La Traversata

1-3 Genin Qualsiasi Villaggio

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    « Sanità mentale? Non ricordo di aver mai avuto un simile fastidio!. [cit.]»
    «Mi gioco anche la mia vita sul filo del rasoio.
    Se poi la vita è quella tua, farò anche d' avvoltoio!»

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    Cerco un equipe di persone altamente qualificate per farmi da schiavetti sul mio panfilo che trasporterà me ed altre persone abbastanza importanti, fino alle coste di Kiri. La nave partirà dal molo 17 di Konoha e la riconoscerete subito dal suo sgargiante colore viola. Essendo non poco frequenti gli attacchi dei pirati, speriamo possiate rivelarvi delle persone esperte nel combattere.

    Riccone

     
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  2. Kodoku.
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    CITAZIONE
    Narrato Scritto Pensato ParlatoKodoku ParlatoDonna

    "E quando si rimane soli cosa si fa?
    Passiamo tutta la vita a contatto con le persone, parenti, amici, ragazze eppure con il tempo ognuna di esse si allontana. E' il ciclo della vita.
    Quando questo sta per giungere al termine rimaniamo soli. Cosa si fa quando si rimane soli?
    Che senso ha vivere da soli senza nessun'altro al tuo fianco? Quanto valore ha una vita vissuta da Solo? Come si può vivere soli dopo una vita in compagnia? Come si può sopportare tutto questo dolore?
    Non si può. Per questo giunge la morte ad alleviare le nostre sofferenze.
    Con un taglio netto di Falce la Nera Madre richiama a se i suoi figli per consolarli e coccolarli tra le sue braccia poichè stanca di vederli piangere..."


    chiuderebbe le pagine di quel diario dove appuntava tutti i suoi pensieri. Si alza.
    Indossa una bianca veste con il solito fiocco gigante viola alle spalle. Mmaniche lunghe. Kunai e set di armi sempre dietro. Ormai ci dorme la notte con essi.
    Si alza lentamente. Ha appreso altre due tecniche ultimamente. La sua conoscenza nei Jutsu è sempre maggiore. Decide dunque di potersi permettere una missione e di lasciare gli allenamenti ad altri giorni. Era giusto testare le proprie capacità sul campo.
    Il ninja di Iwa affrontato qualche giorno prima, Bakin, era stata la prova dei suoi miglioramenti. Aveva sconfitto uno shinobi di pari livello senza subire danni. Era riuscito ad ottenere il suo rispetto ed il riconoscimento della sua forza. Importante per il proseguo di Kodoku verso le ali del potere.
    C'è il sole. Nonostante ciò fa anche abbastanza freddo. Un bel vento soffia per le strade di Konoha. La gente è all'interno dei negozi, per strada solo qualche Shinobi. Molto deserte quella mattina le vie del villaggio ninja.
    La direzione presa è quella per l'apposito loco dedito allo smistamento di missioni.
    Qui si troverebbe una bacheca con i vari annunci e le varie richieste. Successivamente uno scomparto dove prendere prenotazione per la missione dove si può ricevere accettazione o rifiuto ed in base a ciò comportarsi di conseguenza.
    Essendo la sua prima missione lo Hyuga preferirebbe scegliere una missione di livello D. Una base.
    Spera di trovarne qualcuna avvicente. Solitamente quelle missioni si occupano di compiti banali, futili per un ninja, potrebbero essere svolti da comuni cittadini solitamente (a parer suo) ma non si sa per quale motivo vengono assegnate a genin che, nonostante possano avere una scarsa preparazione, potrebbero essere impiegati decisamente meglio.
    Mentre vi è il narrare di tali pareri, il genin (poichè neo ora mai non gli si addice più) di Konoha arriverebbe innanzi alla succitata struttura.
    All'ingresso un chunin come al solito che osserva chi entra e chi esce. Dentro una sala affollata piena di ninja di ogni rango. Kodoku si dirigerebbe verso la bacheca dedicata alle missive di livello inferiore. Inizierebbe a leggerne le varie descrizioni.
    Alla quarta pare trovarne una interessante, una "quasi C" a definizione sua. Una missione dove è presente un minimo di rischio, dove è possibile risvegliare quel minimo di adrenalina che non aveva ritrovato negli allenamenti ma soltanto nello scontro contro l'altro genin.

    CITAZIONE
    Cerco un equipe di persone altamente qualificate per farmi da schiavetti sul mio panfilo che trasporterà me ed altre persone abbastanza importanti, fino alle coste di Kiri. La nave partirà dal molo 17 di Konoha e la riconoscerete subito dal suo sgargiante colore viola. Essendo non poco frequenti gli attacchi dei pirati, speriamo possiate rivelarvi delle persone esperte nel combattere.

    Riccone


    Così recitava il pezzettino di carta. Kodoku lo prese levando la puntina che reggeva quel messaggio e portando il primo allo sportello.

    <salve, vorrei richiedere di partecipare a questa missione...>


    porrebbe alla donna dalla parte opposta alla sua il pezzo di carta. Questo lo leggerebbe attentamente per poi chiedere le credenziali a Kodoku...

    <tu sei?>


    chiederebbe osservando il ragazzo da capo a piedi soffermandosi per qualche istante in più all'altezza dei suoi occhi. Un elemento del giovane che prendeva molti.

    <kodoku Hyuga... genin.>

    Scorre con la penna su di una lista. Probabilmente l'elenco dei vari Shinobi del villaggio. Giunta al punto del suo nome con la penna traccerebbe una linea per leggere esattamente i dati del giovane.

    <perfetto. Richiesta accettata. Preparati e recati sul posto... mi raccomando, è la tua prima missione... non morirci...>


    Un sorriso che turba lo Hyuga. Detesta la gente che lo priva di fiducia. Lo irrita. Prende il foglio. Sorride anche lui in risposta. Un sorriso falso. Si volta. Prosegue verso l'uscita.
    Decide di passare a casa. Si sarebbe preparato qualcosa da mangiare e da bere per reggere qualche giorno di viaggio ma nulla di troppo pesante.
    Beve un bicchiere di Thé per riscaldarsi e calmarsi. Si dirige verso la zona ove si sarebbe tenuta la partenza, il molo 17 di Konoha.
    Il passo è lento. Prosegue con ritmo fermo e ben scandito. I sandali battono con forte suono il suolo ed il silenzio circostante permette di sentirlo. Più si avvicina al mare e più il rumore di questo andrebbe con il surcrassarli. Lievemente agitato ma nulla di grave, almeno così parrebbe a prima vista.
    Il molo è a lui innanzi adesso. Deve trovare la nave. Sgarciante e di colore Viola. Non è difficile individuarla. Appena superata la staccionata di fatti subito si intravederebbe...

    <bene, ci siamo...>

    affermerebbe al se stesso inferiore per poi presentarsi lì innanzi attendendendo che il fato svolga il suo compito...
     
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    Parlato Josuke
    Pensato Josuke
    Parlato uomo delle missioni
    Parlato Zio Shuren

    Quella mattina mi svegliai senza la minima idea di cosa fare. Era passato ormai qualche giorno dal mio diploma all'accademia. Avevo passato il tempo ad allenarmi. Un po' per utilità e un po' per rimandare la mia prima missione. Il fatto è che volevo essere ben pronto. Così mentre facevo colazione ci pensai un po' su e alla fine decisi che sarei andato alla bacheca a vedere se c'erano missioni interessanti. Uscì di casa con lo Zio Shuren ancora nel letto e mi diressi alla bacheca. Cammminai per circa venti minuti e alla fine giunsi davanti alla bacheca. C'erano diversi foglietti attaccati e mentre guardavo le missioni di livello D mi cadde l'occhio su un foglietto che diceva
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    Cerco un equipe di persone altamente qualificate per farmi da schiavetti sul mio panfilo che trasporterà me ed altre persone abbastanza importanti, fino alle coste di Kiri. La nave partirà dal molo 17 di Konoha e la riconoscerete subito dal suo sgargiante colore viola. Essendo non poco frequenti gli attacchi dei pirati, speriamo possiate rivelarvi delle persone esperte nel combattere.

    Riccone

    -Non male fare da scorta come prima missione direi. Vada per questa.-mi dissi.

    Presi il foglietto e mi diressi a un tavolo dove c'erano un uomo e una donna che registravano le missioni. Andai dall'uomo e gli dissi porgendogli il foglietto:

    -Salve. Vorrei partecipare a questa missione di livello D.-l'uomo mi guardò.

    -Salve! Come ti chiami?-

    -Josuke Okamoto-risposi.

    L'uomo scorse una lista con tutti i ninja del villaggio e arrivato a me mi assegnò la missione.

    -Richiesta accettata! Vedo che è la tua prima missione. Buona fortuna!-

    -Grazie!- dissi mentre mi allontanavo.

    Avevo una missione. Decisi di andare a casa per avvertire lo zio Shuren e preparare qualche provvista. Arrivato a casa lo Zio Shuren era seduto al tavolo a leggere.

    -Buongiorno Zio. Ho una missione!-

    -Ei, davvero?! In cosa consiste?

    -Devo fare da scorta a un riccone e ad altra gente importante su una nave diretta alle coste di Kiri. Mi preparo e parto subito.-

    -Bene buona fortuna. Mi raccomando stai attento.

    -È una missione di livello D, tranquillo Zio.- dissi dirigendomi in camera.

    Preparai tutto l'equipaggiamento, comprese le armi, giusto un po' di provviste e uscii di casa. Mi diressi al molo 17 del porto di Konoha. Impiegai tre quarti d'ora buoni per arrivare, ma appena arrivato individuai immediatamente la nave.

    -Ma dico io. Se sei un riccone che viaggia con altre persone importanti, se hai paura dei pirati perché diavolo giri con una barca viola?!- pensai mentre mi avvicinavo alla nave per vedere se c'era qualcuno.
     
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  4. Law™
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    Ero da poco diventato genin, avevo avuto poche occasioni di tirar fuori il meglio di me, sapevo di avere un potenziale non indifferente da esprimere, ma non potevo farlo perché non ero stato ancora iniziato all'arte del marionettismo da mio padre. Ero stato il migliore insieme ad Izumi all'accademia, avevo dato prova di meritarmi le conoscenze che il clan tramandava da generazione in generazione, eppure sembrava esserci qualcosa che lo tratteneva, forse per lui non ero ancora degno. Ma non ero uno che si arrendeva tanto facilmente, anzi, ero disposto a tutto pur di ottenere quello che volevo, e mi sarei dato ancora più da fare per dimostrare a mio padre che meritavo ciò che mi spettava di diritto.
    Quella mattina uscì molto presto di casa, come mia consuetudine intendevo andare a visionare la bacheca del villaggio per vedere se c'erano eventuali compiti da poter svolgere, ma nei giorni antecedenti a quello non avevo avuto molta fortuna.


    Ehi! Dove corri?

    Izumi mi raggiunse con il suo solito sorriso

    - Andavo a vedere in bacheca se c'era qualcosa da fare magari per entrambi -

    Io non posso oggi Hikaru, devo aiutare mio padre per delle commissioni, se c'è qualcosa vai pure senza di me tranquillo, tanto siamo in team insieme, ce ne saranno di occasioni

    Un pò mi dispiaceva, ma in fin dei conti aveva ragione lei, eravamo nello stesso team e occasioni di fare missioni insieme ce ne sarebbero state a bizzeffe. Proseguì verso la bacheca salutando Izumi, e con mi grande sopresa vi trovai affisso un volantino.

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    Cerco un equipe di persone altamente qualificate per farmi da schiavetti sul mio panfilo che trasporterà me ed altre persone abbastanza importanti, fino alle coste di Kiri. La nave partirà dal molo 17 di Konoha e la riconoscerete subito dal suo sgargiante colore viola. Essendo non poco frequenti gli attacchi dei pirati, speriamo possiate rivelarvi delle persone esperte nel combattere.

    Riccone

    Non mi attirava particolarmente come incarico, ma era l'unico che c'era e non potevo di certo rifiutarlo, avrei dato un motivo in più a mio padre per non insegnarmi l'arte del mio clan. Decisi dunque di accettare, e mi misi subito alla ricerca di un chunin che potesse accompagnarmi fuori dal villaggio, fino a Konoha. Ci volle qualche ora, ma fortunatamente alla fine ne trovai uno in partenza che accettò di prendermi con lui.
    Il viaggio non fu proprio piacevole. Io ero poco socievole, il mio accompagnatore anche, quindi alla fine rimanemmo in silenzio per tutto il tempo, limitandoci a frasi del tipo "sei stanco?" o "ci riposiamo?". Fortunatamente Konoha non era troppo lontana, e quando arrivammo mi sentì molto meglio.
    Chiesi in giro indicazioni per il porto, era lì che avevo appuntamento per iniziare la missione. Un anziano signore seppe indicarmi la via, e la seguì fino a giungere a destinazione. Come scritto nell'annuncio non fu affatto difficile trovarla, il colore viole era molto appariscente e alquanto disgustoso. Cercai di nascondere la faccia schifata e mi avvicinai al molo guardandomi intorno, in cerca del mandante della missione.
     
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    « Sanità mentale? Non ricordo di aver mai avuto un simile fastidio!. [cit.]»
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    Datemi la vostra presenza, è passato definitivamente troppo tempo, così so con chi ruolare la missione.
    Non aspettiamo nessun'altro
     
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  6. Perceptio
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    scusate per il ritardo! Io partecipo!
     
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    Io partecipo
     
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  8. Kodoku.
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    anche io ci sono...
    comunque siamo oltre il numero..
     
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  9. Law™
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    Come ho scritto in pm a lord ci sono anche io
     
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    « Sanità mentale? Non ricordo di aver mai avuto un simile fastidio!. [cit.]»
    «Mi gioco anche la mia vita sul filo del rasoio.
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    Per l'appunto, Perceptio non può partecipare.

    I ragazzi erano arrivati a destinazione e si stavano guardando attorno, avrebbero sicuramente notato che tutti e tre stessero cercando qualcosa, e non ci voleva certo un genio a capire che cosa.
    Passati una decina di minuti circa, dalla barca si sporse una testa tonda dai lineamenti molto morbidi e definiti. Due occhi piccolini a grande distanza tra di loro a causa di un grosso naso da maiale, scrutarono oltre i candelabri per dare un'occhiata a cosa li aspettasse là sotto. Era almeno la quinta volta che ripeteva quell'azione, mirata a scorgere le sue "guardie del corpo". Con una mano nel taschino di un elegante abito violaceo griffato e l'altra che teneva un bicchiere di cristallo con le grasse dita, fece cenno ai ragazzi di salire a bordo con un sorriso enorme.


    -Ma perché non salite? Volete fare il muschio?-

    A lato della barca v'era adagiato un ponticello di legno fucsia con vari ghirigori floreali che percorrevano l'intera superficie e finivano in alcuni uncini a forma di radici che permettevano di tenere il ponte, stabile.
    Dall'interno il panfilo del magnate era ben altro che disgustoso, era rivoltante. Pareti e cielo in un azzurro elettrico con spennellate varie di celeste e delle luminarie che risplendevano sotto luce quasi divina, una potenza unica di ribrezzo e sprezzo estetico che non poteva esistere in nessun altro villaggio, paese, pianeta, universo.


    -Benvenuti!-

    Esordì l'uomo col pancione. L'intera forma sferica era racchiusa in una pelliccia marrone di qualche animale non identificato, e le dita straboccavano di anelli fino alle unghie. Alle spalle dell'uomo v'era una piscina che sarà stata grande circa venti metri, un quinto dell'intera lunghezza della nave. L'uomo si avvicinò piegando la testa per osservare ogni genin, la sua espressione perplessa girò attorno il corpo di ognuno di loro.

    -Direi che potete andare... Anche se avrei preferito qualcosa di meglio e... Muti! Non voglio proferiate parola in mia presenza.-

    Avrebbero fatto meglio ad ubbidire visto che il loro "principale" non era altri che quell'incrocio tra un maiale ed una scimmia. Dei capelli neri che si alzavano ingellati per finire in una leggera curva, ballonzolavano a destra ed a sinistra ad ogni movimento.

    -Gli ospiti stanno per arrivare, mettetevi la divisa bianca nell'ultima stanza in fondo e posizionatevi nel ristorante, mi servite come camerieri. Muovete il culo.-

    Se ne andò mormorando una qualche strana canzone che i capelli seguivano ritmicamente.


    La sera scese ben presto, portando con sé la luce. Le stelle brillavano rischiarando il cielo, ma sulla terraferma uno stormo di fiaccole tenute da damerini e vallette, stavano muovendosi in processione verso la nave, saranno stati almeno una trentina di ominidi vestiti elegantemente per quella festicciola. I ragazzi? Loro dovevano stare nel ristorante ad occuparsi di tutto ed evitare che qualcosa potesse andare male.

    -Capelli neri? Dico a te. Portami da bere, veloce.-

    Disse indicando Josuke.
    Ricordatevi di postare le schede
     
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    Parlato Josuke
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    Parlato Riccone

    Mentre ero lì arrivarono altri due Genin. Non parlammo molto tra di noi, giusto le presentazioni. Dalla barca ogni tanto si sporgeva una testolina, dai lineamenti paffuti. Dopo la quinta volta che si sporgeva disse rivolto a me e agli altri due Genin:

    -Ma perchè non salite? Volete fare il muschio?-, e ci fece cenno di salire a bordo.

    C'era una passerella appoggiata al lato della nave. Era fucsia con dei ghirigori floreali che andavano lungo tutta la superficie per poi finire in ganci a forma di radice.

    -Mio dio può esistere qualcosa di più disgustoso?-

    Purtroppo appena salito a bordo ebbi la risposta. Il magnate che aveva dato l'incarico era lì davanti a noi. Era ciccione, aveva un abito violacea che poteva anche essere elegante, indossato da qualcun'altro e teneva una mano nel taschino e con l'altra teneva un bicchiere di cristallo. Ma soprattutto aveva un nasone da maiale. Quella cosa era più simile a un maiale bipede che a un uomo.
    Anche l'interno del panfilo non scherzava. Pareti di un azzurro elettrico rivoltante e luci fortissime. Alle spalle del magnate c'era una piscina che occupava un quinto della lunghezza del panfilo. Più stavo in quel posto più perdevo fiducia nel gusto umano.

    -Benvenuti-, disse il maiale bipede avvolto nella sua pelliccia. Iniziò a squadrarci dall'altro in basso e alla fine disse:-Direi che potete andare...anche se avrei preferito qualcosa di meglio e...Muti! Non voglio proferiate parola in mia presenza!-

    -Non solo è disgustoso. Ma è anche il solito riccone che si crede aldisopra di tutti. Che testa di cazzo! Se arrivassero veramente i soldati glielo consegnerei.-, pensai tra me e me.

    Mentre si muoveva i capelli neri pieni di gel si muovevano a destra e sinistra. -Gli ospiti stanno per arrivare, mettetevi la divisa bianca nell'ultima stanza in fondo e posizionatevi nel ristorante, mi servite come camerieri. Muovete il culo.- disse mentre si allontanava canticchiando. A quelle ultime parole non ressi più e, tenendo miracolosamente un tono pacato, dissi:

    -Ei capo. Ti ricordo che se il villaggio venisse attaccato, sarebbero questi ninja a muovere il culo, come dici tu, per salvare il tuo di culo, visto che altrimenti saresti squarciato come un maiale dal primo ninja nemico. Quindi portaci più rispetto e non trattarci come i tuoi animali domestici.- Probabilmente sarei stato punito, ma mi sentivo soddisfatto. Raggiunsi gli altri e andai a cambiarmi. La sera scese velocemente e le stelle risplendevano in cielo. Arrivò una processione di altri ricconi vestiti elegantemente pronti a partecipare alle festa. Io e i miei due compagni dovevamo stare nel ristorante stando attendi che tutto andasse per il verso giusto. A un certo punto della serata il maiale bipede disse rivolto verso di me:

    -Capelli neri? Dico a te. Portami da bere, veloce.-

    -Mi chiamo Josuke idiota.- pensai mentre mi avvicinavo al maiale bipede con un vassoio con sopra un bicchiere di cristallo pieno di vino.


     
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  12. Law™
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    Al mio arrivo al porto non fu difficile trovare quella disgustosa barca che mi era stata descritta nell’annuncio, come non fu difficile trovare gli altri due genin che erano stati assunti per quell’incarico, si guardavano in giro esattamente come me, passavano in rassegna le navi del porto. Mi avvicinai a entrambi per presentarmi, non che morissi dalla voglia di fare amicizia, ma non volevo risultare maleducato.

    - Suppongo che anche voi siate qui per la missione…Piacere di conoscervi, mi chiamo Hikaru Akasuna

    La prima cosa che notai in entrambi era il coprifronte, erano ninja di Konoha, quindi loro erano a casa a differenza mia. Poco importava, io ero lì per portare a termine una missione ed è quello che avrei fatto.
    Guardai nuovamente verso l’imbarcazione viola, e vidi un omuncolo grassoccio sporgersi facendoci segno di avvicinarci. Iniziavo a pentirmi di aver accettato quell’incarico, lavorare per un grassottello aristocratico, che mi immaginavo già essere un arrogante, privo di spina dorsale, e tutte quelle belle cose che caratterizzano il tipo di gente come lui.
    Salì sull’imbarcazione insieme agli altri genin e quasi mi venne il vomito, era peggio di quanto pensassi. Il ponte era addirittura più orrendo della nave vista da fuori, non immaginavo come potesse essere possibile trascorrere tanto tempo in un posto con colori così stravaganti.


    Benvenuti!

    Sì sapevo come funzionava, ci avrebbe detto cosa fare e noi da bravi schiavetti avremmo ubbidito, perché per lui non eravamo nulla di più. Tentai di mascherare come meglio potevo il disprezzo per tutta quella situazione, nonché per la nave, ovvio.
    L’uomo per cui dovevamo lavorare era proprio come me lo ero immaginato, un tizio grassottello avvolto in una pelliccia, con tanti anelli, e tutta la trafila di roba che gli aristocratici pomposi di solito mettono. La cosa che invece mi sorprese fu una piscina, bella grande a dire il vero, copriva parte del ponte della nave, e forse era l’unica cosa bella sull’imbarcazione.


    Direi che potete andare... Anche se avrei preferito qualcosa di meglio e... Muti! Non voglio proferiate parola in mia presenza.

    Mi morsi le labbra e diedi un cenno di assenso molto forzato, perché anche io avrei preferito un “datore di lavoro” migliore di lui, e sarebbe andato bene anche un orso affamato.

    Gli ospiti stanno per arrivare, mettetevi la divisa bianca nell'ultima stanza in fondo e posizionatevi nel ristorante, mi servite come camerieri. Muovete il culo.

    Lanciai uno sguardo agli altri genin, di sicuro nemmeno loro erano molto entusiasti di essere lì, un po’ di complicità in quella situazione non mi sarebbe dispiaciuti, visto e considerato che eravamo, letteralmente, tutti sulla stessa barca.

    Ei capo. Ti ricordo che se il villaggio venisse attaccato, sarebbero questi ninja a muovere il culo, come dici tu, per salvare il tuo di culo, visto che altrimenti saresti squarciato come un maiale dal primo ninja nemico. Quindi portaci più rispetto e non trattarci come i tuoi animali domestici.

    Come peggiorare una situazione già critica, era meglio abbozzare e ubbidire in quelle condizioni, e sperare che finisse in fretta. Non che non avesse ragione, per carità, ero d’accordo con lui, ma mettersi a discutere per una cosa del genere mi sembrava assolutamente fuori luogo.
    Quindi dovevamo fare i camerieri, che palle. Mi andai subito a cercare una divisa, non volevo dare modo a quell’omone di parlarmi un’altra volta.
    La sera calò in fretta, e gli ospiti iniziarono ad arrivare, ero pronto a quella che sicuramente sarebbe stata una tortura infinita.


    Capelli neri? Dico a te. Portami da bere, veloce.

    Tirai un sospiro di sollievo quando notai che non si stava riferendo a me, anche se sapevo che prima o poi sarebbe toccato a tutti.



     
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  13. Law™
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  14. Kodoku.
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    law non per qualcosa ma sono passati 3 giorni. Io ho un esame tra qualche giorno ed ho difficoltà a scrivere, domenica sera cerco di rispondere. Non mettere fretta, io ho aspettato un mese perchè rispondesse qualcun'altro :)
     
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  15. Law™
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    Sì ok, io non lo sapevo che tu avessi un esame, anche perché questo non è periodo di sessione :si2: Ma io ho tutto il diritto di uppare un thread dopo tre giorni da regolamento. Comunque va bene, bastava dirlo :asd:
     
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14 replies since 13/10/2015, 15:31   211 views
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