Imparare a Sentire

Quest Sensoriale

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  1. "KING"
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    Il Sole sta sorgendo levandosi da dietro ai picci più alti dei monti spruzzati di neve.
    La luce generata dall'enorme globo incandescente dirada le tenebre della notte nel giro di pochi minuti dipingendo il cielo meglio di qualsiasi artista umano.
    Sfumature di rosa e viola si fanno pian piano largo nell'immenso blu scuro della notte, anticipando il globo portatore di vita.
    I primi bagliori si levano dietro la cresta della catena montuosa dando più brillanteza ai colori appena "spennellati" e diradando definitivamente il blu notte, confinandolo sempre più in alto.
    Le bianche nuvole appaiono al momento rosa sfumato dando l'impressione che il cielo sia ricoperto da zucchero a velo.
    Stralci di giallo e oro s'impennano nel cielo andando a trasformare tutte le sfumature create nei minuti precedenti in un celeste vivo e brillante in grado di far sorridere anche il criminale più incallito.
    La luce del Sole entra dalla finestra del suo appartamento, illuminandogli in pieno il volto.
    La forte luce ed il calore costringono Toan a rigirarsi dall'altra parte tirandosi le coperte sul capo.
    Rimane imbacuccato una decina di secondi prima di levare bruscamente la coperta gettandola ai piedi del letto.
    Si mette seduto quasi di scatto, tiene gli occhi semi-chiusi, la bocca ed il viso attorno ad essa contratto in una smorfia di odio e disgusto.
    Si gratta pigramente i capelli mentre un grande sbadiglio prende il sopravvento inducendo il corpo di Toan a stiracchiarsi il più possibile.
    Distende le braccia in alto giungendo le mani, ed inizia a contrarre distendere i muscoli di spalle e schiena.
    Toan non ha un fisico da lottatore, è abbastanza magro ed asciutto, eppure è definito e slanciato.
    Per quanto il corpo a corpo non è il suo forte, è comunque più massiccio della media dei coetanei.
    Si alza barcollando recandosi verso un'apertura nel muro che portava al locale bagno: 3 metri x 2 con dentro mezza doccia, un cesso ed una specie di lavandino.
    Apre l'acqua fredda della doccia e ci si butta sotto, si strofina il corpo con vigore assaporando con tutti i sensi coinvoldi l'acqua fredda e rinvigorente che lo sveglia completamente.
    Una spruzzata di sapone, giusto per non puzzare, e via a sciacquarsi.
    Chiusa l'acqua, esce dal bagno andando a prendere un asciugamano azzurrino con motivi esotici verde muschiato.
    Una schifezza di asciugamano insomma.

    < Vediamo che potrei mettere oggi hmmmm >

    Non dispone di un vero e proprio guardaroba.
    A fianco del letto possiede un mobile in legno non più alto di un metro e largo mezzo.
    Apre l'anta del mobile esponendo alla luce del sole i suoi abiti: una decina di magliette di colori diversi, cinque paia di pantaloni, fra lunghi, corti, ed un paio di jeans, tre felpe scure ed un giaccone invernale marrone.
    Oh ed un mantello grigio malandato che aveva dovuto usare nell'ultima missione.
    Raccatta un paio di mutande nere che infila con non poco fastidio dato il corpo ancora umido.
    La sensazione di vestiti bagnati sulla pelle a Toan risulta quasi insopportabile, specialmente se si tratta del busto.
    Per questo ci mette sempre molto a vestirsi dopo che si lava.
    Getta sul letto un paio di pantaloni di un tessuto pesante di color rosso scuro, direi magenta, pochi secondi dopo si posa li accanto una maglia smanicata dello stesso colore, se non con una sfumatura che appare più opaca e scura.
    Si mette gli indumenti con evidente svogliatezza per poi andare verso la porta di casa dove ad attenderlo c'era il suo equipaggiamento standard: un giubbotto ninja, in stile Iwatano, il coprifronte della Roccia, lucido e ben curato, poggiato su una mensola a fianco a due borselli, uno un pò più grande e l'altro più piccolo, che assicura alla cintola.
    Il coprifronte è l'ultimo accessorio che indossa, quasi come a compiere un solenne rituale, adagiandolo con gli occhi chiusi sulla fronte e legandolo dietro con un nodo non troppo stretto.
    Quel coprifronte è uno degli oggetti a cui Toan tiene maggiormente in assoluto.
    Anzi, lui non è un ragazzo molto materiale e non gli piace il lusso, adora la vita semplice e spensierata, e quel coprifronte è l'unica eccezione al suo non-attaccamento alle cose materiali.
    Poteva permettersi una villa con tutti i lavori e le ben retribuite missioni compiute, tuttavia ha scelto quel piccolo appartamento in una delle zone periferiche di Iwa, un quartiere tranquillo dove la gente si fa i fatti propri, dove la ripresa dalla quasi distruzione del villaggio, è praticamente ferma poichè una delle zone meno colpite.
    L'amministrazione ha agito perfettamente ricostruendo prima le zone più disastrate e più utili al villaggio come l'ospedale il quartiere del mercato e gli edifici governativi e militari, per poi stanziare tutti i fondi sulla ricostruzione civile, già iniziata dai privati, aiutati da ninja sempre disponibili a dare una mano come quelli della Roccia.
    Esce di casa, un palazzo alto 5 piani di cui lui occupa un appartamento al 3°, costruito in stile Iwatano in armonia col paesaggio montano e roccioso, ritrovandosi in una stretta via in pendenza.
    Si incammina verso la salita per raggiungere uno dei molti ponti cittadini utili a spostarsi celermente fra i vari quartieri e livelli del villaggio.
    Ci metteva di norma quindici minuti a raggiungere il Palazzo del Kage sfruttando i ponti, se avesse usato le strade battute ci sarebbero volute almeno due ore di salite, discese, cunicoli, scalinate e tante altre tortuosità.
    Arrivato a palazzo, saluta un gruppetto di Ninja più grandi di lui che escono cupi in volto.
    Quelli ricambiano con un cenno non badando molto al ragazzino.
    Prosegue il suo viaggio addentrandosi nel palazzo dopo esser stato scrutato dagli occhi degli anbu di guardia da dietro le maschere.
    Appena è dentro al grande salone principale, gli viene quasi un infarto quando si materializza di fronte a lui un Anbu piuttosto famoso.
    Maschera di porcellana riccamente decorata, con un'espressione sorridente in volto, un sorriso tetro, un sorriso quasi demoniaco.
    Il corpo dello shinobi è avvolto da un mantello purpureo che gli arriva a mezzo busto lasciando il resto del corpo esposto alla vista.
    Da sotto al mantello sbuca una corazza spessa ma leggera con pochissimi graffi superficiali, braccia avvolte da protezioni metalliche anche loro ben vissute, e gambali e schinieri a proteggergli le gambe.

    *Jackdaw
    . . .
    Dicono che abbia sconfitto il Kage in un processo per combattimento.
    Strano, emana tutt'altro che l'inquietudine tipica degli Anbu, è come se fosse sereno ed in pace con se stesso ed il mondo.
    Bah, e' solo un'impressione, ci pensa il suo aspetto a mettere strizza.*

    Fa come per spostarsi per lasciargli il passo, ma l'Anbu scompare nel nulla, come sfaldandosi all'improvviso.
    A vole c'è da chiedersi se Jackdaw esista veramente o se non sia solo frutto dell'immaginario collettivo.
    Sorride, pensando a quanto debba essere fantastico disporre di un potere simile: poter andare ovunque quando si vuole, poter evitare le situazioni incresciose o conversazioni tedianti, poter essere il più possibile libero.
    Beh non che si lamenti delle sue condizioni, ad Iwa la gente può considerarsi libera ed in pace.
    Le vite trascorrono tranquille ed in armonia con la natura, prendendo il giusto e lasciando molto.
    Il Kage è una persona giusta, severo, ma lungimirante, un vero capo, capace di parlare veramente a nome del suo popolo, e che si è dimostrato più volte in grado di proteggerlo.
    Toan è atteso nell'ufficio del Capo del Villaggio per motivi a lui ignoti, aveva solo ricevuto un messaggio la sera prima in cui gli è stato comunicato di recarsi in quel luogo in quel momento.
    Si appresta a salire le scale saltando gli scalini a due a due fino a raggiungere l'ultimo piano dove si trova il grande ufficio di Sherama Geknu, con tanto di vista panoramica su tutto il villaggio.
    Appostati davanti alla porta dell'ufficio ci sono due Anbu sempre pronti ad attaccare al minimo cenno di sospetto di minaccia al loro amato Tsuchikage.
    Toan attende rispettosamente di venire convocato, e la voce profonda della Prima Carica del villaggio non si fa attendere molto.

    < Fatelo entrare! >

    Uno dei due anbu apre la porta scorrevole dell'ufficio lasciando passare il Jonin.
    L'ufficio è colmo di rotoli e plichi, la maggior parte accumulati in cataste sulla scrivania, molti altri sparsi ovunque, su sedie, sul pavimento, sui mobili.
    La quantità di lavoro per il Kage è impressionante tanto che è costretto a fare due o più cose contemporaneamente.
    Toan avanza con un po' di nervosismo attento a non calpestare nulla, fermandosi proprio di fronte al Kage.

    < Volevate vedermi Sherama-sama? >

    Il Kage finisce di scrivere prima di parlare o alzare lo sguardo dal rotolo.
    Ha la fronte imperlata di goccioline di sudore ed un paio di grosse borse scure sotto agli occhi.
    Finito di scrivere posa la penna nel calamo, si alza distendendo il busto ed adattandolo allo schienale del suo trono, gomiti sui braccioli ed incrocia le mani davanti al viso.
    Si concede un attimo di riposo e rilassamento prima di proferir parola.

    < Sì, ti ho fatto chiamare poichè credo sia ora per te di esplorare nuove strade.
    La guerra è finita, ma il mondo deve ancora assestarsi e ci sarà moltissimo lavoro da fare per voi Shinobi nel futuro prossimo.
    Ho dato un'occhiata ai tuoi rapporti ed alla tua scheda e sono molto impressionato dai risultati da te ottenuti.
    Sei molto giovane, e tuttavia svolgi già le missioni più complicate senza essere da meno dei migliori jonin del villaggio.
    Vista l'ultima missione svolta con ottimi risultati, ho deciso di farti entrare nella Squadra Anbu.
    Tuttavia, prima di promuoverti, voglio che tu faccia un allenmento speciale con uno degli esperti poichè ti voglio nella Squadra Sensoriale.
    Dai rapporti si evince che hai una naturale propensione alla percezione, verrai addestrato alle basi di quest'arte dal mio sottoposto, solo quando mi dirà che sei pronto ti unirai formalmente agli Anbu.
    Il tuo nuovo maestro ti aspetta al dojo per cominciare.
    Non ho idea di cosa voglia fare ma mi fido di lui, ascoltalo ed impegnati come fai sempre e non avrai grossi problemi.
    Puoi andare ora >


    Toan rimane di stucco.
    Non si aspettava certo la comunicazione che il Kage lo vuole fra i suoi uomini d'elite.
    Per di più lui aveva in mente tutto un altro percorso formativo che non la Squadra Sensoriale.
    Ma ormai il Kage ha parlato, e lui diventerà un Sensore.
    Forse al momento Toan ritiene che le sue potenzialità in combattimento vadano sprecate con la squadra dei sensori.
    Ma cosa può saperne lui, è solo un ragazzino dotato di un potere che nessuno, specialmente se così giovane, dovrebbe avere.

    < Come desiderate! >

    Dopo un breve inchino del capo si dilegua dalla stanza e scende la scalinata in fretta e furia.
    Attraversa il grande salone d'ingresso, e si precipita fuori dal palazzo svoltando subito a sinistra.
    Il Dojo si trova proprio attaccato al Palazzo del Kage, in modo che se qualcosa va storto c'è sempre qualche ninja esperto in grado di aiutare o di portare velocemente eventuali feriti in ospedale.
    Toan rallenta la corsa quando vede una figura appoggiata al muro esterno dell'edificio.
    Arrivato a dieci metri circa, strizza gli occhi lievemente per scrutare meglio l'individuo, arresta la sua corsa al passo e continua ad avvicinarsi
    . . .



    Quest per diventare Sensore, come da titolo.
    Kashi si è già proposto per gestirmela perciò appena hai tempo e voglia.

    P.S: spero non sia un probema se l'ho ambientata a quando Toan era ancora Jonin, poco prima della promozione in quanto ho già in mente una cosa introduttiva per la sua storia.

    P.P.S: da notare Haru che lascia il palazzo del Kage diretto a Kiri a morire :asd:
     
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    Quella mattina la giornata era cominciata storta sin dall'apertura degli occhi: la caldaia era collassata, ed un botto immenso l'aveva fatto svegliare di soprassalto. E poi era seguita una serie di eventi sfortunati o semplicemente fastidiosi: la macchinetta del caffè si era svitata all'improvviso ed aveva rovesciato tutto a terra, mentre ovviamente si era dovuto fare la doccia con l'acqua ghiacciata che gli aveva fatto salire il nervoso.
    Ovviamente poi aveva dovuto pulire tutto quanto e cercare di aggiustare la caldaia, che gli aveva spruzzato acqua bollente e poi ghiacciata in faccia, peggiorando il tutto in maniera assurda. Riuscì a prendersi un caffé solamente una volta uscito di casa, con la maglia che scoprì solo dopo essere bucata sulla spalla ed un chiazzone di sudore sulla schiena così esteso da coprire quasi tutta la spina dorsale.
    Non aveva nemmeno pensato di indossare il giubbotto ninja, indossava semplicemente quella maglia azzurra bucata ed un paio di pantaloni bermuda verde smeraldo. Ai piedi delle comode scarpe da ginnastica, mentre i capelli erano chiusi in una semplice coda disordinata. Grosse occhiaie gli marcavano la faccia, e sicuramente la sua espressione non era delle più divertite. Ma almeno ora aveva il caffè.
    Era seduto lì sullo sgabello della locanda a sorseggiare la sua bevanda quando un messaggero gli comparve dietro, poggiando un messaggio su foglio di carta proprio accanto a lui e poi riscomparendo in una leggerissima e silenziosa nuvola di fumo. Avrebbe voluto ignorarlo tranquillamente e far trascorrere quella giornata acida così, eppure decise di poggiare la tazzina e leggere nella mente quella missiva, che a quanto pare arrivava da Sherama stesso.
    Lesse in pochissimi istanti, facendo immediatamente mente locale e metabolizzando tutte quelle informazioni. A quanto pare si trattava nuovamente di quel fantomatico Toan, il giovane che il Kage voleva valutare in ogni modo possibile ed immaginabile. Nulla di pesante, per carità, ma con quella giornata appena iniziata sulle spalle era tutt'altra storia. Sbuffò leggermente, sorseggiando l'ultima goccia di caffé e lasciando i soldini contati sul bancone.

    Toan... Toan... Ho capito chi è. Me lo ricordo.
    Ah eccolo, trovato!


    Venne fuori da quella locanda con il foglietto in mano, cominciando a camminare rapidamente verso il dojo - assai vicino - e voltandosi ogni tanto per tenere d'occhio il chakra di Toan, perchè sì, era già riuscito a percepirlo, dato che le sue abilità percettive potevano coprire un'area assai vasta. Eppure continuò tranquillamente la sua traversata, andandosi a poggiare sul muro esterno del dojo con il piede piantato su di esso.
    L'altro si stava dirigendo rapidamente verso di lui, e quando fu proprio a pochissimi metri l'altro si staccò dal muro, portandosi in piedi davanti a lui e sorridendogli. Mostrò la missiva all'altro e si sciolse il codino, lasciando i suoi capelli scuri che svolazzavano accarezzati dal leggero vento. Poggiò gli occhi sul foglietto cominciando a leggerlo, ed improvvisamente ANCHE TOAN avrebbe potuto leggerlo, come se la sua vista fosse condivisa con quella dell'uomo.

    Ti piace questa cosa? A quanto pare il Kage vuole che ti insegni roba del genere.

    E nel momento stesso in cui lo disse ecco che gli occhi del Jonin tornarono normali e con il loro normale punto di vista. L'altro semplicemente si limitò a sorridere ed entrò all'interno el Dojo, lasciando la porta aperta e cominciando immediatamente a parlare a Toan con un tono di voce decisamente alto a causa della distanza che si frapponeva fra di loro.

    A quanto pare hai delle propensioni particolari! E oggi cercheremo di sfruttarle per generare una tua personalissima capacità percettiva, che sarà diversa da quella di tutti gli altri e ti darà tantissimi vantaggi. Entra qui, chiudi le porte e siediti al centro della stanza, comincia ad alienarti dal tuo corpo, prova a sentire la tua stessa essenza nell'aria e prova a catturare la mia essenza ad occhi chiusi. Io mi muoverò silenziosamente all'interno della stanza, saprò se hai gli occhi chiusi, quindi non barare. Andiamo!
    Ah, io sono Totoru.


    Bene, ti ha detto lui cosa fare, anche se il primo tentativo puoi ruolare come ti fallisca dopo numerosi sforzi, per il resto gestisciti tu tutto quanto :si2:
     
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  3. "KING"
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    Toan arriva finalmente dinanzi alle porte del Dojo.
    Il cuore gli martella nel petto all'idea di un allenamento speciale con uno dei migliori di Iwa.
    Forse si tratta proprio uno degli eroi che salvarono il suo villaggio anni fa.
    Quelli che allora erano Jonin o Special Jonin adesso devono essere Anbu, se ancora in vita.
    Toan si è prefissato come obiettivo quello di trovare quegli shinobi e ringraziarli uno ad uno se possibile, ma questa è un'altra storia.
    Un rapido sguardo al dojo, un'ampia struttura nello stile circolare di Iwa ad un solo piano, ma molto alto ed amplio.
    Sulle pareti di roccia sono incisi dei caratteri recanti la seguente scritta:
    "Dojo della Roccia risorto dalle ceneri del passato, per un futuro più radioso"
    Sotto, sulla destra, vicino ad un uomo poggiato contro la parete come a sostenersi ad essa, c'era una scritta più piccola.
    Una scritta di un autore diverso poichè diverso è il tratto così come diverso è l'inchiostro, che poi non si tratta di inchiostro ma di oro.
    "Chi rompe paga!"
    Improvvisamente gli compare davanti agli occhi un'altra scritta, più che altro una missiva.
    Quel tratto, quel particolare inchiostro e le parole.
    Non ha visto molte volte quella scrittura, ma fin dalla prima volta ha imparato a riconoscerla.
    Si tratta di una lettera di Sherama-sama ma, che ci fa sul muro?
    . . . poichè nel corso dell'ultima missione si riporta che abbia dimostrato di poter inconsciamente avvalersi di abilità sensoriali.
    Il tuo compito è verificare tale attitudine e guidarlo rapidamente in questo percorso e . . .


    -Ti piace questa cosa?
    A quanto pare il Kage vuole che ti insegni roba del genere-


    Toan sa che non bisogna giudicare un libro dalla copertina ma nel giro di un secondo spera con tutto il cuore che non sia lui il suo tutore per poi realizzare quasi contemporaneamente la distruzione totale delle sue speranze.
    Capelli scompigliati e sguardo un po' perso ricoperti da una cenciosa maglietta bucherellata e che con ogni evidenza non cambia da giorni a giudicare dalle pezze consumate che iniziano a formare delle grinze che non verranno via molto facilmente.
    Ha un'aria molto stanca ed irritata, seppur si sforza di sopprimere tutto ciò.

    -Oh sì ehm io sono Toan Hiwatari e
    . . .-


    Ma non fa in tempo a finire che l'uomo si stacca dal muro per entrare caracollando nel dojo.
    L'interno non è come lo ricorda e per un buon motivo.
    L'ultima volta che è stato nel Dojo risale ai tempi di quando era Genin, e da allora sono passati da una rivolta conclusasi con Sherama-sama con la veste da Tsuchikage, ad una guerra totale durante la quale Iwa venne quasi rasa al suolo.
    Molto di Iwa è recentissimo, e Toan non può fare a meno di notare di quanto oro sia stato usato nella ricostruzione, dal palazzo del Kage all'ospedale, molte strutture sono in oro e roccia.
    Il Dojo non fa eccezione con colonne dorate che sostengono il peso della struttura meglio di qualsiasi altro materiale.
    Non può finire di ammirare il nuovo dojo, ennesimo connubio di roccia ed oro che subito il Ninja riprende a parlare.

    -A quanto pare hai delle propensioni particolari!
    E oggi cercheremo di sfruttarle per generare una tua personalissima capacità percettiva, che sarà diversa da quella di tutti gli altri e ti darà tantissimi vantaggi.
    Entra qui, chiudi le porte e siediti al centro della stanza, comincia ad allenarti dal tuo corpo, prova a sentire la tua stessa essenza nell'aria e prova a catturare la mia essenza ad occhi chiusi, quindi non barare.
    Andiamo!
    Ah, io sono Totoru-


    Totoru, un nome che sicuramente Toan si ricorderà.
    Intanto fa come gli viene detto e si mette al centro della stanza, sedendosi sfruttando i suoi piedi come cuscino, incrociando le gambe.
    Mani sulle ginocchia, occhi chiusi e si comincia.
    E' entusiasta della situazione, ma non può continuare a chiedersi perchè sprecare il suo talento nella squadra sensoriale quando ha più volte dimostrato di saper combattere e di essere un asso nei Ninjutsu.
    Comincia a concentrarsi, il suo volto si tira in una maschera di muscoli contratti.
    A prima vista può sembra un vandalo che defeca nel dojo, ma un ninja sa che quell'espressione è anche sintomo di intensa concentrazione.
    Comincia a fare le cose più disparate nel tentativo di giungere all'obiettivo completamente ignaro della via da seguire, non gli rimane che andare per tentativi.
    Come prima cosa cerca di svuotare la mente e di non pensare a nulla, ma appena ci riesce inizia a pensare
    *Oh ce l'ho fatta*
    E deve ricominciare da capo.
    Quando capisce che non arriverà ma i da nessuna parte con quel metodo comincia a provare a vedere attraverso le sue palpebre.
    O meglio, Toan spera che qualche divinità giunga dal cielo a fargli apparire delle luci sulle palpebre in corrispondenza di ciò che lo circonda.
    Stavolta non ci prova nemmeno, capisce subito che non c'è sbocco.
    Gli viene da sbadigliare e nelle sue orecchie si forma uno strano ronzio, frutto dell'aria che rimbalza nel suo padiglione auricolare stimolata dai muscoli delle orecchie in quel momento sotto sforzo.
    Gli sembra quasi di sentire il rumore del mare.

    *Mmmm in effetti ho provato qualcosa di simile
    . . .
    Sentivo delle vibrazioni che mi avvertivano dell'arrivo dei colpi, per questo sono riuscito a vincere nella nebbia, ma non me ne rendevo conto, era istinto.
    Era il chakra ad agire per me.
    Forse
    . . .*

    Forse Toan prende finalmente la strada giusta.
    Inizialmente si sforza di ricordarsi ogni minimo dettaglio del combattimento contro il malefico Prete Sen, che aveva occultato la vista della squadra con della nebbia.
    Il prete combatteva sfruttando un bastone di metallo molto resistente, in grado di spaccare anche le rocce più dure, ed era un esperto di Ninjutsu, Taijutsu ed usava anche qualche trucchetto illusorio.
    Tuttavia il suo asso nella manica erano le sue preghiere magiche.
    Alla fine, Toan e Sen duellarono avvolti nella nebbia e, schivando grazie al suo Istinto sensoriale i colpi del monaco, riuscì a sfiancarlo fino a concludere con un Grande Drago di Fuoco potenziato dal Fuuton.
    Un duello spettacolare che ha portato Toan a riconsiderare se stesso e le sue potenzialità.
    Ora deve solo stare attento a non cader preda della sbruffonaggine o al fatale sopravvalutarsi.
    Ed in effetti quest'allenamento gli sta servendo soprattutto a rimettersi un attimo in riga, poichè risulta completamente inetto in quest'arte al momento.
    Eppure al ricordo di come schivava i colpi gli trema ancora la pelle.
    Prova così una nuova strada, comincia a rilasciare del chakra in uno spreco che non è da lui.
    Subito si sforza di sentire in qualche modo il chakra eppure non ci riesce.
    Senonchè avverte una piccola vibrazione.

    *No, c'è sempre stata questa vibrazione solo, non l'avevo mai notata.
    E' debole, ma quando emetto chakra
    . . .
    Cambia, diventa più veloce*

    -Totoru-san, non credo di poter far meglio di così ma sento dei tremori, mi accorgo di averlo sempre sentito questo tremore, ma non ci ho mai fatto caso.
    Tuttavia non so come fare per capirci qualcosa.
    Come posso stabilire la posizione di una persona da un tremore?
    e poi sento il mio tremore, non il tuo ne di nessun altro-


    Ed infatti non sono soli.
    Nel Dojo si stanno svolgendo le lezioni pratiche degli studenti che si esercitano a comporre sigilli delle mani e ad impastare il chakra.
    Gli torna in mente la sua primissima volta al Dojo quando gli hanno insegnato a sentire il proprio chakra scorrere e fluire nel suo corpo, e come controllare questo flusso.
    Fa un ulteriore tentativo con quel ricordo remoto che ora è parte di se in un meccanismo istintivo.
    Prova a cambiare questa vibrazione intensificando il flusso del chakra come aveva fatto prima ed emanandolo dai suoi punti di fuga.
    Dopo un paio di tentativi capisce che c'è un qualche nesso che può sfruttare fra il controllare il suo chakra e le vibrazioni che avverte.
    Oppure si sta sbagliando ed è solo una conseguenza di un'altra reazione a lui sconosciuta.

    *Forse devo sfruttare di più la mia mente
    . . .
    Forse anche i pensieri sono delle vibrazioni, delle onde, che possono interagire con il chakra e la vibrazione che sento non è altro che il mio chakra nella mia mente.
    I genjutsu sfruttano proprio questo principio, scombinare la percezione che ognuno ha del proprio chakra e da li modificare la percezione della realtà andando ad alterare mente e sensi.*

    -Forse mi sto avvicinando ma ancora non riesco a capire come potrei localizzarsi, non riesco a sentire la tua vibrazione se sei così lontano dovrei
    . . .
    Dovrei "catturare la tua essenza" non nel senso di afferrarti.-


    Toan riprova nuovamente, questa volta emana un'ondata di chakra che investe tutta l'area del dojo con lo scopo di mandare la sua vibrazione in tutto ciò che il suo chakra avrebbe incontrato, ma si tratta di uno spreco per lui intollerabile.
    Sente la vibrazione del suo chakra espandersi poichè ha imparato a riconoscere il cambio di frequenza che avviene quando aumenta il flusso.
    Tuttavia questa volta avverte delle anomalie che non sa come spiegarsi.
    Riprova nuovamente cercando di capirci qualcosa di più ma riesce solamente a confondere maggiormente la vibrazione.

    -Mmmmmm che rabbia, pensavo di essere arrivato alla conclusione ma ho fatto un altro buco nell'acqua-

     
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    A quanto pare il ragazzo ci si mise d'impegno con quel suo allenamento, nonostante non sembrava andargli proprio a genio il suo insegnante: ma ahimé, non sempre tutto è perfetto. Comunque sia, l'altro continuò a muoversi in maniera silenziosa intorno al giovane mentre quello si era concentrato ad occhi chiusi nella stanza. Cercava di analizzarlo, più che altro, giusto per capire se fosse davvero così portato come Sherava sostenesse.
    Lui percepisce chiaramente tutte le ondate di chakra che l'altro sta emanando, ma probabilmente deve spiegargli un paio di cose, perchè in quell'esecuzione c'è qualcosa di sostanzialmente sbagliato: il giovane prova ad investire tutto lo spazio intorno col suo chakra, mentre deve utilizzare lo stesso per catturarne l'essenza ed allinearsi sulla stessa frequenza, come se si trattasse di onde radio, per intenderci.

    -Forse mi sto avvicinando ma ancora non riesco a capire come potrei localizzarti, non riesco a sentire la tua vibrazione se sei così lontano dovrei
    . . .
    Dovrei "catturare la tua essenza" non nel senso di afferrarti.-


    Quello che stai provando a fare è sbagliato, anche se non totalmente. Io vedo, sento le tue onde di chakra, Toan, ma quello che devi fare è diverso: devi allinearti con il mio chakra o con il chakra di tutte le persone che riesci a "catturare" qui intorno, come se stessi sintonizzando una radio sulle varie frequenze: entra negli altri ed ascolta le loro vibrazioni, non cercare solo di afferrarle coi sensi.


    E detto questo provò nuovamente a muoversi in silenzio, girando intorno al giovane e respirando senza alcun respiro. Poteva notare anche lui l'immenso sforzo dell'altro, eppure per il momento bisognava che lui capisse e facesse suo il procedimento, cosa non facile dato che pochissimi ninja riuscivano a diventare dei sensori coi controfiocchi, mentre alti avevano solo blande abilità utilizzate per gli esperimenti più semplici.
    Ma il kage aveva scelto quell'insegnante proprio perchè non era uno dei semplici sensori, ma probabilmente il sensore più potente di Iwa, che aveva addirittura sviluppato delle abilità tutte sue ed uniche nel mondo ninja, almeno secondo la sua conoscenza ed anche quella di tutti gli altri membri della squadra sensoriale. Comunque fosse, per ora doveva allenare quel ragazzo, e più andava avanti il tempo più sembrava fare la cosa giusta.

    -Mmmmmm che rabbia, pensavo di essere arrivato alla conclusione ma ho fatto un altro buco nell'acqua-

    Ascolta. Ascolta. Facciamo così. Concentrarsi su percepire una sola persona e sincronizzarsi con essa è abbastanza complicato. Adesso prova a fare così: qui su ci sono degli studenti, io so quanti sono, posso percepirli tutti quanti: per percepire un grosso numero di persone con abilità basilare serve semplicemente che tu colga la loro essenza e trovi una "frequenza" mediana per tutti, ed è molto semplice, in realtà, perchè non dovrai percepire nessuna informazione riguardo ai singoli, ma semplicemente dovrai percepire vaghe presenze, come fossero delle specie di "rumori", chiamiamoli così, che ti ostacolano il "silenzio" della mente. Questa stanza è insonorizzata, quindi non è possibile che tu possa percepire altri rumori. Adesso provaci e dimmi quante alterazioni senti.

    E detto questo si poggiò a cinque o sei metri dal ragazzo e si mise seduto con le gambe incrociate davanti a lui, da lui non proveniva alcun rumore, alcuna vibrazione, come se fosse diventato una sorta di statua di pietra.

    Bene, allora, riprova tutto applicando il processo che ti ha spiegato e poi alla fine fagli dire un numero che non superi il 20, se riterrò il tuo post soddisfacente quel numero sarà giusto ON-Gdr, in caso contrario non lo sarà :si2:
     
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  5. "KING"
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    Il fallimento gli lascia un sapore amaro in bocca.
    Un sapore che non gli piace per niente, e che vuole lavare via al più presto.
    Mantiene ancora gli occhi chiusi senza saperne veramente il motivo.
    Bisogna sapere che chiudere gli occhi non è un gesto simbolico o qualche altra cazzata spiritica, semplicemente la privazione prolungata di un senso porta gli altri ad ampliarsi.
    Ecco il motivo per cui quando serve concentrazione si chiudono futilmente gli occhi.
    L'annullamento della vista acuisce gli altri sensi dando l'impressione di essere più attento e concentrato.
    Toan ignora tutto questo e si sforza di stringere sempre più le palpebre sperando in qualche miracolo.

    <. . . come se stessi sintonizzando una radio su varie frequenze. >

    Toan si sforza all'inverosimile, o meglio ritiene di sforzarsi poichè inizia a sudare e ad avere la testa pesante.
    Ascoltando le indicazioni del suo tutore, riparte da capo ma stavolta, anzichè rilasciare chakra inutilmente sprecando solo tempo ed energie, dosa bene le sue forze rilasciando solo un'impulso, da utilizzare praticamente come un sonar.
    QUando il maestro gli ha fatto l'esempio della Radio Toan è riuscito a collegare i vari pezzi e le informazioni appena scoperte, e prova una nuova combinazione con una nuova modalità.

    *Non riuscirò a capire subito dove si trova, ma almeno saprò se si muove o no, se ho capito come far funzionare sta cosa*

    <. . . ascolta le loro vibrazioni, non cercare di afferrarle solo coi sensi. >

    Ecco, lancia il segnale e di rimando percepisce un momento in cui l'impulso varia, come se fosse stato costretto a cambiare il percorso stabilito in presenza di un ostacolo.
    Toan cerca di afferrare con un'ondata di chakra quella distorsione, ma non fece altro che scombussolare tutto il processo.
    Ogni volta che si avvicina alla soluzione fa qualcosa che lo allontana.
    Sparare chakra a muzzo non è la soluzione e ormai l'ha capito, ma non riesce ancora bene a capire come fare a "sintonizzarsi".

    < Ascolta. Ascolta. Facciamo così. Concentrarsi su percepire una sola persona e sincronizzarsi con essa è abbastanza complicato. Adesso prova a fare così: qui su ci sono degli studenti, io so quanti sono, posso percepirli tutti quanti: per percepire un grosso numero di persone con abilità basilare serve semplicemente che tu colga la loro essenza e trovi una "frequenza" mediana per tutti, ed è molto semplice, in realtà, perchè non dovrai percepire nessuna informazione riguardo ai singoli, ma semplicemente dovrai percepire vaghe presenze, come fossero delle specie di "rumori", chiamiamoli così, che ti ostacolano il "silenzio" della mente. Questa stanza è insonorizzata, quindi non è possibile che tu possa percepire altri rumori. Adesso provaci e dimmi quante alterazioni senti. >

    < Riesco a percepire qualcosa, come un'eco di rimando o qualcosa di simile, non so come altro descrivere questa cosa.
    Comunque è una faticaccia, come si fa a sfruttare questa cosa in un combattimento se più di metà delle mie risorse e del mio impegno sono focalizzati sulla percezione? >


    La risposta avrebbe dovuto balzargli da sola in mente: con l'allenamento.
    Come si può pretendere di padroneggiare un'arte tanto complessa in meno di un'ora?
    I ragazzini moderni, vogliono tutto subito e detestano sporcarsi le mani.
    Ma Toan non è esattamente così, lui cerca sempre la strada più rabida, ma se non la trova, si rimbocca le maniche e riparte da capo.
    Questa volta il maestro gli ha dato un compito diverso.
    Probabilmente ritiene che con un obiettivo diverso, il ninja riesca a sfruttare le sue abilità nella maniera corretta.
    Sa benissimo che fuori dalla stanza isolata gli studenti che si allenano sono dei piccoli concentrati di chakra pronti ad esplodere rendendoli più facilmente rilevabili, da chi sa come fare.
    Peccato che Toan ancora non lo sappia.
    Comunque segue le istruzioni del maestro mettendo insieme le informazioni ottenute fino ad ora e le sue scoperte.
    Toan chiude nuovamente gli occhi e rilascia un impulso come ha fatto poco fa.
    Tuttavia stavolta lo fa quasi con naturalezza.
    Buffo, inizialmente si è sforzato in ogni modo di svuotare la mente e non pensare a nulla ed ora, impegnato com'è a tenere a mente tutte le informazioni e ad impiegarle nel modo corretto, effettivamente non sta pensando a nulla, lasciando la sua mente passiva a ciò che lo circonda.
    Alla fine è riuscito nel suo intento iniziale, Avverte la prima resistenza al suo impulso.
    Riesce a percepire la frequenza di qualcosa che gli si aggira attorno.
    Non fa nulla, stavolta non cerca di afferrare quella vibrazione ma lascia la sua mente passiva cercando di captare ogni oscillazione, ogni ronzio ed ogni fremito.
    Lentamente, comincia ad avvertire un ronzio di sottofondo, come se fosse immerso in un vespaio.
    Il ronzio in realtà c'è sempre stato solo, fino a quel momento, Toan non si è reso conto di poterlo sentire.
    Lentamente inizia a capirci sempre di più arrivando a riuscire ad isolare e riconoscere ogni frequenza poichè, sebbene molto simili, c'erano una gran varietà di vibrazioni ognuna con un suo particolare timbro.
    Toan è ancora troppo inesperto per poter riconoscere chi è dove e cos'ha mangiato a pranzo ma, riconoscendo ed isolando le frequenze, può riuscire nel compito di contare gli studenti.
    Sta per riuscire nel compito quando avverte come un buco.

    *Che succede?
    Una vibrazione è scomparsa nel nulla
    . . .
    Dev'essere quel Totorou che combina qualcosa*

    E di nuovo riparte da capo, questa volta più conscio di come agire.
    Quasi non gli serve lasciare un impulso mentale poichè già avverte una vibrazione, la sua, in grado di fungere da sonar meglio dell'impulso mentale poichè non gli serve sforzarsi come prima a stare attento a tutto.
    Ha capito che le vibrazioni ci sono indipendentemente da lui e dal suo chakra.
    Sentirle è solo una questione di abitudine ed ogni volta diventa più semplice.
    Ripete il processo di prima, con più calma poichè non ha fretta e riconosce la frequenza principale, come una sorta d'impronta di base più o meno comune a tutti gli studenti.
    C'è un picco di oscillazioni che fa venire qualche dubbio a Toan ma capisce poco dopo che deve trattarsi del loro sensei.
    Dopo aver riconosciuto ed isolato del varie frequenze, inizia a contare i vari "timbri" cercndo ogni differenza di oscillazione e frequenza, anche minima.

    *Ma
    . . .
    O divi del cielo, ora le sento
    E' fantastico*

    Sinfonia delle Anime

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    In effetti, è davvero una cosa speciale e sensazionale ciò che Toan è appena riuscito a fare.
    La sua espressione si distende, tutta la concentrazione e lo sforzo precedensi svaniscono nel nulla.
    inconsciamente, riconoscendo ed isolando le singole vibrazioni, è riuscito a creare nella sua mente una sorta di rete o di recipiente a cui arrivano tutte le vibrazioni.
    Il suo cervello, che ora le riconosce per ciò che sono, le trasforma in qualcosa di più riconoscibile per la mente umana e limitata di Toan.
    Per la precisione, il suo cervello è ora uno strumento musicale, suonato dalle vibrazioni del chakra delle persone che lo circondano, e dal suo chakra stesso.
    E la melodia che ne scaturisce è bellissima.
    Una sinfonia che tocca il cuore partita da poche singole note, per poi ampliarsi e comprendere tutti gli studenti, ognuno suona una nota diversa, formando combinazioni di suoni e vibrazioni che vanno ad armonizzarsi e a stabilizzarsi in una melodia serena, vivace e di scoperta.
    Un sorriso si allarga sul volto di Toan che prova a contare le singole fonti di piccoli musicisti. andando ad identificare per ognuno una nota base diversa.
    Nota che molti hanno come base un suono davvero simile, eppure c'è una traccia di differenza che non rende nessuno uguale all'altro.
    Toan riapre gli occhi e la melodia sfuma rapidamente nel cupo silenzio, interrotto solamente dalla respirazione del giovane Jonin quasi Anbu.
    E' tranquillo e rilassato, non sa se è riuscito effettivamente a contare il numero giusto poichè potrebbe aver contato due volte la stessa fonte non riconoscendola come già contata, oppure potrebbe averne omessa una, magari vicino ad un altra più nitida e le ha incorporate in una sola, ma è abbastanza sicuro di avvicinarsi al numero esatto.
    In ogni caso non li importa indovinare il numero o meno poichè ora sa come fare.
    Ora sa che con un po' di allenamento può far suonare il mondo intero dentro di se.
    Sorride sempre di più allo shinobi dall'aspetto malandato, che lo osserva con apprensione e curiosità.

    < Totorou-san, credo di avercela fatta.
    Ho sentito una melodia suonare dentro di me, e sono sicuro che si tratta del chakra, o comunque della presenza di altre persone.
    Lo sviluppo della situazione mi ha lasciato sbalordito, ma sono anche molto felice poichè è stata un'esperienza bellissima e davvero toccante e ti ringrazio per avermi guidato, non credo che ce l'avrei fatta da solo.
    Comunque, se non ho sbagliato, ho contato 19 studenti! >


    Afferma sicuro di se mentre si tira su da terra senza usare minimamente le mani, solo usando la forza delle gambe e della schiena per equilibrarsi.
    Toan è poco più basso dello Shinobi suo tutore, ma alla fine deve ancora concludere la sua fase di sviluppo ed evoluzione e sa di starsi alzando ancora poichè solo la settimana prima era ancora più basso.
    Ad ogni modo Toan riprova nuovamente a dar vita al concetro dell'anima lasciandosi invadere dalle vibrazioni, senza curarsi di isolare e contare ma semplicemente lasciandosi trasportare dalla melodia che di nuovo gli invade l'anima.



    Fine, ho cambiato sul finale poichè mi è sembrata davvero carina come idea quella della sinfonia.
    Ho messo che sono 19, tuttavia Toan ha dimenticato che c'è anche il maestro con gli studenti e, se Totoru non si fosse soppresso, avrebbe contato anche lui :asd:
     
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    Il sensei rimase lì ad osservare il giovane con un certo sorriso soddisfatto: lui poteva percepire anche tutto l'impegno che l'altro stava impiegando in quell'allenamento, poteva sentire le sue gocce di sudore, poteva captare tutta quella buona volontà che veniva fuori dallo shinobi. Lui non fece assolutamente nulla, lasciando che il giovane potesse concludere la sua procedura senza problemi.
    Nel frattempo si fermò a pensare al suo apprendistato da ninja sensoriale. Ai tempi aveva solo quattordici anni e tanta voglia di diventare uno shinobi. L'allenamento per l'arte sensoriale gli fu prescritto quasi per gioco, per caso, dal Kage precedente, il malvagio Furyu, eppure aveva dato dei frutti inimmaginabili. La prima volta che era riuscito a percepire un'aura tutto in sé era cambiato, come se un ingranaggio si fosse mosso.
    Probabilmente quello fu il giorno più bello della sua vita, e ricordava benissimo ogni singola sensazione che attraversò la sua mente in quel momento. Erano stati bei tempi, anche se di cose ne erano cambiate molte, ed adesso era lui a dover addestrare le nuove reclute, anche se effettivamente adesso si trattava di allenare un Jonin anche abbastanza esperto.

    < Totorou-san, credo di avercela fatta.
    Ho sentito una melodia suonare dentro di me, e sono sicuro che si tratta del chakra, o comunque della presenza di altre persone.
    Lo sviluppo della situazione mi ha lasciato sbalordito, ma sono anche molto felice poichè è stata un'esperienza bellissima e davvero toccante e ti ringrazio per avermi guidato, non credo che ce l'avrei fatta da solo.
    Comunque, se non ho sbagliato, ho contato 19 studenti! >


    18, per l'esattezza, compreso l'insegnante. Però non hai sbagliato, e sai perchè? Hai percepito anche la mia aura. L'avevo parzialmente soppressa per non infastidirti, ma ho lasciato che un pochino di chakra fluisse comunque. Sei stato bravo e ci sei riuscito.
    Soprattutto sono felice che ti sia piaciuto imparare: ricorda, voi giovani siete il futuro, e per quanto io non sia vecchio appartengo comunque ad una generazione differente. Comunque sia sei stato bravo: continua ad allenarti, va bene? Ogni giorno prova a percepire il chakra della gente intorno, e poi prova a concentrarti su una sola fonte, cercando di riconoscerla. Senza allenamento non andrai da nessuna parte.


    E quando l'altro si alzò lui fece lo stesso, scuotendosi un attimo la polvere dai pantaloni e facendo una rapida sequenza di sigilli ed evocando accanto a sé un uccelletto meccanico. Dalla sua tasca tirò fuori un foglietto e lo inserì nell'apposito contenitore, caricando la creatura meccanica con la chiave e lasciandola volare fuori dalla finestra appena aperta con la mano libera.
    Una volta terminato questo processo, ecco che l'uomo si diresse nuovamente verso Toan con uno sguardo fiero, allungando la mano verso di lui per congratularsi, e sperando ovviamente che l'altro ricambiasse il gesto. Sperava davvero che quel giovane facesse strada, sembrava essere davvero un ottimo ninja, e si sa che quelli mancano sempre.

    Sei stato un ottimo allievo oggi. Ma ora che non sei più ufficialmente mio "studente". Ti va di fare un caffé? E' proprio una giornata di merda!
    Devo ammetterlo, in questi post - nell'ultimo in particolare - mi sei stranamente piaciuto, e dico stranamente perchè a me non piaceva affatto lo stile che avevi con Haru, quindi per me questa è stata una piacevole sorpresa, mi sei piaciuto molto, complimenti :si2:
    Ovviamente apprendi l'abilità sensoriale base e prendi 65 Exp, io ne prendo 33 :si2:

    Se vuoi puoi fare un piccolo post finale, facoltativo, altrimenti non ti preoccupare :asd:
     
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  7. "KING"
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    E' normale, Haru era un Mukenin o ex-mukenin, cresciuto superbo e mai ferito fino all'incontro con sefiro come esaminatori, da li ha solo aggiunto legna al fuoco della sua superbia.
    Ed anche dopo, anche se cercavo di farlo tornare sulla retta via, ormai era troppo radicata in lui quella cosa per poterla cancellare.
    Ha passato troppo tempo solitario e non riuscivo più a modificare bene lo stile.
    Toan è l'opposto di Haru, semplice, cresciuto semplice, è inevitabile che ispiri più simpatia di un superbo scontroso che si crede un dio :asd:


    Toan sorride con il cuore colmo di gioia.
    Osserva la sua guida in questa piccola avventura ma pensa a tutt'altro.
    Ascolta le sue parole di elogio e di ammonimento, ma la sua mente è ancora occupata dalla sinfonia primitiva di pochi attimi prima.
    Ormai ogni traccia di frustrazione o fallimento è svanita lasciando spazio solamente per la felicità e l'allegria.
    Si discosta da quello stato di ebrezza così lontano dalla realtà brutale del mondo.
    Ebbene sì, per un istante ha viaggiato oltre i confini fisici dell'universo raggiungendo una superiore dimensione, toccando il Regno Puro, o uno stralcio di esso, con la sua anima.
    Ci sono molte teorie sull'anima ma nulla è provabile.

    *Che meraviglia
    . . .
    E mi aiuterà anche a trovare quegli eroi*

    Non ha voglia di tornare subito a casa e non ha voglia di andare subito ad allenarsi come suggeritogli da Totorou.
    Si passa una mano nei capelli inclinando la testa di lato assumendo al contempo una buffa espressione del volto, come a star cercando dentro di se le parole migliori per chiedere qualcosa.

    < Sei stato un ottimo allievo oggi.
    Ma ora che non sei più ufficialmente un mio studente
    . . .
    Ti va di fare un caffè?
    E' proprio una giornata di merda! >


    Toan ride di gusto incrociando le mani dietro al capo lasciandosi andare.
    Quel ninja, nonostante la prima bruttissima impressione, ora gli piace poichè ha dimostrato serietà, competenza e la rara capacità di riuscire a farsi capire.
    Non fosse stato per le sue poche parole di consiglio, Toan non sarebbe mai riuscito da solo a percepire gli studenti.
    unica nota amara il non essere riuscito a distinguere il sensei dagli studenti, che ancora continuano ad esercitarsi, e ne avranno ancora per molto.
    Toan coglie al volo l'occasione proposta per conoscere meglio il Ninja e scoprire qualcosa su quella notte.

    < Certo, andiamo qua in piazza che anche se è caro, offro io.
    E' il minimo che posso fare per sdebitarmi della lezione >


    I due si avviano fuori dal Dojo, uno con le mani in tasca, e l'altro con le mani ancora giunte dietro la testa ed espressione allegra.
    Toan butta fuori talmente allegria da essere contagioso che anche Totoru si lascia scappare un sorriso.
    Camminano tranquilli costeggiando il palazzo del Kage di fronte al quale si apre la piazza principale di Iwa, contornata da boutique, negozi bar e ristoranti.
    Bancarelle ricche di prodotti artigianali e colori sgargianti con un piacevole aroma di leccornie locali che gli arriva al naso.
    Sa già dove andare, il meno caro dei bar è ad angolo con una viuzza che porta ad uno dei ponti sospesi utili per spostarsi rapidamente in città.
    All'interno c'è una piacevole calura.
    Ai tavolini si radunano in gruppetti dalle due fino alle 5 persone intenti a chiacchierare con voce sommessa creando un brusio anonimo di sottofondo.

    < Andiamo al bancone
    . . .
    Due caffè, uno con un goccio di latte >


    Ordina al barista.
    Si siedono quindi sui comodi sgabelli dal sellino in cuoio rosso imbottito.
    Toan vorrebbe attendere che arrivi la sua ordinazione, ma non ce la fa più a trattenersi.
    Vuole scoprire la verità.

    < Senti, volevo farti una domanda e beh, volevo sapere della Liberazione di Norune di 7 anni fa.
    Non trovo molto negli archivi, anche perchè risale al tempo in cui Furyu era Tsuchikage.
    Alcune cose potrebbero essere state alterate o distrutte.
    Già prima dell'attacco di Kishikumo non riuscivo a trovare più di qualche riferimento alla missione. >


    < Sì, io c'ero.
    . . .



    Userò il caro Totoru per la mia mini-trama :asd:
     
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6 replies since 16/7/2015, 14:17   120 views
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