Il relitto

Akito, Tisy e Krocut

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    Ragazzi, Akito è fuori. Se Krocut non posta da adesso ad una settimana, mi vedo costretta a proseguire la missione. In questi casi, ricordo che chi salta il turno è in balia del master.
     
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    Dei tre, solamente due proseguirono il cammino. Takeshi rimase indietro come a guardia dell'entrata del corridoio. Tra i tre, probabilmente era colui pi indicato per il combattimento, per questo la sua scelta di fornire da supporto ai due che invece avanzarono in avanscoperta, verso il corridoio. Una porta di pesante metallo fu aperta dai due girando una leva simile ad un timone, abbastanza pesante solamente per uno. Eppure, con un po' di sforzo, il meccanismo scattò e i due poterono finalmente proseguire. Si ritrovarono in un luogo caldo, esattamente come il primo ambiente. Una grossa stanza apparentemente vuota, ma che nascondeva una situazione complessa. Infatti, una grossa porta di vetro, di quelle che si attivano con riconoscimento visivo o il passaggio di un certo codice, si trovava esattamente in traiettoria del corridoio dal quale Atsushi e Hisashi arrivarono. Alla loro destra, invece, un corridoio più piccolo il cui sbocco era ignoto ai due. E, proprio davanti ad esso, una persona che dava loro le spalle. Sembrava davvero impegnato a leggere qualcosa. L'atteggiamento di chi ha da fare qualcosa, la guardia in questo caso, ma è stanco e quindi non prende sul serio il suo incarico. La divisa nera perfetta stonava col suo portamento per niente elegante. Poggiato alla parete, fissando il corridoio ogni tanto, non sentì neanche i due ragazzi che invece lo notarono immediatamente. Una fortuna non essere stati scoperti. E in quel momento, i loro trasmittenti wireless si accesero, mentre una voce conosciuta arrivò alle orecchie di entrambi.

    Mi ricevete? Sono Chuck. Dunque, vi trovate nell'ambiente numero due. Secondo i nostri schemi, la porta in vetro che avete davanti a voi porta alla sala di comando della base. Sicuramente si trovano proprio lì dentro i documenti che dovete recuperare. Ma per passarci avete bisogno del pass che solamente i membri dell'Organizzazione hanno. Cercate di procurarvene uno nel minor tempo possibile, per favore, sembra che un gruppo in ricognizione stia per raggiungervi dall'altro corridoio.

    La comunicazione si interruppe a quel punto, lasciando i due a riflettere. La guardia sulla loro destra aveva il pass evidentemente legato alla cintola, così in bella vista. Se solo avessero fatto in tempo a prenderglielo prima dell'arrivo dei rinforzi, sicuramente si sarebbero portati molto avanti col lavoro.

    Secondo le nuove direttive, adesso ognuno di voi ha 7 giorni per rispondere. Ciò che dovete (devi, Tisy) fare ora è cercare di rubare il pass alla guardia. Per farlo o ti inventi uno stratagemma per non farti beccare o cerchi di mandarlo k.o. Per mandarlo k.o. devi fargli 200 danni in questo turno.
     
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    Atshushi Nasushimo


    5W6p3q9m

    Genin di Kirigakure




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    I tre genin, in avanscoperta nella base nemica, decisero di avanzare lungo il corridoio, sbucando in un ambiente nuovo ma non molto diverso da quello di primi. Dovettero passare attraverso una porta chiusa con un meccanismo strano agli occhi di Atshushi. Infatti, per sbloccare la serratura era necessario ruotare una cerchio di freddo metallo. Se ne occupò Hisashi che tra i due era quello con le braccia più forti mentre Atshushi cominciava a sentire su di il peso della propria inutilità. "Si tratta soltanto di una porta." Cercò di rassicurarsi poichè non sarebbe dipeso di certo da un gesto banale come quello il successo della missione.
    Takeshi rimase a guardia dell'ingresso mentre i due genin compagni di squadra procedettero in quella nuova sala. Dalla parte opposta si stagliava una porta di vetro mentre poco più avanti, sulla destra, c'era una cavità ombrosa lungo il muro. Un altro corridoio, un altro possibile percorso. Stavolta, tuttavia, il passaggio era presidiato da una guardia. Atshushi deglutì spontaneamente non appena la vide.
    Crr
    Un crepitio lo fece sobbalzare. Era Chuck, il supervisore. Il suono della sua voce era così chiaro e forte mentre risuonava nell'orecchio che genin che temette che anche la guardia a pochi metri più avanti lo avrebbe sentito e voltandosi avrebbe scoperto i due intrusi. Fortunatamente, ciò non accadde.Dalla sua comoda posizione nel Bostionus, il sottomarino che li aveva condotti fin lì, era riuscito a scoprire che oltre la porta di vetro che avevano di fronte c'era la sala di comando e che, "sicuramente", lì c'erano i documenti. "Ne è certo o soltanto una supposizione?" Purtroppo c'era un solo modo per scoprirlo.
    -Ma per passarci avete bisogno del pass che solamente i membri dell'Organizzazione hanno. Cercate di procurarvene uno nel minor tempo possibile, per favore, sembra che un gruppo in ricognizione stia per raggiungervi dall'altro corridoio.-
    Istintivamente gli occhi di Atshushi caddero sulla guardia, osservandola da capo a piede. Dava le spalle ai genin e al corridoio che avrebbero dovuto attraversare per raggiungere la porta di vetro e stava accasciata con la spalla contro il muro. Il corpo molle, la postura cadente, una gamba incrociata sull'altra erano tutti moniti che smascheravano la disattenzione, l'apatia e la mancanza di prontezza dell'uomo. Non appena adocchiò un oggetto che aveva tutta l'aria di essere il pass di cui avevano bisogno si voltò verso Hisashi.
    I due si scambiarono una sguardo d'intesa. Entrambi avevano trovato la chiave per poter proseguire. Ad Hisashi brillavano gli occhi, compiaciuto e determinato per aver già trovato la chiave e, quasi certamente, la stessa scintilla di entusiasmo balenò nello sguardo di Atshushi. Poi, però, un'ombra scura li attraversò. Se una pattuglia stava per giungere alla loro spalle, significava che questa avrebbe trovato dapprima Takeshi che se la sarebbe dovuto vedere da solo. Poco prima, avevano pattuito che quest'ultimo, poichè era il più dotato dei tre nel combattimento sarebbe rimasto a guardia proprio per potersi opporre validamente all'arrivo di qualche bandito quindi Atshushi non volle tornare indietro per dargli man forte, anche perchè non sarebbe stato colto di sorpreso poichè anche lui aveva la trasmittente per cui non sarebbe stato colto di sorpresa.
    Dovevano soltanto trovare un modo per impadronirsi della chiave per schiudere i battenti di vetro dall'altra parte della stanza, ma per farlo dovevano o mettere al tappeto la guardia assonnata o sfilarle via il pass dalla cintola. Atshushi fece segno a Hisashi di stare fermo e lo intimò al silenzio portandosi l'indice teso davanti le labbra. Sapeva cosa fare: approntare un combattimento con la guardia era fin troppo rischio pur avendo il fattore sorpresa dalla propria parte. Il rischio che anche lui fosse dotato una trasmittente e potesse dare l'allarme anche soltanto gemendo di dolore era troppo grande per essere affrontato. La furtività era la via più sicura e assicurava un margine maggiore di successo.
    Il giovane genin dalla folta capigliatura nera mise mano al cavo d'acciaio che aveva nel taschino. Si andò ad appiattire contro la grigia parete fredda e infuse il proprio chakra nel sottile filo che, silenzioso e sinuoso come un serpente, si avvicinò strisciando sull'aria fino ad arrivare alla cintola della guardia. Atshushi si morse il labbro: se non fosse andata come pensava, sarebbe scattato l'allarme. Per proseguire la loro missione non avevano bisogno di null'altro che quella piccola scheda rettangolare che pendeva così innocuamente e dimenticata dalla cinta di quella guardia quasi incosciente del mondo che la circondava. Il cavo si strinse intorno al pass. Entrambi i genin tirarono un respiro profondo. Poi Atshushi diede uno strattone secco e deciso.





    Scheda
    Riepilogo:

    Status Atshushi:
    Resistenza: 130
    Stamina: 120

    Note:Krocut mi ha detto che ha mollato
     
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    Il filo d'acciaio si avvolse attorno al tesserino che pendeva in maniera così incurante dalla cintura della guardia. Non se ne accorse neanche, troppo impegnato a vivere nel suo mondo. Completamente assente, l'uomo continuò a farsi i fatti suoi ignorando beatamente i due ragazzi che si erano infiltrati nella base. Con il pass in mano, aprire la porta di sicurezza fu praticamente uno scherzo. Fortunatamente il sensore non emise alcun suono per annunciare il passaggio dei due, che si ritrovarono in un ulteriore corridoio, davvero più corto, questa volta. Sulla sinistra, c'era ciò che Chuck aveva indicato loro come sala di comando. Restava solo l'entrarci dentro e recuperare i documenti ma..

    Aspetta, Atshushi. Se entriamo ci sarà sicuramente qualcuno. Così ci scopriranno!

    Le parole sussurrata di Hisashi avevano un senso. Come potevano in effetti recuperare i documenti senza essere visti? Questo era un problema. Una volta arrivati così avanti non potevano rischiare di farsi scoprire. Fortunatamente, la risposta di Chuck non tardò ad arrivare. I trasmittenti rimandarono ai tre genin (di cui uno ancora due ambienti più indietro) la voce sicura del loro responsabile.

    Ho sentito. Hisashi, sarai tu a creare un diversivo. Guarda il corridoio. Sulla destra ci sono due stanze. La principale conduce alle scialuppe, la seconda porta sulla desta è un semplice ripostiglio. Nasconditi lì dopo aver creato un diversivo nella prima sala.
    Va bene.
    Atshushi, avrai tu il compito di ritrovare i documenti. Fate presto, ragazzi!

    La comunicazione si interruppe e dopo un rapido scambio di occhiate con Atshushi, Hisashi si mosse, trascinandoselo dietro.

    Nascondiamoci nello stanzino. Appena riusciamo a distrarre gli altri, tu corri nella sala di controllo, io li tengo occupati. Ci stai?

    Una domanda retorica ovviamente, visto che il ragazzo stava già avvicinandosi verso il ripostiglio, dopo aver percorso velocemente il breve corridoio. Scope, scopette e qualche straccio, un vero e proprio stanzino. Ed è lì che il Genin di Kiri dai capelli scuri attese. Lasciando la porta principale aperta, l'altro ragazzo si guardò attorno, alla ricerca di un diversivo. E quale miglior diversivo di mandare a quel paese tutte le scialuppe di salvataggio? Ciò che si sentì, infatti, furono tonfi in mare e l'allarme che scattò. In un attimo, correndo all'impazzata, Hisashi si chiude nello stanzino assieme al compagno di squadra, in silenzio, aspettando il momento buono. E arrivò, uscirono entrambi e, mentre Atshushi si diresse verso la sala di comando, il Kaguya non dovette far altro che chiudere l'altra porta e romperne il pomello, bloccandola. Resta solo da sperare che non li raggiungessero le guardie.
    Intanto, la sala di comando fu a completa disposizione di Atshushi.
    Una stanza con monitor, comandi e una lunga fila di armadi con archivi di ogni genere. Le mappe e i documenti sicuramente si trovavano da qualche parte ma il tempo a disposizione del ragazzo crollò inevitabilmente. Infatti, la trasmittente lo avvertì di cosa stesse per accadere.

    Abbiamo un problema! Il diversivo è andato fin troppo bene e delle guardie stanno per raggiungere la sala di controllo! Atshushi, prendi i documenti e nasconditi da qualche parte prima che arrivino!

    Aliens-CONCEPT-ART_CargoControlRoom011
    "Il cavo si strinse intorno al pass." Stai attento che è un'azione autoconclusiva questa, devi sempre provare a svolgere le azioni.

    Continuerai da solo, per questo accorcio e facilito la missione, perché per come l'avevo pensata, da solo è più difficile che tu riesca a portarla a termine. Quindi, hai usato il pass. Adesso ti trovi nella sala di controllo. Cerca le mappe e i documenti che ti servono. Successivamente, dovrai trovare un modo per nasconderti prima che le guardie ti raggiungano. In base al post e al nascondiglio, potranno non trovarti o trovarti. E in quel caso c'è da combattere. :si2:
     
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    Purtroppo Atshushi non fu abbastanza pronto di riflessi e non poté nascondersi in tempo. Nella sala di controllo, infatti, fecero capolino due figure. Vestite entrmbi con un'informe grigia, l'unica differenza tra le due guardie erano i capelli e la muscolatura. Uno, infatti, era decisamente più grosso e massiccio dell'altro, dai capelli cortissimi e scuri. L'altro, più esile ma dall'espressone più furba, aveva i capelli biondi, anch'essi corti. Gli occhi di entrambi puntati sul Genin, increduli. Per poi divenire duri e freddi come il ghiaccio.

    Prendiamolo!

    Parlò il biondo e subito quello dai capelli neri scattò in avanti, in direzione del Kiriano. Unì i palmi della mani ad eseguire il sigillo della pecora, trasformandosi in una versione di se femminile e decisamente molto più affascinante della reale. Una ragazza bellissima in pose seducenti che avrebbero dovuto distrarre il giovane. E nel mentre, il biondo, che finì di compiere i sigilli, cercò di avvolgere l'avversario con del filo d'acciaio. Una volta tentato di intrappolare il Genin, il moro avrebbe sciolto la tecnica, cercando di sferrargli un pugno in pieno volto.

    Avversario 1 (95 riuscita base):
    - Stretta d'acciaio

    Avversario 2 (80 riuscita base):
    - Tecnica Seducente
    - Pugno [10 danni]
     
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