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La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.
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La verità vince sempre, e quel giorno ne abbiamo avuto la conferma. Fortuna che riuscì ad usare le parole giuste per raccontare tutto, sarebbe stato un disastro se dopo tutto quello sforzo avessimo perfino fallito la missione senza alcuna ricompensa. I due shinobi inizialmente sembravano tentennare, finché le esplosioni provenienti dal palazzo si interruppero e una grossa ondata d'acqua ne uscì fuori, disperdendosi nella sabbia.
Finalmente hanno spento l'incendio!
Poi accadde la cosa più strana che i miei occhi avevano mai visto. Dal portone principale del palazzo ''ex'' in fiamme fuoriuscì lo shinobi biondo che si era prima precipitato a salvare gli abitanti in pericolo. E una volta che ci veniva incontro potei vederlo per bene: Un viso meccanico, lineato in diverse parti come se potesse scomporsi in un puzzle. Anche le braccia scoperte presentavano le stesse lineature, e in certe parti, anche se raramente, erano visibili dei ''chiodi'' o specie di piercing di metallo. L'uomo mi mise i brividi, ma dopo qualche secondo capì.
Era seguito da diversi fantocci, le famose marionette degli Akasuna. Quel ninja era una marionetta umana.
Ma che...
Ne restai letteralmente a bocca aperta. Non avevo mai visto qualcosa del genere, ne avevo sentito parlare ma sinceramente pensavo fossero soltanto delle legende. Un corpo immortale al tempo e alla vecchiaia, un solo organo vitale sparso in una delle innumerevoli marionette. Un'avversario terrificante per qualsiasi ninja di ogni elite.
Lo scrutai per diversi minuti tanto che mi isolai dal resto del mondo. Soltanto la signora mi fece tornare alla realtà, mettendomi il sacchettino di ryo per le mani. Ringraziai tutti e dopo aver salutato adeguatamente me ne andai, quel giorno era stato abbastanza significante nella mia vita, ne fui soddisfatto.
- Non pensavo esistessero Shinobi così particolari... --. -
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« Sanità mentale? Non ricordo di aver mai avuto un simile fastidio!. [cit.]»
«Mi gioco anche la mia vita sul filo del rasoio.
Se poi la vita è quella tua, farò anche d' avvoltoio!»- Group
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SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONESul letto v'era una statua di pietra, di colore marrone e ben accoccolata tra le coperte, era evidente che qualcuno avesse fatto qualcosa per ridurre la signora in quello stato, dopotutto cos'altro poteva essere? Oppure la signora poteva avere una particolare passione per le statue di pietra che svolgevano le normali mansioni da essere umano.
Lo so Cagnellone.
Lo so..
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