Primo Scontro: Amico o Rivale?

X Josuke Okamoto

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  1. "KING"
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    Il sole filtra a fasci dalla persiana illuminandoti a tratti il volto, bello, innocente, dalla pelle liscia e dai tratti perfetti.
    D'un tratto deformi la bellezza del tuo viso con un'espressione molto infastidita.
    Strizzi gli occhi e ti viene una smorfia alle labbra a forma di s ribaltata di 90°.
    Ti giri dall'altra parte senza nessuna voglia di alzarti dal letto, provando alcuni dolori causati dall'allenamento della giornata precedente.
    Ma sai bene che i tuoi "doveri" non ti permettono di stare sugli allori.
    Dormire un minuto di più è escluso!
    Spingi la coperta fino al margine del letto con quattro pedate, ti rigiri dall'altra parte e ti inginocchi.
    Osservi qualche istante la finestra, immaginandoti cosa ci sia oltre la persiana, oltre le mura del quartiere Hyuga, oltre le alte e solide mura di Konoha e perfino oltre i confini dell'Immensa Foresta.
    Ma ritorni subito alla realtà spostando i tuoi occhi bianchi verso la sedia di legno, messa stranamente accanto alla finestra, sulla sinistra.
    Ti alzi in piedi e, sbadigliando, vai in bagno a svegliarti per bene.
    Quando hai fatto, con evidente fretta, ti appresti a consumare la colazione che ti è stata lasciata chissàquando sul tavolino.
    Una poltiglia che manco sto qua a descrivere, ma ti servono energie e, a quanto pare, sta cosa ne da molte.
    Anche tu un po' disgustato, ti si legge in faccia, ti vesti come di consueto per il tuo allenamento quotidiano.
    All'improvviso la porta scorrevole si apre con uno scatto.
    La luce che entra dalla porta riempie subito la stanza.
    Tuttavia anche un'ombra imponente si staglia in mezzo alla luce, ingigantendosi contro la parete.
    Ti volti confuso, pensi di essere in anticipo con i tempi.
    Torumaki si volta a guardarti a sua volta e ti fa un cenno di saluto col capo, ma non ti da il tempo di rispondere che attacca a parlare.

    Oggi andiamo ad allenarci nella foresta, preparati a dovere.

    Il tuo umore schizza alle stelle per la notizia.
    Ogni tanto Torumaki ti porta poco fuori dal villaggio, in una piccola radura nella foresta, ad allenarti "sul campo", come dice lui.
    Ami questi momenti in cui puoi guardare oltre i confini delle mura, ed inoltrarti con l'immaginazione nella foresta e oltre.
    Giornate intere in cui ti ritrovi libero, non fosse per il vecchio Hyuga tuo mentore e guardia.
    Ancora più rapido di prima, infili i pantaloni leggeri neri, un po' elastici e molto comodi.
    Prendi una maglietta senza maniche bianca e arancione, ci saranno venti gradi o poco più fuori, la primavera è nell'aria.
    Ultimo dettaglio: il Coprifronte con il simbolo di Konoha.
    Segno che contraddistingue uno Shinobi, indicandone il Villaggio Ninja di appartenenza.
    Non appena capisce che sei pronto, Torumaki si volta ed esce dal tuo loculo iniziando a precederti verso il portonedel quartiere.
    Esci rapido richiudendoti la porta alle spalle e ti affretti a raggiungere il vecchio.
    Uscite dalle mure del quartiere, il cui ingresso è sempre sorvegliato da guardie dagli occhi bianchi, dirigendovi verso lo stradone principale che conduce direttamente all'accesso principale di Konoha.
    Superare il portone che separa Konoha dal resto del mondo con estrema semplicità.
    Le guardie d'ingresso salutano con reverenza il vecchio Hyuga, mentre tu non esisti ai loro occhi.
    Sei solo un debole Genin, un insetto che possono schiacciare come e quando vogliono.
    Ma non te ne curi e continui a camminare a testa alta dietro al vecchio.
    Parte del loro atteggiamento è dovuto all'invidia del nome che porti: Hyuga.
    Sinonimo nei secoli di potere e grandezza.
    Ora sei una nullità è vero, ma il cognome che porti è in grado di aprire ogni strada nel mondo dei Ninja.
    A meno che
    . . .
    Beh andiamo avanti.
    Usciti dal cancello principale, si stende davanti a voi un sentiero in terra battuta abbastanza ampio, contornato da entrambi i lati da una striscia d'erba intrisa di rugiada del mattino.
    Oltre la coppia di strisce erbose si estende l'immensa foresta di conifere

    bscap001

    Gli alberi che confinano con il sentiero sono alti dai venti metri in su.
    Giganti di legno che la natura ha offerto al mondo come riparo e come fonte di vita.
    Le creature che popolano la foresta sono fra le più svariate al mondo.
    Ci sono anche alcuni degli esemplari ritenuti fra i più letali al mondo, a parte le creature mitologiche che i Ninja chiamano Evocazioni.
    Camminate dieci minuti prima di prendere un sentierino secondario che si inoltra vesro Nord ma, dopo altri dieci - quindici minuti di cammino, raggiungete una radura fra gli alberi, con al centro una grande roccia alta quasi quattro metri e dal diametro di almeno sette in alcuni punti.
    La radura è quasi di forma sferica il cui raggio medio è 35 metri.
    osservi con attenzione il nuovo e più vicino luogo, notando subito alcuni tronchi tagliati, dalle dimensioni di un busto umano, ricoperti di buchini, taglietti, ammaccature e segni di ogni forma e genere.
    Pensi subito che dev'essere un'area molto frequentata per gli allenamenti.
    Riconosci facilmente i segni degli shuriken e dei kunai che nel tempo hanno intaccato quei tronchi.

    Comincia a correre!

    Senza dire una parola, cominci a correre in senso antiorario, tenendoti gli alberi che delimitano la radura sulla destra.
    Sincronizzi la respirazione con il movimento del corpo per ottimizzare le prestazioni e ti rilassi, immerso nella natura, con l'aria fresca della primavera che ti accarezza il viso ed il sole mattutino che sparge un piacevole tepore in tutta la radura.
    Torumaki si posiziona in cima al masso ad osservarti correre.
    Si mette sulle ginocchia, con le mani chiuse a pugno sulle gambe, come a meditare.
    In realtà ha appena attivato il Byakugan, la particolare abilità oculare innata nel clan degli occhi bianchi.
    Inutile dire cosa fa il Byakuga.
    Continui a correre, aggiustandoti un momento il coprifronte e scostando una ciocca di capelli con la mano sinistra.

     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    -Non riesco ancora a credere di essere diventato Genin. Fino a poco tempo fa ero un ragazzino comune, non facevo neanche parte dell'accademia. E ora stringo tra le mani il coprifronte di Konoha, il mio distintivo, la mia vita, ciò che mi rende un ninja!- pensavo mentre guardavo il coprifronte rigirandomelo fra le mani.

    Guardai bene il simbolo di Konoha. Lo avevo sempre visto come un occhio. L'occhio che guardava l'operato di ogni ninja.

    -Dopotutto i ninja traditori incidono un taglio orizzontale sul proprio coprifronte per cancellare il proprio villaggio di appartenenza. Se un ninja tradisce KOnoha è come cecare quell'occhio.- pensai.

    Poggiai il coprifronte sul tavolo e andai a fare colazione. Lo zio era lì:

    -Josuke che fai oggi? Vuoi venire ad aiutarmi al negozio?-

    -Verrei volentieri ma oggi pensavo di andare ad allenarmi nella foresta di Konoha.- dissi mentre mi sedevo.

    -Fai bene. Ora che sei diventato ufficialmente un ninja di Konoha devi essere al meglio per adempiere al tuo dovere.- disse.

    Anche se diceva così, sapevo che non era quello il motivo per cui voleva che mi allenassi. Voleva che fossi pronto in caso di pericolo.
    Finii di fare colazione e andai a farmi la doccia. Nel frattempo lo zio andò al negozio. Mi vestii e legai il coprifronte al braccio destro. Preferivo metterlo lì, ma quando combattevo o mi allenavo lo mettevo sulla fronte per avere il braccio libero. Uscii di casa e mi avviai verso l'uscita del villaggio. Decisi che sarei andato alla foresta di Konoha facendo una corsa leggera così per fare riscaldamento. Una volta arrivato alla "porta" di Konoha (un palazzo a due piani è più piccolo) uscii e mi ritrovai davanti la gigantesca foresta di conifere. Camminai per una decina di minuti sul sentiero principale. Poi decisi di deviare su un sentiero secondario che in alcuni punti non era neanche ben delimitato. Camminai con molta tranquillità all'ombra delle folte chiome degli alberi, con qualche sporadico raggio di sole che baciava il mio viso. Dopo un quarto d'ora di camminata circa, arrivai in un grande spiazzo circolare, con un raggio tra i 30 e i 35 metri. C'erano dei tronchi pieni di buchi. Era sicuramente una zona molto frequentata per gli allenamenti. E infatti c'erano delle persone. Al centro dello spiazzo c'era una grande roccia e sopra di essa era seduto un uomo adulto. Poi c'era un ragazzo, che doveva avere la mia età, che correva lungo il perimetro dello spiazzo. Guardai i loro occhi.

    -Sono dei membri del clan Hyuga. Gli occhi come quelli sono inconfondibili. E il tizio seduto sulla roccia sta usando l'abilità innata del clan: il Byakugan. E' la prima volta che lo vedo attivato ma è chiaro che lo sta usando. Le vene intorno agli occhi sono tutte in rilievo. Avere un'abilità innata è qualcosa di incredibile.- pensai tra l'ammirazione e il timore mentre mi facevo avanti.
     
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    Dato che king per ora ha lasciato il GDR, l'evento è congelato indi Sam è libero di fare altri allenamenti.
     
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