La Ceppa di Nicchia

Missione Giveaway #2

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    « Sanità mentale? Non ricordo di aver mai avuto un simile fastidio!. [cit.]»
    «Mi gioco anche la mia vita sul filo del rasoio.
    Se poi la vita è quella tua, farò anche d' avvoltoio!»

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    Vi sono diversi problemi a casa mia, delle galline iniziano a sparire, non trovo più il telecomando e spuntano sempre più insetti da qualsiasi muro! In più ho qualche problema con l'acqua che cade dal soffitto ma la mia vicina non risponde, sarà in vacanza quella svergognata! Non voglio finire in una zattera nel mio bellissimo condominio, che qualcuno mi aiuti!

    Vicina Petulante


    L'indirizzo è: Suna - Via della Parlantina Molesta N.41
    Come funziona questa modalità? Semplice.
    Io do un massimo di partecipanti, questa missione ne permette solamente TRE.
    Chi posta meglio si prende l'arma.
    Ogni arma verrà potenziata tramite DUE missioni personali.
    Divertitevi.
    CITAZIONE
    Seme di Euptofilia
    Pianta giallognola di minuscole dimensioni. Più simile ad un semplice seme, rilascia chakra liquido se sollecitato tramite pressione come fosse un nebulizzatore. La pianta possiede un suo sistema circolatorio del chakra che gli permette di resistere all'attacco di diversi predatori, pietrificandoli con l'emissione di una nube di finissimo chakra, questo meccanismo di difesa è presente anche nelle piante appena nate che però non possono riprodurre i medesimi effetti se non in scala nettamente ridotta. La pianta non è mai stata studiata accuratamente a causa della sua rarità.
    Dimensioni: Minuscolo
    Effetti:
    - È possibile riprodurre gli effetti del Rafforzamento su qualsiasi corpo
     
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    C'è un ragazzo dai lunghi dread bianchi che avanza nello sterrato senza sapere esattamente dove andare, si guarda intorno insicuro che quella in cui si sta recando sia la baracca giusta. Ha già provato in un paio di posti, sbagliando di brutto ma ricevendo indicazioni abbastanza precise per poter dire che quella è finalmente la fattoria dei Rengu. Ed infatti lo è, al doppio colpo alla porta di legno risponde il padrone di casa in persona, Jakob Rengu, anche detto Jack.

    E tu chi sei?

    Il non troppo vecchio padre di famiglia non è abituato alle visite inattese, solitamente si presenta da quelle parti solo chi è in affari con la fattoria, tutta gente che rimane in quel posto di folli solo il tempo necessario per concludere le trattative di routine. Questo invece è uno mai visto, non è li per il latte però, e nemmeno per formaggi.

    Fattoria dei Rengu? .... Era ora... bene! Mi chiamo Panoki, sono un cacciatore di Ishivar e sto cercando Bontemaru...

    Oh, il mio figliolo!! Te lo chiamo subito! BOOOOOOOON!!! TI CERCANO!

    L'urlo è terribile, rimbomba nella casa e nelle orecchie del povero ospite, assordandolo e lasciandogli un fastidioso fischio che fa tremare a lungo i suoi timpani... è qui da solo due minuti ed ha già capito molto sulle avvertenze che ha ricevuto per quest'incarico. C'è un momento di stallo, poi sembrerebbe sentirsi il rumore di una mandria di buoi che si avvicina, o anche una valanga, esso aumenta finchè non fa capolino il nostro eroe in persona. In un gesto atletico strabiliante per le sue dimensioni sta facendo gli scalini a tutta birra, qualcuno lo salta agilmente, ma poi verso la fine inciampa clamorosamente, ruzzolando di faccia sugli ultimi gradini e finendo per farli col mento.

    *SDENG!* *ding-ding-ding-ding* … ohiohi … EccoBi! Ci sono, chi Bi cerca?

    Ha una mascella tripla ma riesce comunque a sopportare il dolore e far finta che niente sia successo, chiedendo chi sia l'ospite nonostante ce l'abbia davanti, continuando ad ignorarlo e a rivolgendosi al padre facendo finta di non averlo visto. È nettamente in difficoltà prima ancra di rendersi conto della stronzata che sta mettendo in scena. Per fortuna ci pensa il babbo, che come al solito si comporta come se suo figlio fosse completamente normale.

    Ragazzo, c'è questo giovane che chiede di te!

    Già... Bontemaru suppongo... mi chiamo Panoki, sono un cacciatore e sono qui per consegnarti questo incarico... mi hanno detto che ti sei comportato bene nella faccenda del Dolaclacs, Lokni ha speso belle parole e gli anziani sono compiaciuti di ciò, tanto da affidarti questo...

    Scarta un foglio dalla tasca, aprendolo e porgendolo nelle mani di Bontemaru, che ha non poche difficoltà nella lettura, balbetta incespicando fin dalle prime parole, costringendo l'ospite a rivelarne il contenuto a voce. Avendo egli infatti già sbirciato nella faccenda, può riassumere il tutto a Tontobongo.

    Si tratta di un incarico nel paese del vento, a Suna, è una signora che ha bisogno di aiuto per alcune faccende domestiche e sparizioni di bestiame, pane per i tuoi denti insomma... sono lavoretti semplici e banali che spesso ci mandano da queste parti, sapendo delle nostre abilità di tutto fare ed esperienza con gli animali, non proprio roba da ninja. Insomma, siccome anche io sono diretto a Suna per un incarico, partiremo insieme, possibilmente subito.

    Va bene maaa... posso avere prima un po di quel pane? Sai non ho mangiato ancora niente stamattina...

    Ma di cosa sta parlando? Come al solito non ha capito niente, in ogni caso dopo aver raccolto qualche provvista a base di latticini, i due si mettono in marcia per il lungo viaggio. Vanno a piedi, come veri guerrieri, anche se Bontemaru a fatica tiene il passo del suo predecessore, il quale è senza dubbio un tipo molto atletico e fisicamente preparato, avanza senza indugi per ore, senza mostrare alcun segno di cedimento sotto il sole che gli picchia sui rasta e sul resto del corpo, quasi completamente scoperto da vestiti a mostrare la scura carnagione. Bongo segue lievemente più provato, il suo colorito olivastro è ora un peperone al forno, ha la faccia che fa il fumo e gli occhi che gli escono dalle orbite. Arranca trascinando i piedi nella sabbia, respira a fatica, il sudore gli gronda dal mento e dalle sopracciglia, finendo spesso negli occhi ed accecandolo. Ha più di un miraggio, all'orizzonte vede di tutto, e le continue visioni sono l'unica cosa che gli da la forza per non fermarsi, immaginari traguardi che rincorre inutilmente, come un cane che prova a prendersi la coda. Non ha la forza di parlare, così il viaggio prosegue nel silenzio più totale fino al suo epilogo. L'incarico del cacciatore dev'essere qualcosa di serio, egli è immerso nei suoi pensieri e cerca la concentrazione necessaria ad affrontare la prova che lo aspetta. Anche Bongo è immerso nei suoi pensieri...sempre.

    Suna



    Alla fine Suna fa la sua comparsa all'orizzonte, il paese colorato di uno spento giallo d'ocra si presenta nella sua immagine di sempre, un bassorilievo a tinta unita che a fatica si riesce a scorgere in lontananza nella sabbia che la avvolge e di cui è costituita la città stessa. I due quindi si separano, accordandosi per un ritorno separato a missioni concluse.

    L'indirizzo è... via della parlantina molesta numero 41... buona fortuna!

    Grazie, anche a te!

    Diviso dal suo compagno, Bontemaru inizia la ricerca della sua meta, chiedendo ad alcuni passanti che infatti conoscono il posto in questione. Sono due anziani signori che passeggiano a zonzo con l'alito che sa un po troppo di sakè.

    Ah shi, eheheheh, via della parlantina molesta, da quella parte, sempre dritto, non puoi sbagliare ragazzo!

    Già, non proprio una di quelle frasi che si addicono al nostro simpatico amico, che sta all'errore come l'acqua sta al mare. Si avvia quindi, più o meno nella direzione giusta...
    CITAZIONE


    Edited by Cagnellone - 26/10/2015, 18:54
     
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  3. Dr. Natsu
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    Era una giornata come un' altra ormai, da quando divenne Genin, Bakin si era svegliato presto per iniziare i suoi allenamenti mentre il villaggio era ancora dormiente,.
    I suoi allenamenti erano di due tipi: il primo era l' allenamento del corpo, per non farsi mai trovare impreparato fisicamente per una lotta vecchio stile pugno contro pugno; il secondo era l' allenamento del chakra, diciamola tutta, se non si allenava nel riprodurre le tecniche che conosceva, per perfezionarne esecuzione ed effetto, non sarebbe mai potuto diventare un ninja migliore.

    Forza! Iniziamo con una corsetta sino al monte qui vicino!

    e così la prima fase del primo allenamento ebbe inizio, con la corsa mattutina, perfetta per sciogliere i muscoli intorpiditi dal sonno e per rendere più movibili le ossa del corpo.
    Dopo una decina di minuti di corsa finalmente arrivò al monte, dove passò alla seconda fase dell' allenamento, cioè la velocità di movimento e nel colpire il bersaglio; iniziò a correre qua e la velocemente, saltando ogni tanto e dando colpi con pugni e calci verso il vuoto.
    L' allenamento fisico continuò per un' oretta, fino a quando, sudato e con i muscoli intorpiditi non si fermò...

    " Wow, non è così facile tenersi in forma fisica! Se continuo con questo allenamento mi renderò più forte e resistente! "

    Col sudore che colava lento dai capelli, il fiato pesante ed affanato ed i muscoli stanchi, Bakin non si diede per vinto, come i bravi ninja, e continuò passando a l' allenamento del chakra.
    Bakin utilizzò tutte le tecniche che conosceva almeno un centinaio di volte, l' allenamento durò un paio d' ore, fino a quando stremato e con una minuscola goccia di chakra, finì la giornata di allenamento, e se ne tornò a casa, buttandosi nel letto e dandosi per morto.

    DUE ORE DOPO



    Bakin svegliati!

    lentamente e soffrendo, Bakin aprì gli occhi e rispose:

    Che c'è mamma?

    Vai immediatamente in piazza!

    Perchè?

    E' il giorno di affissione delle missioni, corri a vedere in bacheca!

    il giovane ninja salto già dal letto, con gli occhi spalancati e, senza neanche dire una parola alla madre, si vestì e scappò via verso la piazza.
    Tornato pienamente in forze, sia fisiche che di chakra, osservò concentrato le missione affissate nella bacheca, ma erano tutte di livello troppo alto per lui, fino a quando:

    Eccone una ideale come prima missione!

    CITAZIONE
    Vi sono diversi problemi a casa mia, delle galline iniziano a sparire, non trovo più il telecomando e spuntano sempre più insetti da qualsiasi muro! In più ho qualche problema con l'acqua che cade dal soffitto ma la mia vicina non risponde, sarà in vacanza quella svergognata! Non voglio finire in una zattera nel mio bellissimo condominio, che qualcuno mi aiuti!

    Vicina Petulante


    Una volta letta, Bakin non ci pensò due volte e corse immediatamente dal Tsuchikage per farsi assegnare la missione; dopo un paio d' ore passate ad aspettare che lo facessero passare, ed aver finalmente parlato con lui, gli venne assegnato un Jonin per scorta.

    Salve, mi chiamo Kouko Jinta, ti farò da scorta per la missione!

    Salve, piacere Bakin Tokuto! Forza andiamo!

    e così inizò il loro lungo viaggio, che per giunta era il primo fatto da Bakin in tutta la sua vita.. passarono dai monti ed i fiumi del paese della terra, ai prati ed il paesaggio sereno caratteristici del paese dell' erba, per poi attraversare anche i territori acquosi del paese della pioggia, dove un giorno si ed uno no pioveva, ed infine eccoli arrivare, dopo alcuni giorni di viaggio, nel paese del vento e per essere precisi a Suna, il villaggio della sabbia, difatti quasi l' intero paese del vento, da quel che ne sapeva Bakin, era una immensa distesa di sabbia.
    Una volta arrivati Bakin congedò la scorta dicendole che si sarebbero rivisti all' entrata del villaggio una volta compiuta la missione.
    E così il giovane si mise a chiedere indicazioni sulla via a tutti coloro se si sono fermati per ascoltarlo e rispondergli, finchè:

    Giovanotto, la via che stai cercando si trova sempre dritto, a qualche decina di metri dopo il mercato.

    La ringrazio infinitemente signora!

    e così Bakin iniziò a correre verso quello che sarebbe stato l' iniziò della sua nuova vita come shinobi.


    LINK SCHEDA

    Spero non ci siano problemi, quando ho richiesto l' aggiornamento della scheda ho dimenticato di richiedere l' aggiunta dell' abilità Concentrazione del Chakra, aspetto che me la aggiungono, però la posso utilizzare in questa missione? dato che la posseggo in automatico, una volta diventato Genin...
     
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  4. Haruy
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    Quel giorno avevo deciso di dare una bella pulita a casa, ogni tanto devo pur farlo, nonostante non sia affatto facile pulire un'abitazione di quelle dimensioni tutta sola. Ad ogni modo mi rimboccai le maniche, mi legai un fazzoletto intorno alla testa per tenere indietro i capelli ed armata di scopa e strofinacci iniziai le pulizie.

    Di solito mi limitavo a pulire le zone in cui passavo la maggior parte delle mie giornate... e cioè: cucina, salotto e camera mia. Ma oggi mi avrebbe aspettato un numero molto più alto di stanze, senza contare che non ci entravo da mesi, quindi mi avrebbero richiesto molto più tempo.

    Per evitare di deprimermi decisi di accendere lo stereo, alzando il volume quasi al massimo, la musica mi avrebbe aiutata a non pensare troppo al significato di tutto ciò che avrei rivisto. Feci un respiro profondo e mi recai al piano di sopra, volevo cominciare dalle stanze più "difficili" della casa: quella dei miei genitori e quelle dei miei due fratelli.

    C'era veramente un sacco di polvere ed erano piuttosto in disordine, ma alla fatica delle pulizie si aggiungeva anche il rivedere tutti quegli oggetti e quei vestiti che risvegliavano in me ricordi dolorosi. Per un attimo fui tentata di chiuderli tutti in una scatola e gettarli da qualche parte, così da non averli più tra i piedi, ma a quanto pare non ero ancora pronta per fare una cosa del genere, quindi mi limitai a riordinare tutto e riporre i vestiti ben piegati negli armadi.

    Finii di pulire tutto il piano superiore in un paio d'ore e si stava avvicinando l'ora di pranzo. Scesi le scale tracinando i piedi con un umore tra il depressivo e lo stanco, ma fortunatamente la mia idea di accendere lo stereo si rivelò davvero geniale!

    Proprio in quel momento iniziò una delle mie canzoni preferite e che, probabilmente per la sua stupidità, riusciva sempre a farmi tornare il buon umore


    Iniziai a ballare ed a canticchiare saltellando verso la cucina - "Non c'è niente di meglio che preparare il pranzo con una canzone simile!" - aprii il frigo continuando a muovermi a ritmo di musica e prendendo gli ingredienti necessari: insalata, pomodori, il pollo avanzato dalla cena del giorno prima ed un panino. Non avevo intenzione di mettermi a preparare qualcosa di complicato, avevo ancora molto da pulire e non volevo stancarmi ulteriormente, senza contare che sarei di sicuro riuscita a ricavare qualcosa di gustoso da quegli ingredienti.

    Ma come ogni volta mi che lascio trasportare da qualcosa, finii per improvvisare uno spettacolino pressochè ridicolo. Alzai ulteriormente il volume dello stereo, rischiando di distruggere completamente le casse già malandate, presi una sedia e la portai al centro della cucina per poi salirci sopra impugnando coltello e forchetta

    Signori e Signore! Bambini e Bambine! Carnivori ed Erbivori!...Siete pronti ad assistere ad uno degli spettacoli più attesi di tutti i secoli?

    mi feci il coro - Siiiiiii!

    Siete pronti a vedere la nostra cuoca in azione mentre si prepara a cucinarvi una dei suoi piatti migliori?!

    Siiiiiii!

    Bene allora! SI DIA INIZIO ALLO SPETTACOLO! - stavo urlando, si, lo stavo facendo davvero... e probabilmente con la musica a quel volume stavo urlando ancora di più del solito. Penso che i miei vicini prima o poi manderanno una lettera al Kage per farmi bandire definitivamente dal villaggio, ma in quel momento non mi importava minimamente, mi stavo divertendo da morire!

    Cominciai a tagliare a metà il panino muovendo il coltello a ritmo di musica mentre continuavo a cantare. Una volta che ne ricavai due parti le lanciai in aria, pensado di riuscire a prenderli al volo e di riuscire a farli atterrare nel piatto, ma naturalmente non ci riuscii e caderono sul tavolo, per fortuna.
    Ma sapete come si dice in questi casi, no? Lo spettacolo deve continuare! Quindi niente, continuai a tagliare i pomodori, l'insalata e riscaldai il pollo sempre continuando a cantare e ballare, anche se più che cantare era urlare a squarcia gola, ed ogni volta che facevo qualche "azione acrobatica" provvedevo a farmi un coro di - Oooooooh!

    Lo spettacolo era arrivato al suo culmine, non mi restava altro da fare che "assemblare" il mio panino, ma prima di farlo volevo fare un altro discorso al mio pubblico, salendo di nuovo sulla mia sedia-palcoscenico

    Amici...Amiche... il momento è quasi giunto! Stiamo per addentare una delle prelibatezze più famose della migliore cuoca di Kumo... lo so che ormai non riusciuscite più a resistere alla tentazione, che non vedete l'ora di affondare i vostri denti in quella delizia che vi avvolgerà con una fantastica sinfonia di sapori...ma...come in tutti gli spettacoli.... - bussarono con una certa violenza alla porta

    Nabune Muzai!? - sbiancai - "Chi è a quest'ora?! E soprattutto da quanto tempo sta lì?!" - scesi dalla sedia e corsi ad abbassare la musica, deglutii - "Ok Nabu...sarà una vicina che e venuta a lamentarsi per il baccano...no?..no?..." - con questo interrogativo mi recai alla porta ancora vestita da donna delle pulizie

    Y...Yuuki-san? - arrossii, cosa ci faceva a casa mia la tipa del banco delle informazioni dell'accademia?

    Buongiorno Nabune... - era fredda come al solito, posso solo immaginare i suoi pensieri nell'avermi sentita sbraitare per tutto quel tempo

    Ciao...heheh - provai a sistemarmi la maglietta, non avevo idea dello stato in cui mi fossi presentata - Sei qui da molto..? - "Aiuto..."

    ...Abbastanza. - mi lanciò un occhiataccia - Ma sono qui solo per consegnarti questo... - mi porse un biglietto - è da parte di Kozuno.. - nel pronunciare quel nome mi sembrò essere un po' più felice

    Kozu - chi?

    Sospirò - Utagai?

    Aaaah! Ecco.. - feci una risatina imbranata mentre mi appropriavo del pezzettino di carta - Grazie mille!

    A te. Buona giornata Nabune Muzai..

    Buona gioranta anche a lei Yuuki-san! - la salutai con un cenno della mano ed un grosso sorriso - "Mamma mia che freddezza.."

    Entrai in casa e mi misi a sedere sulla sedia in cucina - Chissà cosa vorrà dirmi Utagai...

    CITAZIONE
    Ciao nanerottola,
    Ti scrivo perchè hanno appena aggiunto una nuova missione di livello D sulla bacheca e dato che sono quasi sicuro che tu non stia facendo nulla di che, a parte rimpinzarti di qualcosa di iper-calorico, mi sono preso la briga di accettarla per te! Ahah! Partirai domani alle cinque del mattino, quindi vedi di non fare tardi, dovrai arrivare fino a Suna, ricordo che il viaggio ti era piaciuto particolarmente l'ultima volta... e magari riuscirai anche a rivedere quel tuo amico, non sei contenta?

    Naturalmente io non verrò con te, prendila come una piccola vendetta personale per tutti i viaggi che mi hai fatto in questo periodo, e no non c'è modo per farmi cambiare idea. Ho già "gentilmente ceduto" questo incarico ad una ragazza. Sono certo che ti ci troverai BENISSIMO!

    Buon viaggo Nabbune!

    Utagai

    Mentre leggevo quel bigliettino riuscivo ad immaginare chiaramente la faccia di Utagai mentre lo scriveva - "Sei davvero divertente Utagai..." - presi il panino che mi ero preparata con tanta scena e lo addentai - "Posso solo immaginare la tizia che ha scelto per accompagnarmi in quel viaggio infinito sotto il sole..." - mi portai una mano sotto il mento e diedi un altro morso al panino - "Mha...tanto non ho scelta..." - finii di mangiare e dedicai il resto della giornata a preparare il necessario per il viaggio, assicurandomi di avere una quantità d'acqua sufficiente - "Mi sento male solo a pensare a tutti quei chilometri in mezzo al sole cocente e alla sabbia..."


    --------------------- Il giorno successivo ---------------------



    Avanti Nabune, manca poco...ma sei sicura di essere una Genin?

    Ayumi mi aveva fatto quella domanda dal primo momento in cui ci eravamo incontrate... lei era una ragazza molto atletica ed energica e persino in quella lunghissima "passeggiata" nel deserto aveva la pelle appena inumidita dal sudore. Non potevo dire lo stesso di me, grondavo di sudore, ero quasi una cascata e non avevo neanche la forza di rispondere alle sue frecciatine - "Spero che tu ti stia divertento ad immaginare tutto questo, UTAGAI!" - morivo di caldo, tutta l'acqua che mi ero portata non aveva fatto altro che appesantirmi e rendermi quel viaggio ancora più infernale. Trascinavo i piedi nella sabbia e non avevo neanche la forza di tenere la testa in alto per vedere ciò che avevo davanti, mi limitavo a seguire le impronte della mia guida che era avanti a me di diversi passi.

    All'improvviso urtai con la testa contro la schiena di Ayumi

    Nabune! - alzai lo sguardo, la ragazza stava parlando con le guardie che si trovavano all'ingresso del villaggio ed io avevo quasi rischiato di farla cadere - Ma insomma! Guarda dove vai!

    C..chiedo scusa...! - crollai a terra "Finalmente siamo arrivate!"

    Non ebbi molto tempo prima che la mia guida mi costringesse di nuovo a tirarmi su, consegnandomi un nuovo biglietto

    CITAZIONE
    Via della Parlantina Molesta N.41

    Questo è l'indirizzo, il resto delle informazioni te le avevo già fatte vedere all'inizio, quindi dovrebbe essere tutto. Tornerò a riprenderti non appena avrai finito... Buona fortuna? Penso ne avrai bisogno di parecchia... - cavolo se questa tizia mi stava antipatica! Appena ci eravamo incontrate non aveva fatto altro che parlarmi del "giusto vestirario di una ninja", degli allenamenti, della forma fisica, degli atteggiamenti da assumere. Insomma non le andavo per niente a genio ed è proprio per questo che Utagai aveva deciso di farle fare quel viaggio con me.

    Grazie mille Ayumi - le sorrisi, era comunque più grande di me e dovevo portarle rispetto, presi il foglietto ed entrai nel villaggio - Speriamo che la tizia della missione sia UN MINIMO più simpatica, questi viaggi nel deserto sono già strettanti se in compagnia di qualcuno di simpatico, figuriamoci con una tizia come Ayumi!"

    Sarei riuscita a trovare l'indirizzo dopo una mezz'oretta di via vai, in cui, nonostante chiedessi indicazioni alle persone che incontravo sulla strada, riuscivo comunque a perdermi in continuazione.
     
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    Suna era percorse da lunghe linee pullulanti persone, un immenso formicaio che si districava come la maggiore, delle poche, roccaforti del deserto. I ragazzi si sarebbero incontrati lungo la strada o forse proprio davanti alla casa della signora, ma tutti si sarebbero uniti nel giusto momento. L'appartamento si trovava al secondo piano di un palazzetto rigonfiato come molti edifici Suniani. L'interno del palazzo era piastrellato da ceramica bianca e marmo come pavimentazione, le piastrelle arrivavano ad altezza busto, circa un metro e trenta da terra.
    Un banco in un angolo ospitava un uomo dalla corporatura robusta ed un grosso sigaro che emetteva nuvoloni di fumo grigio. L'uomo era appoggiato alla superficie di legno col gomito, dette una stanca occhiata ai ragazzi e non rispose alle loro domande, indicando pigramente, con l'indice, il piano dove abitava la signora dalla cartina del palazzo affissa a lato, uno di quei normalissimi pezzi di carta che indicavano le uscite d'emergenza più vicine.
    La scala era abbastanza stretta, non avrebbero avuto la possibilità di salire affiancati o scendere troppo in fretta, a meno di procurarsi lividi su tutto il corpo. La porta dell'appartamento era aperta, un fievole sbuffo di vento proveniva dall'uscio socchiuso e faceva vibrare la porta che però, a causa del peso, non si apriva o muoveva minimamente. La prima stanza era una semplice camera di ridotte dimensioni con un appendiabiti a sinistra ed uno specchio sulla parete opposta, oltre v'era un corridoio molto piccolo che si divideva in varie porte, a sinistra v'era la cucina sulla prima porta e la camera da letto sulla seconda. Sulla sinistra v'era il salotto con due divanetti, un telefono che aveva visto tempi migliori ed un tavolo con sei sedie di legno attorno. Infine di fronte all'entrata v'era un'altra camera da letto più piccolina con una sedia a rotelle all'interno. Chiazze d'acqua costellavano la casa, sia sul soffitto che sul pavimento era possibile osservare delle pozzanghere modeste e macchie abbastanza grandi. La finestra aperta era quella della camera da letto, una discreta quantità di sabbia si era posata sul davanzale e le coperte, era normale che il vento di Suna la trasportasse un po' ovunque.
    Sul letto v'era una statua di pietra, di colore marrone e ben accoccolata tra le coperte, era evidente che qualcuno avesse fatto qualcosa per ridurre la signora in quello stato, dopotutto cos'altro poteva essere? Oppure la signora poteva avere una particolare passione per le statue di pietra che svolgevano le normali mansioni da essere umano. Il tavolo in cucina era apparecchiato ma il cibo era totalmente finito e gli insetti stavano banchettando e proliferando su ben altro. Gli stipetti erano ricolmi di larve e altri animaletti particolarmente brutti, come mosche, scolopendre e insetti stecco. L'intonaco delle pareti era rigonfio, vari canaletti forse ripieni di umidità percorrevano le mura della casa e sembrava che stesse anche germogliando una flora propria, visto che un piccolo germoglio di qualche strana pianta rosacea spuntava dal soffitto sopra la statua.

    Se avete dubbi scrivetemi un MP, potete fare qualsiasi cosa e se volete indagare su qualcosa, scrivitemi pure tramite MP, risponderò a tutto ciò che mi è possibile <3
    Prego.
     
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  6. Dr. Natsu
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    Il ragazzo correva sempre più veloce, impaziente di aspettare ancora, non vedeva l' ora di iniziare questa sua PRIMA missione, che con molta probabilità non sarebbe stata svolta solo da lui, aveva come il presentimento che altri si stessero dirigendo in quel posto.

    " Chissà, ho la sensazione che ci sarà da divertirsi! "

    Una volta arrivato alla fine della strada, si ritrovò davanti ad un palazzo gonfio, come molti altri nella zona, doveva essere uno di quei palazzi con più appartamenti, e dopo qualche secondo, poco prima di attraversare l' entrata, si girò come se si sentisse chiamato e vide che erano sopraggiunti sul posto altre due persone: un ragazzo, molto più grande di lui, non solo di età, ma anche di statura, capelli bianchi, un occhio rosso rubino e l' altro bendato, pelle leggermente olivastra tendente al bianco...

    " Nessun coprifronte, anche se ha un aspetto leggermente minaccioso non sembra un mercenario... però quella pelle... sarà un nativo di quel paese di cui ho sentito parlare a casa... come si chiama... Ichivar... no no, Ishivar! "

    ... e poi c' era una ragazzina, di poco più grande di lui, dal viso molto carino, capelli color rame raccolti in due codine, occhi tra verde e grigio, leggermente paffutella...

    " La ragazza invece porta il coprifronte di Kumo, deve essere una genin proveniente da lì... quanto è carinaaaaaaa chissà se ha già un fidanzato??!! Ma che vai a pensare in un momento del genere Bakin?! Prima la missione, dopo ci sarà tempo per flirtare!"

    Bakin si girò totalmente verso di loro e disse:

    Fatemi indovinare, siete venuti anche voi per la missione di Livello D richiesta da una residente di questo palazzo?! Comunque piacere, Bakin Tokuto, Genin di Iwa!

    dopo le varie presentazioni ed un paio di parole in più, i ragazzi iniziarono ad entrare nello stabile... sembrava l' entrata di un qualche albergo a 3 stelle, pavimentazione in ceramica e marmo, con le piastrelle che proseguivano sui muri sino ad un metro e trenta di altezza, ed un ambiguo portiere, seduto dietro ad un banco, poggiato su un gomito e che fumava un sigaro, causante una cappa di fumo schifosa...

    " Che schifo! Bleah! "

    Bakin si ci avvicinò e gli disse:

    Salve noi stiamo cercando la mittente di quest....

    L' uomo, con assoluto disinteresse nel sentire ciò che avevano da dirgli i ragazzi, non fece altro che puntare il dito verso la cartina, appesa al muro, che rappresentava la pianta del palazzo, e stava puntando una camera del secondo piano.

    Beh, la ringrazio....credo...

    " Che bel portiere! Che razza di accoglienza è questa?! "

    Forza ragazzi, andiamo a vedere di cosa si tratta la missione.

    Metre camminavano, Bakin sentì un rumore strano, come di metallo, qualche congegno che si stava muovendo, ma non riusciva a capire cosa facesse quel rumore... una volta arrivati dinnanzi le scale, il lato romantico di Bakin uscì fuori:

    La scala è troppo stretta per passare tutti insieme... prego prima le signorine!

    con un bel sorriso in viso Bakin fece salire per prima la giovane ragazza.
    Una volta arrivati al secondo piano, notarono che la porta era aperta...

    " Strano... che l' abbia aperta la mittente perchè informata dal portiere del nostro arrivo?! "

    una volta arrivati alla porta:

    Toc! Toc!

    Salve signora, siamo gli shinobi per la sua richiesta di aiuto!

    passarono diversi secondi, ma ancora nessuna risposta.
    Preoccupato, Bakin tento di aprire la porta ma il peso non gli permetteva di aprirla bene, così fece un passo indietro e dopo aver detto:

    Datemi una mano ragazzi, è davvero pesante!

    e così finalmente in un modo o nell' altro, riuscirono ad entrare nell' abitazione.
    Inizialmente la casa sembrava una normalissima casa, piccola, ma normale, qualche divanetto e telefono vecchio...

    Possiamo entrare signora? Abbiamo aperto con forza perchè la porta non si apriva!

    Preoccupato per la mancanza di risposte, si addentrò all' interno della casa e man mano andava verso l' interno, notava pazzanghere d' acqua sparse qua e là, come diverse macchie nei muri, rigonfiati come se qualcosa al loro interno fosse scoppiato; passò anche al fianco della cucina, mezzo sguardo e stava per rovesciare, insetti di vario tipo sparsi ovunque e sembrava che stessero moltiplicandosi, doveva esserci qualche nido lì dentro.
    Una volta quasi all' entrata della camera da letto, si vide la finestra aperta e sabbia sparsa ovunque, normale dato che Suna è ricoperta di sabbia ed il vento la trasportasse ovunque.
    Una volta all' interno, la scena fu agghiacciante... una statua di pietra, col colore tendente al marrone, con le sembiante di una donna, coricata sul letto e avvolta sotto le coperte...

    Cosa diamine è successo qui?!

    Bakin notò che proprio sopra la statua,sul tetto, era germogliata una pianta rosacea, ad un primo sguardo aveva un aspetto innocuo, ma il sistema d' allarme di Bakin sembrava essere sempre acceso quando guardava quella pianta.

    Ragazzi, usciamo un attimo da questa stanza!

    non appena furono tutti e tre insieme Bakin gli spiego le sue ipotesi:

    Allora, non so cos a ne pensiate voi, ma io mi sono fatto un paio di idee... allora ci sono due ipotesi, la prima è che qualcuno sia entrato per derubarla ed abbia usato qualche strano e potente jutsu per ridurla in questo stato, per poi scappare dalla finestra aperta... però è poco probabile, poichè se uno shinobi conoscesse un jutsu di questa portata non si metterebbe a derubare le case, quindi rimane solo la mia seconda ipotesi...

    si prese due secondi per un bel respiro e poi continuò...

    ... altrimenti, non avete fatto caso che, casualmente, sopra la statua, nel tetto, sia germogliata una pianta rosacea con la punta del bocciolo rivolta alla statua?! lo stato della signora secondo me è stato causato da quella pianta, non so come sia possibile, non ho mai sentito parlare di piante che causano questo alle persone, quindi per confermare o meno questa ipotesi vorrei chiedere il vostro aiuto, ci dividiamo nella casa in cerca di indizi, che ne pensate? Vediamo se troviamo qualche indizio che ci aiuti a capire quello che è successo qui e se ci sono altre di queste piante, evitiamo di avvicinarci ad esse, non sappiamo cosa può succedere, una volta finita l' ispezione ci vediamo di nuovo qui e dopo aver esaminato la situazione vedremo come proseguire.


    Bakin ascoltò ciò che i ragazzi avevano da dire, i loro pensieri ed il resto e poi tutti e tre avrebbero iniziato a darsi da fare per sbrogliare quel mistero, in qualche modo.


    Bakin Tokuto
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    37...39...41, eccolo! La matematica non è un opinione, così persino il nostro caro amico Tontol riesce a trovare la tondeggiante palazzina dell'indirizzo indicatogli dai due vecchi ubriaconi, scorrendo tra i numeri civici incisi nella pietra delle abitazioni di quella zona apparentemente residenziale. È un edificio come tanti da quelle parti, gonfio e rotondo cosicché il vento e la sabbia che soffiano incessantemente da quelle parti non posso scalfirne gli angoli e le forme, colorato dell'immancabile giallo ocra, le cui sfumature dipingono per la quasi totalità il villaggio per l'appunto detto “della sabbia”. All'ingresso ci sono due giovani ragazzi, anch'essi intenti a controllare che quello sia il posto giusto, giunti all'appuntamento con tempismo perfetto per iniziare insieme la missione. Si tratta di due ninja di sesso opposto provenienti anch'essi da terre straniere, una graziosa ragazzina di Kumo ed un giovincello di Iwa dall'aspetto curioso ed insolito, con dei buffi capelli e dei ridicoli occhiali. Il tizio suscita subito l'interesse di Bon, da sempre attratto da questi strani soggetti.

    Wow, che super capelli! Come fai a farli così? …. io sono Bontemaru, ma potete chiamarvi Bon, piacere mio... anche voi qui per la missione, eh? Ehehe...

    I tre perciò si inoltrano nell'abitazione, al cui ingresso si trova una specie di ibrido tra ippopotamo e uomo, un ciccione talmente grasso e immobile incastrato in una sedia da cui probabilmente non uscirà e dentro cui probabilmente vive ed ingrassa ormai da anni. La povera cadrega ha vissuto di certo giorni migliori, è tutta spiegazzata verso l'esterno, cigola al suo minimo movimento e buona parte di chiodi e viti sono allentati. Il grosso omone se ne sta piegato sulla sua srivanie che assorbe buona parte del suo peso, ha un gomito poggiato sul legno, mentre con l'altra mano tiene un grosso sigaro con cui emette grosse nuvole di fumo grigiastro dalle forme coinvolgenti che salgono verso l'alto. Il ragazzo di Iwa, che sembrerebbe aver preso il comando delle operazioni, domanda gentilmente informazioni a quello che sembrerebbe essere il portiere. Quest'ultimo nemmeno lo degna di uno sguardo, porta il sigaro alla bocca, ne aspira una grossa vampata, poi indica pigramente col dito un punto sulla mappa del palazzo, senza aprir bocca. Dev'essersi mangiato anche la lingua. Ci vogliono diversi secondi prima che l'ammasso di grasso che una volta era un braccio riesca ad innalzarsi per dirigere i nostri amici, ma alla fine la strada è abbastanza chiara ed il gruppo può procedere prima di venir divorato dall'omone. L'appartamento è al secondo piano, raggiungibile mediante una piccola scaletta larga appena perchè una sola persona possa salirvi o scendervi. I tre salgono in fila indiana per poi raggiungere all'uscio della dimora della signora della lettera che tutti avevano ricevuto, la porta è aperta ma nonostante ciò il capitano dai bei capelli non riesce ad aprirla, chiedendo aiuto per un compito non proprio impossibile. Bon perciò si avvicina e per una volta fa lui la figura del genio, riservando quella del coglione a qualcun altro. È un evento. Basta infatti dare una piccola spintarella alla porta n legno e questa si apre, rivelando l'interno della casa. I tre richiamano a gran voce la presenza di qualcuno, non ricevendo però alcuna risposta.

    Ehilaaaaa!!! C'è nessuuuunooo!? YU UUUUUH!!

    Niente, la casa sembrerebbe vuota, così il gruppo vi si addentra per esplorarla. Dopo un breve giro i tre giungono nella stanza da letto della signora, trovandola coricata nel suo letto. Vi si avvicinano, scoprendo che però la povera vecchia è completamente pietrificata. Il ragazzo di Iwa propone delle ipotesi, un monologo piuttosto esplicativo e intelligente, ma anche Bontemaru ha da dire la sua.

    *Toc* ToC* Ehehehe, suona come un bongo!
     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    Erano passati tre giorni dall'ultima visita a Suna col mio team, ed era stata straziante. A parte il combattimento con quel ragazzone con la protesi d'acciaio. Avevo vinto, ma avevo faticato parecchio. Se non fosse stato per il caldo afoso e la sabbia bollente magari si sarebbe salvato anche il resto della giornata.
    Intanto mi ritrovavo a correre in tondo per il villaggio, erano le 15:00 e stavo facendo la mia solita corsetta di resistenza. Ero quasi giunto al termine, mi allenavo dalle otto di mattina tra pesi, ginnastica e corsa. Non potevo definirmi del tutto stanco, la seguente doccia fredda mi avrebbe ridato le energie per continuare al meglio la giornata. Avevo l'intenzione di fare un allenamento con i miei compagni, o magari andare a chiamare il ragazzo con cui completai la precedente missione, quella del pollaio impazzito. Anch'esso era di Kiri, ma nonostante ciò continuavo a non vederlo in giro e io potevo dire di essere ventiquattro ore su ventiquattro in mezzo alla strada, per un motivo o per un'altro. Visitavo anche il dojo la mattina per fare pesi e le spiagge il pomeriggio per la ginnastica, ma nulla. Atshushi sembrava un fantasma.
    Ad ogni modo nella strada per il ritorno passai per la bacheca della magione, una missiva mi colpì subito gli occhi. Si trattava di una D a Suna, direttamente dentro il villaggio della sabbia. Un altro mistero, diversamente da quello nel pollaio però, si trattava di un'abitazione umana.

    - È di stamattina, sarei troppo in ritardo! -

    Mi misi le mani nei capelli, mi ero quasi appassionato a risolvere enigmi e misteri ma a quell'orario non potevo più arrivarci in tempo.

    - Vuoi un passaggio ragazzino? -

    Mi girai di scatto, un grosso uomo calvo con una giara attaccata alle spalle mi stava osservando. Portava il coprifronte di Suna, probabilmente stava per tornare a casa.

    - Ma come faremo ad arrivare in tempo? -

    - Mpf, con questa! -

    Il tappo della giara saltò via, permettendo alla sabbia nel suo interno di fuoriuscire. Essa sembrò compattarsi tutta in un punto, andando a formare una specie di nuvoletta sabbiosa su cui il Jonin saltò sopra.

    - Allora vieni o no? -

    - Wow.. andiamo! -

    Non ci pensai due volte e saltai su. Con la mia spada e il borsello contenente gli shuriken avevo tutto l'arsenale a disposizione. Purtroppo non potevo permettermi oltre per il momento e dovevo limitarmi a quelle armi.

    La nuvoletta di sabbia viaggiava ad una velocità supersonica, non potei negare che in canottiera stavo morendo praticamente di freddo. Almeno finché non entrammo nel paese del vento. Una volta arrivati nel deserto, quel vento che impattava sui nostri corpi a duecento chilometri orari sembrava una benedizione. Era una vera e propria fortuna non dover camminare in quel fastidioso e sabbioso deserto ardente. Arrivammo nel villaggio in brevissimo tempo e una volta dentro mi accompagnò perfino in via della parlantina molesta n.41. Fu un vero e proprio angelo disceso dal cielo, di una cortesia e gentilezza unica. Lo ringraziai egregiamente e poi scattai verso il portiere del palazzo.
    Arrivai come un razzo davanti il bancone del grassone, ma quest'ultimo non mi fece neppure aprir bocca che m'indicò il piano sulla cartina alle proprie spalle. Perciò mi premurai di salire le scale velocemente, anche se velocemente era un parolone visto lo spazio ristretto e la maggior parte dei gradini spaccati.
    La porta era aperta e io non esitai ad entrare. Un cattivo odore mi inondò le narici non appena varcai la soglia della porta, ma fui distratto maggiormente dalle voci che si sentivano da una stanza in fondo al corridoio. Non guardai nient'altro ma proseguì verso quella camera che sembrava la stanza da letto.

    - Salve a tutti, scusate il ritardo! -

    Mi scusai mentre mi grattavo la nuca con la mano destra e chiudevo gli occhi, ma quando li riaprì vidi due ragazzi, uno mai visto prima col coprifronte di Iwa e l'altro.. Era il ragazzo con cui tre giorni prima combattei nel deserto.

    - TU!?! -

    Fui sorpreso dalla sua presenza, per non parlare della signora pietrificata sul letto.

    - Ma che.. -
     
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    « Sanità mentale? Non ricordo di aver mai avuto un simile fastidio!. [cit.]»
    «Mi gioco anche la mia vita sul filo del rasoio.
    Se poi la vita è quella tua, farò anche d' avvoltoio!»

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    Ho appena finito di leggere i vostri post, e mi sono accorto che non avete fatto nulla :please:
    Vi avevo detto di indagare, ipotizzare ecc..., senza nulla togliere a Cagnellone che ha ruolato esattamente quello che avrebbe fatto il suo pg, se non fate qualcosa, non posso causare una reazione. Questa missione non è una gita turistica, odio quegli eventi dove devo portare gli utenti con la manina in giro. Qui siete voi a fare le cose e subirne le conseguenze.
    Un altro giro di post, prego.
     
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  10. Dr. Natsu
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    Bakin usò il suo grande intelletto per escogitare in breve tempo alcune ipotesi riguardo ciò che potesse essere successo in quella casa, era anche riuscito ad escogitare un piano d' azione ben dettagliato e lo riuscì ad esporre nel modo più semplice e comprensibile ai due ragazzi in sua compagnia... purtroppo le reazioni dei due non solo non furono quelle che si aspettava, addirittura erano deludenti: la ragazza rimase ferma a fissarlo in silenzio, come se un fantasma fosse apparso dinnanzi a lei per dirle che l' avrebbe portata con se all' inferno, l' altro invece fu una vera rivelazione, il viso aggressivo e audace era solo una facciata per nascondere il cranio, completamente vuoto dove c' era un eco infinito di voci che lui ascoltava, ma non poteva analizzare per poter dare una risposta intelligente...

    *Toc* ToC* Ehehehe, suona come un bongo!

    " Ma fa seriamente o sta scherzando?! .... temo faccia sul serio... iniziamo bene! "

    Ad un tratto la ragazza controllò l' orologio ed iniziò a comportarsi in modo strano, agitata, col sudore che le colava dai capelli; dopo qualche secondo fece un inchino in segno di scuse e saluto e se ne scappò via senza dare una motivazione, non tornò più insieme a loro quel giorno.

    " Ma con che elementi sono finito?! Almeno uno NORMALE lo incontrerò oggi?! non penso di chiedere molto, uno NORMALE! "

    Dopo qualche attimo usato per riprendersi dalla fuga della ragazza, le preghiere di Bakin furono per così dire esaudite, era giunto un nuovo partecipante a quello strano caso di pietrificazione di persona...

    - Salve a tutti, scusate il ritardo! -

    Un ragazzo dall' aspetto palerstrato, non molto, coi capelli argentati, si era aggiunto al gruppo, e non solo, in base al modo in cui guardava lo scienziato al mio fianco sembrava che lo conoscesse...

    - TU!?! -

    Era proprio come pensava Bakin, inoltre notò che la serenità del ragazzo era segno che non avesse ancora visto la statua dietro di loro nella stanza da letto... pochi attimi dopo aver idealizzato l' ovvio, il ragazzo si accorse della statua:

    - Ma che.. -

    A quel punto, Bakin, onde evitare di perdere altro tempo, tempo prezioso per poter salvare quella donna crudelmente trasformata in statua, fece un breve riassunto al giovane:

    Ciao, piacere Bakin Tokuto, ti spiego: per farla breve, quando siamo arrivati abbiamo trovato la casa nelle condizioni in cui la vedi tu ora e la statua della donna già distesa nel letto, non sappiamo cosa sia realmente successo, però ho ipotizzato che la causa sia quel fiore cresciuto sul tetto della camera da letto, proprio sopra la statua, quindi ho consigliato d' indagare su la cosa...


    prese un pò di fiato e poi continuò:

    Cerchiamo per casa qualche indizio che ci aiuti a far luce sulla faccenda! Anzi, visto che tu conosci già questo ragazzo, vedi se riesci a comunicare con lui, perchè a me ha dato solo risposte strane, io nel frattempo inizio.

    a quel punto Bakin iniziò ad indagare per conto suo, però voleva togliersi un dubbio, così per prima cosa andò in cucina e, facendosi strada tra lo schifo di fauna del regno degli insetti che sembrava aver preso residenza in quella stanza, prese un coltello, col quale tornò nel corridoio davanti l' entrata della camera da letto e dopo aver preso per bene la mira, tentò di colpire il gambo del fiore col coltello nel tentativo di tagliarlo.
    Se ci fosse riuscito, sarebbe rimasto ad osservare se fosse successo qualcosa per qualche secondo, dopo di che sarebbe andato nella camera da letto più piccola, quella con la sedia a rotelle, dove avrebbe iniziato ,con accuratezza e rimanendo in sicurezza, ad esaminare la stanza, la sedia a rotelle, eventuali armadi e cassetti. chissà se avrebbe scoperto qualcosa.


    Spero che così vada bene ^^
     
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    Il gruppo non sembra aver preso bene l’umorismo di Bon, tutti sembrano piuttosto preoccupati per la povera vecchietta imbalsamata, nonostante siano evidentemente li solo per soldi o per fama. Si danno un gran da fare per risolvere la situazione, si prodigano in ragionamenti e indagano sulla faccenda come fosse interesse proprio, nello spirito ninja di chi vuole risolvere la questione ben sapendo che ciò gioverebbe alle proprie carriere e al proprio portafogli, visto che probabilmente proprio la vecchia impietrita dovrà pagare la missione a tempo debito. Diversa situazione è quella di Bon, lui è li quasi per caso, e nonostante il suo corpo sia già sulla scena, la sua mente deve ancora realizzare a pieno quel che è successo, per il momento si sta muovendo per inerzia, seguendo il succedersi degli eventi senza capirci niente. In fondo anche lui è li per dare una mano e fare bella figura, ci mancherebbe, ma preferisce prenderla con calma, consapevole che il suo cervello ha bisogno di molto più tempo per ragionare e trarre conclusioni. Così per il momento si limita a dar ragione al suo compagno, fingendo di aver capito il suo ragionamento nonostante si sia perso dopo le prime dieci parole, annoiato dal discorso fin troppo filante del pur brillante ragazzo di Iwa, che tra l’altro sembrerebbe averci visto giusto sull’accaduto.

    Allora, non so cosa ne pensiate voi, ma io mi sono fatto un paio di idee... allora ci sono due ipotesi, la prima è che qualcuno sia entrato per derubarla ed abbia usato qualche strano e potente jutsu per ridurla in questo stato, per poi scappare dalla finestra aperta... però è poco probabile, poichè se uno shinobi conoscesse un jutsu di questa portata non si metterebbe a derubare le case, quindi rimane solo la mia seconda ipotesi... altrimenti, non avete fatto caso che, casualmente, sopra la statua, nel tetto, sia germogliata una pianta rosacea con la punta del bocciolo rivolta alla statua?! lo stato della signora secondo me è stato causato da quella pianta, non so come sia possibile, non ho mai sentito parlare di piante che causano questo alle persone, quindi per confermare o meno questa ipotesi vorrei chiedere il vostro aiuto, ci dividiamo nella casa in cerca di indizi, che ne pensate?

    Un attimo di silenzio, poi Bongo si accorge che il discorso è finito, toglie le dita dal naso e torna sul pianeta terra, accennando un si convinto con la testa, accompagnato dall’indice della mano destra per indicare la soluzione da lui ritenuta vincente, sebbene non ne abbia ascoltata nemmeno la metà.

    Sono d’accordo! Hai perfettamente ragione!

    Il ragazzo non sembra convintissimo della sanità mentale di coloro che ha davanti, e sebbene Bongo non sia una sorpresa, anche la ragazza non sembra essere del tutto a posto. È sudata come dopo una maratona, visibilmente nervosa, scalpita finché non resiste ed annuncia il suo ritiro, scappando via dalla scena, probabilmente per un impegno o un urgenza su cui non è importante indagare. Non tornerà mai più.

    Forse doveva far la cacca…

    Ipotesi non certo da scartare, bravo Bon, o in questo caso Bond, ottima intuizione, si vede che hai messo in funzione il cervello, d’ora in poi sarà certamente una sorpresa dietro l’altra. Così i due rimasti si mettono d’accordo per iniziare a cercare un qualsiasi indizio, con delle semplici indicazioni.

    Vediamo se troviamo qualche indizio che ci aiuti a capire quello che è successo qui e se ci sono altre di queste piante, evitiamo di avvicinarci ad esse, non sappiamo cosa può succedere, una volta finita l' ispezione ci vediamo di nuovo qui e dopo aver esaminato la situazione vedremo come proseguire.

    Ricevuto!

    Le ricerche stanno perciò per iniziare, non fosse che, con notevole ritardo, fa la sua comparsa un nuovo ninja, un ragazzo con cui tra l’altro Bontemaru ha combattuto tempo fa, finendo per giunta ricoverato alle tende della cura di Ishivar. Sarà stato però forse il caldo, o forse lo scontro durissimo, fatto sta che Bontemaru ha parzialmente rimosso gran parte degli avvenimenti di quel giorno, tanto che una volta risvegliatosi dopo le cure non ricordava nulla dell’accaduto. Per questo confonde inizialmente il ragazzo di Kiri con qualcun altro.

    TU!?!

    IOOO?! … ci siamo già visti, aspetta… il nipote di zia Penny? … … …no! Il figlio del macellaio! … … aspetta .. … ma... ma tu sei quel tipo nel deserto!! Ehi, che gran scontro quella volta, dicono che mi hanno ricoverato tre giorni!! Eheheheh! Bello averti come socio stavolta, se vuoi quando abbiamo finito con la vecchia possiamo fare ancora a botte!!

    Non è il momento però di pensare a questo, infatti il ragazzo di Iwa si preoccupa di far finire quell’inutile discussione il più presto possibile, in modo da iniziare finalmente a cercare la soluzione al caso di nonna pietra. Perciò informa il nuovo arrivato degli eventi, riassumendo la faccenda in una lunga serie di parole da cui Bontemaru si discosta immediatamente, allontanandosi in cerca di qualcosa da mangiare.

    Ho una fame! Lo sapevo che quella roba non sarebbe mai bastata

    La pancia brontola e la questione principale fa presto a passare in secondo piano. La cucina però è un disastro, il cibo rimasto in tavola dall’ultimo pasto è ormai preda di mosche e parassiti vari, i quali sono nati dal materiale organico in decomposizione ormai da giorni, visto l’avanzamento dei batteri, ormai grossi e grassi da far paura. Bongo scruta il tavolo, sposta le mosche e le bestie ma di buono non c’è rimasto niente. Così si avvicina al frigo, aprendolo in cerca di qualcosa di ancora commestibile. C’è qualche insetto anche all’interno, ormai sono abbastanza grandi da riuscire ad aprire la dispensa ed entrarvi a quanto pare, i pochi fortunati stanno banchettando su quel poco che c’è al fresco, tutta roba comunque ancora commestibile. Bongo estrae un pezzo di formaggio, lo sbrana in un morso e si getta la buccia alle spalle, lasciandola in preda agli insetti che vi si ammucchiano sopra in qualche secondo. Poi si abbassa per cercare meglio, notando la presenza di uno strano oggetto dalla forma fallica ed il colore fluorescente, al cui fianco sta un barattolino con una sostanza viscida al suo interno.

    Marmellata?!

    In effetti profuma di fragola amico, ma quella che stai mettendo in bocca dalle tue mani a grossi mucchi non è affatto confettura. Lasciamo stare, che schifo. Dopo questa macabra scorpacciata, conclusa con un paio di morsi a un pezzo di carne precotta, Bongo è abbastanza soddisfatto, anche se non sazio, e a pancia mezza piena può finalmente mettersi a far qualcosa di costruttivo. Purtroppo il consiglio di non toccare e stare attento è già bello che svanito nel dimenticatoio, ed egli tocca e si avvicina a qualsiasi cosa gli risulti strano. Perciò tasta le grosse venature presenti sui muri, scoprendo esser rigonfie di qualcosa di morbido che le attraversa, sembrerebbe di sentire un flusso, anche se la consistenza non ricorda affatto quella di un liquido. È comunque piacevole, nei punti più spessi sembrerebbe di star tastando dei grossi seni, e quando uno dei due ragazzi fa capolino sulla scena lo trova a tastare una grossa venatura su un muro, con gli occhi chiusi e chissà quali pensieri. Accortosi della presenza di qualcuno Bongo lascia la presa, colto in fragrante e impreparato, anche se i ragazzi sembrano aver capito che con lui non c’è da stupirsi più di tanto.

    AHH!.. ehm, sono… morbidi… già, dev’esserci qualcosa dentro!

    Bravo genio, bella scoperta. La ricerca non sembra comunque aver portato a grandi risultati, Bongo dal canto suo non sa che fare, perciò torna nella stanza da letto, esaminando la signora sporcellona. La smuove un po nel tentativo di farla riprendere, ma quella è li, impietrita. Allora si alza dal sudario, avvicinandosi alla piantina che sta proprio sopra la sua figura, come fosse li a guardarla. È una bella pianta, Bongo ne resta affascinato a tal punto che dopo averla fissata per alcuni secondi allunga un braccio in sua direzione, nel tentativo di staccarne una piccola foglia per poi aimè, mangiarsela, ingolosito dal colore a suo vedere appetitoso dell’insolito vegetale.
    Akito puoi modificare il tempo in cui è avvenuto il nostro scontro, tre giorni non è possibile sia per il tempo che ci vuole per spostarsi sia per essere curato. Puoi lasciare imprecisato o porre abbastanza più indietro, per me è uguale ;)


    Edited by Cagnellone - 8/10/2015, 22:09
     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    IOOO?! … ci siamo già visti, aspetta… il nipote di zia Penny? … … …no! Il figlio del macellaio! … … aspetta .. … ma... ma tu sei quel tipo nel deserto!! Ehi, che gran scontro quella volta, dicono che mi hanno ricoverato tre giorni!! Eheheheh! Bello averti come socio stavolta, se vuoi quando abbiamo finito con la vecchia possiamo fare ancora a botte!!

    Erano passate due o tre settimane dall'incontro con quel ragazzone e più il tempo passava, più mi convincevo che non ci stava apposto con la testa. Sembrava più che altro un bambinone incosciente del mondo su cui stava sopra.

    - Takeshi, sono Takeshi. La tua proposta è allettante, ma non mi sembra proprio il caso. Qual è il tuo nome invece? -

    Nel frattempo l'altro ragazzo, quello di Iwa, mi fece un breve riassunto sulla situazione. Mi ero già accorto della signora pietrificata sul letto, difficile dire se si trattasse di omicidio o meno.
    La finestra è aperta..
    Mi incuriosì il fatto della finestra e restai per altri minuti dentro la stanza, cercando di ispezionarla per bene mentre gli altri due compagni erano passati altrove. Calciai leggermente la sedia a rotelle a lato della stanza per avere maggior spazio. Le diverse pozzanghere per terra mi bagnarono la suola dei sandali, fortunatamente non erano abbastanza profonde da coprire tutto il piede d'acqua. A giudicare dal rigonfiamento delle pareti potevamo affermare che qualche tubo del condotto dell'acqua fosse scoppiato, causando l'umidità praticamente in tutta la casa. Il tetto gocciolava e l'acqua che cadeva sul pavimento malandato e semi spaccato filtrava nel piano di sotto. L'appartamento era in pessimo stato e ci sarebbero volute settimane per rimetterlo in sesto, ma non era quello il problema. Dovevamo riuscire a capire cosa era successo alla signora che ci abitava. Sicuramente la cosa più strana era il fiore sbocciato sopra il letto della statua, rosaceo e ambiguo. Mi venne quasi d'istinto sfilare uno shuriken dal borsello e tirarglielo contro, senza nessuna apparente intenzione. Nel caso non fosse successo niente sarei passato a cercare nei cassetti, cosa cercavo di preciso non lo sapevo, ma mi bastava qualsiasi cosa che mi riconducesse alla donna.
    Poi passai al salotto, spostai i divani e cercai indizi nelle pareti. Notai che gli intonachi erano gonfi, probabilmente d'acqua. Sperai anche in qualche passaggio segreto, consapevole dell'impossibilità della cosa. Non appena entrai in cucina vidi Bontemaru immerso nei suoi pensieri mentre.. palpeggiava uno dei rigonfiamenti.

    - AHH!.. ehm, sono… morbidi… già, dev’esserci qualcosa dentro! -

    - Acqua.. Penso sia acqua. Ma forse è meglio assicurarcene.. -

    E mentre mi avvicinavo al grosso rigonfiamento su cui si fermò il compagno, contemplavo la situazione della stanza.
    È apparecchiato da chissà quanto tempo, ma cosa è successo quì?..
    Sfilai la wakizashi dal fodero e con un colpo secco tagliai parte del rigonfiamento, e curioso di ciò che ne uscisse fuori sperai non fosse semplice acqua. Successivamente avrei cercato di tagliare tutta la flora e l'edera che stava per formarsi per vedere chiaramente cosa c'era oltre. Le piante non sbucavano dal nulla.
     
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    Io apprezzo il pg di Cagnellone.

    La Wakizashi vibrò un colpo. Silenziosa e precisa, recise uno dei rigonfiamenti dal quale uscì un liquido a fiotti. La lama era impregnata da quello strano liquido trasparente di odore acre, ed il muro si inumidì, scurendosi per tutta la superficie.
    Mentre Bontemaru si apprestava a vestire un abito scuro. Mangiare le foglie di quella pianta non era consigliato in nessuna dieta, specialmente se fatto di fronte ad un bulbo. La mano innocente del giovane si avvicinò pericolosamente alla piantina, solo per essere sfiorata dal coltellaccio lanciato da Bakin, il quale aveva ben pensato di mantenere le distanze da quella pianta sconosciuta e preferì dunque un approccio meno diretto, tagliandola dal gambo.
    Le pareti crollarono, o meglio, l'intonaco si spezzò rivelando delle edere rampicanti lungo tutto il muro, incastrate tra i calcinacci e penetranti nel legno. Lunghe fruste verdi dalle dimensioni paragonabili a quelle di un palo elettrico si ersero e fendettero l'area attorno ai corpi dei ragazzi, le foglie strisciarono sulla loro pelle rendendola rossa in una manciata di secondi. La polvere rendeva difficile vedere i dintorni e riconoscere la natura dell'attacco che cercò di colpire i tre. Una liana strisciò lungo il corpo di Bontemaru, insinuandosi tra le sue gambe per afferrare la statuaria signora. Senza neanche essere notata, la liana solitaria si aggrappò al corpo della tizia, pronta ad utilizzarla come arma da botta, probabilmente le liane avevano qualche strano tipo di muscoli che gli permetteva quei movimenti precisi. La situazione fu immediatamente chiara una volta che lafuliggine si dissipò per lasciar spazio ad una strana nebbiolina arancione. I fiori appesi ad alcune liane, iniziarono a rilasciare quel particolare gas. Almeno una decina di liane, appese alle pareti, ai muri, e dinanzi ai giovani brandente una statua di pietra, danzavano attorno alle loro figure attendendo il minimo movimento o aspettando che morissero da lì a qualche minuto per colpa del gas, che iniziò a tramutare parte della cute in grigia pietra.

    Penso di avervi dato abbastanza :please:
    Le opzioni su che fare sono ovvie, ma le elenco eprché mi devo soffermare su una di queste:
    Potete attaccare la pianta
    Potete salvare la signora
    Potete fuggire
    Se attaccate la pianta dovete stare attenti alla natura dell'attacco, perché nel momento in cui tagliate più di una liana, quella che tiene la statua lascia la presa e non devo certo dirvi quanto può essere pesante una statua di pietra. Non che io vi possa impedire di provare ad afferrarla.Se la salvate avrete un piccolissimo bonus in ryo.
    Fuggire non vi fa perdere la missione, dovrete solo cambiare approccio
    Uccidere direttamente la pianta è la soluzione più facile da attuare.

    A voi.
     
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  14. Dr. Natsu
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    E fu così che i tre ragazzi decisero di iniziare a fare qualcosa, almeno due di loro qualcosa di utile alla missione: Bakin prima di ispezionare qualche stanza andò in cucina alla ricerca di un coltello per fare un esperimento, nel frattempo il ragazzo appena arrivato, che si presentò col nome Takeshi, si recò in salotto alla ricerca di qualche indizio; lì noto alcuni rigonfiamenti nei muri che il genio del gruppo si accinse a toccare...

    - AHH!.. ehm, sono… morbidi… già, dev’esserci qualcosa dentro! -

    però Takeshi, che possedeva lo stesso modo di muoversi di Bakin disse:

    - Acqua.. Penso sia acqua. Ma forse è meglio assicurarcene.. -

    e così fece uno squacio, con l' uso della sua spada, nel rigonfiamento, dal quale uscì una sostanza trasparente dall' odore acre che umidificò l' interà parete; contemporaneamente a ciò il geniaccio, che aveva raggiunto Bakin nella camera da letto, cercò di agguantare il fiore sopra la statua, dall' espressione del viso sembrava per fame, ma fortunatamente Bakin intercettò il suo gesto con un coltello che tagliò il gambo del fiore, questo gesto fece accadere qualcosa che i tre non si sarebbero aspettati.
    L' intonaco delle mura dell' abitazione crollarono all' istante, alzando un polverone che impedì a Bakin di riuscire a vedere qualcosa, anche se sentiva qualcosa muoversi; una volta diradata la polvere rimase una cappa di gas arancione generata da alcuni fiori sbucati da dietro l' intonaco caduto, attaccati ad un edera rampicante lungo tutte le pareti, ma la cosa più scioccante fu vedere una liana dalle grandezze esagerate che teneva stretta a sè, a mezz' aria, la statua della donna.

    OH,NO!

    ma non era finita, Bakin si guardò la pelle e vide che iniziò a diventare rossa e poi lentamente diventava color pietra...

    " Cosa diamine ci sta facendo questo gas?! "

    ormai non si poteva più prendere tempo, la vita della donna era sul filo del rasoio e Bakin, anche se contro i suoi principi, doveva ammettere di essere solo un principiante e di non avere nè la forza nè le tecniche per affrontare al meglio la situazione, a differenza dei due ragazzi con lui, che avevano un aspetto più esperto e forte, così decise di utilizzare il suo cervello per escogitare al volo un piano.

    " Mmmmm, rifletti! Perchè sono scattati ora questi fiori e non quando siamo entrati?! avremo fatto qualcosa che li ha turbati, ma cosa?! CERTO! il fiore che ho reciso un attimo prima, forse l' ho ferito in quel modo! Che sia il loro punto debole?! Non c' è il tempo per riflettere ad altre opzioni! "

    a quel punto Bakin si rivolse ai suoi due compagni:

    Ragazzi, ho ideato un piano! Probabilmente queste piante hanno come punto debole i fiori appesi nei muri, se li distruggiamo dovremmo riuscire a batterli! Io purtroppo non conosco tecniche potenti, quindi vi chiedo assistenza! Mentre cerco di distruggere qualche fiore, uno di voi mi dia una mano con gli altri ed un altro cerchi di salvare la statua! Se ho ragione ad ogni fiore che distruggiamo diventerà sempre più debole!

    E fu così che Bakin iniziò col suo piano, prese 5 metri del suo filo d' acciaio e con esso tentò di utilizzare su di un fiore vicino a lui la tecnica:

    " Ayatsuito no Jutsu! "

    se avesse avuto successo, una volta catturato il fiore avrebbe tentato di tirare il filo nel tentativo di staccare il fiore, dopodichè, sguainando le sue lame, avrebbe corso verso un altro fiore per poi tentare di tagliarlo con un colpo di lama, e poi avrebbe fatto un balzo in aria e avrebbe tentato di dare un altro colpo di lama ad uno dei fiori nel tentativo di staccarlo; una volta tornato a terra si sarebbe messo in posizione d' allerta, in attesa di vedere cosa sarebbe successo.


    SCHEDA

    R: 150 -1 -1 -1= 147
    S: 150 -5= 145
    Azioni:
    - Tecnica della Stretta d' Acciao su di un Fiore (5 metri di filo)
    - Tiro il filo per staccare il fiore catturato
    - Colpo di lama fiore #1
    - Colpo di lama fiore #2
     
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    L'idea di farsi uno spuntino a base di verdura non sembra essere una delle migliori, la pericolosità di quella pianta è chiara a tutti tranne il nostro amico, il quale non sembra aver ancora capito bene come stanno le cose. La sua mano è aperta in presa, il braccio steso verso l'alto, con le gambe dritte in punta di piedi per sporgersi il più possibile verso l'alto e provare ad afferrare una delle foglie rivolte verso il pavimento. C'è quasi arrivato, manca solo l'ultimo sforzo, ma proprio un attimo prima del saltino che lo porterebbe ad afferrare la merenda dei campioni, una lama fende il vuoto che lo separa dallo spuntino, interrompendolo sul più bello e recidendo il fiore che cade quindi sul letto, affianco alla signora di pietra. C'è un attimo di stallo, Bongo si volta in direzione dell'origine del colpo, la c'è Bakin che lo guarda con la faccia della maestra che ha appena beccato il bambino a fare una marachella. Bongo vorrebbe dire qualcosa, giustificarsi con qualche scusa poco credibile, ma la sua menzogna è bloccata sul nascere.

    Volevo solo - !!

    Non fa in tempo a finire la frase che il pavimento della casa inizia a tremare come durante un terremoto, mettendo tutti in un attimo sull'attenti. I muri vibrano pericolosamente, l'intonaco inizia a staccarsi lasciando crepe profonde nel cemento, le piastrelle si staccano una ad una come figurine per frantumarsi rumorosamente al suolo.

    Macchessuccedeee?!

    SVROOONG!!


    Di colpo un intera parete crolla su se stessa, alzando un polverone che fa capire ben poco ai poveri ragazzi, colti sorpresa da un evento del tutto inaspettato. Bon è nel panico, strizza gli occhi per cercare di vedere qualcosa ma la coltre è ancora troppo fitta. Nella nebbia grigiastra si intravedono strane forme allungate muoversi animatamente, poi qualcosa si avventa sul ragazzone, una specie di frusta che il nostro amico schiva per un pelo, abbassandosi per non venir colpito al volto. Ci vuole qualche secondo per capire di cosa si tratta ma poi è chiaro. Sebbene sia strano si tratta liane, verdi prolungamenti verdastri e incazzosi animati di vita propria. Ne arriva un altro, un fendente verticale che si schianta al suolo affianco a Bongo, il quale lo afferra, per tenerlo fermo e capire bene di che si tratta. Basta un attimo, il minimo contatto e la pelle del nostro eroe inizia a farsi fredda, cambia colore e lo costringe a lasciare la presa, visibilmente preoccupato. La guarda, il palmo ha assunto una tonalità scura, molto simile alla pietra ed insensibilmente morta.

    Aiuto... *sigh*

    Il polverone svanisce, i detriti si posano al suolo dando modo finalmente di vedere qualcosa. Incastrata in quel che resta delle mura vi è una grossa pianta rampicante, avvinghiata agli infissi e penetrata in tutto quel che circonda i nostri amici. Il grosso vegetale sembra avere un anima a guidarla, si muove con apparente coscienza e senza dubbio è piuttosto incazzato, con le proprie estensioni a muoversi agitatamente in tutto lo spazio, colpendo tutto quel che gli capita a tiro e mettendo nel giro di poco tutto a soqquadro. Purtroppo non è tutto, e sebbene la miriade di fruste sia già di per se un problema non da poco, il vero pericolo sono i piccoli fiori presenti di tanto in tanto alla base delle liane. Questi infatti, aperti verso l'esterno, spruzzano una strana sostanza gassosa che si diffonde per tutto quel che resta dell'appartamento, una secrezione che a contatto con la pelle produce gli stessi effetti pietrificanti di cui prima, lasciando ai protagonisti della storia ben poco tempo a disposizione per fare qualcosa.

    AARGH!! WAH, tira, che cacchio è? Puà!

    All'inizio la sensazione è quella di quando esci da un bagno al mare e la salsedine ti si asciuga addosso, la pelle tira e sembra avvolta nella plastica, fa il solletico in faccia e da un fastidio bestiale. Ma questo è solo l'inizio di quella che potrebbe diventare una tragedia per i ragazzi, parti di pelle infatti iniziano rapidamente a diventare più scure, sembrano ricoperte di argilla, fango termale, si appesantiscono per poi indurirsi. In un attimo è chiaro a tutti presenti che stanno per fare la fine della povera vecchia, un bel set di statuette da giardino. La situazione è piuttosto agitata, i ragazzi devono evitare le liane che vorticano pericolosamente nella stanza e allo stesso tempo pensare a una soluzione, possibilmente rapida ed efficace. Per fortuna c'è chi, al contrario di Bongo che fatica solo per tenere a bada il vegetale, riesce a tirar fuori un piano abbastanza buono da poter essere messo subito in pratica.

    Ragazzi, ho ideato un piano! Probabilmente queste piante hanno come punto debole i fiori appesi nei muri, se li distruggiamo dovremmo riuscire a batterli! Io purtroppo non conosco tecniche potenti, quindi vi chiedo assistenza! Mentre cerco di distruggere qualche fiore, uno di voi mi dia una mano con gli altri ed un altro cerchi di salvare la statua! Se ho ragione ad ogni fiore che distruggiamo diventerà sempre più debole!

    La notizia risolleva l'animo di Bontemaru, fino ad ora piuttosto preso male dalla faccenda. Ma il suo malessere era dovuto più che altro ad una mancanza di soluzioni, ad un non saper che fare. Ora che Bakin gli ha dato il giusto stimolo egli può finalmente scatenarsi, mettendo finalmente in azione il fattore Bong! Di colpo quindi rinasce, alza la testa, nei suoi occhi brilla un bagliore fino ad ora rimasto nascosto. Si mette in moto, parte all'azione scattando verso il nemico ed estraendo il suo shuriken del vento demoniaco.

    Wa … Ta … Wa-ta! … Op, op, oplà. Prendi questo!

    È il tuo momento ragazzo, uno di quelli in cui si deve pensare poco ed agire tanto. E infatti il nostro Bongo da il meglio di se, taglia un paio di estremità mentre avanza brandendo la lama, salta un colpo basso, schiva un colpo alto, capriola e poi di nuovo in piedi. È in pompa magna, e nel pieno della sua carica scaglia l'arma a tutto braccio verso il bersaglio designato dal ragazzo di Iwa. È un lancio potente che attraversa la stanza recidendo tutto quel che gli si para davanti, per poi conficcarsi in diagonale nel soffitto, proprio dove c'è uno dei fiori. L'azione potrebbe anche avere successo, certo, ma nonostante l'efficacia ci sono ancora innumerevoli nemici da combattere, tanti che nemmeno sembrano esser diminuiti. I corpi recisi continuano a muoversi e nulla sembra risolto. Una liana scivola tra le gambe del nostro ragazzo, striscia fino al letto ed afferra la signora di roccia, alzandola dal suo capezzale come fosse una piuma e brandendola a mo di clava.

    Oh no, la vecchia!

    E qui la svolta, una di quelle azioni che non ti aspetteresti mai da uno come Bontemaru. Allo shuriken lanciato poco fa egli ha infatti legato un filo d'acciaio, difficile da notare e stretto nella sua mano. Nell'altra il bastone, carico di chakra elementare da cui parte prima un fendente verso uno dei fiori più vicino, poi un secondo in direzione del tentacolo che impugna la vecchia, nel tentativo di reciderlo e liberare la poveretta. Normalmente una cosa del genere non avrebbe nulla di speciale da parte sua, un banale errore con la vecchia che cadrebbe frantumandosi al suolo in mille pezzi probabilmente, sarebbe solo l'ennesima minchiata di un minchione. E invece no, in veste di Tarzan egli salta ed afferra il filo più in alto, azionando un effetto pendolo che lo lancia in direzione della statua, facendo leva sul fulcro determinato dallo shuriken conficcato al soffitto. È un sacco di patate appeso a un filo, eppure funziona, la sua velocità aumenta, ce la può fare!

    CITAZIONE
    Scheda

    Azioni:
    - Lancio fuuma shuriken verso un fiore sul soffitto + chakra Fuuton (1 resistenza, 10 stamina)
    - Grande cannone del vuoto su un fiore (10 stamina)
    - Grande cannone del vuoto sulla liana che tiene la vecchia (10 stamina)
    - Azione spettacolare in stile Tarzan per prendere la vecchia al volo (almeno 2 resistenza :please: )

    Resistenza: 250 - 3 = 247 (200)
    Stamina: 150 - 30 = 120 (200)

    Note: //
     
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