Sempre in cerca di guai

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    Sono passati ormai giorni dal ricovero alle tende della cura, Bongo è sul water a sbrigare le solite faccende quotidiane mentre si guarda le ferite ormai rimarginate, toccando le cuciture che oggi gli danno un prurito bestiale. Il dottore ha detto di aspettare una decina di giorni prima di rimuovere il filo, ma sebbene ne manchino un paio il ragazzone sente che è giunta l'ora di liberarsi da quelle fastidiose costrizioni. Così prende un paio di forbicine da unghie e, lingua di fuori per la massima concentrazione, taglia uno ad uno i punti di sutura, sfilandoli con quelle ditone dai minuscoli buchi. Le ferite sono completamente rimarginate, il dottor Medici ha fatto un capolavoro, la pelle si è ricostruita perfettamente come era prima ed è rimasto solo un piccolo segno, una cicatrice che di sicuro non dispiace al nostro amicone.

    Oooh, figo, pensa quante belle ragazze avrò adesso con queste, ehehe...

    Finito il bisogno si alza dal trono, bello pimpante per la felicità di essere nuovamente libero e pronto per una nuova avventura. Scende le scale silenziosamente, e prima che qualcuno possa accorgersi che se ne sta andando sgattaiola fuori dalla porta di casa, fuggendo dalle noiose faccende domestiche in cerca di emozioni. Giunto nei pressi del centro delle terre della speranza si imbatte in un gruppo di pastori diretti verso Tetsu in cerca di nuovi e fertili pascoli per le loro pecore. Si tratta di vecchi, anziani che riescono ormai a tenere il bestiame solo grazie ai cani pastori che si portano dietro, brave persone che però non sono più nel fiore degli anni. Vedendoli partire Bongo si offre di accompagnarli, rendendosi disponibile per aiutare e guidare il gregge, informando di conoscere anche abbastanza bene il sentiero.

    Va bene ragaSHo, vieni Hon noi

    Risponde un vecchio sdentato che sembra essere il portavoce del gruppo, gli altri si limitano ad annuire, piuttosto contenti di aver trovato un giovane aiutante che si offre di accompagnarli senza compenso. A Bontemaru basta il viaggio per esser contento, così il gruppo si mette in marcia, raggiungendo dunque le terre dei samurai senza intoppi ne ritardi. Una volta li, mentre le bestie pascolano e sia abbeverano presso una sorgente nei pressi di un verdissimo pascolo, Bongo decide di farsi un giro in cerca di avventura, o forse guai...
     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    Attacco a tisy, può anche fare un'unico post
     
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    A dividere Atshushi dal suo avversario c'era soltanto un manto erboso chiazzato da macchie secche e gialle. Una fredda brezza spirava dalle tetre montagne in lontananza ad ovest.
    Sentiva freddo alle mani e le guance gli formicolavano mentre ciuffi di capelli gli danzavano in testa come dotati di vita propria.
    A qualche metro da lui, si stagliava minaccioso un guerriero dall'aria brutale. Un ragazzo già cresciuto, che poteva avere sui venti anni e vantava un fisico ben marcato, addirittura migliore dell'adolescente Hisashi. Teneva il menta irto, come se volesse usarlo per indicare il genin della Nebbia. Un'aria beffarda sottolineata da un sorrisetto sicuro gli dava un'aria di spavalderia che fece torcere lo stomaco ad Atshushi.
    "è chiaramente molto più grande di me. Quante speranze avrei di batterlo? Non mi sono dimostrato migliore nemmeno dei miei coetanei, anche se..."

    Qualche giorno prima, Itomi era andato a bussare alla porta del ninja naufrago. Atshushi sperava in una missione, ma il suo capitano si era rivelato ricco di sorprese. Belle sorprese.
    -Atshushi, preparati alla svelta.- Esordì saltanto convenevoli e banalità formali, sorrisi e smorfie. -Mi accompagnerai in una missione della quale non puoi sapere niente. Forse potremmo incontrare qualche ninja sconosciuto contro il quale potrai provare i tuoi miglioramenti. Sarà un viaggio lungo e potrebbe far molto freddo. Sbrigati! Verrai con me subito.- Parlò con tono risoluto e deciso, lasciando Atshushi convinto del fatto che se lo avesse fatto aspettare, non avrebbe avuto un'altra probabilità.
    Così partirono insieme, lasciandosi alle spalle il nebbioso arcipelago e fecero rotta verso il continente. Itomi parlò poco e niente e ad Atshushi non restò altro che scervellarsi per capire il senso di quel viaggio. Di genin per allenarsi Kiri ne era piena, ma Atshushi aveva preferito affinare le nuove tecniche in solitudine. Tuttavia arrivò a realizzare che combattere contro ninja di altri paesi, con usanze diverse, poteva rivelarsi davvero vantaggioso.
    Visitò terre sconosciute e piccoli insediamenti dai nomi che si sentivano ripetere qualche volta e si dimenticavano il momento dopo. Non riuscì mai a capire che genere di missione avesse Itomi, nè tantomeno se stesse andando bene o male. Il jonin restava sempre impassibile dietro la sua maschera di cera.
    Al quinto giorno il clima si irrigidì mentre colline e piccole valli diventavano il tema principale dell'ambiente circostante. Oltre le dolci cime, si scorgevano picchi irti ammantati di bianco: alte montagne innevate, forse del paese del ferro.
    Atshushi durante il viaggio si interessò soprattutto alle persone che incontravano di tappa in tappa. Gli piaceva visitare villaggi nuovi e quando Itomi preferiva accamparsi all'addiaccio, sentiva sempre una sorta di nostalgia delle locande e delle stradine di paese illuminate da tante piccole torce. Cercava di capire che strada avessero percossero e quale fosse la loro destinazione, ma ebbe come l'impressione che Itomi non avesse una vera e propria meta da raggiungere. Forse stava cercando qualcosa, o qualcuno.
    Tra le verdi colline, ogni tanto incontrarono pastori che conducevano pecore e capre al pascolo e anche qualche gruppetto di mucche lasciate libere durante le ore di sole.
    Ad un tratto, Itomi dovette andar via.
    -Aspettami quà. Tornerò appena avrò fatto- Sparì tra una macchia di alberi che cresceva a fondo a valle.
    Atshushi si stese sull'erba, mentre il sole gli languiva la pelle. Passarono alcune ore, ma Itomi non tornava.

    Quando fu stanco di stare sdraiato, cominciò a camminare di collina in collina, restando sempre in zona. Fino a quando non si imbattè nel misterioso guerriero.
    -Io sono Atshushi Nasushimo e sono un ninja di Kiri- Istintivamente toccò il coprifronte come a voler dare validità alle sue parole.
    Il giovane naufrago di una cosa era certo: quel tipo doveva saper combattere. Forse non era un ninja, ma sicuramente sapeva come menare calci e pugni. Aveva un'aria troppo inusuale; una sorta di alone misterioso lo avvolgeva, lo stesso che spingerebbe chiunque a porgli una raffica di domande per saperne di più.
    Atshushi deglutì e cerco coraggio. Quella era l'occasione giusta per dare un senso al suo viaggio. Si era divertito a viaggiare e quasi aveva dimenticato che il suo scopo era trovare qualcuno con cui combattere. Ed ora eccolo lì, un avversario alto, forte e maturo tutto per lui. Era davvero una buona idea attacare briga con un tizio del genere?
    Per scoprirlo c'era un unico modo e le parole quasi gli sfuggirono involontariamente di bocca. -Sembri un tipo che sa come combattere. Che ne dici se vediamo chi è più forte tra noi?- Finì quasi subito per pentirsi di quelle parole, aveva quasi tredici anni e si stava parogonando a un uomo più che a un ragazzo. Lo sconosciuto non aveva un coprifronte, quindi non era un ninja, ma non era un valido motivo per sottovalutarlo.
    Così appena lo sfidante accettò di ingaggiare battaglia, Atshushi lo salutò portando indice e medio all'altezza del mento.
    Rimase fermo così per qualche secondo, mentre il vento piegava gli esili steli di erba che coprivano quelle verdeggianti e scoscese colline.
    "Iniziamo!"
    Le dita di Atshushi si unirono e si incrociarono, mentre i primi sigilli prendevano forme e il chakra gli scorreva via dalla pelle, diretto alla mente dell'avversario. Iniziare con un genjutsu poteva rivelarsi vantaggioso, ammesso che andasse in porto. Poi, avrebbe iniziato ad attingere al suo nuovo repertorio di tecniche. Tirò fuori dalla bisaccia appesa alla cinta abbondanti metri di filo d'acciaio e scattò verso il rivale. Come aveva imparato a suo spese, con un laccio così sottile si potevano ottenere risultati incredibili.
    Lasciò che il suo chakra vi scorresse intorno, dandogli vita, e quando arrivò a tiro, lo proiettò verso il suo avversario alterando la natura stessa del chakra. Non sole voleva immobilizzare l'avversario, ma voleva anche folgorarlo con il suo raiton.
    Compiuta la tecnica, senza perdere tempo si sarebbe scagliato con il palmo destro aperto verso il costato dell'alto combattente. Un attimo prima che la sua palmata andasse a segno, con una torsione del polso attivò il congegno che portava al braccio, rivelando la mortale lama celata dalle le maniche della sua felpa. Poi sarebbe scattato all'indietro, ma prima di distanziarsi troppo avrebbe scagliato uno degli shuriken che aveva acquistato lentamente. Infine sarebbe arretrato fino a una distanza di quindici metri.





    Riepilogo:
    Scheda
    - Illusione Demoniaca: Tecnica della Visione Infernale (Magen: Narakumi no Jutsu)
    - Tecnica della Stretta d'Acciaio (Ayatsuito no Jutsu) con aggiunta di chakra raiton al filo d'acciaio (20m di filo usati)
    - Colpo al costato con lama retrattile
    - Lancio di un uchiha shuriken

    Status Atshushi:
    Resistenza: 100-1-1=98
    Stamina: 100-10-5-5=80


    Edited by tisy16 - 26/10/2015, 14:29
     
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    Abbandonato il pascolo, Bontemaru si dirige in direzione delle cime montuose sullo sfondo della scena, la dove le temperature si fanno ostiche e mettono a dura prova chiunque osi addentrarvici. La valle è fredda, sembra non finire mai, passo dopo passo la montagna non sembra avvicinarsi e l'abbassarsi dei gradi non aiuta il nostro giovane amico, vestito dei soliti stracci che di certo non lo proteggono dalle ostiche condizioni climatiche. Trema, aumenta il passo per scaldarsi fino a dovere correre, muovendo braccia e gambe quanto più possibile senza stancarsi troppo. Finire le energie in un luogo del genere significherebbe morte quasi certa, Bongo lo sa, ma sa anche di essere un duro e, proprio come il pompiere, paura non ne ha. Papà Jack gli ha spiegato cosa e come fare dozzine di volte, talmente tante che alla fine persino lui è riuscito a capire. Uno dei trucchetti più arditi è quella di non sprecare la propria urina, perciò al momento del bisogno Bongo infila il proprio pistolino dentro a una bisaccia vuota, nascondendosi dietro a uno dei piccoli arbusti che rappresentano l'unica forma di vegetazione della zona, il quale però lo copre solo parzialmente, facendo ben intendere quel che sta facendo.

    Aaaah, che liberazione!

    Il caso vuole che proprio in quel momento giunge un ragazzo, il quale discende da una collina nelle vicinanze e giunge sulla scena, cogliendo Bongo alle spalle intento a riempire lo scaldotto artigianale. Per fortuna non si accorge di quel che sta facendo, vede solo un tipo girato di spalle nei pressi di una siepe intento a maneggiare chissà cosa. Bongo ha finito e si gira per tornare sui suoi passi, tenendo in mano il frutto del suo lavoro, una saccoccia bella calda che si passa sui punti critici come mani e faccia.

    ARGH! E tu chi sei??

    Tontobongo ovviamente non si è minimamente accorto dell'intruso e quando si volta prende un colpo a trovarselo dietro. Più che altro ha paura che possa averli visto fare quella strana cosa ed è leggermente imbarazzato, eppure il tipo non sembra in qualche modo sorpreso, segno che il nostro amico non gli ha ancora dato modo di osservare la sua stranezza.

    Io sono Atshushi Nasushimo e sono un ninja di Kiri

    Un ninja, un vero ninja con tanto di scintillante coprifronte, uno di quegli oggetti che non smetteranno mai di attirare l'attenzione di Bontemaru, che infatti si rivela subito interessato a questo nuovo incontro.

    Wow, un ninja! Io sono Bontemaru, e vengo da Ishivar! Sono un pastore, ma anche un guerriero della speranza

    Il ragazzino, una cacchetta alta un metro e un barattolo senza l'ombra di un pelo e fresco fresco d'accademia, non ha il minimo timore nel fronteggiare il ragazzone che ha di fronte, e nonostante li separi quasi un metro di stazza ed egli debba guardare il cielo per osservare Bongo in volto, gli parla con coraggio e sicurezza.

    Sembri un tipo che sa come combattere. Che ne dici se vediamo chi è più forte tra noi?

    Bongo è stupito da questo giovanotto, e nonostante l'altro sia la metà di lui, accetta la sfida. Anche gli altri ninja contro cui ha combattuto erano ragazzini, eppure nella maggior parte dei casi era stato quello grosso a tornare a casa coi cerotti, quindi perchè no?!

    Ciiiii stooo!

    E così lo scontro ha inizio. Senza perder tempo il giovane shinobi di Kiri compone il sigillo della pecora ed attiva un genjutsu che sconvolge la debole mente di Bon, una visione infernale terribile e crudele.

    NO! NO! NOOOOO! I BISCOTTI NEL WATER NOOOOOOOOO!

    Quando si risveglia da quel breve ma intenso incubo Bongo è in ginocchio con le lacrime agli occhi, il suo avversario è in corsa verso di lui e c'è poco tempo per reagire. Distratto dalle mostruose visioni della madre che getta via i suoi biscottini preferiti il ragazzone non si accorge del filo d'acciaio che si sta muovendo magicamente verso di lui tramite una tecnica che egli conosce bene. Stringe quindi in mano le sue armi, nella destra è stabilmente riposto il bastone, nella sinistra ora il suo shuriken del vento demoniaco, potenziato di affilato chakra fuuton e con la lama rivolta verso l'esterno, consapevole che questa è sufficiente per tagliare il materiale ferroso che sta per avvolgerlo. Ma non è tutto, poiché il kiriano non ha ancora interrotto la sua corsa ed è ormai a ridosso del nostro amico, il quale non può far altro che scappare, allungando il suo magico bastone di qualche metro per venir sparato verso l'alto e scappare dall'offensiva rivale, che però è tutt'altro che conclusa. Il ragazzo infatti scaglia uno shuriken verso Bon, costringendolo a tentare una parata con la protesi ferrosa.
    CITAZIONE
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    Azioni:
    - Tagliare il filo d'acciaio con la lama del fuuma shuriken intrisa di chakra fuuton (1 resistenza, 10 stamina)
    - Allungamento bastone di 3 metri (3 stamina)
    - Parata con la protesi (1 resistenza)

    Stamina: 150 - 13 = 137 (200)
    Resistenza: 250 - 2 = 248 (200)

    Note: //
     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    Responso nr. 1


    Attacco Atshushi:

    - Tecnica della Visione Infernale: Riesce Non Contrastato (D100=98)
    - Tecnica della Stretta d'Acciaio: 40+40+3+1= 84 (D100= 19)
    - Colpo con lama retrattile: 10+10+2+5= 27 (D100= 97)
    - Lancio uchiha shuriken: 10+10+9= 29

    Difesa Bontemaru:

    - Taglio del filo con Fuuma Shuriken: Fallisce [Per la visione infernale]
    - Allungamento bastone: 40+45= 85
    - Parata con protesi: Fallisce di conseguenza

    Danni:
    Bontemaru: 3+15+20= 38
    Atshushi: //


    Narrazione Turno:
    Lo scontro inizia favorendo il giovane Kiriano che grazie all'illusione demoniaca riesce a disorientare il nemico. I secondi sono preziosi, e quella tecnica l'ha dimostrato. Infatti grazie alla distrazione causata dall'illusione, Atshushi riesce ad immobilizzare interamente il ragazzone di Ishivar con del filo d'acciaio elettrificato. Poi approfittando dell'immobilizzazione gli si avvicina ulteriormente e prova ad affondare la sua lama celata al costato destro avversario, ma quest'ultimo riesce a sollevarsi in aria tramite il bastone allungabile ed a deviare l'attacco, anche se si becca comunque un uchiha shuriken dritto al petto. Bontemaru sanguina dal petto, dovrà darsi una mossa per rimettersi in gioco.


    Situazione Finale:
    Bontemaru immobilizzato dal filo d'acciaio a 15 metri da Atshushi.
    Bontemaru sanguina e perde 5 danni a turno.
    Attacco a Bontemaru.



    Commenti Arbitro:
    Il filo ha una resistenza di 60.
    Bravo Tisy, fai progressi.

    Ps: Editato. Continuate e non fate spoiler superflui.


    Edited by †Akito† - 29/10/2015, 20:02
     
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    Purtroppo per il nostro eroe, la visione di quegli splendidi biscottini alle noci e mandorle, con gocce di cioccolato e scaglie di granella di nocciola, che vengono buttati uno ad uno nella latrina, senza nulla poter fare per evitarlo, è uno shock troppo grande. Così quando si accorge dell'attacco che sta arrivando per Bontemaru è già ormai troppo tardi, il filo gli è già praticamente addosso e lo avvolge prima che possa solo impugnare il suo shuriken per provare a tagliarlo. La presa si fa più forte, la stretta si stringe avvolgendo tutto il corpo, nel giro di qualche secondo non c'è più scampo e Bon si ritrova legato come un salame.

    BZZZ BZZ ... AAARGH!

    Come se non fosse abbastanza il filo è percorso da una potente carica elettrica, la quale scuote il corpo del giovane elettrizzandolo fino a fargli drizzare i capelli sulla testa. Come iniziare al peggio uno scontro, nemmeno un minuto ed è già nella merda fino al collo. Il ragazzo di Kiri non sembra inoltre intenzionato a fermarsi, gli si getta addosso estraendo una pericolosa lama dalla manica dei suoi vestiti, intenzionato a ficcarla chissà dove al nostro amico, il quale fa giusto in tempo a far confluire il suo chakra nel bastone allungabile, stretto in mano e nella morsa, il quale allungandosi lo trasporta via da li verso l'alto di qualche metro.

    Ah ahh! Addio cocco! … SBABAAM!

    Il genio però ha pensato solo a scappare, lasciando perdere il fatto che una volta per aria si sarebbe poi schiantato di lato, cadendo come una pera dall'albero e finendo con la faccia sulla roccia. Che botta!

    Ahiaiai! Questo maledetto filo, agn! Ehk! Uff!

    Non resta che fare una cosa, divincolarsi fino ad allentare la morsa e alzarsi da terra il più presto possibile, questo ragazzino ha proprio bisogno di una lezione, anche se fino a adesso è lui a farla da maestro.
    CITAZIONE
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    Azioni:
    - Strattoni al filo x4

    Resistenza: 248 - 38 = 210
    Stamina: 137

    Note: Corto ma non ho molto da dire ne molto tempo. Tisy puoi attaccare di nuovo :asd:
     
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    La strategia di Atshushi si rivelò un successo sotto l'incredulo sguardo del genin abituato a non combinarne una giusta in combattimento.
    Il genjutsu sembrava aver smosso qualcosa nell'animo di Bontemaru, tant'è che si ritrovò in ginocchio, inerme e piangente mentre la tecnica di Atshushi lo improgionava.
    Il filo d'acciaio si era stretto attorno al muscoloso corpo dell'uomo rilasciando con una poderosa scossa una massiccia scarica elettrica che lo folgorò scoppiettando. Ed ora era ancora avvolto dal metallo, impossibilitato ad alzare anche solo un braccio, steso a terra dolorante e sanguinante dopo una brutta caduta. Infatti, nonostante l'esito positivo della tecnica stritolatrice del genin, Bontemaru era riuscito a librarsi in aria evitando l'affondo con la lama celata lungo il braccio destro di Atshushi. Il nativo di Ishivar, infatti, stringeva in mano quello che poteva sembrare un semplice e innocuo bastone e quando era stato imprigionato dal filo d'acciaio, lo aveva tenuto lungo il fianco in parallelo al resto del corpo. Così quando Atshushi gli si era lanciato contro, pronto a pungerlo con il suo attacco, questi era schizzato in alto facendo leva su quel bastone che pareva potersi allungare a dismisura. Incredulo, ma non impreparato, il kiriano aveva ammirato il singolare avvenimento per poi mettere subito mano al borsello in vita e colpire Bontemaru mentre era ancora a mezz'aria.
    Un tonfo aveva poi accompagnato la caduta sul suolo erboso del grosso combattente.
    "Nonostante sia riuscito a immobilizzarlo così facilmente, deve avere sicuramente qualche abilità in combattimento. Altrimenti non saprei spiegarmi la bravura nel maneggiare quello strano arnese." A maggior ragione, Atshushi non doveva permettere al suo avversario di liberarsi. Probabilmente non sarebbe stato in grado di difendersi e resistere ai colpi di quell'omaccione.
    Gli venne in mente quando circa un mese fa aveva vissuto la stessa situazione, ma a parti inverse. Lui, legato e ferito, il suo avversario tronfio e spietato. Si chiese se anche lui in quel momento sembrasse tanto arrogante, mentre osservava il suo rivale stramazzare come un pesce fuor d'acqua per liberarsi dalla stretta. "Non ha importanza. Devo vincere!" Si era allenato duramente per non farsi più ridurre in quelle patetiche condizioni e non aveva nemmeno intenzione di dar clemenza allo sfidante. Per lui, non c'era stata alcuna pietà, anzi! Era arrivato in ospedale oscillando tra la vita e la morte e per puro caso le medicazioni lo avevano strappato da quell'avvilente oblio.
    Atshushi si portò in prossimità di Bontemaru. Prestò attenzione a non passargli davanti la testa o i piedi, altrimenti avrebbe potuto allungare nuovamente il bastone e colpirlo. Posò un ginocchio a terra, vicino il fianco dell'avversario. Il torso era chiazzato di sangue nel punto in cui lo shuriken lo aveva colpito. La chiazza si allargava sulla pelle e sui vestiti per poi andare a perdersi sotto la fitta trama del filo d'acciaio. E l'arma era ancora lì, irta verso il cielo, con le affilate punte rischiarate dal sole. Atshushi lo estrasse ed esaminò l'altra punta, quella rossa. L'odore ferreo del sangue gli fece prudere il naso e dovette strofinarlo per scacciare via il ricordo delle volte in cui aveva visto il suo sangue sgorgare da fresche ferite.
    Era finalmente riuscito a colpirlo il suo avversario, ma non solo! Lo aveva addirittura immobilizzando lasciandolo alla sua mercè. Poteva farne ciò che voleva, poteva continuare a colpirlo fino a quando non si sarebbe arreso e a quel punto lui, Atshushi, avrebbe vinto il combattimento. Il piccolo genin che sapeva soltanto come farsi umiliare, ora stava umiliando un avversario molto più grande di lui, anche più grande e forte di Hisashi.
    Bontemaru ringhiava e si contorceva. Il volto era stavolto da espressione profonde di fatica e nervosismo. Strattonava il filo, ma questo non intendeva cedere e il viso madido di sudore si incupiva ancora di più.
    Un moto di compassione spinse il kiriano a parlare. -Mi sono ritrovato nella tua stessa identica situazione fa tempo fa. Poi sono finito in ospedale. Arrenditi.- Ma Bontemaru avrebbe dato retta alle stringate parole che erano quasi sfuggite dalle labbra di Atshushi?
    Egli non voleva perdere e non avrebbe di certo esitato ora che aveva l'occasione di chiudere l'incontro.
    Non aveva ancora richiamato la lama e non lo avrebbe ancora fatto. Incanalò il suo chakra in essa e quando piccole saette bluastre presero a contorcersi animosamente lungo il filo della lama, cominciò a piantare profonde ferite sul corpo di Bontemaru.





    Riepilogo:
    Scheda
    - 4 colpi al corpo con la lama retrattitle intrisa di chakra raiton

    Status Atshushi:
    Resistenza: 98-4=94
    Stamina: 80-40=40

    Note: Ho scalato 40 punti stamina anche se non so se effettivamente basti caricare una volta soltanto l'arma bianca per poter usufruire del bonus elementale in tutti i successivi colpi.
     
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    Responso nr. 2


    Attacco Bontemaru:

    Strattone: Riesce Non Contrastato
    Strattone: Riesce Non Contrastato
    Strattone: Riesce Non Contrastato
    Strattone: Riesce Non Contrastato

    Difesa Atshushi:

    - Colpo con lama retrattile: Riesce Non Contrastato
    - Colpo con lama retrattile: Riesce Non Contrastato
    - Colpo con lama retrattile: Riesce Non Contrastato
    - Colpo con lama retrattile: Riesce Non Contrastato

    Danni:
    Bontemaru: 40+40+40+40= 160 + 20 danni a turno per sanguinamento
    Atshushi: //


    Narrazione Turno:
    Anche se Bontemaru riesce a liberarsi dalla stretta d'acciaio dopo non poca fatica, non riesce a difendersi in tempo dai molteplici affondi di Atshushi, apportati con la lama retrattile intrisa di raiton. La situazione è critica per Bontemaru, che sanguina da ogni punto ove la l'arma ha posato la sua lama, ovvero petto, stomaco e fianco destro. Ce la farà a continuare lo scontro?


    Situazione Finale:
    Bontemaru libero a 1 metro dall'avversario.
    Bontemaru perde 25 danni a turno per sanguinamento.
    Attacco a Bontemaru.



    Commenti Arbitro:
    No tisy hai fatto bene. Il chakra deve essere speso per ogni colpo apportato, indi 40 vanno bene.



    Edit: Nulla, avevo dimenticato che Tisy aveva attaccato 2 volte di fila.


    Edited by †Akito† - 2/11/2015, 14:56
     
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    Alla faccia del bambino! Questa qui è una bestia assetata di sangue, il sangue del nostro amico Bon, il quale viene colpito ripetutamente quando ancora al suolo da una raffica di coltellate per tutto il corpo. Ma che razza di educazione ha avuto questo ragazzo? È cresciuto in mezzo alle scimmie killer? C'è da dire che Kiri è nota da sempre per la crudeltà con cui vengono addestrati i suoi ninja, basta pensare che anni or sono vi erano esami di selezione che prevedevano uno scontro all'ultimo sangue trai partecipanti, ragazzi che avevano condiviso le proprie esperienza costretti ad uccidersi a vicenda finchè solo uno di loro non restava in vita. Ora le cose sono cambiate, certo, ma diciamo che i metodi sono rimasti probabilmente alquanto duri. A farne le spese è il nostro amico, il quale dovrebbe ormai aver capito questo dettaglio visto che il suo ultimo incontro con uno shinobi dell'acqua lo ha portato alle tende della cura in fin di vita. Il sangue fuoriesce copioso dalle ferite, cadendo a terra e formando piccole pozze rossastre sul pavimento gelido della roccia ghiacciata delle montagne, Bongo si rimette in piedi ma sa che non durerà ancora a lungo, deve concludere in fretta lo scontro e trovare un modo per fermare rapidamente il sangue.

    Se è la guerra che vuoi, la guerra avrai!

    Un paio di passi indietro per riprendersi un attimo, il tempo per attivare il manto leggero ed invisibile che si forma sulla pelle di Bongo, rendendo i suoi movimenti impercettibili. Il suo bastone si allunga di quel che basta per sopperire alla minima distanza che li separa, la sua punta scatta in avanti per dieci metri, nel tentativo di colpire l'avversario pieno busto e trasportarlo qualche metro più in la. Una capriola all'indietro, lo shuriken già in mano, aperto a fiore con le affilate punte pronte all'azione, carico di chakra elementale. L'anello centrale legato al filo per sfruttare la sua nuova tecnica e via, un lancio a tutto braccio, piena potenza. L'arma sfreccia in direzione del rivale, e subito la sua forza viene incrementata dal nostro amico, il quale spara dalla mano sinistra una cannonata di vento che accelera il moto dell'arma. Il lancio esce leggermente di traiettoria, facendo pensare che stia per finire lontano dal bersaglio, ma all'ultimo Bongo tira a se il filo, virando il colpo e riportandolo sorprendentemente sull'avversario.

    AHAH! La mia inaspettata mossa, WA-TAAAA!

    Lo shuriken vira magicamente, il filo in tensione manovra la direzione tramite il movimento di chi lo maneggia, un ragazzone che con tutta la forza che gli è rimasta spinge il colpo di nuovo verso il basso, addosso a un sorpreso nemico che a questo punto ha ben poche speranze di evitare l'attacco. E mentre ancora il giovane sta pensando al lancio, dal bastone il nostro non-più-di-tanto-Tonto fa partire due fendenti incrociati di puro chakra elementare Fuuton, due fendenti in avvicinamento che falciano l'aria e solcano il sottile strato di ghiaccio che li separa.

    Prendi questi! VIAAAA!

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    Scheda

    Azioni:
    - Attivo Stile del pugno silenzioso (35 stamina)
    - Colpo bastone con allungamento (1 stamina, 1 resistenza)
    - Lancio shuriken del vento demoniaco + chakra elementare (1 resistenza, 10 stamina)
    - Palmo del forte vento per potenziare il lancio (10 stamina)
    - Tecnica della manipolazione degli shuriken (5 stamina)
    - Cannone del vuoto x2 (20 stamina)

    Resistenza: 210 - 160 - 25 - 2= 23
    Stamina: 137 - 81 = 56

    Note: Il danno del lancio è arma + ff/2 + ninjutsu C + d10 + chakra fuuton
     
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    La carne di Bontemaru sembrava burro. La lama avida di sangue guizzava tra le carni del combattente lasciando cupi crateri rossi.
    Atshushi sentiva il palmo della mano bagnarsi di quel caldo sangue fumante che stava inondando tutto il corpo della sua vittima. L'arma non era più grigia nè tantomeno fredda, bensì anche questa grondava minacciosa e, prima di sparire nella manica della felpa del kiriano, lasciò cadere una grossa lacrima rossa. Il guerriero di Ishivar, sfruttando l'attimo di tregua segnato dall'appagamento della seta di sangue del genin, si era riuscito miracolosamente a liberare dalla stretta del filo d'acciaio e ora era in piedi a troppo poco spazio di distanza, barcollante ma minaccioso. Poteva udirne l'irregolare e affannoso respiro, che si concretizzava in sbuffi bianchi nella fredda aria montana.
    Atshushi temeva che avesse usato di nuovo lo strano bastone allungabile, ma questa volta non l'avrebbe sfruttato per difendersi. Infatti
    Stava perdendo sangue troppo velocemente e troppo abbondantemente, ma nemmeno allora Atshushi si rese conto di avere esagerato. Ma la paura di una sua imminente vendetta lo mise in allarme. "Dopo che l'ho conciato così, egli non avrà pietà per me. Userà ogni mezzo a sua disposizione per ferirmi"
    Infatti nonostante fosse in condizioni pessime, incurante del sangue che bagnava il terreno ai suoi piedi, Bontemaru contrattaccò.
    Atshushi era pronto a un colpo di quell'insolita arma che fendette l'aria talmente velocemente che il ragazzo vide il colpo soltanto quando sentì lo stomaco schiacciarsi verso le vertebre facendolo tossire, mentre i piedi persero il contatto con il terreno e spinto da un bastone che intimava di volersi allungare all'infinito fu sobbalzato parecchi metri più indietro.
    Gli occhi si fecero pesanti e la vista incerta, ma quello non era il momento di mettersi a piangere. La confortante sensazione di calore datagli dal sangue sul braccio destro era sparita e non aveva idea di cos'altro poteva aspettarsi da quell'uomo che fino a un attimo prima era paralizzato al suolo.
    "Nasconditi" fu come un ordine arrivato da chissà dove, ma sembrava dannatamente sensato.
    Fortunatamente aveva una tecnica che faceva al caso suo, ma avrebbe fatto in tempo? Non poteva saperlo, ma attinse a tutta l'esperienza che aveva accumulato in giorni e giorni di allenamento per affinare le nuove tecniche che aveva imparato. Infatti, quella nuvola di fumo che avrebbe dovuto inghiottire ogni cosa nel raggio di parecchi metri era un'altra sua tecnica inedita. Sarebbe sparito agli occhi del suo avversario, ma non si sarebbe sentito davvero al sicuro fino a quando non avesse riempito di bunshin il campo di battaglia, con i quali confondere la sua reale posizione. Poi non doveva far altro che sperare che tutto andasse per il meglio.




    [SPOILER]Riepilogo:
    Scheda
    - Cortina Fumogena (Enmakugire) C
    - Tecnica della Moltiplicazione del Corpo (Bunshin no Jutsu) D 8 copie
    - Tecnica della Moltiplicazione Oboro (Oboro Bunshin no Jutsu) D 10 copie

    Status Atshushi:
    Resistenza: 94
    Stamina: 40-10-5-5=20
     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    Responso nr. 3


    Attacco Bontemaru:

    - Colpo con Bastone: 45+40+10= 95
    - Tecnica della Manipolazione degli Shuriken: Riesce Non Contrastata
    - Lancio Shuriken del vento demoniaco + Palmo del forte vento: 40+20+10+10+4= 84
    - Cannone del Vuoto: 40+22+10+10= 82
    - Cannone del Vuoto: 40+22+10+1= 73

    Difesa Atshushi:

    - Cortina Fumogena: 40+40+6= 86
    - Tecnica della Moltiplicazione: 40+25+2+4= 71
    - Moltiplicazione di Oboro: 40+25+3+5= 73

    Danni:
    Atshushi: K.O
    Bontemaru: //


    Narrazione Turno:
    Questa volta è bontemaru ad avere il coltello dalla parte del manico! Infatti non perde tempo a prendersi la rivincita e a tempestare il suo avversario di colpi, fino a farlo andare definitivamente al tappeto. Prima riceve un colpo di bastone al busto e anche se riesce a rilasciare una cortina fumogena dalla bocca, essa viene spazzata via successivamente dalle diverse tecniche Fuuton. La prima viene usata per potenziare uno shuriken gigante legato che grazie al movimento a sorpresa colpisce Atshushi al fianco destro, facendolo sanguinare. Dopodiché prima ancora che riuscisse a moltiplicarsi viene messo K.O da due fendenti di chakra elementale, cadendo infine per terra pieno di graffi e sanguinante dal fianco..


    Situazione Finale:
    Atshushi K.O
    Fate i post finali.



    Commenti Arbitro:
    Non c'è bisogno di andare in infermeria.
     
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    Nonostante i solchi sulla pelle che sgorgano sangue a fiotti, Bontemaru riesce a dimenticare il dolore e a farsi forza per mettere in piedi un'azione dinamica ed efficace. Il primo colpo con la punta del bastone in allungamento serve ad allontanare l'avversario e a caricare il successivo attacco, poi il grosso shuriken esce a piena potenza dalle sue mani, le sue lame fendono l'aria fischiando nel vento che attraversa e che lo potenzia spingendolo da dietro, aumentandone velocità di rotazione e potere perforante. Il colpo copre la distanza che li separa in un nonnulla, e prima ancora che il ragazzo di Kiri possa mettere in piedi una difesa efficace, lo colpisce in pieno sfruttando infine l'effetto sorpresa del filo che lo univa al suo possessore, l'inaspettatamente scaltro Tontobongo. La virata sterza l'arma verso il basso e lacera il fianco destro dell'avversario, il cui sangue schizza sulla pietra su cui finisce l'oggetto, terminando la sua corsa macchiato del sangue dell'obbiettivo colpito. Questi non ha nemmeno il tempo di dire “Honolulu” che la furia di Bontemaru gli è di nuovo addosso, il ragazzone gli corre incontro tenendo la mano destra sul bacino, tentando di fermare il sangue che gli esce dalle ferite con la pressione del braccio. Il dolore causato dal movimento è notevole in quelle condizioni, ma in uno sforzo immane egli riesce comunque a mulinare il bastone riposto saldamente nella mano sinistra, gonfiandolo di chakra elementare e scaricandolo a piena potenza, due fendenti verticali che uno dopo l'altro partono verso il giovane shinobi dell'acqua. Il colpo carico d'energia lacerante crepa il sottilissimo strato ghiaccio che in molti punti copre la fredda roccia delle montagne, lasciando un segno intermittente a prova del suo passaggio. Poi colpisce, investendo quel che in realtà è solo più di un bambino, scaraventando il suo fragile corpo al terreno e portandolo via con se nella sua corsa, fino a dieci metri più lontano, una violenta ruzzolata che costa al ragazzo il KO, oltre a una serie di ferite e contusioni che per un giovincello del genere non rappresentano di certo un problema. Tra qualche giorno sarà più forte di prima, ma adesso è svenuto al suolo, nel gelido scenario di quella zona impervia.

    AH-AH! HO VINTO! … *coff* *coff*-!!

    Bongo esulta portando le mani al cielo, ma giusto il tempo di festeggiare la sua vittoria che una fitta lancinante lo piega a metà, costringendolo quasi in ginocchio allo stremo delle sue forze. La vista inizia ad annebbiarsi, le energie se ne vanno piano piano, ma ecco che prima di abbandonarsi all'oblio dalle palpebre semichiuse riesce a scorgere qualcosa che si muove all'orizzonte.

    SIAMOQUIIIIII!!!

    L'urlo si propaga nella valle, risuonando nell'eco che rimbomba fino alle orecchie del gruppo di mercanti di cui prima, attirando l'attenzione sui due ragazzi in difficoltà. L'ultimo grido prosciuga le forze di Bontemaru, lasciandolo privo di sensi come il suo avversario, ugualmente battuto dallo scontro. Dormono ore i due, riprendendo le forze accanto al fuoco acceso dai nonnetti per l'occasione, avvolti nelle loro calde coperte cucite di varie pelli, animali diversi ma ugualmente caldi.

    UUUUAAAAG, che dormita! Ah, grazie!

    Bongo si sveglia per primo, ancora lievemente dolorante,gli viene offerta della minestra calda dalle proprietà curative mistiche, le sue energie rinvigoriscono all'istante, le ferite sono state coperte con del masticato di erbe medicinali e cicatrizzeranno perfettamente disinfettate. Stessa cosa per l'altro, che si sveglia a sua volta poco dopo, come nuovo.

    Ehi, è stata una gran sfida!! Spero che ci riincontreremo in futuro per un altro combattimento!!

    Così, quando anche il secondo paziente si rimette in piedi, il gruppo riparte alla volta di Ishivar, salutando il ragazzo di Kiri, diretto nella direzione opposta. Bongo è soddisfatto dell'incontro di quest'oggi e saluta felicemente la sua nuova conoscenza che ritorna al mondo dei ninja, sventolando il braccio per minuti e continuando a urlare come un matto per tutto il tempo in cui riesce a scorgere ancora l'altra figura in lontananza.

    CIAOOOOO! CIAOOOOO! CIAOOOO! CIAOOOOOO!….

    Ho messo anche le basi per la mia abilità personale :asf:
     
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    Caldo sangue gli correva dal fianco alla gamba. Le vesti lacerate e imbrattate, già si facevano pesanti.
    Il fumo intorno ad Atshushi non era così denso come sarebbe dovuto essere e aleggiava sulla vallata ghiacciata in piccoli sbuffi persistenti.
    Prima aveva udito un crepitio di ghiaccio frantumato, non che fosse così esperto di ambienti glaciali da riconoscerne il suono, ma era l'unica causa a cui poteva ricondurre quel rumore. Così, accompagnato quel rullo di tamburi alternativo, era arrivato il prosieguo dell'attacco di Bontemaru. Un grosso shuriken aveva morso il fianco del kiriano per poi cadere vittorioso al suolo. La traiettoria dell'arma aveva aperto un tunnel nella nuvola fumosa. "La tecnica puo' essere spazzata via" era scritto tra le note della tecnica. Questo tizio deve saper usare il fuuton" Ed infatti due fendenti di pura e semplice aria di montagna spinsero dilaniarono la cortina fumogena e presero in pieno un inerme Atshushi, che aveva già rinunciato a creare bunshin per provare una ben misera difesa.
    Il cielo era pulito e più opaco del solito. L'erba era fredda e bagnata. Atshushi annaspava tra steli d'erba ornati di brina e il suo respiro diventava tangibile nel freddo ambiente montano, formando copiosi sbuffi incolore.
    -Ho perso?-
    Lo scoppiettio di legna arsa lo riportò nel mondo dei vivi.
    Provò a tirarsi su, ma il fianco gli doleva e una pesante coperta lo avvolgeva, limitandogli i movimenti. Sentiva altre voci, voci umane che parlottavano tra loro. Notò alcune figure stagliarli intorno le fiamme, mentre il cielo cominciava a scurirsi. In un pascolo lì vicino, c'era anche un gregge di pecore.
    I pastori che aveva visto prima si stavano prendendo cura di lui, il ninja che sapeva soltanto perdere. Scostò le coperte e si mise a sedere, mentre un brivido di freddo gli risalì la schiena. Subito un vecchietto sdentato e rugoso gli porse una scodella fumante. Puzzava di erbe bollite. O forse profumava, difficile a dirsi.
    Mangiò con avidità e una strana sensazione allo stomaco gli fece venire un paio di giramenti, ma poi cominciò a sentirsi meglio. Davvero meglio. Accanto alle fiamme che si attorcigliavano l'una all'altra in una folle scalata verso il cielo, scorse il suo avversario. Numerose bende gli ricoprivano il corpo, lì dove la lama di Atshushi aveva attaccato le sue carni.
    Bontemaru ricambiò il suo sguardo e gli sorrise.
    -hi, è stata una gran sfida!! Spero che ci rincontreremo in futuro per un altro combattimento!!-
    -Lo spero anche io- Non che avesse una gran voglia di parlare, specialmente contro colui il quale gli aveva arrecato un'altra sconfitta. Troppi dubbi e incertezze gli assalivano la mente già straziata dalla delusione provocata dal fallimento.
    Come lo avrebbe spiegato ad Itomi? Lo aveva portato con se perchè potesse migliorare le sue abilità combattive ed invece riusciva soltanto a perdere. Forse non era nato per un essere un vincente.
    Itomi ricomparve poco dopo. Atshushi ringraziò i pastori che erano pronti ad accamparsi lì per quella notte e salutò anche il suo avversario. In fin dei conti ci erano andati giù pesante senza esagerare troppo, erano degni di lode.
    Itomi non gli rivolse alcuna domanda. "Forse già sa tutto. Forse mi stava osservando. O più probabilmente non gliene importa niente. Ha la sua missione da compiere e io devo cercare di non essere un peso."
    -Itomi-taicho.-
    -Si?-
    "Crede che riuscirò mai a diventare un jonin?" Per sua fortuna le parole rimasero soltanto pensieri. Quello era il genere di domande che al suo sensei non piacevano e non avrebbe ottenuto risposte soddisfacenti. Anzi, se fosse stato sfortunato beccando il capitano di malumore, avrebbe preso anche un rimprovero. -No, niente. Ho dimenticato quello che volevo dire.-


     
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    Cagn 32, tisy 30. Io 16, chiudo.
     
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