Il Pollaio Matto

2-3 Genin

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

    Group
    Member
    Posts
    8,002

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Aiuuto!! Avrei bisogno di qualche Genin volenteroso per far luce sul mistero della mia fattoria, ai confini del villaggio delle acque calde a sud del paese del fuoco. Nulla di pericoloso, ma la mia pazienza è giunta al limite! Offro anche una ricompensa, basta che mettiate la parola fine a questa seccatura!
    Venite al più presto!

    Come ho già scritto nel sottotitolo è per 2-3 Genin. Recatevi nel posto che poi ci penso io a descrivervi la fattoria.
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    2,466

    Status
    Offline
    La missione e` postuma a una pq che devo ancora pubblicare.

    Il sole sembrava essere tornato a splendere a Kiri.
    Almeno cosi` sembrava al giovane genin, umiliato e frustrato dalla pesante sconfitta. Infatti, non era passato molto tempo da quando si era scontrato con Hisashi, suo compagno di team, collezionando una lieve cicatrice sotto le costole e una bruciante presa di coscienza: era un pessimo duellante.
    Ma le acque dei fiumi del villaggio non avevano smesso di rincoressersi nella loro perpetua corsa verso il mare salato. Atshushi era stato a terra, sentendosi calpestato nel profondo come uno zerbino; poi, dapprima aveva ritrovato la forza e inseguito aveva cominciato a credere che nel mondo dei ninja poteva ancora avere la possibilita` di farsi valere.
    Per quanto si sentisse moralmente rinnovato, Kiri era sempre umida e grigia. Di tanto in strada un passante sfidava il pungente freddo del mattino per una qualche commissione alla quale non poteva sottrarsi.
    "Forse e` il caso che vada ad allenarmi" Nell'ultimo periodo si era allenato sempre con maggiore entusiasmo, mosso dal desiderio di diventare piu` forte, cercando di sviluppare un suo punto di forza, ammesso che ne avesse uno. Tuttavia quella mattinata piu` buia del solita lo scoraggiava. Era ancora spossato per i rigidi allenamenti all'aria aperta e quando cercava di convincersi ad uscire di casa lo afferava uno strano torpore che gli impediva di muoversi. Si chiese cosa ci fosse di diverso quel giorno, mentre rimuginava su cio` che avrebbe dovuto fare e su cio` che era successo con Itomi-sensei tempo prima.
    Stava ancora riflettendo davanti la finestra quando udi` bussare alla porta.
    Ando` in cucina e bussarono ancora. Chi e`? Non rispose nessuno.
    Brontolando sbircio` dallo spioncino alzandosi in bilico sulle punte. Riconobbe un viso familiare.
    Buongiorno Itomi-sensei. saluto` mentre apriva la porta.
    Ciao Atshushi, come va? Si ritrovo` lo sguardo ipnotico e il mezzo sorriso del suo capitano, Itomi.
    Bene, mi sono aspetto svegliato. Lei come sta? L'ansia gli rendeva difficile pronunciare correttamente la parole. Sperava che avessero potuto parlare della notte in cui si erano casualmente incontrarti, se non altro per poterlo ringranziare.
    Ma lo slanciato ninja, non curandosi della domanda, introdusse il motivo della sua visita. Dobbiamo andare al palazzo del Mizukage. Il solo occhio visibile ando` su` e giu`, poi torno` a scrutarlo in viso. Bene, sei gia` pronto. Non perdere altro tempo.
    Atshushi non ebbe nemmeno il tempo di replicare che il suo sensei spari` in una nuvola di fumo. Probabilmente era solo un clone o qualcosa di simile, ma aveva ragione: era gia` vestito. Aveva indossato i suoi abiti da allenamento che fungevano anche da divisa con ninja, con i borselli e il coprifronte ben stretto sotto i folti capelli.
    Senza indugiare lascio` il suo misero appartamento. Il torpore che gli aveva impedito di andare ad allenarsi sembrava essere sparito. Mentre rabbrividiva alla fresca aria mattutina comincio` a vagare con la mente. Il suo primo pensiero ando` ad Hisashi, che non aveva visto dal giorno della sua sconfitta. Probabilmente Itomi era andato a chiamare anche lui per la missione. Perche` era di una missione che doveva trattarsi, altrimenti perche` sarebbe dovuto all` ufficio del mizukage? Itomi lo aveva rassicurato dicendo che un allenamento andato male non significa niente e quindi non avrebbe perso il suo titolo di genin ne` tantomeno pregiudicava la sua incapacita` nell' essere un buon ninja. Voleva ringranziarlo, ma non sapeva se fosse il caso di menzionare quello che era successo in quella nottata. Aveva giurato.
    Gli uffici al pian terreno erano sempre caldi e accoglienti e ne gioi`, pur rimpiagendo il rilassante gorgoglio dei torrenti che scorrevano nei pressi della struttura. Ad accoglierlo nella sala per le assegnazioni delle missioni trovo' soltanto Itomi. Tutte le sedie dietro la scrivania a mezzaluna erano vuote e,davanti queste, dei fogli erano sparsi alla rinfusa.
    Non preoccuparti lo rassicuro` l'esperto jonin. Ti ho risparmiato un po' di burocrazia. Partiamo subito. Sembrava una persona mite e tranquilla, eppure sembrava sempre avere di fretta, come se avesse di meglio da fare che condurre il suo team in missione. Ma Hisashi dov'era?
    Sensei, non dobbiamo aspettare Hisashi? Forse era in ritardo. L' idea che lo avrebbero escluso dalla missione per punirlo lo rallegro` e non seppe se sentirsi in colpa per questo. Magari lo avrebbero escluso dal team.
    Non verra`. Forse dovette aver letto i pensieri del giovane perche` si affretto` ad aggiungere: Non per questa missione.
    Chissa` perche`. Ad Itomi non piacevano troppe domande, specialmente quando aveva la sua pacata fretta da rispettare, cosi` il genin tenne i suoi dubbi per se.
    Qualche ora piu` tardi si erano lasciati la Terra dell'Acqua alle spalle attraversando un mare di acqua e nebbia. Il cielo prometteva pioggia e quando la foschia si intensifico`, caddero i primi schizzi. Ben presto la lieve pioggerellina divenne un vero e proprio acquazzone.
    Atshushi non era ancora riuscito a ringranziare il suo capitano. Aveva pensato di farlo quando Itomi gli aveva spiegato la missione che lo attendeva nel continente che sembrava avere un qualcosa di veramente intrigante, ma temeva di infrangere il giuramento anche solo facendo riferimento a quella nottata. Itomi lo aveva obbligato a giurare che non ne avrebbe mai parlato. E lui voleva dimostrarsi capace di tenere fede a un giuramento.
    Il mal di mare lo costrinse a chiudersi in bagno e fu una traversata che avrebbe voluto dimenticare.
    Quando sbarcarono nel Paese delle Acque Calde pioveva ancora. Le vie erano fangose e ben presto gli indumenti del giovane furono chiazzati di fango e zuppi d`acqua. In realta`, la terra che gli imbrattava gli abiti apparteneva al Paese del Fuoco e il paese di cui Itomi aveva fatto menzione era soltanto un ancestrale modo per chiamare un territorio meridionale caraterrizato da laghi e terme che rientra nei suoi confini.
    Non ci volle molto prima di scorgere il primo lago. La pioggia sembrava aver sfogato quanto aveva da offrire, ma il cielo restava pesante e plumbeo. Itomi era silenzioso e ad Atshushi non dispiaceva. Non avrebbe saputo di cosa discutere con un jonin e gli argomenti tabu` non erano di aiuto. La missione pero` lo incuriosava, poteva promettere l`occasione che aspettava per dimostrare a se stesso di essere un buon ninja.
     
    .
  3. Rika94
        Like  
     
    .

    User deleted


    I giorni passavano tutti i uguali, ormai la noia era di casa. Tra un allenamento e l'altro mi occupavo dei fiori che crescevano dietro casa, a ridosso dell'orticello di famiglia. Una bella brezza asciugava il sudore dalla mia fronte e sorrisi nel vedere delle povere farfalle che venivano sbatacchiate qua e la portate via dal vento. Ma quella calma venne rotta dalla voce di mio padre, che sentì avanzare velocemente verso di me.

    -Cara, ho una buona notizia per te. Hanno appena esposto alla bacheca in centro le missioni di grado D per i genin come te. Pensi di voler partecipare? Qui continuo io, tranquilla . Intanto tieni qua, ho appuntanto qualcosa sulla missione.'

    Mio padre mi passò un foglietto di carta , che presi velocemente tra le mani.

    - Oh, papà! ti ringrazio, si vado subito!

    In fretta e furia salì a casa e mi preparai un piccolo zaino, dove vi infilai cibo, acqua e un rotolo, nel caso avessi avuto bisogno di appuntare qualcosa e ovviamente le mie armi. Magari avrei anche potuto scoprire di più su quel mukenin che aveva rapito mia sorella. Mi diressi velocemente all'accademia ninja per chiedere aiuto a qualche jonin, purtroppo non potevo muovermi da sola ancora per un genin come me non era consigliabile scorrazzare qua e là fuori dalle mura di Kusa. Fortunatamente qualcuno accettò di accompagnarmi, mi sembrava di aver già visto quel ninja, ma sicuramente non era mai stato mio insegnate. Sembrava piuttosto entusiasta di accompagnarmi, forse perché voleva sottrarsi a qualche incarico d'ufficio poco divertente. Andammo piuttosto spediti verso la meta, il Paese del Fuoco. Era un pò distante dal mio e dovevamo muoverci se volevo arrivare in tempo per cominciare la missione. Vi ero già stata mesi fa con mio padre, per aiutarlo a trasportare della merce, in tutta sicurezza, ad un emporio nel centro del villaggio della foglia. Il jonin che mi accompagnò lungo il tragitto si rivelò più spigliato di quanto pensassi, almeno il tragitto sembrò molto breve. Non ci fermammo mai per nemmeno una pausa , tanto era il piacere nel discutere , alla fine scoprì che il suo nome era Itsume , ma ovviamente per rispetto continuai a chiamarlo maestro. Finalmente arrivammo ai confini del villaggio delle acque calde a sud del paese del fuoco, dove mi attendeva la mia prima missione .Oltre innumerevoli laghi vi erano altrettante innumerevoli pozzanghere, nelle quali cercai di non inzuppare le mie scarpe durante il tragitto. Ero stra eccitata, nonostante il tempo un po cupo ero felice di trovarmi lì per mettere in pratica tutti gli insegnamenti ninja a favore di un contadino che aveva bisogno del mio aiuto.

    Edited by Rika94 - 12/8/2015, 12:56
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

    Group
    Member
    Posts
    8,002

    Status
    Offline
    La solita mattinata? Si. Ormai era diventata una routine obbligatoria alzarsi presto per allenarsi. Mi ritrovavo a correre fuori le mura attorno al villaggio per quaranta minuti, sudando come un maiale che faceva bile per mangiare. Correvo sempre cercando di aumentare la velocità giorno per giorno, anche se le mie gambe chiedevano pietà. E non potevo saltare neanche un'allenamento, altrimenti il maestro Misao che mi osservava continuamente dalla torre di controllo, mi sarebbe passato sopra come un toro inferocito, facendomi pentire di essere nato.
    Finita la corsa perdevo altri dieci minuti per rilassare i muscoli e fare stretching, ad ulteriori esercizi quali flessioni, addominali e sollevamento pesi mi ci sarei dedicato il pomeriggio, quando non trovavo un avversario per un allenamento.
    Dopodiché tornai a casa, infilandomi dentro la doccia fredda per ben venti minuti. Amavo lo scorrere dell'acqua gelida sul mio corpo, mi dava una sensazione di freschezza e leggerezza unica, a cui non potevo rinunciare giorno per giorno. Terminata la doccia proseguì la mattinata con una semplice colazione, fette biscottate con marmellata fresca. Mia madre Mayako era unica per fare la marmellata, la sua specialità la riuscivamo anche a vendere a buon prezzo al mercato, insieme alla frutta che coltivava mio padre. Da tempo già non lo aiutavo più nel terreno, mi dispiaceva non potergli più agevolare il lavoro ma se tutto andava bene presto non avrebbe più avuto il bisogno di lavorare così tanto.

    TOC TOC

    - Si può? -

    E che ci fa quì Misao? Non ho saltato l'allenamento...
    - Entri pure Sensei, i miei genitori sono al mercato. -

    - Disturbo? -

    Si sedette nel tavolo rotondo insieme a me, mentre stavo per finire l'ultima fetta.

    - No no, ho quasi finito, che succede? -

    - Sono venuto a portarti una missione, Takeda e Mashiro al momento non sono disponibili e sei l'unico del mio team che può farmi fare bella figura al momento. Devi partecipare assolutamente. -

    - Di cosa si tratta? -

    - Non ti interessa di cosa si tratta, parteciperai ugualmente. Ti basta sapere che comunque è una D, ma dobbiamo partire per il villaggio delle acque calde quindi è meglio se ti sbrighi. -

    - Una D fuori il villaggio? È la prima volta.. Va bene, mi vado a preparare. -

    Come prima cosa preparai un bigliettino per i miei genitori, spiegandogli la situazione. Dovevo stare fuori almeno due giorni, era giusto avvisarli per evitare qualsiasi tipo di preoccupazione. D'altronde ormai conoscevano Misao e sapevano che con lui ero al sicuro. Quindi andai a prendere le cose nella mia stanza, attaccandomi il cinturino leggero in cuoio alla vita e il borsello al fianco destro. Presi anche gli shuriken e la wakizashi, non si poteva mai sapere cosa avrei trovato sul posto.
    Così partimmo immediatamente, attraversando Kiri e arrivando alla costa dove prendemmo il traghetto per sbarcare nel paese del fuoco. Non ero mai stato in quel continente e la ricca vegetazione insieme al picchiante sole mi stupirono.
    Il viaggio fu lungo ma piacevole almeno per me, ogni cosa che incontravo era una nuova scoperta. Arrivammo infine in una specie di fattoria, ma non eravamo da soli.
     
    .
  5. ~Dan
        Like  
     
    .

    User deleted


    ~ Il Pollaio Matto
    Narrato
    Barney

    La bella fattoria era baciata dai raggi del sole, oscurando i brutti rovesci delle ore precedenti: dopo essere state imbibite di acqua piovana, quei raggi costituivano una sorta di benedizione per la vegetazione, la quale poteva dunque utilizzarla come carburante per poter convertire sostanze grezze e distinte in nutrimento, moli e moli di molecole capaci di accrescere quelle piante di numerosi centimetri, ai fiori di aprirsi all'esterno e ai frutti di maturare, in modo da essere quanto prima raccolti.
    Barney osservava con orgoglio i frutti del proprio lavoro, i risultati delle ore e ore di lavoro spese per quell'appezzamento, barcamenandosi fra lo zappare ed il prendersi cura dei propri animali, specie il proprio pollaio, incredibilmente numeroso e popolato, in quell'annata.
    L'uomo panciuto sedeva su una sedia di legno a dondolo, che dalle fattezze sembrava essere di fattura artigianale, probabilmente intagliata dal fattore stesso: la salopette di jeans circondava la sua ampia vita, per poi prolungarsi sul suo torace sotto forma di bretelle; sotto vestiva una maglia bianca, sudicia e sporca di terriccio e fango.
    Nonostante le ore di lavoro ed il notevole sforzo fisico, l'uomo era piuttosto in carne, era ovvio amasse il buon cibo ed anche il vino, dato che, sebbene fosse a malapena l'ora di pranzo: la fronte madida di sudore e due macchie rossastre sugli zigomi erano sintomi inequivocabili degli effetti dell'alcool.
    Evidentemente qualcuno doveva aver fatto sapere lui quanto fosse buono il cacio con le pere.

    Barney attese l'arrivo degli Shinobi cui aveva chiesto aiuto: dalla notifica che gli era stata recapitata avrebbe potuto contare su tre Genin, novizi in campo militare, ma più che sufficienti per svelare i misteri che aleggiavano sulla sua proprietà: da tempo, infatti, degli strani incidenti notturni turbavano il suo sonno, difatti lo schiamazzo che emergeva dal pollaio lo destava e, nonostante i numerosi sopralluoghi, non era mai riuscito a trovare nulla di sospetto.
    Tuttavia trovava sempre uno o due cadaveri.
    All'inizio non gli aveva dato troppo peso ma, col tempo, il numero dello stormo si stava riducendo pericolosamente, andando a minare i suoi profitti.
    Il contadino attese l'arrivo dei suoi collaboratori, due ragazzi ed una ragazza, prima di alzarsi energicamente dalla sua sedia, in modo da accoglierli.

    Benvenuti, prodi shinobi. Io sono Barney, l'autore del messaggio che vi ha portati qua. Lasciatemi spiegare meglio il motivo della vostra presenza: ho bisogno che indaghiate e dunque risolviate un problema che affligge il mio pollaio.
    E' oramai una settimana che, ogni notte, i miei polli si svegliano di notte, ed irrequieti, irritano tutte le altre bestie e svegliano addirittura me.
    Ogni notte vado a controllare e a sedare la situazione, ma non trovo nulla di strano, se non un paio di cadaveri ad ogni evento. Non so proprio cosa pensare, le porte sono integre, e non trovo mai nulla di rotto o qualcosa che manchi. Aiutatemi, o di questo passo rimarrò al verde!

    Data l'ora direi che potreste supervisionare il pollaio e farvi un giro qua intorno, sicuramente il vostro occhio è più esperto del mio... Per qualunque cosa, mi trovate qui in veranda.



    Come da post, cogliete l'occasione per supervisionare e descrivere sia i locali interni che la zona circostante ma, per il momento, non troverete nulla di sospetto.
    Sfruttate anche l'occasione per conoscervi e far interagire i vostri PG. In caso aveste delle domande da fare al contadino, potete rivolgergli la parola, ma naturalmente le risposte le avrete con il mio post.
    Buon divertimento



    M e m b r i
    Nome Utente: tisy16
    Nome PG: Atshushi Nasushimo
    Grado: Genin
    Villaggio: Kiri
    Link Scheda: @

    Nome Utente: Rika94
    Nome PG: Alessa Kokami
    Grado: Genin
    Villaggio: Kusa
    Link Scheda: @

    Nome Utente: †Akito†
    Nome PG: Takeshi Konoamori
    Grado: Genin
    Villaggio: Kiri
    Link Scheda: @


     
    .
  6. Rika94
        Like  
     
    .

    User deleted


    Arrivati sul posto, notai che lentamente la nebbiolina ed il cielo cupo facevano spazio ad un bel tepore ed un sole splendente. Notai che non eravamo soli, a me ed il mio maestro si aggiunsero altri due ragazzi, accompagnati dai loro jonin. Senza nemmeno avere il tempo di presentarci, ma solo osservarci a vicenda, un uomo bello panciuto si avvicinò a noi, presentandosi come proprietario della fattoria d'innanzi a noi e committente del messaggio scritto nella bacheca di Kusa. Sembrava uno che lavorava duro, con la fronte madida di sudore e con lo sguardo un po avvilito, ci spiegò quale fosse il suo problema. Lo ascoltai con attenzione, cominciando a farmi qualche idea del mistero che si celava dietro. Spesso le volpi di campagna tendono attacchi ai polli dei fattori, quando nella selva non trovano sostentamento, certo sfidando la fortuna, ma la fame è fame! Finita la sua presentazione e dopo averci esposto il suo cruccio l'uomo ci spronò, in modo cortese:

    Data l'ora direi che potreste supervisionare il pollaio e farvi un giro qua intorno, sicuramente il vostro occhio è più esperto del mio... Per qualunque cosa, mi trovate qui in veranda.


    E così dicendo tornò alla sua sedia a dondolo, di alta fattura, col suo passo pesante ed un po ciondolante. Allora mi riguardai in torno, a quanto pare ero l'unica ragazza del gruppo e quei due non mi sembravano tanto loquaci . La mia timidezza si fece sentire, fui tentata di voltare i tacchi e fare ricerche per conto mio, ma il gioco di squadra era più importante in queste missioni. così mi feci coraggio e parlai.

    - P...piacere ragazzi mi chiamo Alessa kokami. E lui è Itsume

    -Come va?

    - Mi sembrava giusto presentarci prima di fare squadra e cominciare con le ricerche qui in zona.

    Sorrisi in modo timido.
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    2,466

    Status
    Offline


    Parlato
    Pensato
    Altri
    La fattoria non era certo la grossa fabbrica di peperoncini della prima missione a cui avete partecipato.
    Una modesta struttura, con il tetto spiovente di legno e i muri di pietra, aveva l' aria di essere un luogo adatto per vivere in modo austero e semplice, senza lusso. Si addiceva a un contadino, penso` Atshushi. E` certamente migliore del posto dove vivo io."
    La persona che accolse genin e jonin rispecchiava la vita semplice e dedita alle piccole gioie tipica di un piccolo agricoltore. Se ne stava in salopette di jeans sulla veranda a dondolarsi su una robusta sedia in legno. Li vide arrivare, ma sembro` impiegare qualche attimo di troppo ad attivare il corpo per alzarsi e accogliere il suo team di salvataggio.
    Itomi lo aveva lasciato all`imbocattura del viale che si districava fra alberi e colline fino a raggiungere la fattoria, ma c`erano comunque altri ninja con lui. Era terrorizzato dall'idea di dover agire da solo, senza nessun conoscente che potesse aiutarlo nel caso avesse avuto bisogno di aiuto. A che diavolo servivano i team se poi doveva collaborare con perfetti sconosciuti?
    Fu rinfrancato quando noto` che sul braccio di un ninja il coprifronte della sua nazione. Era alto e muscoloso, che poteva ingannare un osservatore disattento e passare per un ragazzo piu` grande della sua reale eta`. Atshushi, pero`, colse i lineamenti infantili che vedeva ogni giorni quando si specchiava. Era strano che fosse arrivato li` per conto suo, avrebbe potuto viaggiare con lui ed Itomi.Ma era l`altra shinobi ad irretire Atshushi. Sembrava avere qualche anno in piu`, forse aveva la stessa eta` di Hisashi sebbene il fisico femminile non fosse muscoloso e marcato come quello del taciturno compagno di Atshushi. Aveva un coprifronte nuovo per gli occhi del genin e si soffero` qualche attimo a scrutarlo, scavando nelle sue memorie scolastische a quale villaggio appartenesse. "Dovrebbe essere Kusa" Con i lunghi capelli di un insolito blu e gli occhi pallidi venati delle stesso colore aveva un'aura di magnetismo. Con lei c'era anche il suo superiore. Atshushi si senti` mortificato per essere stato lasciato solo dal suo capitano.
    Il contadino ruppe il ghiaccio e spiego` con una parlata lenta e biascicata quale fosse il suo problema. Ancora una volta all' inesperto genin sembro` assurdo richiedere cosi` tanti ninja per un problema cosi` banale. Probabilmente un qualche animale selvatico uccideva i polli del fattore e lui non riusciva a risolvere da se il problema. C'era qualcosa in lui, forse la parlata, forse le guance con le vene arrossate o forse la camminata ondulante e i modi lenti che portavano a dubitare di lui.
    Ormai, pero`, i tre ninja avrebbe dovuto lavorare per lui.
    Fu la kunoichi a rompere il ghiaccio presentando lei e il suo superiore. Parlava soavemente e sembrava esitare.
    E` un piacere fare la vostra conoscenza. Volse lo sguardo al suo connazionale, accenando un sorriso. Io sono un genin di Kiri. Mi chiamo Atshushi.
    Forse quel gruppo di ninja avrebbero risolto subito quel problema. Ricordo` dell'occhiata densa di odio che Itomi aveva lanciato al jonin di Kumo durante l'ultima missione. Si chiese se avesse fatto lo stesso con questi ninja di Kusa. Per un attimo dubito` di poter fidarsi di loro, poi scaccio` quel pensiero. "Dobbiamo soltanto completare una stupida missione. Non devo ne` fidarmi ne` diffidare di loro. Basta collaborare lo stretto e necessario"
    La kunoichi sembrava della stessa opinione. Intorno a loro c'erano piccoli campi coltivati e un logoro tugurio in legno fatiscente circondato da una rete metallica arruginata. Doveva essere il pollaio.
    Io credo... Udi` la sua voce parlare, ma era sicuro di non averlo voluto. Ormai era tardi e tutti lo stavano fissando. Schiari` la voce e prese fiato. Dico... credo che sia meglio dividerci. Non sembra essere un problema serio e probabilmente dovremmo riuscire a risolverlo facilmente. Cerco` lo sguardo degli altri ninja sperando in un loro cenno di assenso. Io, se per voi va bene, vado al pollaio. Venendo qui`, ho visto sul retro un capanno per gli atrezzi e dove i campi non sono coltivati la vegatazione cresce incontrollato. Se si tratta di un animale selvativo deve avere vita facile per nascondersi. Si sorprese di essere riuscito a esporre le proprie idea con tanta chiarezza e sicurezza. Cos'era successo alla sua timidezza e insicurezza? Non doveva pensarci e doveva godere di quel momento di gloria.
    Mentre ispezionava il pollaio noto` che in piu` punti la reta era dissaldata permettendo a un qualsiasi animale non troppo grande e agile di infilarsi all`interno. I polli scorazzavano qua` e la` lasciando le loro piccole impronte sulla fanghiglia. Non erano pochi e la struttura di legno marcio sembrava potesse ospitarni molti di piu`. "Deve aver perso davvero molti polli."Era strano che lasciasse il bottino all'interno, ma forse i buchi non erano sufficientemente grandi per uscire con la preda tra le fauci. Quel contadino non doveva avere molta cura delle sue proprieta`.
    Aveva smesso di piovere da un bel pezzo, ma i vestiti del genin erano ancora umidi e cominciava a sentire brividi di freddo lungo il corpo. Il sole non era piu' coperto da alcuna nuvola e il tempo sembrava voler migliorare ancora, tuttatavia il tramonto non doveva essere molto lontano.
    L'edificio principale era rischiarato da obliqui raggi arancioni, quando Atshushi torno davanti la veranda senza aver trovato nulla di utile.


     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

    Group
    Member
    Posts
    8,002

    Status
    Offline
    Non appena arrivai a destinazione il maestro Misao si disperse nella boscaglia, lasciandomi avanzare da solo nella stradina che portava alla fattoria. Non doveva interferire nella mia missione, e per evitare qualsiasi problema era meglio se scompariva per qualche ora, andando altrove o controllandomi a distanza, l'importante era non averlo vicino, anche solo la sua presenza bastava per farmi prendere di soggezione. E poi dovevo abituarmi ad agire da solo, a pensare con la mia testa, altrimenti avrei avuto difficoltà nelle missioni di maggior grado.
    Ad ogni modo camminai a passo moderato fino all'uscio della veranda esterna che circondava la piccola casa. Ai lati v'erano due recinzioni, una con il famoso pollaio e un'altra con un piccolo gruppo di maialini. Notai anche due caprette e una mucca nascoste dietro il recinto dei porci. Inoltre tutt'attorno v'erano i terreni coltivati con diversa vegetazione, si trovavano broccoli, pomodori, mandorle e qualsiasi tipo di frutta possibile e inimmaginabile. Possedeva proprio una bella fattoria, soltanto la casa sembrava piccolina ma se il signor Barney viveva da solo poteva più che bastare. Tutta la fattoria aveva bisogno di un grandissimo e duro lavoro per riuscire a essere mantenuta in vita, e io di quel genere di lavoro ne sapevo parlare. Avevo iniziato a lavorare la terra a sei anni con mio padre, fino a quando poi a dodici anni mi iscrissi in accademia, cominciando la via del ninja e abbandonando qualsiasi altro tipo di lavoro. Mi sarei sicuramente sorpreso se quel signore seduto sulla sedia a dondolo era l'unico lavoratore di quell'enorme fattoria.

    - Benvenuti, prodi shinobi. Io sono Barney, l'autore del messaggio che vi ha portati qua. Lasciatemi spiegare meglio il motivo della vostra presenza: ho bisogno che indaghiate e dunque risolviate un problema che affligge il mio pollaio.
    E' oramai una settimana che, ogni notte, i miei polli si svegliano di notte, ed irrequieti, irritano tutte le altre bestie e svegliano addirittura me.
    Ogni notte vado a controllare e a sedare la situazione, ma non trovo nulla di strano, se non un paio di cadaveri ad ogni evento. Non so proprio cosa pensare, le porte sono integre, e non trovo mai nulla di rotto o qualcosa che manchi. Aiutatemi, o di questo passo rimarrò al verde! -


    Solo dopo mi accorsi che anche altri due Genin erano venuti in soccorso dell'uomo. Uno proveniva da Kiri, o almeno così diceva il suo coprifronte anche se la sua faccia mi era totalmente nuova. L'altra invece era una ragazza, la stessa ragazza con cui mi allenai qualche giorno prima nelle lunghe praterie di Kusa, Alessa. Mi fece piacere rivederla, la sua determinazione avrebbe sicuramente dato un contributo positivo per l'esito della missione. Mi ritrovavo quindi a dover collaborare con due persone nuove e non sapendo quasi nulla di loro era meglio sbrigarsi il prima possibile per evitare di far peggiorare la situazione.

    - Capisco.. Possiamo dare un'occhiata in giro? -

    - Data l'ora direi che potreste supervisionare il pollaio e farvi un giro qua intorno, sicuramente il vostro occhio è più esperto del mio... Per qualunque cosa, mi trovate qui in veranda. -

    - Perfetto. -

    Ci allontanammo di qualche metro per organizzarci in qualche modo e prima che io e il mio compaesano aprissimo bocca, Alessa si presentò:

    - P...piacere ragazzi mi chiamo Alessa kokami. E lui è Itsume -


    - Come va? -

    - Mi sembrava giusto presentarci prima di fare squadra e cominciare con le ricerche qui in zona. -

    - Io sono un genin di Kiri. Mi chiamo Atshushi. -

    - Hei ciao Alessa, la nostra prima missione insieme eh? Comunque Piacere mio Atshushi, io sono Takeshi. Non ti ho mai visto a Kiri, magari qualche volta ci alleniamo insieme.
    Ah, Alessa, lui non sta con noi durante la missione no? -


    Mi riferì al suo accompagnatore, mentre Atshushi aveva già cominciato ad esporre la sua idea per le ricerche nella zona.

    - Mi sta bene, allora voi pensate al pollaio e quì intorno, io vado nel capanno degli attrezzi sul retro. -

    E così mi avviai sul retro della fattoria scoprendo altri ettari ed ettari di terra infinita. Solo che a differenza di quella davanti la casetta in legno, non era coltivata, infatti come disse il compagno di Kiri v'era dell'erbaccia smisurata a destra e a manca, fiori strani e appassiti e rampicanti ovunque. Mi feci strada fino al capanno tagliando le piante alte con la Wakizashi riuscendo a creare un piccolo sentiero per camminare indisturbati. E mentre mi apprestavo a raggiungere il casotto in lontananza osservavo il più possibile il perimetro, cercando con gli occhi qualche tana o una qualsiasi specie di animale grande abbastanza da creare disturbo nel pollaio. Era strano, il problema sembrava essere solo al pollaio e non altrove, quindi se si trattava di un animale, doveva essere un animale di piccola taglia, magari un ratto dalle dimensioni spropositate perché qualsiasi animale della grandezza di un cane di taglia grossa avrebbe attaccato anche gli altri animali.
    Giunto al capanno entrai senza alcun problema data l'assenza di qualsivoglia catenaccio. Non era un granché, era molto piccolo, un buco più che altro. La luce solare entrava da una piccola finestrella in alto, la puzza era abbastanza sgradevole e sapeva di lercio e fangoso, probabilmente stavo calpestando escrementi. V'era qualche piccone e diversi rastrelli, una carriola, due mazze, molte chiavi inglesi e tante, tantissime ragnatele. Ma nessun segno di nidi o tane di animali più grossi, probabilmente anche gli stessi animali si schifavano ad abitare lì dentro.
    Così dopo aver ispezionato il magazzino decisi di tornare dagli altri, nel frattempo il crepuscolo cominciava a far calare il sole...

    Scusate il ritardo, son tornato ieri notte.
     
    .
  9. ~Dan
        Like  
     
    .

    User deleted


    ~ Il Pollaio Matto
    Narrato
    Barney

    Tre Genin erano giunti alla Fattoria, due provenienti dallo stesso villaggio, il Kirigakure, anche se, a giudicare dalle loro reazioni, non sembravano essersi mai visti prima, mentre l'unica ragazza del gruppo, la più timida e, almeno apparentemente, la meno esperta del Team, era originaria di Kusa, il ridente e sempreverde Paese dell'Erba.
    Il motivo del loro incontro era chiaro, la loro presenza costituiva la risposta alla richiesta d'aiuto di Barney, contadino locale che, da circa una settimana, sembrava essere afflitto da una grande sfortuna, una sorte talmente infausta da riuscire ad intaccare il numero del suo bestiame, riducendolo progressivamente in numero.
    I soggetti di quelle morti misteriose erano i suoi polli, una risorsa cruciale per il suo sostentamento, oltre ad essere un importante fonte di reddito: il commercio di quelle carni gli consentiva di incassare un importante somma di Ryo, sufficiente per poter investire nella propria azienda, oltre che a, naturalmente, portare il pane in casa.
    E parecchio, data la massiccia corporatura del fattore.
    Atshushi, Alessa e Takeshi, questi erano i loro nomi, dopo una breve presentazione, subito si divisero i compiti ed i luoghi da indagare, in modo da coprire tutte le eventuali possibilità e ogni pista immaginabile: Takeshi si recò sul retro, alla ricerca di eventuali indizi presso la piccola costruzione in legno, custode degli attrezzi del mestiere, mentre gli altri due cominciarono il proprio sopralluogo dalla scena del crimine.

    Il sole aveva oramai compiuto gran parte del consueto tragitto, in procinto, oramai, di gettarsi alle spalle delle montagne rocciose dell'Ovest, le cui vette appuntite solcavano il cielo porpora come i denti di una sega.
    Nonostante i loro sforzi, i tre militari non riuscirono a trovare nulla, se non l'arredamento spartano e, talvolta, in alcuni punti, rovinato dal tempo, dall'usura e dall'incuria.
    D'altronde, Barney era un tipo semplice, e spesso costruiva da sé gli oggetti di cui aveva bisogno.

    Shinobi, venite in casa, si è fatto tardi! E' ora di mangiare qualcosa!

    Il vocione dell'uomo risuonò potente dalla cucina, mentre le sue mani nerborute spadellavano leccornie e tagliavano prosciutto e formaggio, tutto rigorosamente fatto in casa.

    Trovato qualcosa? Io non sono proprio riuscito a vedere alcun indizio, in quel pollaio, solo piume, escrementi e sporcizia.. Voi avete avuto più fortuna?

    Domandò loro senza troppe speranze, dato che non c'erano né orme né fori né nient'altro di strano che potesse destare qualche sospetto. I quattro consumarono velocemente il loro rudimentale pasto, ma un rumore sordo interruppe la loro quiete, un boato proveniente dal pollaio, seguito dagli stramazzi impauriti dei polli.

    ODDIO! Sta succedendo di nuovo! Fate qualcosa!

    Se i tre si fossero precipitati sul luogo dell'incidente, avrebbero scovato tre volpi di medie dimensioni azzannare al collo tre di quegli uccelli.
    Allarmate dalla presenza dei tre ragazzi, le tre svicolarono attraverso la porta lasciata socchiusa e quindi nell'apertura nella recinzione, per poi scattare verso il bosco.
    Se i Ninja non si fossero mossi tempestivamente, avrebbero perso la loro occasione di acciuffare le ladre, oltre che a capire cosa stesse succedendo, dato che non sembrava si trattasse del semplice corso della catena alimentare.



    Molto bene, iniziamo questo inseguimento! Qua troverete il regolamento.
    Le volpi hanno un vantaggio su di voi di 20 metri. La volpe A ha agilità 60, la B 40 e la C 20. potete inseguirle tutte insieme oppure ognuno se ne sceglie una, in base alla propria velocità, naturalmente spiegate la decisione in maniera verosimile.
    L'obiettivo è si catturare i predatori, ma considerate anche al seguirle fino al loro nido. Pensate da Shinobi :si2:

    PS: rika, nel tuo post non hai descritto che andavi ad indagare sul posto, cerca di rispettare le consegne, in questo modo i tuoi post saranno anche più lunghi :sisi:

    PPS: scusate il ritardo, Akito, cancello il tuo spoiler, ok?
     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

    Group
    Member
    Posts
    8,002

    Status
    Offline
    Nulla di nuovo, non ero riuscito a trovare niente nel piccolo magazzino nascosto dietro la fattoria. Gli animali selvatici sembravano assenti, o almeno così sembrava. O forse mi stavano osservando di nascosto, cercando di capire chi fossi e cosa volessi in quel posto. Probabilmente tutti gli animali della zona conoscevano solo Barney come essere umano, doveva essere una scoperta per loro poter vedere nuove persone, così come il trambusto che portavamo. Poiché a giudicare dallo stile di vita del vecchio non si poteva dire che aveva un gran numero di visite, anzi, non sembrava riceverle affatto. Doveva essere un tipo solitario a cui non piace molto la compagnia, quel genere di persona che ama il silenzio e la natura, dedicandosi solamente al suo lavoro-hobby. Amava il cibo e questo non poteva negarlo, lo dichiarava il suo grosso e rotondo pancione che stava quasi per far sfibbiare le bretelle dei pantaloni. E mentre lui si dondolava nella sua sedia artigianale a dondolo quasi a spaccarla, noi investigavamo sul luogo con scarsi risultati.
    Così mi premurai di raggiungere i miei altri due compagni per scambiarci le informazioni, sperando che almeno loro erano riusciti a trovare qualcosa.

    - Ragazzi, nel magazzino niente di sospetto. Solo polvere e aggeggi da lavoro. Voi avete trovato qualcosa? -

    ....

    E come si suol dire, chi di speranza campa di speranza muore. Neanche loro riuscirono a trovare qualcosa di interessante, quel pollaio sembrava un vero e proprio mistero.
    L'unica alternativa è di aspettare e vedere se i polli si agitano di nuovo...
    E proprio mentre il sole stava per dar spazio alla sua controparte, il signor Barney ci invitò dentro casa per la cena.

    - Shinobi, venite in casa, si è fatto tardi! E' ora di mangiare qualcosa! -

    Non eravamo ancora stati dentro casa e quello era un buon motivo per esplorarla anche se non appena varcai la soglia d'entrata ne rimasi un po' deluso. Era una piccola abitazione con cucina soggiorno e due stanze ai lati, in più ovviamente il bagno. D'altronde dovevo aspettarmelo, un uomo da solo non poteva avere di certo una villa. Ad ogni modo non persi tempo ad accomodarmi nel rotondo tavolo in cucina, era tutto già apparecchiato. V'era moltissimo cibo in tavola, prosciutto, salami, mozzarelle, pomodori e tanta altra roba fatta in casa. Di certo non gli mancava il mangiare, ma neanche il bere a giudicare dal grosso bottiglione di vino che risiedeva a centro tavola. I bucali di vino che si riempiva Barney erano spaventosi, li mandava giù uno dopo l'altro peggio dell'acqua.

    - Trovato qualcosa? Io non sono proprio riuscito a vedere alcun indizio, in quel pollaio, solo piume, escrementi e sporcizia.. Voi avete avuto più fortuna? -

    - No, niente neanche noi. È strano.. magari si azzuffano tra di loro? -

    Sapevo di aver appena detto una cazzata ma ero troppo preso dal mangiare per potermi concentrare sull'indagine. Parlavo mentre mi riempivo il piatto e lo stomaco brontolava dalla fame, non vedevo l'ora di consumare i pasti. Presi di tutto e di più, approfittando dell'abbondante cibo che c'era in tavola. Non ero uno timido o che faceva complimenti, con tutto l'allenamento che facevo avevo bisogno di mangiare tanto e i presenti infatti ebbero modo di accorgersene. Divorai una grandissima quantità di cibo in pochissimo tempo, e proprio mentre mi versavo un bicchiere d'acqua, un trambusto enorme distolse la mia attenzione e quella di tutti gli altri ragazzi.

    - ODDIO! Sta succedendo di nuovo! Fate qualcosa! -

    Come un fulmine saltai in piedi e scattai verso il pollaio, seguito a ruota dagli altri due Genin. In quel preciso istante mi accorsi di essere il più veloce e reattivo del gruppo data la lentezza degli altri due nel raggiungermi, mi bastava poco per studiare le persone.
    Giunti sul posto sbaragliai la porta della gabbia con una manata e una volta dentro vidi tre volpi rossastre che agguantavano le galline.

    - Ecco i colpevoli!! -

    Mi precipitai su di esse ma i tre animali con un'agilità impressionante si svincolarono da un piccolo buco nella parte inferiore della recinzione. Quegli esseri avevano le ossa talmente piccole da riuscire a passare nelle fessure più minuscole, ma io non demorsi, feci qualche passo indietro e con una breve rincorsa saltai oltre la recinzione, inseguendo le tre volpi nel bosco.

    - Lasciamone una viva, potrebbe portarci dal branco!
    Gridai agli altri.
    Sempre che ci sia un branco..

    Estrassi due shuriken dal borsello, lanciandoli verso le prime due volpi a tiro. Dopodiché sforzai i muscoli delle gambe per riuscire a compiere uno scatto più veloce del solito, per cercare di stare alle calcagna della volpe più veloce del trio.
    Che faccio? La uccido o aspetto?..
    Intanto infilai la mano nel borsello mentre a gran velocità sfrecciavo per il bosco, all'inseguimento del colpevole.

    Parlato
    Pensato
    Narrato


    Azioni Effettuate:
    - Lancio Shuriken all'ultima volpe
    - Lancio Shuriken alla seconda volpe
    - Sprint

    Resistenza: 200-1-1-23= 175
    Chakra: 50
     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    2,466

    Status
    Offline
    Parlato
    Pensato
    La ricerca nel pollaio era stata quanto mai infruttuosa. Provato dal viaggio e dall'umidita` che gli faceva accapponare la pelle, Atshushi si era trascinato fino al portico dove aveva ritrovato i suoi due compagni. Barney non si stava piu` dondolando sulla sedia, ma sembrava essersi trasferito all'interno dell'edificio, dal quale proveniva un gran trambusto di piatti e pentole che cozzavano tra loro.
    Lo sconosciuto genin di Kiri non era riuscito a trovare niente nel magazzino e gli si poteva leggere in viso il disappunto per il misero fallimento dei suoi sforzi. Da parte sua, Atshushi non si sentiva meglio: anch'egli non aveva avuto molta fortuna nello sporco pollaio.
    Mi dispiace, ma nel pollaio non ho visto niente di sospetto. Tutta la grinta che lo aveva spinto a iniziare le ricerche sembrava essere svanita. Forse doveva mangiare qualcosa, mettersi al caldo e riposare. Domani sarebbe andata meglio. Tuttavia la rete del pollaio e` vecchia e malridotta, come lo e` anche il legno del pollaio vero e proprio. Non c'e` da sorprendersi se qualche animale riesce a banchettare ogni notte.
    E proprio a proposito di banchetti, Barney caccio` il grosso testone dall'uscio della porta e invito` tutti dentro per la cena. Sembrava essere mosso da un'energia rinnovata rispetto a prima.
    Atshushi lascio' che fossero gli altri a entrare per primi, mentre rimaneva dubbioso sul portico. Aveva i sandali impiastrati di fango e letame provenienti dal pollaio e non gli andava di lasciare impronte sudicie nella casa dello sventurato contadino. La fragranza dalla cucina arrivo` alle sua narici e lo spinse ad entrare. Fu sollevato di vedere che l'ormai dei suoi sandali si perdeva nella sporcizia generale del pavimento. L'interno della casa non era molto differente dall'esterno: vecchio e non curato. "Forse manca una presenza femminile, anche casa mia sarebbe piu` accogliente se avessi una coinquilina femmina, o se magari io fossi una ragazza." I mobili dovevano aver visto parecchi inverni e cigolavano ogni volta che venivano usati, su di essi non c'erano gingilli per completare l'arredamento e di conseguenza la casa sembrava spoglia e spartana. Tuttavia si addiceva alla semplicita` con la quale il contadino viveva la sua vita.
    L'idea di genuinita` e umilta` che si era insinuata in Atshushi spari` non appena poso` gli occhi sulla tavola. Posava su due cavalletti di legno e gli assi dello stesso materiale erano coperti da una tovaglia ingiallita. Ma il vero spettacolo consisteva nel cibo.
    Barney prese posto a capo tavola, mentre i ninja occupavano i posti lungo i lati. Prosciutto stagionato tagliato in grosse fette riempivano un vassaio a centro tavola. Broccoli cotti nel burro, insalata di pomodori, lattuga e altri ingredienti di cui non ricordava il nome riempivano fino all'orlo grosse ciotole. Grosse bistecche bruciacchiate all'esterno e rosate all'interno riempivano furono la prima portata, seguite da uno stufato dall`aria semplice, ma non genuina con uno spesso velo di grasso che riluceva alla tremula luce sotto la quale banchettavano.
    Atshushi mangio' tutto cercando di riempirsi lo stomaco. Non gli capitava spesso, anzi quasi mai, di poter mangiare cosi` tanto e cosi` bene. Ma mentre Barney riempiva e svuotava la coppa di vino a un ritmo notevole, l`altro genin di Kiri divorava con avidita` tutto cio` che gli fosse a portata di mano. Atshushi cerco` lo sguardo di Rika, che sembrava mangiare con calma e poteva essere messa a disagio dalla voracita` dalla voracita` del compaesano di Atshushi e dalla gola sempre secca di Barney. Atshushi fu grato a quel rubicondo contadino che gli permetteva di cenare cosi` sontuosamente e in piu` gli commissionava anche una missione ninja. La missione non era un granche`, ma ormai aveva capito che ai neo genin non veniva affidato di meglio.
    Quel momento felice fu pero` bruscamente interrotto. Le guance rosse del contadino sembrarono diventare di un'intesita` piu` cupa mentre negli occhi balenavano frustrazione e rabbia repressa, mentre urlava biascicando le parole. Qualcuno o qualcosa stava attaccando nuovamente il pollaio e le galline!
    I tre genin si precipitarono all'esterno, lasciando che fosse Takeshi a precederli. Arrivati sul posto, illuminate dalla tenue luce di una mezza luna, videro i colli sanguinanti di tre galline mentre tre volpi si accanivano sui loro corpi inermi. Le loro compagne superstiti si agitavano ed emettevano versi striduli in una cacofonia di suoni. Le carneficine dal pelo arancione, ma reso grigiastro nell'oscurita` nella fresca serata sgattaiolarono rapide fuori dal recinto, passando probabilmente da dove erano entrate e cominciarono ad allontanarsi.
    "Dannazione! Le perderemo! Atshushi sapeva bene di non essere piu` veloce di uno di quegli animali, ma Takeshi sembrava essere un passo avanti a tutti: cerco` di colpire due volpi con degli shuriken e subito dopo si lanciava all'inseguimento dell'altra predatrice nella notte. Atshushi non pote` faro altro che assicurarsi che le due volpi fossero stato colpite e uccise, per poi mettersi sulla scia del suo compagno di Kiri. Non poteva competere con la sua velocita` quindi sarebbe stato compito suo inseguire la volpe sperando di trovare la tana di quegli animali.
    Azioni: mi accodo a inseguitori e fuggitivi
    Metri percorsi: 5 metri
    Resistenza: 100-2=98


    Edited by tisy16 - 26/8/2015, 17:14
     
    .
  12. Rika94
        Like  
     
    .

    User deleted


    Appena finì di presentarmi, facendo lo stesso col mio jonin, quest'ultimo andò a farsi due passi per conto suo. D'altronde dovevo cavarmela da sola, se volevo riuscire a superare missioni di grado superiore, in futuro. Un genin proveniente da Kiri, di nome Atshushi esordì dal nulla cominciando ad esprorre un suo piano d'azione e detto fatto lo mise in pratica, allontanandosi da me e dal ninja dall'aria familiare.

    - Hei ciao Alessa, la nostra prima missione insieme eh?

    -Oh, ma certo! dicevo che avevi un viso familiare! Scusa davvero, che sciocca ! Sono felice che la mia prima missione sia assieme a qualcuno che conosco. Beh adesso è l'ora di dividerci e cercare qualche indizio.

    Dopo le dovute presentazioni e aver ritrovato un vecchio conoscente, Takeshi , mi allontanai dai due genin per cercare qualche indizio . Mi diressi verso il pollaio, il cui reticolato era arrugginito e un tantino danneggiato, soprattutto in un punto, dove vi era un piccolo buco, ma senz'altro troppo piccolo per permettere ad un animale di passarci sotto. Diedi qualche altra occhiata per controllare che non vi fossero buche più ampie e profonde. Poi andai nel capanno, anche quello mal messo, con la vernice bianca scrostata ed anche poco candida, avrebbe avuto bisogno di un colpo di vernice e qualche asse per rinforzare il piccolo tetto. Non avevo trovato indizi, ma mi era venuta un'idea, nascosi più di una trappola trovata nel capanno in più punti strategici , se fosse stato un animale, nascondendo ben bene le trappole non se ne sarebbe accorto, o almeno così speravo. Così messi a punto gli ingranaggi di quegli arnesi infernali, un po arrugginiti e mal conci, ma ero sicura che dopo la mia aggiustatina sarebbero scattate come cavallette al passare di qualsiasi mal capitato. Impressi bene in mente dove le avevo posizionate e quando il pastore chiamò per sollecitarci ad entrare in casa, mi resi conto che il sole già era quasi scomparso dietro le montagne ed il cielo di era tinto di toni caldi . Così raggiunsi gli altri ed entrai in casa, proprio come mi aspettavo, ogni cosa lì dentro era davvero di cattivo gusto, ma sembrava tutto pulito, almeno. Eccetto quelle scarpacce del pastore. Quasi tutto era in legno e vedevo ad ogni angolo piccole riparazioni , da quelle arrangiate e lasciate in sospeso a quelle di una certa perizia. Però appena buttai il mio sguardo sulla tavola da cucina non potei fare a meno di sorridere compiaciuta, quella si che era una tavolata ! Solo cose genuine! Il pastore anche se sembrava rozzo , senz'altro era molto gentile ad offrirci quel laudo pasto. Così mi sedetti e cominciai a riempirmi il piatto, senza esagerare, mentre il il ragazzo vicino a me non faceva complimenti, spazzolandosi tutto. Mi venne da storcere un po il naso, ma la fame è fame. Ma proprio mentre stavo per avventarmi su un tozzo di pane con dentro mozzarella e salame si udii un forte trambusto provenire dal pollaio. Il pastore si alzò e le sue guance divennero ancor più rosse, scosso dall'ennesimo attacco alle sue bestie. Mi alzai repentinamente evitando di portarmi dietro l'intera tavola e seguì i miei compagni di missione fuori dalla casa, verso il pollaio. Le galline erano impazzite , c'erano piume ovunque e in mezzo a quel macello vidi i tre colpevoli.

    * Volpi!!! Come pensavo!

    Queste cominciarono a correre, una proprio verso la mia trappola, quando si fermò di scatto, giusto nel momento in cui Takeshi vi lanciò uno shuriken contro. Quella poveretta guaiva di dolore, non averi voluto farle del male, ma era il mio dovere da ninja in quel momento fermare quel pollicidio! Ormai speravo che una fosse presa , così ci buttammo tutti e tre verso l'altra in fuga, sperando di trovare il suo nascondiglio o il resto di quelle canaglie bellissime ma furbissime. Tak era il primo a stargli dietro, ma io non volevo essere da meno e cominciai ad inseguirla dall'alto scattando con la luce intermittente del corpo, saltando di albero in albero scagliandogli i miei due fedeli Uchiha Shuriken.

    Resistenza: 200-1-1-7
    Stamina: 100-5
    Azioni:
    - Predisposizione trappola precedente
    - Luce intermittente + lancio due uchiha shuriken su terza preda


    Edited by Rika94 - 27/8/2015, 11:42
     
    .
  13. ~Dan
        Like  
     
    .

    User deleted


    ~ Il Pollaio Matto
    Narrato
    Barney

    Prede contro predatori.
    Uomo nella veste di cacciatore, armato della propria lancia e del proprio istinto omicida, sulle orme del proprio obiettivo, del proprio oggetto del desiderio.
    Le tre volpi sfrecciavano veloci, nonostante la loro taglia fosse assolutamente nella media: le zampe veloci ed atletiche permettevano loro di muoversi agilmente, balzare e cambiare repentinamente direzione, tanto che le trappole nascoste dal pollaio da Alessa scattarono, ma sempre un secondo in ritardo, fendendo o ghigliottinando aria e fieno.
    I tre animali svicolarono attraverso la grata e quindi guadagnarono parecchi metri, perdendosi nel sottobosco locale: viaggiavano in fila indiana, non per tattica o strategia, ma semplicemente perché le tre non correvano alla stessa velocità.
    La prima, la più veloce, non sembrava quasi toccare il suolo, per quanto era leggiadra ed agile, d'altro canto l'ultima, forse la più giovane e non ancora completamente matura, al confronto sembrava arrancare, nel sostenere quel lesto passo.
    Il Kiriano, quello più rapido e versato nelle arti marziali, scagliò due Shuriken, uno impattò contro il fanalino di coda, scagliandolo a lato, tanto fu forte l'impatto; l'altra stelletta mirò il ventre della centrale, ma questa, sorprendentemente, mulinò la coda che, quasi dura come l'acciaio, deviò l'arma, proiettandola nel vuoto.
    Il tentativo di Alessa fu ancor più infruttuoso, infatti la ragazza mirò ella stessa alla terza volpe, ma fu preceduta dall'alleato, col risultato di aver buttato un'arma a vuoto.
    Sul campo da gioco restavano ancora due animali, con i tre militari alle calcagna.

    Durante la corsa, la volpe di mezzo spiccò un balzo verso l'alto, per poi ricadere in picchiata e comparire alla loro vista, quasi si fosse smaterializzata nel nulla: solamente se i tre si fossero avvicinati abbastanza avrebbero notato un cunicolo scavato nel terreno, sufficientemente grande da far passare anche una persona, che si addentrava nelle viscere della terra.
    Cosa avrebbero fatto ora? Come si sarebbero comportati?
    Essere uno Shinobi vuol dire saper prendere delle decisioni in azione, ove l'adrenalina pompa nelle arterie, acutizzando le percezioni ed i processi cognitivi: saper fare la scelta giusta, riuscire ad intraprendere il sentiero più vantaggioso, queste erano le vere capacità che i Villaggi ricercavano nelle proprie leve. Le abilità ed i Justu sono secondari, col tempo tutti possono imparare a padroneggiarli.


    Tisy, devi mettere uno specchietto alla fine del post come hanno fatto Akito e rika, un riepilogo per le azioni che il tuo PG ha compiuto.
    Anche perché, se leggi il regolamento che ho linkato nel post precedente, quello sugli inseguimenti, il rincorrere costa una certa quota di Resistenza.
    In questo modo sembra che sia tu che Alessa non abbiate corso! Per questa volta ve l'abbono, ma sistemate il post precedente con i consumi corretti.

    Per questo post fate come meglio credete, potete tutti seguire la volpe A, oppure indagare dove la volpe B è scomparsa, scoprendo il cunicolo e decidendo se infilarvici o meno.
    A voi la scelta.

    Volpe A: 20+60= 80 metri
    Volpe B: ??? (Nel cunicolo, a 40 metri dal pollaio)

    Distanze da A: Takeshi: 45 metri; Atshushi 75 metri; Alessa: 65 metri

     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    2,466

    Status
    Offline
    Parlato
    Pensato
    Altri

    Al chiaro di luna, nascosta tra steli d'erba e rovi, stava stesa inerme una piccola volpa. Dal suo ventre peloso si allargava una chiazza di sangue scuro come il cielo stellato che si stagliava sopra la fattoria mentre l'esile corpo si gonfiava leggermente per poi perdere velocemente il volume acquisito. Un attimo dopo smise di respirare. Era morta.
    Un rumore secco di stridente ferraglia aveva dato il via all'inseguimento. Takeshi si era dimostrato il piu' veloce dei tre ninja ed era riuscito a mantenere una distanza non troppo estesa dalle due volpi. La kunoichi di Kusa lo seguiva di qualche metro, mentre Atshushi arrancava perdendo metri man mano che la frenetica corsa procedeva. Correre non gli si addiceva, specialmente si trattava di inseguire volpi tanto fulminee. La mezza luna rischiarava il terreno e le foglie degli alberi, dando un'aura perlacea alla selvaggia vegetazione che circondava il pollaio.
    Rovi trattenevano i vestiti del giovane genin, mentre l'erba alta sembrava afferrargli le caviglie per non farlo correre: era chiaro che la natura volesse aiutare i predatori divenute ora prede. Se quegli animali attaccavano con tanto spavalderia l'indifeso pollame di Barney, il rubicondo agricoltore, davanti a tre ninja, seppur inesperti, non potevano far altro che fuggire sfruttando le loro agili zampe.
    Atshushi sentiva di aver trovato la sua velocita' ideale, mentre il respiro si regolarizzava e l'andatura si faceva costante, ma troppo lenta per poter sperare di contribuire alla cattura delle loro prede. Non ci volle molto per far si` che perdesse di vista la volpe che stava in cima alla fila che si dileguo` fra vegetazione e oscurita`. Spero` vivamente che Takeshi non l'avesse lasciata andare e avesse potuto intuire dove fosse finita.
    Aveva appena realizzato che era del tutto inutile continuare a correre dato che ben presto anche i suoi stessi compagni lo avrebbero seminato lasciando solo nel buio e silenzioso bosco. Fortunatamente gli alberi non erano cresciuto troppo fitti e l'unico vero impedimento era il folto sottobosco che si allargava a macchia d'olio da tronco a tronco. Animali e umani, tuttavia, preferirono tenersi su sentieri che intralciavano il meno possibile la corsa, quando d'un tratto una delle volpe, probabilmente la piu` lenta delle due sguscio` di lato con un salto poderoso. Tutto cio` che Atshushi vide fu una figura scura contro l' oscurita` perlacea della vegetazione andare in alto e poi cadere verso il suolo, ma sembro` che non avesse mai toccato il suolo dato che al momento dell`impatto svani` completamente come se il terreno l'avesse inghiottita.
    Atshushi copri` la distanza che lo separava dall'ultima posizione nota dell'animale, dove sembrava essere sparita nel nulla, o nel sottobosco o chissa` dove. Si guardo` intorno, ma la luna non era il sole e non vide altro che ombre scure e altre piu` scure. Forse Takeshi l'aveva quas raggiunta e ha preferito cambiare strada. Intorno a lui non si aprivano altri sentieri e infilarsi tra rovi e cespugli non avrebbe favorito la corsa nemmeno a un essere agile e piccolo come una volpa. No, doveva esserci un'altra spiegazione. Atshushi fu lieto di poter indagare su quel piccolo mistero poiche` era l'unica cosa che avesse potuto fare per rendersi utile. Cerco` di riflettere per ricavare una spiegazione razionale. Aveva sempre vagato con la mente in ampi pensieri, cercando di trarre conclusioni sensate e si rese conto che questo lo aiutava parecchio in quella situazione.
    "Deve essersi rifugiata in un nascondiglio o in qualcosa di simile" sentenzio`. "Questi sono i loro boschi. Per attaccare cosi` frequentemente e`ovvio che la loro tana sia vicina al pollaio e la vegetazione selvaggia e` il luogo ideale per nascondersi e riposare durante il giorno. Per una volpe, ovviamente." Il fatto che la volpe piu` veloce avesse continuato a fuggire confermava il fatto che l' altra, quella piu` lenta, per salvare la pelle aveva messo a rischio la segretezza del suo rifugio. Ora doveva solo capire quale fosse l'entrata. Ma come avrebbe fatto con tutto quel buio che uniformava il paesaggio in un misto di ombre indecifrabile? La luna era sufficiente per camminare e non perdere l'orientamento, ma cercare un buco nel sottobosco di notte era come cercare un ago in un pagliaio. "Dovrei tornare alla fattoria e tornare con una lampada" E poi come avrebbe ritrovato il punto in cui la volpe era sparita? Avrebbe avuto la luce, ma il raggio di ricerca sarebbe incredibilmente aumentato. No, doveva agire subito, senza tornare indietro. Desidero` ardentemente aver sbloccato l' elemento Katon per usare le fiamme e avere luce a sufficienza, ma era il raiton il suo elemento. Inusuale per un kiriano tanto quanto il fuoco, ma struggersi per la natura del proprio chakra era inutile.
    Poteva udire in lontananza il debole rumore di passi, rami spezzati e foglie agitate: l'inseguimento continuava. Spettava a lui scovare l'ultima volpe.
    Il giorno era stato piovoso e la notte era umida e fredda. Penso` a quanto sarebbe stato bello trovarsi a casa sua, al caldo, dove la luce di certo non mancava. Di colpo seppe cosa fare. Estrasse un kunai e lascio` che il suo chakra fluisse in esso. "L`elettricita` mantiene accese le luci. E il raiton e` elettricita`! penso` entusiasta mentre il chakra nel kunai cambiava la propria natura in scintille e ronzii minacciosi. Le ombre intorno l'arma si dileguarono e ovunque lo muovesse terra e fogliame acquisivano forme piu` vivide perdendo quel senso di irrealta` che le aveva circondate fino a un attimo prima. Indago` col kunai stretto in pugno dove aveva visto la volpe svanire nel terreno morbido e umido del sottobosco. Vide una piccola zona prima di rovi o qualsivoglia erba. Soltanto terra bruna, che alla luce di viva elettricita` del kunai si rischiarava fino a diventare di un bianco atono. La terra sembrava essere stata mossa di recente e si allargava tutt'intorno a un buco nero largo almeno un metro. "L'ingresso della tana!"
    Atshushi sorrise compiaciuto, il viso illuminato da ombre instabili che danzavano sui suoi lineamenti e nel sottobosco circostante. Si inginocchio` e comincio` a strisciare verso la sotteranea cava della sua preda. Teneva il kunai teso in avanti per illuminare la terra umica e molla della galleria mentre scacciava via ogni paura. Si trattava soltanto di una volpe e uno shinobi non puo` farsi intimorire da un animale mangiapolli. Solo allora si ricordo` del modo innaturale con cui quella bestia aveva deviato lo shuriken del suo compaesano. Ingoio` il groppone e continuo` ad avanzare.
    Azioni: Raggiungo il luogo in cui e` sparita la volpe e la seguo nella galleria. Infondo il raiton nel kunai.
    Resistenza:98
    Stamina:100-10=90
    Il post potrebbe subire variazione nel caso in cui uno dei miei compagni agisca in modo da influire sulle azioni del mio pg. Mi scuso se non sono collaborativo, ma sono in vacanza e trovo unicamente il tempo per postare.


    Edited by tisy16 - 26/8/2015, 18:44
     
    .
  15. Rika94
        Like  
     
    .

    User deleted


    Non adoravo particolarmente fare corse notturne in un bosco vasto e a tratti lucubre, ma se volevo continuare la missione , la piccola me casalinga doveva fare del tutto spazio alla me ninja che si stava formando. D'altronde, il jonin che mi accompagnava o i miei compagni se avessero capito che ero in pericolo, magari sarebbero venuti ad aiutarmi...giusto? Scacciai quell'ipotesi, non tanto perché la ritenevo improbabile, ma perché sapevo che dovevo cominciare a cavarmela da sola nei momenti in cui la fifa ed il dubbio verso le mie capacità tentavano di divorarmi.

    *Non devo distrarmi,devo pensare in modo lucido*

    Ormai le volpi correvano l'una dietro l'altra; la prima, quella alla quale pensavo puntasse Takeshi era più veloce e sembrava anche che sapesse il fatto suo, non avevo mai visto un animale schivare un'arma! Assurdo! Mi venne addirittura il sospetto che qualcuno avesse addestrato quelle volpi al combattimento e avesse impartito loro l'ordine di far impazzire quel povero fattore! Tra un pensiero e l'altro, mentre continuavo a correre, notai che le due volpi si divisero del tutto: una continuò a sfrecciare dritto per dritto verso il buio della foresta, l'altra sparì nell'erba alta con un balzo, ma dato che riuscii ad osservarla da sopra un albero mi bastò avvicinarmi di più per capire che era andata a rifugiarsi in quella che sembrava una tana.

    *Bingo!*

    Pensai. Ma quella voragine di almeno un metro, era troppo sospetta. Le volpi non hanno bisogno di un passaggio tanto largo e sarebbe davvero troppo in vista per gli animali che le cacciano. Guardando meglio notai Atshushi farsi luce con un kunai elettrificato(?) Decisi quindi di non proseguire, Tak avrebbe potuto cavarsela benissimo, era svelto. Io preferì evitarmi il buio della foresta per aiutare il mio compagno di squadra, darsi una mano era importantissimo per perseguire un buon esito della missione ed inoltre quella buca era davvero sospetta! Scesi dal mio nascondiglio sull'albero come un felino e mi chinai dentro la tana dietro ad Atshushi.

    Ehi, posso indagare con te? Questa enorme tana è sospetta, potrebbe anche essere pericoloso per un solo genin. Che dici?

    Azioni: Dopo aver inseguito le volpi, seguendole dall'alto dei rami degli alberi termino la mia corsa e mi unisco al mio comoagno.
    Resistenza: 191
    Stamina:95
     
    .
24 replies since 10/8/2015, 11:14   649 views
  Share  
.