Post Operazine

PQ Yang Xiao Long

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Kote
        Like  
     
    .

    User deleted


    •Chapter I
    •Legenda Narrato
    *Pensato*
    - Parlato -

    Non vi saprei dire con esattezza per quanto tempo rimasi incosciente. A giudicare dall'intorpidimento del mio corpo probabilmente si trattava di diverso tempo, ma quanto di preciso era un mistero.
    Lì, sdraiata su di un lettino blu scuro poco a poco riacquistavo l'uso della vista notando la spoglia stanza nella quale mi trovavo. La strana lampada posta sopra la mia testa che illuminava la parte alta del mio corpo mi impediva di capire bene cosa accadeva intorno a me e così, con la mente sempre un pò annebbiata, iniziai a muovere gli occhi a destra ed a sinistra con la speranza di capire cosa era successo e perchè mi trovavo in quel luogo. Solamente quando, guardando alla mia sinistra, notai una porta accostata ed un'indefinita silhouette raffigurante una persona che si accingeva ad entrare un'improvvisa fitta nella zona destra del mio corpo ridestò in un lampo ogni mio senso riattivando al contempo le corrette funzioni celebrali. Sgranando gli occhi per via dell'intenso dolore a stento riuscii a trattenere uno straziante grido, e, con di nuovo la vista perfettamente funzionante, girai la testa nella direzione opposta alla quale stavo guardando fino ad un attimo prima: seduta su di uno sgabello con in mano degli strani strumenti vi era Paninya che intenta a finire di sistemare le giunture che parevano collegavano una strana protesi a quel che rimaneva del mio braccio destro rimase alquanto di stucco quando vide la sottoscritta che la stava guardando. Con un'espressione evidentemente preoccupata scostò la sua attenzione verso qualcuno al di là della mia persona, urlando ad alta voce.

    - Cazzo, l'anestesia è già finita?! -

    Nel frattempo un'altra fitta di dolore partì dal mio gomito destro percorrendomi tutto il corpo come fosse un'intensa scarica elettrica, tanto che quasi per un attimo ebbi l'impressione di essere preda di spasmi compulsivi incontrollabili. A questo giro non riuscii a trattenere uno grido di dolore che, a quanto pare, iniziò a far impensierire sempre di più il meccanico.
    Adesso ricordavo tutto: giunta in questo luogo con la speranza di chiedere aiuto a Paninya, ero stata accolta da lei ed Andras in casa loro affinchè potessi essere sottoposta all'intervento per l'innesto di una Protesi Auto-Chakra. Il mio desiderio di intraprendere la via della Guerriera Ishivariana mi aveva spinto a sottopormi ad una pericolosa operazione che prevedeva l'asportazione del mio braccio deforme con l'innesto di una protesi che potesse permettermi di sfruttare a pieno la mia latente abilità nel controllo del chakra. Vista la mia giovane età e la complessità della cosa la ragazza che mi avrebbe operato aveva deciso per un'anestesia totale, ma a quanto pare aveva fatto male i calcoli visto che mi ero svegliata ancor prima che avesse terminato.
    Non riuscendo a proferire parola per via del dolore che stava attanagliando il mio corpo, nel giro di poco iniziai ad andare nel panico; per non parlare dell'inquietante vista di tutto il sangue che avevo perso. Avevo notato quella strana sacca piena di liquido rosso attaccata ad un'asticella e collegata al mio braccio sinistro tramite un lungo tubicino trasparente (ndr. flebo) che probabilmente si trattava di un qualche marchingegno per reintegrare il sangue che avrei perso nel corso dell'operazione, tuttavia era più forte di me: alla vista di cotanto sangue una nauseante sensazione iniziò a salirmi dallo stomaco fino alla bocca. Iniziando a sudare sempre più ed assumendo un colorito pallido in volto, l'impressione di rigettare da un momento all'altro mi fece portare istintivamente la mano sinistra sulla bocca nel tentativo di evitare di causare ulteriore disordine.

     
    .
  2. Kote
        Like  
     
    .

    User deleted


    •Chapter II
    •Legenda Narrato
    *Pensato*
    - Parlato -

    - Andras, presto, fa qualcosa! -

    Disse Paninya con fare ansioso mentre, cercando di fare del suo meglio, si apprestava a finire quel che stava facendo il più in fretta possibile.
    Avvicinandosi rapidamente alla mia posizione il giovane Anziano dal corpo pieno di tatuaggi (colui che prima avevo intravisto entrare) posò una mano sulla mia fronte e l'altra sul mio stomaco. Cercando di rassicurarmi con dolci parole di conforto in un attimo degli strani aloni verdognoli scaturirono dalle sue mani così che nel giro di poco un piacevole tepore scaturì dai punti da lui toccati; espandendosi rapidamente in tutto il mio corpo.
    Poco a poco sia il dolore che la nausea iniziarono a scemare. Riassumendo un colorito un pò più roseo e smettendo di sudare dall'agitazione ero ritornata in me.
    Non avevo ben chiaro cosa stesse combinando quel ragazzo, ma finchè quegli strani aloni verdognoli erano a contatto con la mia pelle tutte quelle spiacevoli sensazioni erano del tutto sparite. I battiti cardiaci accelerati erano tornati normali e, mostrando un grande sorriso, girai la mia testa in direzione di lui cercando di ringraziarlo. Purtroppo a causa dello spavento precedente solamente un filo di voce uscì dalla mia bocca, tant'è che Andras fu costretto a chinarsi verso di me per capire cosa avessi detto.
    Rispondendomi con un semplice sorriso se ne uscì fuori con l'offerta di una succulenta barretta di cioccolata. Cosa fosse non ne avevo idea, ma a quanto pare dalla caterva di insulti partiti dalla ragazza alla mia destra nei confronti del povero Andras non doveva essere un qualcosa da offrire in tale contesto.
    Chiudendo gli occhi e cercando di rilassarmi, quindi, non dovetti fare altro che aspettare che Paninya finisse con l'innesto della protesi prima di poter definire completo l'intervento.
    Ogni tanto qualche fitta di dolore la percepivo lo stesso nonostante l'operato di Andras, ma a giudicare dalle brevi spiegazioni che mi davano per cercare di calmarmi e farmi capire che stava accadendo a quanto pare era impossibile impedirmi di provare del tutto dolore l'allacciamento al sistema circolatorio ed alle terminazioni nervose del braccio artificiale.
    Il tempo non sembrava passare mai ma finalmente, dopo circa una decina di minuti, l'operazione poteva definirsi finita.
    Riponendo i suoi attrezzi e dando un'accurata ripulita, Paninya si accinse a fasciarmi interamente il braccio destro dicendomi che per il momento sarei dovuta rimanere qua a riposarmi in modo da riprendermi dall'intervento. Poco prima che Andras smettesse di emanare quegli strani aloni sul mio corpo mi fecero anche un paio di strane iniezioni in quanto, nonostante il peggio fosse passato, nelle prossime ore il braccio destro avrebbe dovuto continuare a farmi ancora parecchio male e ciò avrebbe dovuto attenuare il dolore. Questo, infatti, sarebbe dovuto scomparire nel giro di qualche giorno, ovvero fino a che le giunzioni con le terminazioni nervose ed il sistema circolatorio non si sarebbero stabilizzate da sole. Nel frattempo inoltre avrei dovuto cercare di non usare il braccio operato; tenerlo a riposo. Non solo fino a quando l'allacciamento non si fosse stabilizzato non avrei avuto modo di controllarlo a dovere, ma, nel tentare di farlo, il dolore si sarebbe intensificato ed avrei rischiato anche che il collegamento saltasse dovendomi nuovamente sottoporre all'intervento.
    Ricevendo tutte queste informazioni mi limitai ad annuire in silenzio, per poi cercare di rilassarmi in modo da far scomparire tutto lo stress accumulato con un bel sonnellino.

     
    .
  3. Kote
        Like  
     
    .

    User deleted


    •Chapter III
    •Legenda Narrato
    *Pensato*
    - Parlato -

    *Ma che ore sono*

    Farfugliai nella mia mente un pò assonnata, mentre, intenta a stropicciarmi gli occhi, mi misi seduta sul lettino nel quale avevo risposato. A giudicare dalla tenue luce lunare proveniente dalla piccola finestrella in alto alla mia sinistra doveva essere calata sera già da un bel pezzo. La luce nella stanza era spenta e solamente un sottile bagliore proveniente dal basso dell'unica porta presente, mischiata a quella naturale, mi permetteva di muovermi senza grossi problemi. Questo unicamente quando, dopo un pò, la mia vista si adattò alla penombra che mi avvolgeva.
    Stranamente mi sentivo alquanto rilassata, molto più del solito, tant'è che senza neanche pensarci feci per scendere dal lettino dalla parte destra usando, per appunto, il braccio destro. Una dolorosa fitta partì dalla zona del gomito per poi espandersi in tutto il mio corpo similmente ad una scossa elettrica, cosa che destabilizzò il mio equilibrio facendomi tirare una violenta musata per terra.

    - AHIO!! -

    Esclamai dolorante rimanendo con il viso sul freddo pavimento, mentre, con fare rocambolesco, Paninya entrò nella stanza spalancando violentemente la porta ed accendendo la luce.

    - Ehi che succede?! -

    A quanto pare la mia caduta aveva attirato la sua attenzione, ma una volta vistomi per terra, mettendo entrambe le mani sui suoi fianchi, iniziò a sbattere il piede destro per terra con fare ritmico e frenetico; come se stesse cercando di scaricare la rabbia dipinta sul suo volto.

    - Che ti avevo detto? Non usare il braccio destro! -

    Come aveva fatto a capire che avessi usato il braccio operato non saprei proprio dirvelo, ma, probabilmente, il fatto che mi ritrovassi a terra dalla parte destra del lettino poteva essere un motivo abbastanza plausibile. Del resto non dovevo di certo essere stata la prima a farsi un'operazione del genere, chi sa quante altre persone erano passate sotto i ferri proprio come me ed avevano commesso il mio stesso errore.
    Una volta che il dolore fosse diminuito mi alzai iniziando a scusarmi, ma ignorando le mie parole e prendendomi per il braccio sano mi portò a forza nella stanza adiacente invitandomi a sedermi con lei. Andras a quanto pare non c'era più, era fuori per via dei suoi impegni con il consiglio (questo mia aveva detto Paninya), ma non appena vidi una scodella contenente un qualche tipo di zuppa fumante la mia attenzione fu completamente rapita da quell'invitante piatto. Un leggero brontolio accompagnò il rigagnolo di saliva che scendeva da un lato dalla mia bocca mentre, alzando il capo, guardai in faccia la ragazza chiedendole.

    - Posso? -

    - Certo, per chi credi che l'abbia fatto? -

    - Grazie infini... ahi! -

    Dissi chiudendo gli occhi ed abbassando il capo in segno di gratitudine anche se, nel giro di pochi istanti, la stessa fitta di prima scaturì dal mio braccio destro; facendomi balzare sulla sedia dallo spavento ed il dolore. Senza neanche pensarci avevo unito entrambe le mani davanti al volto, similmente a come si fa per pregare, gesto che era solita usare per ringraziare prima di degustare un buon pasto. A quanto pare dovevo ancora abituarmi a non dover usare il braccio destro per qualche giorno.
    Sempre più contrariata la ragazza mi ringhiò nuovamente contro con fare duro dicendomi di smetterla di usare quel il braccio, anche se, una volta che iniziai a mangiare, ebbi la netta impressione che sotto voce disse qualcosa del tipo "ma come cavolo fa ad usare di già il braccio operato" o qualcosa del genere.
    Intenta a rifocillarmi, tuttavia, non diedi molto peso a quelle parole, anzi: ritornando con la mente a quanto era successo diverse ore prima le chiesi con fare alquanto curioso.

    - Scusami Paninya, ma oggi Andras cosa mi ha fatto? -

    - A cosa ti riferisci? -

    - A quanto è finita l'anestesia e poggiando le mani su di me ha iniziato ad emanare quella strana luce. In un batter d'occhio sono stata decisamente meglio! -

    Iniziando a ridacchiare e con un bel sorrisino in volto la ragazza mi guardò con fare stupito. Poggiandosi allo schienale della sedia incrociò entrambe le braccia sopra ad i suoi prosperosi seni, per poi rispondermi.

    - Ma come, veramente non sai nulla delle capacità di Andras? Del prodigioso Anziano capo Guaritore del Paese?

    - No. -

    Dissi senza esitare, tra una cucchiaiata e l'altra. Mettendosi la sua mano di carne ed ossa sulla fronte e portando la testa all'indietro la ragazza sospirò mostrandosi alquanto delusa.

    - Aahhh, quanta ignoranza nelle nuove generazioni... -

    Per poi iniziare a spiegarmi per filo e per segno chi era Andras nel dettaglio e che ruolo avesse all'interno del nostro villaggio.

    Fine. Attendo exp.
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar


    Group
    Tetsu's Samurai
    Posts
    7,137
    Location
    The Spiral

    Status
    Offline
     
    .
3 replies since 22/6/2015, 16:02   67 views
  Share  
.