, vittorioso o...ninjesco?

    Esistono storie entusiasmanti, vittoriose o ninjesche? Esistono storie, Nabu, e tutte le storie devono essere raccontate, vanno raccontate! E poi a me piacciono le storie, Inohana me ne racconta tante.

    Lanciai uno sguardo verso le tribune, e lì c'era proprio Inohana che mi stava guardando: non avrei saputo dire se fosse delusa da quel mancato combattimento o se fosse in qualche modo curiosa di sapere cosa stesse succedendo. Beh, sicuramente me l'avrebbe detto dopo, dato che non si è mai fatta problemi di sorta. Se c'è una cosa che quell'angelo non ha sono i peli sulla lingua, anzi, forse è fin troppo liscia.

    Vuoi sapere perchè sono diventata una Ninja...mmh... Mmh...se dovessi spiegarlo a parole in realtà non saprei dirtelo. Sono sempre stata una frana in tutto ciò che riguarda il combattere o l'allenarsi...beh, questo penso l'avrai capito anche tu dato il mio aspetto...ehehe Però sono rimasta sola, la mia famiglia ha sempre tenuto molto a questo genere di cose...sono cresciuta in un ambiente in cui il "credo ninja" è sempre stato qualcosa di importante...talmente importante che li ha portati tutti a morire per questa causa... Ed io, non sono riuscita a fare niente... Sono stata inutile, come al solito... Credo di aver trovato la risposta Ban! Devo confessartelo, non ero preparata a questa domanda perchè non me l'aveva mai fatta nessuno. Sono diventata una Ninja perchè volevo essere utile a qualcosa! Voglio essere in grado di aiutare qualcuno quando ce ne sarà bisogno, sono stanca di rimanermene sempre lì in disparte a guardare. Al momento non ho nessuna capacità particolare, se non quella di essere goffa e pasticciona. Anzi, probabilmente la mia unica capacità è quella di combinare guai... però voglio migliorare! Non voglio essere una ninja che combatte che dimostrare le sue capacità... voglio essere una ninja che aiuta chi ne ha bisogno sfruttandole al meglio!

    Ascoltai in silenzio la storia della piccoletta, non feci nessuna smorfia, né un respiro. Nessuna parola toccò le mie labbra, così come nessun battito interruppe il corso della mia vista. I miei occhi continuavano a rimanere fissi su di lei, la bocca chiusa e sollevata in un piacevole sorriso - o almeno speravo lo fosse. Lanciai un ultimo sguardo ad Inonaha, poi al presentatore ed anche a quel robottino orrendo, tornando infine su Nabune.

    Non sono molto brava a parlare di me e credo che la mia storia potrebbe finire solo per annoiarti o intristirti...senza contare che... Mi sento in imbarazzo a parlare di certe cose in mezzo a tutti questi babbei, riesci ad immaginare quello che stanno pensando a vederci parlare invece che combattere? Però! io la mia parte l'ho fatta, quindi per la legge della par condicio ora tocca a te! Tu perchè sei diventato un Ninja, Ban? Da quel che ho capito neanche a te piace combattere...


    Ma, oggettivamente: CHI. SE. NE. FREGA. Volete un combattimento? Picchiatevi fra di voi, noi stiamo parlando. E tu, presentatore, non rompere per un attimo eh, che ne ho già le palle piene di te e del tuo robottino della minchia galattica. Gracias.
    Nabune, dicevamo? Oh, sì. No, io detesto combattere, ma allo stesso tempo mi diverte. Non saprei come spiegartelo: è come quando hai la febbre e la odi, ma al tempo stesso ti senti bene perché stai sotto le coperte, al calduccio, e sei in qualche modo in pace con te stesso. Mi piace se può essere utile a qualcosa di serio, ma sta roba non serve a nulla, praticamente, quindi preferisco farmi raccontare una storia piuttosto che tirare un cazzotto. E comunque la mia storia non è nulla di che, eh: abbastanza noiosa, direi. Sono un cuoco, sostanzialmente. Cucino da quando ho cinque anni, e mi piace, è tre quarti della mia vita. Ti pare che con un padre integralista rompicoglioni potesse andare avanti? Ovviamente no, ed a 12 anni mi ha costretto ad iscrivermi all'accademia: troppo simpatiche le teste di cazzo di quel posto, sicuramente. Mi sono rifiutato di andarci, ero un disonore e pam, mi ha fatto questa.


    Tirai su il braccio destro ed allungai la mano fino alla cicatrice - e bruciatura - che dalla base del collo arrivava fin sopra la mia guancia, percorrendo tutto il profilo con il mio dito medio, delicatamente, lentamente. Lasciai alla piccoletta tutto il tempo di poter vedere la cicatrice, di provare ad immaginare, di entrare ed uscirci come se fosse sua. Come il ricordo potesse materializzarsi lì davanti e raccontarsi da solo, senza una voce.

    Cercò di sfregiarmi con un coltello da cucina rovente, usando la scusa del "oemmegì ero ubriaco", che ovviamente nessuno si è bevuto: difatti non è praticamente a Kusa, penso sia stato trasferito lontano da me e mia madre. Che poi... questa è un'altra bella storia. Mia mamma, la mia amata mamma, non è la mia vera madre, ma chi se ne frega. Sarebbe mia zia "biologicamente parlando", ma vedendo che mia madre è una sgallettata che pensa di poter fare la subrette tutta la vita - sì, ancora tutt'ora - preferisco che la mia vita abbia preso questa piega. E nulla, dopo essere stato assunto al ristorante ho ripreso l'accademia, mi sono diplomato ed ora son qui, a fare lo stronzo in giro.

    Lasciai volutamente da parte la storia e la questione di Elaine: non avevo la testa, le labbra ed il cuore per parlarne né adesso né a breve. Era una parte della mia vita che non volevo condividere con nessuno, non l'avevo mai fatto e chissà se qualcuno avrebbe mai avuto la (s)fortuna di ascoltarla. Sarebbe stato bello non avere quella storia da raccontare. Eppure ora c'era Inohana, anche lei mi riempiva la vita. Ma forse con Elaine era diverso, era un qualcosa che non avrei saputo spiegare mai al mondo.

    Che dici, ce ne andiamo tutti e due e lasciamo la vittoria ad uno fra quell'Ashushashishi - sicuro - o Yujuuiui - sì, insomma? Magari io e Ino ti accompagnamo a casa!

    Mancano solo il post di chiusura di Vane ed il prossimo mio!
     
    .
  8. Haruy
        Like  
     
    .

    User deleted


    Ma, oggettivamente: CHI. SE. NE. FREGA. Volete un combattimento? Picchiatevi fra di voi, noi stiamo parlando. E tu, presentatore, non rompere per un attimo eh, che ne ho già le palle piene di te e del tuo robottino della minchia galattica. Gracias.

    Ban aveva un modo di parlare molto colorito, la cosa non mi infastidiva affatto, anzi! Di solito con i miei fratelli avevo un linguaggio che si allontanava molto da quello che cercavo di avere con gli estranei. Infatti appoggiai in pieno il suo discorso, facendo il medio al presentatore accompagnato da una bella linguaccia - E fottetevi! Tu ed il tuo robottino da sfigati che chiama persone a random a combattere!

    Nabune, dicevamo? - riportai il mio sguardo su Ban - Oh, sì. No, io detesto combattere, ma allo stesso tempo mi diverte. Non saprei come spiegartelo: è come quando hai la febbre e la odi, ma al tempo stesso ti senti bene perché stai sotto le coperte, al calduccio, e sei in qualche modo in pace con te stesso. - quella spiegazione mi fece incuriosire ancora di più , fino a quel momento i miei combattimenti non erano mai stati divertenti e mi chiedevo come fosse possibile che un ragazzo che odia combattere potesse trovarli tali - Mi piace se può essere utile a qualcosa di serio, ma sta roba non serve a nulla, praticamente, quindi preferisco farmi raccontare una storia piuttosto che tirare un cazzotto. E comunque la mia storia non è nulla di che, eh: abbastanza noiosa, direi. Sono un cuoco, sostanzialmente. - neanche avesse detto le parole magiche, i miei occhi si illuminarono di un verde intenso - "Un cuoco!" - mi spuntò un sorriso quasi famelico -"Mi piacerebbe assaggiare qualche sua ricetta!" - ma non volevo interromperlo, così mi tenni quel pensiero per me e continuai ad ascoltare il suo racconto - Cucino da quando ho cinque anni, e mi piace, è tre quarti della mia vita. Ti pare che con un padre integralista rompicoglioni potesse andare avanti? Ovviamente no, ed a 12 anni mi ha costretto ad iscrivermi all'accademia: troppo simpatiche le teste di cazzo di quel posto, sicuramente. Mi sono rifiutato di andarci, ero un disonore e pam, mi ha fatto questa.

    Spostò lentamente la mano destra ad indicare una grossa cicatrice che iniziava dalla base del collo fino alla guancia. Il suo movimento lento mi permise di osservarla attentamente, non sembrava un semplice taglio, la pelle intorno alla cicatrice sembrava arricciata e logorata da qualcosa - "E' stato il padre a fargli questo..?" - non riuscivo ad immaginare il dolore che una ferita del genere potesse provocare e per un attimo mi sentii in colpa. Mi ero sempre lamentata dell'atteggiamento di mio padre nei miei confronti, anche lui mi riteneva un disonore, ma non si era mai permesso di farmi del male...anzi, ha perso la vita per proteggermi...me ed il resto della mia famiglia. Deglutii e cercai di distogliere lo sguardo dalla cicatrice, conoscevo davvero da poco quel ragazzo ma non sopportavo che qualcuno potesse avergli fatto del male per un motivo così stupido! - Cercò di sfregiarmi con un coltello da cucina rovente, usando la scusa del "oemmegì ero ubriaco", che ovviamente nessuno si è bevuto: difatti non è praticamente a Kusa, penso sia stato trasferito lontano da me e mia madre. Che poi... questa è un'altra bella storia. Mia mamma, la mia amata mamma, non è la mia vera madre, ma chi se ne frega. Sarebbe mia zia "biologicamente parlando", ma vedendo che mia madre è una sgallettata che pensa di poter fare la subrette tutta la vita - sì, ancora tutt'ora - preferisco che la mia vita abbia preso questa piega. E nulla, dopo essere stato assunto al ristorante ho ripreso l'accademia, mi sono diplomato ed ora son qui, a fare lo stronzo in giro.

    La sua ultima frase non poté che farmi ridere, nonostante la sua storia fosse triste sotto qualsiasi punto di vista era riuscito a sdrammatizzarla con il suo atteggiamento da "E vaffanculo tutto". Il mio sguardo nei suoi confronti era cambiato di nuovo, avevo già una buona impressione di lui ma dopo questa storia era diventato un vero e proprio esempio da seguire. Non sarei mai riuscita ad avere un atteggiamento come il suo, ma almeno avevo capito che se si vuole ottenere davvero qualcosa non si deve avere paura dei rischi che si corrono per averla.

    Che dici, ce ne andiamo tutti e due e lasciamo la vittoria ad uno fra quell'Ashushashishi - sicuro - o Yujuuiui - sì, insomma? Magari io e Ino ti accompagnamo a casa!

    Mi voltai verso il pubblico, rivolgendo il mio sguardo a quei volti conosciuti che mi stavano accompagnando in questa fase della mia vita. In particolare mi soffermai su Shinkucki, era veramente malconcio e non riuscivo ancora a capacitarmi del fatto che fossi stata io a fargli del male - "Io mi stavo divertendo in quel momento?...Ma perchè ho dovuto fare una cosa simile..?" - distolsi lo sguardo dal ragazzo ferito e per evitare di far ripiombare la conversazione in qualcosa di eccessivamente "depressivo" mi misi alla ricerca di un'altro dettaglio.

    "Ha detto Ino...giusto..?" - ricordai che prima mentre parlavo, Ban si era voltato verso il pubblico rivolgendo il suo sguardo ad una ragazza dal fisico perfetto...talmente perfetto che lo si poteva ammirare tranquillamente data la scarsissima quantità di vestiti che aveva addosso.


    E' la tua ragazza? - la indicai fregandomene altamente della buona educazione - Ha delle tette enormi! - lo ammetto, mi mancava parlare in quel modo...fare la brava bambina era qualcosa che mi dava noia a lungo andare - Dici che mi lascerebbe venire con voi..? - ci pensai un po' su, non volevo rovinare il loro ritorno a casa da piccioncini e forse sarebbe stato il caso di chiarire con Utagai...dopotutto era passato tanto tempo dalla nostra litigata e non aveva senso continuare a tenergli il muso - Mi piacerebbe davvero tanto Ban, ma non voglio essere il terzo in comodo - gli feci l'occhiolino - Immagino abbiate parecchie cose da "dirvi" mentre tornate a casa... - mi feci una sghignazzata, per poi rivolgermi alla ragazza che ci stava osservando da lontano - Hey Ino! O...come ti chiami! Insomma...ragazza dalle megatette! - gli feci un cenno con la mano - Mi auguro che tu abbia un bel premio da dare a Ban quando tornerete a casa. Non è da tutti evitare di combattere pur sapendo di avere la vittoria in pugno! - dopo quelle parole, tornai a concentrarmi sul mio amico/avversario.

    Inutile dirti che accetto la tua proposta - sorrisi - Che ne dici, al mio tre ce ne usciamo entrambi dal ring? Anche se...- mi portai una mano sul mento - Come facciamo ad uscire entrambi nello stesso momento? - lo guardai incuriosita -Tu hai già qualche idea? - rimasi a fissarlo mentre aspettavo una sua risposta. Probabilmente avrei accettato qualsiasi sua proposta per poi tornare dalla parte di "pubblico" a me conosciuta e tornarmene finalmente a casa, con l'unico rimpianto di non essere riuscita a dire nulla a Shinkucki...nonostante quello che gli avevo fatto.
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    13,240
    Location
    Sotto un Albero di Arance.

    Status
    Offline
    Mentre parlavo, notavo comunque che la bambina mi ascoltava senza parlare, con una strana ammirazione, piuttosto palpabile, disegnata negli occhi. Io continuai con la mia storia, senza interruzioni, lasciando che la piccolina potesse assimilare tutte le informazioni. Nel frattempo continuavo a guardare Inohana, sorridendole e fissandomi su di lei solamente dopo che Nabune la indicò.

    E' la tua ragazza? Ha delle tette enormi!


    UH?! Eh... Sì, diciamo che è messa abbastanza bene.

    Dici che mi lascerebbe venire con voi..? Mi piacerebbe davvero tanto Ban, ma non voglio essere il terzo in comodo - gli feci l'occhiolino - Immagino abbiate parecchie cose da "dirvi" mentre tornate a casa... Hey Ino! O...come ti chiami! Insomma...ragazza dalle megatette! Mi auguro che tu abbia un bel premio da dare a Ban quando tornerete a casa. Non è da tutti evitare di combattere pur sapendo di avere la vittoria in pugno!

    Ridacchiai mentre la piccolina era occupata a parlare con Inohana dall'altra parte dell'Arena. E nel frattempo rimasi comunque lì, seduto a guardarla ed aspettare che terminasse il suo discorso con la vocina da scoiattolo. Semplicemente mi limitai ad alzarmi e continuare ad osservare la scena, avvicinandomi alla piccoletta in silenzio e facendo scrocchiare per bene le mani con un rumorino.

    Inutile dirti che accetto la tua proposta. Che ne dici, al mio tre ce ne usciamo entrambi dal ring? Anche se... Come facciamo ad uscire entrambi nello stesso momento? Tu hai già qualche idea?

    Annuii con un sorriso sornione proprio disegnato sul volto, lasciando che si intravvedessero un po' i denti, ma nulla di più. Semplicemente mi avvicinai ancora di più alla piccola e cercai di prenderla in braccio dalla vita, sollevandola con entrambe le braccia e cominciando a correre verso il bordo del Ring, con un sorrisone sulle labbra ed il sudore che colava dalla fronte a causa della fatica.

    UAAAH! NABBBBBU QUANTO SEI PESANTE! UAHAHAHA!

    Dissi col fiatone mentre correvo e ridevo al contempo, ad un passo dalla morte per asfissia, in pratica, ma comunque continuai la mia traversata di quel luogo sotto gli occhi di tutti. Eravamo entrambi incuranti del fatto che qualcuno ci urlasse dietro o sbraitasse regole: nessuno dei due aveva intenzione di continuare il torneo, tutti e due avevamo intenzione di arrenderci, e quindi che modo migliore c'era se non quello di perdere insieme come due veri amici?
    E continuai a correre come un forsennato, e solamente una volta arrivato in corrispondenza del limite ultimo del grosso ring ecco che mi fermai, provando a tenere Nabune sospesa a mezzaria ed alzando anche la mia gamba. Semplicemente avrei poggiato nello stesso tempo il mio piede e quello di Nabune sul terreno "esterno" al ring, decretando la sconfitta di entrambi per volere di entrambi, senza forzature o altro. Nulla, semplice voglia di non combattere.
    E solamente una volta che fossimo entrambi fuori, ecco che mi sarei rivolto a lei. Sorridevo, ero divertito da tutto quello che era accaduto fra me e quella piccoletta su quello strano ring di un usuale torneo. Lanciai uno sguardo verso Inohana comunque, non sapevo se fosse delusa o meno ma... speravo capisse cosa mi fosse passato per la testa.

    Ma sì che puoi venire con noi! Non disturbi! Anzi... DEVI VENIRE!

    Io e Haruy ci arrendiamo entrambi, attendiamo exp e ricompensa, poi ci fottiamo allegramente :cipo:
     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    » S l e e p y «

    Group
    Member
    Posts
    12,907

    Status
    Anonymous
    No voi non vi fottete per niente.
    INOHANA FOTTE BAN. E BASTA.

    Siluratevi con un 35 tutti e due che moltiplicate per 2 per via del torneo, i vostri big soldi ed informo che tutti hanno perso le loro scommesse, mwhahaahah. (?)
     
    .
9 replies since 17/12/2015, 13:15   247 views
  Share  
.