Il Pollaio Matto

2-3 Genin

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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    Come una tigre a caccia di una gazzella inseguivo le mie prede, sfrecciando a tutto gas tra le fronde del bosco di quel paese. I miei passi velocissimi calpestavano il terreno asciutto, mentre l'impatto col terreno veniva ammortizzato dall'erbaccia che cresceva spontaneamente. Le tre volpi erano astute, molto scaltre a fare le furbe con un povero e ignorante vecchio di fattoria. Ma ora le cose erano cambiate, i giocatori erano cambiati. Dovevano provare a fare le scaltre con me se ci riuscivano, ma a giudicare dalla loro fuga potevo ben dedurre che non ne erano capaci. Perciò correvo all'impazzata dietro la loro scia, mentre gli altri due miei compagni mi seguivano a ruota. Come avevo già appurato erano molto più lenti di me, non avrebbero mai e poi mai raggiunto la volpe più veloce del trio, dovevo riuscire a ferirla o ad immobilizzarla per far si che tutti arrivassimo a prenderla, oppure dovevo sbrigarmela da solo senza contare dell'aiuto degli altri Genin.
    Scagliai dunque il primo shuriken contro l'ultimo degli animali, prendendolo di fianco e facendolo ruzzolare per terra. Fuori uno, quella volpe sarebbe morta qualche minuto dopo per il dolore e il dissanguamento a meno che i miei compagni non la finivano prima con un colpo di grazia, ne restavano quindi due. Scagliai il secondo shuriken alla seconda, ma improvvisamente quest'ultima deviò l'arma con un diretto e conciso colpo di coda. Ne restai profondamente sorpreso, quella volpe era riuscita e respingere un'arma metallica!
    Continuavi quindi ad inseguirle, finché un altro colpo di scena mi sorprese. La stessa volpe che aveva respinto la stellina rotante balzò in aria per poi fiondarsi nel terreno, sparendo in esso. Un ottima occasione per poter sfruttare i due compagni più lenti, io non avevo tempo da perdere, dovevo acchiappare la più veloce del gruppo e la probabile capobranco.

    - PENSATECI VOI, SARA' NASCOSTA QUA INTORNO! IO INSEGUO LA PIU' VELOCE! -

    Urlai ai miei due compagni vista la distanza che ci separava, mentre io acceleravo il passo per cercare di raggiungere la più veloce. Sforzai i muscoli per avere una spinta maggiore mentre impugnavo con la mano destra l'ultimo shuriken del borsello.
    È l'ultimo, devo aspettare il momento giusto..
    Azioni Eseguite:
    - Sprint

    Resistenza: 175-23= 152
    Chakra: 50
     
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  2. ~Dan
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    ~ Il Pollaio Matto
    Narrato
    Barney

    La squadra si era divisa, ma gli obiettivi rimanevano gli stessi: catturare le volpi, capire da dove provenivano ed eventualmente neutralizzare la minaccia che causavano al fattore.
    Il più veloce si era lanciato contro l'animale più rapido, in una competitiva sfida tale a decretare il primato fra i due. Alla fine, però, ad averla vinta era stata il Kiriano che, sprintando grazie ai suoi potenti muscoli, balzò sulla sua preda, atterrandola e tramortendola.
    Non aveva senso uccidere l'animale, il danno oramai era stato fatto, la gola del pollo era difatti squarciata e la ferita era oramai esangue, la vita era fluita via, fuori dal suo corpo, proprio grazie a quel mezzo.
    Nel mezzo del nulla, dopo aver esplorato la zona in cerca di eventuali indizi, invano, il ragazzo avrebbe fatto ritorno sui suoi passi, cercando i suoi compagni, inoltratisi in quel lungo tunnel.
    La strana coppia formatasi avrebbe corso rannicchiata in quel cunicolo, seguendo l'agile animale in quel dedalo di roccia e terre: alla fine della corsa sarebbero sbucati in un'ampia radura, quasi isolata dal mondo esterno da un intreccio di arbusti ed alberi, talmente fitti da costituire una cinta muraria inespugnabile.
    Il volpino sarebbe corso al capo opposto rispetto l'apertura, ai piedi di un colosso dall'insolita forma antropomorfica, seppur le membra fossero coperte da una fulva pelliccia.

    Come osate entrare nelle mie terre, seguire e insidiare i miei figli. Guardate il cielo per l'ultima volta, presto sarete il nostro cibo... ahahaha

    Una volpe bipede, alta 3 metri circa, e armata di una particolare spada d'osso, si lanciò sui due, menando un singolo fendente orizzontale, tanto ampio da colpire entrambi, se non si fossero difesi a dovere.


    Scusate il ritardo.
    Akito, fai come da post, termina che arrivi nello spiazzo e vedi il combattimento.
    Rika, Tisy, andatevi a guardare i regolamenti sui combattimenti, se non avete mai fatto esperienza di lotte, e quindi difendetevi come meglio credete, cercando di sfruttare le doti dei vostri PG nel miglior modo possibile.
    Per dubbi, cercherò di rispondervi quanto prima.

     
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    Dico che va più che bene. Rispose al tetro tunnel davanti ai suoi occhi.
    Atshushi era già entrato carponi nella galleria, quando Alessa, sua compagna in quel team improvvisato, era arrivata davanti il buco che aveva risucchiato l'agile volpacchiotta. _Quella familiare e così umana gli fecero sciogliere il nodo che gli stringeva le membra, permettendogli di continuare a strisciare con maggiore naturevolezza.
    Così i due genin avanzarono per quella galleria pensata e realizzata da animale, ma abbastanza grande per far passare un uomo. Non aveva molto senso.
    Ehi Alessa. pronunciò con una nota di raschiante incrinazione nella voce. Non è strano? [...] Dico continuò lui.Guarda questo tunnel. Ci stiamo strisciando attraverso senza problemi, poi ripenso a quelle volpi grosse come cani di piccola taglie e qualcosa non mi torna. [...] Non puo' essere stato fatto da loro. Gli animali fanno il necessario e tutto questo spazio per delle volpi è sprecato. Ho un brutto presentimento. Concluse [...]
    Continuarono ad avanzare tra terra, radici e rocce tirandosi avanti con gomiti, ginocchia infangandosi e sudando freddo. L'aria pesante con un odore per niente gradevole che ricordava quello del pelo di un cane bagnato fece storcere il naso ad Atshushi. I pantaloni gli rimasero impigliati e finirono per strapparsi. "Dannazione. Erano i migliori che avevo per gli allenamenti. Dovrò comprarne di nuovi. Così, mentre sopra la sua testa c'era qualche metro di terra, i il suo pensiero volò a Kiri, alla sua casa e al suo borsello quasi vuoto. Calcolò i giorni al prossimo accredito per i ragazzi orfani di Kiri, ma ne mancavano ancora troppi perchè potesse permettersi di fare shopping. Non appena avrebbe portato di livello C, la sua pratica sarebbe salita di un livello perchè i ninja orfani ricevono sussistenze monetarie maggiori dei semplici ragazzi orfani. Il coprifronte e il titolo di genin non erano sufficiente, bisognava dimostrare di essere utili per il villaggio, da quì la necessità di completare una livello C. "Ne parlerò con Itomi. Forse io, lui e Hisashi potremmmo...
    Aveva ancora il kunai elettrizzato in mano per far luce a lui ed Alessa, quando fuori Dall'area illuminata prodotta dall'arma udì uno screpitio di terra. Un attimo dopo gli occhi cominciarono a bruciare e sentì il viso sporco: della terra gli era arrivata in faccia. Si ripulì per bene e avvisò la genin dell'Erba. Ci siamo. Ora si sale, ma tieniti pronta perchè non sappiamo cosa ci aspetta dall'altra parte.
    Percorsero gli ultimi metri di galleria, scavati obliquamente per creare una piacevole discesa o una semplice salita. I due genin erano in salita perchè di lì a poco sarebbero stati messi di fronte alla sfida di completare o meno la loro missione. "Qualsiasi cosa ci aspetterà dall'altra parte, sarà la soluzione dell'enigma del povero fattore. Ancora una volta pensò alla volpe che aveva parato il kunai. Forse erano state addestrate da un qualche brigante che le usava per farsi portare carne fresca da mangiare. Avrebbe dovuto combattere contro un altro essere umano? E se lo avesse sconfitto come aveva fatto Hisashi, cosa ne sarebbe stato di lui, della sua vita? No, stavolta era diversa: aveva imparato ad attaccare ed aveva un compagno dalla sua. Ma i polli rubati erano stati tanti e forse anche i banditi erano più di uno.
    Si ritrovarono in uno spiazzo erboso circondato da una fitta trama di rami e rocce. Gli alberi crescevano fitti fino al cielo e lì la notte sembrava ancora più oscura e minacciosa.
    La piccola volpe che li aveva condotti sgattaiolò via tra le zampe di una monumentale bestia. Era dal lato opposto della radura rispetto a dove erano usciti i due genin, ma l'alito pestilanziale lambì la faccia del kiriano.
    Impallidì di fronte a quella bestia irreale, dal corpo di uomo e dalla testa di volpe. Gli occhi erano grossi come uova e rilucevano dorati nella semioscurità della radura. In mano reggeva ancora il kunai avvolta da chakra elettrizzato che si dibatteva e crepitava, disegnando ombre fugaci tutt'intorno. Chiuse la fonte di chakra che lo alimentava e lo ripose nel taschino sulla gamba destra. L'animale, inaspettatamente, parlò e minacciò, poi caricò i due agitando in aria un'ancestrale spada d'osso.
    Per un attimo Atshushi temette di non farcela. La bestia avrebbe fatto piangere un bambino, ma egli ormai era un ninja sebbene avesse soltanto dodici anni. Mentre il mostruoso animale avanzava a grandi falcate (perchè camminava come un uomo) ripensò alla sbiscicata risata alla quale si era lasciata andare prima di attaccare. Gli venne da ridere. Sebbene fosse già straordinario che fosse in grado di proferir parola, aveva una strana cadenza nelal voce, come se la lingua fosse troppe piccola e faticava a raggiungere gli angoli del muso allungato per permettere di dare il giusto suono alle lettere.
    Ormai era vicina, ma sapeva cosa fare. Articolò nella fresca aria notturna i sigilli della Kawarimi no Jutsu, uno dei jutsu più basilari del mondo ninja, ma sempre utile per chi, come Atshushi, non aveva gambe scattanti, ma dita pronte. Era in una foresta quindi non faticò a trovare qualcosa con cui scambiarsi.




    Azioni:
    - Kawarimi no Jutsu
    Resistenza:98
    Stamina:90-5=85
    Scheda
     
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  4. Rika94
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    - *Fortuna che ha trovato il modo di far luce, dentro questo tunnel buio come una notte senza luna! Odio il buio. Ma ancor di più strisciare come un verme*

    Pensavo tra me e me, mentre continuavo a seguire il mio compagno, in questa seccante esplorazione. Lungo il tragitto ci scambiammo opinioni su ciò che era successo fino ad ora: su chi avesse addestrato quelle volpi così bene e sul perchè questo tunnel fosse grande, più di quanto potesse servire ad un animale di quelle dimensioni per entrare nella sua tana. Sicuramente doveva esserci qualcosa di grosso dietro a tutto questo. Grosso quanto il foro che si era creato sul mio vestito! Quella galleria angusta era piena di radici erbacce e sassolini acuminati, che avevano combinato il mio abito ad uno straccio logoro. Per non parlare della mia pelle piena di graffi! In un impeto di rabbia strappai con violenza l'abito, rimanendo solo con la parte superiore ed i pantaloncini che ero solita indossare sotto.

    * Dovrò confezionarne uno nuovo con mia madre... magari di una stoffa migliore, se guadagnerò abbastanza da questa missione.

    - Ci siamo. Ora si sale, ma tieniti pronta perchè non sappiamo cosa ci aspetta dall'altra parte.

    I miei pensieri furono interrotti dal genin avanti a me. Senza rendermene conto eravamo già alla fine del tunnel, si intravedevano i raggi pallidi della luna, speravo che adesso sarebbe stata lei ad illuminare la via. Appena fuori da quel postaccio angusto seguimmo con gli occhi la nostra preda che guizzava dalla parte opposta, in una radura dove la natura regnava incontrastata. Sparita quella piccola volpe si fece avanti un ombra, che man mano prese forma, rischiarata dalla luce pallida della luna. Quando ne percepì meglio i contorni e udì la voce, il cuore mi balzò in gola, di fronte a noi vi era una bestia metà uomo e metà volpe che ci minacciava per esserci addentrati nel suo territorio ed essercela presa con i suoi figli. Adesso tutto era chiaro, quell'essere aveva scavato il tunnel !! Senza esitare tirò fuori la sua grottesca spada d'osso e si buttò verso di noi con furia assassina. Senza togliere lo sguardo dai suoi occhi gialli e quelle fauci da animale, mossi le mie mani come non mi era mai capitato di fare fino a quel momento. La mia salvezza dipendeva dal movimento repentino che le mie dita riuscirono a compiere pur di salvarsi dalla prima mossa di quel mostro, non potevo permettermi di sbagliare o essere troppo lenta , questa volta non lottavo per diventare più forte, ma per la mia vita! Mi sostituì a un tronco spezzato, dietro quella creatura, dalla parte opposta a quella del mio compagno. Il mio cervello cominciò, da quel momento a lavorare alla velocità della luce, pur di salvarmi dovevo diventare brutale. Il mio avversario era più grosso di me e mille volte più veloce, dovevo rallentarlo e forse già sapevo come fare!

    Azioni:
    - Tecnica della sostituzione

    Resistenza: 200
    Stamina :100-5= 95


    Edited by Rika94 - 22/9/2015, 14:10
     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    Avevo chiesto agli altri due ragazzi di fermarsi nel piccolo spiazzo dove era sparita la seconda volpe. Si era fiondata in qualche tana profonda nel terreno, probabilmente sotto uno dei tanti cespugli che si trovavano lì in giro. Io essendo il più veloce del trio dovevo occuparmi del capobranco, non potevo perdere tempo per giocare a nascondino. A dire il vero mi aspettavo qualcosa di più di una semplice volpe, ma l'enigma ormai era stato risolto e non ci restava far altro che neutralizzare gli animali e tornarcene a casa con la ricompensa. Quel gruzzolo di Ryo sarebbe stato molto utile a me e alla mia famiglia per andare avanti, la nostra situazione economica non si era ancora stabilizzata, dovevo produrre di più.
    Mi ritrovavo quindi a rincorrere il quadrupede rossastro tra le fronde della foresta, la nostra distanza diminuiva sempre di più e questo era visibile ad occhio. Le mie gambe scattavano ad una velocità molto più alta del solito, a discapito di uno sforzo muscolare e fisico maggiore. Ma potevo anche sprecare gran parte delle energie in quella corsa, perché probabilmente sarebbe stata l'ultima della missione. Quando fui talmente vicino alla preda da poterla colpire gli balzai addosso, squarciandogli la gola con le punte affilate dello shuriken che tenevo in mano. Era inutile temporeggiare, non mi avrebbe portato da nessuna parte. La lasciai per terra esanime, mentre si muoveva e si contorceva per il dolore e l'imminente morte. Poi ritornai indietro, per raggiungere i miei compagni. Solo in quel momento mi accorsi di tutta la strada che avevo percorso, era davvero tanta, quasi un chilometro. Riconobbi lo spiazzo in cui persi di vista la vecchia volpe grazie al mio shuriken caduto per terra, quello che gli avevo lanciato e lei avevo respinto con un colpo di coda. Dunque lo raccolsi, cercando in zona l'eventuale tana mimetizzata col terreno.
    Dove si sono cacciati quei due? Dovrebbero già averla presa..
    Mi bastarono pochi minuti per accorgermi di un modesto buco sotto un groviglio di rami e foglie. Era nascosto bene, ma un occhio attento e vigile poteva scovarlo con un po' di pazienza. Ci passava giusto una persona, non potei far altro che rimboccarmi le maniche ed entrare, sfilando la wakizashi e ponendola in avanti, a mo' di bastone per ciechi. Vista la scarsa visibilità dovevo pur farmi strada con qualcosa, e non c'era meglio di un arma appuntita. In questo modo mi sarei anche difeso da eventuali animali aggressivi.
    Così percorsi il tortuoso tunnel per cinque minuti o poco più, fino a raggiungere una specie di radura circondata da fitti rami, tipo un recinto. Ma la cosa che mi colpì subito fu il suo contenuto. I miei due compagni si trovavano di fronte ad un grosso, grossissimo animale peloso con una spada a forma d'osso tra le mani. Stava in piedi su due zampe come gli umani, pur essendo il triplo di loro.

    - Ma che cazz.. -

    Stava per attaccarli con un fendente e la nostra distanza era troppo elevata per far si che intervenissi in tempo. Dovevano riuscire a sbrigarsela da soli per quell'attacco, sperai solo che ne fossero all'altezza..

    Rika devi mettere le azioni in spoiler. Dan, ovviamente al prossimo turno mi avvicino, non resterò in panchina per tutto lo scontro :asd: A questo punto però la passerei al livello C, boh, fai tu :sisi:
     
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    Il misterioso enigma sembrava ormai esser giunto al termine. Nonostante non mi aspettassi ciò che avevo dinnanzi in quel preciso istante. Mai e poi mai avrei potuto immaginare un mostro di tre metri e mezzo al comando di un branco di volpicciole. Stava per colpire i due compagni che mi avevano preceduto nel tunnel con una robusta spada ossuta, ricavata dalle membra di chissà quale altro animale. Magari divorato qualche minuto prima oppure precedente capo di quel territorio ormai conquistato. Era davvero spaventoso, sebbene fosse coperto per metà dall'ombra e l'oscurità del luogo, erano ben visibili le zanne sporgenti dal muso e gli artigli affilati nelle zampe. Tenendo sempre in conto i robusti e possenti arti di cui disponeva.

    * SBANG!!! *

    La ragazza di Kusa venne spazzata via con un colpo secco, ruzzolando per diversi metri per terra. Mentre l'altro ragazzo, quello di Kiri, sparì per qualche secondo di vista lasciando al suo posto un grosso masso.

    - Alessa!!! -

    Urlai alla ragazza d'istinto, preoccupandomi del suo stato piuttosto che del nemico che avevo di fronte. Mi precipitai quindi su di lei afferrandola e aiutandola a rimettersi in piedi.

    - Come ti senti? -

    La sua fortuna nonostante la batosta fu che la spada non era tagliente, altrimenti l'avrebbe tranciata di netto.

    - Un altro spuntino? Bene... Dite addio alle vostre vite, inutili umani.. -

    Il bipede sembrava determinato nel farci fuori, ma io lo ero altrettanto. Non si trattava più di una semplice missione, ma delle nostre stesse vite. Mi alzai perciò piazzandomi davanti la kunoichi ferita, mentre il nemico cominciò ad avvicinarsi con lo spadone ben saldo tra le mani.
    Sei grosso.. ma lento!

    - Attacchiamolo insieme! -

    Per vincere quella battaglia dovevo disporre di tutta la velocità di cui disponevo. Non potevo puntare sul gioco-forza perché avrei sicuramente peso vista la stazza dell'animale, ma potevo giocarmela sulla rapidità. Se riuscivo a non farmi prendere tra un attacco e l'altro, potevo metterlo al tappeto in poche mosse. Come tutti sanno, i punti deboli dei giganti sono le gambe!
    Cercai di distrarlo inizialmente lanciandogli tutti e tre gli shuriken contro e scattai in contemporanea al lancio, aiutando le mie gambe con la luce intermittente del corpo. Sapevo che le stelline sarebbero state inutili per danneggiarlo, ma mi avrebbero regalato dei secondi preziosi che avrebbero fatto la differenza. Una volta accorciate le distanze, avrei sfoderato la wakizashi e con determinazione cercai di fendergli i ginocchi, tentando di usare più forza possibile per imprimere maggiormente il dolore e provocargli una paralisi temporanea. Dopodiché gli sarei letteralmente piombato di sopra, all'altezza del petto, per affondare la spada in quel punto e ampliare il taglio in verticale verso l'alto, conludendolo alla gola.
    Dovevamo abbatterlo, ne valeva la nostra vita!

    Allora, seguite il mio post perché dirigerò direttamente io il finale per motivi che già conoscete. Alessa riceve 50 danni per il colpo, Atshushi invece riesce a sostituirsi. Questo è il nostro turno d'attacco, indi cerchiamo di ucciderlo. Ecco le mie azioni:

    - Lancio Shuriken
    - Luce Intermittente del corpo + fendente al ginocchio dx (Con sforzo extra di 20 punti)
    - Luce Intermittente del corpo + fendente al ginocchio sx (Con sforzo extra di 20 punti)
    - Squarcio al petto (Con sforzo extra di 50 punti)

    Resistenza: 152-4-90= 58
    Chakra: 50-5-5= 40

    Ps: Per dubbi o domande contattatemi pure
     
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    La volpe, agile e spietata, si lanciò contro i due genin brandendo la rudimentale clava d'osso .
    Atshushi, nervi tesi e dita pronta, sentì il terreno erboso sotto i suoi piedi vibrare sotto la mole ingombrante della bestia bipede che agitò la rudimentale spada d'osso prima di abbatterla su di loro. Il kiriano riuscì a lasciar il posto a una roccia presa a caso dalla radura, mentre Alessa, la kunoichi di Kusa beccò in pieno il fendente. Qualsiasi cosa avesse tentato di fare, non le era riuscito e venne sballottolata in aria sotto gli occhi di Atshushi. L'impatto era stato incredibilmente violento. Quel mostro doveva avere una forza fuori dal comune, non che del resto si potesse credere che avesse davvero qualcosa di convenzionale. Alta quasi tre metri con testa di volpe e corpo di uomo, ma coperto di peluria fulva. Da dove venivano mostri così?
    Le domande se le sarebbe risparmiate per dopo. Ora, aveva una missione da completare. Anzi, non si trattava più di una semplice missione: quella volpe umanoide li avrebbe uccisi e poi mangiati. Ora si combatteva per la vita, per sopravvivere. Così era questa la vita del ninja? Quel fremito che dalla schiena striscia lungo le spalle e scende fino alla dita tremanti? "Essere uno shinobi" era quel brivido? La consapevolezza che non esiste nient'altro se non tu, il tuo avversario e lo scopo primordiale della sopravvivenza? Se essere un ninja era tutto ciò, Atshushi non poteva essere più felice di portare in fronte il simbolo di Kiri perchè ciò faceva di lui un ninja a tutti gli effetti. Non gli importava più se Hisashi era molto più forte di lui. A combattere la volpe gigante era lui. La sua mente era ristretta alla figura scomposta e insolita del mostro, ma lucida abbastanza da vedere e capire. Accanto ad Alessa c'era il suo concittadino, quel genin di Kiri tanto veloce che aveva inseguito la rapidissima ladra di galline e, forse, doveva averla catturata perchè ora era lì con loro. Aveva già iniziato la controffensiva lanciando degli shuriken ed ora, con un movimento rapido e deciso, aveva sguainito e brandiva un'arma dal taglio affilato e si lanciava contro l'essere che un attimo prima aveva minacciato ancora di ucciderli e mangiarli. L'dea di venire spolpato fino all'osso da quell'essere immondo gli dava la nausea. Di certo non voleva che le sue osse finissero su quella radura senza nome a venire consumate dal tempo e dall'intemperie, o dai denti di un volpa. Quanta intraprendenza. Pensò Atshushi con un misto di ammirazione e amarezza. Il suo compagno stava già attaccando e lui era ancora fermo a guardare lo scontro, fantasticando di mente come uno spettatore al teatro. Doveva agire, doveva supportare l'offensiva del suo alleato. Era tardi per dar vita a un proprio piano d'attacco.
    La volpe gli offriva il fianco destro mentre si preparava a fronteggiare il kiriano armata di wakizashi, così Atshushi potè creare due bunshin che mandò all'attacco. Uno l'avrebbe attaccato, o meglio, avrebbe simulato un attacco in linea retta, mentre l'altro avrebbe deviato la corsa, creando un arco immaginario per poter fingere un attacco alle spalle della bestia. Non era tutto, due bunshin non avrebbero potuto dare sufficiente man forte al suo compagno. I brividi dati dall’adrenalina lo scuotevano ancora e gli diedero ancora più slancio. Dopo che la finta offensiva delle sue copie si sarebbe esaurita con la speranza di fornire un'apertura al suo compagno, avrebbe creato un altro diversivo per avvantaggiarlo. Composti celermente i sigilli, cercò di intrappolare l'istintivo animale in un genjutsu. "Quale potrebbe essere la più grande paura di un mostro del genere?



    Azioni:
    - Bunshin no jutsu
    - Mando i due bunshin contro la volpe per distrarla mentre il pg di akito colpisce alle ginocchia
    - Illusione Demoniaca: Tecnica della Visione Infernale (Magen: Narakumi no Jutsu) cerco di farlo lanciare prima dello squarcio al petto, sempre per tentare di aiutare. [Azione offensiva]
    Resistenza:98
    Stamina:85-5-5=75
     
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    Uaaaaaaarghhh!!!!!!!

    Un urlo misto ad un ululo, colmo di rabbia e disperazione inondò tutta la caverna, facendo rabbrividire e allontanare qualsiasi animale nel raggio di cento metri. Il volpone era stato colpito e il suo grido terminò solo quando la lama della mia wakizashi raggiunse la sua carotide, recidendo le corde vocali e la gola del mostro. Un grosso tonfo smosse la terra circostante, era il corpo del gigante che sbatteva contro il suolo, con me di sopra. Come un cacciatore che uccideva la preda o un vincitore di un duello all'ultimo sangue, mi ritrovavo sopra il cadavere del nemico ad estrarre la spada dal suo corpo come premio.
    L'attacco era andato in porto, aiutato dal mio compaesano riuscì ad abbattere l'animale con rapidità e determinazione. I shuriken che gli mandai come un'invito a nozze fecero il loro effetto, provocandogli una distrazione che si premurò di deviare con lo spadone d'osso, mentre io mi trovavo già sui suoi fianchi. Partì col primo fendente al ginocchio e poi continuai indisturbato col secondo nell'altro arto, grazie alle copie di Atshushi che simularono due attacchi da parti opposte.
    Poi gli saltai sul petto, trattenendomi nel suo corpo grazie alle mie gambe, che si legarono al suo busto come una morsa. Ma il tiranno sembrava già arreso alla causa, poiché lasciò lo spadone e cominciò ad ululare come non avesse mai fatto. Tentennai per un secondo, incapace di capire cosa stesse facendo, solo qualche attimo dopo mi accorsi dei sigilli che il compagno Kiriano aveva compiuto, doveva essere opera sua.
    Effettuai quindi lo squarcio aprendogli il petto e mettendo fine alla sua vita mentre la ragazza alle nostre spalle sembrava ancora sconvolta per la botta subita.

    - È tutto finito Alessa.. -

    Cercai di rassicurarla mentre pulivo la lama della spada con una parte della mia maglia, per rimetterla poi nel fodero.

    - Fiù.. Ce l'abbiamo fatta! E per davvero stavolta. Torniamo da Barney, ci spetta una ricompensa. -

    Mi avvicinai ad Alessa, aiutandola a mettersi in piedi per poi fare da guida per uscire dalla tana. Ripercorsi tutto il tunnel, seguito dai due ragazzi. Una volta fuori presi la strada per il ritorno alla fattoria, impiegammo una decina di minuti per ritornare sul luogo. Una volta tornati, riuscimmo a sgorgare la figura di Barney grazie ad una lampada accesa sul tavolo della veranda. Si trovava seduto sulla sua solita sedia, con un tremolio nella gamba sinistra ed una mazza da baseball in mano. Richiamai la sua attenzione già da lontano, per evitare di spaventarlo tutt'assieme. A quell'età gli sarebbe potuto venire un infarto con tutta quell'ansia.

    - Signor Barney! -

    Sobbalzò dalla sedia come previsto, avvicinandosi a noi con molta foga.

    - Per tutti i santi! Siete sporchi di sangue ovunque!! Che è successo?! -

    - Ce l'abbiamo fatta. -

    ....

    - Per dindirindina!!! Avete rischiato tantissimo! Aspettate un secondo. -

    Entrò in casa, perdendo qualche minuto. Uscì successivamente con tre sacchettini rumorosi di ryo, la nostra ricompensa.

    - Ve li meritate tutti. Vi ringrazio tantissimo per avermi risolto il problema, finalmente le mie galline vivranno in santa pace. -

    Prendemmo i soldi e cominciammo la strada per il ritorno a casa insieme per un breve tratto.

    - Bene, è giunto il momento di separarci. Non possiamo fare strada insieme per Kiri. Atshushi, devo andare da una parte col mio maestro. In ogni caso è stato un piacere collaborare con voi, ci si becca in giro! -

    Mi dileguai tra gli alberi della fitta foresta, ricongiungendomi col maestro Misao per commentare l'esito della missione..

    Abbiamo finito. Ho lasciato i puntini e non ho fatto parlare tanto il mio pg per lasciare spazio a voi, che infatti spiegherete tutto a Barney. Alessa salta il turno, mi dispiace ma non potevamo attendere oltre. Fate i post finali e poi potete aggiungervi ricompensa, taglia ed exp.
    Direi che prendiamo tutti 50 exp, anche se ad Alessa ne devo togliere 4 per aver saltato un turno. Comunque siamo stati bravi e la missione si è rivelata più difficile delle solite D. Abbiamo anche rischiato la vita. Good Job!
     
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    Takeshi scattò verso la grottesca volpe preceduto dagli shuriken che furono deviati dalla rudimentale arma d'osso. Quell'essere dimostrava un'abilità non indifferente, ma la mossa successiva si rivelò incontrastabile. I bunshin di Atshushi distrassero la bestia che, essendo già presa dal lancio degli shuriken, non ebbe modo di evitare i fendenti che aprirono squarci porpora nelle zampi di appoggio. Fulmineo, il kiriano gli si avvitò in grembo ed esitò quando la bestia cominciò a guaire di paura.
    -Non fermarti! Si tratta soltanto di un genjutsu!- gli urlò Atshushi -Finiscilo prima che si riprenda!-
    Ma Takeshi non si lasciò pregare troppo e la rossa lama della wakizashi bevve i raggi lunari prima di sparire tra la fulva pelliccia della bestia. Fiotti di sangue assalirono lo spadaccino mostrando la loro disapprovazione e quando la bestia caracollò a terra, Takeshi la dominava da sopra. Fiero e possente con la wakizashi stretta in pugno, grondante di sangue da capo a piedi.
    -Ce l'abbiamo fatta- sussurrò alla notte.
    Takeshi andò ad aiutare Alessa, ma qualcosa non tornava nella mente di Atshushi. Ne abbiamo uccise tre con la bestia gigante. Manca la volpe che ci ha condotto quì. Ma d'essa non v'era traccia. Tutt'intorno al ninja si allargavano fitte siepi e i rami incombevano scuri e minacciosi mentre la luna ne levigava i contorni. Non l'avrebbero potuta ritrovare ormai, ma non era un problema. Tolta di mezzo la bestia umanoide, la volpe superstite non avrebbe potuto far molto altro, forse avrebbe continuato le scorribande altrove e comunque la paura di far la fine delle sue compagne l'avrebbe accompagnata a vita.
    Atshushi sorrise ebbro di gioia, mentre Takeshi tirava su Alessa, la kunoichi di Kusa. Avevano eliminato un essere immondo come quella volpe e l'avevano fatto da soli! Prima di lasciare la radura, lanciò un'ultima occhiata al corpo inerme della bestia. Intorno già si allargava il sangue formando un alone scuro che incorniciava il cadavere in una tetra scena di morte. "Saranno le tue ossa e consumarsi quì, non di certo le mie"
    Tornati alla fattoria del rubicondo Barney gli si prospettò davanti una scena familiare. Come quando erano arrivati, il contadino li attendeva sulla veranda. Stavolta, però, un tremito gli scuoteva il corpo e in mano reggeva una mazzo da baseball che sarebbe servita davvero a poco se il volpone si fosse recato lì. Appena si accorse da loro corse loro incontro.
    - Per tutti i santi! Siete sporchi di sangue ovunque!! Che è successo?! -
    Dato che gli altri due erano di poche parole, toccò ad Atshushi comunicare l'accaduto. Tagliò corto riguardo l'inseguimento: troppi dettagli non avrebbero fatto altro che confonderlo. -Così abbiamo trovato un tunnel nascosto tra gli arbusti; l'abbiamo percorso e ci siamo ritrovati in una radura. Lì, ad aspettare i polli che le volpi aveva preso stasera c'era un essere difficile da descrivere a parole. Dovrebbe andare a vederlo di persona. L'idea sembrò non piacergli particolarmente ed Atshushi glielo lesse nell'espressione che cambiò repentinamente. -Comunque sia- si affrettò ad aggiungere -Erano una sorta di volpe gigante che cammina come camminano le persone. Ha cercato di ucciderci, ma siamo riusciti a cavarcela e l'abbiamo uccisa. Non ha più niente da temere. Poichè non sembrava ancora convinto e il genin stava finendo le parole cercò di rimarcare il concetto. -Nè lei nè i suoi polli dovranno temere ancora attacchi di quella portata.-
    Barney sembrò finalmente essersi convinto, ci riflettè ancora su un attimo, poi esclamò: - Per dindirindina!!! Avete rischiato tantissimo! Aspettate un secondo. - Rientrò in casa e quando tornò dai tre genin consegnò loro una borsetta ciascuna: soldi come compenso.
    -Vi ringranzio.-
    Lasciarono la fattoria sebbene fosse notte. Probabilmente i supervisori dei tre giovani ninja avevano seguito le vicende da dietro le quinte ed erano pronti a ripartire. Il primo a separarsi dal gruppo fu Takeshi.
    - Bene, è giunto il momento di separarci. Non possiamo fare strada insieme per Kiri. Atshushi, devo andare da una parte col mio maestro. In ogni caso è stato un piacere collaborare con voi, ci si becca in gi
    -Takeshi- un fremito di disagio bloccò la lingua di Atshushi, ma cercò di ignorarlo. -Ecco, volevo dirti che è stato un vero piacere collaborare con te. Spero di poterti incontrare ancora, magari in un'altra missione. Fa attenzione. Era strano come fosse stato tanto loquace e capace di esporre il resoconto della missione al vecchio Barney, mentre davanti al giovane Takeshi le parole gli si incagliavano in gola.
    -Beh Alessa- la kunoichi sembrava essersi ripresa dalla botta ricevuta e per ora Atshushi era arrivato il momento di tornare da Itomi e a Kiri. Spero non ti faccia troppo male il fianco. Forse avresti voluto partecipare anche tu al combattimento, ma non pensarci troppo. Sono certo che avrai altre occasioni di misurare la tua forza. Si sforzò di sorridere e prese un sentiero che lo avrebbe riportato al punto in cui si era separato da Itomi.


     
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  10. Rika94
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    La mia prima missione e non potè andare peggio . Non fui per niente utile alla squadra , quella bestia se la prese giusto con me, prima che potessi finire i sigilli mi scaraventò con una botta della sua spada lontano da lui e dai miei compagni. Il livido che portai per giorni non fece altro che ricordarmi quanto ero stata inutile, dovevo ringraziare che non mi avesse spaccato le costole. Mi trattenni tutto il tempo alla fattoria, volevo scoppiare in lacrime. Quei soldi non li meritavo. Salutai il fattore e i miei compagni di sventura con un cenno. Fortuna che il mio jonin seppe comportarsi e non rimarcò il mio fallimento, anzi, mi fu di conforto durante il ritorno a casa. Quella sera fu la prima tra le più brutte della mia vita.. e su quanto amavo mia sorella, sperai di non doverne vivere altre come quella in futuro.

    Mi scuso per il ritardo, giuro che ho anche guardato ad uno o due giorni dal mio ultimo post per vedere se c'erano nuove. Purtroppo ho avuto tanto lavoro in questo lasso di tempo e giusto l'altro ieri tentando di accedere al forum , quest'ultimo non me lo permetteva. Scusa ancora tisy non sapevo avessi problemi e che dovessi finire presto, se si ripresenterà ancora una situazione simile, provate ad avvisare anche zero, chiedendo di me. Scusate.
     
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24 replies since 10/8/2015, 11:14   649 views
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