Battaglia al Chiaro di Luna

Per Tisy

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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    Avevo appena ricevuto un nuovo regalo da mio padre, dei sandali chiodati. Essi miglioravano la stabilità dei miei arti inferiori, riducendo e praticamente eliminando il rischio di scivolamento sulle varie superfici. Inoltre erano anche utili per ferire maggiormente gli avversari coi calci, ne fui molto felice di riceverli. Inutile dire che l'euforia di usarli era alle stelle, non vedevo l'ora di provarli sul campo di battaglia. Quindi nonostante fosse tarda sera uscì di casa, in cerca di qualcuno o qualcosa che mi permettesse di provarli.
    Si riusciva ad intravedere la luna in quella sera, coperta a tratti dalla fastidiosa nebbia del luogo. Avevo con me tutto l'armamentario di cui disponevo, ormai li avevo praticamente incorporati. Sarei andato a trovare Mashiro e Takeda se quei due non stessero già cenando, di sera difficilmente uscivano di casa. Io invece non avevo fame, mi ero abbuffato a pranzo e dovevo praticamente ancora smaltire tutto quel cibo. Una lunga camminata mi avrebbe sicuramente fatto bene. Le strade erano poco trafficate, a dire il vero non c'era quasi nessuno, giusto qualche mercante che rientrava a casa.
    In quel periodo pensavo costantemente alla guerra e alla tensione che v'era a Konoha. Presto si sarebbero svolti i nuovi esami Chunin per proclamare nuovi promossi e io non mi sentivo ancora pronto. Sentivo che mi mancava qualcosa, dovevo lavorare di più. Non volevo fare brutta figura in un'evento così importante, in cui erano coinvolti tanti paesi diversi. E se scoppiava una nuova guerra non avrei saputo che pesci prendere. Dovevo diventare più forte, e l'allenamento pesante era l'unico mezzo per arrivare al mio fine.
    A forza di camminare arrivai alla famosa spiaggia di Kiri, testimone di millemila battaglie tra ninja di vario genere. Mi sedetti su uno dei grossi scogli che costeggiava il mare, osservando le fragili e lente onde che arrivavano a riva. La calma e la tranquillità erano padrone in quel luogo, specialmente in un'ora tarda come quella. Ma ancora per poco.
    Da lontano riuscì a vedere una figura umana che si avvicinava sempre di più costeggiando la riva. Camminava con fare disinvolto, come se non si fosse accorto della mia presenza sopra gli scogli. Una volta abbastanza vicino riuscì a delinearne i tratti. Capelli neri lisci, occhi scuri e una carnagione eccessivamente pallida.

    - Atshushi? -

     
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    Arbitro io se Akito non ha niente in contrario. Attacco a tisy.
     
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    Il torneo era finito. La missione di Itomi era conclusa. Il viaggio del giovane Atshushi era giunto al termine.
    Kiri li aveva riaccolti allungando su di loro le sue umide appendici nebbiosi come una madre che tende le braccia per abbracciare il proprio figliolo. Non che Atshushi avesse mai vissuto un momento del genere, mai nessuna donna si era protesa verso di lui anche solo per sfiorarlo.
    Quel pensiero lo rabbuiò e il ritorno a casa fu più grigio del previsto. La luna giocava a nascondino tra nuvole e banchi di nebbia, ma la sua eterea luce arrivava a sbiadire l'intenso blu scuro delle salate acque di Kiri.
    Attraccarono su una piccola banchina di un piccolo villaggio di pescatori.
    Di Itomi non c'era traccia. "Sarà sparito usando di nuovo quel jutsu. In effetti avrebbe saremmo potuti tornare al villaggio senza prendere la nave. Forse preferisce non strafare"
    Ma di andare a casa non ne aveva voglia. Si strinse nella giacca imbottita per ripararsi dal pungente freddo notturno e costeggiò il mare, camminando sulla sabbia della spiaggia.
    La mente del genin vagava tra i ricordi che custodiva, senza soffermarsi troppo su uno che già si spostava verso altre rimembranze. Ora il torneo, poi il suo passato incerto; adesso Hisashi, forse il chuunin che gli aveva insegnato ad usare il raiton, sicuramente Itomi e i suoi strani comportamenti; infine volgeva lo sguardo al futuro, alla missione che di lì a breve avrebbe visto impegnato il suo team, ma soltanto per ripiombare a vagare nel passato a furia di domande a cui non aveva risposta.
    Un sussurro nella notte lo riportò alla realtà.
    Tra scogli ovattati di nebbia e il ritmico infrangersi delle onde, una voce adolescenziale aveva pronunciato il suo nome. Non un comune ragazzo, un ninja di Kiri. Un genin per l'esattezza, ma non un qualunque.
    -Tak...- Qual era il suo nome? "Grazie a lui ho abbattuto una volpe di tre metri e ora non ricordo il suo nome" Però ricordava chiaramente la lama di quel genin ricoperta del sangue della bestia che giaceva inerme al suolo. -Takeshi?- azzardò tentando la fortuna.
    Il genin era seduto su una roccia, un banco di nebbia inghiottì i due ragazzi e per Atshushi fu impossibile scorgere bene il volto del suo connazionale.
    "Mi sembra sia ancora più alto dall'ultima volta" Avrebbe notato non appena sarebbe sceso dalla roccia.
    -Cosa ci fai quì in piena notte?- Gli avrebbe potuto fare la stessa domande, ma il naufrago una giustificazione l'aveva, più o meno.
    -Io non ho voglia di tornare a casa stanotte. Resterei in piedi fino all'alba e dopo averla vista non so se avrò voglia di dormire.- L'idea di coricarsi gli stimolò uno sbadiglio che represse. Non voleva tornare a casa, nessuno lo stava aspettando.
    -Peccato faccia tanto freddo quì. Ci vorrebbe un modo per scaldarsi un po'.- "Potremmo accendere un fuoco o fare una corsetta. O meglio ancora..."
    -Ti va di allenarci? Ricordo che sei molto forte, specialmente con quella wakizashi.- Si rese conto che probabilmente la sabbia che aveva sotto la suola dei sandali a breve avrebbe bevuto il suo sangue. Deglutì nervoso e fece scivolare un braccio sotto la giacca per toccare il fodero della katana che portava legata dietro la schiena, sotto la giacca. -Che ne pensi?-




    Scheda
    Riepilogo:

    Status Atshushi:
    Resistenza: 120
    Stamina: 130
     
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    -Molto bene. Possiamo iniziare allora.-
    Si disposero a dieci metri l'uno dall'altro. Atshushi levò la giacca e la lanciò su una roccia lontana. Si sarebbe sporcata se non strappata e inzuppata di sangue, quindi era meglio metterla al sicura. Non aveva soldi per permettersene un'altra e quella le piaceva particolarmente.
    Mimò il gesto di saluto e rispetto che il codice morale degli shinobi impone prima di dar il via a uno scontro.
    Atshushi aveva combattuto molti volte ormai, aveva quasi sempre perso, ma comunque accumulava esperienza per momenti come quello. "Iniziare con un genjutsu destabilizzante è sempre una buona tattica"
    E così fece. Le dita si mossero, i palmi delle mani si avvicinarono e il suo chakra lasciò il suo corpo per intrufolarsi nell'ignara mente dell'avversario. Terribili immagini del suo passato, sarebbero venute a galla dalle oscure profondità della sua mente e il robusto Takeshi le avrebbe dovute affrontare. Come avrebbe reagito? Ma Atshushi aveva altro a cui pensare.
    Liberò il chakra lungo la spiaggia e la nebbia cominciò ad infittirsi, fino a cambiare tonalità. La luna illuminava le umide terre di Kiri quella sera stranamente poco nebbiosa per chi sapeva che nella Terra dell'Acqua, la nebbia è tanto densa da poter tagliare con un coltello, o con una katana. Punti di vista.
    Ma il chakra del ragazzo non sapeva creare altra nebbia, bensì sapeva come modellare una grossa e fitta coltre di fumo, che di colpo si impadronì della spiaggia che ora era diventata teatro di uno scontro tra genin.
    Prese a camminare nella foschia livida e creò rapidamente quante più cloni poteva, con entrambe le tecniche di moltiplicazione che conosceva. Per quanto fosse utile quel jutsu, la cortina fumogena era davvero fastidiosa da respirare e ogni inalata gli bruciava nei polmoni. Lo aveva notato fin da subito, da quando l'aveva usata la prima volta e aveva cercato di farci l'abitudine restando in essa il più a lungo a possibile.
    Formulò altri sigilli e potè sentire la sua voce lanciare un'avvertimento in lontananza. -Dietro di te!-
    Lo stesso fumo che aveva privato dalla luce della luna, avrebbe tentato di privare Takeshi della propria libertà di movimento. Parti di quella miasma si sarebbero addensate fino a diventare solide e come mani di demoni avrebbero tentato di afferrare le braccia, le gambe, la testa del genin alto e muscoloso. Ogni mossa era concantena l'una all'altra, in quella che per il genin rachitico sarebbe dovuta essere una sinfonia vincente.
    Atshushi nel frattempo, sguainò la katana che sibilò in risposta e si scagliò contro il suo avversario, mentre tentava ancora di bloccarlo con l'suo del chakra. Avrebbe attaccato con un fendente discendente verso il busto dell'avversario, per poi colpire ancora con colpo ascendenti. I colpi che avrebbe sferrato con l'arma tagliente sarebbero arrivati dopo averlo catturato per poi rifoderarla e ritirarsi tra le sue copie che affollavano la spiaggia fumosa.




    Scheda
    Riepilogo:
    - Illusione Demoniaca: Tecnica della Visione Infernale (Magen: Narakumi no Jutsu) per destabilizzare in principio di scontro l'avversario
    - Cortina Fumogena (Enmakugire) Su tutto il campo di battaglia
    - Tecnica della Moltiplicazione del Corpo (Bunshin no Jutsu) 8 copie
    - Tecnica della Moltiplicazione Oboro (Oboro Bunshin no Jutsu) 10 copie
    - Tecnica dello Scudo dell'Eco (Utsusemi no Jutsu) Alle spalle dell'avversario per facilitare la prigione di fumo
    - Prigione di Fumo (Enmaku Rō) per bloccare l'avversario
    - Colpi di katana (non so quanti attacchi mi rimangano, se 2 o 3, diciamo che li vorrei usare tutti.
    - Si allontana dall'avversario e si ooculta tra copie fumo




    Status Atshushi:
    Resistenza: 120-1-1-1(?)=117
    Stamina: 130-5-5-5-5-10-10=90
     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    - Tak.. Takeshi? -

    - Esatto! Sono proprio io. -

    Scesi dall'alta roccia con un balzo acrobatico, per finire poi proprio di fronte al mio giovane compaesano.

    - Cosa ci fai quì in piena notte? -

    - Nulla di che, sono annoiato. -


    Un semplice scambio di parole, nulla di concreto. Ricordavo ancora la missione svolta con quel ragazzo, e ricordavo pure che non era un granché nel taijutsu, anche se con le altre due arti se la cavava. Proprio il contrario mio, sapevo eseguire a malapena una moltiplicazione, figuriamoci dei ninjutsu più complessi. Poi Atshushi arrivò al sodo:

    - Ti va di allenarci? Ricordo che sei molto forte, specialmente con quella wakizashi. Che ne pensi? -

    Non ci pensai due volte e la risposta fu istintiva, stavo già fremendo per uno scontro acceso e senza esclusione di colpi.

    - Penso che è un'ottima idea. -

    - Molto bene. Possiamo iniziare allora. -

    Feci due balzi indietro così da mettere una giusta distanza tra i due, l'allenamento era appena iniziato! Ed era anche una buona occasione per testare i nuovi sandali, era proprio ciò che ci voleva. Dovevo stare attento però, giocando dalla distanza mi trovavo a casa sua e non avevo tante opzioni per difendermi dalle arti magiche, dovevo avvicinarmi e attaccarlo il prima possibile. Ma come mi aspettavo il ragazzo mi precedette, cominciando a comporre dei sigilli. Non ne conoscevo l'ordine e quindi il jutsu, non mi restava che aspettare per vedere ciò che succedeva.
    All'improvviso però tutto sembrò cambiare, mi ritrovai al campo d'allenamento e a qualche metro più avanti v'era..
    Mashiro!
    La ragazza era per terra in un bagno di sangue. Che stava succedendo? Mi accorsi alla compagna e mentre cercavo di raggiungerla in una frenetica corsa, altri corpi si aggiunsero al cadavere. Mia madre, mio padre, Takeda, il maestro. Gli urlai contro mentre quella corsa sembrava non muovermi di un millimetro, non riuscivo a raggiungerli, perché?! Urlai di disperazione chiudendo gli occhi.
    Quando li riaprì mi ritrovai al presente, nella spiaggia e dentro una fitta cortina fumogena.
    Genjutsu eh?..
    Mi ero dimenticato del tranello che Atsushi aveva posto al volpone, ma da quel momento in poi l'avrei ben tenuto a mente. La testa mi doleva leggermente ed ero spaesato in quel buio assoluto. Che dovevo fare?
    Mi trovavo a riva, questo era certo. Lo testimoniava il fatto che i miei piedi venivano costantemente bagnati dall'acqua, anche se di poco. Non riuscivo a vedere nulla e non avevo modo di rintracciare Atsushi che per quanto mi riguardava poteva essere ovunque, pronto ad attaccarmi con qualche Ninjutsu.
    Non ho che fare, devo prendere tempo e aspettare che il vento porti via questo fastidioso fumo!
    L'unica opzione era il mare. Perciò usai la luce intermittente del corpo per recuperare i secondi perduti e portarmi il più velocemente possibile dentro l'acqua, ove il fumo non poteva arrivare. Scattai quindi velocemente, sfruttando più volte la luce intermittente del corpo per entrare dentro l'acqua ed andare per diversi secondi in apnea, giusto il tempo per sfuggire di vista dal nemico e aggirarlo. Infatti avrei nuotato sott'acqua finché i polmoni mi avrebbero permesso, per poi continuare a nuotare fino ad aggirare gli scogli. Mi sarei nascosto lì per qualche minuto, mentre cercavo una soluzione per la prossima mossa.

    Azioni:
    - Scatto con luce intermittente del corpo dentro l'acqua
    - Scatto con luce intermittente del corpo dentro l'acqua
    - Scatto con luce intermittente del corpo dentro l'acqua
    - Nuotare per aggirare gli scogli

    Resistenza: 240-3= 237
    Chakra: 60-15= 45

    Ps: Bell'attacco, non avevo come difendermi purtroppo, sono a corto di tecniche. La cortina dura 2 turni all'area aperta se non sbaglio.
     
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  6. Shapechanger
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    Responso nr. 1


    Attacco Atshushi:
    # Illusione Demoniaca: Tecnica della Visione Infernale 40 + 15 + 3 + 4 = 62 [Non Contrastata, dado 30%]
    # Tecnica della Cortina Fumogena [Non Contrastata, Supporto]
    # Tecnica della Moltiplicazione del Corpo [Supporto]
    # Tecnica della Moltiplicazione di Oboro [Supporto]
    # Tecnica dello Scudo d'Eco [Fallisce per decisione arbitrale]
    # Prigione di Fumo 40 + 40 + 6 + 9 = 95 [Fallisce]
    # Colpo di Katana 10 + 10 + 10 + 8 = 38 [Fallisce]
    # Colpo di Katana 10 + 10 + 2 + 8 = 30 [Fallisce]
    # Colpo di Katana 10 + 10 + 6 + 8 = 34 [Fallisce]

    Difesa Takeshi:
    # Schivata con Luce Intermittente: 50 + 40 + 5 + 8 = 103 [Riesce]
    # Schivata con Luce Intermittente: 50 + 40 + 5 + 2 = 97 [Riesce]
    # Schivata con Luce Intermittente: 50 + 40 + 5 + 6 = 101 [Riesce]
    # Nuotare: 50 + 40 + 2 = 92 [Riesce]

    Danni:
    Atshushi: //
    Takeshi: 3

    Narrazione Turno:
    Atshushi, o quale che sia il suo nome, comincia riempiendo il campo di battaglia di fumo, copie, altre copie, rumori strani, tutto allo scopo di confondere il povero Takeshi, che cade pure in un'illusione. Riesce fortunatamente a liberarsi in tempo per evitare l'assalto di numeroso copie, tra cui probabilmente l'originale, che cercano di affettarlo. Fortunatamente è abbastanza rapido da schivare qualsiasi cosa, anche qualche strano tentacolo fumoso che cerca di bloccarlo, e a nascondersi dietro a degli scogli, probabilmente aspettando che la cortina svanisca.

    Situazione Finale:
    Akito dietro gli scogli, Tisy con 18 copie in campo e cortina fumogena. Nessuno conosce la posizione dell'altro.

    Commenti Arbitro:
    Due cose: non ho contato il bonus dello Scudo d'Eco per il semplice fatto che non vedo come possa aiutare. Lo scudo aumenta la riuscita della tua prossima mossa, ma la prossima mossa sarebbe stata la Prigione. Non riesco a immaginare come la tua voce in giro possa rendere più difficile schivare tentacoli che spuntano dal nulla :please: Avrebbe avuto senso se l'avessi usata per confonderlo e poi attaccare con le copie, perchè sarebbero arrivate da una direzione che non si aspettava, ma con la prigione non avrebbe senso, è un attacco che è comunque "a sorpresa". Il fatto che si senta un "dietro di te" non credo sia valido come distrazione considerato che comunque non hai specificato da dove vengono gli attacchi. Per quanto mi riguarda, almeno. Se avessi specificato dove apparivano (da dietro, o comunque da qualche direzione precisa) te l'avrei considerato valido. Così no.
    Secondo, se non vedete i malus della cortina fumogena è perchè nessuno di voi ha abilità sensoriali che gli permettano di evitarli, quindi ho deciso di non darli perchè si annullano a vicenda.

    Akito, dovrei controllare per la cortina, mi sembra che si fosse detto da qualche parte la durata ma adesso non ricordo. Chiedo in zona staff.
     
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    Fiù, per un pelo! Se non fossi uscito in tempo da quella fitta cortina chissà cosa mi sarebbe accaduto lì dentro. E dire che mi aveva quasi fregato con quel genjutsu, quasi. Non ne avevo mai ricevuto uno, indi ebbe su di me un'effetto più pesante del normale. Devo ammettere però che anche essendo un'illusione di basso livello, mi fu abbastanza utile per comprendere meglio il funzionamento di tale arte. All'accademia avevo seguito qualche lezione sui Genjutsu, ma mai avevo avuto l'occasione di subirne uno. V'erano pochi metodi per uscirne ed interromperne la tecnica, ma in quei momenti non mi venivano in mente. Poco importava, se Athsushi conosceva solo quello non avrei dovuto avere tanti problemi. Potevo ancora fregarlo in velocità, forse.
    Mentre nuotavo per allontanarmi dal pericolo, potei ben notare la confusione e l'agitazione che v'era dentro la cortina. Non riuscivo a distinguere le figure, certo, ma gli spostamenti repentini della coltre in diversi punti erano abbastanza visibili.
    Troppo movimento, non mi convince..
    Appoggiato con le spalle agli scogli cercavo di farmi venire un'idea mentre con la destra stringevo l'elsa della mia spada.
    Per privarsi della vista deve avere qualche altro modo per individuarmi, io invece non ho come fare..
    Entrare dentro la cortina in quel momento sarebbe stata una mossa suicida. Non dovevo fare il suo gioco, in quel contesto il fumo era la sua casa ed entrarvi sarebbe stato un grave errore, a meno che non avessi voluto perdere l'incontro in così poco tempo. Che fare? Ero a corto di idee.
    Ma non potevamo continuare con quella situazione di stallo. Perciò scalai lo scoglio più alto senza far rumore e una volta in cima sfilai i tre uchiha shuriken dal borsello.
    Devo prendere tempo..
    Lanciai le armi rotanti una alla volta in direzioni diverse, con l'intento di prendere tempo e la speranza quasi infima di beccarlo. Sarebbe stata una vera e propria fortuna prenderlo alla cieca. Finite le armi da lancio scesi nuovamente lo scoglio e tornai in acqua, nuotando nella direzione opposta per cambiare lato e quindi nascondiglio. Non era saggio restare sempre nello stesso punto e visto che al momento Atshushi non conosceva la mia posizione potevo restare celato grazie alla mia furtività. Come si suol dire ''chi la dura la vince''.

    Azioni Effettuate:
    - Lancio Shuriken con Furtività massima
    - Lancio Shuriken
    - Lancio Shuriken
    - Torno in acqua con furtività massima

    Resistenza: 237-3= 234
    Chakra: 45

    Mi dispiace ma non ho che fare. Il mio pg non potendoti individuare non entra di certo nella cortina :asd:
     
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    Niente. Soltanto fumo e ancora fumo. Mani di nero fumo aveva stretto sbuffi di grigia foschia e niente era rimasto sui loro palmi lividi.
    E contro chi era corso lo sfortunato Atshushi? Katana in pugno, viso teso e concentrato, perso in un mare di miasma soffocante. Che razza di tecnica:
    Non impediva al nemico di scappare, ma permetteva all'esecutore di perdersi!
    Dopo aver fallito con la cattura di Takeshi, era corso fino a dove lo aveva visto l'ultima volta per cercare di colpirlo ugualmente, magari sfruttando l'effetto sorpresa dato dalla scarsa capacità, ma del genin non v'era traccia.
    "Pazienza, se non posso attaccarlo, egli non potrà attaccare me"
    Tornò a fare schiera tra le sue copie, tutte rigorosamente immateriali.
    Ripose la katana nel fodero e cercò di affinare l'udito. Tese le orecchie alla ricerca del più impercettibile rumore, ma sembrava essere finito in un brutto sogno. Uno di quelli in cui ti perdi nell'oscurità e non ne riesce ad uscire fino a quando un mostro ti afferra per la caviglia e ti trascina in una voragine ancora più buia. Atshushi, di sogni del genere, ne sapeva anche troppo. Effettivamente era da un po' che non ne aveva, forse viaggiare e tenersi impegnato in allenamenti e scontri gli faceva bene. Chissà se ora che era di nuovo a Kiri, sarebbe stato di nuovo vittima di insonnia. "Basterà che mi alleni fino ad essere troppo stanco anche solo per sognare" rifletté tra se e se, isolandosi dal mondo esterno.
    Non fu molto saggio da parte sua, considerando che era immischiato in un combattimento contro un ninja che aveva fatto a fette una volpe di tre metri. Il ricordo della wakizashi affilata che tirava via la vita alle bestia divoratrice di pollame lo riportò alla realtà.
    Di Takeshi non c'era traccia e ,se anche non l'aveva di certo ferito fisicamente, forse il genjutsu era andato a segno. Forse era troppo spaventato per continuare lo scontro o. più probabilmente, si era nascosto sperando che il fumo si diradasse.
    Compose un sigillo: pecora.
    -Non so tu, ma non ce la faccio più a respirare questo fumaccio.- La sua voce echeggiò dalla bocca serrata di una delle sue copie.





    Scheda
    Riepilogo:

    Status Atshushi:
    Resistenza: 128
    Stamina: 90-5=85

    Note: Per il turno del mio attacco, diraderò il fumo.
     
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  9. Shapechanger
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    Responso nr. 2


    Attacco Takeshi:
    # Shuriken Furtività Massima [Risultato dado: 1. Riesce]
    # Shuriken Furtività Massima [Risultato dado: 18. Fallisce]
    # Shuriken Furtività Massima [Risultato dado: 17. Fallisce]
    # Tornare in acqua [Non contrastato]

    Difesa Atshushi:
    # Scudo d'Eco [Riesce]

    Danni:
    Atshushi: 32
    Takeshi: //

    Narrazione Turno:
    Takeshi, in mancanza di alternative, tira completamente a random degli shuriken in mezzo alla cortina fumogena, riuscendo per qualche miracolo divino a colpire di striscio il suo avversario, che tra poco toglierà il fumo e permetterà a entrambi di combattere sul serio. Gli altri due shuriken prendono dei cloni di Oboro, che non spariscono.

    Situazione Finale:
    Akito in acqua, Tisy con 18 copie in campo e cortina fumogena. Nessuno conosce la posizione dell'altro. Tisy subisce 5 danni a turno da sanguinamento.

    Commenti Arbitro:
    Non ho fatto i calcoli perchè Tisy non si è difeso, quindi era solo una questione di culo :asd: Akito ha avuto fortuna e ti ha preso.
    I cloni che ti ha preso però erano cloni di Oboro, quindi non spariscono e, siccome lui non può vedere bene attraverso la cortina di fumo (occhio, non è che non vede, è che c'è il fumo che gli ostruisce la visuale), non si accorto che gli shuriken sono scomparsi, ergo sono ancora validi come difesa.

    Attacco a Tisy.


    Edited by Shapechanger - 27/11/2015, 19:34
     
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    Atshushi sentì soltanto un caldo soffio sul fianco. Poi il tepore si allargò verso la vita del ragazzo. Da uno strappo sulla maglia di caldo cotone spuntava una tetra chiazza cremisi. "Ma come?"
    Qualcosa lo aveva colpito, aprendo taglio sul suo fianco destro. "Come ha fatto a colpirmi in queste condizioni? Deve aver sfidato la fortuna o ha qualche abilità speciale che gli permette di rivelare la mia posizione. No, non puo' essere. Altrimenti mi sarebbe già addosso. Dannato fumo."
    Stando nel fumo, raggiunse la riva e sentì le fredde acque del mare bagnargli i piedi. Si chinò e, dopo aver riempito d'acqua il palmo della mano, cercò di buttarsene quanta più possibile sullo squarcio sanguinante. Il sale gli fece contrarre i denti per trattenere un gemito di dolore, ma almeno in quel modo avrebbe dovuto fermare l'emorragia. Tornò a schierarsi tra i suoi eterei compagni e fece sì che il fumo cominciasse a diradarsi, conscio del fatto di avere ancora un grosso vantaggio: le 18 copie. Il fianco gli continuava a pulsare, ma non era niente di troppo grave. Tuttavia la maglia era strappata e sporca di sangue: rischiava di compromettere la sua copertura. Eseguiti i dovuti sigilli, plasmò il chakra intorno al suo corpo affinchè tornasse ad avere le sembianze di qualche momento primo: pulito ed illeso.
    A quel punto, la foschia fumosa avrebbe dovuto lasciare libero la spiaggia sabbiosa. In cielo, un pallida luna passeggiava con poche solitarie stelle, mentre pallide dita tentavano di afferrarla.
    A qualche metro dalla terraferma, Takeshi era pronto a continuare lo scontro. Stava in perfetto equilibrio sull'acqua. Le basse onde si dividevano quando lo oltrepassavano, per poi unirsi poco prima di tuffarsi contro la grigia sabbia. L'acqua era cupa, ma pacata. Quel panorama fece dimenticare per un attimo ad Atshushi dello scontro.
    Ma fu solo un attimo. Scambiò uno sguardo contro il genin del suo stesso villaggio, ora suo avversario. Ci fu quello che sembrò un cenno di intensa, poi lo scontro tornò nel vivo.
    Uno, due; serpente, topo. Il rullo di tamburi era arrivato al suo culmine e mentre Takeshi sarebbe stato occupato in chissà quali tremende visioni, i cloni di Atshushi, lui compreso, si lanciarono contro di lui. Il genin fu costretto a far passare del chakra sotto i piedi per non affondare, mentre notò con amarezza che i suoi cloni essendo immateriali toccavano la superficie senza lasciare tracce. In fin dei conti, però, era notte e Takeshi avrebbe dovuto altro a cui pensare, dato l'ingente numero di avversari in arrivo. I bunshin frutto della tecnica accademica di moltiplicazione gli corsero contro deviando di lato all'ultimo estraendo un kunai dalle bisacce, per fargli temere un attacco da un qualsiasi lato. Di fatto, lo circondarono. Inoltre, con le mani giunte a formare il sigillo della pecora, Atshushi avrebbe proiettato la propria voce alle spalle di Takeshi, in prossimità di una delle copie, rimanendo celato tra le altre copie incorporee.
    -In mille ti attaccheranno, ma chi sarà a colpirti?- Così, la copia che aveva finto di parlare dalle spalle di Takeshi, gli si gettò contro, kunai stretto in pugno. Nel frattempo, le copie immateriali avrebbero cominciato ad andargli contro, testa a testa, soltanto per scomporsi non appena avessero toccato il genin e ricomporsi una volta oltrepassato l'avversario.
    Atshushi, quello vero, penultimo della colonna d'assalto, caricò la mano destra di chakra mentre con la sinistra tirava fuori dal porta armi una ventina di metri di cavo d'acciaio. Continuò a correre come se fosse stato anche lui una copia irrisoria, ma giunto a pochi metri dal rivale, mentre un bunshin li divideva, tese la mano e appena sentì il proprio chakra ronzare minaccioso lo scaricò in un fulmineo getto in sua direzione. La scarica avrebbe dovuto trapassare il clone, per sbucare proprio davanti a un, probabilmente sorpreso, Takeshi.
    Ma non sarebbe finita là, di fatto mentre tutte le copie lo caricarono di nuovo, brandendo armi immateriali e mostrando volti quanto più determinati possibili, Atshushi, lasciandosi attraversare dalla copia che lo precedeva, cercò a tentoni un'arma dal borsello e la scagliò contro Takeshi. Il filo d'acciaio, invece, si dimenò in aria e puntò dritto con la ressa di corpi immateriali e non, dando l'impressione di voler avvolgere tutti indiscriminatamente, tanto il cavo si sarebbe stretto soltanto su chi avesse avuto un carne tangibile da offrire.






    Scheda
    Riepilogo:
    - Tecnica della Trasformazione del Corpo in Atshushi prima di essere di ferito
    [Offensiva]- Illusione Demoniaca: Tecnica della Visione Infernale (Magen: Narakumi no Jutsu)
    - Tecnica dello Scudo dell'Eco (Utsusemi no Jutsu) alle spalle di Takeshi, mentre è circondato da copie da ogni lato e altre gli vanno contro
    [Offensiva]- Spada di Fulmini (Sandā Saberu) Attacco frontale, ma celato dalla voce proveniente dalla direzione opposta e dalla copia immateriale frapposta fra lui ed Atshushi
    [Offensiva]-Lancio Shuriken
    [Offensiva]- Tecnica della Stretta d'Acciaio (Ayatsuito no Jutsu) Tecnica messa in atto, appena scagliato lo shuriken, mentre le copie simulano ancora i loro attacchi

    Status Atshushi:
    Resistenza: 96-1=95
    Stamina: 85-5-5-5-10-5=55

    Note:


    Edited by tisy16 - 29/11/2015, 17:40
     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    Nulla da fare, la vista era alquanto oscurata. Quel dannato fumo impediva la vista ad entrambi e continuavo a domandarmi il perché di tale tecnica se non riusciva a controllava. Il tutto mi portò a pensare che Atshushi avesse paura, paura di me e di ciò che ero capace. Ma non era così che si affrontavano i problemi, e le battaglie. Quella cortina sarebbe stata utile solo nel caso di una fuga, ma se non doveva fuggire, era inutile. Perciò ci ritrovammo entrambi spaesati e senza un vero e proprio contatto. Io dopo aver scagliato gli shuriken tornai in acqua, senza nemmeno sapere l'esito delle mie azioni. Nuotai perciò al polo opposto, vicino gli scogli dell'altro lato finché il fumo pian piano cominciò a roteare, salendo sempre di più verso l'alto per esser trasportato poi dal vento. Finalmente la luce era tornata.
    Una rogna dopo l'altra..
    E infatti, nella spiaggia v'erano una moltitudine di Atsushi, frutto di una probabile tecnica di moltiplicazione. Ciò che mi incuriosiva però, era l'elevato numero di copie, perfino più di una quindicina. E la normale tecnica della moltiplicazione, quella accademica, non era in grado di generarne tanti.
    Quindi ce ne sono otto intangibili, e il resto da scoprire..
    Era impossibile attaccarle tutte, dovevo escogitare un altro metodo per rintracciare l'originale che si trovava lì in mezzo. Da quel momento in poi avrei dovuto stare attento ad ogni minimo particolare per cogliere il nemico in fallo e cosa più importante e più difficile, dovevo evitare gli attacchi di tutte le copie. Poiché nonostante molti di loro potessero solo mimare attacchi, non avrei potuto sapere quale fosse l'attacco reale. E come fare? Non mi restava che restare a distanza ed evitare contatti finché non scovavo la vera preda, ma come prima cosa dovevo uscire dall'acqua e tornare sulla terraferma, poiché sarei stato un bersaglio facile in mare.
    Tentai perciò di salire subito sullo scoglio più vicino, e poi con fare repentino e un'esplosività degli arti inferiori uniti ad una base di ninjutsu, cominciai a scattare da una parte all'altra del campo di battaglia, cercando di schivare o quantomeno evitare qualsiasi attacco mi arrivasse contro. Se riuscivo a mantenere la distanza, non poteva colpirmi né raggiungermi, e la luce intermittente del corpo mi avrebbe aiutato nell'impresa.
    Solo dopo che tutti gli assalti sembrarono terminare mi premurai di raccogliere gli shuriken conficcati nella sabbia, mi sarebbero potuti servire nuovamente.

    - E bravo Atshushi, non ti facevo così duro da battere. Ma quanto resisteresti senza le tue copie?.. -

    Prendevo tempo mentre osservavo tutti i nemici sopra l'acqua..

    Azioni:
    - Scatto con luce intermittente del corpo
    - Scatto con luce intermittente del corpo
    - Scatto con luce intermittente del corpo
    - Scatto con luce intermittente del corpo

    Resistenza: 231-4= 227
    Chakra: 45-20= 25


    Ps: Onestamente non so se tu possa annullare la cortina fumogena dato che non ha mantenimento e non la controlli, se la vedrà shape nel responso. Anche se ho comunque ruolato come se ci riuscissi.
    Riguardo ai tuoi attacchi, non li ho ruolati perché conto di non farti avvicinare (Riuscita permettendo ovviamente) E il genjutsu boh, da quella distanza e senza che ti guardi direttamente non lo so. Mi adatterò al responso :sisi:
     
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    Se non posso annullarla, possiamo fare che restiamo seduti a gambe incrociate fino a quando non va via. Fate voi, i don't care. Nel caso in cui la tua fuga abbia successo, tutta la stamina degli attacchi la perdo o la recupero?
    p.s. Dovrei chiederlo in altra sede, ma lo spoiler quì dovevo farlo comunque. Shape rispondimi direttamente nel tuo responso, se ti va.
     
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  13. Shapechanger
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    CITAZIONE

    Responso nr. 3


    Attacco Atshishi:
    # Tecnica della Trasformazione del Corpo [Supporto]
    # Scudo d'Eco [Supporto]
    # Illusione Demoniaca: Tecnica della Visione Infernale 40 + 15 + 8 + 3 + 3 = 69 [Fallisce, 60%]
    # Spada di Fulmini 40 + 40 + 5 + 18 + 5 + 2 = 110 [Riesce, 70%]
    # Lancio Shuriken 10 + 10 + 3 = 23 [Fallisce]
    # Tecnica della Stretta d'Acciaio * 40 + 40 + 3 + 3 = 86 [Fallisce]

    Difesa Takeshi:
    # Scatto con Luce Intermittente 55 + 40 + 5 = 100 [Riesce]
    # Scatto con Luce Intermittente 55 + 40 + 6 = 101 [Fallisce]
    # Scatto con Luce Intermittente 55 + 40 + 5 = 100 [Riesce]
    # Scatto con Luce Intermittente 55 + 40 + 1 = 96 [Riesce]


    Danni:
    Atshushi: 5 danni (sanguinamento)
    Takeshi: 40 danni

    Narrazione Turno:
    Dopo un momento di stallo, il combattimento rientra nel vivo. Atshushi cerca di confondere nuovamente il suo avversario con un genjutsu, ma Takeshi riesce a evitarlo spostandosi e interrompendo il contatto visivo. Subito dopo, approfittando della distrazione fornita dalle copie e dalla tecnica dello Scudo d'Eco, prova a colpirlo con una tecnica di fulmine. Takeshi non riesce a evitare l'attacco dell'avversario che lo colpisce con una scarica elettrica. Tuttavia il colpo non lo paralizza, quindi riesce agevolmente ad evitare gli shuriken e la successiva Stretta d'Acciaio.

    Situazione Finale:
    Akito e Tisy a 10 metri. Akito conosce la posizione del vero Atshushi, visto che l'ha attaccato con un Raiton.

    Commenti Arbitro:
    Tisy, le copie normali colpite o che colpiscono scompaiono,quindi dovresti aver perso dei cloni, ma non sono sicuro della cosa. In ogni caso hai attaccato con il Raiton mentre le copie no, e lui ha visto da dove partiva anche se c'era una copia in mezzo, quindi non benefici più della tecnica nel in difesa ne in attacco, almeno finchè non fai qualcosa per oscurarti.

    La nebbia l'ho dissolta perchè era più una rottura di palle che altro. E comunque, la stamina usata viene persa, anche se le tecniche non colpiscono.

    Attacco ad Akito.



    Edit Akito: C'era un problema col quote e l'ho aggiustato.


    Edited by †Akito† - 2/12/2015, 14:29
     
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    Una mossa azzardata e mai aspettata. Non sapevo che Atshushi sapesse padroneggiare il raiton, fu un vero colpo di scena tale che mi sorprese abbastanza da colpirmi. Fui investito da una modesta scarica elettrica, che oltre a scombussolarmi tutto il sistema nervoso mi fece drizzare i capelli per qualche attimo. Sentii un improvviso bruciore al petto (punto ove la scarica mi aveva centrato) espandersi in tutto l'addome. E che dire? E bravo il mio compaesano! Era riuscito a tenermelo nascosto per sfruttarlo come elemento sorpresa, e ci era riuscito alquanto bene. E se i jutsu raiton paralizzavano i movimenti nella maggior parte dei casi, potei ritenermi fortunato su quest'altro punto di vista poiché subito dopo riuscì a scattare a gambe levate per evitare lo shuriken e la stretta d'acciaio successiva. Finire intrappolato in un filo d'acciaio significava perdere l'incontro, e questo non doveva succedere, o almeno ci speravo.
    Perciò non appena riuscì a raggiungere la spiaggia raccolsi in fretta gli shuriken che prima avevo tirato nella cortina. Uno era sporco di sangue e quindi diventato leggermente appiccicoso.
    Quindi l'ho colpito.. Ma non presenta segni..
    Ero sicuro che quello che mi aveva lanciato il raiton era l'originale e infatti dopo alcuni secondi riuscii a ricollegare il tutto. Mossa scaltra quella di trasformarsi in se stesso per risultare illeso e camuffarsi tra i cloni, ma ormai erano diventati tutti influenti. Tenevo lo sguardo ben fisso sul vero Atsushi, quello che avrei subito attaccato.

    - Ti sei dovuto scoprire per attaccarmi.. Ma avresti dovuto mettermi giù in quel momento! -

    E come un siluro partii verso di lui, veloce e scattante come un felino e aiutato dallo spostamento repentino della luce intermittente del corpo. Lui si trovava sulla riva, avvicinatosi per cercare di intrappolarmi nella precedente stretta d'acciaio. Una volta accorciate le distanze caricai il sinistro concentrandogli anche una piccola quantità di chakra, il mio ''colpo migliore'' stava per centrare lo stomaco dell'avversario con uno sforzo maggiorato. Avevo intenzione di metterlo al tappeto in quell'offensiva, perché sarebbe stata una vera seccatura affrontare nuovamente tutte le diciotto copie.
    E dopo aver sferrato il pugno di Arhat, con l'altra mano sfilai velocemente la wakizashi dal fodero e dopo averla roteata abilmente apportai due fendenti obliqui, uno alla spalla e l'altro alla gamba, entrambi nella parte sinistra del corpo. Dopodiché mi allontanai con un balzo all'indietro per rimettere le distanze, ero tentato nel tirargli anche uno shuriken durante l'acrobazia ma non lo feci, era pur sempre un mio compaesano e non dovevo necessariamente mandarlo all'ospedale.

    Azioni Effettuate:
    - Pugno di Arhat con Luce Intermittente del corpo (Sforzo Extra di 40 punti)
    - Fendente alla Spalla
    - Fendente alla Gamba

    Resistenza: 187-10-40-2= 52
    Chakra: 25-5= 20
     
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    Parlato
    Pensato
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    L'offensiva del giovane naufrago non era iniziata come si aspettava. Il genjutsu sembrava essersi perso nel vuoto, mentre Takeshi svaniva dietro uno scoglio che si alzava scuro dalla cupa superficie liquida. Atshushi e copie lo seguirono tra rocce e lembi di nebbia e lì il loro attacco si accese e si spense. Alcune cose andarono come il genin desiderava, altre un po' meno. Fatto sta che quando tornò a riva, Takeshi non era rimasto imbrigliato nel filo nè la spada di fulmini era riuscito a paralizzarlo. Era davvero un veor problema. Soprattutto perchè ora non c'era niente che lo trattenesse dal fare a fetta Atshushi. Inerme, attendeva che questi passasse all'attacco. Aveva misurato e valutato la rapidità del genin suo avversario e sapeva bene che una kawarimi non lo avrebbe salvato.
    I bunshin potevano anche, era arrivato il momento di giocarsi il tutto per tutto. Sentiva le braccia pesanti, come se l'elettricità del jutsu precedente gli is fosse ritorta contra: era una sensazione familiare. Durante gli allenamenti, quando si sforzava troppo, finiva per sentirsi stremato e faticava a far funzionare i propri arti. "Sto finendo il chakra."
    Atshushi sapeva cosa avrebbe dovuto fare. "Quella tecnica è uno dei souvenir del mio viaggio con Itomi."
    Mentre Takeshi preannunciava il suo contrattacco, il naufrago lavorava di chakra. Chakra condensato lo avrebbe avvolto, volgendo la propria natura a quella della pura elettricità. Sapeva che la specialità del suo avversario ero lo scontor corpo a corpo e doveva fare qualcosa per pararsi in salvo. Ciò gli avrebbe fatto da scudo contro qualsiasi attacco fisico, come quello che il suo rivale gli stava portando contro. Con ancora più velocità di quanto avesse dimostrato finora, come se fino ad allora avesse trattenuto le sue potenzialità, gli andò contro minacciando di sferrargli un pugno all'addome. Se la tecnica avesse funzionato come doveva, quel pugno non lo avrebbe scalfito, ma anzi, sarebbe stato il genin agile e forzuto a subirne le conseguenze. Altrimenti per lo smilzo genin si sarebbe prospettata un'altra sconfitta.






    Scheda
    Riepilogo:
    Sfera di Plasma (Purazuma Booru)
    Status Atshushi:
    Resistenza: 90
    Stamina: 55-30=25

    Note:
    Diciamo che il mio pg vorrebbe attivare il jutsu prima che Takeshi gli corra contro. Non so se sia lecito farlo, ma non lo sto attaccando in nessun modo, è soltanto un tecnica di supporto, per prevenire attacchi di natura fisica. Altrimenti mi appello a uno scontro tra calcoli che perderò quasi sicuramente.


    Edited by tisy16 - 2/12/2015, 19:20
     
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17 replies since 22/11/2015, 14:28   297 views
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